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Apei, tra le eccellenze italiane cinque pasticceri calabresi. C’è anche un cosentino

COSENZA – C’è anche un pezzo di Calabria in “Apei – Ambasciatori pasticceri dell’eccellenza italiana”, l’associazione nazionale è stata presentata ufficialmente al Sigep di Rimini sabato 12 marzo. Il maestro pasticcere Iginio Massari, presidente dell’associazione, ha scelto cinque eccellenze calabresi, del mondo della pasticceria e della gelateria, si tratta di: Rocco Scutella, maestro pasticcere della pasticceria Scutella di Delianuova (Rc); Francesco Mastroianni, maestro gelatiere di “Casa Mastroianni”; Vincenzo Pennestrì, maestro gelatiere della cremeria “Sottozero” di Reggio Calabria e i maestri pasticceri Valentino e Damiano Rizzo della pasticceria “San Francesco” di Spezzano della Sila (Cs).

La giornata inaugurale di Sigep – The Dolce World Expo è palcoscenico della nascita di un punto di riferimento assoluto nel futuro della pasticceria italiana. Sul palco della Pastry Arena alla fiera di Rimini oltre 40 stelle della pasticceria nazionale, capitanate dal maestro Iginio Massari, hanno annunciato al pubblico la fondazione ufficiale di Apei – Ambasciatori pasticceri dell’eccellenza italiana. Un’associazione che raduna le più alte maestrie del settore, che si fonda sullo scambio delle conoscenze e delle abilità, con l’obiettivo di portare l’arte dolciaria made in Italy nel mondo con tutti i suoi universi, dalla gelateria alla cioccolateria, le tecniche, le lavorazioni, i prodotti e le creazioni. Presente alla cerimonia il sottosegretario di Stato alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, che ha sottolineato l’impegno del governo a tutelare e certificare presso le istituzioni le professioni legate al mondo della pasticceria.

 

Cosenza, riattivato il geoportale del Comune per i servizi ai cittadini

COSENZA – “Il Geoportale è un importante strumento innovativo che offre significativi benefici agli utenti, soprattutto nel settore dei servizi tecnici e, indubbiamente, rappresenta un altro importante passo in avanti verso la completa e definitiva digitalizzazione dei servizi. Il Geoportale comunale è, infatti, un accesso diretto online alle principali informazioni che riguardano il territorio del Comune, dalle attività di programmazione e governo alle banche dati geografiche”. E’ quanto afferma l’assessore all’urbanistica, Pina Incarnato, annunciando la riattivazione del servizio che era ormai inattivo da diverso tempo.

“Il Geoportale – prosegue l’assessore Incarnato- si inserisce nel progetto di informatizzazione ed innovazione dell’Ente, fortemente voluto e attenzionato dal Sindaco Franz Caruso. Il portale mette a disposizione di cittadini, imprese e liberi professionisti, servizi più rapidi ed efficienti e, con un semplice click offre la possibilità di accedere ad una grande mole di informazioni, prima reperibili solo su fonti diversificate e spesso poco accessibili. L’obiettivo, ispirato al concetto lavorativo di geo-comunità, è l’attivazione di un sistema condiviso che permetta di raggiungere una sempre maggiore integrazione ed efficiente comunicazione tra gli Uffici e la cittadinanza, favorendo tutti i processi di dematerializzazione nella Pubblica Amministrazione.

  
 

“Tutti gli utenti possono accedere al servizio e utilizzare gli strumenti di consultazione per ottenere informazioni di carattere tecnico e amministrativo (destinazione urbanistica, normative, pianificazione territoriale, catastale, vincoli, ecc….). Il Geoportale è online all’indirizzo https://cosenza.geo-portale.it da qualche settimana e risulta molto apprezzato dall’utenza, che per ottenere le informazioni in esso contenuto non si deve recare più presso gli uffici comunali ma può comodamente accedervi da casa propria attraverso internet”.

