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Cosenza su un altro pianeta. Sabato l’inaugurazione del Planetario più innovativo d’Italia

COSENZA – Gli occhi al cielo per un viaggio affascinante che conduce fino alle stelle. Così l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Occhiuto si accinge a consegnare alla città di Cosenza e alla Calabria il Planetario più imponente e innovativo d’Italia.

L’inaugurazione della struttura è prevista sabato 6 aprile verso l’imbrunire, a partire dalle 19,30.

Poi un ciclo di conferenze scientifiche e lectio magistralis programmate già in questo stesso mese di aprile anticiperanno l’apertura a regime dal prossimo mese di giugno per il pubblico e dal prossimo mese di settembre in concomitanza con la riapertura delle scuole.

Un evento ampiamente annunciato, quello dell’inaugurazione, dal sindaco Mario Occhiuto che ha già avuto modo di dichiarare: «Un’altra importante opera pubblica, il Planetario di Cosenza, viene finalmente consegnata ai cittadini. Abbiamo voluto intitolarlo all’astronomo cosentino rinascimentale Giovan Battista Amico, mentre la piazza antistante, che è in fase di procedura d’appalto, prenderà invece il nome dell’astrofisico Stephen Hawking recentemente scomparso».

L’inaugurazione di questo avveniristico progetto per architettura e contenuti, pensato nel 2002, sarà accompagnata da uno spettacolo di luci, musica, teatro e colori.

Un’attrazione artistica ad hoc per incantare il pubblico prima e dopo il taglio del nastro.

«Invito i cosentini, i calabresi e tutti i visitatori – afferma Mario Occhiuto – a partecipare a questo momento di festa collettiva che restituisce un altro pezzo di città alla vita e alla fruizione sociale».

Le raccomandazioni dell’Amministrazione

Per godere appieno della cerimonia di sabato, si consiglia di arrivare nella zona a piedi o utilizzando il servizio specifico dell’Amaco, essendo l’area inibita alle autovetture. Il ponte di Calatrava sarà un bel punto d’osservazione, chiuso in parte al traffico veicolare per la circostanza.

«Sarà una grande festa collettiva – aggiunge Occhiuto – nella quale come sempre privilegiamo il coinvolgimento dell’intera comunità a cui dedichiamo uno spettacolo che vorremmo restasse nella memoria del territorio».

“Oltre me non esisto”, il 16 aprile l’evento-concerto di Nestore Verre

RENDE (CS) – Martedi 16 Aprile presso il cinema teatro Garden si terrà il concerto di Nestore Verre “Oltre me non esisto-L’evento”

Dopo aver toccato diverse città italiane il live del cantautore arriverà proprio nella sua città, in una location molto importante.

L’artista presenterà il suo ultimo lavoro, Oltre me non esisto, (un album di 11 canzoni scritte e composte dallo stesso Verre per “edizioni e produzioni i Nomadi” di Beppe Carletti) e alcuni brani dell’album precedente, “Su di te”, in un live diverso, inedito, particolare. Il rocker infatti non solo sarà affiancato dalla sua band (Gianpaolo Noce alla batteria, Roberto Ventura e Francesco Vitari alle chitarre, Giuseppe Scarpelli alle tastiere e Fanuel Mancaruso al Basso) ma anche da un corpo di ballo diretto dalle ballerine coreografe Elisabetta De Rose e Rosanna Corso, creando un vero e proprio show.

Sarà uno spettacolo pieno di energia e di emozioni dal sound rock che ormai contraddistingue il cantautore rendese.

«Sto curando tutto in prima persona,  nei minimi dettagli, ogni canzone sarà un mondo a se con le proprie atmosfere, ma il pubblico verrà trasportato in un’unica dimensione e attraverso le proprie sensazioni  farà un viaggio che lo porterà oltre la realtà di quei muri trasparenti che spesso costruiamo, fino  a sentire che in fondo, non siamo solo  isole, ma un grande oceano colorato».

