Archivi tag: Arpacal

Elezioni RSU Arpacal: il successo di UIL FPL

UIL-FPLCATANZARO – “Un importante successo sia in termini di consensi che di seggi ottenuti. E’ la dimostrazione che il lavoro svolto nell’Arpacal dalla segreteria aziendale UIL FPL, anche nella scelta di candidati di valore e di notevoli  capacità professionali, ha confermato la fiducia dei dipendenti dell’Agenzia nei confronti della UIL FPL che nell’ultimo triennio, spesso da sola, ha dovuto lottare per difendere e conquistare legittimi riconoscimenti contrattuali a favore dei dipendenti, culminati nelle sottoscrizione di ben quattro contratti decentrati integrativi che riconoscono e regolamentano importanti istituti economici”.

E’ il commento Raffaele Gentile, segretario regionale della UIL FPL a conclusione delle elezioni per la RSU dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) nelle quali la lista della UIL FPL, rinnovando interamente la propria rappresentanza, ha confermato i quattro seggi nella RSU che aveva conquistato nel 2012, raggiungendo il 32% dei votanti.

“La nostra è certamente una vittoria che va al di là dei numeri pur se importanti, perché la UIL FPL, finora, ha dovuto lottare contro tutto e tutti, nonostante la ferma e dichiarata intenzione di salvaguardare solo ed esclusivamente gli interessi legittimi dei lavoratori. L’augurio è che, spente le luci della ribalta di una campagna elettorale scomposta e falsata da proposte irrealizzabili, la nuova RSU dell’Arpacal possa lavorare,  libera dai paletti ideologici, o peggio strumentali ed infarciti da interessi personali, concentrata solo sui legittimi interessi dei lavoratori e a salvaguardia della credibilità scientifica e professionale dell’Agenzia”.

Comunicazione della Protezione civile sul maltempo dei prossimi giorni

Il Dipartimento della Protezione civile regionale informa che nelle prossime ore sono previsti in Calabria precipitazioni che potrebbero determinare condizioni di pericolo. In particolare fenomeni più intensi potrebbero manifestarsi sulla fascia ionica e su quella tirrenica meridionale. Inoltre, un peggioramento è previsto dalla sera di sabato e per tutta la giornata di domenica con forti precipitazioni tali da generare effetti al suolo di particolare criticità.

La Protezione civile regionale, congiuntamente al Centro funzionale multirischi dell’Arpacal, continuerà a seguire l’evolversi della situazione e renderà disponibili periodici aggiornamenti. Intanto si richiama l’attenzione di quanti rivestono ruoli operativi nel sistema di protezione civile, ed in particolare dei sindaci, per mettere in atto tutto quanto previsto nei piani di gestione delle emergenza, adottati ai sensi della Legge 100/2012, nonché sulla necessità di attivare ogni ulteriore forma di salvaguardia della pubblica e privata incolumità.

La Protezione civile raccomanda, poi, l’adozione di norme comportamentali adeguate e di carattere generale e la predisposizione di idonea attività di monitoraggio, anche visiva, delle situazioni di rischio già conosciute e su quelle venutesi a determinare in occasione dell’evento dei giorni 18 e 19 novembre scorsi. Attesa la concomitante chiusura settimanale degli uffici pubblici, si invita anche a valutare l’opportunità di attivare i vari Centri operativi comunali (Coc), in modo da evitare ritardi nella catena di trasmissione delle informazioni e, eventualmente, in quella di organizzazione dei soccorsi.

Infine il settore regionale di Protezione civile si dissocia da qualunque avviso, bollettino, informazione che non sia emanato dai canali ufficiali e nello specifico potranno essere adottati i provvedimenti consequenziali nei confronti di chi dirama allarmi.

Mare/Calabria: acque conformi 92%

L’Assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano ha presentato il report 2013 del servizio “SOS pronto intervento per il mare”, istituito in collaborazione con l’Arpacal e la Direzione Marittima regionale della Calabria. Nel corso della conferenza – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – sono intervenuti anche il DG dell’Arpacal Sabrina Santagati, il Direttore tecnico-scientifico dell’Arpacal Oscar Ielacqua e il Direttore Marittimo della Calabria Gaetano Martinez.

