Archivi categoria: Attualità

Ristrutturazione scuola, presunte irregolarità allo Spirito Santo di Cosenza

Scuola Spirito Santo 3COSENZA – L’Istituto Comprensivo dello Spirito Santo di Cosenza torna al centro di una vicenda paradossale legata ai lavori di restyling dell’edificio di epoca fascista intitolato a Carmela Borrelli, affacciato sul fiume Crati nel cuore del centro storico e che ospita, oltre alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria, anche la scuola secondaria di primo grado Fratelli Bandiera. Lo scorso 4 luglio una ditta incaricata dal comune ha iniziato a smantellare la pavimentazione, così da poter procedere al successivo rifacimento. Il giorno dopo, per una pura coincidenza, nel plesso scolastico hanno fatto capolino i carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale. I militari dell’arma stanno conducendo delle indagini sul presunto ritrovamento dei resti di una statua del Baccelli che era collocata nello storico quartiere bruzio e dispersa durante il restauro della Piazza principale. I carabinieri avevano bisogno di visionare alcune foto storiche dell’opera, foto di proprietà della scuola. Ma questa è un’altra storia. E però, quando gli uomini in divisa hanno visto gli operai intenti a distruggere il pavimento, si sonoScuola Spirito Santo 1 legittimamente chiesti se la Soprintendenza avesse o meno autorizzato quell’intervento decisamente poco
ortodosso in un fabbricato che ha comunque una propria rilevanza storica. La risposta deve essere stata negativa, giacché i lavori sono stati subito sospesi. Peraltro suscita perplessità il fatto che gli stessi fossero stati avviati senza l’esposizione di alcuna tabella e senza alcuna comunicazione formale al dirigente scolastico. Inoltre, secondo quanto si è appreso, sarebbe andata distrutta anche una lastra di marmo recante la data di inizio della costruzione della scuola, presumibilmente celebrativa della posa della prima pietra. Chissà cosa ne penserà della vicenda l’assessore alla bellezza Vittorio Sgarbi.

Arcomagno di San Nicola Arcella tra le spiagge più belle del 2016

SAN NICOLA ARCELLA (CS) – Secondo le preferenze espresse dagli italiani che hanno partecipato al concorso “La più bella sei tu” lanciato sul web da Legambiente, ed incrociate con il parere di una giuria di esperti, è la spiaggia d’I Vranne a Maratea, in provincia di Potenza, la più bella del 2016. Sabbia fine e scura posta sotto una falesia della costa tra il porto e il borgo di Maratea, la spiaggia d’I Vranne è raggiungibile soltanto via mare ed è interrotta da un gruppo di scogli che la dividono quasi a metà. La punta meridionale della spiaggia si apre verso il mare nascondendo una delle grotte più belle d’Italia: la grotta di Giorgio. Mare cristallino e location affascinante rendono la spiaggia un vero paradiso, frequentata soprattutto come punto di sosta dagli amanti del mare.

Oltre alla spiaggia di Maratea (Pz) sono stati selezionati anche altri 12 splendidi tratti di costa di tutta Italia, tra cui: Le Lampare a Tusa (Me); Le Pescoluse a Salve (Le); Capo Bianco a Portoferraio (Li); Baia di Santa Margherita a San Vito lo Capo (Tp); Rena Bianca a Santa Teresa di Gallura (Ot); Spiaggia del Lago a Castellabate (Sa); Cala di Forno a Magliano in Toscana (Gr); Cala Violina a Scarlino (Gr); Spiaggia di Pineto a Pineto (Te); Le Due Sorelle a Sirolo (An), Cala Fonte a Ponza (Lt) e, per la Calabria, la spiaggetta dell’Arcomagno di San Nicola Arcella (Cs).

Le spiagge selezionate per “La più bella sei tu” sono state scelte dagli utenti che, per circa un mese, hanno espresso le loro preferenze sul sito dell’iniziativa e sulla pagina Facebook dedicata.

