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“L’anima da tre soldi” di Max Mazzotta in scena dal 22 al 24 maggio al Dam Unical

RENDE (CS) – Lo spettacolo “Anima da tre soldi della compagnia teatrale Libero Teatro a causa di un problema tecnico logistico cambierà date e luogo. Andrà in scena infatti dal 22 al 24 maggio nella sala teatro del DAM Dipartimento Autogestito Multimediale allUnical e non più, come precedentemente previsto, dal 10 al 12 maggio al Tau Teatro Auditorium.

I biglietti già acquistati in prevendita nei punti indicati e online saranno rimborsati dall’agenzia InPrimaFila di Cosenza e si potranno riacquistare per le nuove date secondo le stesse modalità a partire dalla prossima settimana. La compagnia ringrazia l’associazione culturale Entropia Dam dell’Unical per la disponibilità concessa del teatro.

SUL PALCO GLI STUDENTI

Anima da tre soldi è il titolo del nuovo lavoro diretto da Max Mazzotta, un omaggio all’autore tedesco, che vedrà sul palco gli allievi del laboratorio di ricerca teatrale tenuto dal regista cosentino in questi mesi all’Unical in collaborazione con Disu Dipartimento di Studi Umanistici e Cams Centro Arti Musica e Spettacolo dell’Università della Calabria e incentrato su due delle più importanti opere del famoso drammaturgo, L’anima buona del Sezuan e Opera da tre soldi. Una riscrittura dei testi brechtiani, rivisitati in chiave contemporanea tra canzoni hip hop e street dance. Nelle vesti dei personaggi di Brecht, Chiara Maltese, Elisa Marta, Giuseppe Tenuta, Pasquale Mammoliti, Ruben Terzo, Salvatore Romano e Vincenzo Marco Caparelli. «Chi vuole intraprendere un percorso di ricerca e di studi sul teatro tornerà sempre a Brecht spiega Mazzotta – per riconquistarne la poetica, per riaffermarne i principi del teatro epico, del concetto di terza persona, del teatro sociale, dell’effetto di straniamento e del teatro di regia. Tanti i suoi insegnamenti, una vera e propria scuola. L’Anima da tre soldi è un confronto dialettico tra due Brecht diversi, continua quello giovane, visionario e istintivo, che descrive nell’Opera da tre soldi l’appiattimento della coscienza tramite l’ironia dei Songs e il sarcasmo dei protagonisti; e quello più maturo de L’anima buona del Sezuan, che costruisce una storia sotto forma di parabola, dove bisogna guardare alla bontà, non come capacità a fare del bene ma come capacità di sublimare e difendere le qualità umane. E stato un faticoso e bellissimo percorso di studio, – conclude il regista – un’esperienza didattica e di crescita, un mondo per dare voce a Brecht attraverso la dedizione, la sensibilità e l’amore di sette giovanissimi ragazzi che hanno dato e scoperto se stessi attraverso questo autore e il suo modo di vedere il teatro e il mondo».

Scheda – ANIMA DA TRE SOLDI 

Adattamento e Regia Max Mazzotta
Aiuto regia Ilaria Nocito
Responsabile tecnico Gennaro Dolce
Aiuto Costumi Ruben Terzo
Disegni e Grafica Giuseppe Tenuta
Fotografia Desirèe Tieri
Organizzazione – Iris Balzano
Produzione – Libero Teatro

Info e prenotazioni

I biglietti hanno un costo di 10€ intero e 5€ ridotto (studenti di ogni ordine e grado, universitari con libretto) e possono essere acquistati in prevendita o direttamente a teatro la sera stessa dello spettacolo. Per la particolare disposizione del pubblico sul palcoscenico i posti sono a capienza ridotta, pertanto è fortemente consigliato l’acquisto dei biglietti in prevendita online o presso l’agenzia InPrimaFila Cosenza. La biglietteria del DAM – Unical è aperta ogni giorno di replica dalle ore 19 in poi.

