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L’economia e la filosofia delle mafie raccontate da Saviano

COSENZA – Deve essere un esempio per tutti, ma poi cosa ha detto di nuovo queste cose si sapevano già, è il simbolo della lotta contro le organizzazioni criminali, non vedi come ci sta marciando Peppino Impastato si rivolterebbe nella tomba, queste sono alcune delle frasi che vengono pronunciate ogni qualvolta salta fuori il nome di Roberto Saviano, perché una cosa è certa o lo si ama o lo si odia, non ci sono vie intermedie e nessuno mai si astiene dall’esprimere commenti positivi, critici e più o meno onesti.

Da ieri l’Università della Calabria gode di un storico primato, è il primo ateneo del Sud Italia ad aver ospitato Roberto Saviano per la presentazione del suo ultimo libro edito Feltrinelli ZeroZeroZero, 450 pagine che raccontano il viaggio lungo le rotte del narcotraffico mondiale, nelle quali l’inchiesta incontra, ancora una volta come nel caso di Gomorra, la prosa narrativa, parole che non lasciano scampo.

Introdotto dal direttore del Dipartimento degli Studi Umanistici Raffaelle Perrelli e dal professore Nuccio Ordine, Saviano sale in cattedra sorridente ed emozionato molto più di quando va in televisione e con le mani sulla testa dice di non essere più abituato a incontrare così tanti coetanei. E sono proprio le domande di tre studenti a dare il via al suo intervento, domande che aprono scenari sconfinati, immensi su come poter uscire fuori dall’inferno del potere criminale, sulla piaga dell’omertà, sulla liberalizzazione delle droghe.

Saviano ascolta ogni singola parola per poi partire con un lungo monologo che inizia con il mito che le organizzazioni creano di loro stesse, un falso mito perché si rifanno a film come Scarface e Il Padrino per trovare una grammatica  che sia comprensibile ed efficace, atteggiamenti connotativi che vengono poi riprodotti dai ragazzi che ne subiscono il fascino.

L’unico modo per distruggere questo mito dice Saviano è raccontarlo, senza negare la sua esistenza, smontarlo pezzo per pezzo, decostruirlo mostrandone tutte le contraddizioni, educare alla felicità.

Non esiste economia più forte del narcotraffico, continua Saviano, perché non conosce crisi e ritiene che uno dei modi per contrastare la logica proibizionista, dalla quale le mafie traggono il loro massimo potere, sarebbe quello di legalizzare le droghe, una proposta che implica costi sociali e morali elevatissimi ma certamente inferiori a quelli che stanno attorno al giro di affari illegali.

Poi ci sono le regole che stanno alla base del perfetto uomo d’onore, regole che addestrano alla disumanità, codici necessari per delineare un certo tipo di mascolinità che diventano dei veri e propri modi di stare al mondo, non fidarsi mai di nessuno, tanto meno del proprio stesso sangue perché conosce di più, vivere in solitudine, fare figli e non vederli crescere, regole che stabiliscono in che modo e con chi fare l’amore.

Siamo alla fine quando Roberto Saviano spiega come il racconto e la condivisione siano forme di resistenza all’idea che sia tutto comprabile, che disarticolare il potere diventa l’unico modo per dimostrare che siamo l’esatto contrario dell’omertà, che bisogna prendere coscienza della realtà non solo quando ci coinvolge direttamente ma anche quando ci sfiora e citando Giordano Bruno invita tutti a credere sempre in un progetto anche se difficile, perché ogni piccola e grande impresa mette alla prova, fa conoscere limiti e difficoltà, ma sconfitti o vincitori poco importa perché il percorso porta comunque a un cambiamento e questo sarà già un premio.

Gaia Santolla

“La lira bizantina, uno strumento popolare ad arco del mediterraneo orientale”

Cosenza – Pastori in condominio e nuove transumanze è il titolo di un ciclo di incontri organizzati dalle associazioni Linea Jonica e Radici Calabre in collaborazione con la Cattedra di Etnologia dell’Università della Calabria.
Dopo l’eccellente riuscita del primo incontro dedicato alla chitarra battente, si terrà il secondo atteso seminario riservato alla lira calabrese.

