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Catanzaro, rapporto sulla tutela della salute negli istituti penitenziari

Report-Salute-Penitenziaria-1CATANZARO – È stato presentato  nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta  nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro, il rapporto sulla tutela della salute negli Istituti Penitenziari ricadenti nell’ambito territoriale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, riferito all’anno 2015. All’incontro con la stampa erano presenti Giuseppe Perri, direttore generale dell’Asp di Catanzaro,  Antonio Montuoro, referente Salute negli Istituti penitenziari ricadenti nell’Asp di Catanzaro, Luigi Cugnetto, Responsabile sanitario della Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro e Costantino Marcello Laface, Responsabile sanitario dell’Istituto Penale per i minorenni “Silvio Paternostro” di Catanzaro. La conferenza stampa è stata moderata dal giornalista Pasquale Natrella addetto stampa dell’Asp di Catanzaro.Presenti tra gli altri anche il direttore del distretto sanitario di Catanzaro; il Direttori f.f. del Ser.D. di Catanzaro; il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria; il magistrato di sorveglianza di Catanzaro; il direttore della casa circondariale “Ugo Caridi” e il Direttore dell’Istituto penale per i minorenni “Silvio Paternostro” e il segretario regionale ANED Pasquale Scarmozzino. Nel 2008, per effetto di un decreto, la sanità penitenziaria passa definitivamente al Sistema Sanitario Nazionale. Tale cambiamento è avvenuto al fine di garantire l’uguaglianza del diritto alla salute e la realizzazione di percorsi integrati di assistenza sanitaria, dentro e fuori gli istituti di pena. “Garantire i livelli essenziali di assistenza ai detenuti della nostra provincia, come facciamo con gli altri cittadini del territorio, non è affatto facile – ha affermato il dg Perri – ma l’Azienda Sanitaria ha investito molto per assicurare una sanità al passo con i tempi e, soprattutto, di qualità”. Un impegno che – ha ancora dichiarato “rientra nei nostri doveri istituzionali ed è per questo che diventa per noi fondamentale poter informare non solo i detenuti, ma anche la cittadinanza, sui livelli di cure offerti all’interno degli istituti di pena; dal 2008, non a caso, le nostre organizzazioni hanno subito una netta trasformazione e un adeguamento a quelle che sono le esigenze dei singoli detenuti in carcere; un luogo delicato dove la sofferenza è palpabile e in cui numerose sono le difficoltà che quotidianamente si affrontano; in tal senso, importante è il servizio che l’Asp offre con la collaborazione dei professionisti che si occupano della parte psicologica dei detenuti e della cura alle dipendenze, percorso quest’ultimo che può avvenire anche in strutture parallele alla casa circondariale”.
Dall’incontro è emerso che, malgrado la difficile situazione in cui versa la sanità calabrese, l’attività di assistenza ai detenuti ha dato buoni risultati e ha tenuto conto delle accresciute esigenze sempre più diversificate e multietniche. “Nonostante l’azienda debba rispondere alle ristrettezze del piano di rientro – ha affermato Montuoro – abbiamo inteso continuare ad investire nella tutela alla salute in carcere perché riteniamo di dover salvaguardare la popolazione detenuta rispondendo al loro bisogno di salute con l’ampliamento dei servizi di specialistica laddove maggiore è stata l’incidenza delle patologie e l’aumento delle ore di guardia medica insieme alla rimodulazione dei turni infermieristici all’interno del carcere”.
Per meglio garantire lo stato di benessere del detenuto, l’Asp di Catanzaro ha proceduto all’acquisto di numerosi apparecchi elettromedicali che servono ad elevare la qualità dell’assistenza sanitaria. Nel contempo sono stati acquistati gli arredi necessari ad allestire gli otto punti visita e i tre ambulatori specialistici nel nuovo padiglione detentivo, nonché a sostituire gli arredi vetusti dell’area sanitaria del vecchio padiglione. In ogni caso, rimane sempre stretta la collaborazione con  l’Ospedale Pugliese Ciaccio, per  offrire ai detenuti l’opportunità di ricevere, in caso di necessità, cure più specifiche. . Intanto sono in via di completamento i lavori delle le residenze per le misure di sicurezza (REMS) a Girifalco, strutture residenziali sanitarie gestite dalla sanità territoriale in collaborazione con il Ministero della Giustizia, che garantiscono l’esecuzione della misura di sicurezza (detenzione) e, al tempo stesso, l’attivazione di percorsi terapeutico riabilitativi territoriali. E’ stata, inoltre, garantita l’assistenza  ai soggetti con dipendenza da sostanze stupefacenti o alcol. Infine, tra i programmi futuri sono state annunciate una serie di iniziative: la formazione per gli operatori coinvolti nella tutela della salute negli istituti penitenziari con un corso di aggiornamento sul tema, di cui sono previste due edizioni: la prima per i prossimi 6 e 7 giugno, la seconda per i giorni 10 e 11 ottobre 2016; l’attivazione del servizio di diagnosi e cura psichiatrica e l’istituzione di una sezione per disabili fisici nel carcere di Siano.

Asp Catanzaro, domani conferenza stampa su stato di salute Istituti Penitenziari

CATANZARO – E’ convocata per domani alle ore 11, nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro, una  conferenza stampa per illustrare il Rapporto sulla tutela della salute negli Istituti Penitenziari ricadenti nell’ambito territoriale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.