La cerimonia di premiazione si terrà a Rispescia (Gr), il prossimo 11 agosto, nel corso della ventottesima edizione di Festambiente, il festival nazionale di Legambiente, in programma dal 5 al 15 agosto 2016.

Vincitrice Concorso “La più bella sei tu 2016”: Spiaggia d’I Vranne, Maratea (Pz) – Basilicata

Tra le più cliccate, sono state selezionate anche altre spiagge:

Spiaggia Le Lampare, Tusa (Me) – Sicilia

Spiaggia Le Pescoluse, Salve (Le) – Puglia

Spiaggia di Capo Bianco, Portoferraio (Li) – Toscana

Baia di Santa Margherita, San Vito lo Capo (Tp) – Sicilia

Spiaggia Rena Bianca, Santa Teresa di Gallura (Ot) – Sardegna

Spiaggia del Lago, Castellabate (Sa) – Campania

Spiaggia di Cala di Forno, Magliano in Toscana (Gr) – Toscana

Spiaggia di Cala Violina, Scarlino (Gr) – Toscana

Spiaggia di Pineto, Pineto (Te) – Abruzzo

Spiaggetta dell’Arcomagno, San Nicola Arcella (Cs) – Calabria

Spiaggia delle Due Sorelle, Sirolo (An) – Marche

Spiaggia di Cala Fonte, Ponza (Lt) – Lazio

Cosenza, la maturità passa da… un drone!

COSENZA – Un esame di maturità inconsueto ma decisamente al passo con i tempi, quello sostenuto da un allievo dell’ultimo anno dell’Istituto tecnico con indirizzo grafica e comunicazione “Da Vinci – Nitti” di Cosenza, Nowok Mateusz Marek, giovane polacco di 19 anni. Difatti, il colloquio orale del brillante studente prevedeva una parte “pratica”: un drone, progettato e realizzato con la stampante 3D della scuola, ha fatto il suo ingresso in aula, dinanzi alla commissione esaminatrice, volando.

«La costruzione del drone – ha dichiarato il professore Bruno Gioffrè, docente di grafica e comunicazione – è stato il frutto di una necessità concreta. Per poter realizzare delle immagini dall’alto, la scuola ne aveva acquistato uno professionale, forse addirittura troppo per studenti inesperti. E, infatti, è andato quasi distrutto. A quel punto abbiamo pensato che potevamo progettarne e costruirne uno noi con la stampante 3D. E così è cominciato il lavoro del nostro studente, durato sei mesi, che ha preso la mosse all’interno di un’attività laboratoriale intensa che abbiamo avviato già da tre anni, anche con diversi stage in aziende».E non è tutto: infatti, gli studenti del laboratorio hanno costruito, con grande vantaggio economico, i diversi pezzi sostitutivi dell’apparecchio. Il risultato dell’esame non è stato ancora reso noto, ma le premesse per un esito positivo ci sono tutte!

 

Dodici luglio, nella sala verde della Cittadella, un incontro sulla Riforma dei contratti pubblici

CATANZARO – Martedì prossimo, dodici luglio, a partire dalle ore dieci, nella sala verde della Cittadella, si svolgerà un incontro, promosso dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome e da “Itaca” (Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale), in collaborazione con l’Osservatorio regionale dei contratti pubblici sul tema “La riforma dei contratti pubblici – il nuovo codice e la disciplina attuativa”. I lavori – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – saranno aperti dal Presidente della Regione Mario Oliverio e proseguiranno con l’intervento dell’Assessore regionale alle Infrastrutture e Vicepresidente di “Itaca” Roberto Musmanno.