“La lira bizantina, uno strumento popolare ad arco del mediterraneo orientale” avrà luogo mercoledì 15 maggio alle ore 17:00 presso l’aula Mario Alcaro dell’Unical. Ad aprire i lavori il prof. Vito Teti, ordinario di Etnologia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Unical.
Seguirà la relazione dell’antropologo e musicista Ettore Castagna che è stato fra i protagonisti della ricerca etnografica che ha messo in luce la presenza della lira nella Calabria meridionale.
La lira è uno strumento contemporaneamente semplice e complesso.
La storia, la musica, gli elementi comuni e le differenze con altre culture musicali vengono delineati in questo originale percorso scientifico. Un itinerario completo dall’organologia, alla storia, alla musicologia.

Un altro importante appuntamento, non solo per gli appassionati di musica popolare promosso nell’ambito dell’iniziativa “Pastori in condominio e nuove transumanze” che nasce da un’idea di Alessio Bressi, dell’Associazione Linea Jonica e che ha trovato l’autorevole sostegno del prof. Vito Teti.
Tali incontri tendono a portare direttamente gli addetti ai lavori (ricercatori e operatori culturali ) a contatto diretto con gli studenti affinché siano rese pubbliche le esperienze maturate sul campo della ricerca antropologica in Calabria e le sue connessioni con il mondo delle “operazioni culturali” che nel corso di questi anni sono state realizzate sul territorio.

Il titolo prescelto, Pastori in condominio e nuove transumanze, evidenzia l’estrema difficoltà di trovare oggi un legame diretto fra i luoghi di appartenenza e le forme espressive.

In un mondo globalizzato neppure i linguaggi della tradizione stanno più al loro posto ma  camminano sulle gambe di giovani, che ancora purtroppo emigrano, e di anziani che al freddo dei monti hanno preferito il tepore degli appartamenti.

Oltre 1000 studenti per Lezioni di Campus Live

RENDE (CS) – Oltre 1000 studenti delle scuole superiori hanno “battezzato” la prima giornata di “Lezioni di Campus Live”. L’ appuntamento d’incontro e conoscenza dell’ Universita’ della Calabria, in programma fino al 10 maggio, organizzato dal settore Orientamento dell’Ateneo, ha centrato obiettivo di rendere gli studenti e le studentesse consapevoli dell’organizzazione universitaria offrendo loro l’opportunità di partecipare a momenti reali del contesto accademico. Nel corso della giornata i ragazzi, presso il PalaCus, hanno potuto visitare gli stand che rappresentano le strutture e le attività dell’Ateneo e ricevuto materiale informativo sull’offerta didattica di Ateneo. Inoltre, nell’Aula Magna, hanno avuto modo di assistere ad alcune micro lezioni.

Alla giornata di oggi hanno partecipato le seguenti scuole: ITE “De Fazio” Lamezia Terme(CZ); IIS- ITC- ITI “Mortati” Amantea(CS); Omnicomprensivo St. – Filadelfia (VV); Lic. Sc. “Pitagora” Rende(CS); I.O. Lic Cl. San Demetrio Corone (CS); IIS “Morelli – Colao” VV; IIS”IPSSS” Le.da Vinci” – ITAS “A.Nitti”; IIS “Pezzullo” (CS); ITE “De Fazio” Lamezia Terme(CZ); Lic. Sc. “Pitagora” Rende(CS) ; Lic. Sc – Lic. Sc. U–Mesoraca(KR); Lic. Sc – Lic. Sc. U–Petilia(KR); Lic. Sc. Sersale(CZ); I.T.S.ad ind. Ec. e T. “G.Fila”Trebisacce(CS); Lic. Sc. “R.Piria” Rosarno(RC); Lic. Corrado Alvaro Palmi (RC); ITC Cosentino Rende.

Gli studenti hanno seguito le micro lezioni dei professori Francesco Calimeri; Delly Fabiano; Giorgio Celebre e Domenico Cersosimo.

