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Il J’accuse di Katya Gentile, tutte le falle del sistema Cosenza

COSENZA – Riceviamo e pubblichiamo integralmente comunicato stampa a firma del presidente dell’Associazione LegittiMamente Katya Gentile, già vicesindaco di Cosenza

«La polemica di questi giorni, tra i consiglieri comunali del capoluogo di regione e l’on.le Tallini, accusato di avere svenduto Catanzaro abdicando in favore di Occhiuto, per la candidatura a Governatore delle prossime elezioni regionali, mi ha dato lo spunto per una riflessione che vorrei condividere con l’amico Tallini e con tutti quelli che a Cosenza ci capitano una volta ogni tanto e pure di passaggio.

Molti di quelli che parlano di un “ottimo amministratore” e non “osano” metterne in dubbio le capacità, infatti, inseguono il mito dell’Amministrazione Occhiuto, che è tanto vero quanto la leggenda del tesoro di Alarico.

Si, perchè, il messaggio che viene esportato oltre il Campagnano, con una massiva campagna di disinformazione quotidiana, è: grazie a questo sindaco (ma che dico sindaco, profeta), che con la sua feconda produzione di “progetti” è sempre un passo avanti agli altri e riesce a utilizzare tanti finanziamenti, Cosenza in questi anni è cambiata ed i segni sono evidenti a tutti. Da piazza Bilotti a piazza Loreto, da piazza Riforma a San Domenico, da piazza XXV luglio a Santa Teresa fino alla nuova piazzetta di via Roma, la città ha cambiato il suo volto, è vero. Ma cos’è davvero cambiato oltre la facciata e quali sono le conseguenze di questo cambiamento?

Occhiuto, attraverso la sua fabbrica di progetti, ha impunemente sdoganato “il sistema Cosenza “, che, purtroppo, non risponde a principi di trasparenza, nè di economicità, nè tanto meno di correttezza e legalità.

Questo sistema prevede, intanto, un esercito clientelare di dirigenti, ditte amiche e supporti al Rup, anche con incarichi stabili nei diversi settori del Comune, composto da collaboratori del suo studio, ex soci e colleghi creditori (architetti e imprenditori), che grava per la gran parte sulle casse comunali. Prevede che gli impegni e le liquidazioni, quando non c’è capienza sui relativi capitoli di spesa, vengano iscritti su somme vincolate provenienti da mutui o finanziamenti dedicati, con una conseguente, puntuale, distrazione di fondi di bilancio.

Prevede il metodo del frazionamento e del “sotto soglia” intrinseco al “sistema Cosenza” che è diventato negli anni una vera e propria mangiatoia per i prescelti. Capita, poi, che la stessa ditta, in un breve lasso di tempo, per combinazione, riesca ad aggiudicarsi quattro grossi appalti, diversi, e che ci ritroviamo Cosenza tappezzata di “pietra lunare” e di granito cinese di scarsissima qualità, tant’è che alcuni tratti di piazza Fera-Bilotti, ad esempio, sono stati già rifatti almeno tre o quattro volte in due anni, con dispendio di nuove ed ulteriori risorse economiche. Sempre lo stesso sistema prevedeva pure che i debiti personali del sindaco ricadessero sulle casse del Comune, attraverso un meccanismo contorto di inerzia, con la complicità di qualche dirigente.

Paradossalmente, l’ente risulta non essersi mai costituito in più di un giudizio, fino alla contumacia, ribaltando, così, i pignoramenti del primo cittadino sul nostro Comune. Peraltro, non è dato sapere come sia andata a finire la storia, nè se il giocattolo si sia rotto temporaneamente o a tempo indeterminato, dopo “lo sbianco”. Certamente lo scopriremo tra qualche tempo. Ma nell’immaginario collettivo, di chi vive oltre i confini cosentini, si è instaurato anche un altro mito: Cosenza uguale a città del benessere, del divertimento, della movida, delle grandiose e partecipate manifestazioni pubbliche a base di luci, canti e cotillons.

Vede caro on.le Tallini, ho il dovere di dirle, da ex amministratore e con cognizione di causa, che dietro a quest’immagine fintamente patinata, abilmente costruita in otto anni di bugie, mistificazioni, risultati truccati di farlocchi sondaggi commissionati, e con l’ausilio di una certa stampa servizievole e prezzolata, ci sono ancora troppi cosentini che hanno l’acqua in casa solo per tre ore al giorno, perchè il problema non è stato mai considerato e affrontato seriamente; abbiamo un centro storico abbandonato al degrado, fisico e sociale; abbiamo un teatro di tradizione declassato dal Ministero per la mancata programmazione della stagione lirica (in compenso assistiamo, al teatro Rendano, a spettacoli che di solito si tengono nei cinema); abbiamo una biblioteca civica i cui dipendenti non vengono pagati da anni ed il simbolo della cultura cosentina è passato da Telesio ad Alarico e alle “buone feste cosentine” (per i circenses, sine pane, si continuano a sperperare tanti milioni di euro). E poco importa se, finanche nel salotto buono della città, si vedono circolare topi anche d’inverno, anche se un’opera di massiccia derattizzazione si era annunciata in agosto; se si è perso il conto delle strade e dei marciapiedi dissestati; se la città si allaga nei primi10 minuti di pioggia; se all’improvviso si aprono voragini sulle strade; se, ancora nel 2019, ci sono cosentini che vivono in una macchina; se ci sono abitanti dei quartieri popolari e del centro storico abbondonati a se stessi, con l’eternit sui tetti ed i cumuli di spazzatura davanti la porta di casa. Poco importa se quello che lui chiama piano di mobilità dolce ha stravolto la viabilità cittadina, ha messo ulteriormente in crisi il commercio, mandato in tilt il traffico e aumentato esponenzialmente le immissioni di smog nelle uniche strade percorribili in auto.

