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Truffa di 200 mila euro, assumeva braccianti fittizi

CASTROVILLARI (Cs) – Denunciati alla Procura di Castrovillari 125 falsi braccianti, da parte dei finanzieri di Rossano all’Inps, dopo la scoperta di una truffa da 200 mila euro. La truffa, protratta dal 2012 al 2014, vede come protagonista un imprenditore agricolo, il quale ha documentato all’Inps l’assunzione per oltre 7.300 giornate, di braccianti fittizi, che risultavano sotto falso contratto. Inoltre i falsi braccianti hanno illegalmente ottenuto le indennità di disoccupazione, maternità e malattia.

118 falsi braccianti agricoli denunciati dalla Guardia di finanza

CASTROVILLARI (CS) – Scoperta una presunta truffa all’Inps per 400 mila euro dalla Guardia di finanza di Sibari: dalle indagini è emerso che un imprenditore agricolo, dal 2011 al 2012, con falsi contratti di fitto e comodato di terreni, avrebbe assunto fittiziamente falsi braccianti agricoli per circa 12 mila giornate lavorative. La Guardia di finanza ha dunque denunciato alla Procura di Castrovillari 118 falsi braccianti agricoli che hanno ottenuto illecitamente le indennità di disoccupazione e malattia.

Truffa ai danni dell’Inps: 27 persone accusate a Vibo Valentia

VIBO VALENTIA – Si chiude a Vibo l’indagine che ha coinvolto 27 persone accusate di truffa ai danni dell’Inps. L’indagine, capitanata dal sostituto procuratore Vittorio Gallucci, ha fatto emergere un giro di falsi braccianti agricoli che avrebbero illegalmente percepito, tra il 2006 ed il 2012, indennità di malattia, maternità e disoccupazione. Alla testa di questa imponente truffa ci sarebbe un imprenditore agricolo, mente dell’operazione.

Falsi braccianti: la Coldiretti sulla presunta truffa all’Inps

COSENZA – “L’operazione nella sibaritide della Guardia di Finanza del Comando di Cosenza, coordinata dalla Procura di Castrovillari, a cui va il nostro plauso, che ha smascherato un ingente giro d’affari che era finalizzato all’assunzione fittizia di braccianti agricoli va nella giusta direzione perché –commenta Pietro Molinaro Presidente Coldiretti Calabria – non deve essere vanificato il grande sforzo di ammodernamento e competitività che sta compiendo l’agricoltura calabrese da episodi che incrinano il rapporto di fiducia tra le vere imprese agricole e cooperazione sana e buona  con i cittadini- consumatori. Bisogna continuare sulla strada della tolleranza “doppio zero” – prosegue Molinaro –anche perché i perversi meccanismi truffaldini messi in atto nel settore agricolo creano sleale concorrenza, danno una immagine negativa e sbagliata della nostra regione che pare proiettata solo all’imbroglio e all’assistenzialismo e cosa ancor più grave scoraggiano i tanti giovani ed onesti imprenditori che con passione, voglia di fare ed impegno stanno costruendo prospettive in direzione dello sviluppo, della crescita e della buona e sana occupazione. Non è possibile annientare in un colpo solo – continua – i primati della nostra agricoltura e agroalimentare. Per la coldiretti, bisogna proseguire incessantemente perseguendo anche quel reticolo di operatori-“faccendieri” “professionisti delle carte” che in spregio ad ogni collocazione lavorativa alimentano un circuito perverso di intrecci e si arricchiscono sfruttando quelli che sono i diritti dei veri lavoratori: queste persone  -afferma Molinaro – bisogna continuare a smascherarle affinché siano espulse definitivamente dal sistema e su questo è indispensabile che anche gli enti che operano in regime di sussidiarietà vigilino.

Truffare l’Inps è reato: due arresti e 460 denunce nel catanzarese

CATANZARO – La Guardia di Finanza catanzarese ha posto ai domiciliari due persone che truffavano l’ Inps. Ha anche denunciato 460 braccianti che illegalmente si arricchivano con le indennità di maternità, salute e malattia. Il sostituto Procuratore Carlo Villani, condottiero delle indagini, ha calcolato che la truffa grava sulle tasche della gente per un valore di 3 milioni di euro. Fingere di essere braccianti, godendo di soldi altrui, è un reato.