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“100 passi per il 21 Marzo” per ricordare le vittime delle mafie. Sindaco Franz Caruso all’incontro di Libera

COSENZA – Il Sindaco Franz Caruso è intervenuto al BoCS Museum di Piazza Tommaso Campanella, dove, in vista della XXIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, in programma il prossimo 21 marzo con una manifestazione nazionale che sarà ospitata a Milano, è stata promossa dal Comune di Cosenza e dall’Associazione “Libera” l’iniziativa “100 passi verso il 21 Marzo”. Nel corso della manifestazione, introdotta dal giornalista Arcangelo Badolati, sono intervenuti, oltre al primo cittadino, la Referente del Presidio Libera di Cosenza e dell’area urbana Franca Ferrami e del Presidio di Cassano Mara Jessica Vincenzi. Si sono susseguite poi le testimonianze di  congiunti di alcune vittime di mafia: Antonella Dodaro, figlia di Mario Dodaro, Maria Rosaria Cesarini, moglie di Fazio Cirolla e Luigina Violetta, moglie di Luigi Gravina.

“Il nostro territorio – ha detto il Sindaco Franz Caruso – non è immune dalle infiltrazioni mafiose e ce lo confermano le testimonianze di oggi che evocano fatti tragici, molto dolorosi. Sono certamente – ha aggiunto Franz Caruso – ricordi  che affondano le loro radici nel passato, ma immutata è rimasta la sostanza delle azioni criminose, perché la mafia ha cambiato il suo modo di essere e di agire, in quanto ha probabilmente compreso che la violenza, come veniva consumata a quei tempi, non paga più. Ma la mafia c’è – ha detto ancora Franz Caruso – e può sempre riprendere vigore per cui è importante che tutti quanti insieme si costruisca e si diffonda una e una sola cultura che è quella della legalità. Bisogna – questo il monito del Sindaco di Cosenza – rispettare le regole, a cominciare da quelle più basilari del vivere civile, come il rispetto per le piccole cose: fermarsi a un semaforo, indossare il casco, allacciare le cinture, fare la fila negli uffici pubblici. Piccoli segnali che contribuiscono a creare la cultura della legalità, l’unica cultura e l’unico modo di cui disponiamo per contrastare la pervasività mafiosa che punta a conquistare i giovani allettandoli con il facile guadagno”. E il Sindaco di Cosenza ha indicato la strada da seguire perché questo passaggio importante si compia: “noi rappresentanti delle istituzioni dobbiamo lavorare perché anche nella nostra realtà si creino le condizioni per generare occupazione. Un lavoro onesto, anche il più umile – ha detto il Sindaco Franz Caruso – vale molto di più di qualsiasi somma guadagnata con il crimine ed il sangue”. Franz Caruso ha inoltre ricordato, all’inizio del suo intervento, la memorabile giornata del 9 marzo scorso, quando, nel salone di rappresentanza della casa comunale, è stato ricordato “dopo 38 anni di oblìo e di silenzio, il sacrificio di Sergio Cosmai, il direttore della casa circondariale, barbaramente assassinato nella nostra città il 12 marzo del 1985”.

“Lo abbiamo ricordato – ha aggiunto Franz Caruso – perché un po’ la città se ne era dimenticata ed anche perché la strada a lui intitolata non è nella memoria e nella conoscenza dei giovani che, invece, devono sapere chi era ed è stato Sergio Cosmai. Se non c’è qualcuno che rinverdisce la memoria, spesso questi sacrifici finiscono nel dimenticatoio. E sono i sacrifici più importanti, come quelli delle vittime anonime della mafia che spesso non vengono sufficientemente ricordate come, invece, accade per le vittime illustri che, per aver conquistato gli onori della cronaca, vengono celebrate negli anniversari”.