A seguito delle 907 segnalazioni effettuate dal primo luglio al primo settembre, di cui 875 ricevute tramite il numero verde (800 331 929), 32 tramite il “1530” della Guardia Costiera, sono stati effettuati 446 interventi, 439 campionamenti ed analizzati 1788 parametri analitici. Altri dati del “report 2013” dal titolo “Abbiamo acceso un faro sul mare”, riguardano le segnalazioni giornaliere medie (14), mentre le visite complessive del sito internet, nel periodo di attivazione del servizio, sono state 11.643. Se si sommano anche gli interventi effettuati nel periodo estivo del 2012, sempre grazie al servizio “SOS pronto intervento mare” (427 interventi e 1344 esami), il Dipartimento ambiente è riuscito ad ottenere una mappa abbastanza completa dello stato di salute del mare calabrese, utile per avviare una serie di interventi mirati alla salvaguardia dell’ambiente. Rispetto allo scorso anno l’attività messa in atto dall’Arpacal, in sinergia con il Dipartimento Ambiente e dalla Guardia Costiera, risulta incrementata di circa il 4,4% per quanto riguarda gli interventi effettuati sul territorio regionale e di ben il 33% dal punto di vista delle analisi condotte sulle matrici ambientali sottoposte a controllo. Su 446 interventi sono stati effettuati 1788 analisi . I risultati non conformi hanno riguardato soprattutto le acque di scarico monitorate e le foci di fiumi e torrenti che hanno nella maggior parte dei casi mostrato indici di contaminazione fecale discretamente elevati. Le schiume prelevate a mare hanno nella maggior parte dei casi mostrato risultati microbiologici conformi ai valori imposti dalla normativa vigente. In alcuni casi fioriture algali di specie non tossiche, presenza di aggregati mucillaginosi e test di tossicità con ormesi. Quasi tutte le schiume hanno dato esito conforme per quanto attiene i risultati microbiologici e hanno mostrato livelli di N nitroso in alcuni casi intorno a 6-8 mg/l.

“Il mare calabrese – ha dichiarato l’Assessore Pugliano – non sta proprio male. Dobbiamo continuare a migliorarlo. Grazie a questo report, come ho avuto modo di dire in più occasione, siamo in grado di avere una cartella clinica sullo stato di salute del mare, grazie ad una grande quantità di controlli e campioni. Possiamo quindi esprimere una diagnosi reale, attendibile ed equilibrata, certificata da questi esami di laboratorio. Questi dati, che ci danno anche una mappa precisa per ogni pezzo di costa calabrese, li utilizzeremo sia per individuare i punti critici, sia per migliorare lo stato qualitativo delle acque di balneazione. Contiamo, inoltre, di farli diventare una bussola di orientamento per gli interventi infrastrutturali, di controllo e di repressione di ogni abuso e illecito ambientale. Dai dati contenuti nel report – ha aggiunto l’Assessore Pugliano – si conferma che le acque marine e costiere della regione sono conformi per il 92% e che i risultati di quest’ultima stagione sono sovrapponibili a quelli registrati nel 2012. Un risultato che posiziona la Calabria al nono posto in Italia tra le regioni che affacciano sul mare”. “Il nostro scopo – ha dichiarato la DG dell’Arpacal Santagati – è quello di offrire alle istituzioni gli elementi necessari per portare avanti azioni in grado di risolvere le criticità in campo ambientale. E’ un lavoro molto impegnativo e gratificante che abbiamo svolto per tutta l’estate con grande senso di responsabilità e non senza sacrificio”. Il Direttore Marittimo della Calabria Gaetano Martinez, ha ribadito la massima attenzione di tutte le Capitanerie di Porto della Calabria su questa “metodologia di lavoro avviata in Calabria, unica in Italia e che si pensa di prendere a modello anche a livello europeo per i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”. “Abbiamo lavorato senza sosta – ha dichiarato il Direttore tecnico-scientifico dell’Arpacal Ielacqua – compresi in fine settimana, grazie all’impegno di tutti gli operatori. Questo progetto ha prodotto un significativo risultato che conferma la validità scientifica dell’Arpacal”.

