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Partecipazione dei lavoratori a gestione delle aziende, a Cosenza parte la raccolta firme per la legge

Giovedì 15 giugno a Cosenza, in piazza Kennedy, parte sul territorio provinciale la campagna di raccolta firme per la proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, promossa dalla CISL. Punti informativi in tutte le sedi. Al via un fitto calendario di iniziative.

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«Troppi ritardi sulle risorse comunitarie: oltre 9mln non spesi nel cosentino»

COSENZA – «I dati Open Coesione aggiornati al 3.12.2021 – scrive in una nota il Segretario dell’UST CISL Cosenza Giuseppe Lavia –, al netto di qualche stato di avanzamento non registrato, ci restituiscono un quadro molto preoccupante sulla capacità di spesa e di messa a terra degli investimenti a valere sul ciclo di programmazione 2014-2020, nella nostra regione e nel territorio provinciale.

Sul ciclo di programmazione POR 2014-2020, degli investimenti per le infrastrutture risultano non avviati ben 63 progetti. Di questi, 27 interventi riguardano il tema Ambiente, in gran parte per interventi su depurazione, collettamenti fognari e ciclo dei rifiuti. Il totale dei progetti non avviati solo in questo ambito sfiora i 22 milioni di euro.

21 sono i progetti sulle infrastrutture scolastiche che risultano non avviati in regione, 11 dei quali nella provincia di Cosenza che valgono 9,5 milioni di euro.

Se passiamo dalla programmazione POR 2014-2020 al famigerato Patto per la Calabria, che utilizza le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, registriamo – prosegue Lavia – come il 14% dei progetti non risulti avviato e solo l’1% dei progetti risulti concluso.

Il Patto per la Calabria destina 947 milioni di euro alle infrastrutture, per un totale di 700 progetti: 2 soli gli interventi portati a termine; 154 quelli non avviati.

Per la provincia di Cosenza i progetti non avviati sono 69; 24 di questi superano il milione di euro.

I progetti che non risultano avviati sul tema ambiente sono 40, quasi tutti su depurazione e collettori fognari, una delle priorità per la nostra regione.

Complessivamente i progetti sulle infrastrutture del Patto per Calabria che risultano non avviati nella provincia di Cosenza valgono oltre 66 milioni di euro, 46 milioni dei quali sull’ambiente, quasi tutti su depurazione e reti di collettamento fognario.

Evidentemente, – afferma ancora Giuseppe Lavia – al netto di qualche dato mancante, la fotografia ed i numeri che emergono sono impietosi.

Occorre cambiare marcia, evitare di ripetere gli errori del passato e del presente sulla spesa, perché il lavoro si crea con la messa a terra degli investimenti e con l’apertura dei cantieri.

Occorre aiutare i Comuni che non hanno uffici tecnici e non hanno personale, perché altrimenti non riusciremo a spendere bene le risorse già disponibili e quelle che verranno con il PNRR.

Occorre – conclude il Segretario Generale della CISL della provincia di Cosenza – evitare il rischio di una nuova stagione di progetti “sponda” con i quali rendicontare risorse già assegnate in passato su nuovi piani e programmi che, invece, devono prevedere investimenti nuovi, realmente addizionali ed aggiuntivi, per evitare l’ennesima beffa».

Rifiuti, Cisl Cosenza “superare veti. Troppi No frenano lo sviluppo”

Cosenza – «L’economia circolare e la valorizzazione del ciclo integrato dei rifiuti – afferma in una nota Giuseppe Lavia, Segretario generale dell’UST CISL di Cosenza – sono due delle priorità del PNRR, che prevede investimenti aggiuntivi pari a 1,5 miliardi per l’adeguamento degli impianti esistenti e la realizzazione di nuove strutture, in particolare al Sud, per la chiusura del ciclo dei rifiuti e per il potenziamento della raccolta differenziata. Di fronte a queste opportunità, che si aggiungono alle ingenti risorse delle politiche di coesione 2014-2020 non utilizzate e del nuovo ciclo 2021-2027, registriamo un Piano Regionale dei Rifiuti in gran parte inattuato e che continua a segnare il passo, con un sistema ATO in tilt ed i rifiuti periodicamente per strada, che mandiamo in giro in Europa come turisti, con costi di conferimento che superano i 300 euro per tonnellata.