L’evento è stato voluto fortemente dalla Dedo Eventi di Alfredo De Luca che dopo il successo del Rende Teatro Festival darà spazio al talentuoso artista made in Calabria.

Attesa per Peter Pan il Musical, in scena a Cosenza e Reggio Calabria

COSENZA  – Peter Pan il Musical originale, con le musiche di Edoardo Bennato e la regia di Maurizio Colombi, sarà il prossimo 24 aprile al Teatro Cilea di Reggio Calabria, nella stagione della “Cooperativa Culturale Polis Cultura” e il 27 aprile, per la prima volta, al Teatro Rendano di Cosenza nel programma di “Fatti di Musica 2019”, il Festival del Miglior Live d’Autore ideato e diretto da Ruggero Pegna (sezione dei Grandi Musical), realizzato con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria nell’ambito del bando  “Grandi Festival Internazionali Storicizzati”.

Uno straordinario spettacolo che, con la sua avvincente storia, i numerosi costumi, luci ed effetti speciali da autentica fiaba, nei suoi dodici anni di record ha incantanto più di 800 mila spettatori. 

Tra le ragioni di un successo senza età c’è sicuramente la colonna sonora scritta e composta da Edoardo Bennato, che ha portato il musical a varcare i confini italiani ed ottenere consensi anche all’estero. Tra rock, letteratura e filosofia,  Peter Pan Il Musical riunisce nei suoi 160 minuti i magici personaggi nati dalla mente di James Matthew Barrie che, con “Peter e Wendy”, romanzo del 1911 ambientato nei giardini di Kensington, ha creato un mito ancora oggi attualissimo capace di toccare tante sfere della nostra società: da quella psicologica a quella filosofica, entrando nel mondo della letteratura e in quello della musica con Edoardo Bennato e il famosissimo album “Sono solo canzonette”, che ha consacrato Peter Pan e tutto il suo mondo nell’olimpo della musica italiana. “Il rock di Capitan Uncino“, “La fata“, “Viva la mamma” fino a “L’isola che non c’è” sono solo alcuni dei celebri brani parte integrante di questo Musical tutto italiano e di grande successo;

la fiaba come racconto capace di ironizzare, capace di trasformare anche i personaggi più negativi in personaggi divertenti attraverso l’esasperazione dei difetti visti in chiave comica.

Spugna e tutta la ciurma sono grotteschi nella loro cattiveria, comandati da un pirata egocentrico e narcisista ma a tratti quasi misericordioso. Giacomo Uncino ossessionato dal tempo, rappresentato dal Coccodrillo che un giorno divorò la sua mano insieme ad una sveglia e che inesorabile, con il suo ticchettio, ricorda al Capitano l’incombenza della vecchiaia. Non sono da meno i personaggi femminili: Wendy, Trilly e Giglio Tigrato, eternamente innamorate del giovane Peter Pan, sono in realtà donne dalla forza incredibile capaci di sacrificare anche se stesse in virtù dei loro ideali. Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere mai, non cresce mai davvero ed è infatti sempre vivente, che sia fiaba o realtà.A confermare la sua eterna fama sono le 950 repliche dal 2006 e i prestigiosi premi ricevuti, come il Premio Gassman e il Biglietto d’Oro dell’Agis in varie stagioni, che hanno contribuito quest’anno al suo debutto all’estero.

Nella sua versione inglese, accanto allo stesso Bennato, c’è la firma di Jono Manson, cantautore, compositore e produttore discografico statunitense che, con il suo linguaggio universale, ha la capacità di coinvolgere gli spettatori in uno straordinario viaggio in musica nel mondo fantastico di Peter Pan.

