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Serie B, non è finita per i lupi … Cosenza ai playout

COSENZA – La stagione regolare del Cosenza finisce con il 16° posto, l’avventura in Serie B no, non ancora almeno. Con la vittoria sul Cittadella per 1-0 (decisa dalla rete di Massimo Zilli di testa, al primo gol in B, su cross di Liotti al 20′ del secondo tempo), i rossoblù di mister Bisoli si prendono con cuore e determinazione i playout.

Agli spareggi salvezza il Cosenza se la vedrà con il Vicenza (17° in classifica) che ha battuto di misura l’Alessandria (retrocesso insieme a Crotone e Pordenone). Gara di andata in programma giovedì 12 maggio (alle ore 20.30), ritorno nella bolgia del San Vito – Marulla – che avrà la possibilità di essere il dodicesimo uomo in campo come contro il Cittadella (foto A. Moretti) – venerdì 20 maggio (ore 20.30).

COSENZA – CITTADELLA 1-0

COSENZA: Matosevic; Vaisanen, Rigione, Venturi (12′ st Zilli); Di Pardo, Boultam (1′ st Laura), Gerbo (12′ st Carraro), Florenzi, Liotti; Larrivey (25′ st Kongolo), Caso (40′ st Bittante) A disposizione: Sarri, Vallocchia, Voca, Arioli, Hristov, Ndoj, Situm  Allenatore: Bisoli

CITTADELLA: Maniero, Visentin, Frare, Donnarumma, Laribi, Tavernelli (36′ st Beretta), Branca, Icardi (15′ st Mastrantonio), Lores Varela (21′ st Thioune), Danzi (15′ st Mazzocco), Cassandro (36′ st Ciriello) A disposizione: Manfrin, Kastrati, Perticone, Del Fabro, Pavan, Antonucci Allenatore: Gorini

ARBITRO: Sig. Ghersini Davide di Genova ASSISTENTI: Sig. Cecconi Davide di Empoli, Sig. Cipressa Alessandro di Lecce IV UFFICIALE: Sig. Acanfora Marco di Castellammare di Stabia  VAR: Sig. Serra Marco di Torino AVAR: Sig. Grossi Michele di Frosinone

MARCATORI: 20′ st Zilli (CS)

NOTE: Spettatori: 11.454 (di cui 21 ospiti) Ammoniti: 3′ st Danzi (CI), 17′ st Visentin (CI), 21′ st Zilli (CS) Espulsioni:  Recupero: 0, 4′ st.

(Post Fb Cosenza calcio)

 

 

Gli squali ci provano ma devono rincorrere: Cittadella – Crotone 4-2

Cittadella – Crotone 4-2

CITTADELLA: Kastrati; Cassandro (12’st Pavan), Adorni, Frare, Benedetti; Vita (31’st Icardi), Danzi (12’st Mattioli), Branca; Antonucci (24’st Tavernelli); Baldini, Okwonkwo (31’st Tounkara). A disp: Manierò (GK), Perticone, Donnarumma, Ciriello, D’Urso, Gargiulo, Mastrantonio. All. Gorini

CROTONE: Festa; Visentin (31’st Canestrelli), Mondonico, Nedelcearu; Molina, Benali, Vulic (40’st Donsah), Sala (22’st Mogos); Borello (22’st Maric), Kargbo; Mulattieri. A disp: Contini (GK), Saro (GK), Paz, Tutyskinas, Giannotti, Schirò, Zanellato, Juwara. All. Modesto

ARBITRO: Zurfelli di Udine

MARCATORI: 19’pt Okwonkwo (Ci), 29’pt Nedelcearu (Cr), 18’st e 21’st su rigore Baldini (Ci), 23’st Mulattieri (Cr), 29’st Adorni (Ci)

AMMONITI: Cassandro (Ci), Borello (Cr), Vulic (Cr)

CITTADELLA – Dopo il pareggio dello Scida alla prima giornata, il Crotone incassa una sconfitta pur tenendo il pallino del gioco per lunghi tratti della gara

Decisive le ripartenze del Cittadella, che riescono a mettere in difficoltà la difesa in diverse occasioni specie nella parte finale del match.