 

 

Borrello nuovo referente Libera, «E’ in Calabria la città con più alti tassi di usura»

VIBO VALENTIA – «Vibo Valentia è il territorio con la più alta percentuale di fenomeni usurari in Italia». Lo ha detto, secondo quanto riferisce un comunicato, il nuovo referente provinciale di Libera, Giuseppe Borrello, nel corso dell’assemblea conclusasi con la sua elezione ed alla quale ha partecipato don Ennio Stamile, referente di Libera Calabria. «Nel territorio di Vibo Valentia – ha aggiunto Borrello – ci sono giovani e meno giovani che subiscono il fascino della massoneria. Un fenomeno che in città e provincia raggiunge numeri ragguardevoli facendo emergere una tendenza che ci preoccupa anche alla luce di un’intercettazione di qualche anno fa riguardante il boss Pantaleone Mancuso, che dichiarava che ‘ora la ‘ndrangheta è sotto alla massoneria’. In una recente relazione della Direzione nazionale antimafia il territorio vibonese viene definito ‘ad elevatissima densità criminale, tra le più alte su tutto il territorio nazionale».

Bocce, libera. Tre squadre calabresi per il titolo di campione d’Italia

ACRI (CS) – Nella serie Libera di bocce sono tre le squadre calabresi che si sono qualificate al rush finale per aggiudicarsi il titolo di campione d’Italia 2017. Fra esse spicca società bocciofila Città di Acri che dopo vittorie esaltanti (centro Italia Cosenza e Scintilla Crotone) e rimonte al cardiopalma (con Mondonuovo Lecce) ha staccato ieri il pass per Roma. La formazione acrese, composta da Antonio Veloce, Giuseppe Veloce, Valerio Gradilone (giocatori che militano in A), Cosimo Algieri, Francesco Ferraro, Salvatore Sposato e Valentino Sposato, ha battuto ieri nella sfida di ritorno La Pineta Avezzano (L’Aquila) 7-1, rimontando il match d’andata che l’aveva vista soccombere il terra abruzzese 2-6. Un risultato di prestigio dunque che si aggiunge alle tante affermazioni registrate dal movimento acrese delle bocce in questi anni, sia grazie ai giocatori di maggior esperienza che al settore giovanile.

Città di Acri - La Pineta Avezzano
Città di Acri – La Pineta Avezzano

Soddisfatto il dirigente-tecnico Francesco Ferraro (che in panchina si alterna a Valentino Sposato): «È stata una sorpresa per noi. Abbiamo affrontato squadre più accreditate di noi ma alla fine grazie a un paio di “remuntade” – sorride – abbiamo centrato la qualificazione».

Con Acri andranno al Centro Federale di Roma anche Italia Cosenza e Scintilla Crotone, inserite insieme ad Acri nel gruppo finale da otto squadre. Appuntamento per quarti e semifinali per il 20 maggio. Finalissima il 21. Nei prossimi giorni il sorteggio.

San Paolo Cosenza
San Paolo Cosenza

Serie C – Per la fase finale del campionato di Raffa si sono svolte ieri le gare di andata del 2° turno. Successo per la San Paolo Cosenza che ha battuto la Aldo Pietra 2-1 (52-30) per il secondo turno del raggruppamento finale per la qualificazione in Serie B. Gare di ritorno in programma il 6 maggio 2017. Altri risultati su http://www.federbocce.it/news.cfm?id=8500.

Anche Cassano allo Ionio a Locri al fianco di “Libera” e contro tutte le mafie

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Anche il comune di Cassano allo Ionio sarà oggi presente a Locri per la grande marcia organizzata di “Libera”, per la giornata dedicata alle vittime della mafia. Di seguito la dichiarazione del primo cittadino di Cassano, Gianni Papasso:

