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Rosalba Baldino presenta “Il Sigillo di Francesco”

COSENZA – Si chiama “Il Sigillo di Francesco” il nuovo libro  di Rosalba Baldino, giornalista e Caporedattore del Tg Ten,  per Falco Editore. 

 Il libro sarà presentato mercoledì 14 luglio alle ore 18.00  nel chiostro di San Domenico a Cosenza.

A dialogare con l’autrice saranno: Elly Sirianni che ha curato la prefazione del volume, l’editore Michele Falco, Don Enzo Gabrieli, Vicario per la comunicazione e la cultura, Attilio Sabato, direttore del Tg Ten. A moderare i lavori la giornalista Isabella Roccamo.

“Si conclude il viaggio di Francesco e Amir che ha tanto appassionato adulti e bambini” – afferma Rosalba Baldino  – “ Amir cresce  nelle città e nei borghi della Calabria, guarda con occhi nuovi alla terra che lo ha accolto, terra di opportunità. Adolescente  inquieto,  si scontrerà con la pandemia”.   La copertina de  “Il Sigillo di Francesco” è firmata da Monica Bauleo, tra le più brave e accorsate illustratrici italiane “ che ringrazio- conclude l’autrice – per essersi innamorata della storia  ed aver dato il volto al personaggio di Amir”.

All’interno del libro le illustrazioni sono curate da Elena e Greta Falco, Gianpaolo Gallo, Antonio Lorenzi, Marianna e Nicolò Agapito, Vincenzo e Ilenia De Luca.

Il Sigillo di Francesco  chiude la trilogia iniziata con “I cristalli di Francesco” nel 2016 e continuata con  “Mi porti da Francesco” nel 2019.

Dalla Santa violenta alla Santa contesa, Anna e Pantaleone Sergi raccontano i mutamenti della ’ndrangheta»

COSENZA – Trenta anni dopo l’uscita de La ‘Santa’ violenta, uno dei primi testi sulla ’ndrangheta – pubblicato nel 1991, dopo la stagione dei sequestri di persona e la cosiddetta “pax mafiosa” -, alla penna esperta di Pantaleone Sergi, che la storia della ’ndrangheta negli anni Settanta, Ottanta e Novanta l’ha narrata in diretta, si accompagna un’analisi critico-accademica di Anna Sergi, criminologa, docente all’Università di Essex nel Regno Unito, e affermata ricercatrice del fenomeno mafioso e ’ndranghetista in Italia e all’estero. Ne scaturisce La Santa ‘ndrangheta. Da “violenta” a “contesa”, edita dalla Casa editrice Pellegrini nella Collana «Ossidiana. Teoria cultura e vita quotidiana»
In questa raffinata pubblicazione, da pochi giorni in libreria, Anna Sergi riprende l’eco della violenza mafiosa che La ‘Santa’ violenta aveva raccontato, chiedendosi cosa sia cambiato.
La Santa ’ndrangheta è ancora violenta? No, adesso «la ’ndrangheta è una mafia a cui piace piacere, non spaventare, se non quando è strettamente necessario». 
E se non è più violenta, cosa fa, cosa è diventata? È diventata, tra le altre cose, una Santa ‘contesa’ per quattro motivi: l’unitarietà, la violenza dei clan, la loro mobilità e l’essenza stessa della Santa, come organizzazione cerniera con politica ed economia del territorio. 
Come si legge nella nota, «la Santa ‘contesa’ e la Santa ‘violenta’ – lette in successione, ci ricordano quanto sia fondamentale preservare la memoria storica di certi anni per arricchire le analisi di oggi».