Per maggiori informazioni telefonare ai numeri 333 9555376 > Iris Balzano 347 8503963 > Ilaria Nocito | Organizzazione Libero Teatro

 

A San Fili “I Cavalieri di Aristofane”, reading musicale di e con Max Mazzotta

Nuovo appuntamento per la rassegna “Tutti a teatro – Viaggio nei generi teatrali” realizzata con la condivisione dell’amministrazione comunale  di San Fili (Cs) e con la direzione artistica di Lindo Nudo, fondatore della compagnia Teatro Rossosimona.

Arriva sul palcoscenico del Teatro Gambaro, domenica 4 dicembre alle ore 18, “I Cavalieri di Aristofane”, reading musicale di e con Max Mazzotta, uno spettacolo che va ad arricchire un cartellone che sta riscuotendo grandi consensi di pubblico.

In questo lavoro, presentato per la prima volta la scorsa estate alla Villa Romana di Casignana durante la rassegna teatrale “Letture dalla Magna Grecia”, Mazzotta fa un lavoro di riscrittura contemporanea del testo del commediografo greco spostando i personaggi in Calabria, compiendo un riadattamento in cui i protagonisti paiono figure politiche e mecenatesche della nostra epoca. Aristofane è l’autore che per primo consegna al popolo l’arma affilata della satira, del riso sovversivo, che mette a nudo le bassezze di un potere grottesco, falso ed egoista, ed è sorprendente scoprire l’attualità dei suoi personaggi, la straordinaria somiglianza dell’Atene del V secolo a.C. alla società dei nostri giorni.

In scena con l’attore e regista cosentino, il musicista Antonio Belmonte esegue dal vivo una partitura originale composta appositamente per lo spettacolo dallo stesso Mazzotta.

La rassegna teatrale del Gambaro proseguirà con lo spettacolo di burattini “Zampalesta u cane tempesta”, di e con Angelo Gallo – l’11 dicembre alle 18 e il 12 dicembre in matinée per le scuole – e con la pièce “Tenimmoce accussì”, di Elisa Ianni Palarchio, con Mario Massaro – il 18 dicembre alle 18.

Teatro Rossosimona è compagnia riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione dal 2003 e nel 2004 ha ottenuto il riconoscimento della Regione Calabria come compagnia professionale (L.R. n. 19/2017).

Al Teatro Comunale di Catanzaro Max Mazzotta in “Prove aperte”

CATANZARO – 18 MAGGIO 2022. Carminuzzu è un regista talmente pazzo da costringere i compagni a improvvisare una scena che ha come protagonisti una soppressata e un salumiere, Mimì e Cocò sono degnissimi rappresentanti della vasta gamma di manie, vezzi, isterismi e sindromi compulsive che caratterizzano gli attori. Con “Prove aperte” – venerdì 20 maggio alle 20.30 – un nuovo ed entusiasmante appuntamento con “Il Teatro Viva”, la rassegna ideata dal direttore artistico del Teatro Comunale di Catanzaro, Francesco Passafaro, che ha l’obiettivo di far rivivere il patrimonio materiale e immateriale del teatro in Calabria attraverso un format dedicato alle arti performative e ad una programmazione dall’ampio ventaglio di generi.

In scena grande Max Mazzotta – reduce dal successo nel fil “Freaks Out” di Gabriele Mainetti trionfatore ai David di Donatello – un fantastico Paolo Mauro, una meravigliosa Graziella Spadafora mettono in scena una commedia divertente e stimolante che vuole stimolare domande e raccontare la bellezza del teatro.  

“Prove aperte” racconta le vicende di tre teatranti calabresi Mimì, Cocò e Carminuzzu (folle regista dei nostri tempi) alle prese con l’allestimento di uno spettacolo da rappresentare in un importante teatro con pochi giorni a disposizione e con una compagnia ridotta al minimo indispensabile.
Come tutti gli attori, anche Mimì e Cocò vivono il dramma di dover recitare sia sulla scena che nella vita e durante la preparazione di uno spettacolo questo dilemma si fa più stridente, portando i personaggi a compiere azioni la cui irrazionalità sorprende anche loro stessi. E’ proprio durante le prove che vengono fuori tutti i lati oscuri delle loro personalità, permettendo così al pubblico di conoscerli, di amarli, di odiarli, di giustificarne ogni intenzione.

