Archivi tag: Lamezia Terme

#ioleggoperché. Lamezia Terme, città di letture

Anche questa volta Lamezia Terme ce l’ha fatta a uscire dal bozzo index3diventando farfalla. Mille colori di ali e parole hanno animato la città dalla mattina al pomeriggio, fino alla sera, coinvolgendo giovani e meno giovani in quel turbinio di passioni e di letture.

 
#ioleggoperché, l’iniziativa AIE che ha aperto le porte alla lettura su tuttoindex2 il territorio nazionale, è stata declinata in maniera del tutto originale nella città della Piana, dove i diversi soggetti coinvolti hanno aggiunto ciascuno un pizzico della propria identità dando vita a una Giornata lametina del libro ricca di eventi e di momenti di crescita individuale e collettiva.

 
Questo 23 aprile rimarrà nel ricordo cittadino come il giorno in cui i soggetti culturali lametini si sono dati la mano e hanno deciso di far fronte comune contro l’aridità di un mondo senza letture. Dalle librerie Gulliver, Sagiolibri e Tavella si sono mossi fin dalla mattina i ‘messaggeri’ che, ciascuno a modo proprio, hanno distribuito i volumi messi a disposizione dell’AIE creando scompiglio, meraviglia, diffidenza e accoglienza tra i passanti che, quando non hanno tirato dritto, hanno accolto il dono con il sorriso della 11049442_1573430632905866_3671658474247232373_nsorpresa. Nel pomeriggio si sono susseguiti i diversi reading che, come nel caso dell’iniziativa del collettivo Manifest., hanno brillato di originalità. I giovani blogger del gruppo hanno infatti ‘invaso’ un bus della tratta Nicastro-Sambiase-S. Eufemia coinvolgendo i passeggeri nella lettura in versi dell’opera “Poesia per pendolari”. Se non si è trattato dell’autobus più pazzo del mondo, è stato sicuramente quello più poetico! E la stanchezza accumulata nel pomeriggio non ha affievolito le energie dei giovani di Manifest. che, armati di coraggio e di buone letture, hanno snocciolato Márquez, Sofocle, Pasolini, Bulgakov, Shakespeare, IMG_20150423_195149Masters, Morante, Fante e tanti altri al ‘Peppino Impastato’ nel corso del reading organizzato a conclusione delle attività pomeridiane. Quelle proposte dai ragazzi del collettivo sono state letture intense caratterizzate da un approccio ingenuo, letture cucite insieme dalla musica che, come un robusto filo tematico, ha accompagnato le interpretazioni dei giovani blogger.

 
Nel pomeriggio il parco ha accolto la ‘Caccia al libro’, organizzata dal Sistema Bibliotecario Lametino, che ha visto come protagonisti IMG_20150423_192646indiscussi i bambini e i ragazzi ai quali è stata altresì destinata la ‘Biblioteca diffusa’, impiantata proprio nel parco ‘Peppino Impastato’. Sul punto è intervenuto il direttore del sistema bibliotecario lametino, Giacinto Gaetano, illustrando il progetto e motivando le ragioni che hanno spinto gli organizzatori a inserirlo nelle attività del 23 aprile. “Oggi le librerie, le biblioteche e le associazioni di volontari di tutta Italia hanno dato una mano per promuovere la diffusione del libro. Qui a Lamezia abbiamo inaugurato al parco ‘Peppino Impastato’ il punto di Biblioteca diffusa del sistema bibliotecario lametino. Si tratta di un luogo in cui la biblioteca pubblica porta i libri da dare in prestito ai ragazzi e ai bambini che vivono in questo quartiere. Si facilita la fruizione del libro portando la biblioteca tra la gente. IMG_20150423_192706Chiunque, avendo la tessera del sistema bibliotecario, può prendere i libri in prestito e potrà farlo tutti i giorni perché vi saranno i volontari del servizio civile a garantire le attività. Anche per questa biblioteca funziona il sistema interbibliotecario, nel senso che i libri che rimarranno qui sono per ragazzi, ma anche gli adulti potranno prenotare il libro che desiderano ricevendolo nel giro di un paio di giorni. Sono inoltre previste attività di lettura coi bambini come la ‘Caccia al libro’ di oggi, attività che si ripeterà periodicamente per avvicinare i bambini alla lettura e al libro”, ha spiegato Gaetano.

 
La serata è stata poi allietata dall’aperitivo letterario presso la 11178278_1606984786182664_4757674551742673682_nlibreria Tavella e dal reading con aperitivo presso la Sagiolibri. Proprio quest’ultima libreria ha fatto da scenario alla lettura di brani tratti dall’opera di Domenico Dara ‘Breve trattato sulle coincidenze’, vincitore dell’ultima edizione del Premio ‘Corrado Alvaro’ e ospite della serata.