Weekend in campagna: al via le degustazioni di olio e vino in Calabria

CATANZARO – Valorizzare il territorio partendo da due identità alimentari che hanno fatto la storia della Calabria. Olio e vino si propongono come narratori degli areali di produzione e pretesto per costruire un viaggio tra la cultura, i borghi, le identità immateriali e spirituali che fanno grande ed unica la regione. Week end in campagna è la nuova proposta di eno ed oleo turismo lanciata dal Movimento Turismo Vino e Movimento Turismo dell’Olio della Calabria con il patrocinio della Regione. Da sabato 10 luglio e fino al mese di ottobre compreso le aziende dei due movimenti accoglieranno turisti, viaggiatori, appassionati di olio e wine lovers con un ricco e variegato calendario di appuntamenti per degustare olio e vino calabrese ed altri prodotti identitari dei territori. Pic nic e passeggiate tra splendidi e storici uliveti, tra i filari delle vigne coltivate sui crinali dell’appennino o a picco sul mare, incontro con i produttori, racconti delle tecniche di produzione, degustazioni e storytelling sono le chiavi di lettura di un evento esperienziale che vuole coinvolgere ed appassionare il visitatore che diventa il vero protagonista della visita nei territori. 

Dopo la prima esperienza positiva di Cantine aperte che tra fine maggio ed i primi di giugno ha segnato la ripartenza dell’enoturismo ora i due sodalizi guidati da Pier Luigi Aceti (Mtv Calabria) e Antonino Anastasi (Mto Calabria) hanno deciso di fare squadra insieme per valorizzare ancora meglio la storia millenaria che in Calabria caratterizza l’olio e il vino che diventano così gli attrattori fondamentali del turismo esperienziale. 

«La volontà è quella di coinvolgere ancora più turisti in un racconto emozionale che parte da due capisaldi della nostra storia agroalimentare trasformando il vino e l’olio in attrattori per disegnare un viaggio lungo il territorio. Da nord a Sud – spiegano Anastasi e Aceti – un nutrito gruppo di aziende si apriranno all’accoglienza in sicurezza mostrando il volto autentico di una terra che dell’agricoltura ha fatto occasione di rilancio economico ed ora guarda a queste identità alimentari come veri ambasciatori di una regione unica e meravigliosa, ricca di gemme gastronomiche ma anche storiche e culturali da narrare bevendo un buon calice di vino e degustando oli dal sapore straordinario».

Fabio Curto presenta il nuovo disco di inediti “Rive volume II”

ACRI (Cs) – Uscirà mercoledì 23 giugno “RIVE VOLUME II” il nuovo album di inediti di FABIO CURTO, vincitore assoluto di Musicultura 2020, vincitore di The Voice of Italy nel 2015 e unico artista italiano selezionato per le finali dell’edizione 2021 del Festival Internazionale “New Wave” di Soči in Russia.

Il disco è stato preceduto da l singolo, rilasciato lunedì 14 giugno, “Hermann Hesse” https://song.link/i/1569472158

Dopo un periodo che lo ha visto rilasciare gradualmente nuovi brani e preparare il terreno a un’evoluzione stilistica e poetica, il cantautore e polistrumentista pubblica il suo secondo lavoro discografico, “Rive Volume II”. Il disco prosegue idealmente il percorso tracciato da “Rive Volume I”, approdando però ad atmosfere più luminose rispetto al precedente e consegnando 14 tappe di un viaggio semi acustico e particolarmente intimo all’interno di un folk dal respiro internazionale che l’artista ha già dimostrato di saper maneggiare, produrre e declinare coraggiosamente in italiano.

Un nuovo lavoro in cui non mancano importanti collaborazioni, da quella con Cisco e Fry nel singolo “La terra dei miei figli” che ha anticipato l’album, passando per Fio Zanotti che ha fornito il suo contributo nella produzione del brano “Puoi svegliarti felice” e, ancora, quella con i Modena City Ramblers presenti come featuring ne “Il mio cuore”, fino alla presenza di Angelo Branduardi che ha cantato insieme al cantautore calabrese nella versione speciale del brano “Madre Terra” che chiude il disco.