Chi non ha immaginato almeno una volta, guardando fuori dalla finestra, di scorgere Peter Pan, Wendy, Gianni e Michele volare oltre la luna? Con Peter Pan Il Musical, grazie agli spettacolari effetti speciali, il pubblico vede Peter Pan volare davvero! La vera forza di Peter Pan Il Musical è proprio qui: essere in grado di coinvolgere adulti e bambini; da un lato rievocando spensieratezza e la magia della fantasia e dall’altro coinvolgendo i più grandi con la musica: Ogni brano di Edoardo Bennato non è espressione di una semplice canzonetta, ma, al contrario, rappresenta la capacità del cantautore di raccontare i paradossi che ci circondano in modo sottile e sarcastico.

Oggi in uscita “Giuda”, il nuovo singolo di EMAN

CATANZARO -Da oggi, venerdì 29 marzo, è disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming “GIUDA” (Jackie & Juliet / Artist First), il singolo che anticipa il nuovo album del cantautore EMAN, all’anagrafe Emanuele Aceto.

Attraverso la figura biblica di Giuda, il cantautore affronta la tematica del tradimento, inteso soprattutto come il prevalere del lato oscuro nell’essere umano. Il singolo è stato scritto e composto da Eman e Mattia SKG Masciari (che ha curato anche la produzione) e mixato e masterizzato da Andrea Debernardi.

«”Giuda” è stata scritta in una notte, dopo una serata piuttosto movimentata – spiega Eman in merito al singolo – Parla di tradimento, ma soprattutto di quante volte siamo noi a tradire noi stessi, spesso non accettando la parte meno in luce e (volutamente?) tenuta nascosta. Ma il brano spazia su diversi argomenti e si apre a diverse interpretazioni, seguendo sempre la linea introspettiva che caratterizzerà l’intero album. Giuda non è necessariamente il traditore, Giuda spesso è l’esperienza, la scintilla per tirare fuori il lato più oscuro. Musicalmente, è uno dei brani dell’album dove maggiormente si percepisce la ricerca di un suono riconoscibile e quindi nostro».

Eman, all’anagrafe Emanuele Aceto, nasce a Catanzaro. Si approccia alla musica e alla scrittura da giovanissimo e all’età di sedici anni fonda il suo primo gruppo, i Diffida. Qualche anno dopo si avvicina al mondo delle Dancehall e dei Sound System, fondandone uno proprio: Pennywise Crew. Si fa conoscere con lo pseudonimo di Eman, grazie anche agli Open Mic e alle prime canzoni su strumentali giamaicane e francesi. Il brano “Dammi da bere” lo farà conoscere al pubblico di “Myspace” e delle dell’ambiente reggae italiano. L’incontro tra il suo background musicale, il cantato ritmato della Dancehall e le rime del raggamuffin, dà vita al personalissimo stile di scrittura e cantato che caratterizzerà la musica di Eman. La successiva fondazione del collettivo di cantanti, rapper e produttori “Kuanshot Records” e l’inizio della collaborazione con Mattia Masciari “SKG” vedrà l’uscita del suo album autoprodotto “Come Aceto” (2009) e si esibisce in diversi centri sociali e locali lungo tutta la Penisola. Nel 2012 esce il singolo “Insane” prodotto da “SKG”, che segna la svolta musicale e l’apprezzamento generale da parte del pubblico. Nel 2013 pubblica i singoli “Time by time” e “Il mio vizio” (entrambi prodotti da “SKG”) e, a seguire, “L’amore al tempo dello spread”, prodotto da Rosario Critelli “Tano”. Viene notato da Sony Music e la collaborazione con la major darà vita all’album “Amen”, preceduto dai singoli “Giorno e notte” (2015, prod. “SKG”) e “Amen” (2015, prod. SKG). L’album esordisce al 37esimo posto della classifica FIMI e il singolo “Amen” arriva al primo posto della classifica Viral di Spotify. Attualmente Eman sta lavorando al suo secondo disco, anticipato dai singoliIcaro”, “Milano” e “Tutte le volte”.