cittadella regione calabria

Seguiranno una serie di relazioni tecniche da parte dei dirigenti regionali dei competenti settori delle diverse regioni. Si parlerà, quindi, del nuovo codice che, abrogando alcune normative e nell’ottica della semplificazione ed accelerazione delle procedure, ha operato un riassetto organico del sistema dei contratti pubblici su tutti gli attori del settore: stazioni appaltanti, centrali di committenza, operatori economici, organismi di controllo e di indirizzo. Una delle novità più rilevanti del Codice risiede nella riorganizzazione della committenza pubblica attraverso la centralizzazione ed aggregazione della domanda oltre alla qualificazione delle stazioni appaltanti. L’obiettivo è dunque quello di avere stazioni appaltanti capaci di governare in modo efficace l’intero ciclo dei contratti per far fronte a criteri di affidamento innovativi e complessi che richiedono committenze sempre più competenti e specializzate. Tali livelli di efficienza si possono raggiungere attraverso modelli organizzativi adeguati, con un corpo di dipendenti costantemente aggiornato. Accrescere quindi le competenze e conoscenze per governare i processi di gestione dei contratti nel rispetto delle nuove norme, rappresenta senz’altro il fondamento su cui attivare la qualificazione della committenza.

Nutritevi dei colori della vita, chiude il secondo anno di partecipazione

CATANZARO – Chiude con un successo di ascolti il secondo anno di partecipazione della campagna di informazione e promozione “Nutritevi dei colori della vita” (www.nutritevideicoloridellavita.com) – promossa da UNAPROA e cofinanziata da Stato italiano e Unione europea –  a “Ricette all’Italiana”, la trasmissione mattutina di Rete 4 che va alla scoperta delle località più belle d’Italia attraverso le loro unicità gastronomiche artistiche e culturali.

La serie di dodici puntate andata in onda a maggio e giugno, ha interessato il territorio delle regioni Calabria, Puglia e Basilicata, coinvolgendo gli spettatori di Rete 4 in un appassionante viaggio di scoperta delle eccellenze ortofrutticole di quest’area del Meridione, presentate da esperti della produzione seguendo la linea dei Cinque colori del benessere.

logo_campagna-534x264

I dati di ascolto registrati per tutto il ciclo della trasmissione si sono attestati sopra la media, con un picco record di share del 6,20%, mai registrato prima nella fascia oraria, nella puntata di martedì 14 giugno.
Attraverso i 5 colori che contraddistinguono le proprietà di frutta e verdura (verde, bianco, giallo-arancio, rosso e blu-viola), la campagna “Nutritevi dei colori della vita” ha creato un percorso di conoscenza di alcuni prodotti della migliore tradizione agroalimentare italiana, permettendo alla trasmissione televisiva di puntare i riflettori su produzioni di grande valore.

Dal color giallo-arancio, con il limone di Rocca Imperiale IGP, le clementine bio di Montescaglioso, le albicocche di Scanzano Jonico, le pesche nettarine e le albicocche rosse di Corigliano Calabro, ad uno ad uno sono stati portati alla ribalta prodotti da veri intenditori. Così per il verde, hanno sfilato i carciofi di Bernalda, il fagiolo con l’occhio di Leverano, le zucchine di Castrovillari, la meloncella e le zucchine di Copertino. E ancora, per il bianco i finocchi di Pisticci e la cipolla IGP di Tropea, per il rosso le fragole di Scanzano Jonico e della Piana di Lamezia, i pomodori di Nardò e i peperoni rossi topepo della Piana di Lamezia. Infine per il blu-viola la melanzana di Leverano.

Tanta tipicità, diversità e varietà per ricordare a tutti che mangiare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno di 5 colori diversi, non è solo la chiave per il benessere, ma anche un modo di conoscere la nostra bella Penisola tramite i suoi eccezionali sapori.