«La partecipazione oggi a Locri da parte della città di Cassano All’Ionio non poteva che essere totale. Come amministrazione comunale abbiamo predisposto due pullman: uno destinato, prevalentemente, alle rappresentanze degli studenti, il secondo per cittadini, amministratori e portavoce di associazioni. Cassano, senza se e senza ma, sta dalla parte dei cittadini di Locri, dalla parte di Mons.Oliva, di don Luigi Ciotti, dell’associazione Libera contro tutte le mafie  e di quanti si battono per il riscattato, il rinnovamento, la legalità e contro la ndrangheta, ogni forma di criminalità e di violenza. Siamo vicini a don Ciotti per il vile atto subito chiaramente di matrice intimidatoria e lo esortiamo ad andare sempre e comunque avanti. Don Luigi ha fatto della sua vita una missione di evangelizzazione contro il malaffare e la sta portando avanti con tutto il cuore e tutta l’anima. Così come hanno fatto, prima di lui, nel corso della storia per don Pino Puglisi e don Peppe Diana che hanno pagato il prezzo della contrapposizione alla camorra e alla mafia con la loro vita. Le migliaia di persone che sono accorse qui a Locri, oggi, stanno a testimoniare la piena adesione dell’Italia a questa iniziativa di istituire ogni anno la giornata per il ricordo delle vittime innocenti di mafia, e, rimarca la volontà della gente perbene di Calabria di dire, con convinzione, NO al malaffare, al qualunquismo, alla criminalità organizzata.La data del 21 marzo non cade a caso. È il giorno del risveglio della vita, del passaggio dal gelo dell’inverno al tepore della primavera. Lo stesso tepore che deve far nascere nelle coscienze di noi amministratori in primo luogo e poi nei cittadini il ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie, rinnovando in nome e per conto di quelle vittime l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata. È un nostro dovere di amministratori. A loro lo dobbiamo! È si la giornata della memoria, del ricordo. Ma è soprattutto la giornata dell’impegno affinché questa piaga venga combattuta e finalmente debellata. Fare memoria senza un impegno concreto significa solo celebrare. E di celebrazioni che finiscono in bolle di sapone non ne abbiamo più bisogno. Per dirla con le parole del Giudice Paolo Borsellino: “La lotta alla mafia (primo problema da risolvere nella nostra terra, bellissima e disgraziata) non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si contrappone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. Come amministratori e come uomini siamo impegnati a far fiorire quelle realtà positive, che ci sono e sono tante, che si impegnano per produrre la speranza.  Il nostro impegno è costante e continuo a contrastare la mafia e ogni forma di violenza e devianza che da essa può derivare e si può insidiare in un tessuto sociale. Cassano, in questa occasione, come ogni volta che è chiamata a dire No ad ogni forma di violenza, dimostra di voler essere al fianco dei deboli e delle Stato combattendo in prima linea contro i soprusi e contro l’illegalità. Mi auguro che questa giornata del 21 marzo possa essere la primavera del riscatto e della riscossa per i più deboli, per poter combattere e trovare una soluzione per debellare la ‘ndrangheta riuscendo a garantire l’affermazione della legalità e dello Stato. Ora che torneremo nelle nostre case, al nostro lavori, presso le nostre famiglie, e noi amministratori torneremo nei Palazzi comunali avremo sulle spalle il peso delle parole di don Ciotti, dei nomi letti qui oggi delle vittime innocenti di mafia. Avremo la responsabilità di far credere che non siano morti invano ma che dal loro sacrificio sia venuta fuori la spinta centrifuga forte e decisa a dire ancora una volta No, Basta, la Calabria, il Meridione è una terra bella e non può essere sporcata da un simile, brutto fenomeno. Bisogna sottolineare” dice Papasso “non solo simbolicamente, che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del «noi» non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze»

Locri, don Ciotti al corteo di Libera: «Abbiamo bisogno di verità»