“Siamo consapevoli dell’importanza dei servizi tecnologicamente avanzati- conclude Pina Incarnato – sui quali, per volontà del Sindaco Franz Caruso, spenderemo le nostre energie con determinazione per migliorare ulteriormente il settore, in un’ottica di semplificazione dei servizi al cittadino”.

Blitz tra Cosenza e Rende, smantellata rete di spaccio: decine di misure cautelari

COSENZA – Nella mattinata, oltre 50 Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, Genova e Napoli, supportati dalle unità cinofile antidroga, con la copertura aerea dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a 10 misure cautelari emesse dal GIP presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti di nazionalità italiana di età compresa tra i 30 e 60 anni, indagati, a vario titolo, in ordine ai reati di “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso” e di “estorsione”.

L’indagine, da cui deriva l’odierna operazione di polizia giudiziaria, è stata condotta dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Rende, con il prezioso contributo della Stazione Carabinieri di Bisignano e sotto il costante e incessante coordinamento del Sostituto Procuratore della Repubblica di Cosenza, assegnatario del fascicolo. Nell’arco di pochi mesi le indagini condotte, rese particolarmente complesse poiché estese a diversi  luoghi dell’interno territorio Nazionale le cui individuazioni hanno richiesto non pochi sforzi e laboriose attività di analisi al fine di captare il filo conduttore con la Calabria, hanno consentito di ricostruire la rete e gli intrecci di un gruppo di soggetti operanti nel florido settore del commercio di sostanze stupefacenti prevalentemente “hashish” e di disarticolarne i canali di approvvigionamento e smercio.

L’attività ha avuto inizio nel giugno 2021, a seguito di alcune informazioni acquisite in merito a dei tentativi di furto da realizzare nel territorio di Bisignano da parte di un gruppo composto da persone dell’hinterland cosentino ed extraregionale.

Il monitoraggio sui contatti delle persone ritenute appartenenti al gruppo delinquenziale  in argomento ha poi permesso di individuare una rete di spaccio, con progressiva estensione dell’attività investigativa volta a ricostruire la catena dell’approvvigionamento delle sostanze stupefacenti.

Ne è conseguita l’individuazione di diverse piazze di spaccio site da un lato nel capoluogo e dall’altra nell’area urbana di Rende e Bisignano.

Nel corso dell’articolata attività d’indagine sono stati ricostruiti e cristallizzati numerosi episodi di spaccio o di illecita detenzione, nonché sono state documentate le attività di “broker” dediti al procacciamento delle sostanze stupefacenti in particolare del tipo “hashish”.

Dagli approfondimenti investigativi sono emerse le propaggini extraterritoriali delle attività di procacciamento dello stupefacente, dal momento che i maggiori indagati hanno anche intrattenuto rapporti con esponenti malavitosi della Campania e del capoluogo ligure (Genova), indicativi dei canali di approvvigionamento.

Nel corso delle investigazioni, caratterizzate da intercettazioni e da contestuali attività di osservazione, numerosi sono stati i riscontri a seguito delle attività illecite captate, tra cui  arresti, ed alcune denunce in stato di libertà di alcuni soggetti emersi, nonché rinvenimento e sequestro di considerevoli quantitativi di sostanza stupefacente.

In particolare, nel corso delle indagini:

  • 3 persone sono state tratte in arresto in flagranza di reato;
  • 1 persona denunciata in stato di libertà;
  • si è proceduto al sequestro di:
  • oltre 5,2 chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish” per un valore di circa € 20.000 (ventimila).

Inoltre, l’attività svolta ha consentito di appurare un ulteriore acquisto, da parte degli indagati autoctoni del capoluogo bruzio, di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti del tipo “hashish” da immettere nel mercato, per un valore di circa € 40.000.

 

Con riferimento al reato di approvvigionamento e spaccio di sostanze stupefacenti, le attività hanno consentito di appurare che alcuni indagati, per rifornirsi di ingenti quantità di sostanze stupefacente da immettere nella piazza dell’hinterland cosentino, al fine di celare le comunicazioni intercorrenti con i propri fornitori extraregionali utilizzavano un linguaggio impiegato solitamente per il commercio di veicoli (macchina, motorino, bisarca etc.). Nello specifico per quantificare e qualificare un ingente quantitativo di sostanza stupefacente venivano utilizzati i termini quali “macchina, bisarca” , mentre per quantitativi di inferiori entità  veniva utilizzato il termine “motorino”.