La forza di “Prove aperte” sta sicuramente nell’irresistibile, surreale comicità dei personaggi; se Carminuzzu è un regista talmente pazzo da costringere i compagni a improvvisare una scena che ha come protagonisti una soppressata e un salumiere, Mimì e Cocò sono degnissimi rappresentanti della vasta gamma di manie, vezzi, isterismi e sindromi compulsive che caratterizzano gli attori. Al di là della risposta che ciascuno spettatore si darà, lo scopo dello spettacolo è proprio quello di stimolare domande e allo stesso tempo raccontare, con l’esplosiva leggerezza della comicità, il dramma della vita nel teatro, le quotidiane difficoltà con cui si scontra chi si rassegna a fare della poesia, del sogno e dell’immaginazione il proprio mestiere; la fatica, l’amore e la follia che ne costituiscono la straordinaria essenza.

Appuntamento, quindi, venerdì 20 maggio alle 20.30: chiama Carmen allo 0961 741241 per prenotare il tuo biglietto oppure vai sul sito www.ilcomunalecz.it  per prendere ora il tuo posto nel Centro del centro storico! 

 

“Becket” di Max Mazzotta in scena al PTU dal 19 al 21 marzo

RENDE (CS) – Ancora un debutto per la compagnia Libero Teatro, in scena con uno studio sulle opere di Samuel Beckett dal 19 al 21 marzo alle ore 20,30 al Piccolo Teatro Unical. Beckett è infatti il titolo del nuovo lavoro diretto da Max Mazzotta, un omaggio all’autore nel trentennale della sua morte, che vedrà sul palco gli allievi del laboratorio di ricerca teatrale tenuto dal regista cosentino in questi mesi al Ptu in collaborazione con il Cams dell’Università della Calabria e incentrato su tre delle più importanti opere del famoso drammaturgo, “Aspettando Godot”, “Finale di Partita” e “Giorni Felici”. Nelle vesti dei personaggi dei testi beckettiani Antonio Belmonte, Camilla Sorrentino, Caterina Anastasio, Cesare Vitaliano, Claudia Rizzuti, Emanuel Bianco, Francesca Pecora, Helena Pedone, Ilaria Nocito, Ivonne Garo, Maria Canino, Maria Grazia Pantusa, Michele Condò, Valentina Bonavita.
«L’esito di questo laboratorio vuole essere un omaggio al genio di Beckett nel trentennale della sua morte e dare al pubblico non soltanto uno spettacolo, ma fargli vivere l’esperienza esistenziale del suo teatro attraverso i paradossi e le grandi verità nascoste tra le righe dei suoi indimenticabili versi e dei suoi impossibili personaggi. Un’occasione importante per farlo conoscere alle nuove generazioni e allo stesso tempo un modo per tutti noi di ritornare a studiare e re-immergerci nella potenza dei suoi testi. Il laboratorio è scuola e ricerca, è indagine e sperimentazione. L’esito è l’opportunità di rivivere in scena i luoghi metafisici, i sottotesti e i silenzi che danno vita e cuore ai suoi personaggi. Quattordici ragazzi e ragazze tra i venti e i trent’anni si cimentano in un lavoro drammaturgico e teatrale legato alla sua poetica. I giovani aspiranti attori giocano con gli “spartiti” di alcune opere, interpretandone “l’andamento esistenziale”; ognuno di loro è personaggio, ma allo stesso tempo luogo, musica, luce, sabbia, albero, bidoni»,  dichiara lo stesso Mazzotta.
Parte del ricavato delle tre repliche della messinscena sarà, inoltre, devoluto in favore dei progetti dell’associazione “Susan G. Komen Italia” per la lotta ai tumori del seno. La stessa associazione farà tappa a Cosenza il prossimo 28 marzo con la Carovana della Prevenzione, un servizio gratuito rivolto soprattutto a donne che vivono in condizioni di disagio sociale ed economico.

