Evade dai domiciliari per suicidarsi, salvato dalla Polfer

stazioneGIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – Era agli arresti domiciliari, perché accusato di furto, ed è evaso per andare alla stazione ferroviaria e suicidarsi lasciandosi travolgere da un treno. L’uomo è stato salvato dalla polizia ferroviaria, che però subito dopo non ha potuto fare altro che arrestarlo per evasione e condurlo in carcere. Protagonista della vicenda un quarantunenne di Gioia Tauro, M.M. Alla base del tentativo di suicidio da parte di M.M. ci sarebbe stata una crisi depressiva.

Sbarcati 617 migranti sulle coste reggine

Immigrazione: petroliera a Crotone con 250, anche 3 cadaveriREGGIO CALABRIA – E’ arrivata nel porto di Reggio Calabria la nave Espero della Marina Militare con a bordo 617 persone, tra cui 191 minori tutti accompagnati. Le condizioni dei migranti, provenienti tutti dall’area sub sahariana, sono discrete, anche se ci sarebbero una cinquantina di casi di scabbia. Espletate le formalità, in 520 partiranno a bordo di alcuni pullman, in attesa nel piazzale antistante il porto, che li condurranno in Piemonte, Lombardia, Veneto, Marche e Toscana.

Agguato nel catanzarese, due feriti

CarabinieriGUARDAVALLE (CATANZARO) – Due persone sono state ferite ed una è rimasta illesa in un agguato lungo la strada Guardavalle Superiore-Stilo. I tre erano su un pick up contro il quale sono stati sparati 4 colpi di fucile caricato a pallettoni. Il conducente, Vincenzo Ierace, 58 anni, agricoltore di Stilo (Reggio Calabria), è rimasto illeso. Feriti in modo lieve la moglie Maria Procopio (59) alla mano destra ed il figlio Antonio Ilario (21) al torace ed al braccio sinistro.
Indagano i carabinieri.

