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A Cosenza Gran Gala di danza con i solisti e i primi ballerini dell’Opera di Roma

COSENZA – Il Teatro “Rendano” di Cosenza si appresta ad ospitare il Gran Gala di Danza con i solisti ed i primi ballerini del Teatro dell’Opera di Roma. L’appuntamento è per il prossimo 28 maggio, alle ore 18,00. L’idea la si deve a due danzatori cosentini, Michael Morrone e Alessandro Rende, ed è stata proposta al Sindaco Mario Occhiuto, che l’ha subito accolta con favore, dai consiglieri comunali Andrea Falbo e Carmelo Salerno.

Il Gran Gala di Danza, patrocinato dal Comune di Cosenza, proporrà i più importanti pas de deux del repertorio classico tratti da “Lo Schiaccianoci”, il “Lago dei Cigni”, “Don Chisciotte”, “Giselle”, “Carmen”, “Coppelia”, “La Bella Addormentata” e da altri classici della danza. In palcoscenico, i danzatori del Corpo di ballo del teatro dell’Opera di Roma, diretto dall’etoile dell’Opera di Parigi Eleonora Abbagnato. Il Gran Gala del Rendano vedrà esibirsi la prima ballerina Rebecca Bianchi e i solisti del Teatro dell’Opera di Roma Michele Satriano, Marianna Suriano, Giorgia Calenda e, inoltre, Elena Bidini, Domenico Gibaldo, Flavia Stocchi e Giacomo Castellana. L’idea di Michael Morrone e Alessandro Rende, direttori artistici dell’evento del prossimo 28 maggio, è quella di proporre alla città di Cosenza uno spettacolo di particolare qualità per consentire a quanti vi assisteranno, a cominciare dagli allievi delle scuole di danza della città, di poter apprezzare alcuni talenti della danza italiana e, nel caso degli aspiranti danzatori, poter di conseguenza ampliare il proprio bagaglio artistico. La prevendita dei biglietti è curata dall’agenzia “In Prima Fila” di via Marconi 140 a Cosenza (tel.0984795699).

Billy Elliot chiude la stagione de “L’altro teatro” al Rendano di Cosenza

COSENZA – Si chiude con il pluripremiato musical Billy Elliot la stagione del Rendano di Cosenza organizzata da “L’altro teatro” con il patrocinio dell’amministrazione di Palazzo dei Bruzi. 14 gli appuntamenti di un cartellone caratterizzato dalla prosa e dalle commedie brillanti, oltre che dalla musica. Sul palco del teatro di tradizione si sono alternati tanti personaggi noti al grande pubblico, tanto che tutte le date hanno fatto registrare il tutto esaurito. Sold out anche per Billy Elliot, una favola bella e commovente, interpretata dall’ottimo Arcangelo Ciulla nei panni del protagonista. Apprezzata la regia di Massimo Romeo Piparo. Vincente la scelta del cast. Arcangelo Ciulla si è rivelato particolarmente adatto nel vestire i panni di Billy Elliot anche per lo straordinario talento mostrato dal giovane attore. Con lui si sono inoltre distinti Matteo Valentini, nel ruolo di Michael, l’amico di Billy e Filippo Arlenghi in quello di Kevin, entrambi formati dall’Accademia del Teatro Sistina diretta dallo stesso Piparo. Le musiche di Elton John rendono lo spettacolo coinvolgente e carico di energia. Un finale col botto per questa felice collaborazione tra pubblico e privato da riproporre anche nel futuro.