Performer dal grande talento, nato ad Acri (Cs), Fabio Curto è stato appena selezionato come unica voce italiana tra i 14 artisti che parteciperanno alle serate finali del Festival Internazionale “New Wave” di Soči in Russia, in programma dal 19 al 25 agosto prossimi e trasmesse in Eurovisione. Traguardo che si unisce alle molteplici esperienze internazionali di Fabio, raggiunte grazie a un’urgente e costante attività live che lo ha portato negli anni a esibirsi in contesti come il “Pizza Fest Toronto 2018” (Canada), l’“Italian National Ball 2018” (Australia), il “Festival Internazionale delle Arti” in Bielorussia, fino a piazze come il Teatro del Cremlino di Mosca.

TRACKLIST “RIVE VOLUME II”

01 Madre Terra

02 Il mio cuore (feat. M.C.R.)

03 Hermann Hesse

04 La giostra

05 Con gli occhi al cielo

06 Puoi svegliarti felice

07 L’altopiano

08 Aria

09 Sulla strada

10 La terra dei miei figli (feat. Cisco & Fry)

11 La tua parte migliore

12 Lucy

13 Song for Rebeca

14 Madre Terra (special edition feat. Angelo Branduardi)

 

“RIVE VOLUME II” GUIDA ALL’ASCOLTO

“Rive Volume II” è un album dove prevale la luce, sia essa malinconica sotto forma della ballad sia essa nelle forme più uptempo che l’album prende a tratti. Se in “Rive Volume I” a prevalere era un’atmosfera scura e metropolitana che ha dato all’album l’appellativo di dark blues, questo secondo capitolo è esplicitamente connotato dal forte legame con la natura e la terra nelle sue manifestazioni più semplici: il cantautore parla a cuore aperto di terra da toccare, da annusare chiudendo gli occhi, ma anche terra lontana e terra di guerra, amore e solitudine davanti ai tramonti che hanno sempre condizionato la sua vena creativa. Ciò che sempre prevale è la natura materna alla quale poter rivolgere le proprie suggestioni e le proprie riflessioni più segrete. L’intero lavoro sembra essere attraversato dal concetto “non sei da solo, qualche altra persona nel mondo capisce perfettamente ciò che stai pensando”, e questo dona a Rive Volume II una particolare intimità e una particolare dolcezza che funge da lume e da speranza quando arriva il buio. 

FABIO CURTO PARLA DEL SUO DISCO

Dopo il consenso ottenuto da “Domenica” (brano con il quale ha vinto Musicultura 2020) ho capito che la dimensione della mia musica che più arriva al cuore delle persone è quella acustica e che potevo dedicarle più spazio di quanto non avessi fatto negli ultimi anni. Ho riportato in vita vecchi ricordi d’infanzia e vecchie melodie che mi giravano in testa, ho parlato di storie e di suggestioni oneste e sincere, nude direi. Qualche anno fa pensavo fosse troppo azzardato rivolgersi al pubblico con un prodotto che non avesse in prevalenza elementi di modernità. Oggi, invece, penso solo a seguire la corrente che mi regala emozioni, senza pormi altri obbiettivi se non la speranza che questa mia musica venga recepita con la stessa onestà con la quale l’ho scritta e che sia d’aiuto e di sostegno anche agli altri. Un motivo di grande orgoglio in quest’album sono le collaborazioni artistiche con alcuni dei miei miti musicali e nate spontaneamente, senza pianificazione, da una grande stima reciproca che si è creata in questo ultimo anno.

 

Gianni Letta e Massimo D’Alema alla presentazione di “Giulio Andreotti e l’intelligence. La guerra fredda in Italia e nel mondo”

RENDE (CS) – “Giulio Andreotti e l’intelligence. La guerra fredda in Italia e nel mondo” curato da Mario Caligiuri ed edito da Rubbettino verrà presentato venerdi 11 giugno 2021 alle ore 18 via webinar agli indirizzi www.radioradicale.it e shorturl.at/lEJO7. I lavori verranno coordinati dalla giornalista Maria Latella. Dopo i saluti del Direttore di “Formiche” Flavia Giacobbe e dell’editore Florindo Rubbettino, ci sarà l’introduzione di Rosa Villecco Calipari, parlamentare dal 2006 al 2018. Illustreranno poi il volume Gianni Letta e Massimo D’Alema. Sarà presente il curatore.