Costabile Pop Contest. Festa al Poeta tra note e declamazioni

Una storia tragica per sempre’ quella di Franco Costabile, così come l’amico Ungaretti ebbe a scrivere alla sua morte, anch’essa    11253833_1113452278681397_1432910707_ntragica, ultimo vessillo di una lotta contro quel senso di sconfitta che spesso langue come giacenza nell’animo e nell’inconscio della gente del sud. Di ogni sud. Di donne e uomini generati da terre piene di “caporioni sotto il sole, di fichidindia e pistole lucenti”, dove niente cambia, tutto è uguale, “tranne i morti”. Eppure questa gente, quella gente che il Poeta metteva in versi e liberava da catene pesanti, la sua gente ha deciso 11269140_1113452282014730_1810360517_ndi far festa. Di fargli festa. Riconoscendo a Costabile ciò che senza alcun dubbio gli era dovuto da tempo immane. Cinquant’anni son dovuti passare prima che Lamezia Terme riconoscesse al Suo Poeta la gloria 11269140_1113452282014730_1810360517_nartistica, il ricordo. Il tributo. Ieri finalmente è successo. La città della Piana ha ufficialmente intitolato il Teatro Politeama a Franco Costabile. Una spilla sul petto, una stella che brilla nel cuore di Sambiase, dove il poeta è nato e cresciuto, dove ha osservato e si è imbevuto di quegli elementi che ne hanno contraddistinto poetica e scelte di vita.
Il Costabile Pop Contest ha dunque raggiunto il suo obiettivo, la sua ragion d’essere e con questa terza edizione ha salutato quanti, con affetto e dedizione, hanno lavorato al progetto per nulla semplice di riportare al presente, all’attuale, sentimenti, note e riflessioni di un passato tutt’altro che remoto. Insomma, di lavorare su Costabile ‘alla maniera dei classici’, com’egli in effetti si merita.
Il Teatro ‘Franco Costabile’ ha visto alternarsi sulle sue tavole artisti eterogenei22330_1597012830583758_1601769468557102316_n per ispirazioni, formazione e cultura, le cui performance erano però legate dal quel comune desiderio di riscoperta e di ricerca nei confronti di un Poeta quanto mai attuale.
L’offerta culturale, così come annunciato già nei giorni immediatamente precedenti all’evento dal direttore artistico di ‘Scenari visibili’ Dario Natale, è stata ricca di contenuti che hanno spaziato da un approccio giovane e ingenuo a una consapevolezza 11292664_10205598543754982_987533740_npiù matura e attenta nei confronti delle tematiche e della poetica di Costabile, alternandosi in un saliscendi di emozioni e di tensione empatica con un pubblico gremito e attento. Tra gli altri si segnalano gli intensi cortometraggi della casa lametina Movieland Productions, di Pino Torcasio e Domenico Isabella, che con taglio nostalgico e inquadrature definite hanno trasposto in immagini poemi lancinanti come ‘Pure i cieli azzurri’, ‘Un pezzo di specchio’ e ‘Racconto elettorale’. Altrettanto evocativa è stata l’interpretazione di Marianna Leone e Francesco Moraca de ‘Il suonatore Jonas’ di De Andrè al quale è stato letteralmente incastonato, grazie all’intervento di Dario Natale, Domenico D’Agostino e Aldo Tomaino, il poema ‘Piaci se vai’. Eguale forza evocativa ha avuto la performance di Achille Iera, sostenuto sempre da Aldo Tomanino e Domenico D’Agostino. D’impatto anche l’intervento degli Scalzi Musici Silvani che hanno arrangiato ‘Per altri sentieri’ e ‘Ce n’è di paesani’ sottolineando come la riscoperta di Costabile possa essere intesa alla stregua di una riscoperta della nostra terra.
Questa quindi l’offerta culturale della serata, della quale non si possono dimenticare i contributi video di Francesco Bevilacqua ed Ernesto Orrico, le musiche di Aura Mazda, di Giorgio Caporale e Marco Santoro e di Riccardo e Sergio Pandolfo, la performance di Michelangelo Mercuri e Giusy Cervadoro e l’intervista in dialetto di Pierpaolo Sacco. Momenti, questi, intervallati dai reading dei blogger di Manifest. che hanno interpretato stralci dei brani pervenuti nei giorni scorsi in seno al contest ‘Altri sentieri’.
La serata di è conclusa con una rielaborazione del brano ‘Ultima uva’ a opera dei Dissidio, sulle cui note il Costabile Pop Contest ha fatto calare il sipario tributando l’ultimo ringraziamento al Poeta di Lamezia e di Calabria.

 

“ […] Il mondo
è in quella terra
di silenzi addolorati,
ed io vivo
col sale del tuo pianto”

 

 

Daniela Lucia

 

https://youtu.be/ozoCJbqPlpY

 

 

 

Occhiuto accoglie il nuovo vescovo Monsignor Nolè.

BISIGNANO (CS)  “Grande gioia e senso di rinnovata speranza ci pervadono in questo momento”. Ad affermarlo è il sindaco Mario Occhiuto congratulandosi con il nuovo arcivescovo della diocesi Cosenza- Bisignano, monsignor Francesco Nolè.

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“La città capoluogo dà il benvenuto  al suo nuovo pastore, già padre della Chiesa particolare di Tursi-Lagonegro – afferma Occhiuto – E pertanto ci accingiamo ad accoglierlo con quello spirito di comunione fra istituzioni che pure ha caratterizzato il percorso a Cosenza di monsignor Nunnari. A quest’ultimo – aggiunge Occhiuto – voglio esprimere la più profonda gratitudine. Non dimenticheremo mai il dialogo costruttivo e perpetuo con le autorità civili sui problemi delle persone. Monsignor Nunnari ha molto amato Cosenza e ne ha abbracciato le vicissitudini con dignità aprendo le porte della sua casa a tutti. Ha incontrato i giovani e ne ha condiviso il cammino generando in loro speranza. Auspichiamo che tale amorevole missione possa proseguire nell’esercizio di monsignor Nolè in modo che, con la nostra massima collaborazione, possa lui essere padre per la Chiesa e per la Città”.