LOCRI – Sono 25 mila i partecipanti al corteo di Libera, a Locri, per la XXII Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti delle mafie. Cinquecentomila nel complesso le presenze nei quattromila luoghi italiani in cui, in contemporanea a Locri, si sta svolgendo la giornata. In testa al corteo ci sono i familiari delle vittime che reggono due striscioni di Libera con lo slogan della Giornata di quest’anno: “Luoghi di speranza, testimoni di bellezza”. Dietro di loro una grande bandiera della pace portata da ragazzi migranti minorenni giunti in Calabria a bordo di barconi nei mesi scorsi. A Libera lungomare di Locriseguire i gonfaloni, le autorità e migliaia di persone giunte da tutta Italia. «Sono orgogliosa che oggi, 21 marzo, per la prima volta si celebri per legge la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie» dice la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. «Dopo tanti anni di mobilitazione dei cittadini contro la criminalità organizzata, dal Parlamento italiano è finalmente arrivato, con il voto unanime espresso dalla Camera venti giorni fa, il riconoscimento ufficiale che questa partecipazione meritava. Voglio esprimere la mia affettuosa solidarietà a don Luigi Ciotti: le ignobili minacce che ha ricevuto, poche ore dopo l’importante visita a Locri del Presidente della Repubblica, dicono che non c’è nessun rischio di ritualità nelle migliaia di iniziative che oggi, grazie a Libera e tante altre associazioni, si svolgono in tutto il Paese. Aver istituito la Giornata – sottolinea ancora la Boldrini – è stato un atto legislativo dal forte significato simbolico. Nel voto del Parlamento si sono incontrati l’attività delle istituzioni, che in questa legislatura hanno dato più di una risposta, a partire dalla legge sul voto di scambio, e l’impegno della cittadinanza attiva. Questo dialogo tra le aule parlamentari e la “società civile responsabile” secondo la definizione cara a don Ciotti, è indispensabile se vogliamo sradicare le mafie dal nostro Paese». Presente anche il procuratore della Repubblica di Locri, Luigi D’Alessio. «Il lavoro in questo territorio è una cosa seria – ha detto – C’e’ assolutamente la necessità, anche come contrasto alle organizzazioni criminali, di creare opportunità di lavoro e occupazione giovanile. Bisogna operare – ha aggiunto – giorno dopo giorno. L’augurio è Corteo Libera Locriche oggi, con l’ingresso della primavera, per questo territorio e questa regione sia l’inizio di una nuova Primavera». “Orgogliosa di avere sposato uno sbirro”. E’ la scritta che la vedova del brigadiere Antonino Marino, ucciso a Bovalino il 9 luglio del 1990, ha scritto sulla propria camicia bianca con la quale sta marciando. «Quando ho visto le scritte di ieri – ha detto – mi sono arrabbiata, mi si è rivoltato lo stomaco. Da qui l’impulso di fare questa maglietta. Sono moglie e mamma di un carabiniere e oggi mi sento la mamma di tutti i carabinieri d’Italia. Gli sbirri sono persone perbene. E meritano rispetto». Alla manifestazione antimafia partecipa, tra gli altri, Maria Teresa Adornato, vedova del meccanico Fortunato Correale, ucciso il 22 novembre del 1995 all’interno della propria officina. «Mio marito era una persona onesta e un gran lavoratore. E’ stato barbaramente assassinato dentro la sua officina solo perché, in occasione dell’incendio di un’auto di un carabiniere, ha riferito agli investigatori di aver visto, dal luogo del danneggiamento, allontanarsi un’auto di media cilindrata di colore chiaro. Dopo l’omicidio di mio marito – ha aggiunto – io, vedova e senza lavoro, e madre di tre figli piccoli, sono stata abbandonata e senza aiuti da parte dello Stato. Dopo un po’ di tempo solo l’associazione Libera di don Luigi Ciotti mi è stata vicina e mi ha fornito assistenza e aiuti». Proprio don Ciotti ha ribadito la necessità di promuovere «una rivoluzione culturale, etica e sociale che ancora manca nel nostro Paese perché non è possibile che da secoli ancora parliamo di mafia. E’ un fatto molto importante per la Chiesa che per la prima volta la Conferenza episcopale calabrese aderisca al completo ad una manifestazione contro le mafie. Però c’è ancora anche qui tanto da fare. Quando guardo i visi dei familiari delle vittime delle mafie – ha aggiunto don Ciotti – penso che la maggioranza di loro non ha ancora avuto giustizia. Abbiamo bisogno di verità».