Rendano, sarà Giada Borrelli ad interpretare Giannetta nell’Elisir d’amore

COSENZA – E’ la giovanissima soprano cosentina Giada Borrelli, originaria di Roggiano Gravina, la cantante cui è stato assegnato il ruolo di Giannetta, la villanella dell’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, titolo con il quale il 19 e 21 maggio si chiuderà la stagione 2017 del Teatro “Rendano” di Cosenza. La Borrelli è stata scelta al termine delle audizioni, svoltesi al “Rendano”.  Le candidate sono state esaminate dal direttore della stagione lirico-sinfonica del teatro di tradizione cosentino Lorenzo Parisi e dal direttore d’Orchestra Giuseppe Finzi, docente di musica vocale da camera al Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza. Alle audizioni si erano iscritte in 9, ma a partecipare sono state 7 cantanti provenienti da tutta la Calabria, dalla Sicilia e dalla Basilicata. «Con questa audizione – sottolinea Lorenzo Parisi –  il Teatro Rendano si è aperto al territorio ed ai giovani, offrendo un’opportunità concreta per iniziare, in un contesto di altissimo livello, quel lungo percorso che si auspica conduca alla costruzione di una vera carriera professionale. In questa prospettiva – prosegue ancora Parisi – sono particolarmente lieto di aver individuato una voce veramente interessante, molto giovane e, per di più, calabrese. La nostra giovane Giannetta potrà esibirsi al fianco di artisti come Barbara Bargnesi, Davide Giusti e Paolo Pecchioli, con la preziosa guida di Carlo Goldstein e la regia esperta di Rocco Pugliese. Quella di Giada Borrelli non era l’unica voce interessante ascoltata nella sala grande del Teatro Rendano, ma la più idonea al ruolo nel quale sarà utilizzata». 19 anni, giovane promessa della lirica, Giada Borrelli sa coniugare ad una sorprendente estensione vocale, anche doti interpretative che a lei hanno saputo trasmettere anzitutto la sua maestra cosentina, Rosaria Buscemi, ma anche Mirella Freni e Fabio Armiliato che l’hanno seguita a Modena, fino al dicembre dello scorso anno, in un percorso formativo di alto perfezionamento. Giada Borrelli è stata anche allieva della compianta Daniela Dessì, scomparsa lo scorso anno. Al  Teatro comunale “Pavarotti” di Modena, la giovane soprano cosentina ha debuttato nel ruolo di Lauretta nell’opera pucciniana “Gianni Schicchi”. Diverse le sue partecipazioni a concorsi nazionali. In campo internazionale si è, inoltre, distinta alla 15ma edizione del Concorso “Spiros Argiris” di Sarzana, in provincia di La Spezia ed è proprio lì che vinse la master class con Daniela Dessì. Al termine delle audizioni, il direttore artistico della stagione lirico-sinfonica del “Rendano” Lorenzo Parisi ha inteso ringraziare il M° Giuseppe Finzi, direttore d’orchestra ormai affermato, appena rientrato da Seul dove ha diretto, presso la Korea National Opera “Pagliacci” e “Il tabarro”. La prima volta di Finzi al “Rendano”, invece, risale al 2003, quando diresse “Tosca”.

Illuminiamo il futuro, il Coro del Rendano a sostegno delle famiglie bisognose

COSENZA – Nella settimana della mobilitazione nazionale per il contrasto alla povertà educativa in Italia, il Piccolo Coro del Teatro Rendano di Cosenza  e la scuola propedeutica Allievi Cantori, aderiscono alla campagna Illuminiamo il futuro di Save the Children con una esibizione di beneficenza nella Cattedrale nell’ambito del progetto “Un coro per i bambini”. Il simbolo del progetto è una bambolina in pannolenci, una piccola bomboniera messa in vendita per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di generi alimentari per le famiglie più bisognose del centro storico. Il Piccolo Coro del Teatro Rendano è diretto dal maestro Maria Carmela Ranieri ed accompagnato al pianoforte dal maestro Roberto Boschelli. L’idea di formare un coro di voci bianche si è sviluppata in sintonia con i progetti culturali del Teatro di tradizione cosentino, anche per valorizzare il potenziale talento dei piccoli artisti del territorio. In particolare, la scuola propedeutica Allievi Cantori educa i ragazzi ai linguaggi della musica e si pone come obiettivo quello di formare i cantanti affinché possano prendere parte alle produzioni liriche, teatrali ed ai concerti in programmazione al Rendano dove hanno già partecipato ad opere di qualità come la Tosca e i Pagliacci. All’iniziativa sono intervenuti Carla Sorgiovanni, referente territoriale Calabria Save the Children e il direttore artistico della stagione lirica del teatro Rendano, Lorenzo Parisi. Infine don Luca Perri, parroco rettore del Duomo, ha rivolto un pensiero ai bimbi siriani uccisi nei giorni scorsi con il gas e l’augurio che i bambini, portatori naturali di luce, rischiarino i cuori e le azioni degli adulti.

