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De Magistris “Occhiuto commissario sanità, come dare a Dracula i centri per il sangue”

 

CATANZARO – Roberto Occhiuto da qualche giorno è Commissario della Sanità. Dopo gli elogi della nomina del Consiglio di Ministri al neo eletto Governatore della Calabria arrivano le polemiche da parte dell’ala avversaria. 

“Il Governo nomina commissario alla sanità in Calabria con poteri assoluti il presidente della regione Occhiuto che con i suoi alleati ha smantellato e distrutto la sanità pubblica: come affidare a Dracula i centri per la donazione del sangue o il miele a Winnie The Pooh”. Lo afferma Luigi de Magistris in un tweet.

Occhiuto incontra Speranza “incontro positivo sulla sanità”

CATANZARO – ”Non sono ancora stato proclamato presidente, ma sto già lavorando a pieno regime per il futuro governo della Regione. Oggi a Roma ho avuto un positivo confronto con il ministro della Salute, Roberto Speranza, con il quale ho un ottimo rapporto personale. Abbiamo naturalmente parlato della situazione della sanità in Calabria. 
 
Dopo oltre dieci anni di commissariamento è giunta l’ora che la responsabilità di questo delicatissimo settore torni ai calabresi, in capo al presidente che i cittadini hanno votato poco più di due settimane fa.
Per raggiungere questo obiettivo incontrerò presto anche il ministro dell’Economia e delle finanze, Daniele Franco. 
Con il governo nazionale, ne sono certo, ci sarà una concreta e proficua collaborazione”.
 
Lo scrive su Facebook Roberto Occhiuto, presidente eletto della Regione Calabria.

Spesa fondi europei, Occhiuto promette “la Calabria diventerà campione d’Italia”

CATANZARO – “Questo è il primo governo che stabilisce per legge che il 40% di fondi europei che arriveranno nei prossimi anni – in questo caso stiamo parlando del Recovery Fund – saranno interamente destinati al Mezzogiorno del nostro Paese. L’esecutivo ha inoltre previsto un monitoraggio costante dello stato di attuazione dei diversi progetti e l’abolizione della doppia conformità per il cosiddetto superbonus per migliorare l’applicabilità delle misure sul 110%”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, neo presidente della Regione Calabria.
 
“In queste settimane, di tanto in tanto, si affaccia sul dibattito pubblico nazionale il tema di eventuali nuove risorse per il Sud, e qualcuno mette in dubbio che il 40% del Pnrr vada realmente al Meridione. Su questo secondo punto – prosegue – la norma fatta approvare dal ministro Carfagna è chiara, e non ci sono possibilità di interpretazione.
 
In merito alla prima richiesta, invece, non mi sento coinvolto più di tanto. Da oggi fino al 2026 il Mezzogiorno riceverà miliardi di euro come non mai nella storia della Repubblica. Qui il tema non è avere ulteriori risorse, ma migliorare la performance della spesa, troppo spesso carente negli ultimi decenni.
Proprio per questo, io e la Calabria vogliamo provare ad essere campioni d’Italia nello spendere presto e bene le risorse che arriveranno.
È questa la sfida che ci attende, se riusciremo a farlo avremo vinto, in caso contrario sarà un fallimento”.

Covid, Occhiuto: «Bene Dl su capienze, fondamentale ruolo Regioni»

CATANZARO – «Con il nuovo decreto del governo arrivano importanti novità per le discoteche, per i cinema, per i teatri, per gli impianti sportivi, e per tante altre attività. Grazie al green pass stiamo riconquistando tanti spazi di libertà, non siamo ancora tornati alla normalità, ma il percorso è ormai tracciato. Queste misure non potranno che far bene all’economia. L’esecutivo ha ascoltato le categorie, ed un ruolo fondamentale è stato svolto dalla Conferenza delle Regioni per arrivare ad un testo condiviso, e che bilancia in modo equilibrato il bisogno di continuare la lotta alla pandemia con quello di consentire nuove riaperture. Un buon compromesso, che consegna ottimismo al Paese e che darà serenità a imprese e cittadini». È quanto ha dichiarato in una nota Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati e neo presidente della Regione Calabria.

