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Consclusi i campi di volontariato per la tutela delle tartarughe marine

tartarughe di hermannPALIZZI (REGGIO CALABRIA) – E’ giunto a termine anche il secondo campo di volontariato internazionale di Legambiente, organizzato a Palizzi (RC) nell’ambito del progetto “Life Caretta Calabria”. Questo secondo turno, iniziato lo scorso 8 agosto, ha visto la partecipazione di ragazzi provenienti da diversi Paesi come Regno Unito, Russia, Francia, Bielorussia, Spagna, Slovacchia, Finlandia e Giappone che si aggiungono ai ragazzi del primo turno con provenienze invece da Germania, Francia, Spagna, Repubblica Ceca, Russia e Korea.

Le attività a sostegno del progetto per la conservazione della tartaruga marina Caretta caretta, hanno potuto contare sull’impegno dei giovani volontari che, tra le altre cose, sono stati impegnati anche nella pulizia delle spiagge e delle dune costiere, nella catalogazione dei rifiuti trovati lungo il tratto di costa interessato dalle attività (beach litter), nel monitoraggio e sorveglianza dei nidi in schiusa, nell’organizzazione e realizzazione di workshop e laboratori creativi per adulti e bambini per sensibilizzare la popolazione locale ed i turisti. I ragazzi hanno collaborato con l’associazione “TartaCare Onlus” che si sta occupando del controllo e del monitoraggio delle nidificazioni in tutto il tratto di costa interessato, ed è stato particolarmente importante il loro contributo nella realizzazione degli Infopoint di progetto, alcuni dei quali organizzati proprio in occasione delle prime schiuse stagionali lungo la spiaggia di Spropoli.

Le attività si sono svolte grazie anche alla collaborazione dell’Amministrazione comunale che ha aiutato i giovani nell’integrazione con la popolazione locale.

Il progetto “Life Caretta Calabria” è co-finanziato dalla Commissione Europea che vede come beneficiario coordinatore il Comune di Palizzi e, come beneficiari associati, il Comune di Brancaleone, la Regione Calabria, la società Chlora sas, la società Euro Works Consulting s.p.r.l., l’Università della Calabria e Legambiente Onlus.

Legambiente Calabria aderisce al protocollo d’intesa “Catanzaro città per gli studi”

legambientecalabriaAnche Legambiente Calabria aderisce al protocollo d’intesa “Catanzaro città per gli studi”, per la promozione dell’insediamento degli studenti universitari in città. Dopo la realizzazione, negli alloggi del Campus “Salvatore Venuta”, della raccolta differenziata e di un impianto di lombricoltura per la trasformazione della componente umida del rifiuto in compost, continua la consolidata collaborazione con la Fondazione Università Magna Graecia di Catanzaro. L’associazione ambientalistica “firma l’accordo con l’Umg – afferma il vice presidente di Legambiente Calabria Andrea Dominijanni – perché in linea con la politica abitativa del recupero sostenibile”. Legambiente, inoltre, si impegna ad approntare uno studio per realizzare la sostenibilità delle abitazioni in relazione al luogo di studio. Gli alloggi, infatti, nel pieno rispetto dell’ambiente, dovrebbero avere determinate caratteristiche: essere collegate al luogo di lavoro o di studio con mezzi a basso consumo di energia, cioè mezzi pubblici preferibilmente su rotaia, percorsi pedonali e piste ciclabili; essere a basso consumo energetico, o meglio ancora l’abitazione dovrà avere la capacità di accumulare più energia di quanta ne riesce a consumare per assicurare un abitat confortevole per gli abitanti; essere ristrutturati per ridurre i consumi idrici, e consentire il riuso ed il riciclo delle risorse e dei materiali, con particolare attenzione alla raccolta differenziata. Si dovrà, ove possibile, prevedere la creazione di orti urbani.

“La scelta di riutilizzare il costruito e di ristrutturarlo ai fini abitativi – dichiara Dominijanni – è sicuramente vincente rispetto alla cementificazione, una tendenza che potrebbe far avvicinare Catanzaro alle migliori esperienze europee, dove l’attività immobiliare si concentra spesso nella riqualificazione dei cosiddetti “brown fields”, le aree ex-industriali”.