Al Rendano Jesus Christ Superstar, un grande musical tra mito e bellezza

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COSENZA – Quando la potenza del musical si manifesta nella forma espressiva più alta il risultato è assolutamente eccezionale e stupefacente, effetto di una performance degna della prima di Broadway.  Le acclamazioni finali e la standing ovation del pubblico del Rendano hanno fatto da sfondo ad uno spettacolo pienamente riuscito e calorosamente elogiato. D’Altronde c’era da aspettarselo. E’ Jesus Christ Superstar , che dopo il tour in Olanda e Belgio e dopo le numerose rappresentazioni in Italia sbarca a Cosenza con due date, quella di ieri, che ha visto un teatro soldout e la seconda, in programma  questa sera, con un cast straordinario che vanta al suo interno un cosentino doc, il giovane e magnifico Francesco Mastroianni nel ruolo di un superbo e eccellente Caifa. La storia della passione di “Jesus Christ” rivive in forma rock con abilità e maestria, grazie al contributo di un’orchestra che, ininterrottamente esegue i celeberrimi brani, diretti dal Maestro Emanuele Friello , rigorosamente dal vivo e con un cast di cantanti e attori che conquistano consapevolmente gli spettatori. Primo tra tutti Ted Neeley, la “Superstar” tanto attesa, protagonista dell’omonimo film di Norman Jewison, che ha regalato al pubblico un’interpretazione unica e coinvolgente, proprio come nel lontano 1971, quando Tim Rice e Andrew Lloyd Webber lo vollero dapprima come sostituto di Gesù di Nazareth, per poi conferirgli, a pieno titolo, il ruolo da protagonista. Oggi, dopo oltre quaranta anni, l’attore statunitense, diretto da Massimo Romeo Piparo, incanta e stupisce con una pièce divina, appunto, dalla quale viene fuori un Ted struggente, ironico, commovente. A rendere lo spettacolo vivo ed intenso un contorno non certo di poco conto, a partire da Feysal Bonciani nel ruolo di Giuda, passando per una meravigliosa Simona De Stefano nei panni di Maddalena, e ancora Emiliano Geppetti ( Pilato), Salvador Alex Torrisi ( Erode), Mattia Braghero (Pietro), Paride Acacia (Hannas), Elia Lo Tauro (Simone) , e per finire il cosentino Francesco Mastroianni. Degna di nota l’ensemble. Oltre venti ballerini e cantanti che hanno fatto da cornice in maniera perfetta ad una messa in scena ricca anche di effetti speciali tridimensionali che hanno permesso, a loro volta, quella trasposizione in chiave moderna di un “Jesus Christ” oggigiorno forse non poi così “Superstar” – lo dimostrano le immagini proiettate sullo sfondo, immagini di uomini e donne paladini di pace, giustizia e amore, di bambini vittime di guerre e bombardamenti , di soprusi, di olocausti, di attacchi terroristici. Rappresentazioni dolorose intrise di una forte carica emotiva che portano con sé quel pesante interrogativo sull’esistenza di un Cristo, troppo spesso messa in discussione. Però The show must go on. E lo spettacolo continua con rocambolesche performance e attori che, sul finale, conquistano la platea direttamente dall’ingresso per dare spazio ai saluti. E gli applausi e le ovazioni dimostrano che Jesus Christ Superstar si conferma, ancora una volta, uno dei musical più amati e più replicati di tutti i tempi, un musical generazionale e sicuramente intramontabile.  L’effetto sensoriale che trasmette è di quelli incredibili e sebbene la storia porti con sé aspetti desolanti, le musiche e i dialoghi originali, di stampo “celestiale”, accompagnano effetti di luci e ombre che si mescolano a scenografie essenziali che danno, a loro volta, quell’idea quasi perfetta di grandiosità divina dove i passi del Vangelo appaiono e scompaiono sullo sfondo animati da quell’impronta rock e, a tratti trash,  che, seppur straziante, conserva quell’ironia e quel divertimento  e quella immensa  e rara bellezza che fanno di Jesus Chtist Superstar, anche a distanza di anni, un mito del musical mondiale.