 

“Briganti perché” a Lamezia viene rispolverato il cranio di Villella

LAMEZIA (CZ) Meridionalisti a confronto mercoledì 13 Maggio alle ore 18:30 alla biblioteca comunale di Lamezia Terme. Nella splendida location di palazzo Nicotera , all’interno della rassegna “Il Maggio dei Libri” organizzato dalla Biblioteca Comunale di Lamezia Terme, é stato presentato il libro “Perché Briganti?”, alla quale ha partecipato un numeroso pubblico che ha dimostrato molto interesse per l’argomento trattato.

perchè briganti

La vera storia del “brigante” Giuseppe Villella di Motta S. Lucia” scritto a quattro mani dall’Ing. Francesco Cefalì e dall’Ing. Domenico  Iannantuoni. Le voci dei briganti sono riecheggiate forti e chiare negli interventi dei relatori Dott.ssa Rosella Cerra, Ing. Roberto Longo e Ing. Franco Gallo. Particolare rilievo ha assunto l’intervento dell’autore Francesco Cefalì che ha raccontato con dovizia di particolari la storia del presunto brigante Villella cosí come emerge dalle sue approfondite ricerche storiche. Il cranio del Villella, di Motta S.Lucia, é servito da base alle strampalate teorie del Lombroso sul delinquente atavico per la presenza della fossetta occipitale ed é orribilmente esposto al museo Lombroso di Torino insieme a innumerevoli resti di quelli che furono definiti briganti e che in realtà difesero il Sud dall’invasione piemontese. Contro lo scempio del museo Lombroso lottano ormai migliaia di persone e centinaia di comuni italiani che hanno aderito al Comitato No Lombroso fondato e presieduto dall’Ing. Domenico Iannantuoni. I relatori si sono ampiamente soffermati sul periodo risorgimentale cosí come emerge dagli studi di molti storiografi non ufficiali in opposizione alla storia scritta dai vincitori.  L’unità d’Italia fu una tremenda guerra d’invasione con conseguente guerra civile durata ben 12 anni. Durante la riunione sono emersi molti episodi di grave ferocia e di vero e proprio sterminio da parte dell’esercito piemontese. Si ricorda in particolare la strage di Pontelandolfo e Casalduni, le fucilazione sommarie, la legge Pica, l’uccisione mediante fucilazione di una bambina di nove anni Angelina Romano caduta nelle mani dei bersaglieri del generale Quintini a Castellammare del Golfo il tre gennaio 1862. Franco Gaudio, ex consigliere di Longobardi nel suo intervento ha ricordato che il 4 agosto 2013 sono state intitolate due strada nella sua cittadina, una proprio ad Angelina Romano ed una ai Briganti Calabresi.  La base culturale dello sterminio dei meridionali era costituita proprio dalle teorie lombrosiane di cui esiste ancora abbondante traccia nell’attuale razzismo antimeridionale che si respira in ogni direzione. La Dott.ssa Cerra ha esposto le modalità del funzionamento coloniale dell’economia italiana basata sulla distruzione del Sud in termini di produzione, di ambiente, di agricoltura pregiata,  di risorsa turistica.  L’Italia preferisce massacrare il territorio del Sud con l’estrazione petrolifera e del gas e con l’interramento di immense quantità di rifiuti tossici e nucleari che mettono in serio pericolo la salute dei cittadini. Il Sud é una colonia interna come disse il grande Nicola Zitara, ora privata di trasporti, istruzione e sanità, condannata, ad essere anche colonia esterna a disposizione delle multinazionali degli idrocarburi. Tutto a discapito della vera vocazione agricola e turistica del meridione. Sono stati inoltre citati alcuni casi emblematici: il Frecciarossa si ferma a Napoli e non attraversa il Sud. Il giro d’Italia in realtà si ferma a Salerno. Insomma, l’Italia, secondo costoro, é costituita solo dalle regioni dalle Nord. É per questo che la formazione Unione Mediterranea, così come riferito dall’Ing. Longo, in Giugno presenterà una petizione sostenuta da oltre 10.000 firme, all’Unione Europea affinché una commissione d’inchiesta europea che indaghi sull’abbandono del Sud da parte dello stato italiano e sulla violazione dei diritti umani in questi territori. Si é dovuto, da ultimo, constatare che l’art.3 della Costituzione Italiana é completamente disatteso a queste latitudini in ogni settore, dalla sanità alla scuola, dai trasporti all’ambiente.

