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Reddito di Cittadinanza, Occhiuto: “Conte strumentalizza disperazione della gente”

CATANZARO – “Il reddito di cittadinanza è stato un errore dei Cinque Stelle, è stato sbagliato descriverlo come un beneficio a tempo indeterminato. Ma ad un errore si ripara con una soluzione efficace. In Italia i centri per l’impiego e i meccanismi necessari ad incrociare domanda e offerta di lavoro non funzionano”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista a “Libero”.

“Bisogna intervenire subito sul mercato del lavoro e sulla formazione. Altrimenti in una Regione come la mia, che ha 240mila percettori di reddito di cittadinanza, coloro che perderanno il sussidio difficilmente troveranno lavoro in 7-8 mesi”.

“Giuseppe Conte strumentalizza la disperazione della gente. Mi preoccupa perché sta riportando i grillini agli albori, con un atteggiamento incendiario, con toni irresponsabili, e gettando benzina sul fuoco. Qualche giorno fa abbiamo condannato le minacce di morte rivolte al presidente Meloni e alla sua bimba. Forse qualcuno dovrebbe riflettere, e cambiare registro”, sottolinea il governatore Occhiuto.

Occhiuto: “Meloni sta stupendo tutti, non fallirà”

“Il rapporto tra il mio partito e il governo non è cominciato con il piede giusto. Forse anche per questo, adesso, ogni volta che Forza Italia fa delle osservazioni, queste vengono ritenute polemiche”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista a “Libero”.

“Ma il presidente Meloni sta stupendo tutti per capacità e autorevolezza: governerà per cinque anni e non fallirà. Anche perché, se dovesse fallire, perderebbe Forza Italia, perderebbe il centrodestra e perderebbe l’Italia”, sottolinea il governatore Occhiuto.

Trebisacce, denunciati 34 furbetti del reddito di cittadinanza: danno da 125mila euro

TREBISACCE (CS) – Trentaquattro persone, 5 di nazionalità italiana e 29 stranieri, residenti a Trebisacce, sono stati scoperti e denunciati dai carabinieri per aver ottenuto illecitamente il beneficio del reddito di cittadinanza. Per tutti è partita la procedura di sospensione del sussidio. Le irregolarità contestate sono legate all’omessa comunicazione delle posizioni personali rispetto alle misure cautelari a loro carico mentre per i cittadini stranieri, l’accusa è di aver fornito false dichiarazioni sul periodo di permanenza in Italia. Il danno complessivo è stato stimato in circa 125mila euro.

Reddito di cittadinanza senza averne diritto, denunciati 102 stranieri

CROTONE – La Guardia di finanza ha individuato in questi primi mesi del 2022 ed anche grazie all’ausilio fornito dai locali uffici dell’INPS, 102 soggetti stranieri ritenuti responsabili di aver percepito illecitamente il reddito di cittadinanza per un importo complessivo di circa 500 mila euro. Per legge, il cittadino straniero può percepire il contributo solo se residente in Italia da almeno 10 anni al momento della presentazione della richiesta, dei quali, almeno gli ultimi 2 anni, in maniera continuativa.

Da una verifica dei requisiti è stato accertato l’utilizzo di false attestazioni nelle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (D.S.U.) da parte di 102 persone di nazionalità extracomunitaria che, pur non avendo maturato il periodo di residenza richiesto, hanno comunicato all’Ente erogatore di esserne comunque in possesso.