Annullato il progetto “isola ecologica Battaglina”

foto battaglinaCatanzaro(Cz)Legambiente Calabria accoglie con piena soddisfazione la pubblicazione del decreto n. 581/2015 della Regione Calabria, che annulla l’autorizzazione al progetto di smaltimento e recupero rifiuti denominato “Isola Ecologica Battaglina”, rilasciato alla Sirim Srl nel 2009. Un progetto che, in realtà, prevedeva la realizzazione di una delle discariche più grandi d’Europa e che, se realizzata, avrebbe comportato enormi danni all’ambiente e ai cittadini.Il decreto di annullamento dispone la rimozione da parte della Sirim, di tutti gli interventi ad oggi eseguiti per la realizzazione dell’impianto ed il completo ripristino dello stato dei luoghi, nonchè l’esecuzione di ogni ulteriore opera e/o adempimento necessario alla messa in sicurezza dell’area.Legambiente Calabria ha segnalato sin dall’inizio l’illegittimità di tale autorizzazione, inoltrando diverse istanze in via di autotutela, ai sensi della legge n. 241/1990 , a tutte le Amministrazioni interessate, in particolare alla Regione Calabria e ai Comuni di Borgia e San Floro, per ottenere la sospensione e l’annullamento dei relativi atti, intervenendo nei giudizi e partecipando alle manifestazioni.“Quella della Battaglina – dichiara il vice presidente di Legambiente nazionale Stefano Ciafani – è una vertenza storica che ha visto Legambiente a tutti i livelli al fianco dei comitati dei cittadini, dando il proprio contributo anche in termini legali”.Si tratta di una vittoria per tutto il territorio regionale e Legambiente Calabria vigilerà sull’effettivo ripristino dei luoghi, che dovrà essere garantito dagli organi competenti per il recupero della bellezza paesaggistica e naturalistica della zona. “Chiediamo – afferma il vice-presidente regionale Andrea Dominijanni – che si esca dalla logica dell’emergenza in tema di gestione dei rifiuti, nell’interesse della cittadinanza e dell’ambiente, perché episodi come quelli della Battaglina, non debbano mai più ripetersi”.La battaglia giudiziaria dell’associazione ambientalista, nata dall’ascolto dei cittadini, è partita a gennaio 2014 con la prima richiesta formale alla Regione Calabria firmata dal vice presidente Dominijanni e dal legale del Centro di azione giuridico di Legambiente Anna Parretta, per annullare immediatamente l’autorizzazione. Un lavoro che è stato possibile grazie al grande supporto dei Circoli di Legambiente di Girifalco con l’Ing. Luigi Sabatini e di Catanzaro con l’Ing. Aldo Perrotta e del Comitato No Battaglina. La vicenda ha visto nascere anche una forte, quanto inedita, mobilitazione popolare. Migliaia di cittadini, infatti, hanno partecipato alla grande manifestazione che si è tenuta a Borgia. Una partecipazione che Legambiente Calabria spera possa ripetersi anche in occasione di altre vertenze ambientali.Dopo un iter particolarmente tormentato, segnato da sospensioni, annullamenti, ricorsi al TAR, conferenze dei servizi, la Regione Calabria ha accolto le osservazioni sollevate da Legambiente, in particolare in ragione della nullità radicale degli atti di disposizione dei beni sottoposti al vincolo degli usi civici, nonché della presenza sull’area di vincoli tutorio-forestale, di vincolo idro-geologico e del vincolo paesaggistico.

Legambiente, iniziativa per la raccolta differenziata ad Amantea

Antonio Rubino 1AMANTEA – Venerdì 31 luglio, a partire dalle ore 18, sul lungomare dedicato alla memoria del capitano di corvetta Natale De Grazia, i volontari di Legambiente animeranno la via marina giocando con i bambini e distribuendo loro materiale informativo e simpatici gadget, allo scopo di sensibilizzare l’intera opinione pubblica sull’importanza e sulla necessità di potenziare la raccolta differenziata. «L’iniziativa di Legambiente – spiega l’assessore Antonio Rubino – arriva in un momento importante per la storia recente di Amantea. Siamo profondamenti soddisfatti che questo ente abbia scelto la nostra città per un’attività di così elevato spessore. Da qualche giorno sono stati rimossi tutti i cassonetti che servivano le aree periferiche e il sistema “porta a porta” è stato esteso alla totalità del comprensorio. Per quanto riguarda le scelte dell’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino, ciò rappresenterà il punto di partenza per l’ottenimento delle bandiere blu. Lo scopo finale è avviare un percorso virtuoso anche in ambito turistico. La collaborazione con Legambiente, che ho sostenuto in ogni modo possibile, è una testimonianza diretta di questo impegno. Le cose da fare sono ancora tante, ma la collettività deve comprendere che questa partita si gioca stando tutti dalla stessa parte del campo: amministratori ed amministrati». L’assessore Rubino aggiunge poi che, secondo le stime fornite sempre da Legambiente, «chi oggi ricicla la metà dei propri rifiuti riduce la quantità di anidride carbonica e di gas climalteranti emessi in atmosfera in una quantità variabile tra i 150 e i 200 chili all’anno. Basterebbe solo questo dato per decidere da che parte stare».