 
Una giornata densa, quindi, che ha fatto da banco di prova per diverse altre esperienze culturali in merito alle quali Lamezia Terme ha dimostrato d’esser pronta.

 

 

Daniela Lucia

I precari eccellenti della nostra sanità. Riconoscimento a Elisa Madarena e soppressione del cento regionale fibrosi cistica

fibrosi cistica_elisa madarenaLAMEZIA TERME (CZ) – Eccellenza, precarietà, soppressione di quanto costruito: queste le contraddizioni del centro regionale fibrosi cistica di Lamezia Terme. Elisa Madarena, medico pediatra (precario) del centro, sarà uno degli 8 medici, scelti in tutta Italia tra i migliori giovani professionisti, che faranno parte della commissione ‘Next Generetion Steering Committee’ per l’Italia, un importante progetto nazionale Vertex U.S.A. per la fibrosi cistica. La selezione della dottoressa in un progetto di così ampio respiro si aggiunge alla certificazione ISO 9001 per la qualità ottenuta di recente dal centro calabrese: riconoscimenti importanti che certificano la professionalità e l’eccellenza del personale. Tuttavia, il riconoscimento a Elisa Madarena è arrivato pochi giorni dopo la notizia della soppressione del centro regionale fibrosi cistica e della sua aggregazione al reparto di pediatria. Una scelta anacronistica, penalizzante e dequalificante per gli operatori e i malati, così l’ha definita Giuseppe Tuccio, direttore del centro regionale. Il dottore, però, resta fiducioso sulla modifica al piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e sul fatto che la cura della fibrosi cistica, anche nella regione Calabria, avrà la dignità e lo spazio che merita.

Intanto il personale continua a lavorare con grande passione e dedizione. La maggior parte, nonostante sia preparato ed eccellente, resta precario. Ma il riconoscimento a Elisa Madarena, per Giuseppe Tuccio, rappresenta un ulteriore incoraggiamento al lavoro dei medici, le dottoresse Barbara Vonella e Rosa Fasano, e del fisioterapista, Pietro Ragno. Tutti precari, stanno frequentando prestigiosi master e stanno continuando a formarsi: la speranza è che questo patrimonio non vada perso. Per garantire la continuità della cura ai pazienti e per diminuire l’emigrazione sanitaria. Nell’ultimo anno, da quando è stato trasferito a Lamezia diventando autonomo, il centro ha preso in carico circa 30 pazienti prima seguiti fuori regione.

Elisa Madarena sarà una delle componenti della commissione per la diffusione delle conoscenze sulla funzione della proteina CFTR e sulle nuove terapie innovative nella cura della fibrosi cistica. Gli 8 medici, selezionati tra i migliori giovani professionisti dei centri regionali fibrosi cistica di tutta Italia, avranno il compito di elaborare idee, materiali, comunicazioni e progetti sulle nuove terapie per la cura della malattia,i cosiddetti ‘modulatori’ della proteina anomala responsabile delle conseguenze cliniche e dei sintomi della malattia.

Sposata e con una figlia, Elisa Madarena si è laureata in Medicina e Chirurgia e si è specializzata in Pediatria all’Università Magna Graecia di Catanzaro. Durante la specializzazione ha effettuato un periodo di formazione presso il dipartimento di gastroenterologia, epatologia, motilità e nutrizione del Nationwide Children’s Hospital di Columbus, (Ohio Stati Uniti) sotto la guida del Prof. Carlo di Lorenzo. Da quando è nel centro regionale Fibrosi Cistica di Lamezia Terme ha effettuato un periodo di formazione all’ospedale Bambino Gesù di Roma, sotto la guida della Dottoressa Vincenzina Lucidi, uno dei massimi esperti italiani di Fibrosi Cistica. Attualmente sta frequentando un master in emergenza in Fibrosi Cistica al Policlinico Umberto I° di Roma.

Fino all’apertura del nuovo centro autonomo a Lamezia Terme, il centro è stato ubicato presso il reparto di pediatria dell’Ospedale di Soverato. Dal 1982, grazie all’opera del dottore Pasquale Alcaro e del direttore del centro nazionale Gianni Mastella, il reparto ha funzionato da punto di supporto al centro nazionale di Verona. Nel 1996 vi è stato istituito il centro regionale per delibera di giunta regionale, collegato con gli altri centri italiani. Dal 2004 è stato avviato lo screening neonatale. Il centro di Lamezia Terme ha attualmente in carico 140 pazienti afferenti da tutta la regione. Nell’ultimo anno circa 30 pazienti sono stati presi in carico dal centro mentre prima erano seguiti fuori regione. Metà dei pazienti ha un’età superiore ai 18 anni. Il più piccolo paziente ha 2 mesi di vita, il più grande 53 anni. Sono seguiti inoltre circa 20 pazienti con sindromi bronchiectasiche correlate alla Fibrosi Cistica. Il centro è impegnato in diversi progetti di ricerca in collaborazione con i più importanti centri di riferimento delle altre regioni italiane.