Modesto parte con tre novità rispetto all’esordio contro il Como: Sala per Mogos con Molina dirottato sull’out di destra, Kargbo per Zanellato con Benali che arretra in mediana e Borello Per Maric. 
Inizio con buon ritmo degli squali in cui si mette in evidenza Kargbo, che sfonda ripetutamente sulla fascia sinistra e riesce anche a rendersi pericoloso con un colpo di testa su cross di Borello (11′). Ma i rossoblù non riescono a rendersi pericolosi sotto porta e sono i padroni di casa a passare in vantaggio alla prima occasione, con Okwonkwo, al termine di un perfetto contropiede. Benali e compagni nel giro di pochi minuti si riorganizzano e ricominciano a macinare gioco, trovando finalmente il giusto premio: è il 30′ minuto quando Nedelcearu, con un preciso colpo di testa sugli sviluppi di un corner di Borello, batte Kastrati per l’1-1. Non succede più nulla nella prima frazione, tranne un paio di timidi tentativi del Cittadella dalla distanza, neutralizzati senza troppi pensieri da Festa, si va così al riposo in parità.

Il Crotone parte meglio anche nella ripresa, affacciandosi dalle parti di Kastrati con Molina (anticipato in extremis al 49′) e Visentin (ancora su corner, al 55′) ma, come nel primo tempo, passano gli amaranto con un uno-due da ko di Baldini.

Al 63′ una ripartenza conclusa con un perfetto diagonale e al 66′ dal dischetto, dopo un fallo di Mondonico su Okwonkwo. Gli squali tentano una nuova reazione d’orgoglio e accorciano le distanze con Mulattieri al 68′ (terzo gol in due partite), ma poi Festa compie un doppio miracolo sul solito Baldini e Okwonkwo (73′) prima di capitolare ancora un minuto più tardi sul colpo di testa di Adorni: è il 4-2 che non cambierà più nonostante gli attacchi degli ospiti e la pericolosità costante dei padroni di casa in contropiede.

Mister Modesto adesso avrà quindici giorni di tempo per lavorare con i tanti nuovi arrivi in vista del derby contro la Reggina alla ripresa del campionato ripartendo dalle comunque molteplici indicazioni positive.

La Reggina pareggia al Tombolato

Terzo risultato utile consecutivo per la Reggina di mister Marco Baroni. Termina 1-1 allo stadio Tombolato di Cittadella. Succede tutto nella ripresa: al gol di Beretta risponde Bianchi. 

CITTADELLA – REGGINA 1-1

CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati; Ghiringhelli, Adorni, Camigliano, Donnarumma; Gargiulo, Pavan, Proia (85′ Branca); D’Urso (68′ Vita); Beretta (85′ Ogunseye), Tsadjout (74′ Tavernelli). A disposizione: Petre, Maniero, Perticone, Benedetti, Iori, Rosafio, Frare, Mastrantonio. Allenatore: Venturato.

REGGINA (4-2-3-1): Nicolas; Delprato, Cionek, Stavropoulos, Di Chiara; Bianchi, Crisetig; Micovschi (72′ Bellomo), Edera (87′ Rivas), Situm (87′ Liotti); Montalto (87′ Denis). A disposizione: Guarna, Plizzari, Dalle Mura, Lakicevic, Loiacono, Chierico, Crimi, Orji. Allenatore: Baroni.

ARBITRO: Federico Dionisi de L’Aquila (Andrea Tardino di Milano e Tarcisio Villa di Rimini). IV ufficiale: Alberto Santoro di Messina.

MARCATORI: 46′ Beretta (C), 59′ Bianchi (R)

NOTE – Ammoniti: Adorni (C), Camigliano (C), Stavropoulos (R). Calci d’angolo: 4-8. Recupero: 2’pt; 3’st.