Applausi per il dramma “Regina Madre” al Tau

COSENZA – L’opera “Regina Madre” di Manlio Santanelli del 1984 approda al Tau, rivisitata e con la regia di Carlo Cerciello. Il duo scenico Fausto Russo Alesi-Imma Villa è superlativo.

REGINA, MADRE, GENERALE

Le mille sfaccettature di Regina Giannelli, interpretata da Imma Villa, prendono forma sul palco. Donna anziana con un forte accento campano, si ritrova in casa il figlio Alfredo, il quale, ritorna al nido materno per accudire la madre malata. Regina è una donna con un carattere apparentemente predominante, un generale con un sentimento di idolatria verso il marito “onnisciente” defunto. Muove non poche battute al vetriolo verso il figlio giornalista e verso Lisa, sorella di Alfredo, entrambi poco presenti per lei. Russo riesce a inscenare al meglio il dissidio di Alfredo, schiacciato dalla sua condizione di vita mediana e dalla figura del padre.

RITMI CUPI E INTROSPEZIONE

L’opera cambia passo: l’atmosfera si fa più tetra, la scena più buia. Si attua un vero e proprio cambio di personaggi con l’arrivo in scena di Lisa, interpretata da Imma Villa che cede i panni di Regina a Russo attraverso l’ingegnoso uso di un cappello. Il continuo passaggio di personaggi, seppur frenetico, è sempre netto. Si manifesta la verità, l’altra faccia della medaglia in ogni personaggio.  L’afflizione di Alfredo rinchiuso nella sua posizione intermedia e fallimentare dalla quale non riesce a uscire, metafora umana del tutto applicabile alla società odierna. Lisa, invece, è ossessionata dal vuoto e da visioni di questo che le rendono la vita impossibile.

IL PERSONAGGIO SILENZIOSO

Minimal ma di importanza fondamentale è la scenografia componibile di Roberto Crea. Di pari passo all’intreccio della storia riflette non solo il luogo fisico inscenato ma soprattutto l’empatia dei due personaggi.

L’opera della compagnia Elledieffe è stata più che apprezzata dall’Auditorium, sentimentalmente provato e trasportato dal dramma.

A Morano di scena il Nabucco di Verdi, evento unico in tutta la provincia

MORANO CALABRO (CS) – E’ tutto pronto a Morano Calabro per il Nabucco di Giuseppe Verdi, in scena sabato 30 marzo alle 20.30 e domenica 31 alle 19.30, presso l’Auditorium “Massimo Troisi” a cura dell’Orchestra di Fiati di Morano.

Un evento unico in tutta la provincia di Cosenza che permetterà agli appassionati di restare nella provincia bruzia per godere del fascino della lirica.

Si parte venerdì 29 marzo con una matinée dedicata alle scuole. Dalle 11 infatti, presso l’auditorium “Troisi”, i protagonisti saranno i giovani studenti delle scuole medie di Castrovillari, Morano e Saracena che avranno la possibilità di assistere ad una versione ridotta dell’opera.

Grazie al lavoro svolto con gli insegnanti, che hanno sposato la volontà di interagire con l’evento allo scopo di avvicinare le giovani generazioni al genere lirico ed operistico, i ragazzi intoneranno insieme agli artisti il celebre “Va pensiero” di Verdi. L’attenzione si sposterà poi sulle due serate che renderanno straordinario l’ultimo weekend di marzo.

Per il terzo anno consecutivo, l’opera di Verdi si riconferma un format di successo per l’OFM, riconosciuto dalla Regione Calabria che ha finanziato anche quest’anno l’evento, contestualmente al bando per attività ed eventi culturali, nella categoria di promozione e sviluppo della cultura musicale.

Opera in quattro parti su libretto di Temistocle Solera, il Nabucco vedrà un cast composto da eccellenze calabresi ed artisti di fama internazionale come Luca Bruno, Rosaria Buscemi, Alessandro D’Acrissa, Davide Mura, Gabriella Grassi, Michele Bruno, Josephine Carioti e Andrea Tanzillo, impreziositi dal coro lirico Francesco Cilea di Reggio Calabria, tra i più conosciuti in Italia e non solo.

