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Capodanno Rai in Calabria per i prossimi due anni. Il video annuncio di Occhiuto

CATANZARO – “Una bella notizia per la Calabria: ‘L’anno che verrà’, il capodanno della Rai, si farà in Calabria, nel 2023 e nel 2024. Centinaia di artisti verranno a festeggiare con i calabresi il capodanno per due anni di seguito. La Rai mi aveva dato disponibilità per farlo un anno soltanto, ho chiesto e ottenuto che si facesse per due anni consecutivi”.

Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un video postato sulle sue pagine social.

“Per farlo utilizziamo quelle risorse che l’Europa e il governo nazionale danno a tutte le Regioni per promuovere l’immagine dei territori. Sono risorse che si possono spendere solo per questo obiettivo, perché altrimenti vanno perdute e restituite. Questi fondi non possiamo spenderli, ad esempio, per gli ospedali o per le strade: per queste cose, molto più importanti, ci sono altre risorse.
Però ho deciso di far tesoro anche delle critiche del passato. Sapete, quando si fanno spese di questo genere spesso si generano polemiche. Ne ho riscontrate alcune anche l’anno scorso, quando c’è stata la pista di pattinaggio a Milano. L’assessore di allora, Orsomarso, spiegò giustamente che quell’intervento serviva a promuovere l’immagine della Calabria in un piano più generale di promozione della nostra Regione nelle stazioni e negli aeroporti.
Però le critiche dell’anno scorso, le polemiche, le ho osservate con grande attenzione, e ne ho fatto tesoro.
Molti dicevano ‘ma perché promuovere l’immagine della Calabria con eventi che si svolgono fuori dalla Calabria?’. Ecco, allora ho voluto fare in modo che la nostra immagine, quella della Calabria, si potesse promuovere nel resto d’Italia con eventi fruibili dai calabresi. Proprio come il capodanno, che sarà una grande festa, con centinaia di artisti, una festa alla quale parteciperanno i calabresi, direttamente nelle piazze della Calabria, ma anche tantissimi italiani accendendo il proprio televisore per aspettare la mezzanotte.
E ho ottenuto dalla Rai anche la possibilità di promuovere l’immagine della Calabria in circa 100 spazi televisivi nei prossimi due anni.
Trasmissioni importanti come ‘Camper’, ‘Linea Verde’, ‘Uno Mattina’, L’eredità’, ‘Linea Blu’, insomma, tutto il palinsesto della Rai avrà un pò di Calabria al suo interno. La Calabria fa spesso notizia sui telegiornali e sulle reti televisive nazionali per quello che di brutto ha, ma per fortuna quello che di brutto ha la nostra Regione è una piccola parte rispetto a tutto il resto.
E la Calabria ha straordinarie risorse e straordinari posti da raccontare. Lo faremo per due anni attraverso la Rai, facendo entrare la Calabria nelle case degli italiani”, conclude il governatore Occhiuto.

La piazza antistante la Chiesa di San Nicola dedicata a Mons. Nolè. Martedì 27 l’intitolazione

COSENZA – Mancano pochi giorni all’intitolazione a Cosenza di Piazza Francescantonio Nolè, già Arcivescovo di Cosenza-Bisignano. La cerimonia ufficiale di intitolazione dello spazio antistante la Chiesa di San Nicola al compianto presule, scomparso il 15 settembre dello scorso anno, è prevista alle ore 20,00 di martedì 27 giugno. Alla cerimonia prenderanno parte il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Mons.Giovanni Checchinato e il Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella. La cerimonia sarà preceduta, alle ore 19,00, nella Chiesa di San Nicola, da una Santa Messa di suffragio per Mons.Francescantonio Nolè, presieduta Dall’arcivescovo Checchinato. Con questa intitolazione ha ricordato ancora una volta il Sindaco Franz Caruso manteniamo fede ad un nostro impegno assunto con la città e con la Diocesi di Cosenza-Bisignano nell’immediatezza della scomparsa di Mons.Nolè. E’ un segno questo che testimonia la profonda stima che la nostra comunità ha nutrito e continua a nutrire nei suoi confronti. La città di Cosenza ha manifestato il suo attaccamento e la sua ammirazione nei confronti di Mons. Nolè in più occasioni e siamo certi di interpretare i sentimenti dei nostri concittadini nel ritenere questo gesto anzitutto un atto di riconoscenza per quanto Mons.Nolè ha dato alla città durante il suo episcopato, soprattutto con riferimento all’ascolto dedicato ai bisognosi e per la considerazione nella quale ha tenuto gli ultimi, sapendo cogliere i segnali di sofferenza che arrivavano dalle aree del disagio.