Corsi segna a Cittadella: il Cosenza conquista un punto

CITTADELLA-COSENZA 1-1

CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati 6,5; Cassandro 6 Perticone 6 Camigliano 6 Donnarumma 6,5; Proia 6,5 (27’ st Gargiulo 6) Pavan 6 Branca 6; Baldini 6 (39’ st Beretta sv); Tavernelli 6 (27’ st Rosafio 5,5), Ogunseye 5,5 (15’ st Tsadjout 6). In panchina: Maniero, Benedetti, Adorni, Frare, Mastrantonio, D’Urso. Allenatore: Venturato 6.

COSENZA (3-4-1-2): Falcone 6,5; Ingrosso 6 Schiavi 6 Legittimo 6; Corsi 6,5 Petrucci 6 (47’ st Idda sv) Sciaudone 6 Vera 5 (1’ st Ba 6,5); Tremolada 5,5 (16’ st Bahlouli 6,5); Trotta 6 Carretta 5,5 (31’ st Sueva sv). In panchina: Matosevic, Saracco, Bouah, Antzoulas. Allenatore: Occhiuzzi 6.

ARBITRO: Robilotta di Sala Consilina.

MARCATORI: 4’ pt Proia (CI), 45’ st Corsi (CO).

NOTE: partita giocata a porte chiuse. Ammoniti: Branca, Proia, Rosafio, Camigliano, Gargiulo (CI), Tremolada, Petrucci, Legittimo, Sciaudone (CO). Angoli: 6-5. Recupero: 1’ pt, 5’ pt.

CITTADELLA (PD) – Il Cosenza non molla e alla fine riesce ad agguantare un altro punto: termina 1-1 la gara contro il Cittadella. Alla rete di Proia risponde Corsi a pochi minuti dal termine. 

Proia di testa, Cittadella in vantaggio 

Il Cittadella trova il gol già alla prima azione con Proia servito abilmente da un preciso cross di Donnarumma. Il Cosenza non molla e sfiora il pareggio con Vera: tiro di forza senza alcuna precisione. Al minuto 17 Corsi prova ad attaccare lo spazio, ma il cross filtrante non arriva sui suoi piedi. 

I minuti scorrono e i rossoblù non riescono a fronteggiare la squadra avversaria. 

Cosenza e il pari di Corsi

Durante la ripresa il Cosenza parte subito forte e cambia modulo con l’ingresso di Ba. Il fantasista Tremolada sfiora il pareggio da pochi passi. Un’altra occasione ce l’ha Carretta che prova a superare Kastrati. Decisivo l’intervento di Falcone sul colpo di Pavan.

Ma è nel finale che arriva la doccia fredda per i padroni di casa. Azione in bello stile dei calabresi, passaggio di Sciaudone e gol di Corsi da due passi: al “Tombolato” il Cosenza conquista un altro punto.  

Cittadella regionale intitolata a Jole Santelli. Spirlì: «Ha cambiato la poltiica» (VIDEO)

CATANZARO – La Cittadella della Calabria, da oggi, porta il nome di Jole Santelli. Si è svolta questa mattina la cerimonia per l’intitolazione del palazzo della Giunta alla presidente della Regione scomparsa lo scorso 15 ottobre. All’evento hanno partecipato, oltre al presidente facente funzioni della Giunta Nino Spirlì e agli assessori regionali, i parenti della presidente Santelli e le massime autorità istituzionali della Calabria.Nel corso della cerimonia, è stata inaugurata una targa intitolata a Santelli, posizionata nell’ingresso principale della Cittadella regionale. La stele è stata benedetta dell’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone.