Una produzione tutta calabrese quella dell’Opera a Morano, che vede protagonista un’orchestra nata nel 1999, composta da oltre 40 elementi che negli anni si sono esibiti in Italia e all’estero. Alla guida c’è il Direttore Massimo Celiberto, il presidente Leonardo Di Luca ed il registaAndrea Magnelli, cui sono state affidate anche le scene del Nabucco. I costumi sono della sartoria teatrale Pipi di Palermo.

 

La “Regina madre” di Manlio Santanelli in scena al TAU dell’Unical

 RENDE (CS) – Questa sera al TAU dell’Università della Calabria, tornerà in scena il grande teatro. Dopo la positiva accoglienza di critica e pubblico ottenuta con “Scannasurice” e “Bordello di mare con città” di Enzo Moscato, la Elledieffe e Carlo Cerciello proseguono il lavoro dedicato alla drammaturgia contemporanea italiana, con la messa in scena di un altro gioiello: “Regina madre” di Manlio Santanelli.

L’opera del 1984, definita al suo debutto da Eugène Ionesco “éxtraordinaire”, può essere considerata oggi, a tutti gli effetti, un classico e come tale viene riletta da Carlo Cerciello, che è intervenuto in parte anche nell’adattamento del testo.

Un dramma profondamente ambiguo, ambientato in un luogo della mente dove due attori del calibro di Fausto Russo Alesi e Imma Villa danno vita ad un vero e proprio duello tra Madre e Figlio, combattuto con quell’arma micidiale e fantastica che è la parola. Un progetto di messa in scena fortemente voluto e condiviso da Cerciello, Russo Alesi e Villa che, dopo aver lavorato insieme, due anni fa, nella fortunata edizione della Fedra di Seneca al Teatro Greco di Siracusa, si ritrovano, oggi, nuovamente impegnati in una prova complessa. Il continuo ricorrere dei personaggi alla bugia, il continuo oscillare tra verità e finzione, sono segni inconfondibili del testo sviluppati nella messinscena, per dichiarare da un lato il fascino dell’esercizio del potere e, dall’altro, l’incapacità di crescere, di diventare adulti e di liberarsi definitivamente della figura materna.

 La regista  Carlo Cerciello presenta l’opera

«In Regina madre, si ha subito l’impressione che il personaggio della Madre sia in realtà lo specchio, o meglio, la proiezione della sofferenza che attanaglia il Figlio, condizionandone profondamente l’esistenza; Santanelli, accomuna al medesimo destino fallimentare Alfredo e la sorella Lisa, assente nell’opera, ma continuamente citata. Questo gioco al massacro, dunque, infantilmente agito e subìto, mi ha suggerito di mettere in scena il testo, dando concretezza al rituale onirico e psicologico di due fratelli alle prese con il fantasma della Madre».

Annullato il concerto di Baglioni previsto questa sera al Palacalafiore

REGGIO CALABRIA – Dopo il grande successo della prima data di ieri sera, martedì 26 marzo, al Palasport di Reggio Calabria che l’ha visto esibirsi davanti a più di 7.000 persone registrando il tutto esaurito, CLAUDIO BAGLIONI ha avvertito già ieri sera una laringo-faringite, confermata questa mattina dallo specialista che lo ha visitato, che gli rende impossibile salire questa sera nuovamente sul palco per il secondo appuntamento calabrese di “AL CENTRO”.

 La data prevista per oggi, mercoledì 27 marzo, al Palasport di Reggio Calabria è quindi annullata. Il calendario del tour, che proseguirà fino al ‪26 aprile, non permette, purtroppo, il recupero della data di questa sera.