A chi interessa se ci sono tanti esercenti esasperati sull’orlo del fallimento, se ci sono innumerevoli cittadini che imprecano intrappolati su via Roma, su via Popilia o nei pressi dell’ingresso autostradale e se ci sono ambulanze bloccate nel traffico che tardano nei soccorsi, per effetto dei divieti e degli imbuti creati ad hoc da strade interdette, Ztl e cambi di sensi di marcia, mai approvati in un PUT (piano urbano del traffico) obbligatorio per legge; persino il Piano di emergenza della Protezione Civile attualmente in vigore non è applicabile. Nessuno s’è accorto che ha dato il via ai lavori del “parco del benessere”, primo stralcio dei lavori della metro, senza che il progetto esecutivo dell’intera opera fosse stato approvato in Regione e senza che fosse stato inviato alla Commissione Europea. Quindi, stralcio di cosa? Il metodo utilizzato è lo stesso usato per piazza Bilotti. Anche in quella circostanza, che fece scuola, si iniziò dai lavori complementari, senza che il progetto esecutivo fosse stato approvato, per intascare l’anticipazione ed il primo SAL dalla Regione, rendicontando, peraltro, spese che di fatto sono inammissibili. Fatti che denunciai in Procura. Ahinoi, viviamo in una città dove non importa a nessuno se una sentenza del TAR, che ordina la sospensione dei lavori di viale Mancini, viene disattesa per giorni. E sorge il dubbio che si sapesse già che il Consiglio di Stato, solerte come non mai, si sarebbe espresso, addirittura, di DOMENICA, per sospenderne gli effetti. Alle nostre latitudini, poi, caro Tallini, abbiamo anche la spinosa questione del nuovo ospedale. Non dimentichi che se si rischia di perdere i finanziamenti è per responsabilità di quello stesso Sindaco che lei vedrebbe Governatore, della sua ostinata reticenza e del suo inattuabile progetto, che, proprio per com’è stato pensato, prevede tra l’altro, un dispendio di svariati milioni di euro aggiuntivi.

Mio caro on.le, un buon amministratore, per essere definito tale, dovrebbe amministrare perseguendo principi di legalità, trasparenza, economicità, sussidiarietà e ragionevolezza, esattamente il contrario di ciò che accade da quando ad amministrare la città di Cosenza c’è Mario Occhiuto. A causa di un Consiglio comunale muto, sordo e cieco e di una truppa di yes man, all’uopo assoldata e preposta a divulgare “il verbo”, è abituato ad essere l’uomo solo al comando, tranne quando c’è da scaricare qualche responabilità. Chiunque provi a muovere una critica politica o un parere di dissenso viene immediatamente etichettato nella categoria degli odiatori o dei complottisti. Con questa tecnica, sminuisce e azzera (nella sua mente) qualsiasi problematica, mortifica la libertà di opinione e di parola di qualunque cittadino, singolo o associato, omette di dare risposte concrete ed appropriate e si veste da vittima.

Approfitta di queste occasioni, infatti, per autoincensarsi e propagandare tutte le sue false virtù che, a suo dire, sarebbero la causa che muoverebbe contro di lui gli attacchi degli invidiosi e dei bastian contrari per partito preso. Con questa mia, che ha il solo fine di fornire spunti ed elementi certi a quanti, come lei, risultano innamorati di una figura ideale che nella realtà non esiste, invito tutti ad effettuare le dovute verifiche, su quanto da me sottoscritto, attraverso atti e documenti, prima di esporvi assumendovi addirittura la paternità della candidatura di Mario Occhiuto a Governatore della Regione Calabria, quale esempio di ottimo amministratore.

Mi chiedo, infine, se in quel di Catanzaro sia mai giunta la notizia della depressione del nostro Sindaco, che ha depositato i certificati della patologia in in un’aula di tribunale. In Italia, di solito, ai depressi si ritira la patente, figuriamoci la guida di una città o di un’intera regione.

Il re è nudo, caro on.le, e non vorrei che un giorno le si potesse imputare di essere stato uno stolto o di essere fatto della sua stessa pasta.