 

All’Unical giornata di studi sul tema: “Mente, linguaggio, società”

RENDE (CS) – Si svolgerà oggi lunedì 6 maggio, presso la sala University Club dell’Università della Calabria, una Giornata di studi sul tema: “Mente, linguaggio, società”, dedicata all’eredità di G. H. Mead (1863-1931) a 150 anni dalla sua nascita. Mead, che oltre ad essere uno dei quattro capisaldi del pragmatismo americano classico (assieme a Peirce, James e al suo amico Dewey) è da considerare tra i fondatori della scuola di Chicago, ha dato origine a diverse correnti di pensiero nelle scienze umane e sociali (e anzitutto all’interazionismo simbolico), ma la sua influenza non può ridursi a questo. La sua psicologia sociale e la sua filosofia si incentrano sulla nozione di , come punto di giunzione tra mente, linguaggio e società (da qui il titolo che si è scelto) e sono tali da non interessare solo il sociologo o lo psicologo. Per questo il suo pensiero – che spazia da questioni teoretiche, morali, estetiche e linguistiche a quelle più tecniche di un comportamentismo psicologico non ingenuo, che andrebbe riscoperto (e non a caso è stato posto come precursore dell’odierna teoria dei neuroni-specchio. – ha interessato negli anni i filosofi – come Habermas, Joas, Tugendhat – al di là della distinzione tra analitici e continentali. La giornata di studi vede la partecipazione di studiosi italiani e internazionali, ed è tale da attrarre un pubblico variegato, dai professori, agli allievi della scuola dottorale, agli studenti e al semplice curioso

Ricerca Unical sulle pagine del National Geographic

RENDE (CS) – E’ tra le ricerche scientifiche più suggestive, di maggiore appeal mediatico. Non c’è “bosone” o “materia oscura” che tenga: l’immaginario collettivo, dalla notte dei tempi, viene esaltato dal sogno d’ingannare la morte quanto più è possibile.

Una di queste ricerche “doc” – capace cioè di entrare a pieno titolo nella letteratura scientifica mondiale sulla materia – vede protagonista il team guidato dall’Ordinario di genetica dell’Università della Calabria, Giuseppe Passarino (recentemente incluso nella “Top Italian Scientists”, la lista in cui vengono inseriti gli scienziati italiani con il maggiore impatto scientifico al mondo) ed è stata “certificata” dal National Geographic. Il numero di maggio della edizione italiana della prestigiosa rivista scientifica dedica un ampio reportage, dal titolo “Al di là dei cento”, agli studi sulla longevità effettuati dal prof. Passarino. All’articolo viene addirittura dedicata la copertina del mensile dove, accanto all’immagine di una neonata, campeggia il titolo “Questa bambina vivrà fino a 120 anni”. Certamente un riconoscimento prestigioso per l’UniCal ma anche per l’intera Calabria che si trova in “prima pagina” non per un accadimento tragico, ma per un fatto positivo legato al valore della ricerca scientifica che produce.

