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Rilanciare il “modello Riace”, nasce la fondazione per accogliere i migranti

CAULONIA (RC) – Un progetto inclusivo che ha come obiettivo quello di rilanciare il “modello Riace” e per permettere la partecipazione anche di Mimmo Lucano, sindaco sospeso, ancora sottoposto al divieto di dimora nel comune da lui amministrato.

Una conferenza stampa per presentare il nuovo modello di accoglienza tenutasi a Caulonia che ha visto, contestualmente, l’insediamento del nuovo comitato afferente alla neonata fondazione che sarà prsieduta da Peppino Lavorato, ex primo cittadino di Rosarno, amico del suo predecessore alla guida del comune reggino Giuseppe Valarioti, assassinato dalla ‘ndrangheta nel 1980

I dettagli e i princìpi fondanti del nuovo soggetto sono stati illustrati dall’avvocato Gianfranco Schiavone, presidente Asgi, dal giudice Emilio Sirianni di Magistratura democratica e dalla coordinatrice di Recosol, Chiara Sasso. 

«Andremo ad accogliere anche i migranti esclusi dal decreto Salvini – ha annunciato Schiavone e chiederemo alla gente di partecipare al fine di contribuire alla rinascita di Riace».

Il giudice Siriannim nel corso del suo intervento ha lanciato un monito contro il vicepremier Salvini, «se lo Stato italiano e l’Europa vogliono chiudersi, erigere muri e dichiarare la guerra santa contro questa umanità disperata, noi siamo dall’altra parte della barricata. Abbiamo cominciato a pensare a come fare a meno dello Stato Italiano che vuole fare a meno di noi». «Se anche gli Sprar verranno chiusi, – ha aggiunto ancora Sirianni – se lo Stato italiano intende non spendere neanche più un euro per accogliere questi uomini e queste donne, noi vorremmo dimostrare che è possibile accoglierli lo stesso a dispetto dello Stato Italiano e del suo ministro degli Interni».

Foto di repertorio

 

 

Delitto di Nicotera, arrestati i presunti autori. Sono padre e figlio

NICOTERA (VV) – I carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia e del Ros hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip, nei confronti di altrettanti soggetti italiani, padre e figlio, residenti a Nicotera, ritenuti responsabili, in concorso, di omicidio e di occultamento e soppressione di cadavere.

Le indagini sono state avviate subito il ritrovamento dell’auto e del corpo carbonizzati del 34enne Stefano Piperno, impiegato al Centro di accoglienza straordinaria di Nicotera in attività di formazione per extracomunitari, avvenuta il 20 giugno scorso e di cui era stata denunciata la scomparsa.
I carabinieri sono risaliti ai due ritenuti responsabili dell’omicidio avvenuto il giorno prima del ritrovamento, il 19 giugno, nonché al movente e alla dinamica del delitto. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa in programma alle 10.30 al Comando provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia.

Nasce a Cosenza il Centro Polifunzionale Migranti

COSENZA – Migranti, la sfida dell’incontro. È il titolo della mostra realizzata per la 37esima edizione del Meeting dell’amicizia tra i popoli che arriverà a Cosenza in occasione dell’inaugurazione del Centro polifunzionale per l’integrazione e l’inclusione sociale degli immigrati extracomunitari regolari  a Palazzo Gervasi, in pieno centro storico.

Il centro sarà gestito dalla cooperativa sociale La Terra

Il centro polifunzionale. Il centro polifunzionale sarà gestito dalla cooperativa sociale La Terra che si è aggiudicata un bando del Comune. La stessa cooperativa, che opera a Cosenza dal 1979, in convenzione con la Prefettura di Cosenza, gestisce il centro di accoglienza San Martino, sempre nella città vecchia, che dal 2013 al 2016 ha accolto centinaia di persone immigrate richiedenti asilo. Negli spazi del centro saranno allestiti un internet social point, uno spazio di socializzazione e ristoro per le donne, una sala multi culto, uno sportello di orientamento e una mediateca culturale. Inoltre saranno organizzati laboratori di formazione linguistica e manifestazioni ricreative e culturali. Palazzo Gervasi sarà, anche centro di accoglienza diurna per i figli degli immigrati. L’inaugurazione è prevista venerdì 6 aprile, alle 11 e vedrà la partecipazione di Gianni Romeo, presidente della cooperativa sociale La Terra, Alessandra Convertini, curatrice della mostra, Gianfranco Tomao, prefetto di Cosenza, Giancarlo Conticchio, questore, Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, Franco Iacucci, presidente della Provincia e Francesco Nolè, arcivescovo della Diocesi Cosenza – Bisignano.

