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Il Natale dei detenuti della casa circondariale “Rosetta Sisca”

CASTROVILLARI (CS) – Si è svolto lunedì, alle 14,30, all’istituto alberghiero “K.Wojtyla” di Castrovillari- sezione della Casa Circondariale “Rosetta Sisca”-  un momento culturale con gli allievi detenuti. La manifestazione, intitolata “Un Natale tutto nostro”, ha avuto luogo all’interno della cappella della Casa Circondariale e ha visto gli alunni impegnati in uno spettacolo con reading di poesie, teatro e musica. Per l’occasione il coro ha interpretato un brano scritto e diretto dal Maestro  De Paola “Lode a  Rosetta Sisca”. Durante la manifestazione, a cui hanno partecipato Maria Luisa Mendicino (Direttrice della Casa Circondariale di Castrovillari), il D.S. dell’IPSEOA, Franca Anna Damico, il presidente della Provincia Francesco Iacucci e il comandante commissario Irianni, è stata consegnata una targa-premio ad un alunno dell’IPSEOA per aver vinto con il suo disegno il I° premio al concorso artistico-letterario contro il femminicidio “Nemmeno con un fiore”.

Paola, Di Natale visita la Casa Circondariale

PAOLA (CS) – Nella giornata di ieri il Presidente della Provincia Graziano Di Natale ha visitato la Casa Circondariale di Paola. La Direttrice dell’Istituto Penitenziario della Cittadina tirrenica, Dott.ssa Caterina Arrotta e il Comandante Isp. C. Nilo Antonio Russo hanno accompagnato Di Natale all’interno della struttura, consentendogli di prendere visione degli ambienti e conoscere più da vicino la vita quotidiana dei detenuti. «Sono rimasto davvero colpito dalla struttura e dalle tante attività che si svolgono all’interno dell’Istituto – ha dichiarato il Presidente della Provincia – ed il mio plauso va all’ottimo lavoro che giornalmente compie la Direttrice, attenta e precisa». L’incontro è stato predisposto per cercare di ricreare le condizioni affinché si possa giungere al giusto reinserimento dei detenuti all’interno della società, anche attraverso la consegna di mezzi di comunicazione atti a consentire lo svolgimento di attività creative ed integrative. «Il mio intento – ha detto a questo proposito Di Natale – è quello di garantire un equilibrio sociale per tutti».

Visita Ispettiva alla Casa Circondariale di Cosenza

COSENZA – Si è svolta questa mattina presso la Casa Circondariale di Cosenza una visita ispettiva a sorpresa volta a verificare le condizioni di detenzione ed il trattamento riservato ai cittadini detenuti. L’ispezione, durata circa tre ore, è stata effettuata dall’Onorevole Enza Bruno Bossio, Deputato del Partito Democratico, che è stata accompagnata dagli esponenti radicali Emilio Quintieri e Sabatino Savaglio. La delegazione è stata guidata dal Direttore del Carcere Filiberto Benevento e dal Comandante della Polizia Penitenziaria, il Vice Commissario Pietro Davide Romano.
Nella Casa Circondariale di Cosenza, costruita nel 1948, consegnata nel 1982 e ristrutturata negli anni 2005/2006, a fronte di una capienza regolamentare di 209 posti sono rinchiusi 294 detenuti dei quali 197 appartenenti al circuito della Media Sicurezza e 97 a quelli dell’Alta Sicurezza. Tra questi, quelli condannati definitivamente sono 149 mentre quelli in attesa di giudizio sono 145 (81 imputati, 39 appellanti e 25 ricorrenti). I detenuti stranieri sono appena 25; 2 sono i detenuti semiliberi che lavorano all’esterno per conto di privati, 4 sono stati ammessi al lavoro esterno alle dipendenze dell’Istituto Penitenziario, 13 sono i “permessanti” di cui 2 appartenti al circuito dell’Alta Sicurezza. Purtroppo solo 39 sono i ristretti che riescono a lavorare all’interno del Carcere alle dirette dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria. Dal 2010 ad oggi sono 105 i detenuti che sono stati scarcerati grazie alla Legge “Svuotacarceri” (350 in tutta la Calabria).
Il numero degli Agenti di Polizia Penitenziaria è sottodimensionato : 160 sono quelli effettivamente in servizio contro i 198 previsti nella pianta organica. Carenti anche gli Educatori e gli Psicologi. Buona invece l’assistenza medico sanitaria. 25 sono i Sanitari in servizio presso la Casa Circondariale coadiuvati da 11 Infermieri, attivi sia di giorno che di notte. 12 sono i Medici Specialisti (Cardiologia, Chirurgia, Dermatologia, Ecografia, Radiologia, Infettivologia, Oculistica, Odontoiatria, Otorinolaringoiatria, Ortopedia, Psichiatria) e 12 i Medici di Guardia. Dallo scorso mese di ottobre è stata attivata la “sorveglianza dinamica” nei Reparti di Media Sicurezza che consente ai detenuti di trascorrere 8 ore fuori dalle celle le cui condizioni generali sono abbastanza buone. Non è stato segnalato alcun abuso ai danni dei detenuti da parte degli Agenti di Polizia Penitenziaria. Pochissime anche le aggressioni contro questi ultimi (4 nel 2013, 0 nel 2012). Un fatto importante da tenere in considerazione è che nell’Istituto di Cosenza non si verificano suicidi sin dall’anno 2006. Anche gli atti di autolesionismo sono ridotti ai minimi termini (15 nel 2013, 39 nel 2012).
Nella Casa Circondariale di Cosenza i detenuti, eccetto quelli dell’Alta Sicurezza che hanno il divieto di incontrarsi con quelli “comuni”, hanno la possibilità di frequentare la Scuola Elementare, Media e Superiore (Alberghiero) e, in virtù di una convenzione stipulata dalla Direzione dell’Istituto con l’Università della Calabria, frequentare e sostenere anche gli studi universitari.
Una delle criticità riscontrate è la chiusura della Palestra a causa dell’assenza di un Istruttore che potrebbe mettere a disposizione il Comitato Provinciale del Coni. In merito i Parlamentari hanno garantito il loro impegno per chiedere al Coni di accogliere, per quanto possibile, la richiesta già da tempo avanzata dalla Direzione del Carcere.
Per gli altri problemi accertati (sovraffollamento, carenza di personale, impossibilità di frequentare la scuola per i detenuti As, etc.) l’Onorevole Enza Bruno Bossio nei prossimi giorni presenterà una dettagliata Interrogazione al Governo.
L’iniziativa promossa dai Radicali ed organizzata unitamente al Partito Democratico, come annunciato, proseguirà negli altri Istituti Penitenziari della Calabria.

