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Ora è serie D : Vigor Lamezia, non c’è pace

Tifosi e appassionati biancoverdi ancora in balìa di appelli e sentenze: così muore il calcio.

“Responsabilità diretta e oggettiva per le violazioni ascritte al proprio presidente munito di poteri di legale rappresentanza Sig. Arpaia e del proprio direttore sportivo Sig. Maglia”. Ecco perchè la Vigor Lamezia, retrocessa dalla Corte d’Appello Federale dopo il ricorso della Procura, dovrà ricominciare dalla Serie D.

Nel 2015 2016 si ripartirà dunque dal vecchio torneo Interregionale con tanto di ammenda a carico di 30000 Euro.

Inibizione per 5 anni e 6 mesi con ammenda di 80000 Euro a carico di Arpaia e inibizione per 4 anni e 6 mesi con ammenda di 80000 Euro per Maglia.

In due settimane è successo di tutto: le richieste severissime di Palazzi, la condanna alla sola penalizzazione di 5 punti del Tribunale e il ricorso della stessa Procura. Poi, ieri, il giudizio della Corte d’Appello a destabilizzare nuovamente un ambiente che a stento cercava di ripartire con i primi colpi di mercato di Pagni.

Il presidente Torcasio è già pronto a dare battaglia e afferma che “in attesa del ripristino della realtà dei fatti sarà portato avanti ogni adempimento per l’iscrizione al campionato attualmente di competenza”. Facile intuire che si ricorrerà al successivo grado della giustizia sportiva.

Oggi Lamezia è totalmente in preda allo sconforto, e l’incertezza, che a dire il vero regnava già nonostante la sentenza di primo grado, è accompagnata anche da rabbiosa rassegnazione. Monta infatti nuovamente l’insofferenza dei vigorini nei confronti di chi ha portato la Vigor Lamezia, almeno secondo la Corte, in tale situazione. Lega Pro o serie D che sia, niente e nessuno verrà danneggiato quanto e come il tifoso lametino.

MORELLI GIACINTO

Vigor Lamezia, sospiro di sollievo: è ancora Lega Pro

Il Tribunale mette fine ad un incubo: niente retrocessione

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Le richieste del procuratore Palazzi, risalenti solo a qualche giorno fa, avevano trascinato nel totale sconforto società, tifosi e staff tecnico: Vigor Lamezia esclusa dalla Lega Pro e penalizzata di dieci punti, Vigor Lamezia scaraventata di sana pianta in una categoria compresa tra la D e la Terza Categoria. Per intenderci, un orribile sogno ad occhi aperti, di quelli destinati a proseguire a lungo, di quelli che lasciano il segno. Manifesti intrisi di rabbia e risentimento affissi ovunque in città, squadra piena zeppa di giovincelli travolta in quel di Agrigento in Coppa, discutibili scelte logistiche della società che porteranno Erra e giocatori a disputare la partita con la Paganese in quel di Pagani, quando il calendario prevede che la stessa si giochi al D’Ippolito: scenario quasi post apocalittico, carico di tensione e delusione assieme.

Poi, stamani, le sentenze: La Vigor Lamezia rimane dove sta, in Lega Pro, con “soli” 5 punti di penalizzazione a ricordare che comunque  non sarà una passeggiata ripetersi, che comunque sarà maledettamente complicato (ri)costruire in pochissimo tempo e con troppa fretta una squadra che, con tanto di “handicap”, dovrà conquistarsi sul campo una nuova permanenza in categoria.

Condannati a nove mesi di inibizione Arpaia e Maglia, responsabili di omessa denuncia.

Esulta il tifo biancoverde, esulta il tifoso lametino, l’unico che a conti fatti, mai e poi mai avrebbe meritato una retrocessione in D o in Eccellenza, l’unico che, senza ombra di dubbio, ha il solo difetto di amare troppo i colori della squadra della propria città. L’onta di una retrocessione sarebbe stata, per chi ama questa maglia e non ha la minima responsabilità di quanto accaduto, una cicatrice troppo grande da accettare e sopportare.

Presumibile, a questo punto, che si parta a spron battuto a setacciare il mercato per l’immediata chiusura di quelle trattative che dovranno portare la Vigor ad essere pronta, almeno numericamente parlando, per l’avvio del campionato.

MORELLI GIACINTO