La particolarità della ricerca calabrese risiede nell’intuizione, avuta diversi anni fa, d’aver “imbroccato” quello che oggi viene considerato il canale d’indagine più promettente per questa materia: studiare la longevità ricorrendo alla genotica, alla ricerca molecolare e soprattutto all’analisi dei dati raccolti in diverse piccole comunità. Pare infatti questa la “direttiva” scientifica vincente per svelare i segreti di un farmaco che permetterà, magari ai nostri figli, di superare molto agevolmente la soglia dei cento anni. Ricerca, inoltre, che ridimensiona fortemente il valore scientifico di alcune convinzione – come quella della longevità legata ad una dieta ipocalorica – che pure negli anni scorsi grande successo hanno riscosso. Dopo questo lungo “lead”, l’articolo del National Geographic Italia, a firma di Stephen S. Hall, fa una esauriente panoramica sui principali studi internazionali sugli indizi genetici di longevità per concludere nuovamente con la ricerca del prof. Passarino. Viene, infatti, dettagliatamente illustrato il lavoro enorme fatto all’UniCal fin dal 1994, quando si sono iniziati ad esaminare i dati di ben 409 comuni calabresi comparando le storie delle famiglie e i dati fisiologici relativi alla vulnerabilità delle malattie degli individui. I ricercatori dell’Unical hanno dimostrato, dati alla mano, che la longevità dei parenti prossimi dei soggetti più che nonagenari è risultata superiore a quella della media. Ma il dato inatteso è che i fattori genetici chiamati in causa sembrano favorire soprattutto gli uomini. Ma non è tutto. Nei laboratori dell’UniCal è stato scoperto che gli ultra novantenni posseggono un allele (una variante di sequenza di un gene) che svolge un ruolo importante nella digestione e nelle preferenze alimentari ed anche una serie di fattori che influenzano la longevità: la risposta allo stress, il metabolismo dei nutrienti, la gestione e l’utilizzo dell’energia. Una ricerca imponente che sta dando straordinari risultati. Certo siamo ancora lontani dall’ aver trovato il mitico “elisir di lunga vita”, ma in questa direzione, grazie alla ricerca fatta all’UniCal, un importante passo è stato compiuto.

 

Firmato protocollo d’intesa tra Unical e UNIONPMI

Cosenza – ” Con questo protocollo d’intesa avviamo concretamente un rapporto di collaborazione con l’Università della Calabria, realtà a cui gli imprenditori di UNIONPMI guardano con attenzione perchè centro per eccellenza di cultura, saperi e innovazione.  Una collaborazione tanto più importante se pensiamo al rinnovato, forte, interesse delle imprese per le nuove forme di alleanze quale strumento, flessibile e innovativo, per recuperare competitività, affrontare e superare la crisi”.
Così il Presidente di UnionPMI Francesco Napoli parla del protocollo d’intesa firmato questa mattina con il Rettore dell’Università della Calabria, Giovanni Latorre.  Un protocollo che prevede di sviluppare azioni comuni nell’ambito della formazione e della ricerca scientifica, nonchè attivare occasioni di confronto e condivisione tra università e sistema delle imprese. Assieme al Presidente Francesco Napoli erano presenti anche il Vicepresidente Pietro Lanzone, il direttore Pasquale Mazzuca, il componente del direttivo Carlo Senatore e il Presidente di UnionD, la sezione Donna di UnionPMI, Marta Brambilla.
Tra i punti individuati dal protocollo la promozione  della cultura dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, elementi indispensabili per favorire la competitività del sistema produttivo, anche attraverso il rafforzamento dell’azione dell’Industrial Liaison Office.
Il sostegno all’auto imprenditorialità, anche mediante l’organizzazione e l’erogazione di servizi e facilitazioni ai neoimprenditori e agli aspiranti imprenditori; l’adeguamento dell’offerta formativa universitaria alla domanda dei portatori di interesse, con specifica attenzione alle organizzazioni produttive per offrire le nuove professionalità richieste dal mercato; il coinvolgimento delle aziende nelle attività formative, facilitando la docenza extra accademica e le attività di stage e tirocini formativi per gli studenti.
Soddisfazione è stata espressa dal Rettore Giovanni Latore che nel sottolineare le tante attività avviate dall’ateneo nel campo della ricerca e dell’innovazione e  dell’importante esperienza dell’incubatore aziendale nato nel campus – ha plaudito all’iniziativa di UnionPMI e del suo presidente Francesco Napoli.

Convocazione assemblea soci Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”.

Cosenza – Si svolgerà lunedì 29 aprile, con inizio alle ore 17,00, nella sala stampa dell’aula magna dell’Università, l’Assemblea dei Soci dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, convocata dal Presidente, Aldo Bonifati, per discutere su tre punti all’ordine del giorno: comunicazioni del Presidente, chiusura bilancio anno 2012, programma attività anno 2013.