Arriva “Una biblioteca per la casa circondariale”

COSENZA – Arriva in porto il progetto “Una biblioteca per la casa circondariale”, promosso dai club Rotary della città e della provincia di Cosenza, dal Comune di Cosenza, dalla LIDU (Lega Italiana per i Diritti dell’Uomo) e dall’Amministrazione penitenziaria.

L’iniziativa era partita lo scorso anno dal Club “Rotary Cosenza Telesio” ed ha raccolto strada facendo le adesioni degli altri due club cittadini, il “Rotary Cosenza” ed il “Rotary Cosenza Nord”, ma anche dei club Rotary di Corigliano e Rossano, di Castrovillari, Paola e Amantea.

Il progetto venne illustrato il 22 febbraio scorso durante un incontro svoltosi al Terrazzo Pellegrini. Obiettivo è attrezzare le quattro piccole biblioteche delle carceri di Cosenza, Rossano, Castrovillari e San Lucido al fine di delineare un percorso di reinserimento, rieducazione e risocializzazione dei detenuti. Accanto all’implementazione delle dotazioni librarie delle biblioteche delle case circondariali, piccoli luoghi di cultura da destinare al recupero dei detenuti, prevista anche l’attivazione di corsi di restauro, di scrittura creativa, recitazione e lettura dei giornali.

Dalle linee progettuali ora si passa ai fatti. Grazie al finanziamento della “Rotary Foundation” il progetto potrà spiegare concretamente i suoi effetti e lunedì 22 luglio, alle ore 17,00, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, sarà data ufficialmente la notizia dell’arrivo dei fondi per finanziare la biblioteca della casa circondariale di Cosenza, da dove partirà il progetto pilota che sarà esteso alle carceri di Rossano, Castrovillari e San Lucido.

All’incontro parteciperanno il Sindaco Mario Occhiuto, l’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Manfredo Piazza, il Presidente del Rotary Club Cosenza Telesio, Michele Falco, di fresca nomina, il suo predecessore Carlo Zanolini che ha seguito tutta la fase di ideazione e di gestazione del progetto unitamente all’ex assessore al welfare del Comune di Cosenza Alessandra De Rosa, Paola Rizzuto, Presidente del Comitato provinciale della LIDU, e il direttore della casa circondariale di Cosenza Filiberto Benevento.

A finanziare la Biblioteca della casa circondariale di Cosenza saranno in parte i fondi stanziati dalla “Rotary Foundation”, in parte i conferimenti dei diversi clubs Rotary del territorio. Alla manifestazione di lunedì sono stati invitati tutti i Presidenti dei Rotary club cittadini e della provincia di Cosenza. Saranno presenti anche Maria Rita Acciardi, Governatore del Distretto 2100 e Francesco Socievole, Past Governor e Presidente della commissione distrettuale della “Rotary Foundation”.

Il progetto “Una Biblioteca per la casa circondariale” è modellato sull’esempio di quello realizzato con ottimi risultati in Campania nelle carceri minorili di Nisida. Grazie al progetto rieducativo molti minori ristretti nel carcere di Nisida hanno seguito corsi sull’arte presepiale o di qualificazione per pizzaioli e, su segnalazione dei rotariani del territorio, sono riusciti a reinserirsi nel tessuto sociale trovando lavoro in alcune aziende private.