Nel corso delle operazioni di captazione sono stati acquisiti importanti elementi di prova anche in ordine a estorsioni commesse da alcuni degli indagati per il recupero dei crediti derivanti dalla vendita di quantitativi di sostanze stupefacenti nei confronti di un altro indagato. In una circostanza il creditore, per attualizzare le proprie minacce e recuperare il credito derivante dalle precedenti cessioni di stupefacente, accedeva nell’abitazione del debitore arrecando danni considerevoli ai suppellettili in essa presenti.

Proprio la meticolosità da parte dei militari dell’Arma nello sviluppo di ogni possibile approfondimento investigativo per acquisire inconfutabili elementi di prova sul conto degli indagati è stata riconosciuta nelle iscrizioni formulate dalla Procura della Repubblica di Cosenza (17 ipotesi di reato a carico dei 10 indagati) e nelle consequenziali valutazioni dal Giudice per le Indagini Preliminari, il quale nel provvedimento di applicazione delle misure cautelari ha qualificato il delineato quadro indiziario come grave, univoco e  concordante.

L’attività così espletata dall’Aliquota Operativa del NORM di Rende ha consentito di eseguire le odierne misure cautelari:

Soggetti colpiti dalle misure cautelari in carcere:

  1. G., 47 anni;
  2. G., 55 anni;
  3. V., 66 anni;
  4. G., 38 anni;
  5. A., 48 anni

 

Arresti domiciliari:

  1. P., 51 anni;
  2. V., 56 anni;

Sono invece tutt’ora in corso le ricerche di ulteriori tre indagati al momento irrepetibili.

 

 

Covid Calabria: +1.838 nuovi positivi e 2 decessi. Stabili i ricoveri

CATANZARO – In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 2423315 (+9.739).

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 242595 (+1.838) rispetto a ieri.

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Catanzaro: CASI ATTIVI 4824 (62 in reparto, 7 in terapia intensiva, 4755 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 26493 (26255 guariti, 238 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 18623 (92 in reparto, 2 in terapia intensiva, 18529 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 36960 (36029 guariti, 931 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 3969 (29 in reparto, 0 in terapia intensiva, 3940 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 20646 (20457 guariti, 189 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 10401 (123 in reparto, 6 in terapia intensiva, 10272 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 90033 (89379 guariti, 654 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 13429 (7 in reparto, 0 in terapia intensiva, 13422 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 15326 (15170 guariti, 156 deceduti).

L’Asp di Catanzaro comunica: “oggi 279 positivi di cui 2 fuori regione”. L’Asp di Cosenza comunica che nel setting fuori regione si registrano 6 nuovi casi a domicilio.

BOLLETTINO 13 MARZO

Tamponi effettuati 2.423.315 (+9.739). Percentuale dei tamponi positivi: 18,87% 

Casi Totali: 242.595 (+1.838)
Catanzaro 31.317 (+277)
Cosenza 55.583 (+712)
Crotone 24.615 (+37)
Reggio Calabria 100.434 (+768)
Vibo Valentia 28.755 (+36)
Altra Regione o Stato Estero 1.891 (+8)

Guariti: 188.888 (+786)
Catanzaro 26.255 (+99)
Cosenza 36.029 (+13)
Crotone 20.457 (+1)
Reggio Calabria 89.379 (+624)
Vibo Valentia 15.170 (+49)
Altra Regione o Stato Estero 1.598 (0)

Deceduti: 2.180 (+2)
Catanzaro 238 (0)
Cosenza 931 (0)
Crotone 189 (0)
Reggio Calabria 654 (+1)
Vibo Valentia 156 (+1)
Altra Regione o Stato Estero 12 (0)