 

 

 

 

 

#ioleggoperché. A Lamezia una giornata dedicata ai libri… e ai lettori

Finalmente il 23 aprile è alle porte. Fra poche ore scatterà l’appuntamento annuale con la Giornata mondiale del libro e 11150347_10205430831122271_5328213975667369362_ndel diritto d’autore. In altri termini, la tanto attesa festa del libro che quest’anno verrà celebrata con un’iniziativa particolare, volta ad attrarre quanti più lettori possibili provenienti anche da quelle numerose fasce della popolazione che nell’arco dell’anno leggono poco o addirittura per nulla. L’iniziativa, sulla quale ci eravamo soffermati nelle scorse settimane, è l’ormai ampiamente conosciuta #ioleggoperché, indetta dall’Associazione Italiana Editori e dedicata a tutti i lettori, forti o deboli che siano.
Domani su tutto il territorio nazionali si svolgeranno attività, reading, manifestazioni, incontri e dibattiti su un tema basilare che indexè appunto quello della lettura e la sua viscerale importanza. Contemporaneamente migliaia di ‘messaggeri’ distribuiranno volumi editi in una collana creata appositamente per l’evento: l’intenzione è quella di raggiungere chi legge poco o addirittura non legge.
Cultura e lettura saranno quindi al centro della giornata di domani e lo saranno anche a Lamezia Terme, dove diversiindex2 soggetti che da tempo operano nel settore hanno deciso di stringersi la mano abbracciando insieme la mission dell’iniziativa Aie. Per questo Manifest. Blog Collettivo, Libreria Gulliver, Sistema Bibliotecario Lametino, Ass.ne Talìa, Libreria Tavella, Sagiolibri, Biblos e Gruppi Scout Lamezia (1,5,6,9) hanno stilato un apposito programma per la città della Piana.
A partire dalle 16.00 di domani fino a tarda serata Lamezia Terme sarà scenario di un lungo spettacolo i cui protagonisti saranno i lettori. Il primo appuntamento sarà alle 16 presso il parco ‘Peppino Impastato’ per la ‘Caccia al libro per bambini’. Proseguiranno con index3il flash mob delle 18 e l’inaugurazione della biblioteca diffusa. E proprio la biblioteca diffusa rappresenta il punto d’arrivo (o di partenza?) di un’intensa collaborazione tra Sistema Bibliotecario Lametino, il Sistema Bibliotecario Vibonese e il Consorzio per il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani confluito nel Progetto Biblioteche in Movimento. In quest’ambito s’inserisce altresì una rinnovata collaborazione tra il Sistema Bibliotecario Lametino e l’associazione Talìa, alla quale il comune ha affidato la gestione del parco ‘Peppino Impastato’ e delle attività che si svolgono nel sito. In questa prima fase del progetto, la biblioteca diffusa sarà destinata a un pubblico di bambini e ragazzi con il materiale fornito e ‘trasportato’ presso la biblioteca del parco direttamente dalla Biblioteca comunale.
Dopo la presentazione della biblioteca diffusa, Pierpaolo Bonaccurso e Greta Belometti racconteranno “Il pifferaio magico”. Vi sarà poi la proiezione in diretta Rai.
Tanti altri saranno gli appuntamenti della giornata, spesso concomitanti come il Reading a cura di Manifest nel Bus di linea itinerante, il Reading a cura del Gruppo Scout 9 presso la Casa di imagesRiposo Comunale e il Reading a cura del Gruppo Scout 5 presso il Reparto di Pediatria che avranno inizio alle 16. Mezz’ora più tardi inizierà invece il Reading a cura dei Messaggeri presso il Bar del Popolo a Sambiase. Analogo Reading si terrà a partire dalle 17 presso la Libreria Gulliver e in serata presso la Libreria Tavella si svolgerà l’aperitivo letterario, mentre la libreria Sagiolibri ospiterà il Reading a cura di Domenico Dara e il Trio Jazz con Francesco Scaramuzzino al piano, Luciano Cimino alla tromba, Andrea Mellace alla batteria. Reading dei Messaggeri a partire dalle 17 anche alla Biblos.

 

 

Per quel che concerne la manifestazione del collettivo Manifest., la partenza è prevista da Piazza Porcelli alle 15.40 per un giro itinerante col bus di linea ‘Nicastro, Sambiase, S. Eufemia’ per poi convergere al Parco Peppino Impastato; durante la corsa si leggerà Poesia per pendolari.

 

 
Insomma, una giornata tutta da vivere quella che domani Lamezia Terme dedicherà ai libri e alla lettura!