Alcuni cittadini extracomunitari avrebbero percepito il sussidio pubblico nonostante fossero residenti in Italia da appena pochi mesi. In un caso, ad esempio, è stata conseguita la residenza nell’ottobre del 2020 e la richiesta è stata effettuata nel marzo del 2021. In un altro è stato anche accertato che un cittadino extracomunitario, nonostante fosse stato già denunciato per analoghi fatti in altra zona d’Italia, ha ripresentato, questa volta nella provincia di Crotone, la richiesta per ottenere il beneficio in parola. Oltre alla denuncia alla locale Procura della Repubblica, i percettori del sussidio sono stati segnalati all’INPS per la revoca o sospensione del contributo e per il recupero delle somme già erogate, nonché per il blocco dei contributi richiesti, ma non ancora erogati

Rende, avviati i PUC: “obbligo” di lavorare per chi prende il reddito di cittadinanza

RENDE – I PUC – Progetti Utili per la Collettività – sono rivolti alle persone che beneficiano del reddito di cittadinanza che abbiano sottoscritto un Patto per il Lavoro o un Patto per l’Inclusione Sociale con un’impegno settimanale a favore della comunità in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e a tutela dei beni comuni.

“I PUC – spiega l’assessore alle politiche sociali Annamaria Artese – rappresentano un’occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività: per i beneficiari, perché i progetti saranno strutturati in coerenza con le competenze del beneficiario, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l’impiego o presso il Servizio sociale del Comune; per la collettività, perché i PUC dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e attivati per dare un contribuito alla propria comunità di appartenenza”.

Il primo progetto avviato dall’amministrazione comunale rendese è stato denominato “Ti accompagno” e prevede che otto beneficiari del RdC, quattro segnalati dal Servizio sociale del Comune e quattro dal CPI di Cosenza, prestino servizio di accompagnamento agli studenti delle scuole primarie e secondarie di Rende impegnati nelle attività laboratoriali del progetto “Conosci il tuo borgo”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Politiche per la Famiglia. Avviato anche il progetto culturale su attività di supporto alle biblioteche che prevede l’impiego di venti beneficiari.

Molto importante per la città è, inoltre, il progetto relativo all’ambiente, con ben 40 unità che si occuperanno della manutenzione del verde e del supporto del decoro urbano. Il sindaco Marcello Manna si dice soddisfatto dell’avvio dei progetti utili per la collettività anche perché: “rappresentano un’importante occasione di inclusione per i beneficiari e per la nostra comunità, un momento di crescita collettiva”

Rende, furbetti del reddito di cittadinanza: 17 denunciati

RENDE – I Carabinieri della Compagnia di Rende (CS) hanno denunciato 1 persona accusata per i reati di “truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, omessa comunicazione di informazioni rilevanti ai fini della revoca del reddito di cittadinanza e false dichiarazioni”. Nel corso di specifiche verifiche ed accertamenti sviluppate anche tramite gli uffici dell’Inps ed operate attraverso una fitta rete di incroci di dati disponibili, i militari della Stazione di Rende sono riusciti ad individuare un 43enne cosentino che da diversi mesi stava continuando ad usufruire del beneficio nonostante fosse in stato di detenzione domiciliare. Nello specifico l’uomo aveva omesso di comunicare di essere sottoposto a misura cautelare godendo così dei privilegi del Reddito di Cittadinanza, falsificando anche informazioni importanti all’ente erogatore per la fruizione del citato beneficio, percependo indebitamente il reddito di cittadinanza.

La normativa di legge sulla materia prevede, infatti, l’obbligo per i richiedenti – al momento della presentazione della documentazione – a comunicare all’Inps l’eventuale presenza di cause impeditive oppure, dopo l’erogazione del sussidio, a comunicare sopraggiunte cause ostative, come le misure cautelari coercitive personali, o variazioni della propria condizione economica che modificano i presupposti necessari per la concessione del beneficio.

Inoltre l’uomo, per eludere i controlli e preservare indebitamente il beneficio, aveva dichiarato falsamente residenze fittizie omettendo di comunicare di essere sottoposto a misura coercitiva.

Denunciato dai Carabinieri dell’Arma, deve restituire euro 10.500,00: la somma è stata stimata a seguito dell’attivazione della procedura finalizzata al recupero del beneficio indebitamente percepito.

Alla stessa stregua i Carabinieri di Torano Castello (CS) hanno denunciato 15 cittadini provenienti dalla Nigeria e dallo Sri Lanka, tutti di età compresa tra i 21 e i 35 anni, i quali percepivano indebitamente il reddito da circa due anni.