Mattarella a Locri: «La mafia ruba il futuro»

LOCRI (RC) – Un lungo applauso ha colto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, allo stadio comunale di Locri, in occasione della XXII Giornata della memoria e dell’impegno, promossa dall’associazione Libera e da Avviso Pubblico, e che si svolge in contemporanea in 4mila luoghi in tutta Italia. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Rai Responsabilità Sociale, Conferenza Episcopale Calabra, con il patrocinio del Comune di Locri e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Piersanti Mattarella, fratello del capo dello Stato, è locri giornata memoria delle vittime della mafia - 7una delle vittime di mafia il cui nome è stato letto dai familiari delle vittime innocenti di mafia in apertura della manifestazione. Anche il vescovo di Locri-Gerace Francesco Oliva, nel suo intervento, ha fatto riferimento al presidente come familiare di vittima delle mafie. «Le Chiese di Calabria – ha detto il presule – sono vicine a lei, signor presidente, e alla sua personale sofferenza per la perdita di suo fratello Piersanti, vittima anch’egli dell’arroganza criminale. Come Chiese di Calabria – ha aggiunto il vescovo di Locri – abbiamo accolto l’invito di Papa Francesco ad essere fermento di una società animata dal Vangelo che s’impegna quotidianamente nella lotta alla ‘ndrangheta e nella formazione ai valori della legalità, della solidarietà e della partecipazione civile. Questa terra, presidente – ha aggiunto il presule – guarda a lei con fiducia. Vede in lei la presenza dello Stato e delle istituzioni, dalle quali si attende sempre maggiore attenzione. Con lei diciamo no alle mafie e a tutte le forme di associazione criminale. Diciamo no alla ‘ndrangheta, che, insieme alla corruzione, rappresenta una delle cause più gravi della crisi sociale del nostro tempo». Il presidente di Libera don Luigi Ciotti ha lanciato una forte provocazione: « La nostra Costituzione è il primo dei testi antimafia. Le mafie – ha aggiunto – non uccidono solo con la violenza ma vittime sono anche le persone a cui le mafie tolgono la speranza e la dignità. Il lavoro, la scuola, la cultura, i percorsi educativi i servizi sociali, restano il primo antidoto alla peste mafiosa. Uomini e donne delle mafie – ha poi concluso don Ciotti – diteci almeno dove avete sepolto le vittime di queilocri giornata memoria delle vittime della mafia - 10 familiari che non hanno avuto neanche la possibilità di piangere sulle loro tombe». Lungo e articolato l’intervento di Mattarella: «Come diceva Giovanni Falcone, la lotta alla mafia non può fermarsi a una sola stanza, la lotta alla mafia deve coinvolgere l’intero palazzo. All’opera del muratore deve affiancarsi quella dell’ingegnere. La repressione dell’illegalità – ha aggiunto – è inseparabile dalla resistenza civile. La lotta al fenomeno mafioso non avrebbe potuto raggiungere livelli così alti senza una profonda consapevolezza dei nostri concittadini, senza un forte cambio di mentalità, senza la promozione di una nuova cultura della legalità. I giovani e le associazioni della società civile, come Libera, e tante altre, sono stati tra i motori di questo radicale e indispensabile cambiamento».