L’assemblea dei soci viene convocata dopo una riunione del Comitato direttivo, nel corso della quale si è preso atto, anzitutto, del riconoscimento giuridico dell’Associazione, da parte della Prefettura di Cosenza, quale soggetto “no-profit”, che potrà contribuire ad accrescere le sue funzioni in base alle finalità ed obiettivi stabiliti nello Statuto. In particolare l’Associazione potrà accedere ai fondi europei, previa presentazione di appositi progetti, e di poter ricevere il contributo del cinque per mille.

Il Comitato direttivo dell’Associazione è composto da: Aldo Bonifati (presidente), Dario Antoniozzi, Walter Pellegrini (vice presidente), Giovanni Latorre, Giuseppe Frega, Franco Crispini, Laura Luchi, Pietro Brandmayr, Massimiliano Filice, Giuseppe Nano, Ferdinando Tarzia.

Proprio il Comitato direttivo, nell’approvare il bilancio 2012, ha proposto alcune iniziative da realizzare nel corso dell’anno, quali: una ricerca più approfondita sui laureati dell’Università della Calabria, ricostruendo le loro carriere professionali per premiare le figure d’eccellenza nell’ambito di manifestazioni pubbliche e coinvolgerli in attività seminariali destinati agli studenti iscritti all’Università; la festa dell’Università della Calabria da celebrare ogni anno in coincidenza dell’emanazione della legge istitutiva fissata al 12 marzo 1968; la stipula di rapporti di gemellaggio con associazioni ed università a livello nazionale ed internazionale; incontri con i laureati “Honoris Causa” dell’Università della Calabria per conferire loro la pergamena di socio onorario dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”; creare condizioni di assistenza e sostegno agli studenti meritevoli dell’Ateneo attraverso la promozione di master e corsi specializzati.

Un programma che verrà arricchito da altre idee e proposte che verranno memorizzate nell’ambito della riunione dell’assemblea dei soci che al momento sono all’incirca una quarantina con l’adesione, tra gli altri, della Fondazione Carical e dell’Associazione degli Industriali di Cosenza.

L’auspicio è che a questo progetto aderiscano in primo luogo la Provincia di Cosenza, i Comuni di Cosenza, Rende, seguiti da tutti gli altri sparsi sul territorio calabrese, nonché vari soggetti appartenenti al mondo imprenditoriale calabrese per un effettivo rapporto sinergico di valorizzazione e promozione culturale, economico e sociale della società calabrese con al centro il cuore e l’intelligenza delle persone.

L’Associazione ha la propria sede su Piazza Vermicelli – Università della Calabria- e può essere contattata attraverso l’email: associazioneamiciunical@gmail.com; con telefono 0984/494288 -347/7123091 – 0981/38570 – 335/5757780. Ulteriori informazioni si possono attingere sul sito: www.amiciunical.it

Conclusa la giornata di studio “Nutraceutici ed integratori alimentari: ieri, oggi e domani”

RENDE (CS) – S’è svolta venerdì scorso, nella Sala Stampa dell’Unical, nell’ambito della programmazione didattica del  Master di II livello “L’integrazione nutraceutica: dal benessere alla cura” , la giornata di studio “Nutraceutici ed integratori alimentari: ieri, oggi e domani”.

L’appuntamento scientifico, grazie agli interventi di esperti, di professionisti e di aziende del settore, ha consentito un  arricchimento degli obiettivi formativi che il master si prefigge. L’iniziativa ha destato molto interesse in considerazione dell’importanza crescente verso la  nutraceutica, disciplina il cui nome stesso coniuga i termini di  nutrizione e farmaceutica. Oggi, infatti, numerose sono le  molecole presenti in vari alimenti, capaci di ridurre gli effetti dell’invecchiamento, di rallentare e di prevenire l’insorgenza di patologie gravi di tipo oncologico, cardiovascolare, neurodegenerativo e metabolico.

I lavori della giornata, che ha trattato compiutamente questi argomenti, sono stati aperti dalla prof.ssa M.S. Sinicropi (Unical), Direttore del Master e dal Prof. V. Pezzi, Presidente del CCL in Scienze della Nutrizione dell’Unical.  Durante la mattinata si è svolta una prima sessione, moderata dal prof. G. Statti (Unical), dedicata allo studio delle proprietà di nutraceutici, alle relative tecnologie di laboratorio e alla sicurezza alimentare e nutrizionale, ed una seconda sessione, moderata invece dallo specialista in Chirurgia Generale Dott. A. D’Anna,  rivolta alla nutrizione e all’ integrazione nutrizionale in alcuni stati fisio-patologici.