La manifestazione è stata promossa dal Dipartimento di Culture Educazione e Società dell’Università della Calabria in collaborazione con il Laboratorio sull’Intelligence dello stesso ateneo, la Società Italiana di Intelligence, la rivista “Formiche”, la casa editrice Rubbettino e la Fondazione”Italia Domani”.

Il testo contiene saggi di Paolo Gheda dell’Univeristà della Valle D’Aosta e autore della prefazione del volume, Vera Capperucci della LUISS di Roma, Tito Forcellese dell’Università di Teramo, Luca Micheletta dell’Università di Roma “La Sapienza”, Giacomo Pacini dell’Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea, Luca Riccardi dell’Università di Cassino, Federico Scarano dell’Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli” di Napoli. Il volume su Andreotti fa parte degli approfondimenti promossi sulla storia dell’intelligence promossi dall’Università della Calabria e che finora hanno visto la pubblicazione dei volumi “Cossiga e l’intelligence” (2011) e “Aldo Moro e l’intelligence. Il senso dello stato e le responsabilità del potere” (2018) entrambi curati da Mario Caligiuri ed edito da Rubbettino.

Fuori il nuovo videoclip di N.a.i.p. “David chi?”

COSENZA – E’ uscito oggi il videoclip del nuovo singolo di N.A.I.P. “David chi?” (per Epic Records Italy / Sony Music Italy).

Il video che porta la firma del regista Mario Vitale, è stato girato interamente in Calabria tra Brancaleone e i Calanchi di Palizzi, due splendidi borghi dell’entroterra jonico reggino, immersi in una natura ancestrale e selvaggia.

Il racconto onirico e galattico di N.A.I.P. al centro delle immagini di “David chi”? parte da un luogo fortemente suggestivo e simbolico: la casa del confino di Cesare Pavese situata proprio nel cuore della città di Brancaleone.

Una dimora che oggi accoglie visitatori provenienti da tutto il mondo e che ospitò nel 1935 lo scrittore e poeta torinese che a seguito della sua attività antifascista venne mandato prima in carcere a Torino, poi a Roma e infine condannato al confino proprio in Calabria, a Brancaleone Calabro.

In quell’angolo incontaminato e ignoto del Regno d’Italia, Pavese trascorse sette mesi, un tempo bastevole per segnarne l’esistenza: la natura selvaggia di Brancaleone sarà illuminante per la sua opera letteraria: nel paesino ionico, inizia il suo diario, pubblicato poi col titolo Il Mestiere di vivere che lo accompagnerà fino a pochi giorni dal suicidio, nell’agosto del 1950 e sulle sponde del mare prenderà gli appunti che confluiranno ne Il carcere, il romanzo che più racconta dei suoi mesi di confino.

Un luogo ricco di fascinazione e simbolicamente denso di significati: il confino diventa infatti in “DAVID CHI?” metafora di reclusione, isolamento, solitudine dell’attuale periodo storico, un tempo sospeso e pandemico che ha fortemente influenzato la scrittura e la necessità del viaggio raccontato da N.A.I.P. nel brano, viaggio inteso come atto di libertà, come spazio di riappropriazione dell’immaginazione e della creatività artistica.

Ad accompagnare invece “l’arrivo su Marte”, sono i Calanchi di Palizzi, dei calcari marnosi frammisti di argille e Trubi, un paesaggio quasi lunare, nella costa sud orientale della Calabria dove troviamo David Guetta che sta facendo un dj set “e inizia il decollo” in pista.