SPIRLÌ: «REGALO A CHI HA CAMBIATO LA POLITICA»

È stato il presidente Spirlì a pronunciare il discorso per l’intitolazione del palazzo del governo regionale.«Oggi – ha esordito – è il compleanno di Jole Santelli. Avremmo dovuto festeggiare in altro modo, ma non ci è stato dato di poterlo fare. Ma questa giornata non poteva passare senza che ci fosse un regalo della Calabria al politico che, quanto e più di tutti gli altri, ha segnato un passaggio nuovo nel linguaggio, nell’approccio, nel disegno e nei risultati politici».«Come ha avuto modo di dire anche il procuratore Gratteri – ha continuato –, Jole è e resta il politico su cui non si può dire una parola negativa. Lei ha sfondato dall’interno le porte di questo palazzo, è entrata con un sorriso e ha aperto le porte a tutti i calabresi. In questo palazzo non ci sono più onorevoli, ci sono amici che si stanno occupando dei diritti e delle necessità di tutti i calabresi con confidenza, con fratellanza».«La Giunta – ha detto ancora – è formata da tutti noi che siamo orfani e vedovi di Jole. Allo stesso tempo, in queste settimane non l’abbiamo mai sentita lontana, perché lei ha segnato un solco talmente profondo e corposo, nella politica e in questa amministrazione, che non ci si può allontanare, da quel solco. Jole è stato un seminatore di grano buono, e abbiamo anche il piacere di vederne già i frutti. Noi continueremo ad amministrare con buon senso fino all’ultimo giorno: quello ci ha insegnato Jole, quello ci ha chiesto e quello faremo».«Jole – ha aggiunto Spirlì – è stato ed è un grande politico, perché le sue intuizioni non sono solo figlie delle conoscenze del passato, non sono rivolte solo al presente: la sua visione avveniristica era veramente geniale. Non è mai stata pregiudizievole, non si è mai allontanata da nessuna differenza: le ha accolte tutte perché Jole è stata un cristallo dalle mille sfaccettature. Lo ha dimostrato e lo dimostra ancora, perché il suo progetto non è morto».«Jole – ha concluso Spirlì – è riuscita a spalmare questo suo amore dal Pollino allo Stretto. Non c’è un territorio che non l’abbia sentita “madre”, con quella sua capacità di essere dolce e nello stesso tempo forte. È sempre stata sorella: chi non l’ha sentita come tale era distratto. E questo la Calabria l’ha capito. Quando Jole si è allontanata da noi, non abbiamo avuto il minimo dubbio sul fatto che questa nuova Cittadella dovesse rimanere per sempre la casa di Jole. Sono convinto che lei sia molto felice di una decisione alla quale non avremmo potuto rinunciare, perché così è stato scritto dai calabresi, da tutti i calabresi».

BERTOLONE: «POLITICA SEGUA IL SUO INSEGNAMENTO»

La targa è stata benedetta dall’arcivescovo di Catanzaro Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone. «Jole Santelli – ha detto – non è mai stata una donna di parte, ma ha fatto del dialogo il suo modus vivendi. Questo è l’esempio migliore che lascia alla classe politica regionale». «La sua figura politica – ha aggiunto – mi ricorda Guareschi e i suoi personaggi, don Camillo e Peppone, che a Brescello litigavano per la loro diversità, ma che poi si univano con affetto dinanzi ai problemi: ecco, lei non ha mai litigato con nessuno ed è sempre stata disponibile con tutti».«La famiglia Santelli – ha proseguito il presule – è fiera, e deve esserlo, per il fatto che il Corriere della Sera abbia inserito Santelli tra le 110 donne più influenti del 2020. Tutto ciò è avvenuto non solo per la sua morte, ma per la capacità di avere un’idea del futuro e di lasciare una traccia e un solco profondi nella nostra terra. La sua figura riporta alla mente le parole pronunciate da Papa Francesco nella giornata mondiale della pace del 2019, con l’esortazione alla politica di avere dei simboli di bene comune che rappresentino i bisogni di tutti senza particolarismi».

ORSOMARSO: «HA RAPPRESENTATO LA CALABRIA IN MODO DIVERSO»

«L’intitolazione – ha detto l’assessore al Lavoro, Fausto Orsomarso – è stata una scelta doverosa, condivisa dal Consiglio regionale e dall’opinione pubblica. Intestiamo questa Cittadella, che non aveva ancora un nome, a chi ha espresso un modo nuovo di rappresentare la Calabria. Al di là delle appartenenze e dei colori, ha saputo rappresentare un sentimento che speriamo possa appartenere alle future generazioni».