È possibile rivedere tutti gli spezzoni delle puntate di “Ricette all’Italiana” dedicati ai prodotti ortofrutticoli e al benessere dei loro colori, visitando la sezione video della pagina Facebook di Nutritevi dei colori della vita:
https://www.facebook.com/nutritevideicoloridellavita/

Cliccare qui per scaricare il comunicato stampa in formato pdf

Polo sanitario di Casole Bruzio, PRESIDIO H24 IN PRESILA

COSENZA – Il Polo sanitario di Casole Bruzio sarà potenziato, dopo l’estate, con prestazioni specialistiche di diabetologia, cardiologia, ortopedia e urologia in grado di migliorare i livelli essenziali di assistenza per l’intero comprensorio presilano. Ed è in cantiere un presidio medico H24.

images

Si tratta dei temi affrontati ieri, nella sede cosentina dell’Asp, da Carlo Guccione, Salvatore Iazzolino e Raffaele Mauro, rispettivamente consigliere regionale del Partito democratico, sindaco di Casole Bruzio e direttore dell’Azienda sanitaria provinciale.

Il potenziamento della struttura di Casole Bruzio, che da incompiuta è diventata un centro di eccellenza, è sempre più vicino.

«Ho apprezzato la volontà e la capacità di ascoltare e dare risposte alle esigenze del nostro territorio da parte del direttore generale dell’Asp, Raffaele Mauro. Sono fiducioso che già da settembre partirà l’iter per il potenziamento del Polo sanitario di Casole Bruzio. La nostra comunità non dimentica l’impegno profuso, in tempi non sospetti, dal consigliere regionale Carlo Guccione. Quando tutti pensavano che il presidio sanitario diventasse l’ennesima incompiuta calabrese, c’è stato chi ha condotto una battaglia politica e mediatica. Guccione ha portato a Casole Bruzio le telecamere dei più importanti network nazionali, da Tv7 ai cronisti di Michele Santoro. Non sono cose che si dimenticano».

Sono 21 le strutture sanitarie costruite negli Anni 90 nella provincia di Cosenza, costate circa 14 milioni di euro e mai entrate in funzione. Quella di Casole Bruzio rappresenta un’inversione di tendenza rispetto al passato.

AIL Cosenza, domani il Progetto “Sognando Itaca”

COSENZA  – In occasione della “Giornata Nazionale per la Lotta contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma”, l’AIL Nazionale ha organizzato la traversata del mare italiano sulla barca a vela, per il progetto “Sognando Itaca”. Anche l’AIL Cosenza FAS organizza la sua escursione in barca a vela, dal porto di Cetraro navigando lungo il tratto di costa per ammirarne il suggestivo paesaggio, ma l’uscita, inizialmente prevista proprio per il 21 giugno, ha dovuto essere rimandata a causa di eventi atmosferici avversi. Domani, sabato 9 luglio, finalmente i destinatari di questa iniziativa potranno godersi il sole e il vento del nostro Mar Tirreno.

ail_logo

A guidarci ed ospitarci in questa giornata dedicata al mare ed alla vela, il Centro Velico Lampetia di Cetraro, insieme alla Società Mercatore ed al Comune di Cetraro.

Dopo il saluto e la conferenza stampa, previsti per le ore 10, ci saranno gli allievi e le imbarcazioni dei soci del Centro Velico Lampetia, che condurranno i pazienti e quanti potranno salire a bordo, per poter fare godere loro questo momento di relax in mare aperto.

L’obiettivo è quello di diffondere la vela-terapia, quale metodo terapeutico volto alla riabilitazione psicologica e al miglioramento della qualità di vita dei malati ematologici.

La barca a vela, infatti, nei suoi spazi raccolti, diventa un luogo di condivisione ed un modo diverso per affrontare e superare gli ostacoli.