Il brano uscito il 4 giugno per  (Epic Records Italy / Sony Music Italy) e prodotto da Stabber è un manifesto d’intenti electro dance.

Una polaroid che fotografa la fragilità sociale, artistica, umana di questo tempo, in cui la vicinanza fra le persone, il rito di aggregazione che si compie durante una performance sonora, sembra essere ancora un eco lontanissimo.

Questo è il viaggio cosmico ma estremamente terrestre che ci regala N.A.I.P. nel suo nuovo brano. L’arte come connessione di corpi, idee, nuovi suoni e N.A.I.P. ce la dona sotto forma di brano da ascoltare, da ballare, da spremere e bere e oggi anche da guardare.

In libreria “Giulio Andreotti e l’intelligence. La guerra fredda in Italia e nel mondo” a cura di Mario Caligiuri

ROMA – “Giulio Andreotti e l’intelligence. La guerra fredda in Italia e nel mondo” è il titolo del testo curato da Mario Caligiuri appena dato alle stampe da Rubbettino. Il volume si inseriscenell’ambito degli approfondimenti storici e scientifici che l’Università della Calabria sta promuovendo per fare diventare l’intelligence materia di studio nelle università del nostro Paese. Dopo “Cossiga e l’intelligence” del 2011 e “Aldo Moro e l’intelligence. Il senso delloStato e le responsabilità del potere” del 2018, adesso vieneapprofondita la figura di Giulio Andreotti. E’ in preparazione un ulteriore studio su “Enrico Mattei e l’intelligence”. Il saggio su Andreotti contiene contributi di Vera Capperucci della LUISS “Guido Carli” di Roma, Tito Forcellese dell’Università di Teramo, Paolo Gheda dell’Università della Valle d’Aosta, Luca Michelettadell’Università “La Sapienza” di Roma, Giacomo Pacini ricercatore e saggista, Luca Riccardi dell’Università di Cassino e Federico Scaranodell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Così illustra il volume il curatore Mario Caligiuri dell’Università della Calabria e Presidente della Società Italiana di Intelligence: ”A più di cento anni dalla nascita, Giulio Andreotti continua a suscitare opinioni molto discordanti. In questo volume viene affrontato con un approccio scientifico il tema delicatissimo e sostanzialmente inedito dei suoi rapporti con l’intelligence. Prima da Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e poi progressivamente da Ministro della Difesa, Capo del Governo e Ministro degli Esteri ha rapporti costanti con i Servizi Segreti. Iniziano dal 1947, quando viene delegato da De Gasperi come direttore dell’Ufficio Zone di Confine quando Trieste era ancora contesa e la NATO dava vita a organizzazione di resistenza in caso di invasione sovietica. Proseguono poi negli anni Cinquanta e Sessanta da responsabile del Ministero della Difesa nel confronto costante con il comparto militare, impegnato pure in complesse forniture di carri armati tedeschi ad Israele. Da Presidente del Consiglio deve affrontare prima l’emergenza del terrorismo con l’apice dell’omicidio di Aldo Moro e poi il crollo del muro di Berlino, che segna la fine della guerra fredda combattuta principalmente attraverso lo spionaggio internazionale. Da Ministro degli Esteri, dopo il bombardamento di Lampedusa del 1986 interrompe le relazioni diplomatiche con la Libia, mantenute aperte attraverso i Servizi per garantire la fornitura del petrolio indispensabile per l’Italia. Inoltre, grazie alle analisi dell’intelligence, spesso speculari ai giudizi degli ambasciatori, osserva le trasformazioni della politica sovietica, comprendendo in anticipo che la fine mondo bipolare avrebbe potuto costituire “un disastro”. Consapevole del ruolo fondamentale dei tempi dell’informazione, è lui che rende pubblica nel 1974 la circostanza che Guido Giannettini era un informatore del SID e nel 1990 dichiara in Parlamento l’esistenza di Gladio. Chiamato in causa in innumerevoli e complesse vicende politiche e giudiziarie, Andreotti si è servito dei Servizi o li ha utilizzati nell’interesse del Paese? A tale quesito di fondo, prova a fornire le prime risposte questo volume, che raccoglie i saggi di autorevoli storici italiani. Dal quadro che emerge, studiare la vicenda di Andreotti significa comprendere in profondità la storia della Repubblica, sopratutto per verificare la fondatezza di una sua ironica osservazioni maturata nella temperie di quegli anni: “A volte penso che sarebbe meglio sospendere per un paio d’anni l’attività di tutti i Servizi, forse le cose si rimetterebbero a posto”.