GALLO: «VITTORIA DEI CALABRESI»

«È una vittoria per tutti i calabresi che hanno conosciuto e amato il nostro presidente e che hanno voluto, fin da subito, che il palazzo della Regione le venisse intitolato. Il nostro lavoro – ha commentato l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo – è nato ed è cresciuto solo grazie a lei e alla sua lungimiranza e questa consacrazione porta il suo nome, nel giorno del suo compleanno, indelebilmente nella memoria di tutti i calabresi che l’hanno amata per la sua diversità e la sua grande correttezza».

SAVAGLIO: «HA LASCIATO UN SEGNO»

«Purtroppo – ha detto l’assessore all’Istruzione Sandra Savaglio –, la vita è questa: si nasce e si muore e nessuno fa eccezione a questa regola. Fanno eccezione però quelle persone che lasciano un segno e che vivranno per sempre nella storia di tutti noi. Jole sarà per sempre una di queste persone speciali. Questa targa è il simbolo di quel che resterà per sempre nella storia della nostra regione».

CATALFAMO: «ORGOGLIOSI DI ESSERE NELLA SUA GIUNTA»

«Quella di oggi – ha sottolineato l’assessore alle Infrastrutture Domenica Catalfamo – è una intitolazione alla prima donna calabrese che ha ricoperto il ruolo di presidente della Regione. Continueremo nella direzione condivisa con lei, nel segno di un entusiasmo travolgente. Opereremo con un fortissimo orgoglio di essere calabresi e di aver fatto parte della Giunta Santelli».

TALARICO: «HA DATO LUSTRO ALLA CALABRIA»

«Una giornata emozionante, un momento toccante che rimarrà indelebile nei cuori dei calabresi e nella storia politica di questa nostra regione. Quella di Jole è una figura decisa, determinata, che in questi pochi mesi aveva dato lustro anche a livello nazionale», ha evidenziato l’assessore al Bilancio, Franco Talarico. 

DE CAPRIO: «INIZIO DI UN GIORNO NUOVO»

  «Oggi – ha detto l’assessore all’Ambiente, Sergio De Caprio –, non celebriamo solo la prima donna presidente della Regione Calabria, ma rinnoviamo il suo impegno e il suo esempio per la costruzione di una Calabria dei calabresi, fondata sull’uguaglianza nei diritti e nel lavoro, nel rispetto di tutti, con la partecipazione di tutti, per il bene comune. Questo è l’inizio di un giorno nuovo che appartiene alla Calabria».

Cerimonia di intitolazione al presidente SantelliIntitolazione SantelliIntitolazione della Cittadella al presidente SantelliLa platea della sala verde con le autoritàMonsignor Bertolone scopre la targaLa platea con le autorità presentiMonsignor Bertolone benedice la targa di intitolazione al presidente Santelli

 

 

Reggina, l’era di Baroni comincia in salita

 

REGGINA – CITTADELLA 1-3

REGGINA (4-4-2): Plizzari; Delprato, Loiacono, Stavropoulos, Di Chiara, Rolando (78′ Peli), De Rose (66′ Folorunsho), Crisetig (83′ Bianchi), Liotti; Rivas (83′ Vasic), Lafferty (66′ Mastour). A disposizione: Farroni, Guarna, Gasparetto, Marcucci. Allenatore: Baroni.

CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati; Perticone, Adorni, Camigliano, Donnarumma; Proia, Branca (85′ Grillo), Gargiulo (43′ Iori); Vita (71′ D’Urso); Tavernelli (71′ Rosafio), Tsadjout (71′ Ogunseye). A disposizione: Plechero. Allenatore: Gorini.

ARBITRO: Luca Massimi di Termoli (Giacomo Paganessi di Bergamo e Gianluca Sechi di Sassari). Quarto ufficiale: Daniel Amabile di Vicenza.

MARCARTORI: 21′ Liotti (R), 39′ Tsadjout (C), 52′ Proia (C), 70′ Branca (C)

Note – Ammoniti: De Rose (R), Donnarumma (C), Perticone (C), Stavropoulos (R). Espulso: al 58′ Liotti (R) per gioco pericoloso. Calci d’angolo: 2-4. Recupero: 1’pt; 5’st.