Fondamentale – prosegue il Segretario generale della CISL di Cosenza – per completare il ciclo integrato dei rifiuti realizzare gli eco-distretti e i nuovi impianti finalizzati al recupero ed al riciclo. Nel complesso, solo per la provincia di Cosenza, le risorse disponibili per l’impiantistica ammontano a circa 90 milioni di euro. 45 milioni per il potenziamento e le nuove linee dell’impianto di Bucita a Corigliano Rossano, altri 45 milioni per il nuovo impianto da realizzare in provincia, rispetto al quale dopo anni non è stato individuato nemmeno il sito.

In entrambi i casi è prevista la realizzazione di piattaforme per il recupero della raccolta differenziata, linee di trattamento anaerobico dell’organico, con produzione di biometano e di compost di qualità.

Occorre certamente spingere sulla raccolta differenziata porta a porta. Nel 2020 nella nostra provincia la raccolta differenziata raggiunge il 60% in base ai dati del rapporto ISPRA, valori più alti della media calabrese che si ferma al 52,2%, e solo un po’ più bassi della media nazionale che si attesta al 63%.

Riteniamo che la Regione debba sostenere attraverso bandi specifici i Comuni che intendono avviare la tariffazione puntuale dei rifiuti, in base alla quale quanto si paga è inversamente proporzionale a quanto si differenzia, introducendo premialità tariffarie per chi fa la raccolta differenziata.

L’auspicio è il raggiungimento di livelli di raccolta differenziata di provincie come Ferrara che fa l’80% di raccolta differenziata o di Treviso che fa l’87%.

Ma per raggiungere quei livelli, per trasformare un problema in una risorsa, servono gli impianti di valorizzazione dei rifiuti a partire dagli imballaggi e dagli impianti di compostaggio da cui ricavare biogas da immettere nella rete soprattutto in questa fase di crisi energetica.

Ragioniamo pure sugli ambiti territoriali in cui ubicare gli impianti, ma non facciamo le barricate sui territori, dicendo no agli impianti che, invece, sono utili per uscire dall’emergenza perenne.

Ad oggi dopo anni, per il secondo impianto della provincia di Cosenza, non si è riusciti a trovare una ubicazione. Qualche Sindaco aveva proposto il proprio Comune, ma ha dovuto fare marcia indietro, lasciato da solo, attaccato da un “comitatismo” senza senso che blocca tutto.

Non si può parlare di economia circolare ed opporsi anche ad un impianto per il riciclaggio.

Come CISL – conclude Lavia –, sosterremo i Comuni che compiranno scelte coraggiose e ragionevoli per trasformare i rifiuti in opportunità, per creare lavoro pulito e giusto».

Lavoro, Cisl Cosenza:”agire subito o si rischia disastro nel 2021″

Cosenza – «La Ministra del Lavoro Catalfo riprenda urgentemente il confronto con il Sindacato per concertare tutte le misure necessarie in materia di ammortizzatori sociali, politiche attive, formazione e crescita delle competenze per fronteggiare perdite di occupazione e i posti di lavoro a rischio dopo la fine del blocco dei licenziamenti, che andranno ad aggiungersi alle centinaia di migliaia di persone che in questi 12 mesi hanno perso il lavoro: specialmente donne, giovani e precari. Senza adeguate reti di protezione, che ancora non vediamo, nel 2021 rischiamo il disastro economico e sociale» ha detto il Segretario generale aggiunto della Cisl nazionale, Luigi Sbarra nell’intervento a conclusione dei lavori del Consiglio generale della Cisl di Cosenza, convocato in modalità on line.

«Serve una strategia concertata – ha aggiunto il sindacalista –. Dobbiamo unire il Paese, mettere insieme tutte le intelligenze collettive per costruire l’Agenda dei prossimi 20 anni utilizzando in modo pieno e virtuoso le risorse nazionali ed europee. Vanno sviluppate, già in Manovra, tre direttrici: il consolidamento degli ammortizzatori passivi, l’avvio di un solido sistema di politiche attive collegato a formazione e competenze e lo sblocco degli investimenti». 