Strisce bianche e verde vegetale in mare: il ‘marine litter’ spiegato dal commissario Arpacal

Le strisce di materiale bianco e verde vegetale flottante in mare (marine litter)

di Emilio Errigo

Per un uomo o donna di mare, amici dei laghi e dei fiumi, coloro che vivono e navigano le acque dei mari, dei laghi e dei fiumi, non è un evento insolito imbattersi in lunghe e non gradevoli strisce di materiale vegetale, rifiuti di ogni genere, consistenza e forma, generalmente flottanti alla deriva. Il fenomeno molto consueto prende il nome convenzionale di “Marine Litter”. Tali eventi seguono La Rosa dei Venti, significando come il moto originato dal flusso e direzione dei venti cardinali dei quattro quadranti circolari, Nord-Est, Est-Sud, Sud-Ovest e Ovest-Nord, ogni quadrante pari a 90 gradi, fino a completare l’angolo giro, pari a 360 gradi. I venti di Tramontana, (provenienti da nord, di Levante, (provenienti da est), di Ostro-Mezzogiorno, (provenienti da sud), di Ponente, (provenienti da ovest), notoriamente indicati nella Rosa dei Venti, generano il moto e la direzione, verso cui flottano i materiali vegetali (marine litter) galleggianti, fino a giungere nelle spiagge, cale, darsene, porti, insenature, baie, golfi e lungo le sponde/rive di fiumi e laghi.

In linea generale, le storie di naviganti e pescatori ci insegnano che non c’è di che preoccuparsi se tali micro vegetali flottanti creano strisce visibili ad occhio nudo o con l’ausilio di strumenti ottici diurni e visori notturni; quello che è da ritenere preoccupante sono i tronchi e rami di alberi a medio e alto fusto, veicolati dalle acque dei fiumi in piena, a causa delle persistenti ed abbondanti piogge. Il navigante professionale e sportivo c.d. da diporto, sa di dover prestare molta attenzione nel corso della navigazione, limitando ove possibile, di intraprendere la navigazione (se non commerciale), navigando sotto costa e in prossimità di aste fluviali navigabili, torrenti e fiumare, in ragione del fatto che non è un raro evento imbattersi o andare a “sbattere” con la propria imbarcazione o natante da diporto, contro tali rami e tronchi d’albero semi sommersi dalle acque chiamati, ” corpi acquei semi sommersi”, galleggianti o flottanti che dir si voglia.

Durante la stagione estiva, i “Marine Litter”, sono visibili vicino alle foci dei fiumi e a breve distanza dalla costa. I colori di tali strisce di materiale flottante varia per natura e consistenza, a seconda della propria fonte di produzione. Se sono il risultato di un mix di materiale legnoso, erboso e fogliame, la striscia è colore marrone-verdastro, mentre se sono formati da alghe in filamenti come quelli della posidonia, assumono una colorazione marroncino chiaro.

Altra cosa, purtroppo, sono le lunghe o brevi strisce, originate dai criminali ambientali etichettati dall’annuale e dettagliato Rapporto Ecomafie di Legambiente come eco-mafiosi o eco-criminali. Non mancano ogni anno migliaia e migliaia di reati denunciati dal personale delle Agenzie Regionali e Provinciali per la Protezione dell’Ambiente, dagli uomini e donne delle Polizie Locali e Provinciali, dalle Guardie Ambientali Volontarie, dagli appartenenti al Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, dalle singole Forze di Polizia, Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, alle competenti Procure della Repubblica, presso i Tribunali, così come non sono rari gli arresti dei responsabili di eco-reati, condannati con pene severe. L’impegno da parte delle Istituzioni, del Volontariato e Pubbliche Autorità Regionali, non manca ed è sempre più costante, consistente, incessante e rilevante, in termini di risorse strumentali, ore e giornate di lavoro.