Inizia on una sconfitta l’avventura di Baroni sulla panchina della Reggina, la terza consecutiva per gli amaranto

Nel posticipo della 13ª giornata del campionato di Serie B il Cittadella passa al Granillo per tre reti a uno.

Eppure i padroni di casa partono bene e dopo soli due minuti sfiorano il gol con un colpo di testa di Liotti che esce di poco sul fondo. Al secondo tentativo Liotti non sbaglia e, ben appostato sul secondo palo, su cross di Rivas, porta la Reggina in vantaggio. Sul finire del primo tempo il Cittadella trova però il pareggio da calcio piazzato dopo il penalty assegnato dall’arbitro per il braccio di Lafferty in area: dal dischetto Tsadjout insacca. In avvio di ripresa gli ospiti completano la rimonta. Svarione difensivo di Stavropoulos e Plizzari e rete di Proia che si inserisce tra i due. Al 60′ i padroni di casa restano in dieci uomini per l’espulsione diretta di Liotti per un brutto fallo su Iori, Nel finale Branca firma il tris della Cittadella.

(Foto Lillo D’Ascola)

Il Cosenza ottiene il terzo pari consecutivo: è 1-1 contro il Cittadella

COSENZA – CITTADELLA 1-1

COSENZA (3-4-1-2): Falcone 6,5; Ingrosso 5,5 Idda 6 Legittimo 6; Corsi 5,5 (23’st Bouah 6) Petrucci 6 (30’ st Kone sv) Sciaudone 6 (42’ st Ba sv) Bittante 5,5; Báez 6; Petre 5,5 (1’ st Gliozzi 6) Carretta 6,5. In panchina: Saracco, Tiritiello, Bahlouli, Sacko, Schiavi, Borrelli, Bruccini, Sueva. Allenatore: Occhiuzzi 6.

CITTADELLA (4-3-1-2): Maniero 6; Donnarumma 6 Adorni 5,5 Frare 5,5 Ghiringhelli 6; Vita 6 (40’ st Iori sv) Pavan 6 Branca 6 (23’ st Gargiulo 6); Rosafio 6,5 (32’ st Proia sv); Tsadjout 6 (23’st Tavernelli 6) Ogunseye 6 (32’ st Cisse sv). In panchina: Kastrati, Perticone, Benedetti, Camigliano, Mastrantonio, Cassandro. Allenatore: Venturato 6.

ARBITRO: Marinelli di Tivoli 5,5. 

MARCATORI: 7’ pt Rosafio (CI), 18’ pt Carretta (CO).

NOTE: spettatori 800 circa. Ammoniti: Corsi (CO) Frare, Maniero, Branca, Tsadjout, Vita, Rosafio (CI). Angoli: 9-10. Recupero: 1‘ pt, 4‘ st.

COSENZA – La vittoria non arriva per il Cosenza che conquista comunque il terzo punto della stagione al cospetto del Cittadella (foto Farina). 

Il Cosenza prova ad agguantare il primo successo del torneo al cospetto del Cittadella che è reduce da due vittorie consecutive contro Brescia e Cremonese. La squadra di casa, dopo il pari in casa della Spal, propone il 3-4-1-2 con Baez trequartista dietro Carretta e Petre. Il gruppo di Venturato, invece, opta per il 4-3-1-2.

Cosenza e Cittadella, un gol per parte 

I primi 13 minuti vedono il Cittadella proporre un gioco maggiormente offensivo rispetto agli avversari. La squadra ospite insiste in attacco e al 7’ passa in vantaggio. Bello scambio di Ogunseye e Rosafio con quest’ultimo che non sbaglia e segna con un preciso tiro di forza. Ogunseye al 10’ impegna Falcone che riesce ad opporsi dopo un colpo di testa defilato. 