 
Daniela Lucia

Leggere per Guarire: Iniziativa Congiunta Asp e Libreria Biblos

ospedale lameziaLAMEZIA TERME (CZ) – Giovedì 23 aprile, alle ore 11:00, nell’Unità Operativa Oncologia, posta al primo piano torre A dell’Ospedale di Lamezia Terme, si svolgerà la cerimonia di consegna di alcuni libri per i pazienti.  L’evento, denominato “Leggere per guarire”, fa parte dell’iniziativa  nazionale #ioleggoperché” indetta dell’Associazione Italiana Editori, che ha fatto appello a tutti quelli che credono nel valore sociale della lettura, che sono diventati messaggeri ed  ambasciatori del progetto.
In sintonia con questa  iniziativa nazionale, è nata una fruttuosa collaborazione tra l’ASP di CZ – Ospedale “Giovanni Paolo II” e la  Libreria  “BIBLOS”  di Lamezia Terme che sfocia in un evento pubblico nell’ospedale lametino, nel corso del quale sarà presentato il progetto e distribuito materiale divulgativo a sostegno della lettura che aiuta il benessere.
Alla cerimonia di consegna parteciperanno il Commissario  straordinario, dott. Giuseppe Perri, che ha  accolto con favore il progetto, il Direttore sanitario del Presidio, dott. Domenico Tomaino, Don Natale Colafati, il personale del reparto, l’Ufficio URP, le associazioni AVO ed Alice Comen, attive nel reparto di Oncologia , giovani aderenti a gruppi scout, e giovani in servizio civile.
I messaggeri consegneranno i libri regalati dalle case editrici dell’A.I.E. al reparto di Oncologia  perché siano posti a disposizione dei pazienti al fine di poter vivere meglio i momenti di cura ed essere aiutati a guarire con il piacere della lettura .
Gli studi dimostrano infatti che la lettura fa bene allo spirito, alla mente ed anche al corpo: la lettura lenisce le ansie, crea momenti di benessere, genera pensieri positivi attraverso l’eco delle nuove idee nate dalla lettura delle storie.
L’ospedale entra così, a ben ragione, nel tessuto della società civile come parte attiva dell’iniziativa a respiro nazionale #ioleggoperché, articolato in un’ampia serie di iniziative, azioni, eventi mediatici, e ne fa occasione del progetto permanente “Leggere per guarire” a favore dei propri assistiti. Si apre così ad esperienze di cura che mettono al centro la persona nella sua dimensione più ampia mentre l’associazionismo porta la sua cultura della solidarietà e la sua straordinaria capacità di instaurare relazioni con le persone che attraversano periodi di disagio e di malattia.”
L’iniziativa coinvolgerà il personale medico e paramedico, gli ammalati, le persone che accompagnano i pazienti, o che vengono a visitarli e quanti vorranno prendervi parte.

L’ultimo Inganno, Un’Altra Iliade: Penultimo Appuntamento con la Rassegna Ricrii XII

l'ultimo ingannoLAMEZIA TERME (CZ) – Venerdì 24 aprile 2015, h. 21.00 al Teatro Umberto, penultimo appuntamento della Rassegna Ricrii XII di Scenari Visibili a Lamezia Terme. I due autori, noti in ambito non solo nazionale, per il loro personale percorso all’interno del teatro di narrazione e del teatro di impegno civile, con L’ultimo inganno – Un’altra Iliade spingono oltre la loro ricerca e provano ad esplorare una nuova forma ibrida, che fonde elementi della moderna narrazione, con il teatro di prosa e lo studio interpretativo del personaggio. Le battaglie, gli scontri, gli epici duelli, la caduta, l’oblio, le macerie, le mura distrutte, la fuga, la dispersione, la necessità di raccontare …un’Iliade vista di spalle, dai margini… dagli ultimi.

L’ultimo inganno non è infatti una semplice rilettura del poema omerico, ma una ri-costruzione di una storia che cambiando il punto di vista diventa immediatamente ed inevitabilmente altra. Un affondo nell’intimo smarrirsi dell’uomo davanti alla guerra, la guerra di ogni epoca, e nella sua, nonostante tutto, persistente e resistente vitalità. Salvatore Arena si cimenta in una prova d’attore in cui si affacciano due personaggi, due dimensioni, due altezze: Tersite, anti-eroe fuori dal coro, e una vedetta troiana condannata a ricordare.l'ultimo inganno2

Da questo contrappunto la storia si dipana, con voci alterne, e non tralascia niente. Il riso e il pianto. La farsa e la tragedia. La luce e il buio. L’orrore e la pietà. E tutto scorre, il ritmo è incalzante, nessun respiro in più del necessario. Nessuna concessione alla retorica. La storia vive e si alimenta dentro al cerchio del racconto. Affronta anche la fascinazione della narrazione epica, la straripante bellezza delle schiere armate, delle navi che oscurano il mare, delle insegne colorate, non ne nega l’essenza, la potenza dell’immagine, ma l’attraversa per andare oltre, e il senso che ne scaturisce è nuovo. Un amara vertigine, “un dolore bianco”. La lingua è ricca, multiforme, dirompente, procede per accumulo, raccoglie immagini classiche, costruzioni dialettali, citazioni shakespeariane, omaggi a Mimmo Cuticchio ed Eduardo, rimandi a Malick o ai canti popolari, ma con una precisa unità di fondo. Tutto in funzione del senso profondo del racconto e mai in maniera pretestuosa.