Anche una mostra, film e una tavola rotonda

La mostra. Contemporaneamente sarà inaugurata anche la mostra, organizzata dalla cooperativa sociale La Terra in collaborazione con il CSV di Cosenza, che propone al visitatore, sfatando i tanti luoghi comuni e gli stereotipi legati alla problematica, di seguire i percorsi intrapresi dai migranti, immedesimandosi nella loro condizione umana. La mostra, ad ingresso libero, che si potrà visitare dal 6 al 15 aprile, a Palazzo Gervasi, è patrocinata dalla Fondazione Migrantes. Film e tavola rotonda. Martedì 10 aprile, alle 20, al cinema San Nicola di Cosenza, sarà proiettato il film “My name is Adil” alla presenza del regista Andrea Pellizzer. Il film racconta la vera storia di Adil, un bambino marocchino. A dialogare con il regista sarà il docente Leonardo Spataro. Infine sabato 14 aprile, alle 10.30, alla Cittadella del Volontariato di via degli Stadi, si svolgerà la tavola rotonda a cura del CSV sul tema “Immigrati: le testimonianze del volontariato”. Parteciperanno Gianni Romeo, presidente Volontà Solidale – CSV Cosenza, Eufemia Tarsia, vice prefetto di Cosenza, Gianfranco Sangermano, coordinatore MOCI, Marco Soliberto, presidente Stella Cometa, Pino Fabiano, direttore regionale Ufficio Migrantes, Anna Marsico, direttore Casa San Martino e Pasqualino Perri, direttore Fondazione Casa San Francesco. A moderare i lavori sarà il giornalista Attilio Sabato. Per contattare il presidente della cooperativa sociale La Terra, Gianni Romeo si può chiamare il numero 346.8895041.

Volontari in Fiera, la colazione arriva sui carrelli della spesa

COSENZA – È l’evento più atteso a Cosenza. Una tradizione che va avanti da 700 anni. La Fiera di San Giuseppe anche quest’anno ha animato, per cinque giorni, la città bruzia. Un tempo la fiera ospitava, nel centro storico, i mercanti che arrivavano da lontano. Oggi, pur essendo allocata nella parte nuova della città, non ha perso la sua dimensione internazionale, dando ospitalità ad espositori e venditori ambulanti provenienti da tutto il mondo.

«Cosenza è la città più accogliente in assoluto» – sussurra un migrante ambulante mentre accetta un bicchiere di latte offerto dai volontari. E di posti, i migranti, ne girano tanti. Dormendo per strada, nei loro sacchi a pelo e percorrendo chilometri per guadagnare qualche euro. La fiera a Cosenza è soprattutto questo. Accoglienza. I cosentini si mobilitano in massa per offrire servizi e sostegno ai migranti che raggiungono la città per vendere la loro mercanzia.

Tra questi ci sono i 50 volontari delle associazioni  Operai della Divina MisericordiaFranco Loise che ogni mattina, dal 16 al 19 marzo, dalle 7 alle 8.30, hanno offerto la colazione agli ambulanti.  Suddivisi in sette gruppi e con l’aiuto di carrelli, i volontari hanno percorso a piedi la fiera e donato una brioche, un caffè, un bicchiere di latte, ma anche stretto mani e regalato sorrisi. Incontri speciali che hanno gratificato i volontari più anziani ed entusiasmato i giovani che, per la prima volta, tra il freddo e la pioggia, hanno vissuto questa straordinaria esperienza di solidarietà. 200 i litri di latte consumati al giorno e poi cornetti, biscotti, dolciumi vari, ma anche uova per venire incontro alle esigenze di chi è abituato ad una colazione diversa da quella italiana. Carrelli pieni che ogni mattina, puntualmente, venivano  svuotati tra una bancarella e l’altra di viale Parco. “La cosa che ci ha colpito di più –  raccontano i volontari – è stata la risposta dei venditori ambulanti italiani che, qualche anno fa, facevano colazione al bar e che, invece, oggi, hanno accettato di buon grado caffè e cornetti, segno che la crisi è ancora forte e colpisce, purtroppo, in Italia, sempre più persone”.