Mi immedesimo ed io tra le due non saprei proprio scegliere. Certe posizioni potrebbero rivelarsi scomode e imbarazzanti, in un futuro, qui si spera ancora, molto vicino».

LeggitimaMente, Katya Gentile «Occhiuto e il suo viaggio verso il non senso»

COSENZA –  Riceviamo e pubblichiamo integralmente nota stampa a firma del presidente dell’associazione LeggitimaMente Katya Gentile, già vicesindaco di Cosenza.

«Le scuse del primo cittadino, per i disagi causati dai cantieri in città, suonano tanto come le famose lacrime della mamma coccodrillo che ha appena divorato i suoi cuccioli. Addebita ad altri, nella fattispecie alla Regione Calabria, la responsabilità delle conseguenze causate dalla cantierizzazione, oltretutto inattiva, di viale parco, tralasciando di considerare, però, le ripercussioni della sua irresponsabile politica cittadina votata allo sperpero di tempo, energie e danaro pubblico per l’organizzazione di feste, inaugurazioni e luminarie.

Infatti, in nessuna o scarsissima considerazione sono stati tenuti, in questi anni, quelli che sarebbero stati gli effetti della mancata realizzazione di un’arteria alternativa (Mancini quando pensò alla pedonalizzazione di corso Mazzini realizzò Viale Parco), peraltro, già prevista e finanziata almeno 2 volte, nè quelli degli incauti stravolgimenti alla viabilità cittadina, dovuti a provvedimenti privi di senso logico, se si pensa che i lavori della “metro”, che prevedevano l’interdizione al viale, erano stati già appaltati.

Il Sindaco dimentica di aver fatto una campagna elettorale fondata sull’inganno del “no alla metro” e di aver fatto dietrofront subito dopo. Afferma di aver avuto l’opportunità di stravolgere completamente il progetto, com’è nei fatti, ma non ha portato avanti la sua idea iniziale che era quella di non toccare viale Mancini spostando il percorso sulla linea ferrata esistente.

Si sarà distratto? Oh no, forse no. Mi pare abbia contrattato il viale col “Central park” de noantri, l’ex Jolly, l’ovovia e qualcos’altro. Perché la megalomania è una brutta bestia e ci ritroviamo oggi con un cantiere chiuso, la ditta appaltatrice che ha chiesto il concordato preventivo, i marciapiedi divelti e mezza città incaxxata che vuole la riapertura di viale parco. Il suo viaggio verso il non senso e oltre è iniziato a settembre dello scorso anno con la “sperimentazione” su via Roma che, nonostante tutti i disagi prodotti anche in termini di traffico e di sicurezza, si è trasformata in soluzione definitiva: senza previo l’approvazione di un PUT (piano urbano del traffico), senza che la cittadinanza fosse stata edotta sugli esiti della stessa sperimentazione, ad esempio, attraverso la pubblicazione dei risultati dei monitoraggi, alla luce dei quali il provvedimento dovrebbe essere diventato definitivo. Sempre nella consapevolezza dell’imminente chiusura di viale Mancini, ha proseguito nel suo cammino di incomprensibile irragionevolezza, facendo installare i varchi ed istituendo le ztl, che frutteranno pure ingenti risorse al Comune, ma che si sono rivelate essere una pericolosa spada di Damocle anche per il commercio. E, non ancora soddisfatto della bolgia infernale in cui ci ha cacciati tutti, dopo essersi sbizzarrito nell’installazione di paletti e divieti di sosta, dallo scorso primo dicembre ha prolungato la fascia oraria delle zone a traffico limitato dalle 10:00 alle 22:00. Tutto questo nonostante le proteste e le rimostranze che vengono puntualmente rispedite al mittente, senza rispetto alcuno né per la critica politica, né per i cittadini, che, in questi casi, vengono addirittura catalogati come detrattori e odiatori. Ma la cosa, in assoluto, più irresponsabile, come abbiamo già scritto in un altro comunicato, è che, essendo cambiato l’assetto della viabilità urbana, il piano d’emergenza di Protezione Civile, approvato nel dicembre del 2017, che si sono affrettati a pubblicare sul sito del Comune dopo la nostra nota dei giorni scorsi, resta inattuabile.

In primis, proprio per la chiusura di viale Mancini, individuata nel suddetto Piano come strada principale per i mezzi di soccorso, insieme a Viale della Repubblica.

Essendo stato approvato all’unanimità da tutti i Consiglieri, viene da chiedersi pure il motivo per cui nessuno si sia posto delle domande, atteso che la chiusura del viale era già stabilita ed era già slittata.Molti di loro si saranno sentiti orgogliosi per aver contribuito all’approvazione di un documento così importante, senza aver visto neanche gli atti, evidentemente. Nella nostra triste realtà, purtroppo, c’è spazio per tutte queste anomalie ed anche per le false scuse di un Sindaco di bassissima statura che finge di voler risolvere i guasti che lui stesso ha causato, demandando al prossimo Presidente della Regione la realizzazione della metro, convinto che sarà lui. Che dire? Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere!». 