Le tecniche e i metodi di previsione, prevenzione e contrasto, sono avanzati: personale e automezzi non “sponsorizzati”, uso di droni per il monitoraggio aereo del territorio, dei corsi d’acqua superficiali e marini destinati alla balneazione, l’impiego di ROV, sofisticati droni sottomarini per l’esplorazione subacquea delle acque dei fondali marittimi, fluviali e lacuali. L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Regione Calabria sta affrontando con molta determinazione, cooperando con le Forze di Polizia e la Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, lo sversamento abusivo e illegale delle acque re-flue (prelevate dalle civili abitazioni, attività produttive e imprese commerciali di ogni genere non ancora collettate alla rete fognaria del proprio Comune) da parte di auto spurghi che illegalmente (e per massimizzare i profitti), continuano a sversare abusivamente i reflui urbani e industriali, nelle acque superficiali, oppure bypassano illecitamente i depuratori con conseguenti gravi danni ambientali, scaturenti dal non corretto processo di trattamento e depurazione delle acque reflue urbane e industriali.

Questa stagione estiva già vede impegnati lungo il territorio e le acque costiere delle cinque province della Regione Calabria, uomini, donne e mezzi di ARPACAL, al fine di prevenire e mitigare i rischi di illeciti ambientali in danno della salute pubblica in generale e dell’ambiente acqueo marino in particolare. Squadre operative dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente, in attuazione delle emesse Ordinanze e Direttive Operative impartite dal Presidente della Regione Calabria, On. Roberto Occhiuto, composte da Operatori Tecnici, Rilevatori parametrici ambientali, Analisti, Fisici, Chimici, Biologi, Ingegneri ambientali, sono e saranno impegnate tutti i giorni e le ore della settimana, con turni di pronta reperibilità e disponibilità operativa, allo scopo di assicurare un ambiente più salubre e acque marine balneabili ai cittadini e turisti presenti sulle spiagge e sul territorio della nostra regione per proteggerla e preservarla da persone malavitose senza scrupoli e privi di dignità personale. Giornalmente l’Assessore all’Ambiente Prof. Marcello Minenna, s’impegna insieme al Commissario Straordinario Arpacal e al Direttore Generale del Dipartimento Territorio e Tutela del Territorio, Ing. Salvatore Siviglia, per coordinare quanti a diverso titolo operano a difesa e protezione dell’ambiente terrestre e marittimo, cooperando senza alcuna riserva e con totale disponibilità per il bene della biodiversità, delle coste e delle acque tutte della Calabria.

Medico cosentino nella top10 degli scienziati italiani di Area Neurology

Il cosentino Antonio Siniscalchi, Dirigente medico presso l’UO Neurologia, dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, è stato inserito nella Top Italian Scientists (TIS) Area Neurology, la lista degli scienziati italiani col maggiore impatto scientifico al mondo, redatta periodicamente dalla “Virtual Italian Academy”. La Top Italian Scientist è un censimento degli scienziati di maggiore impatto, misurato con il valore di h-index, un indice derivato dalla produttività scientifica dell’autore e dal numero di citazioni per articolo ricevuteUn H-index di 30, per esempio, significa per uno scienziato, che ha prodotto almeno 30 articoli scientifici internazionali e che gli stessi articoli sono stati citati almeno 30 volte. Il Dottore Siniscalchi ha raggiunto tale risultato focalizzando le sue ricerche e interessi sulla neurologia, sullo stroke e sulla neurosonologia, una metodica che utilizza gli ultrasuoni per lo studio del circolo cerebrale. “Sono contento e orgoglioso di aver raggiunto questo risultato – afferma il Dottore Antonio Siniscalchi – e soprattutto nell’area della neurologia, una branca della medicina dove spesse volte sono presenti malattie ad eziologia sconosciuta. Negli ultimi anni abbiamo assistito a molti progressi nel campo non solo della diagnosi, ma anche nella cura delle malattie neurologiche. Purtroppo molte delle terapie nelle malattie neurologiche sono a tutt’oggi sintomatiche. Questo ci stimola verso una più approfondita conoscenza nell’eziopatogenesi delle stesse che ci potrà aiutare verso un migliore e adeguato trattamento farmacologico”.

Cosenza, tre giovani donne operate dal Robot guidato da Nardo: “grazie dottore”

COSENZA – “Abbiamo vissuto la stessa positiva esperienza, siamo state ricoverate nello stesso reparto e siamo state operate dallo stesso Robot”. Inizia cosi una lettera di ringraziamenti ed elogi di tre giovani donne, affette da patologie dell’apparato digerente,  nei confronti del Prof. Bruno Nardo e della sua equipe, direttore della UOC di Chirurgia Generale “Falcone” dell’Annunziata di Cosenza e docente  nella nuova facoltà  di Medicina Chirurgia e Tecnologie Digitali dell’Università della Calabria. “Siamo state ricoverate ed operate nello stesso giorno, continua il racconto delle tre donne, con l’utilizzo del Robot Da Vinci, che come ci ha spiegato il Professore, prima del ricovero, consente di effettuare in maggiore sicurezza e  precisione anche interventi all’addome, come nel nostro caso”. 