Raffaella Aquino

Al Rendano “Il mantello di pelle di drago”. Tra i protagonisti il cosentino Andrea Volpintesta

COSENZA – Dopo i successi al Lincoln Center di New York, al London Palladium Theatre, la fortunata tournée estiva in Italia e il debutto alla prima edizione della rassegna Milano in Danze lo scorso dicembre, la Jas Art Ballet con lo spettacolo Il mantello di pelle di drago approda sabato 1 aprile (ore 20.15) al Teatro Rendano di Cosenza. Protagonisti due stelle del balletto italiano Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, coppia perfetta sul palcoscenico così come nella vita, étoile internazionale e già prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano lei, primo ballerino internazionale e ballerino del Teatro alla Scala lui, nato a Cosenza, eccellenza calabrese per la danza nel mondo, sono artisti che hanno calcato i palcoscenici dei teatri più prestigiosi, aperti a collaborazioni che spaziano dal mondo della classica a originali progetti al fianco di interpreti quali Giovanni Allevi, Vasco Rossi, Malika Ayane e Roberto Bolle. Brazzo e Volpintesta, protagonisti dello spettacolo, saranno affiancati dai talenti della Jas Art Ballet, un gruppo affiatato e dinamico di giovani ballerini italiani, tra cui i primi ballerini e solisti del Teatro alla Scala Antonella Albano e Maurizio Licitra, che sta riscuotendo sempre più un crescente favore di pubblico e di critica.

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Le moderne coreografie di Massimiliano Volpini, altro talento scaligero, gli sfarzosi e colorati costumi di Erika Carretta, le videoproiezioni e un collage musicale che spazia fra Šostakovič, Chačaturjan e Bizet, creano uno spettacolo di grande effetto, divertente e allo stesso tempo immaginifico e fiabesco, che saprà incantare il pubblico più raffinato come quello più giovane. Recuperando antiche fiabe popolari, Sabrina Brazzo è la spiritosa Fata Regina, affiancata da Andrea Volpintesta nel ruolo del Diavolo; tutto attorno un folto stuolo di folletti, spiritelli e personaggi abbigliati da fantasiosi costumi in pelle, che per ordine della Fata Regina lavorano ininterrottamente alla realizzazione di un magico mantello fatto di preziosa pelle di drago, che una volta pronto, verrà indossato solamente dalle anime pure, le uniche in grado di portarlo senza esserne sopraffatti. Ad impreziosire lo spettacolo, la pregevole  fattura dei costumi realizzati grazie alla collaborazione con l’azienda italiana Lineapelle da sempre attenta alle arti e alla danza in particolare. «Alcuni anni fa – raccontano Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta – abbiamo deciso di dare un senso nuovo alla nostra meravigliosa esperienza di ballerini e di portarla all’attenzione di un pubblico più vasto. Jas Art Ballet nasce così, dando vita a una nuova compagnia composta da giovani danzatori, accompagnati e seguiti nella loro crescita artistica da professionisti di alto livello provenienti da ambienti importanti del panorama della danza. Una realtà che realizza produzioni e spettacoli con gli stili di danza più diversi, usando la tecnologia e il mondo del multimediale, senza dimenticare le tradizioni culturali e i celebri brani del nostro rinomato repertorio musicale. Con la danza che resta sempre la protagonista indiscussa del progetto…»