L’ultimo Inganno

Testo e regia di Salvatore Arena e Massimo Barilla
con: Salvatore Arena
scene: Aldo Zucco
drammaturgia dei suoni: Dario Andreoli
disegno luci: Beatrice Ficalbi
costumi: Patrizia Caggiati
equipe tecnica di scenografia: Antonino Alessi, Grazia Bono, Caterina Morano
assistente alla regia: Agnese Scotti

Shellac e Uzeda Live in Calabria il Prossimo 24 Maggio

unnamedLAMEZIA TERME (CZ) – Le Officine Sonore di Lamezia Terme sono orgogliose di presentare uno degli eventi più importanti per la musica in Calabria. Il tour italiano della band seminale Shellac farà tappa anche in Calabria per la prima volta nella storia, il 24 maggio 2015 allo Zoom Music Club di Marcellinara (CZ). Le Officine Sonore di Lamezia Terme saranno gli organizzatori di questo evento che rappresenta un importante traguardo per il locale lametino, ormai conosciuto in tutta Italia, e un momento storico per la musica in Calabria.

Il tour della band di Steve Albini – produttore di band come Nirvana (“In Utero” porta la sua firma), Pixies, Mogwai, Foo Fighters, MotorPsycho, Gogol Bordello, The Stooges, Sonic Youth tra i tanti – sarà insieme ai siciliani Uzeda, band noise con una lunga e importante storia musicale alle spalle, come band e come singoli musicisti, sia in Italia che all’estero.

Il concerto del 24 maggio sarà una delle due uniche date al Sud Italia (la prima in Sicilia) e rappresenterà quindi l’unica tappa che riguarderà le regioni della Calabria, Puglia, Basilicata e parte della Campania.

Info: infoshellac.offofficinesonore@gmail.com

Tel: 348 4651835

Evento Fb: http://goo.gl/TUWvgj

A Lamezia Terme il convegno sugli Enti Locali

lametia

Il dott. Ruggiero Giglio, ha dato il via al convegno, patrocinato dal Consiglio regionale della Calabria, “La gestione degli Enti Locali: Controlli e Responsabilità” da lui organizzato a Lamezia Terme. Tra i relatori, il presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo che ha relazionato sull’attuale situazione dell’Assemblea da lui presieduta e sulle modalità di miglioramento del funzionamento della stessa. “La gestione degli enti locali, i controlli e le relative responsabilità rappresentano una questione attuale in questa fase della vita del Paese – ha detto il presidente Scalzo – l’Italia attraversa una lunga trasformazione, che lo Stato, le Regioni e gli enti locali, ma che coinvolge anche il sistema della rappresentanza politica e democratica. Il presidente del Consiglio regionale Scalzo ha poi sottolineato come oggi “fare il sindaco o l’amministratore locale sia una sorta di ‘missione'”. Poi ha definito ” necessaria e  auspicabile l’azione condotta dalla magistratura contabile, amministrativa e ordinaria volta ad accertare la legittimità e correttezza degli atti pubblici. È giusto rivolgere l’ attenzione  sui possibili fenomeni  di corruzione e mala-gestione che costituiscono la più grave malattia della società italiana”.Tra i relatori dell’incontro lametino il Prof. Luigi Condemi,l’avvocato Edoardo Giardino, il dott. Saverio Lo Russo e  l’avvocato Valentina Arruzzo. L’evento ha registrato numerose presenze e molti sono stati gli amministratori locali, dirigenti e funzionari pubblici e professionisti che non hanno voluto mancare all’incontro.

 

 

Tra donne e onde, Roberta Lagoteta presenta il suo romanzo sotto il cielo lametino