“Siamo consapevoli, si legge, che per fortuna non ci ha operatoun Robot e che dietro a questo nuovo strumento tecnologico, disponibile all’Ospedale Annunziata, c’erano professionisti seri ed esperti nei confronti dei quali abbiamo riposto tutta la nostra fiducia, che è stata ampiamente ripagata. Sapere che il professore Nardo era seduto ad una console, a distanza di pochi metri dal tavolo operatorio, su cui eravamo addormentate, ed il robot era azionato e controllato dalle sue mani, ci ha dato grande serenità”,si legge nella lettera. 

Il chirurgo, spiega Nardo da noi raggiunto, muove con le sua dita le braccia robotiche, posizionate all’interno del paziente attraverso piccoli fori. Le braccia robotiche sono munite di forbici, bisturi e pinze che consentono di eseguire delicati interventi chirurgicisotto visione diretta e magnificata degli operatori. Tutte le fasi dell’intervento sono visibili a tutto il personale presente nella sala: ai chirurghi che collaborano con il primo operatore e che stanno a fianco del paziente, agli anestesisti che controllano i parametri vitali del paziente, agli infermieri che provvedono al cambio degli strumenti ed agli specialist della ab Medica  che vigilano sul perfetto funzionamento di tutto il sistema. 

Le pazienti, stanno bene, e grazie al Robot da Vinci sono state operate per patologie alle vie biliari, al fegato ed alla milza con tecnica mininvasiva e sono tornate a casa dopo pochissimi giornidall’intervento. 

Tra le pazienti operate, una signora inizialmente assai preoccupata, affetta da voluminosa e sintomatica lesione cistica del fegato, ha apprezzato tanto il trattamento ricevuto con ottimi risultati. In particolare scrive “sento il desiderio di esprimere un profondo ringraziamento al Prof. Bruno Nardo ed a tutti i medici della Chirurgia Generale Falcone dell’Annunziata di Cosenza per la professionalità e l’umanità che li contraddistinguono. Durante la mia breve degenza non mi sono sentita mai sola, perché il prof. Nardo mi ha vista come persona, con la mia razionalità e miei sentimenti. Con emozione e riconoscenza saluto l’intera equipe, sicura che continuerà a dare il meglio della propria competenza a tutti noi pazienti nella nostra terra di Calabria e avranno fine i viaggi della speranza fuori Regione”.

Una giovane donna operata per un tumore benigno alla milza, che vive in Sardegna ed ha scelto di farsi operare a Cosenza,  a breve rientrerà nella sua sede di lavoro in piena forma. Cosi scrive. “Dopo avere consultato più medici, anche fuori Regione, per una voluminosa cisti splenica, l’unica risposta che ho ricevuto è stata quella di fare un intervento tradizionale di splenectomia. Arrivata ormai rassegnata dal Prof. Nardo, mi parla della possibilità di essere operata preservando gran parte della milza. Nel suo essere cauto non mi ha dato certezza assoluta ma la certezza “vera” che avrebbe fatto di tutto per farlo. Ed è così che è stato. Grazie per la professionalità, per il garbo nel trattare i pazienti, per la dedizione alla professione. Un’altra paziente più complessa, operata per un tumore maligno al fegato,  scrive “Sono grata al Prof. Nardo ed a tutta la sua equipe. In lui ho trovato grande professionalità, presenza, supporto e fiducia. Una eccellenza della chirurgia. Ora che sto meglio sto pianificando di riprendere i controlli in oncologia per ridurre il rischio di recidiva della malattia”. 

Ovviamente non tutti gli interventi potranno essere fatti con il robot da Vinci, precisa Nardo, ma sapere che l’Ospedale Annunziata dispone di tale tecnologia è motivo di orgoglio per la sanità calabrese. 

Fece arrestare Messina Denaro, magistrato Paolo Guido diventa cittadino onorario di Acri

ACRI (CS) – L’Amministrazione comunale di Acri ha conferito la Cittadinanza Onoraria al magistrato Paolo Guido, procuratore aggiunto di Palermo fra i protagonista della cattura di Matteo Messina Denaro lo scorso 16 gennaio. 