Antonio Mezzancella, dopo “Tu sì que vales” arriva a Cosenza per sostenere l’associazione BAMBI

COSENZA – Arriva a Cosenza Antonio Mezzancella, il famoso imitatore già finalista nella trasmissione televisiva “Tù sì que vales” di Canale 5 ed ospite del programma “Tale e quale show” di Rai1. Sabato 18 marzo, alle 20, al teatro Rendano di Cosenza, Mezzancella proporrà le imitazioni dei più apprezzati artisti italiani. Uno spettacolo coinvolgente che ha un’importante finalità sociale. Tutto il ricavato della serata servirà, infatti, a sostenere le attività dell’associazione BAMBI (Amici dei BAMBIni della Chirurgia Pediatrica), a favore dei bambini ricoverati nell’ospedale di Cosenza.

Samuele Bersani, il poeta spaccacuore che scalda il Rendano

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COSENZA- Un concerto per certi versi inatteso, sorprendente, coinvolgente. Non ti aspetti, per il suo essere schivo e riservato, di trovare una simpatia disarmante mista ad esuberanza e sarcasmo, tipici dei romagnoli, ai quali alterna quell’autoironia che conquista e scalda il cuore. E’ stato anche tutto questo Samuele Bersani ieri sera in concerto al Teatro Rendano di Cosenza. Unica tappa in Calabria, quella del cantautore riminese, fortemente voluta da Maurizio Senese e da Esse Emme Musica, che ha portato nella città dei Bruzi “La Fortuna che abbiamo Tour”, il live di un Bersani rinnovato nei suoni e nelle melodie, intimista, scherzoso, a tratti visionario, ma pur sempre fedele alle sue origini e a quella sua musica che da decenni spacca il cuore. E se la fortuna non è stata negli ultimi tempi sua compagna devota – Bersani, colpito da una grave forma di reflusso è stato costretto a stare lontano dai palchi per oltre un anno – oggi sembra ritornato e anche in gran forma seppur qualche strascico che si porta dietro e che lo costringe ancora a seguire delle terapie. «Il mio problema di salute – ha esordito- non mi ha consentito di stare con il mio pubblico.  Ritornare dopo così tanto tempo è una gioia immensa. Lo è ancora di più quando hai di fronte un teatro così bello e dall’architettura magnifica».

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Nel suo live ha ripercorso in maniera straordinaria alcuni dei brani che lo hanno reso celebre, riadattati e rivisitati in chiave jazz e soul, almeno nella prima parte dello spettacolo, per poi dare sfoggio, “nel secondo tempo”, come da lui stesso definito, a quell’anima elettro – rock che ha conquistato il pubblico del Rendano. E per la seconda parte dello spettacolo sono stati i suoi i suoi followers di Facebook a scegliere i brani da cantare, compresi Chiedimi Se Sono Felice, scritta appositamente per l’omonimo film di Aldo Giovanni e Giacomo, Senza Titoli, Chicco e Spillo, fino alle intramontabili Spaccacuore, Giudizi Universali, Replay, Coccodrilli, Lo scrutatore Non Votante, En e Xanax, Crasy Boy e Cattiva. Non sono mancati i brani più recenti, da La Fortuna che Abbiamo a Nuvola Numero Nove. Un pubblico attento, partecipe che non ha risparmiato applausi ed ovazioni ad un’artista, quasi alla soglia dei cinquanta – e non si direbbe – che è riuscito, grazie ad una voce calda, intensa e trascinante, a regalare emozioni che toccano in profondità. Del resto i suoi sono versi fatti di costellazioni, giudizi universali, illusioni dell’anima e collisioni dello spirito, sensi gravitazionali, simbiosi cromatiche, legami che vanno oltre il tempo e la misura. Le sue canzoni riescono, ancora oggi, a distanza di anni, a penetrare nell’animo di chi le ascolta come poesia e come poesia ha salutato Lucio Dalla, con Canzone, da lui stesso scritta per l’amico scomparso. «Un omaggio ad un grande maestro, molto amato anche in Calabria». E un po’ della nostra terra era ieri sera con lui sul palco, due tra i componenti della sua band, sono, infatti, di origini calabresi, il bassista reggino Davide Beatino e il poliedrico Michele Ranieri alle percussioni, chitarre e cori. Che dire, due ore di ottimo spettacolo intriso di pura energia e virtuosismi della voce che hanno permesso a Bersani di ritornare sulla scena con grande successo. Un successo che si è costruito negli anni, fin dai tempi de “Il mostro” brano che lo consacrò come tra i cantautori preferiti del suo amico Lucio Dalla e con il quale ha aperto il concerto. E ancora oggi Samuele Bersani è tra gli artisti più apprezzati non solo dal pubblico, ma anche dai colleghi, con i quali si ritrova, spesso a condividere pezzi di storia della nostra musica.  La magia della sua voce e delle sue poesie lo hanno portato oggi a coronare il sogno dei suoi primi 25 anni di carriera. Un sogno che continuerà ancora per molto, perché quando estro e bravura si coniugano con garbo e cordialità, si è destinati a lunga vita. E come lui stesso intonerebbe, Che Vita!