LAMEZIA TERME – Capita di rado la fortuna di trovare, nel ok 1marasma dei giovani autori, delle opere che si possano considerare mature a prescindere dall’età anagrafica di colui che le ha generate. Succede infatti (e accade spesso in un Paese in cui tutti scrivono e pochissimi leggono) di imbattersi in lavori superficiali, malamente o poco curati, immessi nel mercato in base a mere aspirazioni autoreferenziali, privi dunque di un qualsiasi obiettivo e mancanti di quel fondamentale patto con il lettore che dev’essere inscritto in ciascuna opera ok2letteraria che possa fregiarsi di un simile titolo. Capita di rado, dicevo, eppure quando capita non rimane che accogliere l’evento a braccia aperte e con mente elastica, cercando di far propri tutti quei piccoli impegni che pagina dopo pagina l’autore ha assunto su di sé. Questo è proprio ciò che è accaduto con la lettura di un romanzo uscito di recente per i tipi della Talos Editrice, piccola e giovane realtà editoriale del cosentino. L’opera, dal titolo evocativo ‘Di donne e altre onde’ scritta dall’autrice nonché co-editrice Roberta Lagoteta, è stata presentata ieri pomeriggio, 11 aprile, su corso Numistrano a Lamezia Terme, città della scrittrice. L’evento, particolare nel suo ok 3genere in quanto è stato concepito all’aperto in un soleggiato ma fresco pomeriggio di una primavera ancora timida, si è arricchito del contributo di Giuseppe Gigliotti, presidente di ‘Italia Nostra’, associazione attiva nella valorizzazione del patrimonio culturale del territorio, e dell’editore Osvaldo Tartaro, che ha incalzato con quesiti indagatori le scelte e le dinamiche per le quali l’autrice ha optato nel lavoro di scrittura.
Prima di entrare nel vivo della discussione e di soffermarci sui punti messi in evidenza dalla Lagoteta, che ha anche letto alcuni brani della sua opera, risulta quanto mai opportuno capire di cosa ok 4 coverstiamo parlando, mettendo in evidenza le ragioni che rendono questo godibile romanzo un lavoro ben fatto. Se intendiamo lo scrittore alla stregua di un artigiano delle parole e del pensiero, dopo la lettura di ‘Di donne a altre onde‘ possiamo considerare di alta qualità la bottega presso la quale Roberta Lagoteta si diletta nei suoi ‘traffici’ di scrittura. Il romanzo si presenta infatti come una carrellata di ‘stanze’ descritte in maniera ricercata e raffinata, avvalendosi di una narrazione fluida che riesce a tenere alta la soglia di attenzione dall’inizio alla fine, senza mai cadere in banalità e ‘giochi’ troppo semplici o addirittura scontati. “Per quanto riguarda lo stile, apprezzo le molte sfumature della lingua italiana e le possibilità che riesce a offrire. Tra queste uno stile anche barocco che a volte viene criticato e considerato un difetto, ma che io considero una possibilità se rivisitato in chiave moderna. Poi uno stile che può definirsi impressionista se vogliamo fare un paragone con le arti figurative. Perché va a richiamare delle sensazioni olfattive, tattili, visive. Mi piace molto questo impatto sensoriale con il lettore”, ha chiarito la Lagoteta.
La storia è una vicenda abbastanza comune, o si potrebbe ben dire che si è al cospetto di album di vicende comuni che si intersecano le ok 5une con le altre, in un continuo rapporto di dipendenza. O di co-dipendenza, come la stessa autrice ha sottolineato più volte. Le donne sono onde, echi tumultuosi che plasmano la terra lasciandosi trasportare dal vento possente. Le protagoniste sono donne che ‘costruiscono’ la propria vita, magari sbagliando, ma sostenendosi ciascuna con le proprie forze. “Viene descritta una generazione che è un po’ la mia, quelli che erano adolescenti negli anni Novanta. Non è fatta di sconfitti, bensì di vittime. Ma sono anche persone che hanno scelto di vivere ai margini perché non condividevano i modi di pensare imperanti in quel periodo. Poi le problematiche sono anche frutto di un’epoca, perciò una sorta di dipendenza affettiva che non è soltanto una caratteristica della fascia giovanile. È una co-dipendenza. Anche gli adulti rischiano di essere dipendenti dai comportamenti giovanili, quindi non riescono a essere dei punti di riferimento. Alcuni di questi giovani dicono ‘ci avete tolto il futuro’, ma in realtà ci hanno tolto il presente perché non riusciamo a essere gli adulti che dovremmo essere”.
Introducendo la conversazione con l’autrice, Giuseppe Gigliotti ha messo le carte in tavola fin da subito: il libro è un’opera forte. 102_0372Denota la volontà di non dimenticare ciò che è accaduto” e genera altresì la bulimica ricerca della fine, alla stregua di una lettura senza scampo dove in “ogni pagina si trova la spinta per arrivare alla successiva. La spinta per fare luce. Tutto questo rappresenta la vita nelle diverse accezioni. Vi sono pagine crude. L’autrice si spoglia con un linguaggio determinato. È il linguaggio della vita, di chi patisce torti enormi. Tant’è che è proprio questo che ci dice, ci ammonisce di non dimenticare i torti per evitare di ripeterli. La dipendenza appare non come rinuncia, bensì come percorso di vita che conduce a uno sconvolgimento. Il libro è forte, ma di una tenerezza estrema”.
Ritornando sulla propria esperienza di autrice, la Lagoteta ha spiegato di individuare nella scrittura uno strumento espressivo immediato, il cui stimolo non può che essere la lettura. E la scrittura non deve essere vuota, ma è investita di un compito. “La scrittura ci permette di modificare la realtà. Lo scrittore è uno chef che sceglie i suoi ingredienti. Un romanzo deve assolvere a un compito che è quello di suscitare emozioni legate ai sensi”.
L’incontro su corso Numistrano si è altresì rivelato come proficua occasione per illustrare le dinamiche e gli obiettivi editoriali che una giovane realtà come la Talos si è prefissa. Il parere dell’editore Osvaldo Tartaro è che sia necessario recuperare la figura dell’editore come mediatore del circuito culturale e come “amplificatore di voci”.
L’editore ha poi sottolineato che la presentazione del volume proseguirà lungo il cammino della ‘Primavera dei libri Talos102_0374con appuntamenti a Trieste il 5 maggio presso il Caffè San Marco e a Roma il 21 maggio presso lo Spin Time Labs. Ma l’evento culmine sarà l’incontro coi lettori al Padiglione 1 del Salone del Libro a Torino il 17 maggio.
L’evento di ieri si è concluso con un proposta lanciata da Giuseppe Gigliotti ai lametini di metter su un caffè letterario dal quale e tramite il quale far partire nuove idee e un più maturo impegno culturale per la città della Piana.
Daniela Lucia