Attualmente Positivi: 51.527 (+1.050)
Catanzaro 4.824 (+178)
Cosenza 18.623 (+699)
Crotone 3.969 (+36)
Reggio Calabria 10.401 (+143)
Vibo Valentia 13.429 (-14)
Altra Regione o Stato Estero 281 (+8)

– In Isolamento: 51.199 (+1.049)
Catanzaro 4.755 (+179)
Cosenza 18.529 (+699)
Crotone 3.940 (+35)
Reggio Calabria 10.272 (+142)
Vibo Valentia 13.422 (-14)
Altra Regione o Stato Estero 281 (+8)

In Reparto: 313 (+1)
Catanzaro 62 (0)
Cosenza 92 (0)
Crotone 29 (+1)
Reggio Calabria 123 (0)
Vibo Valentia 7 (0)
Altra Regione o Stato Estero 0 (0)

– In Rianimazione: 15 (0)
Catanzaro 7 (-1)
Cosenza 2 (0)
Crotone 0 (0)
Reggio Calabria 6 (+1)
Vibo Valentia 0 (0)
Altra Regione o Stato Estero 0 (0)

Bocce, A2: la Catanzarese torna alla vittoria nel debry con Rende. Cosenza battuto, Acri ancora ko

La quinta giornata del campionato di Serie A2 della specialità raffa è piuttosto in salita per le compagini calabresi impegnate.

Nel girone 1 Centro – sud dice bene però alla Catanzarese che in casa regola il Città di Rende per 5-3.

Il primo turno è tutto appannaggio dei padroni di casa che passano sul 4-0,vincendo entrambi i set di terna e di individuale (bene Valentino che si mostra solido contro l’esperto Davide Spadafora), Ma nel secondo turno, di fatto, comincia la gara dei rendesi che quasi costringono la Catanzarese sul pari finale: Carbone – Tagliente superano in due set la coppia di casa ma sull’altra pista l’ultimo match vinto da Valentino e Piscitelli consegna i tre punti alla squadra di mister Abramo mentre Rende torna a casa a bottino vuoto per il secondo derby consecutivo (dopo quello con Cosenza). In una classifica ancora stretta la Catanzarese, che torna alla vittoria dopo l’infelice trasferta di in casa di Santa Chiara, aggancia proprio quest’ultima al secondo posto a quota 8 punti, mentre il Città di Rende scivola all’ultimo (2 pt.).

CATANZARESE vs FRANCO PARISE CITTA’ DI RENDE (Cs) 5-3 (51-46)

Perricelli – Bianco – Scicchitano vs De Rose – Mazzuca – Longobucco 8-5, 8-5; Valentino vs Spadafora D. 8-4, 8-4; Bianco – Scicchitano (1° set sost. Perricelli) vs Carbone – Tagliente 0-8, 6-8; Valentino – Piscitelli vs Spadafora D. – Tagliente 5-8, 8-4;

ALL. CATANZARESE: Franco Abramo (dir. Antonella Germanò)

ALL. CITTA’ DI RENDE: Gianluca Cristiano (dir. Daniele Salerno)

DIRETTORE DI GARA: Vincenzo Valentino

ARBITRI: Vitaliano Palaia – Leonardo Valentino

Nello stesso girone il Città di Cosenza soffre e si arrende in casa all’ostica Santa Chiara (Na).

Male l’avvio dei rossoblù che vanno alla pausa sullo 0-4. Nel secondo turno gli ospiti allungano sul 5-0 ma i due set vinti dalla collaudata coppia formata da Andrea Granata – Fabio Toteda e quello vinto da Enzo Toteda e Vincenzo De Rose evitano un passivo più ampio. Squadra rossoblù a mani vuote ma consapevole che il vero città di Cosenza non è quello visto contro la squadra napoletana.