Appella di Goletta Verde alla Regione: “Fermate la corsa all’oro nero”

golettaverde2015_1Goletta Verde di Legambiente, in vista dell’assemblea dei Presidenti delle Regioni dell’area adriatica e ionica, in programma domani 24 luglio a Termoli riuniti per scongiurare il rischio di nuove trivellazioni per la ricerca di gas e petrolio a largo delle coste italiane, lancia il suo appello:

“Chiediamo alle Regioni un segnale forte contro la deriva petrolifera di questo Governo. – dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente – Invitiamo i Presidenti a mettere in campo tutti gli strumenti politici e amministrativi in loro possesso, compresa la proposta di un referendum abrogativo riguardo le diverse norme pro-trivelle che hanno riaperto la corsa all’oro nero nel mare italiano. Ci sono inoltre alcune azioni che possono e devono essere attivate fin da subito, quali l’impugnazione di fronte al Tar degli atti autorizzativi emanati di recente o un intervento da parte delle Regioni sul ministero dell’ambiente per chiedere la moratoria dei decreti di Via. Su tutto questo ci aspettiamo che le Regioni escano dall’incontro di domani con decisioni comuni su azioni concrete e immediate. Ai presidenti vogliamo ricordare inoltre che si esce dal petrolio non solo fermando le trivelle, – aggiunge Muroni – ma proponendo e praticando un modello energetico e di sviluppo diverso, efficiente e rinnovabile, aprendo prospettive di nuovi settori produttivi e con importanti ricadu­te anche occupazionali, oltre che ambientali”.

Secondo Legambiente – che dallo scorso mese sta ospitando a bordo della Goletta Verde amministratori regionali e locali, sindaci, enti locali, aree protette marine e costiere, operatori turistici, balneatori, pescatori, cittadini, che con il loro impegno e la loro voce hanno detto chiaramente no al petrolio – la scelta del Governo italiano è frutto di una strategia energetica insensata e impattante. Le riserve certe di petrolio presenti sotto i mari italiani sarebbero infatti assolutamente insufficienti a dare un contributo energetico rilevante. Infatti, stando ai consumi attuali, basterebbero solo per 8 settimane. A fronte di questi quantitativi irrisori di greggio si stanno ipotecando circa 130mila kmq di aree marine. Ma di questi fattori non sembra tener conto il Governo italiano, come testimoniano i dieci decreti di VIA positiva su altrettante richieste fatte in Adriatico da compagnie petrolifere, emanati dai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali solo da inizio giugno. Tutto questo a discapito delle ricchezze naturali, di biodiversità, ambientali e in termini di risorsa, anche economica, per le comunità locali che ancora oggi il nostro mare offre.

Progetto “Life Caretta Calabria”, domani a Palizzi i campi di volontariato internazionale

LEGAMBIENTE: INIZIATIVA ''100 STRADE PER GIOCARE''Palizzi (RC) – Dal 24 luglio al 6 agosto e dall’8 al 21 agosto 2015, tanti ragazzi, provenienti da vari paesi del mondo e spinti da una forte motivazione e interesse verso i temi della conservazione della biodiversità marina e delle sue preziosissime risorse, parteciperanno ai campi di volontariato internazionale, organizzati da Legambiente nell’ambito del progetto Life Caretta Calabria a Palizzi, in provincia di Reggio Calabria. I ragazzi saranno coinvolti in molte azioni integrate, fra le quali il monitoraggio dei nidi, pulizia e attività di catalogazione dei rifiuti su spiaggia. Avranno, inoltre, modo di apprendere gli aspetti di una corretta gestione dei delicati ecosistemi litorali ed essere, durante il periodo di permanenza, parte di una comunità, come quella della costa dei gelsomini, fortemente interessata e impegnata sui temi della salvaguardia delle tartarughe marine che vivono nei nostri mari, grazie anche al sostegno offerto dal progetto Life cofinanziato dalla Commissione Europea.
Secondo Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria, “l’esperienza dei campi di volontariato rappresenta un’occasione straordinaria di collaborazione tra istruzioni, cittadini, associazioni, amministrazioni locali e operatori economici locali per il coinvolgimento su tematiche comuni. Questa esperienza è anche un esempio di come – prosegue Falcone – la conoscenza di ecosistemi e specie a rischio, che tutti siamo chiamati a difendere, può accrescere il coinvolgimento ed il livello di sensibilizzazione alla luce dello straordinario valore aggiunto che il volontariato porta sempre con sé.”