Tutti coloro che hanno acquistato il biglietto per questa sera hanno la possibilità di assistere a un qualsiasi concerto di “AL CENTRO”, che si chiuderà il 26 aprile con l’ultima data prevista alNelson Mandela Forum di FIRENZE. Per info e modalità: servizioclienti@friendsandpartners.it

Chi volesse richiedere il rimborso dei biglietti acquistati, queste le diverse modalità:

– Per il rimborso dei biglietti acquistati presso un punto vendita è possibile rivolgersi al punto vendita dove è stato acquistato il biglietto entro e non oltre il 5 aprile 2019.

– Per il rimborso dei biglietti acquistati online sul sito TicketOne o tramite call center con modalità ‘ritiro presso il luogo dell’evento‘, è possibile scrivere all’indirizzo email: ecomm.customerservice@ticketone.it entro e non oltre il 5 aprile 2019.

– Per il rimborso dei biglietti acquistati online sul sito TicketOne o tramite call center con modalità ‘spedizione tramite corriere espresso‘, è possibile spedire il biglietto tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, entro e non oltre il 5 aprile 2019 (farà fede la data del timbro postale) all’indirizzo: TicketOne S.p.A. – Via Vittor Pisani 19 – 20124 Milano (C.a. Divisione Commercio Elettronico).

Queste le prossime date di “AL CENTRO”, prodotto e organizzato da Friends & Partners:

29 e 30 marzo al Palazzo dello Sport di ROMA; 

2 aprile a Pala Rubini Alma Arena di TRIESTE;

5 aprile al Forest National di BRUXELLES (inizio show ore 20.00 – info: www.gracialive.be);

7 aprile al Hallenstadion di ZURIGO (inizio show ore 19.00 – info: www.abc-production.ch);

9 e 10 aprile a RDS Stadium di GENOVA;

12 e 13 aprile al Mediolanum Forum di MILANO;

15 e 16 aprile al Pala Verde di TREVISO;

18 aprile all’Adriatic Arena di PESARO;

24 e 26 aprile al Nelson Mandela Forum di FIRENZE.

Per Teatro Sotto il Banco, di scena “Tratti d’inganni” e “Antigone”

RENDE (CS) – Ultimi spettacoli della rassegna “Teatro sotto il banco”, organizzata da AttorInCorso e giunta alla sua quinta edizione che chiude con due repliche mattutine di “Tratti d’inganno” e la messa in scena, dopo il grande successo del debutto di gennaio, di “Antigone” della Compagnia per l’Università della Calabria. “Tratti d’inganno” verrà replicato al Piccolo teatro Unical giovedì 28 e venerdì 29 mentre la sera di giovedì 28 marzo, a partire dalle 20.30 e sempre al Ptu, sarà la volta della Compagnia per l’Unical con “Antigone”.

 “Tratti d’inganno”, per la regia di Lucia Catalano, vede sul palco Matteo Lombardo, Carina Minervini, Matteo Spadafora in uno spettacolo che si compone di tre atti unici di Eduardo De Filippo: “Pericolosamente”, “Amicizia” e “Occhiali neri”. Alle prese con questi testi e con le tante suggestioni evocate dalla strabordante fonte eduardiana tre attori, chiamati a una prova che li conduce a viaggiare attraverso personaggi diversi. Sono prima uomini e poi donne, vecchi per tornare giovani, innamorati e poi delusi, amici e nemici. E così indagano il rapporto d’amore, incomprensione e follia che lega Michele e Dorotea, i coniugi di “Pericolosamente”. Si confrontano con la generosità e la menzogna in “Amicizia” e approcciano il delicato tema della malattia e della guarigione in “Occhiali neri”. Lungo questa strada, non mancano mai l’amarezza, le risate e l’ironia che segnano la riflessione eduardiana sul teatro e i suoi inganni prima e sulla vita e le sue maschere poi.

“Antigone”, liberamente tratto dal testo di Jean Anouilh frutto del laboratorio condotto dalla regista di AttorInCorso Lucia Catalano e Luca Gelsomino.