Raffaella Aquino

“OMBRA. Canzoni della Cupa”, al Rendano il tour teatrale di Vinicio Capossela

COSENZA – Sarà un grande ritorno quello di Vinicio Capossela sul palco del Rendano di Cosenza. Il prossimo 13 marzo ( il 12 si esibirà al Cilea di Reggio Calabria) il cantautore e polistrumentista italiano porterà in scena il suo “OMBRA. Canzoni della Cupa e altri spaventi – Tour teatrale 2017”, un viaggio nell’immaginario, a tratti surreale, dall’atmosfera fiabesca e onirica. Una nuova avventura per Capossela che sta già registrando molti apprezzamenti in giro nei teatri italiani. Le due tappe calabresi, organizzate e promosse da Essemme Musica di Maurizio Senese, vedranno il caleidoscopico e tormentato artista immerso in un’atmosfera intimista, sentimentalista, rievocativa di presenze, proiezioni, ricordi ancestrali e fantastici. Sarà un’avventura tra sogno e consapevolezza. Archi e strumenti a corda faranno da cornice a giochi di ombre irreali e incantevoli. Uno spettacolo che si preannuncia ipnotico, a tratti kafkiano, ma pur sempre intriso di quella genialità e quel suo estro artistico che caratterizzano da sempre Capossela, artista assai apprezzato, in grado ogni volta di regalare emozioni forti.

 

Raffaella Aquino 

Applausi per la prima di Cenerentola al Rendano di Cosenza

COSENZA – Non c’era il tutto esaurito al Teatro Rendano di Cosenza per l’apertura della 56ma stagione lirica, ma la rappresentazione delle Cenerentola rossiniana non ha deluso le attese. Soprattutto per l’allestimento e per la regia di Aldo Tarabella che emerge nel complesso lavoro tecnico, ma anche nelle movenze, nei cambi di scena e nella disposizione delle luci. Eccezionali i costumi, restaurati sulla base del lavoro svolto dal grande Emanuele Luzzati, indiscusso maestro del teatro contemporaneo, in occasione della rappresentazione del melodramma al Teatro Margherita di Genova del 1978. Apprezzate le voci di Cenerentola, interpretata dal mezzosoprano Paola Gardina, e di Don Magnifico, interpretato dal baritono Clemente Antonio Daliotti. Deludente invece la performance del tenore cinese Li Biao, interprete di Don Ramiro. L’artista paga dazio alla sua origine asiatica che lo penalizza nel cantare in lingua italiana. Da applausi il coro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria diretto dal maestro Bruno Tirotta e l’orchestra del Rendano diretta dal maestro Marco Balderi. La Cenerentola, in replica domenica 5 marzo alle 17,30, inaugura la collaborazione tra il Rendano ed il Giglio di Lucca, due teatri di tradizioni destinati a condividere un percorso virtuoso ancora a lungo.