“Poemas desde Italia”, in spagnolo il nuovo libro di poesie di Manuela Fragale

COSENZA – Sono nate in Italia, precisamente in Calabria, e sono già pronte a viaggiare per il mondo le poesie edite e inedite di Manuela Fragale, giornalista insignita di Medaglia del Senato della Repubblica e di premi per l’attività internazionale svolta nel ruolo di corrispondente per le testate dedicate alle comunità italiane residenti all’estero (in particolare in Argentina e Perù).  

Racchiusi nel libro “Poemas desde Italia“, i versi sciolti e le rare rime sono un vero omaggio alla propria terra e offrono al lettore metafore, molteplici piani spazio-temporali, fusione dell’atmosfera intima con l’atmosfera contemplativa. I testi sono stati tradotti dall’italiano allo spagnolo dalla stessa autrice affinché i lettori ispanofoni potessero scoprire, attraverso le opere che finora è stato possibile leggere soltanto in lingua italiana, le poesie e i significati di altri luoghi e altre culture. Il libro, realizzato in autopubblicazione e distribuito da Youcanprint, è disponibile in formato cartaceo ed elettronico nelle principali librerie fisiche e virtuali.  

Prima di essere raccolti tra le pagine di “Poemas desde Italia”, alcune poesie hanno ottenuto successi di critica e pubblico nell’ambito di eventi culturali, premi letterari, selezioni di versi per la creazione di antologie; altre poesie sono state pubblicate in italiano nei libri “Pelle di Mare” del 2016 e “Microcosmi” del 2013.

Online “2020 DC” del compositore polistrumentista Gianfranco De Franco

RENDE (CS) – È in uscita sulle principali piattaforme digitali “2020 DC” il nuovo singolo di Gianfranco De Franco che segna l’esordio con la INRI Classic. Una traccia che anticipa il nuovo album da solista con l’etichetta indipendente nota per l’esplorazione di esperienze e contaminazioni innovative nella musica classica.

“2020 DC” è la fotografia sonora, tanto personale quanto universale, del momento in cui i nostri respiri, ormai legati all’assenza di confini, hanno cambiato totalmente ritmo, tra affanno e incredulità.

L’intero percorso sonoro è accompagnato da una leggerezza malinconica che genera una timbrica trascendentale tra l’acustico e l’elettronico, dalle caratteristiche intime, a tratti caotiche, governate da ritmiche statiche e protettive.

Gli strumenti di De Franco, in “2020 DC” cercano di dar suono alla dimensione sospesa in cui ci siamo trovati, attraverso la sperimentazione di stili e generi diversi, carattere distintivo dell’artista.

«Il brano è il risultato di una spinta emotiva, un voler proteggere me stesso e gli altri da un momento difficile per tutti, pieno di punti interrogativi molto forti – commenta Gianfranco De Franco –. Ho cercato di tradurre tutte queste paure, queste incertezze in musica. Da lì è partito questo nuovo percorso che si sintetizza con il primo singolo “2020 DC”, un pezzo composto da trenta tracce. È come se avessi creato una sorta di orchestra, cosa che rispecchia molto il mio percorso da solista. Utilizzare più strumenti è un gioco e una sfida anche per me stesso, un modo per avere vicino a me tanti piccoli amici invisibili in un momento di grande distanza sociale».