Una delle più classiche tragedie greche, “Antigone”, improvvisamente, si trasforma in una vicenda dei nostri giorni, che, a sua volta, ritorna a essere dramma greco, e così via in un susseguirsi incalzante di “quadri” ed emozioni. Antigone è un’eroina contemporanea, lacerata dalla tensione tra la religiosità del legame familiare e l’imperativo del dovere della principessa greca. È una delle tante donne moderne che hanno avuto la convinzione e il coraggio di lottare contro le ingiustizie del potere costituito o contro la violenza della mafia. Creonte, in questo allestimento, veste i panni di un dittatore, come tanti che hanno popolato la storia del Novecento. Se Creonte è tirannia, ragione di stato, Antigone è ribellione, dovere morale, Eros.
“Antigone” fa parte del progetto gratuito “Compagnia per l’Unical”, nato da un’idea di AttorInCorso, concessionaria del Centro di aggregazione giovanile presso l’Università della Calabria e che ha visto, in questa prima fase, la promozione di un laboratorio. Condotto da Lucia Catalano e Luca Gelsomino, il laboratorio ha avuto proprio lo scopo di creare un luogo di aggregazione e condivisione tra le diverse “figure” che popolano l’università. In scena ci saranno docenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo e studenti. Il laboratorio ha avuto la durata di un anno e dopo il debutto dello spettacolo “Antigone” in scena al Piccolo teatro Unical, i lavori riprenderanno con nuove call al fine di ampliare e far crescere, con sempre maggior determinazione, il progetto portato avanti da AttorInCorso. Va sottolineato come tutto il cast degli attori si sia impegnato, concretamente, in prima persona per l’allestimento dello spettacolo curando ogni aspetto della messa in scena: dalle scene, alla musica, ai costumi.

Sul palco saliranno Gabriele Abate, Sandro Calabrese, Marie-Josè D’Alessandro, Francesca Daniele, Cinzia De Leo, Giuseppe De Vita, Giusi Folino, Claudia Galdini, Luca Gelsomino, Noemi Guido, Daniela Imbardelli, Laura Luchi, Rocco Malivindi, Maria Mandarino, Pavlos Paraskevolpoulos, Rina Scala, Porthos Sesti, Alessia Severi e Eugenio Vocaturo; tecnico luci Luigi Piccinino, tecnico audio Francesco Clarizio; organizzazione generale Carina Minervini, scene Giusy Augimeri.

“Corti Cosenza”, faccia a faccia con l’attore Salvatore Striano

COSENZA – Ritornano gli incontri di “Corti Cosenza”. Gli studenti e i cittadini potranno partecipare all’incontro con l’attore Salvatore Striano che si terrà nella Sala Quintieri del Teatro Rendano, mercoledì 27 marzo a partire dalle ore 10, nel quarto faccia a faccia con i protagonisti dell’arte e della cultura ospitati nella sesta edizione della rassegna allestita da Teatro in note, con la direzione artistica di Vera Segreti.

Dopo gli scrittori Chiara Francini e Alessandro Baricco e la psicoterapeuta Antonia Guarini, ora tocca all’attore Salvatore Striano che nel suo curriculum può vantare la partecipazione al fortunatissimo film di Matteo Garrone “Gomorra”, tratto dall’omonimo libro di Roberto Saviano. Il confronto fra Striano e gli alunni delle scuole superiori cosentine sarà importantissimo perché potranno ascoltare la testimonianza di un uomo che ha rifiutato la criminalità trovando un’altra vita nell’arte. Dai piccoli furti a quelli più grandi, allo spaccio di droga fino alla latitanza in Spagna fino all’arresto, la vita di Striano cambia proprio in carcere, a Rebibbia, quando scopre l’arte che lo rende davvero libero dal suo passato dal quale si è evoluto. Da lì in poi inizia la sua carriera da attore prima in “Gomorra” poi “Take five” per arrivare a “Cesare deve morire” che ottiene l’Orso d’Oro a Berlino. Nel suo curriculum anche due libri “Teste matte” e “La tempesta di Sasà”. Per tutto questo suo vissuto, Vera Segreti ha voluto fortemente che i ragazzi di “Corti Cosenza” si confrontassero con l’attore napoletano.