Roberto Occhiuto: «Ho vinto perché ho parlato di cose concrete»

CATANZARO – «Probabilmente se ho vinto in Calabria è perché oltre a essere un imprenditore sono un dirigente politico, attualmente infatti ricopro il ruolo di capogruppo di Forza Italia alla Camera. Il centrodestra forse, alle volte, non espone come dovrebbe i suoi dirigenti: il civismo è importante, ma va coniugato con la conoscenza del territorio e con il radicamento. Forse questa è stata la ricetta del successo in Calabria, ma credo abbia pesato molto di più il tipo di campagna elettorale. Usciamo dalla crisi seguita alla pandemia e le persone non vogliono politici che litigano tra loro, ma candidati che abbiano competenze da spendere attraverso opzioni concrete per risolvere i problemi». Lo ha detto Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati e neo presidente della Regione Calabria, intervenendo a “Domani è un altro Giorno”, su Rai Uno. 

Regionali, Occhiuto: «Si vince con esperienza politica e radicamento sul territorio» 

«In Calabria abbiamo fatto una campagna elettorale evitando ogni polemica con gli avversari, e soprattutto all’interno della coalizione. Credo che gli elettori vogliano dirigenti politici che sappiano proporre contenuti e soluzioni ai problemi». Lo ha detto Roberto Occhiuto, neo presidente della Regione Calabria, intervenendo a SkyTg24. 
«Penso che l’esperienza di queste amministrative dimostri anche al centrodestra che non ci sono più rendite di posizione: bisogna investire sui candidati migliori e non avere preoccupazione di investire sui politici. 
Il civismo è importante, ma deve essere coniugato con l’esperienza politica e il radicamento sul territorio. Quando si fa questo non solo si vince, ma, come è accaduto in Calabria, si stravince”, ha sottolineato».
 

 

Regionali, Roberto Occhiuto è ufficialmente il candidato del centrodestra

COSENZA – «Sono onorato per la decisione della coalizione di centrodestra che mi ha voluto indicare come candidato unitario per la presidenza della Regione Calabria». L’annuncio lo dà direttamente il deputato Roberto Occhiuto sul suo profilo Facebook. 
«Ringrazio per la fiducia che stanno riponendo in me – prosegue – il presidente del mio partito, Forza Italia, Silvio Berlusconi, il coordinatore nazionale, Antonio Tajani, la responsabile dei rapporti con gli alleati, Licia Ronzulli, e il coordinatore regionale azzurro in Calabria, Giuseppe Mangialavori.
Ringrazio ovviamente anche i leader di Lega e Fratelli d’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, e gli amici delle altre formazioni della nostra area politica».
Occhiuto si dice quindi «pronto sin da subito a lavorare, con abnegazione e con entusiasmo, per una campagna elettorale che si preannuncia lunga ed appassionante. Da domani sarò impegnato per raggiungere questo obiettivo, per vincere le prossime elezioni regionali.Ce la faremo. Dimostreremo che la Calabria non è una terra ingovernabile e che i calabresi sono cittadini di serie A come quelli delle altre Regioni.Cittadini che chiedono opportunità, che vogliono essere messi nelle condizioni di lavorare e prosperare esaltando le bellezze e le ricchezze del nostro territorio. Una Calabria migliore è possibile. Faremo conoscere all’Italia intera una Calabria che nessuno si aspetta».

Immancabili le parole di sostegno del fratello Mario Occhiuto, in passato vicino anche lui alla candidatura a governatore. «Roberto é la persona giusta – ha detto il sindaco di Cosenza -, ha ottime competenze, visione politica, progettualità, rapporti diretti con la classe dirigente del nostro Paese, tanta voglia di far bene e un grande entusiasmo. Tutte cose molto utili per un Presidente che, una volta eletto, saprà entrare nel merito delle questioni da affrontare e saprà gestirle al meglio, diversamente dal modo di fare e di amministrare di tanti soggetti “superficiali” che affollano l’attuale scena politica e amministrativa».

 

Regionali, ufficiale il ritiro di Mario Occhiuto

COSENZA – «Calabresi carissimi, la mia corsa finisce qui». Questo l’incipit del post pubblicato su Facebook con cui Mario Occhiuto ha ufficializzato il suo ritiro dalla corsa alle prossime elezioni regionali.

Importante l’ultimo confronto con Berlusconi

«Su suggerimento di tanti amici coinvolti e dopo l’ennesima sollecitazione del Presidente Berlusconi ho deciso di farmi da parte – spiega l’attuale sindaco di Cosenza -. Silvio Berlusconi è una persona a me cara, che ho sempre stimato e ammirato, e oggi al punto in cui siamo ho giudicato il suo invito giusto e sensato.