Il progetto Life Caretta Calabria vede come beneficiario Coordinatore il Comune di Palizzi e, come beneficiari associati, il Comune di Brancaleone, la Regione Calabria, la società Chlora sas, la società Euro Works Consulting s.p.r.l., l’Università della Calabria e Legambiente Onlus.

Consuma aree costieri calabresi, Legambiente presenta i dati

Foto 1 (3)REGGIO CALABRIA –  Stamattina, nella sede del Circolo Velico Reggio, si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione dei dati del dossier di Legambiente sul consumo delle aree costiere calabresi. A illustrare i dati è stato il vicepresidente nazionale di Legambiente, Edoardo Zanchini:
“La Calabria ha bisogno – spiega Zanchini – di mettere finalmente al centro dell’attenzione, la tutela e valorizzazione delle aree costiere. Alla Regione chiediamo, in linea con l’obiettivo proclamato dal presidente Oliverio, di ridurre il consumo di suolo, di fissare un vincolo di inedificabilità assoluta per tutte le aree costiere ancora libere dall’edificato di almeno un chilometro dal mare, attraverso l’approvazione di un piano paesaggistico che scongiuri i rischi di cementificazione che si aprono con il silenzio-assenso introdotto dalla Legge Madia”.
Lo studio di Legambiente ha analizzato la costa calabrese in un arco di tempo che va dal 1988 al 2011. Grazie alle sovrapposizioni delle foto satellitari è stato possibile fare un raffronto con quella che era l’occupazione della costa all’epoca e come si è evoluta nei 23 anni presi in esame. Dall’indagine, si evince che in questo lasso temporale sono stati consumati 11 km di costa, e il motivo principale sta nella costruzione di seconde case e per attività turistiche. Questo fenomeno interessa in maniera piuttosto diffusa tutta la costa calabra, ma in particolare quella tirrenica. Da Reggio Calabria, fino al confine con la Basilicata, è un susseguirsi di nuove realizzazioni che hanno occupato vuoti, cancellato importanti aree agricole, intaccato paesaggi montuosi di rara bellezza, avvicinato i centri esistenti, densificato e cementificato in maniera irresponsabile un patrimonio naturale inestimabile. Alcuni esempi si possono cogliere dai centri di Ricadi, Parghelia, Zambrone, Briatico e Pizzo. A questo fenomeno di diffusione di seconde case e complessi turistici, si aggiungono poi una serie di interventi di ripascimento delle spiagge e di nuovi pennelli frangiflutto, come lungo il litorale di Motta San Giovanni, Palmi, Gizzeria, Falerna, San Lucido.
La Calabria ha complessivamente un totale di 798 km di coste, dal Comune di Tortora Marina sul Mar Tirreno al Comune di Rocca Imperiale sul Mare Jonio che la separano dalla Basilicata. Oggi 523 chilometri (il 65%) della costa calabra sono urbanizzati e dunque trasformati da interventi antropici legali e abusivi. In particolare, 56,8 km risultano occupati da infrastrutture, viarie e portuali; 205,5 km risultano occupati dai centri urbani principali,Foto 2 (5) mentre 261 sono i chilometri trasformati da una urbanizzazione poco densa, diffusa lungo la linea di costa. Restano ‘liberi’, a rischio cementificazione, 119 km di suoli agricoli e 156 km di natura inalterata.
A questa prima analisi si è aggiunta, una seconda indagine che ha riguardato la morfologia della linea di costa: sono 614 i chilometri di spiaggia, 128 quelli di costa rocciosa, mentre ben 56, sono i chilometri di costa trasformati, in maniera irreversibile, con banchine e riempimenti legati agli usi portuali. Dati preoccupanti, soprattutto se si considera che in futuro, in mancanza di un’appropriata tutela, potrebbero scomparire altri tratti di costa e spiagge ancora libere dal cemento. Il paesaggio costiero calabro è tra i più ricchi, per varietà e complessità morfologica, dell’intera penisola. Lo studio di Legambiente ha l’obiettivo di comprendere la profonda trasformazione avvenuta principalmente per usi urbani, residenziali e turistici, e far riflettere sull’importanza di aprire una nuova fase di attenzione alla tutela e riqualificazione di aree di così grande pregio.
“Noi riteniamo – afferma Nuccio Barillà, della segreteria nazionale e regionale di Legambiente – che ‎una chiara indicazione di tutela di questo tipo sia la precondizione per ragionare in maniera trasparente e condivisa di interventi di riqualificazione delle parti costruite, per valorizzarne le potenzialità turistiche, attraverso interventi sulla messa in sicurezza statico, sull’efficienza energetica, sulla qualità ambientale. Inoltre – aggiunge ancora Barillà – occorre che dalla Regione Calabria e dai Comuni calabresi venga un radicale cambio di marcia per quanto riguarda l’abusivismo edilizio – riprendendo anche i dati dell’importante indagine “Paesaggi e Identità” effettuata a suo tempo dalla stessa Regione – per demolire i tanti edifici abusivi sul territorio costiero in modo da dare un chiaro segnale di cambiamento rispetto al futuro della Calabria”.
L’iniziativa si inserisce nel programma della Goletta Verde, la campagna di Legambiente a tutela dei mari e delle coste italiane, che tornerà venerdì in Calabria, a Tropea, dopo le tappe dell’area ionica.