La regione Calabria intensifica i controlli sulle produzioni Biologiche

COSENZA (CS) Il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria rende noto che dal prossimo mese di giugno sarà rafforzato il sistema di vigilanza sulle produzioni biologiche della nostra regione.

Al consolidato sistema di controllo previsto dalla normativa europea e messo in atto dall’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressioni Frodi (ICQRF), l’organo tecnico di controllo ufficiale del Mipaaf, incaricato di prevenire e reprimere le frodi relative ai prodotti agroalimentari ed ai mezzi tecnici per l’agricoltura, si affiancherà, su indicazioni del Presidente Mario Oliverio, l’azione ispettiva dei tecnici del Dipartimento Agricoltura.

“Come già annunciato più volte – ha commentato il Presidente Oliverio punteremo molto sulla produzione biologica, essendo la Calabria la seconda regione italiana per numero di aziende e per ettari coltivati. Riteniamo si tratti di un potenziale produttivo di grande rilevanza, considerato che la richiesta di produzioni ‘pulite’ cresce sia sui  mercati interni che esteri mediamente del 10% all’anno. Le risorse del nuovo Programma di Sviluppo Rurale dovranno aiutare la Calabria a compiere un salto di qualità sia a livello regionale, che nazionale ed internazionale, e a diventare sempre più concorrenziale. In tal senso incentiveremo gli agricoltori a inserire e mantenere pratiche di coltivazione biologica con premi importanti. Contemporaneamente, però, intensificheremo il sistema di controlli, per garantire la massima  qualità dei nostri prodotti. Si tratta di un’importantissima opportunità per l’intero settore agricolo calabrese – ha concluso il Governatore –  che richiede però un efficiente sistema di garanzie sia per i consumatori che per la stragrande maggioranza degli agricoltori che operano nel pieno rispetto delle norme in materia”.

Il metodo di produzione dell’agricoltura biologica, basato su una adeguata gestione agronomica della fertilità dei suoli, è l’unico a garantire l’assenza di composti chimici di sintesi per  la lotta alle patologie vegetali, per il diserbo e per le concimazioni. Il rispetto delle prescrizioni alle quali le aziende che adottano il metodo dell’agricoltura biologica devono attenersi, è garantito dai cosiddetti “Organismi di Controllo” (OdC), soggetti riconosciuti con provvedimento ministeriale e sottoposti alla vigilanza dell’ICQRF.

Regione-Calabria

Il Dipartimento Agricoltura, al fine di accrescere la sicurezza dei consumatori  che scelgono di consumare “bio”, ha strutturato un sistema di accertamento dell’attività degli Organismi di Controllo, ossia un sistema di “controllo dei controllori”.

L’espletamento delle verifiche, a carattere sistematico e continuativo, avverrà sia attraverso audit diretti presso le sedi degli OdC, sia attraverso sopralluoghi nelle aziende controllate. Nei mesi scorsi, inoltre, la competente struttura del Dipartimento è stata coinvolta in specifici percorsi formativi, che hanno visto la partecipazione del Mipaaf e delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna, al fine di elevare il livello di competenza e la qualità delle azioni che si stanno mettendo in atto.

La gestione delle “non conformità” eventualmente rilevate in fase di controllo, prevede azioni sanzionatorie che possono portare anche all’esclusione dal sistema del biologico, con pesanti conseguenza economiche nel caso di adesione alle relative misure di sostegno previste dallo Sviluppo Rurale.