Il Cosenza cresce vistosamente con il passare dei minuti e grazie ad un grave errore di Adorni segna con Carretta. Al 36’ calcio piazzato di Baez e intervento di Maniero. Intanto Tsadjout prova a beffare Falcone, così come Vita dalla distanza, ma il portiere del Cosenza si fa trovare pronto. Da segnalare un dubbio episodio del portiere Maniero che interviene in modo brusco scatenando le veementi proteste dei calciatori rossoblù. 

Si riparte 

Occhiuzzi cambia subito qualcosa in avanti e inserisce Gliozzi al posto di Petre. Baez nel frattempo si accentra e prova il tiro incrociato: palla facile per il portiere avversario. Il Cittadella non demorde provando in più occasioni a creare problemi alla difesa avversaria. Entrambi i tecnici mischiano le carte inserendo Bouah da un lato, Gargiulo e Tavernelli dall’altro.

Azione personale in velocità di Carretta con il tiro che viene ribattuto da Adorni in angolo al 27’. Anche Kone fa il suo ingresso in campo per ravvivare le azioni offensive del Cosenza. Entrambe le squadre non mollano e continuano ad attaccare senza mai fermarsi dopo diverse sostituzioni. Intanto Legittimo copre lo specchio della porta e così il nuovo entrato Cisse manda la palla fuori al 43’. Maniero salva il risultato dopo un tiro-cross di Bouah.

La presidente Santelli per l’ultima volta nella sua Cittadella

CATANZARO – E’ arrivato intorno alle 19 il feretro di Jole Santelli alla Cittadella di Catanzaro, in quella che fu la sua seconda casa negli ultimi otto mesi. 

Ad attenderlo, nell’antistante piazza San Francesco di Paola, numerose autorità politiche e civili ma anche tanti dipendenti della Regione Calabria e semplici cittadini. A fare da sfondo, sulla facciata esterna del lato “maestrale” della Cittadella, è stata proiettata una grande immagine del presidente Santelli, prima governatrice della Calabria.

Da questa sera veglia funebre al 12° piano, domani mattina alle ore 9 l’apertura della camera ardente, che resterà aperta fino alle ore 13.30.

Subito dopo, il Presidente della Cec e arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, benedirà la salma del presidente Santelli.

 

Il Cittadella vince con il minimo sforzo contro il Cosenza

COSENZA – CITTADELLA 1-2

COSENZA (3-5-2): Perina 5,5; Capela 5 Schiavi 5 Legittimo 5; Baez 5 (18’ st Casasola 5,5) Broh 5,5 Bruccini 5 Sciaudone 4,5 (36’ st Pierini sv) D’Orazio 5,5 (18’ st Asencio 5); Machach 5,5 Carretta 5. In panchina: Saracco, Corsi, Lazaar, Idda, Bahlouli, Monaco, Bittante, Prezioso. Allenatore: Occhiuzzi 5,5.

CITTADELLA (4-3-1-2): Paleari 6; Mora 6 Pavan 6 Frare 6 Benedetti 6; Vita 6,5 Branca 6 Proia 6; Luppi 6; Stanco 6,5 (35’ st Panico sv) Diaw 6. In panchina: Maniero, Iori, Bussaglia, D’Urso, Rizzo, Rosafio, Ventola, Rosa. Allenatore: Venturato 6.

ARBITRO: Di Martino di Teramo 6.

MARCATORI: 5’ st Stanco, 30’ st Vita (CI), 45’ st Asencio (CO).

NOTE: spettatori 2548, nessun tifoso ospite. Ammoniti: Baez, Schiavi (CO), Pavan, Diaw (CI). Angoli: 8-4. Recupero: 1‘ pt, 4‘ st.

COSENZA – Il campionato del Cosenza continua a vivere di momenti negativi: ennesima sconfitta casalinga contro il Cittadella.

Si riparte dal 3-5-2 per il Cosenza con Occhiuzzi che sostituisce lo squalificato Pillon in panchina: spazio alla coppia d’attacco formata da Carretta e Machach. Il Cittadella, invece, si posizione con il 4-3-1-2 e diversi calciatori indisponibili.