 

Info e prenotazioni

Ticket Posto Unico 5€

Nessuna prevendita – Per prenotare basta telefonare ai numeri
333 9555376 (Iris) – 320 2123611 (Graziella)

I biglietti si potranno acquistare la sera stessa dello spettacolo nell’area ticket del PTU – la biglietteria sarà aperta al pubblico dalle 19 in poi

Max Mazzotta torna al Rendano con “Giangurgolo”

COSENZA – In occasione del carnevale, sul palco del Teatro Rendano, torna per la “Rassegna L’AltroTeatro” la compagnia Libero Teatro. In scena, con la commedia scritta e diretta Max Mazzotta “Giangurgolo. Principe di Danimarca”. Domenica 3 marzo, alle ore 18, la compagnia calabrese Libero Teatro porterà, sul palco del Teatro Rendano, la maschera calabrese.

Finanziato dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato- sull’avviso pubblico per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale- vede, inoltre, il supporto dell’Amministrazione comunale di Cosenza. Organizzato dalla società “L’AltroTeatro” guidata dal gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 19 appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei e poi, commedie e musical, questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

Giangurgolo ” In assenza di canovacci e trame classiche sul personaggio di Giangurgolo, si potrebbe immaginarlo immerso in un contesto a lui completamente estraneo. E cosa può essere più estraneo alla personalità di Giangurgolo, alla sua cialtroneria e intrinseca non-nobiltà, se non la più nobile delle espressioni teatrali, la tragedia? Può Giangurgolo vestire i panni del più tragico e nobile degli eroi shakespeariani, Amleto? La lettura non può che essere in chiave comico-parodistica ed introduce lo spettatore ai temi della tragedia shakespeariana sfruttando le corde del grottesco e del riso liberatorio; meccanismo reso ancora più efficace dalla caratterizzazione dei personaggi per mezzo dei diversi dialetti, che annullano la distanza fra pubblico e palcoscenico, rendendo gli eventi che accadono sulla scena riconoscibili e godibili anche ai giovanissimi. L’elaborazione del testo, infatti, trasposto linguisticamente e geograficamente in una Calabria immaginaria ma non troppo, offre occasioni di gioco e sperimentazione che possono risultare sorprendenti. La riproposizione in chiave comica del racconto dell’Amleto, introduce lo spettatore ai temi della tragedia shakespeariana sfruttando le corde del grottesco e del riso liberatorio. Il valore aggiunto di “Giangurgolo, principe di Danimarca” è nella straordinaria ricchezza del linguaggio teatrale, che si serve contemporaneamente della forza espressiva delle maschere, della pantomima, del canto e della musica dal vivo.

Dopo il “Luppino” Max Mazzotta si aggiudica anche il premio “Elmo”