La scoperta è stata fatta dai carabinieri durante un’indagine svolta in collaborazione con i militari dell’Ispettorato del lavoro di Cosenza per verificare l’attendibilità delle dichiarazioni che i soggetti avevano rilasciato per ottenere il sostegno economico italiano introdotto come misura di contrasto alla povertà. Nello specifico i denunciati con apposita autocertificazione, attestavano falsamente di essere residenti in Italia da 10 anni. Le sottoscritte dichiarazioni mendaci permettevano ai predetti di percepire fraudolentemente, a partire dal 2020, emolumenti per reddito di cittadinanza per un danno economico ancora in fase di quantificazione. I soggetti sono stati segnalati all’istituto di previdenza sociale che dovrà procedere con la revoca/decadenza del beneficio e il recupero delle somme indebitamente percepite.

L’attività si inserisce in una più ampia campagna di controlli promossa dal Comando Compagnia Carabinieri di Rende volta a verificare la legittima percezione del beneficio del reddito di cittadinanza al fine di reprime ogni forma di raggiro della normativa vigente.

 

 

Furbetti del reddito di cittadinanza, denunciati 43 affiliati alle cosche

VIBO VALENTIA – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, hanno individuato e segnalando all’Autorità Giudiziaria 43 soggetti per l’indebita percezione del reddito di cittadinanza. Considerato che il reddito di cittadinanza non può essere erogato a nuclei familiari i cui componenti siano sottoposti a misure cautelari o condannati per reati gravi, dai controlli è emerso che le 43 persone  hanno chiesto e ottenuto dall’Inps il beneficio economico, omettendo di dichiarare l’esistenza a loro carico di condanne (anche per associazione a delinquere di tipo mafioso).

 Tra i soggetti implicati figurano, tra gli altri, esponenti di spicco ed affiliati alle cosche vibonesi, come Leonardo Melluso, 56 anni, al vertice dell’omonima cosca di Briatico, già coinvolto nell’operazione “Costa Pulita”, Francesco La Rosa, 47 anni, affiliato all’omonima cosca di Tropea, già condannato per il reato previsto dall’art.416 bis C.P., Gaetano Muscia, 57 anni, affiliato alla cosca Mancuso di Limbadi, già coinvolto nell’operazione “Ossessione”, Pasquale Accoriti di 52 anni affiliato alla cosca La Rosa di Tropea, già coinvolto nell’operazione “Cerbero”, Raffaele Pardea, 62 anni, affiliato alla cosca Pardea-Ranisi di Vibo Valentia e Francesco Gasparro, 50enne, affiliato allo cosca Accorinti di Zungri, già implicati nell’operazione “Rinascita Scott”. I soggetti coinvolti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, guidata dal Procuratore – Dott. Camillo Falvo, per il reato previsto e punito dall’art. 7, commi 1 e 2 del D.L. 28 gennaio 2019, n. 4. L’importo complessivo delle somme indebitamente percepite e, quindi, segnalate alla magistratura e all’Inps per il recupero, la revoca del beneficio, ammonta a 225.000 euro.

Reddito Cittadinanza, in Calabria presentate oltre 66mila domande

CATANZARO – Le domande di Reddito di cittadinanza presentate in Calabria, secondo un dato aggiornato al 24 aprile scorso, ammontano a 66.605. Lo riferisce il portale di divulgazione economica “OpenCalabria”.

Rispetto al totale delle domande, 23.401 sono state presentate in provincia di Cosenza (il 35% del totale regionale), 17.880 in quella di Reggio Calabria (27%), 11.697 in quella di Catanzaro (17,7%), 8.540 in quella di Crotone (12,9%) e 4.547 in quella di Vibo Valentia (6,9%).