Piazza Bilotti, l’assessore Massimo Lo Gullo replica a Katya Gentile

COSENZA – “In relazione ai dubbi che Katia Gentile pone in relazione alla presunta illegittimità della anticipazione liquidata all’Ati appaltatrice della riqualificazione di Piazza Bilotti, paventando addirittura il mancato recupero da parte del Comune, mi preme evidenziare l’ennesimo abbaglio, figlio di una aprioristica volontà di critica, non fondata da argomenti convincenti”.

A dichiararlo è l’assessore al Decentramento e alla Cura dei quartieri Massimo Lo Gullo.
Che aggiunge: “E’ necessario, infatti, evidenziare, con parole chiare e semplici, che le opere aggiuntive non sono una sorta di omaggio da parte della ditta appaltatrice, insuscettibile di valutazione economica. Le opere aggiuntive sono anch’esse una parte economica dell’appalto, posto che l’amministrazione ha scelto un bando, garantito da fideiussione, non al massimo ribasso, ma basato sulla qualità dell’offerta, consistente nelle opere
aggiuntive e nel contributo del privato. Pertanto trattasi di appalto unico, di contratto unico, con conseguente legittimità della anticipazione liquidata, cioè di un’opera, per quanto contemplativa di più interventi, unica, con conseguente legittimità dell’anticipazione liquidata. In conclusione – sottolinea l’assessore Lo Gullo – si invita Katia Gentile, al fine di evitare la diffusione di notizie inesatte ed infondate, come già avvenuto per la notizia delle bacheche elettorali che avrebbero costituito a suo dire la recinzione del
cantiere di Piazza Bilotti, senza sapere che invece trattasi di supporto alla mostra dei ragazzi delle scuole ‘La città che vorrei’, ad una maggiore informazione e maggiore accortezza nella diffusione di comunicazioni che si rivelano puntualmente prive di verità”.

Katya Gentile: Lavori di Bitumatura Programmati,si Parte dalle Situazioni di Maggiore Criticità

COSENZA – Seppure meteorologicamente ancora incerto, questo inizio di primavera coincide – come avvenuto l’anno scorso – con la programmazione dei lavori di bitumatura delle strade cittadine, partendo dalle situazioni più urgenti e di maggiore disagio per gli automobilisti.

A comunicarlo è l’assessore ai Lavori Pubblici e Riqualificazione urbana Katya Gentile la quale precisa che, tra le priorità, c’è sicuramente la strada di collegamento Cosenza-Mendicino, nel tratto che costeggia le strutture sanitarie del Mariano Santo e dell’Inrca, interessata a lavori sulla rete fognaria, ora ultimati.

“Sono stati lavori di non poco conto – riferisce l’assessore Gentile – poichè non si è trattato di riparazioni ma di due tratti completamente nuovi. In ogni caso, siamo riusciti a rispettare il programma dell’intervento e del conseguente ripristino dei luoghi, tant’è che la scarifica, fase che precede la bitumatura, è stata già cominciata e si proseguirà senza soluzione di continuità, confidando nella clemenza meteorologica”.

Sull’argomento, l’assessore ai Lavori Pubblici chiarisce anche che le perdite idriche segnalate non sono tali ma si tratta di acqua proveniente dai terreni intorno e che trasborda a causa dei canali di scolo sporchi o intasati. Su questo aspetto, annuncia, interverrà per competenza il settore Manutenzione.

“Siamo consapevoli che le somme a disposizione per gli annuali lavori primaverili di bitumatura non sono sufficienti a soddisfare le esigenze dell’intero territorio cittadino – precisa ancora Katya Gentile. Pertanto si interverrà sui tratti maggiormente danneggiati dalle copiose piogge di questo lungo inverno che, pare, non sia ancora finito”.

Tra questi tratti c’è sicuramente via dell’Accoglienza dove il settore lavori pubblici ha già compiuto dei lavori. “Intanto – informa la Gentile  – abbiamo effettuato i necessari lavori di illuminazione, restituendo sicurezza ai tanti cittadini residenti in quella zona. Abbiamo già provveduto a bitumare un primo tratto di strada ed ora procederemo con il secondo”.

Da lì la consueta calendarizzazione degli interventi che saranno effettuati nel rispetto di cittadini ed automobilisti per ridurre al minimo i disagi alla circolazione.

“Un discorso a sé – conclude Katya Gentile – va fatto per le condizioni delle corsie preferenziali della circolare veloce che necessitano di interventi più radicali. A tal fine, ci stiamo adoperando per intercettare un finanziamento specifico. Su queste corsie, infatti, non è sufficiente un semplice lavoro di scarifica e bitumatura ma bisogna intervenire più in profondità, a causa del peso dei mezzi e della frequenza con la quale gli stessi percorrono i tratti loro destinati”.