RIZZICONI (RC) – Dopo il Premio Internazionale “Silvana Luppino” arriva anche il premio “Elmo” per l’attore e regista cosentino Max Mazzotta. La consegna dell’importante riconoscimento giunto alla 7ª edizione e istituito dall’Associazione culturale “Piazza Dalì”, è prevista per lunedì 6 agosto alle 20,30 nella suggestiva scalinata della Chiesa di San Teodoro Martire a Rizziconi. Il Premio ispirato all’elmo di San Teodoro, patrono della stessa città e che ha come slogan “storie di ordinaria cultura”, dà spazio all’innovazione e alla ricerca con artisti affermati in arte sperimentale e contemporanea, impegnati concretamente a valorizzare il concetto di cultura nel Sud Italia e non solo. Tra questi anche Max Mazzotta, già allievo di Strehler, fondatore della storica compagnia teatrale “Libero Teatro” e volto noto del cinema italiano. «Max Mazzotta è il primo attore a ricevere il “Premio Speciale Elmo” – spiega il presidente dell’Associazione “Piazza Dalì” Gianmarco Pulimeni – . Nella rosa dei candidati c’erano diversi artisti ma la giuria, coordinata in qualità di presidente dal giornalista e autore tv per Mediaset Domenico Naso, ha scelto Max all’unanimità perché è uno di quegli attori che più rappresenta la Calabria. Tutti abbiamo visto i suoi film e ammirato il suo talento. Per noi averlo tra i premiati quest’anno significa coronare un sogno». «Mi fa molto piacere ricevere questo premio e ringrazio i giovani soci dell’associazione “Piazza Dalì” per quello che fanno. Resistere e insistere in una piccola e difficile realtà del Sud, organizzare cose che abbiano un valore sociale e culturale nel nostro territorio calabrese», commenta infine Max Mazzotta che proprio di recente ha ricevuto un altro prestigioso riconoscimento. Lo scorso 21 luglio infatti l’attore ha ritirato il “Silvana Luppino” che premia le eccellenze italiane anche nel campo dell’arte sul palco del Castello Aragonese di Crotone per la quarta edizione della manifestazione organizzata dall’associazione culturale SoDaLe di Cassano allo Jonio in memoria di Silvana Luppino, direttrice del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide fino al 2014 e patrocinata tra gli altri dal Ministero dei Beni Culturali, la Regione Calabria e la Regione Campania.

 

 

Da Ottobre al PTU il nuovo laboratorio teatrale di Max Mazzotta

RENDE (CS) – Partirà ad ottobre il nuovo laboratorio organizzato da Libero Teatro in collaborazione con Cams Centro Arti Musica e Spettacolo Unical e diretto dall’attore e regista Max Mazzotta sulle opere teatrali di Samuel Beckett. Il corso per attori, che si terrà al Piccolo Teatro dell’Unical fino al mese di marzo, è rivolto a studenti universitari, giovani artisti ed interpreti, e terminerà con l’allestimento e la messinscena di uno spettacolo teatrale. <<A trent’anni dalla scomparsa di Samuel Beckett, Libero Teatro vuole rendergli omaggio con un laboratorio teatrale incentrato sulle sue opere drammaturgiche con il desiderio e l’ambizione di farle conoscere ai più giovani, per tentare di riscoprirne il senso poetico, ricercando, con gli strumenti contemporanei, nuove forme musicali capaci di far vibrare ancora una volta le sue note poetiche universali>> spiega Mazzotta. <<Beckett è senza dubbio uno degli autori più complessi e completi del teatro e della letteratura moderna – continua il regista -. Con la sua opera ha influenzato tutta la drammaturgia teatrale venuta dopo di lui. Maestro e genio assoluto, ha saputo fare del linguaggio scritto un vero e proprio spartito interiore, una musica che si nutre di parole pesanti come macigni, intrise di una poesia talmente elevata che tocca le corde dell’anima segnando per sempre le viscere della nostra coscienza>>.

COME SI ARTICOLA IL LABORATORIO

Il laboratorio è incentrato su lezioni teoriche e pratiche di improvvisazione, studio dei testi teatrali, recitazione e interpretazione dei personaggi beckettiani, canto, training fisico e vocale, elementi di danza e coreografia a cura anche di professionisti del settore che affiancheranno il regista durante il percorso formativo. Per l’esito finale è previsto inoltre l’utilizzo di materiali video e multimediali. Lo studio sulle poetiche teatrali e sulla storia del teatro invece si avvarrà della collaborazione di docenti del Dams Unical. In particolare il laboratorio è diviso in due fasi: una prima fase da ottobre a dicembre 2018 con tre incontri a settimana ed una seconda fase da gennaio a marzo 2019 con quattro-sei incontri a settimana. È aperto ad un massimo di quindici aspiranti attori (studenti e non) e tre stagisti/tirocinanti Unical. Nella selezione degli stagisti saranno privilegiati tesisti e studenti con esigenze didattiche direttamente correlate all’argomento trattato.