IL DOSSIER COMPLETO DISPONIBILE A QUESTO LINK:
http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/consumo_suolo_coste_calabre.pdf

Sellia Marina, tappa rock di “Ricicla Estate”

Alessandra Cacia e Mati Rasati durante laboratorio ricicloSELLIA MARINA (CZ) – La tappa di ieri a Sellia Marina di “Ricicla Estate” è stata accompagnata a suon di rock dal gruppo musicale “Take Off”. Il prossimo appuntamento di luglio sulla costa catanzarese, sarà il 25 a Curinga. Il primo di agosto, invece, si riparte proprio da Sellia Marina, a Montepaone il 2, a Soverato il 5, a Gizzeria il 25 e nuovamente a Curinga il 26 agosto. Domani, i volontari calabresi di Legambiente, si sposteranno sulla costa tirrenica, partendo da Pizzo (VV). A ospitare l’iniziativa di ieri è stato il lido “Faro Blu”. In spiaggia, sfida tra i più piccoli per imparare a “differenziare” i rifiuti: giornali, buste, bicchieri e vari oggetti da riciclo. I giochi realizzati dai volontari calabresi di Legambiente, infatti, sono stati pensati proprio per insegnare loro a svolgere correttamente la raccolta differenziata dei rifiuti. I bambini hanno anche partecipato al primo laboratorio del riciclo, condotto da Alessandra Cacia e Mati Rosati del Circolo di Catanzaro, per dare nuova vita e utilizzo ad oggetti che finiscono nei rifiuti. Presenti alla tappa, il vicepresidente regionale Andrea Dominijanni; il responsabile del Circolo di Catanzaro Aldo Perrotta, Antonio Falcone del Circolo di Catanzaro, la coordinatrice delle attività Nicoletta Palladino, il vicepresidente nazionale del Codacons Francesco Di Lieto e l’esperto agronomo il prof. Francesco Santopolo che ha spiegato ai bambini l’importanza del riciclo per la natura. Nel corso della giornata, Legambiente Calabria ha segnalato all’amministrazione comunale, in localitàrifiuti1 Ruggero, una zona invasa da rifiuti di ogni genere (foto in allegato). A chiudere la serata, il concerto dei Take Off composta dai bluesmen catanzaresi Cesare Focarelli alla chitarra e voce, Stefano Focarelli alla batteria, Peppe Sanzi alla chitarra elettrica, Bernardo Bertucci al basso e Marco Russo, armonica. Il gruppo ha aderito gratuitamente all’iniziativa e suonerà anche nella prossima tappa di Montepaone e Soverato. La musica dei “Take Off”, diventa la colonna sonora di Ricicla Estate! Tra gli obiettivi dell’iniziativa: la riduzione dei rifiuti, il recupero ed il riutilizzo dei materiali raccolti; il risparmio di materie prime, la tutela dell’ambiente, la maggiore sostenibilità urbana; l’aumento della qualità della raccolta differenziata; la maggiore autonomia dei comuni nella gestione quotidiana dei rifiuti e la riduzione della produzione di rifiuti urbani.