Emergenza abitativa: pubblicato dal comune di Cosenza bando integrativo

stemma cosenzaCOSENZA – L’Amministrazione comunale di Cosenza si appresta ad affrontare energicamente l’atavico problema dell’emergenza abitativa e lo fa pubblicando un bando di concorso integrativo per aggiornare la graduatoria degli aspiranti all’assegnazione di alloggi E.R.P. (Edilizia Residenziale Pubblica).

Il bando integrativo è stato pubblicato nei giorni scorsi su proposta del Vicesindaco e Assessore all’Emergenza Casa Katya Gentile. Si tratta del bando che integra quello Generale, pubblicato dal Comune di Cosenza il primo dicembre 2005, con approvazione definitiva della graduatoria del 19 luglio del 2010, allo scopo proprio di aggiornare la graduatoria degli aspiranti all’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, in considerazione del lasso di tempo intercorso dall’approvazione dell’ultima selezione, anche ai fini della corretta individuazione dell’effettivo fabbisogno abitativo sul territorio cittadino.

L’avviso è rivolto esclusivamente all’aggiornamento della graduatoria degli aspiranti all’assegnazione di alloggi E.R.P., situati nel territorio di Cosenza, che siano già nella disponibilità dell’Amministrazione comunale o che comunque si renderanno disponibili. Possono partecipare tutti i cittadini che siano in possesso dei requisiti indicati nel bando, sia i nuovi aspiranti all’assegnazione, sia coloro i quali, già collocati in graduatoria, hanno interesse a far valere condizioni più favorevoli.

Coloro i quali sono già collocati in graduatoria, dovranno presentare una nuova domanda di partecipazione al Bando di Concorso Integrativo, a pena di cancellazione dalla stessa, dichiarando la permanenza dei requisiti e delle condizioni previsti, in ottemperanza alle disposizioni della Legge Regionale n. 32 del 25/11/1996.

Al bando pubblicato dal Comune potranno partecipare sia coloro che figurano in graduatoria ma ritengono che la propria situazione meriti di essere riconsiderata, sia chi non aveva già presentato domanda”.

E a proposito dei requisiti previsti, essi sono consultabili prendendone visione sul bando integrale pubblicato sul sito Internet del Comune all’indirizzo www.comune.cosenza.it nella home page – sezione bandi in scadenza.

La domanda di partecipazione deve essere redatta obbligatoriamente sull’apposito modello di domanda, che potrà essere ritirato presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune, in Piazza dei Bruzi (tel 0984.813217-219, numero verde 800013607) o scaricato dal sito web dell’Ente.

La domanda debitamente compilata e sottoscritta, unitamente agli allegati, dovrà pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Piazza Eugenio Cenisio (Palazzo Ferrari) mediante consegna a mano oppure per posta raccomandata e/o postacelere, ma a proprio rischio, a pena di esclusione, entro e non oltre le ore 12,00 del 22 febbraio 2013.

Sul problema complessivo dell’emergenza abitativa e sul bando integrativo il Vicesindaco Gentile ha annunciato una conferenza stampa che si terrà nei prossimi giorni a Palazzo dei Bruzi.

Completata la Bitumazione a Gergeri della Strada di Collegamento al Ponte di Calatrava

COSENZA – E’ stato effettuato il sopralluogo questa mattina a Gergeri del Vicesindaco e Assessore alla riqualificazione urbana Katya Gentile per verificare lo stato dei lavori di riqualificazione dell’area, a cominciare dalle operazioni di bitumazione del collegamento viario tra la statale 107 e il Ponte sul Fiume Crati (Ponte di Calatrava).

La bitumazione è stata completata e sono stati, pertanto, mantenuti gli impegni che erano stati assunti dall’Amministrazione comunale, dal Sindaco Mario Occhiuto e dal Vicesindaco Katya Gentile con i residenti del quartiere che avevano evidenziato, nel corso di un incontro tenutosi prima delle festività natalizie con i rappresentanti di Palazzo dei Bruzi, alcuni disagi dovuti alle difficoltà a percorrere la stessa strada. Nel corso dell’incontro era stato assunto, da parte del Comune, l’impegno ad eliminare i disagi entro la fine del mese di dicembre, ma le avverse condizioni atmosferiche non lo avevano consentito. Ora, con la ricomparsa del sole, tutto è avvenuto secondo programma e la strada di collegamento con il Ponte di Calatrava è stata interamente bitumata.

Dopo il completamento della bitumazione proseguiranno i lavori relativi alla riqualificazione urbanistico-ambientale dell’intero quartiere. Nell’ambito di questi interventi, sono stati in gran parte già rifatti tutti i sottoservizi (rete idrica, fognaria, del gas e l’illuminazione). In alcune zone del quartiere l’energia elettrica ed il gas sono arrivati addirittura per la prima volta. Anche la viabilità pedonale trarrà vantaggio dai lavori in corso di realizzazione. Nei lavori rientrano, infatti, la realizzazione di marciapiedi con alberature, panchine e un’illuminazione nuova di zecca. Prevista anche la realizzazione di piste ciclabili.