A fine corso sarà rilasciato a chi ne farà richiesta un attestato di partecipazione e gli studenti Unical iscritti al Dams potranno richiedere i crediti formativi (Cfu) o partecipare come tirocinanti. I giorni, gli orari e i costi del laboratorio saranno comunicati durante il primo incontro conoscitivo che si svolgerà lunedì 15 ottobre 2018 alle ore 18 al Piccolo Teatro Unical.

COME CANDIDARSI

Per partecipare al laboratorio bisogna candidarsi inviando una breve lettera motivazionale all’indirizzo della compagnia info@liberoteatro.org con oggetto “candidatura al laboratorio teatrale 2018/2019” aggiungendo alla mail i propri dati anagrafici e di residenza e se studenti Unical anche l’anno e il corso di laurea, entro e non oltre lunedì 8 ottobre 2018. I candidati riceveranno una mail di conferma e convocazione al primo incontro (15 ottobre). Dopo il primo incontro collettivo seguiranno dei colloqui individuali di valutazione con il regista e curatore Max Mazzotta.

“Tre tentativi per un sogno”. Libero Teatro omaggia Anna Marchesini

COSENZA – Il secondo appuntamento della quinta edizione della rassegna Milf, organizzata da Il Filo di Sophia che nel 2018 festeggia il decimo anno di attività, vede andare in scena, al Teatro dell’Acquario di Cosenza giovedì 19 aprile alle ore 20.30, il nuovo spettacolo di Libero Teatro “Tre tentativi per un sogno – Omaggio ad Anna Marchesini” per la regia di Max Mazzotta con Graziella Spadafora.

Proprio Max Mazzota in questi giorni è impegnato nelle riprese del nuovo film di Gabriele Mainetti “Freaks out”, che arriva dopo il grande successo di “Lo chiamavano Jeeg Robot”, anche questo scritto con Nicola Guaglianone. Mazzotta completa il cast del film, girato fra Roma e la Calabria, composto da Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, Giorgio Tirabassi e Franz Rogowski.

Max Mazzotta e il personaggio di Anna Marchesini

«Affrontare un lavoro teatrale sulla biografia di una donna di teatro è un’esperienza stimolante e allo stesso tempo complessa poiché non è frutto della creatività di un drammaturgo, ma è la vita stessa dell’attrice che da narrazione diventa drammaturgia – racconta il regista Max Mazzotta – La trama non è un racconto inventato, ma prende spunto dal vissuto della protagonista che sul palcoscenico smette di essere persona e diventa personaggio. Un lavoro di ricerca minuzioso, simile per alcuni versi a un’indagine investigativa, in cui si analizzano le motivazioni più profonde, la parte emotiva più nascosta per risolvere i casi più difficili. È stato per noi emozionante e commovente ripercorrere la vita di Anna Marchesini, un’attrice completa, una scrittrice d’altri tempi, una donna sensibile e allo stesso tempo ironica, forte e determinata. Qualità che le hanno permesso di tramutare eventi tragici in momenti di passaggio, di cambiamento fino a trasformarli in racconti grotteschi e comici: ridere delle proprie disgrazie e farne tesoro».

«Ci siamo divertiti tantissimo nel ridare corpo e vita a quei personaggi popolari che l’hanno resa celebre: dalla “sessuologa”, alla “signorina Carlo/cecata”, passando per la “cameriera secca dei signori Montagné” – continua il regista – Abbiamo cercato di penetrare nel suo mondo, nella sua personalità, nella sua intimità in punta di piedi, sforzandoci di immaginare come si sarebbe raccontata lei stessa, cosa avrebbe fatto in questa o in quella scena. Un omaggio, dunque, sincero come fu la vita di Anna; vera e discreta come sanno esserlo solo i poeti. Non so se siamo riusciti nel nostro intento, certo è che abbiamo scelto di raccontare un’artista attraverso il suo amore per il teatro, la letteratura, la vita».