Gianfranco De Franco, polistrumentista, musicologo e musicoterapeuta, ha suonato e suona in diversi festival internazionali, da Londra a Dublino, dall’Argentina a Mosca. Il suo genere esplora stili di musica sperimentale ed ambient lambendo new age, metal industrial e musica contemporanea. Compone musiche per il teatro lavorando stabilmente con Saverio La Ruina, Dario De Luca (Scena Verticale) e Giancarlo Cauteruccio (Teatro Studio Krypton). Autore e compositore di performance e site specific. Collabora con vari artisti e vari progetti musicali. “Cu a capu vasciata” (MkRecords/Rubettino/Etnoworld) e “Imago” (IcarusFactory-IRD) sono i suoi due dischi da solista. Ha ricevuto due menzioni speciali per “Los Angeles Music Award 2013” e per “Artist in Music Awards 2014”. “2020 DC” è il singolo d’esordio con la INRI Classic.

Per ascoltare 2020DC

Multilink  https://GianfrancoDeFranco.lnk.to/2020DC

Viaggi all’estero, ecco come e dove si può andare

I viaggi all’estero in questi mesi ci sono sembrati solo un vecchio ricordo, per molti un sogno da concretizzare quanto prima ma grazie al vaccino e alle riaperture graduali, tornare a viaggiare, anche fuori dal nostro Paese piano piano sta tornando realtà.

Certo le norme sono sempre stringenti, all’insegna della sicurezza e della responsabilità, ma prendere un aereo e tornare a volare ora pare essere più semplice. Sono diversi i Paesi che hanno aperto i propri confini sia ai viaggiatori vaccinati, a coloro che sono già guariti e a chi è munito, ovviamente, del test negativo con validità di massimo 48 ore. Poi c’è sempre il ritorno da regolare con la quarantena obbligatoria, ma quella è tutta un’altra storia. Per chi vuole finalmente partire e dedicarsi qualche giorno di vacanza, la quarantena è poca cosa ormai.

Dove andare di questi periodi? I Paesi aperti al turismo sono diversi, all’interno e fuori dall’Europa. Come fare per essere sicuri, non sbagliare con le prenotazioni, le pratiche burocratiche senza incappare in disguidi? C’è una soluzione molto semplice: scegliere i viaggi di gruppo, quelli organizzati da chi lavora in questo campo e anche in questo periodo di transizione rimane costantemente informato e aggiornato sulle disposizioni, garantendo un viaggio sicuro e comodo dove non mancherà comunque il divertimento.

Una di queste realtà è Tramundi, il tour operator online specializzato da sempre nei tour organizzati che nemmeno di questi tempi si fermano, continuando a proporre itinerari innovativi e sicuri, dove è possibile viaggiare, senza limiti di spostamenti. Tramundi tiene costantemente aggiornati i suoi vacanzieri permettendogli di viaggiare in totale sicurezza grazie a diverse coperture che vanno dall’annullamento all’assistenza sanitaria, fino alle agevolazioni di prezzo per i tamponi pre-partenza.

In questo momento è possibile organizzare viaggi in Croazia con due itinerari in barca che non solo ti permettono di scoprire le isole più belle del Paese ma anche di viaggiare fuori dalle rotte battute, con un gruppo specifico e controllato. Si aggiunge Malta con altri due tour, uno dedicato ad uno smart-working in una delle location più belle del Mar Mediterraneo, per conciliare il lavoro e un po’ di relax in un’isola da sogno e un altro per staccare la spina completamente lasciandosi trasportare dall’atmosfera vacanziera che pervade l’isola.

Si aggiunge la Slovenia con un percorso di diversi giorni nel Paese Verde tra natura e cultura, ma anche due grandi Paesi europei non troppo lontani da noi come Francia e Spagna che sono aperti al turismo.

Basta solo scegliere la destinazione, a tutto il resto ci pensa Tramundi.

 

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