 

 

 

 

Manifest. legge Cesare Perri e il suo ‘Le acrobazie del baco”

LAMEZIA TERME – Il suggestivo incontro che si è tenuto venerdì sera presso Palazzo Nicotera, a Lamezia Terme, ha avuto tutto il sapore della scoperta, 10408724_1539010506339849_3455561395260681464_ndi quel desiderio di conoscere con mano il mondo e le sue molteplici espressioni che hanno i bambini e che poi purtroppo la crescita e la maturità lavorano insieme per assopire. Ma il collettivo Manifest., che di fatto nasce dall’unione di due parole latine, manus e fest, e significa etimologicamente ‘toccare con mano’, lavora in maniera costante per tentare di riportare a galla tale innata pulsione alla conoscenza e l’evento di ieri sera s’inserisce proprio in questo cammino di consapevolezza. In collaborazione con il Sistema Bibliotecario Lametino, il 11150424_1568833186698944_5504132575441720743_ncollettivo ha allestito con meticolosa attenzione la presentazione del volume ‘Le acrobazie del baco’, nuovo romanzo di Cesare Perri, psichiatra e psicoterapeuta della città della Piana. Attraverso un reading e un interludio musicale, i giovani blogger di Manifest. hanno dato voce alla densa storia allestita dall’autore.

 
Seguendo la propria mission di sedurre l’intelletto sorprendendolo, i ragazzi di Manifest. si sono lasciati accompagnare da Cesare Perri giusto il tempo di introdurre il romanzo, per prendere poi possesso 1013870_1568833370032259_6265743201801407610_npieno dello spazio e del tempo, catalizzando l’attenzione dei convenuti su ciascuna singola esperienza di lettura e di interpretazione. L’opera dello psicoterapeuta è quindi divenuta una materia prima da plasmare e dalla quale farsi plasmare, oltreché una delle innumerevoli bussole da utilizzare per ‘cogliere sul fatto’ e per disvelare tutti gli aspetti della cultura, nelle loro forme molteplici. I giovani blogger hanno pertanto toccato con mano l’intenso lavoro di Perri e lo hanno riproposto alla stregua di un frutto fresco da condividere. In questo modo, il collettivo ha altresì dimostrato come l’opera d’arte non rimanga fissa e fine a sé stessa, ma possa e debba in realtà rigenerarsi tra le mani di chi ne fruisce. E l’autore medesimo, come un padre attento e coraggioso, ha dunque il compito di ‘donarla’, di trasmettere agli ‘altri’ la creazione del proprio intelletto. Per questa ragione, dopo aver brevemente introdotto l’opera, Cesare Perri ha spianato la strada ai giovani del collettivo. Anzi, al fine di spiegare questa esigenza di cedere la scena, di affidare il lavoro in mani diverse da quelle che l’hanno generato, l’autore ha chiarito che il romanzo stesso non pretendeva 11150513_1568832920032304_6340609518253698218_nd’esser presentato seguendo i canoni classici, non ne aveva l’esigenza. Perri intendeva creare un’atmosfera dinamica ed evidentemente ha raggiunto questo obiettivo, stando alla risposta di un pubblico attento e commosso che ha partecipato con empatia al reading fino alla conclusione dell’evento.

