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Crotone, scoperta piantagione di droga

CROTONE – Una piantagione di marijuana è stata scoperta nelle campagne della frazione Papanice di Crotone:  il tutto è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza. La coltivazione, con 50 piante dell’altezza media di un metro e mezzo, è stata individuata grazie all’attività perlustrativa dell’elicottero del Reparto operativo aeronavale delle Fiamme Gialle di Vibo Valentia. La piantagione era stata ricavata in una zona molto impervia e caratterizzata da una fitta vegetazione: lì vicino era presente un piccolo corso d’acqua che veniva utilizzato per l’irrigazione. Le piante, alcune della qualità “Cannabis indica” e altre della qualità “Shiunk”, sono state estirpate per la loro distruzione. Sono in corso le indagini per risalire ai responsabili delle coltivazioni illecite.

Lamezia, un arresto per tentata estorsione

LAMEZIA TERME (CZ) – I carabinieri della compagnia di Lamezia Terme hanno arrestato Giuseppe Galluzzi, 20 anni, con l’accusa di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose. L’arresto è stato disposto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Catanzaro su richiesta della Dda. Galluzzi era stato già fermato nel febbraio dello scorso anno per due episodi di danneggiamento ad attività commerciali. Il 20enne è ritenuto responsabile di altri quattro episodi avvenuti tra dicembre e febbraio sempre nella cittadina lametina. Secondo le indagini è stato proprio Galluzzi a piazzare il 26 gennaio, davanti all’esercizio commerciale Aci di Michele La Rosa, tre cartucce e un biglietto di minacce con su scritto «mettetevi a posto sennò la prossima volta pagheranno i vostri familiari». Dalle parole si è passati ai fatti il 5 febbraio con l’incendio della vettura di La Rosa. Stesso modus operandi anche negli avvenimenti del 26 e 28 gennaio, con biglietti intimidatori lasciati davanti ad altre due attività commerciali.

Preso Fazzalari, latitante da vent’anni

ROMA – L’annuncio lo ha dato Matteo Renzi in persona con un twitter: «Preso nella notte dai carabinieri il boss della ‘ndrangheta Fazzalari. Grazie a giudici e forze dell’ordine. Viva l’Italia!#buonadomenica» ha scritto il premier. Ernesto Fazzalari, 46 anni, arrestato nelle prime ore di questa mattina, ha una condanna all’ergastolo per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, porto e detenzione illegale di armi ed altro. L’uomo – riferisce un comunicato dei Carabinieri – è il secondo ricercato per importanza e pericolosità dopo Matteo Messina Denaro. Fazzalari, latitante da 20 anni, è stato bloccato a Taurianova all’interno di un’abitazione in un complesso di caseggiati a ridosso di un’impervia area aspromontana. Ad individuarlo sono stati i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Reggio Calabria, con la collaborazione del Gruppo Intervento Speciale (Gis) e dello Squadrone Cacciatori Calabria. L’arresto è stato compiuto a conclusione di un’articolata attività d’indagine coordinata dalla Dda di Reggio Calabria. Il latitante è stato sorpreso nel sonno dai militari nell’abitazione che utilizzava come covo e non ha opposto resistenza, fornendo le proprie generalità e lasciandosi ammanettare. Nel corso della successiva perquisizione i carabinieri hanno trovato una pistola, con relativo munizionamento, che il latitante non ha avuto il tempo di utilizzare. Nella casa, insieme al latitante, era presente anche una donna di 41 anni arrestata con l’accusa di procurata inosservanza di pena e concorso in detenzione di arma comune da sparo e ricettazione. Nella casa è stato trovato anche altro materiale ritenuto d’interesse e che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti investigativi.

Arresto Fazzalari, ministro Orlando: «Grazie a magistrati e forze dell’ordine»

ROMA – «Grazie alla magistratura e alle forze dell’ordine oggi l’Italia assesta un duro colpo alla ‘ndrangheta»: così su twitter il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sull’arresto del secondo latitante ricercato dopo Matteo Messina Denaro, Ernesto Fazzalari. Il Guardasigilli ha successivamente telefonato al procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, per complimentarsi di persona con gli inquirenti e ringraziarli del lavoro svolto.