Sotto il profilo delle protezioni passive, ha sottolineato il numero due Cisl, «è indispensabile prolungare la Naspi a 36 mesi senza dècalage, estendere la DisColl per i lavoratori atipici. Occorre ammodernare gli ammortizzatori, allargando la platea a tutti i lavoratori, anche delle piccole e micro imprese, su meccanismi solidali, universali, mutualistici e assicurativi differenziati. Quanto alle politiche attive, va reintrodotto l’Assegno di ricollocazione per i percettori di Naspi, rilanciati i contratti di solidarietà, costruita quasi da zero una rete che sostenga la persona in ogni transizione lavorativa, garantendo l’esercizio del diritto/dovere alla formazione». 

Alla base di tutto, ha incalzato Sbarra, «c’è da sbloccare una politica di sviluppo realmente espansiva, inclusiva e anticiclica, fondata su una mobilitazione imponente delle risorse nazionali ed europee su infrastrutture, sanità e pubblica amministrazione, sostegno alla non autosufficienza, sostegno alle Pmi, messa in sicurezza del territorio, riscatto del Mezzogiorno. La questione meridionale sia al centro della strategia nazionale ed europea di sviluppo. Rimuovere le zavorre che rallentano il Sud significa contrastare diseguaglianza ed iniquità, incrementare la produttività nazionale, generare nuova ricchezza.

Bisogna mettere in campo energie e competenze di tutti gli attori in gioco.  Per questo torniamo a chiedere all’Esecutivo di aprire anche alle Parti sociali la costruzione del Recovery Plan. Siamo ancora ai titoli, ma già troviamo allocazioni deboli specialmente sul versante Sanità.  Ad essere decisivo sarà il modello di governance che si intende dare al processo di decisione: ci vuole compartecipazione sociale, ci vuole concertazione». 

La relazione introduttiva del Segretario generale della Cisl cosentina, Giuseppe Lavia, ha toccato molti temi legati alla condizione della Calabria e del Paese nel tempo dell’emergenza sanitaria ed economica, «il più buio dal secondo dopoguerra».

Lavia ha evidenziato con forza il fatto che «una sanità normale parte dalla ristrutturazione della rete ospedaliera, dal potenziamento degli ospedali di montagna e di confine e ha il suo cuore nella riorganizzazione della medicina del territorio. Ma è necessario in primo luogo risolvere il problema della grave carenza di personale. Fondamentale sarà proporre alla guida di ASP e AO un management capace di svolgere fino in fondo il proprio compito».

Per quanto riguarda i temi della crescita e dello sviluppo della regione, Lavia ha sostenuto la necessità di «governare l’emergenza e programmare la ripartenza. In questa fase – ha affermato – serve un impegno comune per sbloccare le opere e le risorse ferme, perché senza cantieri non c’è lavoro ed ogni cantiere che si apre è un seme di speranza. Sono troppe – ha sottolineato – le risorse delle politiche di coesione ferme al palo. Sul ciclo di programmazione 2014-20, per il territorio della provincia di Cosenza alla voce investimenti sono assegnate risorse di poco superiori al miliardo di euro per 536 progetti. Ma un progetto su quattro non è stato ancora attivato; 416 sono in corso di realizzazione, molti dei quali in gravissimo ritardo e tanti con pagamenti pari a zero. Solo 6 progetti sono stati portati a termine. Con il patto per la Calabria che vale 1,1 miliardo e che registra pagamenti effettuati al 31 agosto scorso per soli 20 milioni di euro. L’elenco delle opere che procedono a rilento o sono completamente ferme è troppo lungo.

Condividiamo perciò – ha proseguito il Segretario provinciale della Cisl di Cosenza – l’appello di Annamaria Furlan al Governo: si cambi marcia. Si apra il confronto sugli investimenti del Recovery fund. Utilizziamo queste opportunità per unire il Paese ripartendo dal Mezzogiorno. La bozza del piano non ci convince, specie sulle infrastrutture: 27 miliardi, di cui 23 per l’alta velocità ferroviaria e 4 per la manutenzione stradale. Per il nostro territorio, il Recovery plan deve prevedere il completamento dell’A2 nel tratto Cosenza-Altilia e della S.S. 106 lungo tutto il suo tracciato. La “diagonale del mediterraneo”, il progetto di alta velocità che il governo si avvia a proporre, non precluda il futuro della linea ferroviaria ionica. Al contrario, è necessaria un’alta velocità di ultima generazione per il Sud e per la Calabria. Chiediamo, inoltre, attenzione per il Porto di Corigliano, con la realizzazione degli interventi per un suo pieno utilizzo».