Oltre ad interventi di professionisti del territorio, esperti nel settore, la giornata è stata arricchita dalle relazioni del Dott. C. Cristoforetti, Direttore Scientifico della Biofutura pharma s.p.a, Gruppo Sigma-tau, azienda leader nel settore nutraceutico che collabora già da tre anni per lo svolgimento del master stesso, dal Dott. S. Giordano, Product Manager BUCHI Italia S.r.l. e dal Dott. A. Abbagnara, Amministratore Delegato di REAL GENE S.r.l. Nutrigenetica.

Nel pomeriggio, durante la sessione moderata dalla prof.ssa C. Saturnino dell’Università di Salerno, denominata  “Esperti del settore a confronto”, alcuni nutrizionisti del territorio, grazie alla loro esperienza sul campo, hanno portato interessanti e utili  testimonianze

Dobbiamo diventare come zanzare, fastidiosi

COSENZA – Ci sono battaglie che non ci possono vedere neutrali, battaglie necessarie per salvare l’amore, per mettere al riparo il futuro, battaglie che non si possono combattere in solitudine ma solo con l’aiuto di fedeli alleati, con i quali mettere fine all’inverno e aspettare che una volta per tutte sia la primavera e non il sangue a esploderci in faccia.

Una di queste battaglie è quella contro tutte le mafie e se ne è discusso ieri pomeriggio all’Università della Calabria nel seminario “Gli intrecci perversi tra criminalità, politica ed economia” organizzato dal coordinamento antimafia Laboratorio di Resistenza Antimafia e l’Unical.

Un incontro a più voci che ha visto la partecipazione del giornalista della Gazzetta del Sud Arcangelo Badolati, Adriana Musella presidente di Riferimenti e il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo.

E’ il giornalista Badolati a introdurre la discussione che parla di un’ndrangheta ancora fortemente arcaica nei legami familiari quando decide chi devi sposare, nei modelli vendicativi quando non perdona fino alla decima generazione ma anche moderna negli investimenti europei e addirittura eversiva quando sperimenta rapporti con gruppi di estrema destra.

Continua poi ponendo l’attenzione sulla necessità di avere dei modelli sociali di riferimento forti e sani altrimenti il rischio che si corre è che il fascino negativo del male possa portare i giovani a cadere nella pericolosa trappola dell’emulazione e dell’identificazione e conclude ricordando la brigantessa Francesca La Gamba che ancora prima di Paolo Borsellino pronunciò la famosa frase “Chi si scanta mori”.

L’intervento successivo è quello di Adriana Musella che ricorda il padre Gennaro fatto saltare in aria da un ordigno nel 1982 perché aveva denunciato delle irregolarità in una gara d’appalto ed esorta gli studenti a non arrendersi, a conoscere, a studiare tutti gli intrecci che determinano la verità perché è solo così che si può sperare di costruire una nuova storia.

L’ultimo intervento spetta a Giuseppe Lombardo che inizia parlando dei diversi livelli di ‘ndrangheta il primo, la forma più arcaica che controlla territori, un esercito di base, una direzione militare di cui si servono gli altri due livelli, i professionisti e gli invisibili o riservati come direbbero loro, con l’obiettivo di creare la circolarità criminale, avere un territorio dove creare un’emergenza e fare in modo che siano loro a risolvere il problema per aggiudicarsi il consenso popolare.

Poi introduce l’eterno dilemma come mai nonostante le condanne, i sequestri, gli arresti il sistema non si spezza e la risposta dice Lombardo è fin troppo evidente è sta tutta nella collusione di politici, di interi partiti, di funzionari pubblici che decidono di rimanere indifferenti o peggio ancora di allearsi con il nemico.