Poche emozioni 

Il primo tiro arriva dalle parti di Perina e lo effettua Mora: la palla termina al lato della porta difesa dall’estremo difensore di casa. Incursione dalla sinistra di Sciaudone e calcia d’angolo per la respinta del difensore. Al minuto 20 azione personale di Branca che si accentra e lascia partire un tiro centrale prato da Perina.

Broh compie un’azione personale ma la conclusione è da dimenticare. Contropiede fulmineo di Machach che arriva davanti alla porta e serve Carretta: palla respinta dal portiere dopo il tiro con il piede mancino. La gara scorre e dopo un minuto di recupero le squadre si recano negli spogliatoi. 

Cittadella, doppio vantaggio a Cosenza

La ripresa parte senza cambi. Al minuto 5 Bruccini perde palla e permette a Stanco di fare fuori Broh con facilità depositando la palla in rete per il vantaggio ospite. Sciaudone prima e Baez dopo falliscono due importanti occasioni davanti al portiere. Doppio cambio al 18’: entrano Casasola e Asencio ed escono Baez e D’Orazio. 

Brivido per la porta di Perina con un pallonetto che termina fuori. Sciaudone viene servito da Carretta ma l’impatto con la sfera non è dei migliori. L’intensità offensiva del Cosenza stenta, così come le azioni propositive verso la porta avversaria. Al minuto 30 Vita segna con un tiro centrale che congela.

La gara scorre e in pieno recupero arriva il gol di Asencio che accende, soltanto per pochi attimi, una gara ormai già segnata dalla prestazione sottotono dei calciatori rossoblù.

In parità la sfida dello Scida tra Crotone e Cittadella

Crotone – Cittadella 1-1

CROTONE: Cordaz; Golemic, Spolli (47’ Marrone), Gigliotti; Molina, Crociata, Barberis, Messias, Mazzotta (82’ Mustacchio); Vido (65’ Nalini), Simy. A disp: Festa (GK), Figliuzzi (GK), Bellodi, Rodio, Cuomo, Curado, Gomelt, Evan’s, Rutten. All. Stroppa

CITTADELLA: Paleari; Ghiringhelli, Frare, Adorni, Benedetti; Vita, Pavan, Branca; D’Urso (64’ Luppi); Rosafio (64’ Panico), Diaw (76’ Celar). A disp: Maniero (GK), Mora, Camigliano, Rizzo, Perticone, Ventola, Bussaglia, Proia, Gargiulo. All. Venturato

Arbitro: Ayroldi di Molfetta

Marcatori: 47’ Marrone (Cr), 87’ Luppi (Ci)

NOTE- Ammoniti: Diaw (Ci), Benedetti (Ci), Spolli (C), Vita (Ci). Espulso: 85’ Molina (Cr). Recuperi: 0 – 5′ st.

Ancora una buona prestazione da parte degli uomini di Stroppa che si fanno recuperare a soli 3 minuti dalla fine, in dieci per l’espulsione di Molina causa doppio giallo.

Primo tempo equilibrato con Crociata e Vido che ci provano senza fortuna, e Diaw che mette i brividi a Cordaz nel finale mandando al lato da ottima posizione.

Nel secondo tempo il Crotone domina e il gol del vantaggio arriva dopo neanche due minuti con Marrone, entrato in avvio di ripresa per sostituire l’infortunato Spolli, che di testa su corner dalla sinistra di Barberis fulmina Paleari. 

Dopo aver trovato il vantaggio, gli squali sfiorano subito la seconda rete in diverse occasioni: su tutte spicca quella di Vido che colpisce il palo con Paleari che non ci sarebbe arrivato. Simy, colpo di testa sopra la traversa, e Barberis, punizione a giro che fa la barba al palo, vanno vicini anche alla seconda marcatura. Anche Mazzotta ci prova ma manda fuori da ottima posizione dopo aver intercettato un retropassaggio. Il Crotone non la chiude e all’85’ resta in dieci per l’espulsione di Molina. Gli ospiti ne approfittano a 3 minuti dal termine con Luppi che da due passi firma il pareggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla sinistra.