«Fino alla stessa data del 24 aprile, inoltre – afferma ancora OpenCalabria – il tasso di copertura del Reddito di cittadinanza in Calabria e’ stato pari a poco meno del 92% delle domande totali attese. É un valore superiore di ben 17 punti percentuali rispetto alla media nazionale, a testimonianza di come nella regione la mobilitazione per questa misura sia stata molto piu’ elevata rispetto a quella osservata nel resto del Paese».

Fonte Ansa

Bando Navigator, già inoltrate oltre 16mila domande per 3000 posti

ROMA – Ai dati raccolti fino alla giornata di ieri sono oltre sedicimila, per la precisione 16.733 le candidature arrivate finora per il 3000 posti di navigator, i tutor che avranno il compito di seguire nei vari passaggi i beneficiari del reddito di cittadinanza.

Il maggior numero di domande è arrivato dalla Sicilia ( 2.477 candidati) e dalla Campania ( 2.475 domande). Seguono il Lazio ( 2.236), la Puglia ( 2.004) e la Calabria ( 1.497). Il maggior numero di domande è giunto da laureati in Giurisprudenza. Le domande potranno essere inviate entro le ore 12.00 dell’8 maggio.

Fonte TgCom 24
Foto: IlNormanno

 

 

Reddito Cittadinanza, nessun affollamento agli sportelli

CATANZARO – Nessuna ressa o file in Calabria, ma tanto interesse e richieste di informazioni ai Caf per la giornata di esordio del reddito di cittadinanza.
Giovani inoccupati, donne, pensionati perfino qualche famiglia: si sono presentati alla spicciolata davanti allo sportello del Caf Cisl Magna Graecia di Catanzaro.

«C’è interesse – dice un’operatrice – ma molti chiedono solo ulteriori chiarimenti sui requisiti. Del resto c’è tempo fino a fine marzo per presentare la domanda».
«In questi giorni – spiega Francesco Mingrone, segretario generale Cisl Magna Graecia che comprende le province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia – consultando le nostre banche dati su base Isee, abbiamo conteggiato circa duemila nuclei familiari potenzialmente interessati al reddito di cittadinanza a Crotone, 1.200 a Vibo e 600 a Catanzaro. Dati analoghi, più o meno, per Cgil e Uil».

Tutt’altra atmosfera nelle Poste centrali del capoluogo.
Deserti gli sportelli e scarso lavoro per le due impiegate in servizio.

Fonte Ansa

Palazzo dei Bruzi, al via un servizio informativo sul Reddito di Cittadinanza

COSENZA – Lo sportello Sviluppo e Lavoro del Comune di Cosenza, ubicato presso gli uffici comunali del Centro “I Due Fiumi”, avvierà, nei prossimi giorni, un servizio informativo, di comunicazione e consulenza sul reddito di cittadinanza.

Lo comunica ai cittadini il consigliere comunale Andrea Falbo, delegato del Sindaco Mario Occhiuto alle strategie attive per il lavoro.

Il servizio informativo e di consulenza sul reddito di cittadinanza introdotto dal Governo nazionale con l’approvazione della recente manovra, sarà attivo ogni mercoledì, dalle ore 9,00 alle 11,30, a partire dal 6 febbraio.

«Nella mia qualità di delegato alle strategie attive per il lavoro del Comune di Cosenza – sottolinea il consigliere Andrea Falbo – ho ritenuto opportuno aggiungere ai servizi già attivi presso lo sportello Sviluppo e Lavoro, un punto informativo in grado di fornire alla cittadinanza tutte i chiarimenti necessari relativi ai percorsi da seguire  per beneficiare di questo sostegno ai disoccupati. Intendiamo in tal modo dare una risposta concreta alle tante persone che già da diverse settimane si stanno recando presso il nostro sportello alla ricerca di delucidazioni sul funzionamento dello strumento e sui requisiti per ottenerlo. Riteniamo – ha aggiunto Andrea Falbo – che uno sportello a carattere istituzionale come il nostro, radicato sul territorio, può su questa misura molto attesa dalla cittadinanza, svolgere un servizio di supporto e assistenza di pubblica utilità  per indirizzare l’utenza verso il percorso più giusto e corretto».