Alla conferenza stampa parteciperanno il Dott. Giuseppe Perri, Direttore generale dell’Asp di Catanzaro; il Dott. Carmine Dell’Isola, Direttore sanitario aziendale, il Dott. Giuseppe Pugliese, Direttore amministrativo aziendale e il Dott. Antonio Montuoro, referente Salute negli Istituti penitenziari ricadenti nell’Asp di Catanzaro. Inoltre saranno presenti il Dott. Luigi Cugnetto, Responsabile sanitario della Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro e il dott. Costantino Marcello Laface, Responsabile sanitario dell’Istituto Penale per i minorenni “Silvio Paternostro” di Catanzaro.

Sono stati invitati a partecipare: il Direttore del Distretto Sanitario di Catanzaro; il Direttori f.f. del Ser.D di Catanzaro; il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria; l’Ufficio del Magistrato di Sorveglianza di Catanzaro; il Direttore della casa circondariale “Ugo Caridi” e il Direttore dell’Istituto penale per i minorenni “Silvio Paternostro”.  

 

Visita Ispettiva alla Casa Circondariale di Cosenza

COSENZA – Si è svolta questa mattina presso la Casa Circondariale di Cosenza una visita ispettiva a sorpresa volta a verificare le condizioni di detenzione ed il trattamento riservato ai cittadini detenuti. L’ispezione, durata circa tre ore, è stata effettuata dall’Onorevole Enza Bruno Bossio, Deputato del Partito Democratico, che è stata accompagnata dagli esponenti radicali Emilio Quintieri e Sabatino Savaglio. La delegazione è stata guidata dal Direttore del Carcere Filiberto Benevento e dal Comandante della Polizia Penitenziaria, il Vice Commissario Pietro Davide Romano.
Nella Casa Circondariale di Cosenza, costruita nel 1948, consegnata nel 1982 e ristrutturata negli anni 2005/2006, a fronte di una capienza regolamentare di 209 posti sono rinchiusi 294 detenuti dei quali 197 appartenenti al circuito della Media Sicurezza e 97 a quelli dell’Alta Sicurezza. Tra questi, quelli condannati definitivamente sono 149 mentre quelli in attesa di giudizio sono 145 (81 imputati, 39 appellanti e 25 ricorrenti). I detenuti stranieri sono appena 25; 2 sono i detenuti semiliberi che lavorano all’esterno per conto di privati, 4 sono stati ammessi al lavoro esterno alle dipendenze dell’Istituto Penitenziario, 13 sono i “permessanti” di cui 2 appartenti al circuito dell’Alta Sicurezza. Purtroppo solo 39 sono i ristretti che riescono a lavorare all’interno del Carcere alle dirette dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria. Dal 2010 ad oggi sono 105 i detenuti che sono stati scarcerati grazie alla Legge “Svuotacarceri” (350 in tutta la Calabria).
Il numero degli Agenti di Polizia Penitenziaria è sottodimensionato : 160 sono quelli effettivamente in servizio contro i 198 previsti nella pianta organica. Carenti anche gli Educatori e gli Psicologi. Buona invece l’assistenza medico sanitaria. 25 sono i Sanitari in servizio presso la Casa Circondariale coadiuvati da 11 Infermieri, attivi sia di giorno che di notte. 12 sono i Medici Specialisti (Cardiologia, Chirurgia, Dermatologia, Ecografia, Radiologia, Infettivologia, Oculistica, Odontoiatria, Otorinolaringoiatria, Ortopedia, Psichiatria) e 12 i Medici di Guardia. Dallo scorso mese di ottobre è stata attivata la “sorveglianza dinamica” nei Reparti di Media Sicurezza che consente ai detenuti di trascorrere 8 ore fuori dalle celle le cui condizioni generali sono abbastanza buone. Non è stato segnalato alcun abuso ai danni dei detenuti da parte degli Agenti di Polizia Penitenziaria. Pochissime anche le aggressioni contro questi ultimi (4 nel 2013, 0 nel 2012). Un fatto importante da tenere in considerazione è che nell’Istituto di Cosenza non si verificano suicidi sin dall’anno 2006. Anche gli atti di autolesionismo sono ridotti ai minimi termini (15 nel 2013, 39 nel 2012).
Nella Casa Circondariale di Cosenza i detenuti, eccetto quelli dell’Alta Sicurezza che hanno il divieto di incontrarsi con quelli “comuni”, hanno la possibilità di frequentare la Scuola Elementare, Media e Superiore (Alberghiero) e, in virtù di una convenzione stipulata dalla Direzione dell’Istituto con l’Università della Calabria, frequentare e sostenere anche gli studi universitari.
Una delle criticità riscontrate è la chiusura della Palestra a causa dell’assenza di un Istruttore che potrebbe mettere a disposizione il Comitato Provinciale del Coni. In merito i Parlamentari hanno garantito il loro impegno per chiedere al Coni di accogliere, per quanto possibile, la richiesta già da tempo avanzata dalla Direzione del Carcere.
Per gli altri problemi accertati (sovraffollamento, carenza di personale, impossibilità di frequentare la scuola per i detenuti As, etc.) l’Onorevole Enza Bruno Bossio nei prossimi giorni presenterà una dettagliata Interrogazione al Governo.
L’iniziativa promossa dai Radicali ed organizzata unitamente al Partito Democratico, come annunciato, proseguirà negli altri Istituti Penitenziari della Calabria.