Lotta alle mafie, Locri ospiterà la Giornata in ricordo delle vittime innocenti

LOCRI (RC) – Locri ospiterà la XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La Giornata, promossa da Libera e Avviso Pubblico in collaborazione con la Rai, si svolgerà martedì 21 marzo 2017. Luoghi di speranza, testimoni di bellezza è lo slogan che accompagnerà la giornata, la cui manifestazione nazionale si terrà a Locri, ma che si svolgerà, simultaneamente, in oltre 4.000 luoghi d’Italia, dove la Giornata verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime con momenti di riflessione e approfondimento. Il primo giorno di primavera è occasione per ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnovare in nome di quelle persone l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata.
La conferenza stampa per presentare l’iniziativa si terrà sabato 21 gennaio 2017, alle ore 16,30 nel Centro Pastorale presso la Chiesa Cattedrale di Locri. Saranno presenti mons. Francesco Oliva vescovo di Locri-Gerace; don Ennio Stamile coordinatore regionale di Libera e rappresentanti dei familiari di vittime innocenti delle mafie.

Cosenza, liberata una poiana

COSENZA – È stata liberata a Cosenza una poiana, rapace ricoverato presso la struttura del CIPR – Comitato Italiano per la Protezione degli Uccelli Rapaci –  con il quale la Provincia di Cosenza ha rinnovato, la scorsa settimana, la convenzione per dare continuità a un impegno storicizzato dell’Ente sull’educazione ambientale.

Il Presidente della Provincia di Cosenza, Graziano Di Natale, dopo aver partecipato in maniera attiva alla liberazione del rapace insieme al Presidente del CIPR Mauro Tripepi, si è detto positivamente colpito dalle ore che vengono dedicate all’assistenza degli animali selvatici, dalle professionalità messe in campo e dall’attività di divulgazione circa l’educazione ambientale che il CIPR stesso svolge.

Musica contro le mafie, grande successo per la settima edizione

Anche quest’anno un grande successo per Musica contro le mafie, evento che ogni anno diventa sempre più grande, sensibilizzando il suo pubblico attraverso l’arte alla condivisione e all’educazione su una tematica che attanaglia soprattutto il sud Italia.

COSENZA – Questa settima edizione ha coinvolto un pubblico giovane e dinamico in una cinque giorni ricca di eventi, artisti, musicisti e persone impegnate nel sociale per un obiettivo comune: divulgare il più possibile al fine di avere cittadini sempre più attivi e consapevoli.

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10 finalisti provenienti da tutta Italia, showcase, dibattiti e incontri, 10000 studenti coinvolti tra grandi e più piccoli provenienti dalla Calabria e da fuori regione, grandi ospiti e sopratutto tanto interesse e crescita personale, un grande concerto e tanto da raccontare. Tutto ciò è stato possibile grazie a Gennaro De Rosa, direttore artistico e coordinatore del premio, e a Marco Verteramo. Descrivere ciò che è accaduto tra Auditorium Guarasci, MaM (Museo delle Arti e dei Mestieri), caffè Telesio e Teatro Morelli è difficile, perché gli stimoli sono stati diversi e tutti emozionanti.
Piccoli tasselli di vita, portati dagli ospiti che sono giunti a Cosenza per questa cinque giorni, si sono incastrati alla perfezione per creare la nuova edizione di Musica contro le mafie: musicisti  e artisti come Maurizio Capone e la sua ecomusic, Kento, Kiave, Taiyo Yamanouchi aka HYST, Dj Kerò, Dario Brunori, Cataldo Perri, Massimo Garritano, Andrea Lucisano, Mr. Peach e lo Scanderbeg Duo.
Ospiti che avevano tantissimo da raccontare, come Giovanni Impastato, Salvo Ruvolo e l’associazione Libera, da sempre in prima linea nella lotta contro le mafie.

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Al termine di questi cinque giorni di frenetiche e stimolanti attività, il superconcerto dello scorso sabato, che ha visto alternarsi sul palco Ghemon, Eman e Fabrizio Moro, con tantissimi giovani in delirio tra le poltroncine del Morelli. Un live dal forte impatto emotivo, iniziato con lo storytelling di Ghemon, che ha raccontato la sua vita attraverso la musica, ed è proseguito con Eman e Moro, vibrazioni in acustico che hanno smosso un coro di voci all’unisono dalla platea. Sold out da raccontare e da ricordare fino alla prossima edizione di Musica contro le mafie.