‘ndrangheta, Cafiero de Raho: «Arresto storico. Cittadini possono collaborare»

REGGIO CALABRIA – Un arresto “storico”. Così il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho ha commentato la cattura del pericoloso latitante Ernesto Fazzalari, scovato a Molochio dai carabinieri. «Non è un caso che questo avvenga in un momento così felice di attività investigativa, portata avanti con tanti risultati», ha proseguito il magistrato assicurando che «lo Stato non guarda in faccia nessuno e ha sempre la forza di andare avanti». Con l’arresto di Fazzalari si può considerare chiusa la ricerca dei latitanti più pericolosi. Significativo, secondo Cafiero de Raho, che Fazzalari si trovasse solo insieme alla compagna nel casolare dove è stato catturato. «Non aveva guardaspalle, non c’erano persone attorno, nessuno. Perché? Perché si riteneva certamente protetto dal pericolo nel suo territorio. Riteneva che la cosca gli facesse arrivare un segnale di pericolo». E invece gli investigatori sono stati più bravi a non destare sospetti. «In passato ho detto – conclude il procuratore di Reggio Calabria – che comprendo la paura della gente nei territori dove la ‘ndrangheta controlla tutto però oggi la situazione è cambiata, abbiamo testimoni di giustizia che sono commercialisti e imprenditori, abbiamo fatto arresti eccellenti e non ci sono più latitanti importanti. Questo significa che non ci sono territori indenni dal controllo dello Stato. E’ questo l’elemento da sottolineare per riflettere sull’importanza di una collaborazione. Oggi i cittadini possono collaborare perché nello Stato hanno magistrati e appartenenti alle forze dell’ordine che sono dalla loro parte, pronti ad andare contro chiunque, anche a coloro che appartengono agli stessi organismi in cui noi stessi operiamo, perché noi non guardiamo in faccia nessuno, applichiamo la legge sempre e comunque».

Oliverio e Napoli esprimono i loro ringraziamenti per l’arresto di Fazzalari

CATANZARO – «Questa notte è stato inferto alla ‘ndrangheta un altro durissimo colpo. Grazie agli uomini e alle donne che hanno reso possibile l’arresto di Ernesto Fazzalari».

E’ il commento del Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio alla notizia dell’arresto avvenuto, durante la notte, a Taurianova, di uno dei più pericolosi latitanti d’Italia, ricercato da venti anni, il secondo per pericolosità ed importanza dopo Matteo Messina Danaro.

«Operazioni come queste – conclude Oliverio- dimostrano che combattere e sconfiggere la criminalità è possibile. Ai magistrati e alle forze dell’ordine impegnate quotidianamente in questa lotta senza quartiere contro il crimine e l’illegalità esprimiamo tutta la nostra riconoscenza e gratitudine».

Anche Angela Napoli, consulente della commissione parlamentare antimafia e cittadina di Taurianova, ha voluto esprimere la sua gratitudine per la riuscita dell’operazione: «La città di Taurianova è da oggi davvero più libera!»

Reggio, incendiata l’auto di un assessore comunale

REGGIO CALABRIA – Data alle fiamme nella notte, l’auto del marito dell’assessore comunale ai Lavori pubblici Angela Marcianò. Il veicolo era parcheggiato a pochi metri dall’abitazione della coppia. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale. Indagini per fare luce sull’episodio sono state avviate dalla Polizia di Stato. «Ci che è accaduto – ha detto l’assessore Marcianò, ipotizzando una intimidazione ai suoi danni – non ci fermerà. Sono molto scossa ma affronterò questo momento con calma e determinazione, insieme al sindaco Falcomatà, agli Assessori della Giunta ed al Prefetto di Reggio Calabria che ringrazio per l’immediata solidarietà che mi hanno espresso. Non faremo un passo indietro». (foto di repertorio)

Pesca, sequestrate reti illegali per oltre 10 chilometri

VIBO VALENTIA – Reti derivanti illegali della lunghezza di oltre dieci chilometri sono state sequestrate dagli uomini della Capitaneria di porto di Vibo Valentia in due distinte attività sulla costa tirrenica tra la Calabria e la Basilicata. I sequestri sono stati fatti nell’ambito di un’operazione contro la pesca abusiva. Una prima rete illegale di 6 mila metri è stata individuata in un’azione congiunta svolta con l’Ufficio circondariale marittimo di Maratea nelle acque antistanti la località costiera lucana. Il pescato trovato è stato donato in beneficenza. L’attività di controllo svolta dalle motovedette ha consentito, successivamente, l’individuazione e il sequestro di un’altra rete derivante vietata della lunghezza di circa 7 mila metri.

Esce da carcere e viola obblighi, arrestato sorvegliato

SCALEA (CS) – Esce dal carcere per fine pena e tenta un’estorsione ai danni di un commerciante. Un sorvegliato speciale di 39 anni, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Scalea per violazione della misura con obbligo di soggiorno e denunciato per tentata estorsione. L’uomo, secondo quanto emerso dall’attività investigativa dei carabinieri, avrebbe tentato di farsi consegnare una somma di denaro ad un commerciante. Non avendo ottenuto i soldi l’uomo si sarebbe allontanato dall’esercizio promettendo ritorsioni nei confronti del proprietario. I militari dopo essere giunti all’identificazione del trentanovenne lo hanno rintracciato nella sua abitazione e condotto in carcere.