CITTA’ DI COSENZA vs SANTA CHIARA (Na) 3-5 (48-51)

Toteda F. – Granata A. – De Rose V. vs Crispino – Palumbo – D’Alterio 7-8, 3-8;  Buffa vs Buono 3-8, 6-8; Granata A. – Toteda F. vs Crispino – Palumbo (2° set sost. Esposito) 8-2, 8-3; Granata D. (2° set sost. Toteda E.) – De Rose V. vs Buono – Palmieri 5-8, 8-6;

ALL. CITTA’ DI COSENZA: Pasquale Granata (dir. Roberto Urso)

ALL. S. CHIARA: Ciro Napolitano (dir. Raffaele Catuagno)

DIRETTORE DI GARA: Eugenio Gaudio

ARBITRI: Mario Gaglianese – Guglielmo Spizzirri

 

GIRONE 2 CENTRO – SUD   

Quinta sconfitta consecutiva per la Sant’Angelo Città di Acri che non riesce a sfruttare neanche il turno casalingo contro un avversario non proprio irresistibile per fare i primi punti della stagione (foto). Per la cronaca la squadra di casa conquista nel secondo turno due set di coppia, con Oriolo – Nicoletti e Guglielmello – Veloce A. Al rientro, dopo la sosta, sarà necessario un deciso cambio di passo per non rischiare di compromettere irrimediabilmente la prima stagione in Serie A2.

SANT’ANGELO CITTA’ DI ACRI (CS) vs SANTA LUCIA SANT’ALFREDO (Sa) 2-6 (42-54)

Gradilone – Algieri S. – Veloce G. (2° set sost. Oriolo) vs Pappacena – Baselice – Contaldo 0-8, 7-8; Veloce A. vs Iaccarino 7-8, 6-8; Oriolo – Nicoletti vs Pappacena (2° set sost. Amato) – Baselice 4-8, 8-3; Guglielmello – Veloce A. vs Iaccarino – Belloni (2° set sost. Iovine) 8-3, 2-8;

ALL. CITTA’ DI ACRI: Armando Sposato (dir. Vincenzo Gencarelli)

ALL. S. LUCIA S. ALFREDO: Vincenzo Fortino (Alfonso Iaccarino)

DIRETTORE DI GARA: Franco Airaldi

ARBITRI: Davide Conte – Raffaele Granata

Cosenza in ritiro dopo la sconfitta di Terni

COSENZA – Al termine della gara del “Liberati” di Terni – che ha visto i padroni di casa imporsi per 2-0 sul Cosenza -, il tecnico dei rossoblù Bisoli non si è recato in sala stampa e si è intrattenuto a lungo nello spogliatoio con la squadra. «È chiaro – si legge sul sito della squadra – che la delusione per la prestazione di oggi è grande, ma tecnico e gruppo garantiscono che daranno tutto da qui alla fine per salvare il Cosenza». Intanto è ufficiale che da stasera i rossoblù saranno in ritiro per preparare al meglio la gara con il Lecce di martedì prossimo.

 IL TABELLINO DI TERNANA – COSENZA 2-0

TERNANA:  Iannarilli; Celli, Sorensen, Bogdan; Martella, Palumbo, Proietti (6′ st Agazzi), Koutsoupias (23′ st Mazzocchi), Defendi; Partipilo (37′ st Salzano), Donnarumma (23′ st Diakitè) A disposizione: Krapikas, Furlan, Capone, Rovaglia, Ghiringhelli, Peralta, Pettinari, Boben Allenatore: Lucarelli

COSENZA: Vigorito; Hristov, Rigione, Vaisanen (1′ st Di Pardo); Situm, Kongolo (40′ st Arioli), Palmiero (14′ st Florenzi),  Boultam (1′ st Larrivey), Sy (14′ st Liotti); Caso, Laura A disposizione: Matosevic, Carraro, Tiritiello, Venturi, Vallocchia, Gerbo, Voca Allenatore: Bisoli

ARBITRO: Sig. Baroni Niccolò di Firenze ASSISTENTI: Sig. Lanotte Luigi di Barletta, Sig. Garzelli Dario di Livorno IV UFFICIALE: Sig. Fiero Adalberto di Pistoia VAR: Sig. Di Martino Antonio di Teramo AVAR: Sig. Capaldo Pasquale di Napoli

MARCATORI: 26′ pt Koutsoupias (T), 40′ pt Donnarumma (T).