 
La vita ha due estremi, la nascita e la morte, ma è nel mezzo che essa scorre, che si ribella e che può generare a sua volta altra vita. Proprio in questo atto di generazione interna all’esistenza che CesarePerri2-300x223scorre, s’inserisce la vicenda narrata da Cesare Perri, una storia parallela di due ragazzi, due bachi che con acrobatica tenacia lottano per ottenere il loro pezzo di libertà. Sono quindi due le vite tracciate dall’autore: quella di Palma, sedicenne che tenta il suicidio e si ribella, attraverso un duro dialogo con la madre, alla sua stessa famiglia mafiosa; e quella di Giancarlo, un ventisettenne zoppo, disabile, che passa da un sarcasmo rancido e una routine da hacker dietro un pc alla stanchezza crescente dovuta proprio alla disabilità. Due linee parallele che, sottraendosi alle regole geometriche, finiscono per incrociarsi.

 
Per chi abitualmente varca all’alba il confine del proprio guscio – villa, stamberga o roulotte che sia – i propri sensi la sfiorano appena, soccombendo all’imperio delle azioni. Di essa te ne accorgi solo se sei un occasionale transfugo della notte. Allora ti accoglie con i suoi esclusivi colori, odori, suoni, voci e t’impone una transumanza affettiva tra le coltri appena abbandonate e le temperature del mondo.
Una corporeità che appartiene all’alba di un determinato panorama e di un preciso giorno e non a quelli di prima o a quelli che verranno, come quando si nasce o si muore.
Luminescenze e opacità che si alternano, si distaccano e si affiancano per trasformarsi in ricordi che vivranno di un’aura propria, di un tempo proprio, altalenante tra ieri e domani, tra la gioventù e la vecchiaia, irrispettosi dei vincoli anagrafici e sottoposti solo ai richiami emotivi. Per divenire essenze della vita”.

 

Con queste parole si è avviato il reading e su queste stesse parole è iniziato il cammino di condivisione del sapere al quale venerdì sera Manifest. ha aggiunto un nuovo tassello.

 

Daniela Lucia

‘Di donne e altre onde’, Roberta Lagoteta presenta il suo romanzo a Lamezia Terme

di donneUn libro, due donne, le loro storie. Questi gli ingredienti di un tardo pomeriggio lametino, con una primavera che si affaccia timida e ancora abbastanza fredda e un cielo azzurro sotto il quale poter scambiare opinioni, idee e riflessioni. Un pomeriggio, un sabato pomeriggio, il prossimo, dopodomani insomma, quando la scrittrice Roberta Lagoteta presenterà su corso Numistrano a Lamezia Terme (alle 18.30) il suo romanzo “Di donne e altre onde“.
Lagoteta1-228x300Un’occasione particolare nel suo genere per due motivi: il primo è che l’appuntamento si presenterà alla stregua di un’anteprima in attesa degli eventi paralleli programmati a Roma e a Trieste che culmineranno poi nell’attesissima presentazione al Salone Internazionale del Libro di Torino il 17 maggio alle 19.00, Padiglione 1; il secondo elemento di originalità consiste nella formula di presentazione adottata dalla casa editrice Talos, per i cui tipi è uscito il romanzo: una presentazione a cielo aperto all’altezza del numero 54 di corso Numistrano, nel cuore della città della Piana.
L’autrice converserà coi suoi lettori e con gli aspiranti tali, per i quali il volume sarà disponibile sia in occasione dell’incontro che 10393941_957118854322670_4261981153544590914_n-400x300presso le librerie lametine. L’incontro sarà altresì arricchito dalla partecipazione al dibattito di Giuseppe Gigliotti, presidente dell’Associazione culturale Italia Nostra, attiva nella promozione dei beni artistici e culturali del territorio, e di Osvaldo Tartaro, editore della Talos Edizioni.
Il romanzo, come si evince dal titolo, narra le vicende di due donne, indexAzzurra e Dafne, protagoniste di una storia intensa, colma di “grandi avvenimenti e di innumerabili particolari che riporto come indizi di un movimento in corso, fughe possibili che si posizionano parallelamente alla traiettoria centrale”. La Lagoteta inizia il suo denso racconto partendo dagli anni Novanta e sviluppando la narrazione fino ai giorni nostri. “Scandagliate nel loro intimo, ma non rigidamente delineate, Azzurra e Dafne si scompongono, come corpi in caduta libera, come polvere scostata dal respiro di un cassetto, come fantasmi quotidiani. Due donne che decidono, che si affermano, pur con percorsi tortuosi, pur con scelte estreme, o estremamente ironiche, come uniche detentrici del diritto di disporre delle proprie persone. Al loro fianco altre donne, oppure onde, come suggerisce il titolo: Filippa, Colette, Giulia, ognuna con un segreto scomodo, che non esiterà però a svelare quando la storia lo richiederà”, spiega la stessa autrice.
A questo punto, per saperne di più su Roberta Lagoteta e su questo romanzo che si presenta profondo e avvincente, non resta che presentarsi all’appuntamento di sabato e farsi travolgere dalle onde del racconto.

 

Daniela Lucia