Soddisfazione per l’andamento dei lavori è stata espressa al termine del sopralluogo di questa mattina dal Vicesindaco Katya Gentile. “Abbiamo mantenuto gli impegni assunti con il “comitato Gergeri” e con tutti i residenti per la parte riguardante la percorribilità della strada ed il superamento di quei disagi che erano affiorati – ha commentato la Gentile.

Ora occorrerà proseguire nell’opera di riqualificazione urbanistico-ambientale che è stata progettata, sia perché si inserisce in un contesto territoriale che assumerà prestigio e decoro con la futura realizzazione del Ponte di Calatrava, sia perché andrà ad incidere fortemente sulla qualità della vita dei residenti, per tutti quegli interventi che renderanno l’area circostante ad elevato indice di sostenibilità ambientale. Il nuovo quartiere di Gergeri dovrà assumere una diversa fisionomia estetica in grado di rompere con il passato. Al suo interno un ruolo importante e decisivo potrà recitare anche e soprattutto il Ponte di Calatrava.” E a quest’ ultimo proposito il Vicesindaco Gentile ha dato notizia dell’avvio, proprio ieri, delle operazioni preliminari di bonifica dell’area dove sorgerà il ponte progettato dall’architetto spagnolo.

Delegazione del consiglio comunale in visita alla Casa circondariale di Cosenza

COSENZA – Una delegazione della Giunta e del Consiglio comunale si è recata in visita ieri mattina alla casa circondariale di via Popilia per portare ai detenuti il saluto del Comune di Cosenza in occasione della Festa dell’Epifania.

La delegazione di amministratori e consiglieri era composta dal Vicesindaco Katya Gentile, dal Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone, dall’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Alessandra De Rosa e, inoltre, dai consiglieri comunali Lino Di Nardo, Francesco De Cicco, Michelangelo Spataro, Maria Lucente, Claudio Nigro, Pierluigi Caputo e Francesco Spadafora.

La delegazione è stata accolta dal direttore dell’istituto di pena Filiberto Benevento.

Amministratori e consiglieri hanno incontrato gli ospiti della casa circondariale all’interno del piccolo teatro dell’istituto di pena di via Popilia.

Grazie alla convenzione l’Amministrazione comunale metterà a disposizione dei detenuti ristretti nell’istituto penitenziario cosentino alcune opportunità per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità. Alla casa circondariale il compito, invece, di individuare tra i detenuti quelli provvisti dei requisiti per l’ammissione al lavoro esterno, al regime di semilibertà, all’affidamento in prova al servizio sociale.

La visita di ieri è stata commentata con favore anche dal Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone che ha auspicato incontri periodici attraverso i quali si possa far percepire agli ospiti della casa circondariale la vicinanza delle istituzioni.

Vicinanza che è stata manifestata ieri anche con un gesto simbolico: la donazione, da parte del consigliere comunale Francesco De Cicco, di otto palloni che i detenuti potranno utilizzare nel corso degli incontri di calcio che si organizzano all’interno della casa circondariale.

Dopo gli interventi istituzionali , amministratori, consiglieri e detenuti hanno assistito allo spettacolo del cabarettista cosentino Emanuele Gagliardi, non nuovo a coniugare la sua vena attoriale e comica con l’impegno nel sociale che lo ha portato già in altre occasioni ad esibirsi davanti ai detenuti. Gagliardi era stato invitato qualche tempo fa in Commissione cultura a Palazzo dei Bruzi dal Presidente Claudio Nigro e in quella sede era maturata l’idea di farlo esibire nuovamente all’interno della casa circondariale di Cosenza.

Al termine dell’incontro, omaggio floreale (rose rosse) dai detenuti al Vicesindaco Gentile, all’Assessore De Rosa e alle educatrici della casa circondariale.

 

Emergenza abitativa: lettera aperta dell’assessore Katya Gentile

COSENZA-Di seguito pubblichiamo la lettera di Katya Gentile, rivolta ai cittadini.

 “Mi occupo di emergenza Casa per delega conferitami dal Sindaco al nostro insediamento e l’inizio di questa «avventura», e la suddetta delega, mi hanno visto entusiasta, nonostante la lucida valutazione della complessità del problema, perché sapevo di essere mossa da princìpi di equità ed onestà  e pensavo  di poter fare bene e ottenere risultati.  In un anno e mezzo mi sono impegnata a comprendere il ‘problema CASA’ in tutte le sue sfaccettature, ed il perché da diritto si sia trasformato in problema, convinta che tutto può cambiare, solo se si vuole. Coincidendo il Natale col tempo dei bilanci, è giunto il momento  dei  consuntivi.

