Archivi tag: omicidio

Castrovillari, coppia uccisa in auto. Lui nel bagliaio, lei alla guida

CASTROVILLARI (CS) – I corpi delle vittime sono stati ritrovati ieri sera, su una Mercedes di colore scuro. Maurizio Scorza, 57 anni e la sua compagna di nazionalità marocchina residente a Villapiana, sono stati uccisi a colpi di pistola e lasciati nella vettura in una strada interpoderale a Cammarata di Castrovillari, in località Gammellone.

Secondo quanto emerso Scorza era stato già vittima di un precedente agguato nel 2013 a seguito del quale era rimasto ferito. Sarebbe stato un residente della zona a telefonare alle forze dell’ordine per segnalare la vettura sospetta ferma con i fari ancora accesi sul ciglio strada. Per gli inquirenti il delitto sarebbe maturato in ambienti criminali. Dentro al bagagliaio oltre al corpo dell’uomo infatti, è stato rinvenuto anche un capretto morto, dettaglio che avvalora la tesi della matrice relativa alla criminalità.

Cosenza, omicidio Taranto: chiesti 16 anni per Domenico Mignolo

COSENZA – Il sostituto procuratore generale, Raffaella Sforza, ha chiesto 16 anni di reclusione per Domenico Mignolo, accusato dell’omicidio compiuto a marzo del 2015, di Antonio Taranto, all’epoca dei fatti 25enne. Il giovane venne freddato nel quartiere di via Popilia nel corso di una lite per futili motivi. La suprema Corte di Cassazione nel 2019 annullò con rinvio il verdetto di appello, disponendo un nuovo giudizio di secondo grado. La requisitoria del sostituto procuratore di Catanzaro Raffaella Sforza si è conclusa con la richiesta di condanna a 16 anni di carcere nei confronti del trentenne cosentino Domenico Mignolo. Il processo riprenderà il 7 febbraio e discuteranno le difese e le parti civili.

 

Donna trovata morta a Belvedere, si indaga per omicidio

BELVEDERE MARITTIMO (Cs) – Il cadavere su una donna, Aneliya Dimova, bulgara di 56 anni, é stato trovato questa mattina nel centro storico di Belvedere Marittimo.
Da quanto si é appreso la donna, che viveva stabilmente nel comune del Tirreno cosentino, è stata trovata nel proprio letto, con il volto coperto da un fazzoletto. La causa della morte, da una prima analisi del medico legale, è da attribuirsi a diversi colpi alla testa, inferti probabilmente con un oggetto contundente.

Al si esclude nessuna ipotesi e i carabinieri della Compagnia di Scalea, coordinati dalla Procura della Repubblica di Paola, diretta da Pier Paolo Bruni, stanno cercando di ricostruire gli ultimi attimi di vita della donna per risalire all’assassino.
Al vaglio degli investigatori anche eventuali registrazioni di telecamere di videosorveglianza nelle vicinanze. 

Omicidio nel vibonese, ucciso 27enne

MILETO (VV) – Un giovane di 27 anni, Francesco Palmieri, è stato assassinato ieri sera nella frazione Paravati di Mileto, nel vibonese, in quello che dalla dinamica sembrerebbe essere un agguato.

Il corpo dell’uomo è stato trovato riverso a terra con ferite d’arma da fuoco alla testa.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Mileto e quelli della Compagnia di Vibo Valentia che hanno avviato le indagini per risalire all’autore del gesto. Secondo quanto si è appreso, le indagini sono indirizzate verso la vita privata di Palmieri per cercare di stabilire se avesse avuto dei contrasti con qualcuno nell’ultimo periodo.

Imprenditore ucciso a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Un imprenditore edile è stato ucciso a Reggio Calabria. L’uomo, Francesco Cuzzocrea, di 61 anni, già noto alle forze dell’ordine ma per fatti datati nel tempo, si trovava in un terreno in contrada Rosario Valanidi, nella zona nord-est della città.

L’omicidio sarebbe avvenuto nella serata di ieri.

Contro di lui sono stati sparati numerosi colpi d’arma da fuoco.

Le indagini sono condotte dai carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Reggio Calabria.
   

Svolta nelle indagini per l’omicidio di Giuseppe Ramundo, c’è un indiziato

FUSCALDO (CS) – I carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno dato esecuzione a un decreto di “fermo di indiziato di delitto”, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Paola nei confronti di G.R., un pensionato 66enne abitante alla frazione Cariglio di Fuscaldo. 

Sul conto dell’uomo sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza per l’omicidio di Giuseppe Ramundo, il 52enne ritrovato cadavere ieri mattina, dopo essere stato raggiunto da tre colpi d’arma da fuoco, sul ciglio di una strada comunale a qualche decina di metri dalla propria abitazione, mentre lo stesso G.R. veniva soccorso per una ferita d’arma da fuoco.

Le immediate indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Paola, dr. Pierpaolo Bruni, e dal Sostituto Procuratore della Repubblica, D.ssa Teresa Valeria Greco, e svolte dal N.O.R. della Compagnia di Paola  – e, per quanto riguarda i rilievi tecnici dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cosenza -, hanno permesso, in breve tempo, di raccogliere i gravi indizi di colpevolezza, posti alla base del provvedimento eseguito.