Questa la motivazione;
” ‘ ‘ .
” ‘”.

55 anni, coordinatore della Direzione distrettuale antimafia, Guido, è nato e cresciuto a Cosenza, ma è originario del centro presilano, paese natale del padre e dei nonni. 

 

 

A Bocchigliero la “Passeggiata in Rosa per la prevenzione”

BOCCHIGLIERO (CS) – Domenica 18 giugno 2023, si svolgerà a Bocchigliero la 1^ edizione della “Passeggiata in Rosa per la prevenzione”.

Una manifestazione di beneficenza organizzata dalla locale Proloco e dall’Associazione OncoMed di Cosenza, per promuovere la prevenzione sanitaria, in particolar modo quella femminile.

Un’occasione preziosa per riflettere insieme sulla necessità di effettuare controlli periodici al fine di salvaguardare la propria salute, perché attraverso la prevenzione è possibile ridurre il rischio di insorgenza di patologie anche gravi.
Un’importante iniziativa di sensibilizzazione per promuovere le attività periodiche di screening sanitario che permettono di giungere ad una diagnosi precoce delle malattie. Intervenire tempestivamente aumenta le probabilità di guarigione e migliora la qualità della vita delle persone.

Gli obiettivi di Onco Med

L’Associazione nasce dall’idea del suo presidente, Francesca Caruso, di dare accesso gratuito a visite specialistiche ed esami diagnostici fondamentali per la prevenzione a persone indigenti o in condizioni di particolare fragilità. Dopo la sua esperienza personale di emigrazione sanitaria, Francesca ha fatto ritorno nella sua terra, dove ha conosciuto medici bravissimi, tra questi l’oncologo Antonio Caputo, attuale vice-presidente, con cui ha condiviso l’ambizioso progetto di creare un ambulatorio oncologico multidisciplinare nel centro storico di Cosenza.
Oggi lo studio di OncoMed è una realtà in cui collaborano volontariamente trenta specialisti che visitano i pazienti 5 giorni a settimana. Un punto di riferimento per la profilassi di tumori ed altre gravi patologie, non solo per il capoluogo, ma per tutto il territorio provinciale.

Parteciperanno alla manifestazione:

l’onorevole Pasqualina Straface, consigliere regionale e presidente della Terza Commissione Consiliare “Sanità, attività sociali, culturali e formative”; il dottor Pietro Leonardo Perri – Responsabile Specialistica Amb.Ambito Cariati Distretto Ionio Sud; le dottoresse Mariagrazia Politano – Dirigente medico ginecologo – consultorio di Rossano; D.ssa Vittoria Paletta – pediatra e responsabile territoriale AGE; Anna Pugliese – già medico di Medicina Generale; Carmela Sciarrotta – Coordinatrice Distrettuale Servizio Sociale Ionio Sud; Ostetrica Vittoria Valente – Responsabile Poliambulatorio di Bocchigliero; Sonia Butera – Infermiera e laureanda in Psicologia.

La marcia avrà iniziato dall’ingresso sud del paese e terminerà presso il Santuario della Madonna de Jesu, chiesa in cui si terrà una messa dedicata, che sarà celebrata dall’amministratore parrocchiale, Padre Onofrio Farinola.

L’evento è patrocinato dalla Provincia di Cosenza, da EPLI Calabria, dal CSV di Cosenza e dall’Associazione Italiana Genitori ed è inserito tra gli eventi di “Cosenza capitale del volontariato 2023”.

Partecipazione dei lavoratori a gestione delle aziende, a Cosenza parte la raccolta firme per la legge

Giovedì 15 giugno a Cosenza, in piazza Kennedy, parte sul territorio provinciale la campagna di raccolta firme per la proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, promossa dalla CISL. Punti informativi in tutte le sedi. Al via un fitto calendario di iniziative.

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Strade sicure, 1° Reggimento Bersaglieri lascia il comando del Raggruppamento Campania

NAPOLI – Nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure – Terra dei Fuochi”, il Colonnello Francesco Ferrara, Comandante del 1° Reggimento Bersaglieri, ha ceduto al Colonnello Luigi D’Altorio, Comandante del Reggimento Cavalleggeri “Guide” (19°) entrambi della Brigata “Garibaldi”, il comando del Raggruppamento Campania.