Il voto congiunto alla base della scelta

D’altronde non ci sono le condizioni per portare avanti da soli il progetto di cambiamento della Regione Calabria che avevamo in mente, con la speranza di una vittoria elettorale. Infatti l’attuale sistema elettorale prevede (solo in Calabria) il voto congiunto tra il candidato Presidente e i consiglieri. Con tale sistema avremmo potuto ottenere un ottimo risultato, ma – avendo contro tutti – non la vittoria. La mia corsa solitaria sarebbe sembrata quasi una ritorsione o una ripicca; e io sono abituato a costruire, non a distruggere.

Ho condotto una dura battaglia e sono stato sconfitto. Questa è la verità.

Il mio unico fine – credetemi – era quello di portare avanti una “missione”: cambiare la Calabria e renderla migliore e ricca di opportunità per i nostri figli. Oramai non sarebbe stato possibile raggiungere questo obiettivo ma avrei provocato probabili conseguenze negative per tanti amici che mi avrebbero comunque seguito.

Ringrazio di cuore tutti coloro i quali hanno creduto in me e nel progetto che avevamo messo in piedi. E mi scuso con quelli tra di loro che erano convinti della necessità di proseguire e con i tantissimi cittadini che mi scrivono ogni giorno incitandomi ad andare avanti. Io ce l’ho messa tutta fino all’ultimo giorno. Non mi dimenticherò del loro affetto e della loro vicinanza. Chi tra di loro aspira a candidarsi a consigliere regionale troverà posto -c maggiori probabilità di riuscita – nelle liste del centrodestra unito».

Sulla Santelli e l’impegno per Cosenza

«Non ho chiesto in cambio incarichi per me stesso e non rivestirò alcun ruolo nell’ente regione – dice ancora Occhiuto -. Ho proposto alla candidata a presidente Jole Santelli di recepire nel suo programma quelle idee su cui tanto avevamo puntato riguardo alla svolta ecologica e ai nuovi investimenti creativi e innovativi. E le ho chiesto di farsi parte attiva, una volta eletta, per l’accelerazione dei cantieri con opere in corso nella città di Cosenza e per l’avvio delle procedure per la realizzazione del nuovo Ospedale sul sito da noi proposto.

Noi restiamo una forza culturale attiva sul territorio. E io -se Dio vorrà- continuerò a svolgere il ruolo di sindaco di Cosenza dedicandomi ancora di più alla città e poi, tra poco più di un anno, completerò il mio mandato e il mio impegno politico a favore della comunità».

Le parole di Roberto Occhiuto

Sulla legge elettorale sfavorevole insisti anche l’onorevole Roberto Occhiuto: «In Calabria c’è una legge elettorale che non consente agli elettori di votare il Presidente che ritengono migliore e al tempo stesso la lista che incontra la loro sensibilità, di destra o di sinistra che sia. Le regole elettorali della regione favoriscono dunque i candidati presidente con più liste collegate. E con noi c’erano soltanto tre liste composte da tanti cittadini e amici, mentre negli altri schieramenti c’erano il doppio, con tanti portatori di preferenze e professionisti della politica. Andare avanti sarebbe stata una bella occasione di testimonianza ma senza alcuna concreta possibilità di incidere sul futuro della Calabria». 

Quindi su Berlusconi e sulla volontà di tenere unito il centrodestra dichiara: «Ringrazio molto il Presidente Berlusconi per la manifestazione di affetto e vicinanza e la proposta di importanti responsabilità nell’azione di rilancio del nostro partito.
Quanto accaduto rappresenta però una ferita profonda, che non potrà essere lenita da incarichi o ruoli di qualunque genere, che peraltro ho già avuto occasione di rifiutare. Mi bastano la sua amicizia e la sua considerazione.
Sono convinto che la dinamica che ha portato alla scelta del candidato Presidente della Regione Calabria sia profondamente ingiusta e molto triste.
Ingiusta perché non credo che gli amministratori locali calabresi debbano venire fuori da decisioni maturate in palazzi milanesi della Lega.
E triste perché il mio partito, Forza Italia, è stato costretto a subire il diktat di un alleato che non conosce il territorio e impone le sue decisioni sfruttando vicende ed equilibri che con la nostra realtà c’entrano poco o nulla.
Tuttavia, anni di militanza nel centrodestra e il desiderio di non rompere un’unità che può assicurare alla nostra regione un’alternativa concreta alla sinistra hanno prevalso in me su tutto il resto».