NOTE: Spettatori: 2698 (di cui 309 ospiti). Incasso: € 35.160,00. Ammoniti: 34′ pt Caso (C); 2′ st Proietti (T), 4′ st Sy (C), 17′ st Palumbo (T) Espulsioni: 32′ pt Defendi (T) Recupero: 2′ pt; 5′ st.

Bollettino Covid Calabria: +2.470 nuovi positivi e 7 decessi

CATANZARO – In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 2413576 (+12.028).

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 240757 (+2.470) rispetto a ieri.

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Catanzaro: CASI ATTIVI 4646 (62 in reparto, 8 in terapia intensiva, 4576 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 26394 (26156 guariti, 238 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 17924 (92 in reparto, 2 in terapia intensiva, 17830 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 36947 (36016 guariti, 931 deceduti).

Crotone: CASI ATTIVI 3933 (28 in reparto, 0 in terapia intensiva, 3905 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 20645 (20456 guariti, 189 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 10258 (123 in reparto, 5 in terapia intensiva, 10130 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 89408 (88755 guariti, 653 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 13443 (7 in reparto, 0 in terapia intensiva, 13436 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 15276 (15121 guariti, 155 deceduti).

   L’Asp di Cosenza comunica che nel setting fuori regione si registrano 7 nuovi casi a domicilio.

BOLLETTINO 12 MARZO

Tamponi effettuati 2.413.576 (+12.028). Percentuale dei tamponi positivi al  20,54%

Casi Totali: 240.757 (+2.470)
Catanzaro 31.040 (+262)
Cosenza 54.871 (+812)
Crotone 24.578 (+318)
Reggio Calabria 99.666 (+891)
Vibo Valentia 28.719 (+180)
Altra Regione o Stato Estero 1.883 (+7)

Guariti: 188.102 (+1.061)
Catanzaro 26.156 (+85)
Cosenza 36.016 (+53)
Crotone 20.456 (+96)
Reggio Calabria 88.755 (+706)
Vibo Valentia 15.121 (+121)
Altra Regione o Stato Estero 1.598 (0)

Deceduti: 2.178 (+7)
Catanzaro 238 (+1)
Cosenza 931 (+3)
Crotone 189 (+1)
Reggio Calabria 653 (+2)
Vibo Valentia 155 (0)
Altra Regione o Stato Estero 12 (0)

Attualmente Positivi: 50.477 (+1.402)
Catanzaro 4.646 (+176)
Cosenza 17.924 (+756)
Crotone 3.933 (+221)
Reggio Calabria 10.258 (+183)
Vibo Valentia 13.443 (+59)
Altra Regione o Stato Estero 273 (+7)

– In Isolamento: 50.150 (+1.400)
Catanzaro 4.576 (+173)
Cosenza 17.830 (+758)
Crotone 3.905 (+219)
Reggio Calabria 10.130 (+183)
Vibo Valentia 13.436 (+60)
Altra Regione o Stato Estero 273 (+7)

– In Reparto: 312 (+3)
Catanzaro 62 (+2)
Cosenza 92 (-1)
Crotone 28 (+2)
Reggio Calabria 123 (+1)
Vibo Valentia 7 (-1)
Altra Regione o Stato Estero 0 (0)

– In Rianimazione: 15 (-1)
Catanzaro 8 (+1)
Cosenza 2 (-1)
Crotone 0 (0)
Reggio Calabria 5 (-1)
Vibo Valentia 0 (0)
Altra Regione o Stato Estero 0 (0)

A Cosenza arriva il primo Festival della Scienza e della Curiosità

COSENZA – Pensa Tu: il primo Festival della Scienza e della Curiosità arriva nea città di Cosenza. Ecco il manifesto ufficiale riportato sulla pagina Facebook dell’evento:

Sabato 26 e domenica 27 marzo, da mattina fino a sera, siete tutti invitati a visitare il Castello Svevo di Cosenza che sarà la cornice del primo evento dedicato interamente alla scienza!