Per il Segretario provinciale «di fronte all’attacco strumentale alla Cisl di questi giorni, rispondiamo occupandoci delle urgenze del paese. La Cisl è impegnata in un grande lavoro, la sua guida affidata ad Annamaria Furlan e Luigi Sbarra, due grandi sindacalisti ai quali va la nostra stima ed il nostro apprezzamento.

A noi – ha concluso Lavia – rimane il compito di rappresentare i bisogni dei nostri associati, di proseguire il nostro impegno per la persona e per il lavoro. Ci sono catene da spezzare. C’è una Calabria che reagisce. Ripartiamo dal lavoro che difende il lavoro».

Il dibattito – approfondito e partecipato – ha ripreso tutti i temi toccati dal Segretario provinciale nella sua relazione, temi sui quali è stata manifestata la piena condivisione dell’impostazione di Giuseppe Lavia da parte dei Segretari delle Federazioni di categoria e dei responsabili dei servizi Cisl, con grande disponibilità all’impegno comune.

In particolare, nel corso del suo intervento, il Segretario generale di Cisl Calabria Tonino Russo, cui era stata affidata la presidenza della riunione, ha tra l’altro informato il Consiglio sull’incontro dei tre Segretari confederali regionali con il Commissario della Sanità, Guido Longo. «È stato un colloquio proficuo e costruttivo – ha detto Russo –, al quale ha partecipato anche il Dirigente generale del Dipartimento alla Salute della Regione, Dottor Bevere: segnale positivo di una nuova fase di collaborazione tra Regione e Ufficio del Commissario. Dal Prefetto Longo sono state date assicurazioni sulla volontà di procedere in tempi brevi alla nomina dei nuovi manager dell’ASP e dell’AO nonché sulla proroga dei contratti in scadenza del personale precario della Sanità. Ci è stato poi comunicato che si sta procedendo alla riorganizzazione del Dipartimento della Regione. Ci incontreremo nuovamente subito dopo le festività natalizie – ha detto il Segretario generale della Cisl calabrese –, con la presenza delle Federazioni dei Medici e del Pubblico Impiego, per avviare un tavolo di confronto permanente sulla riorganizzazione delle reti territoriale e ospedaliera e sui nodi relativi al personale: scorrimento delle graduatorie esistenti, stabilizzazione dei precari, attivazione delle procedure concorsuali per le nuove assunzioni».

CISL Cosenza, giornata nazionale RSU e delegati

RENDE  (CS) – In occasione della “II Giornata Nazionale RSU e delegati” celebrata dalla CISL, la CISL Scuola di Cosenza propone per il 7 settembre 2017, presso l’Hotel Europa, un incontro di studio sul tema: “Il rinnovo contrattuale del Comparto Istruzione e Ricerca e la contrattazione collettiva”.
La giornata di studio – alla quale parteciperanno componenti delle RSU, dirigenti scolastici, il Consiglio generale del sindacato, iscritti alla CISL e simpatizzanti – sarà aperta alle ore 10:30 da Enzo Groccia, Segretario generale della CISL Scuola di Cosenza.
I lavori proseguiranno con la relazione del Prof. Flavio Vincenzo Ponte, Ricercatore di Diritto del lavoro nel Corso di laurea in Giurisprudenza del Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche dell’Università della Calabria, sul tema: “La contrattazione collettiva dopo il d.lgs. n. 75 del 2017”. Dopo il dibattito, le conclusioni saranno tratte da Pina De Martino, Segretaria regionale della CISL Scuola Calabria.
«L’argomento – sottolinea il Segretario Enzo Groccia – è di fondamentale importanza in relazione alla delicata problematica della gestione delle relazioni sindacali e del rapporto tra legge e contratto, considerate anche le novità in materia e l’imminente avvio della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Il convegno costituirà, dunque, una preziosa occasione di confronto e invitiamo a partecipare chiunque sia interessato».