L’ISTAT promuove Cosenza, «città sempre più turistica e accogliente»

COSENZA – «Le rilevazioni ISTAT su arrivi e pernottamenti nelle strutture alberghiere dell’area urbana confermano l’interesse e l’apprezzamento che l’offerta della città di Cosenza vanta ormai nel variegato e competitivo segmento della domanda del week end turistico». Il sindaco Mario Occhiuto e l’assessore al Turismo Rosaria Succurro esprimono la propria soddisfazione di fronte al sorprendente dato che vede addirittura una crescita di oltre 109mila presenze alberghiere nell’area urbana di Cosenza nel 2016 rispetto alle rilevazioni del 2015.

I DATI ISTAT E LA DESTINATION COSENZA

Secondo i dati ISTAT, infatti, nel comprensorio Cosenza-Rende si è passati dalle 223.981 presenze del 2015 alle 332.204 del 2016 con un saldo positivo pari a 109.000 presenze. Un nuovo enorme bacino di domanda alberghiera,  di consumi turistici e di servizi di accoglienza. La destination Cosenza tra eventi, manifestazioni culturali e percorsi enogastronomici conferma, insomma, l’intuizione dell’azione amministrativa del Comune di Cosenza:  un’offerta turistica di qualità riesce sempre a creare una domanda e soprattutto a consolidare una reputazione nelle scelte di   consumo anche in momenti di raffreddamento congiunturale della spesa turistica. Al dato complessivo di arrivi e pernottamenti va infatti affiancato il dato sui consumi indotti dalle presenze, a vantaggio dell’offerta commerciale e di servizi dell’area urbana Cosenza-Rende.

La soddisfazione del sindaco Occhiuto

Il sindaco Occhiuto, nel ribadire ancora una volta l’importanza che assume una strategia turistica condivisa di distretto dell’intera area urbana, auspica una ripresa degli investimenti da parte degli operatori nella direzione del potenziamento dell’offerta alberghiera in termini di posti letto e di nuove strutture, soprattutto nella città di Cosenza. «La strada è ormai tracciata – afferma Occhiuto – e sono certo che tra il ponte San Francesco di Paola firmato da Santiago Calatrava, il Planetario di prossima apertura e le nuove imminenti realizzazioni della nostra Amministrazione comunale, le prossime rilevazioni ISTAT in materia di presenze turistiche riserveranno nuove belle sorprese ai cittadini dell’area urbana».

 

L’integrazione multicolore nel libro fotografico “Un mondo nuovo”

CAMINI (RC) – Immagini che parlano da sole, scatti che colgono persone e anime, tra lo sfolgorio dei colori e l’essenziale del bianco e nero. Sorrisi e sguardi, soprattutto. Oltre cento foto che dipingono un universo multietnico e multicolore. “Un mondo nuovo” è il titolo del book fotografico curato da Giusy Carnà con il fotografo Celestino Gagliardi, realizzato dalla Eurocoop Jungi Mundu con il patrocinio del Comune di Camini e dello Sprar.

Una galleria di immagini emozionanti in cui scorre la straordinaria esperienza di accoglienza, in un paesino di 250 anime, ora luogo di intrecci di popoli e sogni, grazie alla Eurocoop Jungi Mundu, con a capo Rosario Zurzolo, vero trascinatore del progetto, e un team di professionisti che, dal 2011, ci mettono impegno e cuore.

«Questo libro è uno straordinario viaggio simbolico in cui la cultura tradizionale, fortemente radicata al territorio, si apre, si incontra, si interseca e a tratti si fonde con altre finora sconosciute. Un cammino lungo, intenso, non privo di ostacoli, che conduce verso il raggiungimento di piccoli e grandi traguardi, difficili da prospettare», scrive Giusy Carnà nella prefazione. E racconta i momenti salienti di questa avventura: gli inizi in collaborazione con Mimmo Lucano, storico antesignano dell’accoglienza come modello di vita, ai primi arrivi, l’impatto con una piccola realtà, così diversa da quella immaginata, gli occhi che trasmettono apprensione e fiducia al tempo stesso, poi la gioia, il sentirsi a casa, la voglia di restare.

«Arrivano dalla Nigeria, Libia, Mali, Ghana, Pakistan, Bangladesh, Iraq, Ucraina, e aggiungendosi a Niger, Gambia, Senegal, Costa d’Avorio, Sudan, Eritrea ed Etiopia, generano un intrecciarsi di mondi, culture e colori». Così Camini, geograficamente isolato, arroccato nella sua bellezza, apre una porta sul mondo e l’isolamento è solo un ricordo. Ora a Camini arrivano i migranti, ma pure volontari e studenti universitari dall’estero, tanti ragazzi per i progetti scuola-lavoro.