Due giorni di conferenze, mostre, spettacoli e grandi ospiti pensati per il pubblico di ogni età.

Presto l’elenco degli ospiti e il programma completo della due giorni!

Ticket d’ingresso € 5 – Ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni.

Evento organizzato da Orizzonte degli Eventi e Svevo srl con il patrocinio dell’Università della Calabria.

Per maggiori info scrivi o chiama al 0984 1811234

 

Sventata maxi rapina ad un caveau nel Bresciano. Tra gli arrestati anche ‘ndranghetisti

In provincia di Brescia, a seguito di indagini durate da oltre 5 mesi e dirette dalla Direzione distrettuale antimafia della procura della Repubblica di Brescia, con il coordinamento operativo della Direzione Centrale anticrimine della polizia di Stato, i poliziotti della squadra mobile di Brescia, i carabinieri del raggruppamento operativo speciale e il servizio centrale operativo della polizia di Stato, con l’intervento dei poliziotti del Nucleo centrale operativo di sicurezza (NOCS), hanno arrestato un gruppo criminale di 31 persone accusate di essere rapinatori specializzati in assalti a furgoni blindati e caveau, in gran parte provenienti da Cerignola (Foggia), che stava per compiere un’imponente rapina a mano armata in danno del caveau di un istituto di vigilanza privata, con sede in Calcinato (Brescia). 

Sequestrati armi e munizioni

Sono stati inoltre sequestrati 4 kalashnikov, 1 fucile a pompa, una mitraglietta UZI, una pistola (con svariate munizioni), 21 bottiglie Molotov e chiodi a quattro punte. Le complesse e articolate indagini, che si sono protratte per oltre cinque mesi, nella fase conclusiva hanno visto il dispiegamento di un imponente dispositivo composto da personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri le cui componenti hanno operato in sinergia e stretto raccordo operativo. All’operazione che ha permesso di arrestare il gruppo di presunti rapinatori, hanno preso parte anche le Squadre Mobili di Foggia, Milano, Venezia, Padova, Monza, Bergamo, Reggio Emilia, Verona, Piacenza, Parma, Cremona ei militari del Comando Provinciale Carabinieri di Brescia. Gli arrestati, che si erano radunati ed erano pronti ad entrare in azione nella tarda serata, sono accusati di aver pianificato da tempo l’assalto al caveau, ignari di essere sottoposti ad indagini condotte, con attività tecniche d’intercettazione, dalla Squadra Mobile di Brescia, dal Servizio Centrale Operativo e dal Raggruppamento Speciale Operativo Carabinieri.

Tra i presunti rapinatori anche ‘ndranghetisti e guardie giurate infedeli

I presunti rapinatori, con precedenti penali, alcuni ritenuti collegati a clan del Foggiano e cosche di ‘ndrangheta, nei mesi precedenti avevano rubato circa venti autovetture, furgoni e camion destinati ad essere dati alle fiamme allo scopo di isolare l’area d’interesse ed impedire l’intervento delle forze di polizia; nella loro disponibilità anche una ruspa che sarebbe servita per sfondare la parete blindata del caveau, che custodisce gli incassi raccolti dagli esercizi commerciali della zona.

Fra gli arrestati figurano anche due guardie giurate “infedeli”, dipendenti dell’istituto di vigilanza obiettivo della rapina, accusati di aver svolto il ruolo di “basisti”, riferendo ai complici che – al momento del colpo – poteva giacere nel caveau una somma in contanti di circa 80 milioni di euro. Gli investigatori monitoravano i movimenti degli arrestati dallo scorso ottobre, seguendo tutte le fasi della pianificazione del colpo, tra cui i sopralluoghi e i viaggi dalla Puglia verso il bresciano dei vari componenti del gruppo criminale; attraverso le intercettazioni telefoniche ed ambientali, si è potuta monitorare la cura maniacale degli aspetti logistici, tra cui il procacciamento degli alloggi per i sodali in trasferta presso strutture ricettive che omettevano la comunicazione dei dati dei clienti, per evitare i consueti controlli della questura.