Sottoscritto a Cosenza protocollo per combattere lavoro irregolare

COSENZA – È stato firmato nella sede di Confindustria Cosenza il protocollo d’intesa tra la Direzione territoriale del Lavoro di Cosenza, Ance Cosenza, sezione costruttori edili di Confindustria Cosenza, Cassa Edile Cosentina e le organizzazioni sindacali territoriali di settore Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil.
Obiettivo del protocollo è dare attuazione a forme di collaborazione tese a combattere il lavoro irregolare, intensificare le iniziative formative e divulgative per l’innalzamento degli standard relativi alla sicurezza nel comparto dell’edilizia. Le parti si impegnano a dare vita ad un nuovo strumento a supporto del governo dei processi di coesione sociale attivi nel territorio provinciale. Si procederà gestendo di concerto dati ed informazioni per monitorare l’andamento del settore delle costruzioni ed attivando ogni utile sinergia per migliorare l’efficacia dell’Osservatorio sugli Appalti pubblici istituito tra le parti, principalmente con lo scopo di accrescere la concorrenza leale tra le imprese e contrastare fenomeni quali quelli del lavoro irregolare.
“Protocolli come questi – ha spiegato Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Cosenza – sono per noi fondamentali, perché maggiori sono le tutele maggiore è la possibilità di lavorare bene, salvaguardando la qualità del lavoro e la sicurezza dei lavoratori. Il controllo, soprattutto, tutela le aziende sane e serie che non sono poi costrette a ribassi economici”.
Concorde il direttore dell’Ispettorato del lavoro di Cosenza. “Un patto a costo zero – ha dichiarato Giuseppe Patania – che tutela tutte le parti e che farà emergere le criticità e le situazioni di sfruttamento. In Calabria non esistono solo le imprese irregolari, ma ci sono tante imprese virtuose che fanno fatica a stare sul mercato e a competere con chi non rispetta le regole e fanno concorrenza sleale sul piano dei costi”.
Incisivo Santo Alessio presidente della Cassa Edile Cosentina. “Con la firma di oggi – ha commentato – evitiamo gli squilibri sul mercato e garantiamo a tutte le imprese di partire uguali al nastro di partenza”. Concordi i rappresentanti delle sigle sindacali nell’evidenziare la validità dell’iniziativa che sarà un ulteriore strumento di tutela dei lavoratori. A siglare l’accordo Giuseppe Patania direttore della Dtl Cosenza, Giovan Battista Perciaccante presidente di Ance Cosenza, Santo Alessio presidente della Cassa edile cosentina, Simone Celebre segretario Fillea Cgil Cosenza, Antonio Di Franco segretario Fillea Cgil Sibaritide Pollino Tirreno, Mauro Venulejo segretario FilcaCisl Cosenza e Bruno Marte segretario Feneal Uil Cosenza.

CISL Cosenza: “Al Presidente Algieri auguriamo un buon lavoro e un grosso in bocca al lupo.”

CatturaCOSENZA – Il Segretario Generale della CISL Cosenza Tonino Russo si congratula con Klaus Algieri, Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, per la recente elezioni come componente della giunta Nazionale di Unioncamera. “Un risultato positivo – sottolinea Tonino Russo – per il territorio Provinciale e insieme un riconoscimento al lavoro svolto nella guida della Camera di Commercio di Cosenza che ha raggiunto risultati tra i più efficienti e dinamici d’ Italia. L’ elevato numero di preferenze ottenute da Klaus Algieri è sicuramente il risultato dell’impegno e della passione profusi nell’attività quotidiana di servizio al territorio e al sistema delle imprese. Al Presidente auguriamo un buon lavoro e un grosso in bocca al lupo.”

La Cisl Cosenza manifesterà domani a Roma

COSENZA – La CISL di Cosenza e una folta rappresentanza di lavoratori parteciperanno alla manifestazione nazionale che si svolgerà domani a Roma, indetta da CGIL-CISL-UIL Nazionali, per chiedere al Governo interventi puntuali di finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, a forte rischio a causa della insufficienza delle risorse stanziate nella legge di stabilità 2013.
Da tempo, anche attraverso numerose iniziative territoriali, stiamo sollecitando l’adozione di questo provvedimento, per evitare che l’intero sistema della cassa integrazione e degli ammortizzatori in deroga venga difatti reso inefficace per l’assenza di copertura finanziaria, lasciando a breve migliaia e migliaia di lavoratori solo nella nostra provincia
senza una minima fonte di reddito.
Per la CISL di Cosenza occorre che Governo e forze parlamentari scongiurino tale ipotesi che creerebbe un vero e proprio dramma sociale, impattando come un treno in corso un tessuto sociale ed economico provinciale colpito da una crisi violenta che ha portato alla chiusura di centinaia di aziende e di interi comparti.