Il Rende lavora in attesa della finale. Tegola per Trocini

rende-calcio-logoRENDE (CS) – Settimana di lavoro intenso per il Rende di Trocini che forte del secondo posto aspetta di conoscere l’avversario della finale playoff. Il tecnico, nonostante domenica la squadra non scenderà in campo, ha voluto tenere alta l’asticella dell’attenzione con allenamenti mirati al mantenimento della brillantezza atletica, che ha caratterizzato il finale di stagione, alternati a sedute tecnico-tattiche con simulazioni di situazioni di gioco. «Non vogliamo lasciare nulla al caso e per questo ho chiesto alla squadra la massima tensione – dice il tecnico Trocini – Dobbiamo entrare da subito nell’ottica playoff perché cullarci su quello che abbiamo fatto in campionato sarebbe un grave errore». La linea, dunque, è stata tracciata e non sono ammesse deviazioni di sorta perché adesso comincia la fase più delicata dell’intera stagione, quella in cui gli errori avranno un valenza determinante. Fattore che ha spinto Trocini a lavorare anche sulla testa dei suoi ragazzi visto che notizie non proprio positive arrivano dall’infermeria. Salteranno la finale i due attaccanti Simone Caruso e Federico Caruso, che già da qualche giorno stanno sostenendo un percorso di recupero, mentre la tegola che nessuno si aspettava è rappresentata dallo stop del capitano Adriano Fiore che si è fermato nell’amichevole con la Berretti del Cosenza riportando un problema muscolare che lo terrà fermo ai box.

“Il cuore della terra”: successo internazionale.

TORINO(TO) “Il cuore e la terra”, il viaggio nel pianeta agricoltura e nelle eccellenze calabresi, ha debuttato con successo al Salone internazionale del libro di Torino. Molti i presenti allo ‘Spazio Calabria’ del salone del libro, intenso il dibattito che la presentazione del libro ha prodotto.

 “ Il cuore e la terra. Agricoltura e Sud per uno sviluppo a misura d’uomo ”, edito da Rubbettino, è un lavoro a quattro mani di Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura della Camera, e Franco Laratta membro del CdA ISMEA. Prefazione di Maurizio Martina, Ministro Agricoltura e Dario Franceschini Ministro Beni culturali e Turismo.

Alla presentazione del volume erano presenti, oltre all’editore Florindo Rubbettino e agli autori, anche i dirigenti regionali Pasquale Anastasi, e Armando Pagliaro, l’assessore comunale di Torino Mimmo Mangone, il Consigliere regionale piemontese Daniele Valle, diverse rappresentanti istituzionali del territorio e delle Associazioni di categoria, imprenditori agricoli e giovani studenti.

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 Il volume  parte da un’analisi economica dell’agricoltura nel contesto della condizione in cui versa il Paese, dalla quale emerge che l’agricoltura è risultato  il più efficace strumento anti-crisi di cui l’Italia disponga. Si sofferma poi sulle condizioni economiche e sociali  del meridione e della calabria. 

Per chiudere con  un vero e proprio viaggio nelle eccellenze agroalimentari della Calabria. 

Un viaggio iniziato dalle risaie ( ai più sconosciute), i pescheti e gli allevamenti di Sibari, per arrivare alle straordinarie vigne di Cirò, passando attraverso luoghi, aziende e bellezze del territorio. Si va dalle terre che un tempo furono della Magna Grecia, per passare da Montalto Uffugo, poi lungo la Costa jonica, l’Altopiano della Sila, la costa tirrenica, la fascia reggina, gli immensi uliveti che abbracciano tutta la Calabria, gli allevamenti, le perde rare come il bergamotto. 

Sia negli interventi di Oliverio e Laratta che nei diversi e articolati interventi del pubblico è emersa la necessità di allargare il perimetro dell’agricoltura, di costruire le condizioni per fare del settore un vero e proprio traino per lo sviluppo ed il rilancio economico del Paese e del sud in particolare.

Hobbisti in Erba a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA (RC) La Confederazione degli Esercenti e Commercianti, in collaborazione con i Volontari del  Gruppo Comunale organizza per domenica 17 maggio p.v. dalle ore 10.00 una manifestazione denominata “Hobbisti in erba” che vede protagonisti gli artisti – artigiani i quali esporranno le loro creazioni all’interno di uno scenario unico quale è la villa comunale “Umberto I” di Reggio Calabria. Lo scopo è valorizzare il verde pubblico cittadino attraverso il creativo lavoro degli hobbisti favorendo, così, il ritorno delle famiglie all’interno del giardino della biodiversità.unnamed (1)