Lombardo si rivolge ai giovani quando spiega la necessità di dare fastidio come delle zanzare, di non tacere, di pretendere la verità vera perché peggio del silenzio c’è solo una verità distorta che riduce la mafia alla coppola senza andare oltre la terminologia e oltre un potere criminale che si va ad insinuare laddove maggiore è il consenso e quando arriveremo ad avere le chiavi per decifrare questi linguaggi allora si che vinceremo.

Gaia Santolla

 

Gabriele Panico “Play De Seta IV”. Sonorizzazione dal vivo dei film di Vittorio De Seta @Cine/Ma/Live #2

Il secondo appuntamento di “Cine/Ma/Live #2″, in programma per martedi 16 aprile  alle ore 21.30, sarà un omaggio al grande regista Vittorio De Seta.Il compositore Gabriele Panico (in ambito elettronico conosciuto anche con lo pseudonimo Larssen) si sta dedicando da tempo ad uno studio personale che prevede la ri-sonorizzazione dal vivo di tutti i documentari realizzati da De Seta tra il 1954 e il 1959. “Play De Seta IV” prevede, nello specifico, la sonorizzazione dal vivo dei documentari intitolati “Isole di fuoco”, “Surfarara” , “Pescherecci” e “Parabola d’oro”.

 

ARTISTIC BIO

Gabriele Panico (1973) è compositore, produttore, performer e studioso di musica contemporanea. Nel 1998 fonda il network LARSSEN, dedicato alla ricerca nella musica elettronica. Dal 2002 le sue opere (per strumenti solo, coro, combo, ensemble da camera, orchestra ed elettroacustica) “Massafoneta” (2005), “Adastra Peraspera” (2007), “Alunaarii” (2006), “Paesaggio Sonoro Tra 15 e 25 Metri: Campanili” (2004), “Radiotecniche 1-8″ (2003-2010), “Pernambuco” (2009) sono state eseguite, tra gli altri, presso: Tokyo National Academy, E-Muzik Prize di Colonia, IRCAM Espace di Parigi, Taukay Festival di Udine, Risonanzexpò di Pescara, Nuova Consonanza di Roma, De Musica – Laboratori di Roma, Cineteca Nazionale di Roma, Urticanti Festival di Bari. Nel 2004, per l’Archivio Nono di Venezia, ha pubblicato uno studio sulla musica e la filosofia compositiva di Luigi Nono. Dal dicembre 2005, il suo catalogo opere è inserito nella Banca Dati dei Compositori Italiani AMIC ed inizia la sua collaborazione con Radio 3 RAI e il CIDIM. Nello stesso anno ha curato i “Seminari sulle musiche del ’900″ e il corso “Rivoluzioni musicali del secondo ’900″ per l’Università degli Studi di Bari. Ha firmato numerose colonne sonore di documentari, cinefiction, spot istituzionali, spot commerciali e video arte per Stefania Casini, Giancarlo Soldi, Pippo Mezzapesa, Sophie e Annalisa Chiarello, Roberto Nanni, Carlo Michele Schirinzi, Edoardo Winspeare, Chiara Idrusa Scrimieri, Gianni De Blasi, Heidi Rizzo, Davide Micocci. Collaborando con Rai Cinema, Fandango, La7, Bizef Produzione, Rai 3 – Ballarò, Kiwido Production, Vivo Film, Fanfara Film, La Fabbrichetta, Minuto D’Arco, La Meridiana, Gruppo Fabbri ed altri. Nel gennaio del 2009, il Festival InContemporanea di Noci (Ba) dedica un’intera giornata alle sue opere per nastro magnetico ed inizia la collaborazione con la Timestretch Edizioni. Nel maggio 2010 è ospite al III Convegno Internazionale di Studi “Musica e Società” organizzato dal MIUR con l’intervento “Regressione del cittadino italiano: impoverimento cognitivo nell’ascolto”, divenendo membro della Commissione per l’Analisi delle Musiche Sperimentali del SIM. Dal giugno 2010 è nominato Compositore Residente e Maestro Concertatore del Popoli Festival, alla guida dell’omonima orchestra. Nel novembre del 2011, l’Urticanti Festival Internazionale di Musica