All’atto del mio insediamento, il patrimonio destinato all’edilizia pubblica residenziale era indisponibile poiché le case erano tutte occupate e, purtroppo, in molti casi, non dal  legittimo assegnatario. La situazione allarmante che mi si è svelata, dopo un’accurata ricostruzione degli atti e dei fatti oltre ad un’opera di attenta analisi e valutazione, si legava ad una serie molto variegata di inadempienze, di approssimazione e pressapochismo, di prassi errate, consolidate da anni di assenza di comunicazione tra gli uffici o tra gli Enti e di mancate assunzioni di responsabilità, la qual cosa aveva consentito il dilagare del fenomeno dell’occupazione abusiva, senza preoccupazione per alcuno di tutelare chi una casa la aspetta in maniera legittima e silenziosa da anni, nè tanto meno di tutelare il patrimonio abitativo pubblico.  Tutti mi dicevano: «Assesso’ che rogna vi siete andata a prendere, case non ce ne sono. Nessuno ne ha mai recuperate. Solo l’Assessore La Valle ci ha provato, ma ha recuperato 4/5 alloggi e si è fermata. E’ un’impresa impossibile.» Non sapete quante volte ho sentito questo disco rotto, da impiegati, da vigili e da dirigenti. Immaginate con quale iniezione di fiducia avrei dovuto approcciare la problematica, per di più da parte di chi dovrebbe esercitare azioni che garantiscano la legittimità e la legalità. Una “armata Brancaleone” con la quale difendere quel patrimonio che dovrebbe essere nella disponibilità dell’Ente affinchè il Comune possa dare risposte a chi effettivamente possiede i requisiti di legge. Ostinatamente, entrando in empatia col dolore e la disperazione di tanti bisognosi, ho continuato ad andare avanti, certa che se prima di me qualche risultato era stato raggiunto, si potesse lavorare e fare di più. Il dramma vero è che l’atteggiamento in troppi casi non è cambiato, come se i soggetti competenti non avessero compreso appieno la gravità del problema e la responsabilità che il ruolo conferisce loro. Stanca di dover continuamente sensibilizzare gli animi dei soggetti preposti in ordine ad una problematica che riveste carattere di emergenza sociale, mi ritrovo finanche a dover supervisionare ogni procedura e correggere gli errori di superficialità o di incompetenza. Mi conforta e mi spinge a non demordere solo il fatto che, nonostante tutto e con enormi sforzi comportanti un impegno quotidiano estenuante, in un anno sono riuscita a recuperare ed assegnare 12 alloggi ad altrettante famiglie aventi diritto. Ricordo prima a me stessa e poi agli altri che sono tanti i nuclei familiari (circa 130 quelli che mi hanno sottoposto la propria situazione di disagio, producendo adeguata documentazione) che, pur vivendo una situazione di assoluto bisogno, non si sono mai sognati di andare ad occupare abusivamente un alloggio. Se realmente si vuole riconoscere al fenomeno dell’occupazione abusiva carattere di urgenza sociale, al fine di arginarlo concretamente, non si può pensare di agire sporadicamente e nessuno di noi può esimersi dal compiere il proprio dovere, nel rispetto di tanta gente che ancora in Italia si attiene alla legge. Per quanto di mia competenza, d’intesa con il Commissario dell’Aterp, nell’ottica di una programmazione che miri anche al ripristino della legalità, lavoro al bando integrativo per l’assegnazione degli alloggi che si renderanno disponibili, bando che sarà pubblicato nei prossimi giorni e consentirà di evitare sperequazioni causate dal fatto che l’ultima graduatoria, ancora vigente, non rispecchia la situazione attuale, non tenendo conto di situazioni di maggiore disagio abitativo sopravvenute.

Nella fase di valutazione iniziale, più volte ho incontrato S.E. il Prefetto Cannizzaro, massima autorità del territorio, persona capace, di grande apertura mentale e spessore umano,  col quale,  in assoluta sintonia d’intenti, così come abbiamo stabilito di dover lanciare un monito per scongiurare nuove occupazioni abusive, allo stesso modo abbiamo ritenuto di non poter  mandare per strada, non avendo soluzioni alternative, chi si era procurato un tetto per la propria famiglia spesso composta da bambini,  anziani e  qualche volta disabili.

La scelta che abbiamo operato, e che a tutt’oggi mi sento di difendere, lascia spazio ad una complicazione: non tutti gli «ABUSIVI» hanno i requisiti. Ed allora? Rispondiamo tutti, ognuno per la propria parte, alla legge regionale n°32 del ’96. Tutti i soggetti deputati devono assolvere al proprio compito istituzionale, di accertamento, verifica, controllo, requisizione, quando si tratta di patrimonio dell’Aterp, e sgombero, applicando con rigore quella legge che, seppure passibile di miglioramenti, è ancora vigente. Io, per quanto mi compete, quotidianamente mi impegno a fare il mio dovere e a chi bussa alla mia porta continuerò a rispondere per quelle che sono le effettive possibilità, con la chiarezza, a volte  scomoda, che è mia caratteristica. Andrò avanti  continuando ad operare con le regole dell’assoluta trasparenza, legittimità e pervicacia che seguiteranno a portare risultati. Sono convinta che l’ostinazione e la caparbietà paghino sempre, quando vanno nella giusta direzione. Sono altresì certa, perché mi è già stata dimostrata disponibilità in tal senso, che sia possibile migliorare ulteriormente la rete di comunicazione e sinergia che lega tutti gli attori istituzionali coinvolti in questa problematica, persuasa che solo lavorando insieme e con identità di obiettivi si possano ottenere risultati concreti per proseguire su quel percorso di legalità intrapreso che finalmente  contamini tutti, diventando costume per la  nostra città. Per questo mi sento di ringraziare, oltre S.E. il Prefetto, il Colonnello Ferace, il Questore Anzalone,  il Procuratore Granieri e tutti i Giudici della Procura ai quali, consapevole della loro caratura umana e professionale, chiedo questa volta l’impulso decisivo che possa determinare una prepotente inversione di marcia. Al commissario dell’Aterp, Arch. Gagliardi, che con grande senso di responsabilità ha assunto coraggiosamente l’onere gravoso della guida di un Ente compromesso dalla cattiva gestione di chi lo ha preceduto, e col quale  si è instaurato un rapporto di proficua collaborazione, chiedo di proseguire nella meritoria opera intrapresa.