Sottoscrizione protocollo d’intesa tra Provincia di Catanzaro e Arpacal

Catanzaro – Domani, martedì 3 settembre alle ore 11 presso la sala conferenze del MUSMI al Parco della Biodiversità Mediterranea, si terrà una conferenza stampa in occasione della sottoscrizione del protocollo di intesa tra Provincia di Catanzaro e Arpacal relativo alla Rete regionale della Qualità dell’Aria. In particolare, il protocollo prevede l’installazione di una stazione fissa dell’Arpacal per il monitoraggio della qualità dell’aria all’interno del Parco della Biodiversità di Catanzaro. L’intesa sarà sottoscritta dal Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, e dal direttore tecnico scientifico dell’Arpacal Oscar Ielacqua.

ROSSANO: Intervento di Guardia costiera, Arpacal e Comune al Lido S. Angelo

ROSSANO (CS) – Hanno lavorato fino a tarda sera i tecnici del Comune di Rossano, sotto il controllo e la vigilanza degli uomini della Guardia costiera, per risolvere l’inconveniente igienico sanitario, accertato dal personale militare dipendente dalla Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, diretta dal Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE, nel canale di scolo delle acque bianche del lungomare di Sant’Angelo.

A seguito di segnalazioni pervenute dai bagnanti, gli uomini della Guardia costiera hanno accertato nella giornata di ieri, unitamente al personale dell’ARPACAL, il cui intervento tecnico è stato richiesto dai militari nell’ambito della collaborazione istituzionale, che l’acqua del canale che sfociava in mare si presentava dall’aspetto torbido ed era maleodorante.

Si è proceduto, pertanto, alla presenza dei responsabili dei servizi ambiente, depurazione e manutenzione del Comune di Rossano, il cui intervento urgente è stato pure richiesto dagli uomini della Capitaneria di porto, a ricercare le cause del fenomeno.

I militari ed i tecnici dell’ARPACAL hanno quindi accertato che a monte del lungomare la condotta della rete fognaria era interrotta proprio in corrispondenza del canale a mare. Si è pertanto provveduto a far chiudere lo sbocco del canale in mare e a sospendere temporaneamente in via precauzionale la balneazione in prossimità dello stesso. Sul posto era presente anche un’unità navale della Guardia costiera.

Le acque del canale sono state così aspirate tramite auto spurghi da parte dei tecnici comunali, immediatamente fatti intervenire dai responsabili dell’ufficio preposto.

Contestualmente i tecnici del Comune hanno ripristinato la condotta fognaria interrotta. I lavori sono proseguiti sino a notte ed anche nella mattinata odierna personale dipendente vigilerà sulla corretta esecuzione dei lavori ed alla pulizia del canale.

La Guardia costiera ricorda che anche quest’anno, in vista della stagione estiva, dalla Regione Calabria è stata attivata, insieme alla Direzione marittima di Reggio Calabria ed all’Arpacal, una task-force per la tutela delle acque marine.

La “Task-Force”  composta da Capitanerie di porto, Arpacal e Regione Calabria – Dipartimento ambiente ha ormai assunto un ruolo strategico nel controllo ambientale e nella prevenzione di abusi che possano danneggiare la qualità del mare.

Protocollo d’intesa per il monitoraggio del mare

CATANZARO – E’ stato firmato a Catanzaro il protocollo d’intesa tra la Regione, l’Arpacal e la Direzione marittima di Reggio Calabria per il coordinamento delle attività di monitoraggio sullo stato del mare calabrese per la stagione balneare 2013. L’intesa prevede l’attivazione di un numero verde dedicato (800.33.19.29) a cui potranno pervenire le segnalazioni e le richieste di intervento. Il servizio sarà attivo tutti i giorni a partire da oggi e fino al 1 settembre 2013.

Legambiente e la raccolta differenziata in Calabria

CATANZARO – “La Calabria viaggia sull’orlo del baratro e stenta ad imboccare la via della raccolta differenziata, l’unica vera soluzione alla questione rifiuti”. Sono queste le opinioni che Legambiente Calabria ribadisce da diverso tempo in merito alla questione rifiuti. La via di uscita è la raccolta differenziata e ciò ritrova piena conferma dai dati del Report Rifiuti pubblicato dall’Arpacal.