Domani presentazione del Dossier di Legambiente sul consumo delle Aree costiere

legambientecalabriaReggio Cal.  Sarà presentato domani alle ore 11,30, nella sede del Circolo Velico Reggio (Via Mura Greche) a Reggio Calabria, il dossier di Legambiente sul consumo delle aree costiere in Calabria.

Tutti i dati saranno illustrati nel corso dell’incontro sul tema “La costa calabra: l’aggressione del cemento e i cambiamenti del paesaggio”, dal vicepresidente nazionale e responsabile energia, trasporti e urbanistica di Legambiente, Edoardo Zanchini. Interverrà per un saluto, il presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone. Ad introdurre i lavori, Nuccio Barillà della segreteria nazionale.

Tra i temi che verranno trattati: lo scenario del paesaggio costiero calabrese; i dati e le conseguenze dell’aggressione del cemento e delle trasformazioni del paesaggio; gli interventi sbagliati e le misure di tutela e valorizzazione necessarie e le nuove opportunità.

Sono stati invitati a partecipare rappresentanti delle Istituzioni, dell’Università e delle Associazioni.

“Scopriamo Roseto”: iniziativa Legambiente per promuovere la raccolta differenziata

Tappa a RosetoROSETO CAPO SPULICO (CS) – Le attività di animazione e sensibilizzazione curate dai volontari calabresi di Legambiente, durante la terza tappa della campagna di Ricicla Estate, hanno coinvolto anche i 50 bambini della colonia estiva del progetto denominato “Scopriamo Roseto”. Coinvolti in giochi da spiaggia, rivisitati in “chiave riciclo”, i bambini sono rimasti particolarmente entusiasti per una nuova esperienza che ha permesso loro di imparare come si fa la raccolta differenziata, divertendosi. L’iniziativa “Ricicla Estate – Bellezza, paesaggio e difesa del mare” è promossa da Legambiente Calabria in collaborazione con il Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi e con il contributo del Cial, Consorzio imballaggi alluminio.
Il progetto “Scopriamo Roseto”, invece, è un’iniziativa che si è legata per l’occasione a quella di Legambiente, ma che è stata promossa dalla Fondazione Farina, insieme alla Società Nazionale di Salvamento e con il patrocinio del comune di Roseto Capo Spulico, che ha come scopo la realizzazione di una colonia estiva per promuovere e valorizzare il territorio e per consentire ai bambini di godere delle proprietà benefiche del mare e del sole.
Presenti all’evento, il presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone, il vicepresidente Andrea Dominijanni, la coordinatrice delle attività di sensibilizzazione di Legambiente Nicoletta Palladino ed i circoli di Cosenza e Girifalco. Il prossimo appuntamento con Roseto Capo Spulico è per il prossimo 8 agosto. Sono previste, infatti, due tappe per ogni località aderente all’iniziativa, una nel mese di luglio ed una ad agosto.
Ricicla Estate rappresenta un’importante occasione per sensibilizzare e tenere alta l’attenzione sul tema della raccolta differenziata di qualità, ricordando che ogni rifiuto di imballaggio correttamente separato da noi cittadini è un rifiuto sottratto alla discarica e una risorsa che può essere reimmessa nel ciclo produttivo, creando molteplici benefici, tra cui, quelli ambientali ed economici. Tra gli obiettivi dell’iniziativa, la riduzione dei rifiuti, il recupero e il riutilizzo dei materiali raccolti; il risparmio di materie prime, tutela dell’ambiente, maggiore sostenibilità urbana; l’aumento della qualità della raccolta differenziata; la maggiore autonomia dei comuni nella gestione quotidiana dei rifiuti e la riduzione della produzione di rifiuti urbani.
La campagna, si svolge in contemporanea con il viaggio della Goletta Verde, la storica campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate realizza un monitoraggio sullo stato di salute del mare e dei litorali italiani e che passerà anche lungo le coste calabresi.