L’omaggio di Graziella Spadafora

L’onere o l’onore di portare sul palcoscenico tutto ciò spetta a Graziella Spadafora. «È sempre stato il mio sogno rendere omaggio ad Anna, una delle mie attrici preferite. – spiega Graziella Spadafora – In parte mi rivedo in lei per la sua verve comica, la sua spontaneità e quindi lo spettacolo. Vedo concretizzarsi una mia idea resa possibile dal genio di Mazzotta e tutto questo è davvero una vera magia».

All’Unical “Giganti”, il nuovo lavoro teatrale di Max Mazzotta al PTU

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Ancora un debutto per Libero Teatro, in scena con uno studio su “I Giganti della Montagna” di Pirandello dal 3 al 6 marzo alle ore 20,30 al Piccolo Teatro Unical. Giganti è infatti il titolo del nuovo lavoro diretto da Max Mazzotta, che vedrà sul palco gli allievi del laboratorio “Il 1900 e il teatro moderno” da lui curato e realizzato in collaborazione con il Cams dell’Università della Calabria. Nelle vesti dei personaggi del testo pirandelliano Rossella Agosto, Sara Capitano, Ilaria Nocito, Simona Cristiano, Camilla Sorrentino, Francesca Pecora e Matteo Spadafora. Musica e luci di Graziella Spadafora e Iris Balzano, responsabile tecnico Gennaro Dolce e stage voce/canto il maestro Alessandro Castriota Scanderbeg. Per la particolare disposizione del pubblico sul palco i posti saranno limitati, per cui il Libero Teatro consiglia a chi vuole assistere a Giganti di prenotare.

«L’esito di un laboratorio teatrale, è sicuramente il succo poetico, la “summa” di ciò che si è studiato, analizzato e creato in circa un anno di lavoro intenso e approfondito sull’opera di Pirandello. Voglio ringraziare e fare i miei complimenti agli allievi-attori che hanno studiato e messo in pratica con serietà, coraggio, equilibrio e maturità sorprendente, la difficile scrittura di Pirandello. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno avuto l’ardire di avvicinarsi a questa ricerca e in particolare Alessandro Castriota Scanderbeg, che ci ha offerto la sua esperienza di maestro musicista e cantante»dichiara lo stesso Mazzotta.

 

La porzione di realtà si confronta e si confonde con quella dell’immaginazione

Nei Giganti, Pirandello, ci porta nel punto limite dove la porzione di realtà si confronta e si confonde con quella dell’immaginazione e ci fa scoprire le metamorfosi di coscienza attraverso le dinamiche (teatrali) a cui sono sottoposti tutti i personaggi dell’opera: gli attori della compagnia della contessa Ilse e i personaggi degli “scalognati”, parte viva dell’immaginazione stessa, capeggiati dal mago Cotrone e che vivono in una strana villa ai piedi di una montagna, lontano da tutto e da tutti. La missione di Ilse (contessa perché sposa un conte che diventerà attore ed impresario della compagnia omonima) è quella di portare in giro per le piazze, nei teatri, la Favola del figlio cambiato, opera che un poeta scrisse per lei e che per lei, si uccise. Anche se in un mondo in cui gli uomini sono sordi alla poesia, Ilse rifiuta l’offerta del mago Cotrone di rappresentare la favola nella villa come un prodigio che s’appaghi da sè, senza bisogno di andare tra gli uomini e di rischiare la vita per l’arte. Ilse deve compiere la sua missione fino in fondo, Ella è un eroe tragico (al femminile) che incarna il teatro col suo “debito sacro” verso la poesia. Quello di Ilse è un percorso verso la purificazione dal peccato attraverso un “eroico martirio”. Ed ecco che la villa degli scalognati diventa un luogo interiore generato dall’alchimia di Cotrone che ha la funzione di purificare Ilse prima di affrontare i Giganti (umanità senza più il senso dell’umano) o anche i Giganti interiori, ombre nascoste tra le pieghe della coscienza. Lo spazio scenico è qui pensato e usato come una specie di “coscienzioscopio”, strumento capace di farci osservare le “maschere” dei centomila “io”, di uno o di nessuno, che strutturano il comportamento umano nelle sue turbolente vicissitudini emotive. Nei Giganti della Montagna, è racchiusa tutta la poetica Pirandelliana, un’opera enorme, piena di significati e di mondi che s’intersecano in un labirinto interiore capace di scuotere dal profondo il senso ultimo e tragico dell’esistenza stessa, per poi perderlo, quasi immediatamente, lasciandoti solo il barlume di una magnifica intuizione e nulla più.