I presunti rapinatori erano pronti ad intervenire muovendo contemporaneamente da luoghi diversi, comunicando con telefoni dedicati ed apparati radio. Un primo gruppo era pronto a muoversi da un capannone industriale ubicato a Cazzago S. Martino (dove erano stati nascosti i mezzi preventivamente rubati) mentre altri due gruppi erano pronti a partire da due “covi” situati a Gardone Val Trompia e a Ospitaletto. L’operazione anticrimine è stata condotta contestualmente su tutti e tre questi obiettivi, impiegando oltre trecento uomini e mezzi speciali. L’operazione è stata realizzata anche grazie al coordinamento investigativo effettuato dalla Procura nazionale antimafia. I reati contestati sono l’associazione a delinquere finalizzata a commettere il reato di rapina, il tentativo di rapina pluriaggravata, la detenzione di armi da guerra, la ricettazione dei mezzi rubati, con l’aggravante del metodo mafioso.

«Troppi ritardi sulle risorse comunitarie: oltre 9mln non spesi nel cosentino»

COSENZA – «I dati Open Coesione aggiornati al 3.12.2021 – scrive in una nota il Segretario dell’UST CISL Cosenza Giuseppe Lavia –, al netto di qualche stato di avanzamento non registrato, ci restituiscono un quadro molto preoccupante sulla capacità di spesa e di messa a terra degli investimenti a valere sul ciclo di programmazione 2014-2020, nella nostra regione e nel territorio provinciale.

Sul ciclo di programmazione POR 2014-2020, degli investimenti per le infrastrutture risultano non avviati ben 63 progetti. Di questi, 27 interventi riguardano il tema Ambiente, in gran parte per interventi su depurazione, collettamenti fognari e ciclo dei rifiuti. Il totale dei progetti non avviati solo in questo ambito sfiora i 22 milioni di euro.

21 sono i progetti sulle infrastrutture scolastiche che risultano non avviati in regione, 11 dei quali nella provincia di Cosenza che valgono 9,5 milioni di euro.

Se passiamo dalla programmazione POR 2014-2020 al famigerato Patto per la Calabria, che utilizza le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, registriamo – prosegue Lavia – come il 14% dei progetti non risulti avviato e solo l’1% dei progetti risulti concluso.

Il Patto per la Calabria destina 947 milioni di euro alle infrastrutture, per un totale di 700 progetti: 2 soli gli interventi portati a termine; 154 quelli non avviati.

Per la provincia di Cosenza i progetti non avviati sono 69; 24 di questi superano il milione di euro.

I progetti che non risultano avviati sul tema ambiente sono 40, quasi tutti su depurazione e collettori fognari, una delle priorità per la nostra regione.

Complessivamente i progetti sulle infrastrutture del Patto per Calabria che risultano non avviati nella provincia di Cosenza valgono oltre 66 milioni di euro, 46 milioni dei quali sull’ambiente, quasi tutti su depurazione e reti di collettamento fognario.

Evidentemente, – afferma ancora Giuseppe Lavia – al netto di qualche dato mancante, la fotografia ed i numeri che emergono sono impietosi.

Occorre cambiare marcia, evitare di ripetere gli errori del passato e del presente sulla spesa, perché il lavoro si crea con la messa a terra degli investimenti e con l’apertura dei cantieri.

Occorre aiutare i Comuni che non hanno uffici tecnici e non hanno personale, perché altrimenti non riusciremo a spendere bene le risorse già disponibili e quelle che verranno con il PNRR.

Occorre – conclude il Segretario Generale della CISL della provincia di Cosenza – evitare il rischio di una nuova stagione di progetti “sponda” con i quali rendicontare risorse già assegnate in passato su nuovi piani e programmi che, invece, devono prevedere investimenti nuovi, realmente addizionali ed aggiuntivi, per evitare l’ennesima beffa».