In particolare, è emerso come tra i due, vicini di casa e con fondi confinanti, vi fossero da diversi anni rapporti tesi dovuti, essenzialmente a problematiche di “confini” che avevano portato nel tempo a liti l’ultima delle quali sfociata con il tragico epilogo di ieri mattina.

Per commettere l’omicidio, è stata utilizzata una pistola calibro 7,65 detenuta e portata illegalmente per la quale sono in corso accertamenti per stabilirne la provenienza.

G.R. a seguito della notifica del provvedimento di “fermo” è stato associato presso la Casa Circondariale di Paola.

Scoperti cadaveri in auto. Duplice omicidio nel cosentino

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) I corpi senza vita di due uomini sono stati ritrovati stamane in Contrada Apollinara nel territorio di Corigliano – Rossano.

I cadaveri sono stati rinvenuti in un’auto parcheggiata nei pressi di un distributore di carburante.

I due, secondo una prima ed evidente ricostruzione sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco. Si tratterebbe di Pietro Greco di 39 anni, sorvegliato speciale, e Francesco Romano 44 anni imprenditore.

Secondo gli inquirenti Greco, originario di Castrovillari, era considerato un elemento emergente nel contesto criminale calabrese. Su di lui pendevano precedenti per narcotraffico. Romano, che di mestiere faceva l’imprenditore, era invece incensurato.

 

 

 

Accusato di omicidio e rapina, arrestato

VIBO VALENTIA – E’ stato arrestato a Roma dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vibo Valentia, in collaborazione con la Compagnia aeroporto di Fiumicino, un cittadino bulgaro di 29 anni, Vasil Naidenov Ivanov, detto “Vasco”.

L’uomo è accusato di essere l’autore, assieme ad un complice, di una rapina in una villa di Filadelfia, nel Vibonese, finita tragicamente con la morte di un uomo di 75 anni. 

L’arrestato si trova ora nel carcere di Rebibbia. L’accusa è stata quella di omicidio, rapina ed incendio aggravato. 

Uomo ucciso a Rosarno, responsabile si costituisce

ROSARNO (RC) – Si è costituito ai carabinieri di Rosarno l’autore dell’omicidio di Domenico Pangallo, di 58 anni, il cui cadavere, rinvenuto con lesioni da percosse al volto e alla testa, è stato trovato per strada a San Ferdinando nella tarda serata del 26 giugno scorso.

Si tratta di Giuseppe Cacciola, di 33 anni, a cui i carabinieri della Compagnia e del Gruppo di Gioia Tauro hanno notificato un decreto di fermo emesso due giorni fa dal pm Giorgio Panucci della Procura di Palmi diretta da Ottavio Sferlazza.

Dalle indagini è emerso che Pangallo era stato indotto con l’inganno a recarsi a San Ferdinando a casa della moglie di Cacciola, a cui era legato da una relazione virtuale.

Una volta entrato, l’uomo, secondo l’accusa, è stato ripetutamente percosso con schiaffi e calci al volto ed ai fianchi da Cacciola per poi essere trascinato, esanime, sulla strada, a pochi metri dall’ingresso dell’abitazione dell’indagato.

Cacciola, di cui erano subito cominciate le ricerche, si è reso irreperibile fino a stasera.

Cosenza, omicidio Giuseppe Ruffolo, arrestati autore e mandante. I nomi

COSENZA – La Polizia di Stato, a conclusione di complesse indagini, svolte dalle Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro e dal Servizio Centrale Operativo e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, sotto la guida del Procuratore della Repubblica dott. Nicola Gratteri, nella tarda serata di ieri ha dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere a carico di due persone ritenute responsabili di omicidio, aggravato dal metodo e dall’agevolazione dell’associazione mafiosa, e porto illegale di armi. Si tratta di Roberto Porcaro, 35 anni di Cosenza e di Massimiliano D’Elia, 33 anni di Carolei, entrambi con numerosi precedenti di polizia.

L’indagine, suffragata dal contributo delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, ha permesso di ricostruire le dinamiche, maturate in seno al clan mafioso LANZINO-PATITUCCI, che portarono all’omicidio di Ruffolo Giuseppe, deceduto il 22 settembre del 2011 dopo essere stato attinto da diversi colpi di arma da fuoco.

La vittima nella circostanza era stata attinta da diversi colpi di arma da fuoco esplosi, mentre percorreva, in auto, Via Degli Stadi a Cosenza, da un attentatore che viaggiava a bordo di uno scooter. Secondo le indagini, si è potuto documentare come l’azione omicidiaria fosse scaturita dall’attività usuraia di Ruffolo senza il preventivo assenso dei Lanzino-Patitucci, omettendo di far confluire parte dei proventi illeciti nella “bacinella dell’organizzazione criminale di appartenenza”. In tale contesto le indagini hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza a carico di Porcaro e D’Elia, quest’ultimo autore del delitto.

Dopo le formalità di rito i due sono stati tradotti nel carcere di Cosenza.