 

Bando periferie, Roberto Occhiuto: «La sospensione dei fondi penalizza gli investimenti dei Comuni calabresi»

ROMA – «La sospensione dei fondi del ‘bando periferie’ stabilita dal decreto Milleproroghe mina il rapporto di leale collaborazione tra le istituzioni e fa perdere alla Calabria 110 milioni di euro. Un atto grave e schizofrenico della maggioranza che da un lato istituisce la Commissione parlamentare d’inchiesta per promuovere la riqualificazione delle periferie e dall’altro sottrae risorse importanti ai Comuni che hanno già avviato progetti, molti dei quali cantierabili». Lo ha affermato il vicepresidente vicario del gruppo Forza Italia alla Camera, Roberto Occhiuto intervenendo ieri in Commissione Bilancio. «In quei fondi sono incluse le spese di progettazione che moltissime amministrazioni hanno già sostenuto. Solo a Reggio Calabria, tra Comune e Città Metropolitana, si perderebbero quasi 58 milioni di euro, mentre 34 milioni andrebbero persi a Catanzaro e 30 milioni a Cosenza. Con questo atto- ha aggiunto Occhiuto- si tolgono risorse aggiuntive ai Comuni per dare a tutti la possibilità di utilizzare gli avanzi di amministrazione. Sarebbe stato invece opportuno finanziare questa possibilità con altre risorse. Noi di Forza Italia abbiamo presentato un emendamento soppressivo per ripristinare i finanziamenti. Con questa norma si danneggia il territorio, quando invece sarebbe necessario dare massima priorità alla riqualificazione delle periferie».

 

Le strane coppie per il NO al referendum costituzionale

COSENZA – Strane coppie quelle formate in difesa della Costituzione ma senza l’imbarazzo di mostrarsi insieme e così il deputato Roberto Occhiuto, ora nelle vesti di coordinatore regionale del comitato per il No di Forza Italia, il magistrato Emilio Sirianni, Presidente della sezione Lavoro della Corte d’appello di Catanzaro e il sindacalista Massimo Covello, segretario regionale della FIOM Calabria hanno discusso intorno alle ragioni che non vogliono una riforma della Costituzione per come viene richiesta alla popolazone italiana di chiamati a respingere o approvare la riforma Boschi-Renzi. Una riforma tuttavia necessaria, afferma Roberto Occhiuto ma che non può prevedere di cambiare 47 articoli tutti insieme, senza una seria e ragionevole ed ampia discussione in Parlamento che preveda una convergenza di tutte le forze che lo compongono.

Le costituzioni nascono per tutelare le minoranze, ricorda Emilio Sirianni, e che è stata concepita e redatta in un particolare momento storico dove venne eletta un’assemblea costituente formata dai migliori uomini rappresentanti tutte le forze politiche del governo, compresi i monarchici che tanto male avevano fatto all’Italia. Si studiarono tutte le costituzioni del mondo per redigere la migliore carta costituzionale, e alla fine un noto linguista ne curò pure, parola per parola, il contenuto. Contenuto che metteva tra i principi fondamentali quello dell’esercizio della sovranità popolare, principio che verrà messo seriamente a rischio, se dovesse passare il SI, tuona Sirianni. Tra gli altri pericoli, Sirianni evidenzia pure quello di vedere in Senato anche i consiglieri regionali inquisiti. Quindi nessun imbarazzo a discutere insieme su temi tanto importanti come la tutela della Costituzione Italiana, discussioni necessarie per metterla al riparo del potente di turno.

Più politico l’intervento di Roberto Occhiuto che vede una contraddizione innanzitutto a livello regionale dove da una parte si grida contro il commissariamento della sanità e dall’altra si consegna ad un SI che delegittima le Regioni dalle loro funzioni, una vera riforma costituzionale più coraggiosa avrebbe eliminato le Regioni e non le Provincie, ad esempio. E non verrà neanche superato il bicameralismo, prosegue Occhiuto, la riforma non pone rimedio alle grandi esigenze di rinnovamento della nazione perché è sbagliata nei contenuti.

Una riforma che vede in questa campagna referendaria un meschino e speculativo utilizzo di temi come quello della sanità.

Roberto Occhiuto, ricordiamo, è stato il firmatari della prima delle quattro richieste di referendum, come previsto  dall’art. 138 della Costituzione.

Fiorenza Gonzales