 

 

Delegazione del consiglio comunale in visita alla Casa circondariale di Cosenza

COSENZA – Una delegazione della Giunta e del Consiglio comunale si è recata in visita ieri mattina alla casa circondariale di via Popilia per portare ai detenuti il saluto del Comune di Cosenza in occasione della Festa dell’Epifania.

La delegazione di amministratori e consiglieri era composta dal Vicesindaco Katya Gentile, dal Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone, dall’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Alessandra De Rosa e, inoltre, dai consiglieri comunali Lino Di Nardo, Francesco De Cicco, Michelangelo Spataro, Maria Lucente, Claudio Nigro, Pierluigi Caputo e Francesco Spadafora.

La delegazione è stata accolta dal direttore dell’istituto di pena Filiberto Benevento.

Amministratori e consiglieri hanno incontrato gli ospiti della casa circondariale all’interno del piccolo teatro dell’istituto di pena di via Popilia.

Grazie alla convenzione l’Amministrazione comunale metterà a disposizione dei detenuti ristretti nell’istituto penitenziario cosentino alcune opportunità per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità. Alla casa circondariale il compito, invece, di individuare tra i detenuti quelli provvisti dei requisiti per l’ammissione al lavoro esterno, al regime di semilibertà, all’affidamento in prova al servizio sociale.

La visita di ieri è stata commentata con favore anche dal Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone che ha auspicato incontri periodici attraverso i quali si possa far percepire agli ospiti della casa circondariale la vicinanza delle istituzioni.

Vicinanza che è stata manifestata ieri anche con un gesto simbolico: la donazione, da parte del consigliere comunale Francesco De Cicco, di otto palloni che i detenuti potranno utilizzare nel corso degli incontri di calcio che si organizzano all’interno della casa circondariale.

Dopo gli interventi istituzionali , amministratori, consiglieri e detenuti hanno assistito allo spettacolo del cabarettista cosentino Emanuele Gagliardi, non nuovo a coniugare la sua vena attoriale e comica con l’impegno nel sociale che lo ha portato già in altre occasioni ad esibirsi davanti ai detenuti. Gagliardi era stato invitato qualche tempo fa in Commissione cultura a Palazzo dei Bruzi dal Presidente Claudio Nigro e in quella sede era maturata l’idea di farlo esibire nuovamente all’interno della casa circondariale di Cosenza.

Al termine dell’incontro, omaggio floreale (rose rosse) dai detenuti al Vicesindaco Gentile, all’Assessore De Rosa e alle educatrici della casa circondariale.

 

Comune e Casa circondariale firmano protocollo d’intesa per l’inserimento lavorativo dei detenuti

E’ stato sottoscritto questa mattina alla Casa circondariale di via Popilia il protocollo d’intesa tra l’istituto di pena e il Comune di Cosenza, finalizzato all’inserimento lavorativo dei detenuti.
La convenzione è stata sottoscritta per l’Amministrazione comunale dall’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Alessandra De Rosa e per la casa circondariale dal direttore Filiberto Benevento. Il protocollo mette in pratica gli obiettivi di quello, mosso dalle stesse finalità, sottoscritto a livello nazionale tra l’Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni italiani) e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. La convenzione sottoscritta questa mattina e che ha validità un anno – durata eventualmente rinnovabile – prevede che l’Amministrazione comunale metta a disposizione dei detenuti ristretti nell’istituto penitenziario cosentino delle opportunità per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità. Sarà la casa circondariale ad individuare tra i detenuti quelli, preferibilmente residenti nella provincia di Cosenza, provvisti dei requisiti per l’ammissione al lavoro esterno, al regime di semilibertà, all’affidamento in prova al servizio sociale. Potranno essere utilizzati per i lavori di pubblica utilità anche i detenuti beneficiari di permessi o licenze.
L’istituto penitenziario provvederà, inoltre, a redigere il piano di trattamento relativo a ciascun detenuto, sulla base del programma di lavoro predisposto dal Comune, e lo invia al Magistrato di sorveglianza cui spetta l’approvazione. I detenuti che saranno utilizzati nelle attività lavorative saranno retribuiti dal Comune di Cosenza (nella qualità di datore di lavoro), attraverso la corresponsione di buoni lavoro (voucher INPS) o con borse lavoro il cui importo dovrà essere previamente
stabilito da appositi accordi con la direzione dell’istituto penitenziario dove i detenuti si trovano ristretti.
Al Comune di Cosenza spetterà, inoltre, sempre previ accordi con la direzione della Casa circondariale, sia la redazione del programma di lavoro, sia l’indicazione degli orari ed il luogo di svolgimento dell’attività lavorativa. I detenuti saranno utilizzati prevalentemente per la pulizia, manutenzione e il restauro di siti di interesse pubblico.
La firma del protocollo d’intesa è stata commentata con molto favore dall’Assessore De Rosa.“Il protocollo che abbiamo sottoscritto con la direzione della casa circondariale – ha affermato la De Rosa – si inserisce nel quadro di un importante programma di inclusione sociale promosso dall’ANCI ed al quale non potevamo non aderire, stante la nostra particolare attenzione nei confronti dei soggetti svantaggiati della nostra comunità.