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In questa settimana verranno rivelati i nomi dei vincitori del Premio Musica contro le mafie, scelti dai giudizi, divisi in una giuria responsabile ed una giuria studentesca, presenti in sala venerdì 16 e sabato 17. La premiazione avverrà a Casa Sanremo il 7 Febbraio e, gli stessi, avranno modo di esibirsi in una speciale giornata l’8 febbraio con Don Luigi Ciotti presso la Casa del Jazz di Roma.

Una manifestazione che ha accolto un pubblico giovane e tantissimi interessati, una sensibilizzazione che si rende necessaria per non voltare la testa sulla tematica della mafia.

Miriam Caruso

 

 

A Cosenza “Musica contro le Mafie, dal 13 al 17 dicembre tra impegno e memoria

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COSENZA – Dopo anni di attività nazionale al fianco di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – l’Associazione “Musica contro le mafie” inaugura una nuova stagione di impegno e memoria mettendo la città di Cosenza al centro delle sue attività. Dal 13 al 17 dicembre 2016, ci si prepara a vivere nel centro storico della città bruzia incontri, showcase, concerti, proiezioni, cine-forum e performance che avranno come comune denominatore la diffusione dei principi fondamentali di responsabilità, legalità, cittadinanza attiva e rispetto delle regole. Un evento attesissimo che vedrà il coinvolgimento di tantissime scuole della provincia e d’istituti provenienti da oltre regione. Il coordinatore dell’associazione Gennaro de Rosa presenterà il 13 dicembre il programma ufficiale della manifestazione insieme ad un testimonial d’eccezione, Dario Brunori che darà il ‘La’ alla “5 Giorni di Musica contro le mafie”. Tantissimi gli ospiti musicali della kermesse, grande spazio all’espressione dei nuovi cantautori con numerosi rappresentanti del mondo dell’Hip Hop italico. Performance di ‘Sand-Art’ con l’eclettica artista Giulia “ghibli” Rubenni; interessante momento laboratoriale per le scuole primarie con la “Volpe Sophia”. Il 15 dicembre sarà la volta della “memoria” come frutto d’impegno e della storia di Peppino Impastatoraccontata dalla viva voce di suo fratello Giovanni. Cosenza sarà inoltre palcoscenico nazionale delle finali del Premio “Musica contro le mafie” 7^ edizione che vedrà dieci artisti provenienti da ogni parte d’Italia esibirsi al Teatro Morelli, dove si decreteranno i 2 vincitori dell’ambitissimo premio che li porterà sul palco della Casa del Jazz di Roma e di CasaSanremo nei giorni del festival della canzone italiana. Ospiti di rilievo quelli che incontreranno studenti e cittadini nei meeting tematicipresso il M.A.M.: tra gli altri Vincenzo Russolillo di Casa Sanremo, Massimo Bonelli org.re del Primo Maggio di Roma e di Area Sanremo, Alessandro Angrisano presidente di ACEP e membro del consiglio di sorveglianza SIAE. Importante il coinvolgimento di realtà appartenenti alle “altre arti” come la BròCrew&Street Art School, la mostra fotografica “Riscatti”, l’esposizione di strumenti costruiti da materiale riciclato “il suono del Caos”. Tra gli artisti che interverranno esibiranno ci sono Fabrizio Moro, Ghemon, Eman, Cataldo Perri, Maurizio Capone BungtBangt, Kiave, Hyst, Kento, Dinastia, Gianfranco De Franco e tantissimi altri. L’evento rientra per l’edizione di quest’anno tra gli eventi storicizzati, promossi e finanziati dalla Regione Calabria a valere sull’avviso cultura 2016.Per ogni tipo di informazione si invita a consultare la pagina fecebook Musica contro le Mafie – http://www.facebook.com/musicacontrolemafieofficial