Anche per questa edizione “Corti Cosenza” (progetto cofinanziato da Pac Calabria 2014/2020, azione 1, tipologia 1.2), ha deciso di dialogare con i giovani delle scuole cosentine di temi delicati come l’abuso di droghe, di alcol, delle nuove tecnologie, emarginazione e della violenza sulle donne. E lo ha fatto mettendo a confronto grandi nomi del cinema, del teatro, della narrativa contemporanea e della psicoterapia moderna con i ragazzi.

Il primo incontro del 2019, il terzo della sesta edizione, ha visto come protagonista Antonia Guarini, psicoanalista, psicodrammatista, didatta Sipsa; responsabile Jonas onlus di Bari, componente della prestigiosa Irpa diretta da Massimo Recalcati, docente del Coirag di Padova dopo aver diretto quella di Bari, autrice dei libri “La mia vita accanto a Michele che non si sveglia mai” e “Un, due, tre stella!”, editi entrambi da Poiesis editrice per la quale cura la collana Psicoanalisi. Al suo fianco nell’incontro del Rendano, lo psicoterapeuta Gaetano Marchese, pilastro di “Corti Cosenza”. I ragazzi hanno fatto tantissime domande ad Antonia Guarini, soprattutto in merito alle relazioni. Hanno espresso dubbi e preoccupazioni di una generazione che si trova a vivere in un tempo velocissimo dominato dalla tecnologia. La dottoressa Guarini ha risposto a tutte le domande trovando davanti a lei interlocutori ansiosi di rapportarsi alla sua esperienza.

Dopo l’appuntamento con Striano del 27 marzo, “Corti Cosenza” proseguirà martedì 9 aprile con il cantautore cosentino Dario Brunori, reduce dal successo del disco “A casa tutto bene” e dai tanti concerti, mentre lunedì 15 aprile gli incontri si concluderanno con un altro calabrese amato dal grande pubblico, l’attore e regista Peppino Mazzotta noto al grande pubblico per essere il Fazio in Montalbano.Anche per questa edizione è prevista la sezione “CinemArt”. Prima di ogni incontro ci sarà la proiezione dei cortometraggi: mercoledì 27 marzo “Pazzo e bella” di Marcello Di Noto; martedì 9 aprile proiezione de “Il Colloquio” diretto da Massimo Ferrari e si chiude con, lunedì 15 aprile “L’acqua e la pazienza” di Edoardo Leo.

Giovedì 11 aprile al via la sezione “Promuovi Cosenza” con la mostra fotografica dagli studenti delle scuole superiori della città e della provincia dal titolo “La città antica”. Dopo l’apertura dei lavori effettuata dalla direttrice della Biblioteca nazionale di Cosenza Rita Fiordalisi, verranno proiettati i corti realizzati dagli studenti per la quinta edizione di “Corti Cosenza” dal tema “Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine”.

Sabato 13 aprile è prevista, a partire dalle 10, la visita guidata nel centro storico della città di Cosenza accompagnata dalle letture scelte sul tema delle dipendenze e la solitudine nel mondo contemporaneo. Un percorso che avrà anche uno spazio dedicato all’enogastronomia grazie ai ragazzi dell’Aipd – Associazione italiana persone down, fra i partner della rassegna insieme a Hidalgo, Biblioteca nazionale sede di Cosenza e Libreria Mondadori. “Corti Cosenza”, inoltre, gode del patrocinio della Calabria Film Commission e della collaborazione del Comune di Cosenza che ha fornito la disponibilità del Teatro Rendano.