Per queste ragioni i lavoratori di Cosenza saranno presenti al presidio, per evitare che la drammatica situazione della nostra provincia diventi emergenza.

 

Nono congresso Cisl cosentina: dal 20 al 21 febbraio 2013

COSENZA-Si svolgerà dal 20 al 21 febbraio prossimo il nono congresso della Cisl cosentina. Lo ha stabilito, su proposta del segretario generale Tonino Russo, il Consiglio generale riunitosi alla presenza del segretario confederale Piero Ragazzini e sotto la presidenza del segretario generale della Cisl calabrese Paolo Tramonti. Le assise cosentine eleggeranno in quella occasione il nuovo Consiglio generale e i delegati al congresso regionale.

Il prossimo congresso precederà il processo di autoriforma che segnerà le tappe di un cambiamento che può definirsi epocale. Anche in provincia di Cosenza, come nel resto d’Italia, la Cisl si articolerà in federazioni “accorpate” che riuniranno due o più sindacati di categoria convergenti in un’unica struttura. Lo scopo è quello di “snellire” l’organizzazione per darle la possibilità di essere presente più capillarmente coi suoi operatori sul territorio provinciale. In pratica, l’accorpamento consentirà una maggiore disponibilità in termini di risorse umane e finanziarie. Tanto per fare qualche esempio, la federazione degli edili Filca costituirà un’unica federazione accorpandosi con la federazione dei braccianti agricoli e forestali Fai, mentre la Cisl Scuola sarà un tutt’uno con la Funzione pubblica.

“Ci apprestiamo all’autoriforma – ha fra l’altro affermato Ragazzini – per ribadire la nostra autonomia e confrontarci coi partiti, visto che la politica non può fare a meno di questi strumenti di partecipazione, come del resto riconosce la nostra Costituzione. Perciò, la Cisl continuerà a riaffermare il suo diritto al confronto con le controparti e al dialogo con le forze politiche e imprenditoriali, al di là di certe chiusure che di recente la politica ha manifestato”.

Russo ha posto in rilievo la crescita della Cisl nell’anno che sta per finire. “Nonostante la crisi, la perdita di posti di lavoro in tutti i settori produttivi, il quasi inesistente turnover nel settore pubblico e dei servizi – ha fra l’altro affermato il segretario generale – la Cisl cosentina registra un sensibile incremento delle adesioni. Ecco perché puntiamo ad una prospettiva ottimistica per la nostra organizzazione che si avvia a celebrare il congresso e subito avvierà il cambiamento, cioè quel processo di autoriforma che dovrà segnare una più convinta e attrezzata aderenza dell’organizzazione ai tanti bisogni delle popolazioni e alle giuste aspettative dei lavoratori”.

 

La CISL di Cosenza sulla realizzazione di nuove strutture ospedaliere

La CISL di Cosenza giudica positivamente lo sblocco delle procedure per la realizzazione delle nuove strutture ospedaliere della Sibaritide, Catanzaro, Gioia Tauro e Vibo, di cui all’Accordo di Programma Quadro (APQ) sottoscritto nel dicembre 2007.

“Come CISL di Cosenza abbiamo sempre ritenuto la realizzazione dell’Ospedale della Sibaritide obbiettivo strategico per la costruzione di una adeguata offerta sanitaria territoriale, che, ad oggi, presenta forti elementi di criticità, riconducibili ad un piano di riordino che ha fortemente penalizzato il territorio di riferimento della nuova struttura, in termini di dotazione di posti letto, pari a 1,4 posti letto ogni mille abitanti, producendo una colpevole sperequazione nell’offerta sanitaria.
Se consideriamo anche le criticità connesse alla riorganizzazione dell’offerta sanitaria fornita dai due nosocomi di Rossano e Corigliano, risulta evidente la necessità inderogabile di un celere realizzazione del Nuovo Ospedale della Sibaritide.”