Il “Progetto Itaca”, promosso dall’AIL Nazionale, nasce nel 2007 da una collaborazione tra l’Oncologia Medica e l’Ematologia degli Spedali Civili di Brescia, la Sezione AIL di Brescia, la Fraglia Vela di Desenzano ed il Circolo Vela Gargnano. Dal 2009 il progetto ha raggiunto il mare ed è diventato l’iniziativa principale della “Giornata Nazionale contro le Leucemie linfomi e mieloma”, perché interpreta con forza l’attenzione che l’Associazione ha verso il malato ed il suo percorso di sofferenza. Il progetto, “Sognando Itaca” metafora delle ardue prove che Ulisse dovette superare prima di tornare dalla sua Penelope, rappresenta un’occasione di crescita, non solo per i pazienti, ma anche per l’equipe curante: in barca, infatti, emerge il fondamentale bisogno di relazionarsi e di confrontarsi con l’altro per farsi aiutare, per non perdere la “rotta”, per raggiungere insieme il porto, condividendo, in un clima di complicità, le emozioni e le fatiche del percorso.

 

Statale 106, la Regione Calabria chiede l’inserimento nella rete TEN-T

ROSSANO (CS) – La Strada Statale 106 e il ritorno del CODEX PURPUREUS ROSSANENSIS al centro della prossima puntata di TALKING.

8158569d-b7e4-4494-a323-6bbe25838e05

La Regione Calabria ha deliberato la richiesta all’Unione Europea di inserimento della statale 106 nella rete TEN-T dei trasporti europei, per rendere l’ammodernamento della stessa finanziabile con FONDI EUROPEI. In studio con il conduttore Serafino CARUSO, il giornalista I&C ed ECO DELLO JONIO Matteo Lauria e il Presidente dell’Associazione “Baste vittime sulla Statale 106”, Ing. Fabio Pugliese.

Nella seconda parte ampio speciale sul ritorno del CODEX a Rossano nel rinnovato MUSEO DIOCESANO E DEL CODEX. Tutto questo nella prossima puntata di TALKING.  In onda l’8 luglio alle ore 21,30 sull’emittente regionale ESPERIA TV (canale 18 – digitale terrestre) ed in replica il 9 luglio alle 18,30. Il 12 luglio infine il programma sarà in trasmesso alle 20,30 su  TELELIBERA CASSANO (Canale 92 del digitale terrestre).

Duro attacco ai calabresi, Klaus Davi accusa di aver dimenticato Gianni Versace

VIBO VALENTIA – Duro sfogo di Klaus Davi sul suo profilo Facebook contro la politica calabrese, colpevole di avere rimosso la memoria di Gianni Versace. «Caro mio amato Gianni, tra qualche giorno ricorrerà l’anniversario del Tuo barbaro assassinio. Molto probabilmente tutto passerà sotto silenzio, in Calabria e in Italia”, scrive il giornalista, ricordando lo stilista che probabilmente ha più influenzato il ‘900, assassinato il 15 luglio del 1997 nella sua villa di Miami Beach in circostanze ancora poco chiare (https://www.facebook.com/klaus.davi.9?fref=jewel). “Per lavoro vengo spesso nella Tua terra e nella Tua città. E ogni volta che ci passo le ore è come se sentissi il Tuo respiro, come se Tu mi parlassi e mi raccontassi le bellezze della Tua meravigliosa terra, che non hai mai voluto rinnegare, benché i Tuoi conterranei Ti abbiano costretto ad emigrare, perché per la machista ed ‘eterosessuale’ Calabria un omosessuale era meno tollerabile di un mafioso assassino. Teniamoci pure esseri come i virili (sic) De Stefano – i veri padroni incontrastati della Tua città – ma non un genio come Versace. Lui può andare, anzi deve – scrive il massmediologo- In Calabria nulla parla di Te. Non le strade, non un museo, non una targa rammenta il Tuo genio creativo. Sei scomodo anche da morto, per i Calabresi.