«Le immagini sono tutte fortemente rappresentative di un mondo ricco di colori e sfumature, che dimostrano come sia possibile convivere pacificamente, lontano da pregiudizi, senza intaccare l’ineguagliabile identità culturale che contraddistingue ogni singolo individuo» scrive ancora Giusy Carnà.

Il centro d’accoglienza, le famiglie, i bambini, l’inserimento lavorativo e i laboratori: tutto negli scatti professionali di Celestino Gagliardi che, con sensibilità, riesce a far emergere storie, emozioni, profondità dell’anima. Il fotografo di Placanica (RC) è autore di numerosi reportage a carattere storico-culturale e paesaggistico divenuti libri fotografici e mostre; di recente ha realizzato, in collaborazione con il comune di Stignano, il docu-film “Tracce – Storie di Migranti”.

 

Il presepe vivente della chiesa San Carlo Borromeo dedicato all’accoglienza

 

RENDE (CS) – Tutto pronto per la decima edizione del Presepe Vivente della Parrocchia San Carlo Borromeo di Rende che sarà nel segno dell’Accoglienza,  della sincera amicizia ,che con dedizione e spirito di sacrificio gli organizzatori si impegnano nel ripresentare per la 10  edizione, il Mistero dell’incarnazione di Nostro Signore Gesù Cristo. E’ il Presepe che vogliamo .E’ il Natale che vogliamo. Un’edizione concentrata sul tema dell’Accoglienza e della misericordiaper far riflettere sull’importanza di accogliere, senza dimenticare, chi spesso viene dimenticato.

« Il nostro intento – si legge in una nota – è quello di trasmettere,con la nascita del Bambin Gesù  pace,  fede, accoglienza a tutti a prescindere da chi siamo e da dove veniamo. Il Presepe Vivente è l iniziativa tra le più suggestive e coinvolgenti soprattutto per i bambini,una sfida strategica e pedagogica importante. La finalità è di far cogliere  il senso dell’attesa, della condivisione, del dono, della speranza e della gioia.  Accompagnare i bambini nella scoperta del significato del far festa in un clima di amicizia, collaborazione, disponibilità e gioia condivisa, rimarcando l’importanza di tralasciare per sempre l’attuale modo di vivere il Natale visto solo in chiave consumistica e rituale, ritornando al passato e mettendo in luce il suo vero significato: quello di una nuova ‘vita’ considerando Cristo giunto qui per cambiare il mondo. Incentivare comportamenti di solidarietà, riconoscere e valorizzare le diversità , per assumere l’atteggiamento di apertura reale verso chi è diverso da noi».  L’appuntamento è il 24 dicembre 2017 dopo la Messa di mezzanotte  Il 6 gennaio 2018 prima della Messa delle ore 10,00 Arrivo dei Re Magi

Promozione e potenziamento Centri Antiviolenza, pubblicato il bando regionale

CATANZARO – È stato pubblicato sul sito della Regione Calabria ed è in fase di pubblicazione sul BURC il bando per la “Promozione e potenziamento dei Centri antiviolenza e delle Case accoglienza/Rifugio per donne vittime di violenza e loro figli e per il rafforzamento della rete dei servizi territoriali”.

Il bando dà attuazione a quanto previsto dal Piano nazionale contro la violenza alle donne attraverso il finanziamento di azioni volte a rafforzare le misure poste in essere a sostegno delle vittime di violenza di genere e i loro figli ed i servizi a loro dedicati, il tutto in un’ottica non solo di assistenza ma di empowerment femminile. Gli obiettivi del bando sono quelli di: promuovere un livello di informazione adeguato, diffuso ed efficace del fenomeno, al fine di accrescere la consapevolezza e la sensibilità del territorio; sviluppare la rete di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli attraverso il rafforzamento dei servizi territoriali, dei Centri Antiviolenza, delle Case Rifugio e dei servizi di assistenza, prevenzione e contrasto che, a diverso titolo, entrano in relazione con le donne vittime di violenza; assicurare un elevato livello di accoglienza e sostegno alle donne vittime di violenza di genere; garantire il sostegno di una formazione adeguata delle operatrici delle strutture ospiti; prevedere una raccolta strutturata di dati e informazioni del fenomeno ed il collegamento con altri progetti in materia.

Possono partecipare al presente Avviso Enti locali, in forma singola o associata e  associazioni e organizzazioni operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato esperienze e competenze specifiche in materia di violenza contro le donne.