Funzioni 

Il Raggruppamento Campania che opera nella città metropolitana di Napoli, a Salerno e in provincia di Caserta, garantendo la sicurezza di siti istituzionali, luoghi d’arte e strutture strategiche, supporta le forze dell’ordine con servizi di tipo dinamico nel contrasto ai fenomeni di micro-criminalità e nella salvaguardia del bene comune e del cittadino. 

Due le operazioni portate avanti

Durante il semestre, sono state sviluppate, in concorso con le Forze di Polizia e le Istituzioni coinvolte, due distinte operazioni; “Operazione Primavera”, nell’ambito della “Terra dei Fuochi” dove state elevate oltre 10 milioni di euro di contravvenzioni per reati ambientali.
La seconda operazione, denominata “Alto Impatto” ha avuto quale ambito di applicazione una intensificazione del controllo del territorio nelle aree più sensibili della Città di Napoli e della movida, e non ultime, le attività svolte nell’ultimo periodo a sostegno della Prefettura nella gestione degli eventi correlati allo scudetto della squadra cittadina, con più di 270 interventi di varia natura a favore dei cittadini e di 170 auto ritrovate e riconsegnate ai legittimi proprietari durante l’intero mandato del 1° reggimento.

Nella foto in alto il Generale Iannucci con il Colonnello D’Altorio

Rende, dipendenti del Calpark senza stipendio da 18 mesi. Cgil: “risolvere la crisi aziendale”

RENDE (CS) – “È da ben 18 mesi che i quattro dipendenti del Parco Scientifico e Tecnologico della Calabria  –  Calpark, Società Consortile per Azioni, non ricevono lo stipendio”. La denuncia in una nota della Cgil Calabria.

“La crisi aziendale perdura dal 2017 e appare ormai paradossale, al limite dell’incredibile, che le parti coinvolte nella gestione della crisi, l’Università della Calabria e la Regione Calabria, non siano riuscite ancora a trovare una soluzione.

Tra ottobre 2022 e febbraio 2023, presso la sede di Cosenza dell’Ispettorato del Lavoro, si sono svolti ben 4 incontri tra le parti che non hanno portato a nessun risultato concreto. Durante l’ultimo, tenutosi il 10 febbraio 2023, Alessandro Zanfino, presidente di Fincalabra e Filippo Pietropaolo, assessore all’Organizzazione Risorse Umane e alla Transizione digitale della Regione Calabria, intervenuto in nome e per conto del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, congiuntamente dichiaravano e facevano mettere a verbale di valutare “la possibilità di includere Calpark (PST della Calabria) in un progetto più ampio assumendo “l’impegno di verificare insieme ai soci le modalità più veloci ed efficaci per risolvere parzialmente o totalmente le problematiche salariali dei lavoratori”.  

Il progetto di risanamento non è stato mai avviato, ostacolato dal fuoco di sbarramento messo in atto dall’attuale governance dell’Università della Calabria che, con un atteggiamento irrispettoso e quasi di sfida, è sorda a qualunque richiesta di assunzione di responsabilità.

Quanto ancora le Istituzioni pubbliche ritengono che si debba far finta di nulla? A quale punto si vuol portare la rabbia e la disperazione delle lavoratrici e dei lavoratori? In questa vicenda è in gioco la dignità di tutti, dei lavoratori e delle stesse istituzioni ed è più che mai urgente che chi deve fare la propria parte, di quella dignità abbia finalmente un sussulto.

Il sindacato è a fianco dei lavoratori di Calpark in questa battaglia e ritiene che non sia più sopportabile attendere oltre: bisogna smetterla di scaricare la crisi di Calpark sulle spalle dei soli dipendenti e agire in tempi strettissimi e a tutti i livelli possibili per cercare di risolvere le difficoltà oggettive create da chi ha governato il Parco in questi anni di crisi.

Le organizzazioni sindacali hanno fin qui mostrato disponibilità e hanno atteso che le Istituzioni coinvolte trovassero una soluzione degna. Tutto ciò non è avvenuto, nonostante le dichiarazioni di impegno assunte davanti al funzionario dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cosenza.

Non permetteremo più disattenzioni e strumentalizzazioni da parte di nessuno, tantomeno che si continui a giocare, irresponsabilmente, sulla pelle di quattro lavoratori che, della crisi, non hanno responsabilità alcuna”.