Il tempo che stiamo vivendo impone a tutti un’assunzione di responsabilità , uno sforzo in più. Nessuno può esimersi dal fare una seria azione di analisi del proprio operato e di quanto di più si possa fare,  a maggior ragione chi ha una carica pubblica che proviene dal consenso della gente deve sapere, in ogni istante della propria vita amministrativa, che opera per il bene di tutti, senza perdere mai di vista il fine supremo della Pubblica Amministrazione. Senza dubbio bisogna raccogliere le istanze più disparate, ma occorre discriminare sempre l’essenziale dal superfluo. La situazione è allarmante, la sofferenza eccessiva, viviamo un frangente di grande pericolo sociale, prossimo al collasso. Il governo centrale ha attuato delle misure economiche restrittive mettendo in serie difficoltà gli enti locali nell’espletamento di quegli aspetti di solidarietà sociale che in qualche misura consentivano in passato di offrire alle situazioni più disagiate un aiuto. Oggi, quindi, luci e botti potrebbero apparire una violenza nei confronti di chi probabilmente non ha un tetto e alcun motivo per festeggiare. Perciò, conoscendo la statura morale del nostro Sindaco, mi sento, magari inopinatamente, di chiedergli di risparmiare qualcosa su luminarie e festeggiamenti e destinare queste somme al pagamento di fitti, nell’attesa che le strategie messe in campo portino i frutti sperati.

A voi, cari concittadini, auguro in queste feste di poter aprire il cuore e riuscire a ritrovare quella solidarietà che un mondo individualista e senza valori ci ha rubato. Guardiamo gli occhi di chi ci è accanto e  sosteniamo per quello che possiamo chi ha bisogno. Possiamo tutti.

Il 26 novembre partiranno i lavori di ristrutturazione della scuola elementare in Via Misasi

COSENZA – Sono lavori importanti quelli che stanno per iniziare all’edificio scolastico “Lydia Plastina Pizzuti” di via Misasi (ex via Roma). È il caso di dire che cambieranno il volto della scuola primaria più popolosa della città che sarà completamente ristrutturata e messa in sicurezza.

L’intervento inizierà lunedì prossimo 26 novembre. Bambini tra i banchi e operai al lavoro per restituire loro una scuola più sicura e confortevole. Proprio questa circostanza ha indotto l’Amministrazione comunale, nella sua rappresentanza politica oltre che tecnica, a recarsi presso la scuola per concordare con la dirigenza ed i rappresentanti dei genitori in Consiglio d’Istituto un criterio da seguire nella tempistica dei lavori, causando così il minor disagio possibile alla popolazione scolastica.

L’incontro si è svolto questa mattina ed ha coinvolto il vicesindaco ed assessore alla riqualificazione urbana Katya Gentile insieme all’assessore alla scuola Marina Machì, accompagnate dal Dirigente del settore infrastrutture Domenico Cucunato e dagli ingegneri del settore Mario Colucci e Pietro Filice.

Complessivamente il finanziamento, di provenienza Cipe, è di 800 mila euro. I i lavori riguarderanno il rifacimento completo dei bagni, come già detto, la copertura della scuola alla quale si provvederà nella stagione primaverile, l’abbattimento delle barriere architettoniche con l’installazione di un ascensore, la ripavimentazione dei corridoi, la pitturazione delle aule, e tutta una serie di altri piccoli ma importanti interventi di rifinitura.

Accordo tra comune di Cosenza e geometri

COSENZA – E’ stata stipulata una convenzione tra il vicesindaco di Cosenza Katya Gentile ed il Presidente del collegio dei geometri Giuseppe Caterini, per consentire a 15 giovani neodiplomati di poter svolgere un periodo di praticantato presso il settore Infrastrutture del Comune. ”L’accordo – ha detto Gentile – intende da un lato sopperire all’attuale carenza di risorse e dall’altro formare i giovani geometri che approcciano con il mondo del lavoro”.