«Il tema della violenza di genere – dichiara l’assessore al Welfare Federica Roccisano – è un tema centrale per l’operato del Governo regionale del Presidente Mario Oliverio. Attraverso questo bando, per il quale sono disponibili complessivi € 293.140,00, intendiamo favorire la comunicazione e la consapevolezza per le donne vittime che esistono luoghi di supporto e operatrici pronte a sostenerle. I progetti finanziabili, infatti, dovranno essere finalizzati al potenziamento e promozione di forme di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli anche attraverso il rafforzamento della rete dei servizi territoriali, ma anche all’attivazione di percorsi di semi-autonomia per donne con figli minori vittime di violenza che abbiano già completato un percorso presso le Case Rifugio. Un’ultima misura, ma non meno importante, prevede gli interventi a favore dell’inclusione a beneficio dei minori vittime di violenza, attraverso azioni di supporto volte a garantire i servizi educativi e il sostegno scolastico»

Progetto Caulonia 2.0, Oliverio convoca un tavolo tecnico

CATANZARO – Il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, ha sentito il sindaco di Caulonia, Caterina Belcastro, e la presidente della cooperativa Caulonia 2.0, Antonella Ierace, sul problema legato al recupero del progetto di accoglienza per minori non accompagnati, precedentemente finanziato con fondi ministeriali. Il Presidente, ha reso noto che nei prossimi giorni verrà convocato un tavolo di confronto tra le diverse parti al fine di vagliare ogni possibile soluzione. Nelle scorse settimane, alcune carenze documentali avevano portato alla revoca delle autorizzazioni e di conseguenza delle risorse. «L’accoglienza – ha esordito Oliverio- ed il lavoro sono tra i principi cardine della nostra azione politica» «Ritengo sia nostro dovere mettere in campo ogni sforzo per recuperare il progetto, restituendo serenità agli operatori ed un idoneo luogo di ospitalità ai giovani migranti. Nel rispetto di ogni regola di trasparenza e buona amministrazione, si valuterà come superare gli intoppi burocratici causa della decadenza delle autorizzazioni».

Emergenza migranti, la Calabria pronta ad accogliere donne e bambini sgomberati a Roma dalla polizia

CATANZARO – È emergenza migranti in tutta la penisola e la questione diventa sempre più urgente anche alla luce dei recenti fatti di Roma, dove molti, tra cui soprattutto donne e bambini, sono stato sgomberati con forza dagli agenti di polizia. La Calabria, però, è pronta ad accoglierli: questo è quanto hanno fatto sapere Franco Corbelli, delegato regionale per la tutela e la promozione dei diritti umani e leader del Movimento dei Diritti Civili, e Giovanni Manoccio, delegato regionale all’immigrazione. «Quegli esseri umani, più poveri e indifesi, che alcuni sindaci non vogliono nei loro comuni, li accoglieremo in Calabria, terra generosa, ospitale. C’è pronta una dignitosa soluzione». Così, i delegati sono disposti a fornire un aiuto concreto a persone in difficoltà, come già accaduto nelle ultime settimane, quando dieci madri di nazionalità somala ed eritrea, sono state aiutate nella loro permanenza nella regione, dopo aver perduto in un naufragio i loro bambini, poi sepolti nei cimiteri di Crotone e provincia. «Le donne e i bambini dello sgombero di Roma – concludono i delegati della Regione – li possiamo da subito ospitare in Calabria, in un posto bello e dignitoso. Assumiamo personalmente questo impegno. Se queste donne accetteranno di trasferirsi con i loro bambini nella nostra regione provvederemo a comunicare subito alle autorità governative preposte la struttura che abbiamo immediatamente a disposizione. Senza voler colpevolizzare le forze dell’ordine, che hanno eseguito degli ordini (e se c’è chi ha sbagliato è giusto che venga chiamato a risponderne), vogliamo solo rispondere con la solidarietà e l’accoglienza ancora una volta dalla Calabria, da una regione, povera, con tanti problemi ed altre emergenze da affrontare, come in questo momento soprattutto la piaga degli incendi, ma con un grande cuore e una forte dignità, che non respinge i poveri migranti, ma continua ad accoglierli nei suoi porti, nelle sue città e nei suoi paesi. Accoglie quelli che arrivano, che ce la fanno a coronare il loro sogno di salvezza e pensa anche a quelli più sfortunati, uomini, donne e anche tanti bambini, che perdono la vita nei tragici naufragi, dando dignità alla loro morte con la realizzazione a Tarsia, in un luogo fortemente simbolico, del Cimitero internazionale dei Migranti. Questa è la Calabria vera, bella, accogliente e solidale. Quella per cui in tanti ogni giorno lottiamo».