“Teatro d’aMare”, a Tropea di scena la drammaturgia calabrese

teatro d'amare 2017

TROPEA (VV) Non poteva che non tornare in questo mese la seconda edizione di Teatro d’aMare, la rassegna di nuova drammaturgia calabrese organizzata da Libero Teatro e LaboArt, che si terrà nella cittadina vibonese dal 6 al 24 settembre e che trova in Max Mazzotta la direzione artistica e in Maria Grazia Teramo quella organizzativa. Il convegno e i tre spettacoli dell’edizione 2017 avranno come casa Palazzo Santa Chiara, in largo Ruffa a Tropea. Anche per quest’anno spazio ai più piccoli con un laboratorio teatrale ad hoc. Si parte mercoledì 6 settembre con un doppio appuntamento. Alle ore 16, conferenza stampa di presentazione del cartellone di Teatro d’aMare 2017 insieme ai direttori Max Mazzotta e Maria Grazia Teramo e al sindaco di Tropea Giuseppe Rodolico. Sempre a Palazzo Santa Chiara, e sempre il 6 settembre alle ore 17, il convegno Parola tragica e comica. La drammaturgia calabrese a cura, come già avvenuto lo scorso anno, della docente dell’Università della Basilicata e drammaturga Vincenza Costantino. Relazionano insieme a lei i docenti dell’Università della Calabria Carlo Fanelli e Donata Chiricò, il direttore del Teatro auditorium Unical Fabio Vincenzi e il magnifico rettore dell’ateneo Gino Mirocle Crisci. Seguirà Letture dalla Calabria ad opera di Emilia Brandi, Ernesto Orrico e Francesco Carchidi. Dopo questo robusto antipasto, il primo spettacolo andrà in scena domenica 10 settembre, a partire dalle ore 21, Giufà e il mare. Prodotto da Centro Rat/Teatro dell’Acquario, lo spettacolo è scritto e diretto da Antonello Antonante e vede in scena Maurizio Stammati e Dilva Foddai. Domenica 17 settembre, sempre a Palazzo Santa Chiara con inizio alla 21, tocca a Mana Chuma Teatro in Come un granello di sabbia interpretato da Salvatore Arena che è regista dello spettacolo e autore del testo insieme a Massimo Barilla. Chiusura, domenica 24 settembre, con l’anteprima nazionale del nuovo lavoro di Max Mazzotta e del Libero Teatro dal titolo Commedia all’italiana. Scritto e diretto dallo stesso Mazzotta, saliranno con lui sul palco Antonella Carchidi, Matteo Lombardo, Paolo Mauro, Alma Pisciotta, Francesco Rizzo, con la partecipazione di Alessandro Castriota Skanderbeg. Anche per questa edizione di Teatro d’aMare è previsto uno spazio dedicato ai più piccoli. Ad allestirlo, sabato 9 e domenica 10 settembre, sarà Teatrino clandestino Sud e verrà curato da Daniele Scarpelli. Dal titolo Amami, il laboratorio (a cui possono partecipare gli aspiranti attori dai 4 anni in su), attraverso il dialogo creativo tra i partecipanti e  l’animatore teatrale, si approfondirà la tematica dell’amore legata al teatro che porterà all’invenzione di svariati personaggi teatrali. Senza mai perdere il tono giocoso del laboratorio, i partecipanti daranno luogo infine ad una piccola prova aperta al pubblico per condividere la loro esperienza.