Contemporanea di Bari gli commissiona uno speciale tributo a Gustav Mahler, in occasione del centenario dalla scomparsa del maestro viennese: “Der Abschied Retape” (2011) è stata eseguita il 24.11.2011 presso il gremitissimo Palazzo Ateneo dell’Università degli Studi di Bari, seguito in diretta da Radio 3 RAI e SKY Classica. Nel dicembre del 2011 è ospite del festival Avvistamenti a Molfetta (Ba) dove ha sonorizzato dal vivo “Film” (1965) di Samuel Beckett. Nel marzo del 2012 pubblica il nuovo album “Soundcarraldo”, su CD e Digitale per la Pocket Panther Records e promosso da Puglia Sounds, distribuito da Goodfellas. La musica di Gabriele Panico è disponibile nei principali portali musicali e nei negozi di dischi. Nel luglio del 2012 apre la IX Edizione del Festival Cinema del Reale, con il live “Play De Seta”, sonorizzazione dal vivo di “Isole di fuoco” (1954) del documentarista siciliano; nel dicembre dello stesso anno è ospite della X Edizione di Avvistamenti Festival con il live “Play Marker”, sonorizzazione dal vivo di “La Jetèe” (1962) del regista francese Chris Marker. Nello stesso mese, esegue in prima assoluta il suo “Leviathan” presso la Fondazione Casa Piccinni di Bari (evento a cura dei Conservatori Musicali di Bari, Monopoli e Lecce) e firma la colonna sonora originale del nuovo spot ufficiale di Max Mara – Weekend Collection, Spring/Summer 2013 (prod. USA/Fra/Ita).
Con lo pseudonimo Larssen inizia ad esplorare i sentieri della musica elettronica a metà degli anni ’90. All’attività di dj si affianca presto l’esplorazione per tecniche e macchine che hanno rivoluzionato il modo di intendere e di produrre la club music e le dancehall: sampling, overdubbing, le Roland 303 e 808, i synths analogici e gli inseparabili nastri magnetici. Si è esibito, in djset e in performance live, in numerosi festival, clubs e yards in Italia, Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Albania, Grecia, Kosovo, Serbia, Croazia. Ha condiviso il palco con Mouse On Mars (D), Plaid (UK), Jimi Tenor (FIN), MC Navigator (UK), Africa Hitech (UK), Tom Middleton (UK), Skarra Mucci (JAM), Diffrent Styleez (SWE), Jah Sun (USA) e molti altri. Infaticabile producer e remixer, ha prodotto per importanti etichette italiane e, soprattutto, europee come Leef, Diapason, Sonic, Dirty Drop, Heavy Basswheights. Dal 2008 collabora con la Pocket Panther Records, dando alle stampe diversi singoli. Proprio per la label romana, in estate, ha pubblicato il suo nuovo album “Pninism”, promosso da Puglia Sounds e distribuito da Goodfellas, catturando l’attenzione di diversi network come Generation Bass, ZZK, Radio RAI, Radio Popolare, Rogue FM. Divenuto resident dj dell’importante network londinese Nasty FM, diverse testate specializzate (Resident Advisor, Tsugi Magazine, Rolling Stone Magazine, Rumore, Blow Up) lo definiscono “un pioniere della bass music made in Italy, considerandolo un vero e proprio ambasciatore del suono italico nelle più importanti piattaforme europee”. Nell’ottobre del 2012 si è esibito al Koko di Londra e al Ripperton di Brighton ed è stato ospite speciale di Radio Rai per la serie RAI WR8 Mixes; il mese successivo porta a termine una nuova tournèe in Albania, Kosovo e Serbia, fino all’apparizione sul palco principale del Medimex in dicembre. Oltre ai network britannici, nel 2013 riprende la sua attività live radiofonica, curando mensilmente sia la “Mixes Series” per Radio Popolare Catanzaro sia la rubrica “Larssen Box” per Soca Beat (Radio Ciroma / Circuito Radio Sherwood).