Una fotografia puntuale dello stato della raccolta differenziata nella regione. Secondo le rilevazioni dell’agenzia riferite al 2011, nonostante il leggero aumento della raccolta (102 mila tonnellate rispetto alle 95mila del 2010) la Calabria ha continuato a mantenere un saldo negativo, avendo complessivamente prodotto più rifiuti urbani (783mila tonnellate rispetto alle 707mila del 2010).

La differenziata è dunque ferma all’11,56%, con un calo dello 0,33% rispetto all’anno precedente, ben lontana dalla media nazionale e dagli obiettivi di legge.

“Un dato sconvolgente e sconfortante – sostiene Legambiente – riguarda l’approccio delle amministrazioni comunali alla questione: circa un terzo dei comuni calabresi, 129 su 409, non ha trasmesso all’Arpacal le informazioni richieste per realizzare il report sulla differenziata, mentre dieci comuni calabresi hanno addirittura comunicato di non aver svolto attività di raccolta. D’altro canto, anche in Calabria si va affermando il modello dei “comuni ricicloni”, con tre centri del Cosentino a finire sul podio delle amministrazioni virtuose: Saracena con il 64,04% dei rifiuti che vanno in differenziata, San Basile con il 62,60% e Bocchigliero con il 58,20%”.

Accordo Arpacal – balneazione marittima per il monitoraggio delle acque

CATANZARO – Dopo la proficua esperienza, realizzata nel 2012, attraverso la quale e’ stato possibile garantire il controllo delle acque di balneazione, il monitoraggio marino e, allo stesso tempo, la vigilanza ambientale lungo tutto il litorale calabrese, raggiungendo allo stesso tempo importanti economie generali di spesa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) e la Direzione regionale marittima di Reggio Calabria hanno siglato una nuova convenzione per regolare le attivita’ comuni anche in prossimita’ della nuova stagione balneare.

A siglare la convenzione, che avra’ durata triennale, il Direttore Marittimo di Reggio Calabria, C.V. (CP) Gaetano Martinez ed il Direttore generale dell’Arpacal, Sabrina Santagati.

Centrale Edison Altomonte secondo l’Arpacal parametri compatibili

CATANZARO – L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha reso pubblico sul proprio sito web (www.arpacal.it), nella sezione Dati Ambientali alla voce Qualita’ Aria provincia Cosenza, il report annuale sull’andamento della qualita’ dell’aria nel comprensorio di Altomonte (CS), dove e’ attiva una centrale turbogas dell’Edison.

I parametri rilevati sono quelli prescritti dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio ossia: ossidi di azoto, monossido di carbonio, BTX, ozono e PM10, non e’ previsto il monitoraggio del PM 2,5. I rapporti stilati dall’Arpacal sono, quindi, riferiti alla qualita’ dell’aria nei siti individuati essere rappresentativi della ricaduta della Centrale. Le centraline, infatti, sono di tipo industriale, ossia stazioni situate in posizione tale che il livello di inquinamento monitorato sia influenzato prevalentemente da singoli fonti industriali.

Le aree maggiormente interessate dalla ricaduta della centrale termoelettrica Edison di Altomonte, sono monitorate attraverso due centraline di rilevamento della qualita’ dell’aria posizionate, a seguito di precisi studi condotti dalla Edison ottemperando alle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente, in due siti: uno nel comune di Firmo e uno nel comune di Saracena.

La radioattività naturale spiegata agli studenti

CROTONE – Salvatore Procopio, tecnico del laboratorio fisico ”E. Majorana” del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal ha incontrato sinora mille studenti, dei tremila previsti a conclusione del progetto, ai quali è stata spiegata cosa sia la radioattività naturale e come conviverci quotidianamente con opportune azioni di monitoraggio e controllo. Centocinquanta tra docenti, dirigenti scolastici e loro rappresentanti per la sicurezza sul posto di lavoro, formati in appositi incontri dedicati alla materia della radioattività naturale. Duecento dosimetri per la misurazione del gas radon distribuiti in tutta la provincia di Crotone, di cui il 40% nella città capoluogo, per restituire, dopo un anno di monitoraggio, una mappa del rischio radon.

Sono questi i primi numeri dell’iniziativa che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL), a seguito di un apposita convenzione con la Provincia di Crotone ed il Laboratorio di Educazione Ambientale provinciale (LEA Kroton), sta svolgendo, a partire da febbraio scorso, su tutto il territorio provinciale crotonese.