Klaus Davi

A Reggio non c’è neanche più traccia del negozio dove lavoravi con la Tua meravigliosa Mamma, e dove imparavi l’arte del cucire ispirata dal genio greco che lambisce la Tua terra, preso in giro crudelmente dai coetanei che insultavano il Tuo straordinario talento. Neanche la scontata menzione di una via Ti hanno riservato…..vigliacchi”, prosegue Davi nel messaggio affidato al social network pensando al ventennale della sua scomparsa che cadrà nel 2018. “Caro Gianni, la Tua terra non Ti merita, neanche da morto. Quando giro per la Tua città e la gente mi dice di lasciare stare i mafiosi, perché vanno ‘rispettati nella loro privacy’, provo un senso si lancinante desolazione. Ma certo, lasciamoli stare tranquilli, indisturbati, e costringiamo i talenti, ogni giorno, a lasciare la loro terra, come è accaduto con Te…e con altre centinaia…“Spuren hinterlassen”, lasciare tracce e’ la cifra del Poeta, ripeteva il grande scrittore svizzero Max Frisch. Le Tue di tracce, le hanno calpestate e oltraggiate con l’oblio razzista. Caro Gianni, il 15 luglio passerà di nuovo invano. Saremo in pochi che Ti ricorderemo. Una politica insulsa, inutile calpesterà nuovamente il Tuo ricordo. Ti voglio bene, Gianni, io non Ti dimenticherò mai».

Ricostruito in 3D il cervello di un bimbo paleolitico

COSENZA – «Per la prima volta possiamo toccare con mano un cervello paleolitico». Lo ha annunciato il prof. Fabio Martini, archeologo dell’Universita’ di Firenze, durante il briefing stampa alla Grotta del Romito, nel comune di Papasidero, in Calabria, nel Geoparco Unesco del Pollino.

Martini, è scritto in una nota, sta conducendo da anni una campagna di scavi durante la quale sono emersi resti umani risalenti al Paleolitico.«Stiamo conducendo studi – ha detto Martini – con l’utilizzo di tecnologie avanzate come costruzioni 3 D, la scannerizzazione 3D per la ricostruzione delle morfologie del cervello. Uno dei risultati più eclatanti che avremo alla fine di quest’anno riguarderà la struttura morfologica del cervello di un ragazzino morto a 10-12 anni. La pressione del cervello in crescita su un osso ancora tenero come quello del cranio ha permesso di rilevare oggi delle tracce ed attraverso una sorta di calco endocranico tridimensionale abbiamo ricostruito la forma nei minimi dettagli di questo cervello e rilevato le varie aree come quelle del linguaggio. Per la prima volta sono state utilizzate delle tecnologie informatiche molto avanzate, dei software specifici che sono stati elaborati all’Università della California e per la prima volta c’è un prodotto attendibile sicuro che ci indica come era fatto un cervello di 17.000 anni fa». La notizia è giunta in chiusura della Prima conferenza degli Unesco Geoparchi Italiani. «Stiamo avendo un’acquisizione progressiva – ha detto Martini – di dati storici, naturalistici, culturali che fanno avanzare le conoscenze. Dobbiamo citare l’ambito antropologico soprattutto quello dell’antropologia molecolare – ha proseguito Martini – lo studio del Dna antico che ci permette informazioni sicure sul sesso, sull’età, sul tipo di alimentazione ma anche sull’origine di queste popolazioni. Alcuni individui tra i 9 romiti che conosciamo hanno probabilmente una derivazione medio, vicino orientale ipotizziamo attraverso un’immigrazione che possiamo datare intorno ai 25-20.000 anni fa dei gruppi che sono arrivati nel Mediterraneo e che poi si sono stanziati in Campania, Calabria, Puglia, Sicilia».

I resti sono visibili in un sepolcro ben conservato all’ingresso della Grotta. Inoltre è stato allestito un vero villaggio Paleolitico con tre modelli di capanne «dal più semplice – ha detto Martini – fino alla tenda più impegnativa di diversi metri quadri. E’ una costruzione non di fantasia che si basa sia sui dati archeologici e sia sulla comparazione con i primitivi attuali».