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Arnaldo Lomuti: «La governance del Parco Nazionale del Pollino è inadeguata»

POTENZA – «Non è più tollerabile l’inadeguatezza della governance del Parco. È il momento del cambiamento della responsabilità, dell’imparare a programmare dell’agire nell’interesse e per il benessere comune è il momento di cambiare registro e cambiare modo di concepire e governare la cosa cosa pubblica di imparare la consapevolezza e la pianificazione». Lo ha detto in una dichiarazione il senatore Arnaldo Lomuti, vicepresidente del gruppo del Movimento cinque stelle a Palazzo Madama, commentando la sciagura avvenuta nei giorni scorsi nelle gole del Raganello, nel Parco Nazionale del Pollino. Lomuti ha chiesto alle «istituzioni preposte, la comunità del Parco, l’Ente del Parco, di farsi carico di un’appropriata regolamentazione delle attività nella valle del Raganello e dell’intero Parco».

(Foto e fonte Ansa)

 

   

I sapori del Parco nazionale del Pollino a Fico Eataly World

BOLOGNA-Il bocconotto di Mormanno, il moscato di Saracena, le conserve vegetali di Civita, i vini del Pollino, il pane casereccio di Cerchiara di Calabria e le frese, i crostini ed i taralli dolci, il pecorino del Pollino (PAT), con il miele e le marmellate, e olio DOP Bruzio ed i salumi del Pollino (DOP).
Sono questi i prodotti identitari della cultura e della tradizione enogastronomica del territorio calabrese che, da lunedì 30 aprile a domenica 6 maggio, rappresenteranno il Parco Nazionale del Pollino a Fico, la più grande fabbrica contadina agroalimentare d’Europa.
L’iniziativa ha l’obbiettivo di coniugare gli aspetti naturalistici del territorio e le bellezze artistiche e culturali con i sapori e le tradizioni del Pollino, per una completa promozione del territorio, della sua storia e della sua cultura.
I “sapori trendy 2018” scelti questa settimana per lo stand della Regione Calabria arrivano dalle valli del Pollino dove al loro interno sono incastonate le Gole del Raganello, canyon di dodici chilometri torrente che taglia il massiccio nella parte orientale del parco. Ma non solo, cascate e vasche naturali. Base per visitare il Canyon del Raganello è Civita, un paese abitato dalla comunità albanese dove un museo narra costumi e storia della sua migrazione.
Il presidente del Parco del Pollino, On. Domenico Pappaterra, ha espresso un sincero ringraziamento alla Regione Calabria per questa straordinaria opportunità che ha dato all’Ente Parco «di poter vivere una partecipazione attiva a FICO dove possiamo – ha detto Pappaterra – esaltare la genuinità e la tipicità dei nostri prodotti che da tempo stanno caratterizzando la nostra azione per la valorizzazione delle produzioni agroalimentari del Parco del Pollino. Mi auguro che analoga opportunità possiamo quanto prima attivarla con riferimento alle produzioni del versante lucano del parco. Ci stiamo preparando al meglio – ha proseguito il Presidente Pappaterra – per l’annuale appuntamento con il Salone del Gusto di Torino dove presenteremo la prima “Comunità del Cibo».
Continua, dunque, la grande affluenza allo stand realizzato su iniziativa della Presidenza della Regione Calabria – Settore Internazionalizzazione – in collaborazione con l’Arsac, l’Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese per conoscere e degustare le eccellenze regionali. Ad allietare la serie di eventi previsti per questa settimana, poi, ci saranno anche i tamburelli, le zampogne, l’organetto, i fischietti ed altri strumenti musicali della tradizione del Pollino dei gruppi popolari “Karaballando Folk” e “Totarella”.

 

Escursioni mari e monti, con la LIPU a spasso tra le meraviglie della Calabria

Rende ( Cs) – “Mantenere viva la memoria dei luoghi è assicurarsi un futuro nel quale non vadano perse le speranze. Quelle speranze di poter ritornare verso un’etica rispettosa dell’ambiente, verso una continua e sgorgante passione di visitare e conoscere il nostro territorio che vada dai bambini alle persone più adulte”. E’ grazie a questi intenti che anche quest’anno la sezione LIPU di Rende propone un ricco e variegato calendario escursionistico con uscite che abbracciano numerosi luoghi distribuiti perlopiù tra il Parco nazionale della Sila, il Parco Nazionale del Pollino e la Catena Costiera, al fine di promuovere una cultura ecologica. La LIPU di Rende, compie quest’anno 30 candeline, “trenta anni di storie da ricordare e raccontare, di persone, di volti, di emozioni. In questo lungo – si legge in una nota- e spesso difficile percorso, nessuno, ma proprio nessuno, neanche quei ragazzi soci fondatori della LIPU a Rende, avrebbero scommesso  di arrivare così tanto lontano. Ecco che crediamo ancora come trenta anni fa che lo stare insieme alla scoperta di ciò che ci circonda sia fondamentale, per cui di nuovo quest’anno il nostro calendario escursioni è molto variegato: da marzo a fine anno, numerosi itinerari da percorrere per scoprire le meraviglie della nostra Regione, andare alla scoperta di luoghi di unica e rara bellezza. Si va dalle meravigliose vette del Pollino con i maestosi Pini Loricati, ai bellissimi bacini lacustri dell’altopiano silano, dai bellissimi canyon nella zona di Sersale, alle montagne brulle con vista sul mare della catena Costiera. Un calendario vario per gli amanti della Montagna, della fotografia e delle passeggiate all’aria aperta. Le nostre guide preparate ci intratterranno con informazioni e curiosità di vario tipo; mentre si svolgeranno le escursioni non sarà difficile assistere a qualche piccola lezione naturalistica o discussioni collettive su aneddoti  riguardanti i luoghi dell’uscita; il tutto per trascorrere insieme delle giornate formative e piacevoli allo stesso tempo. Uscite adatte ad un pubblico adulto, ma soprattutto ad un pubblico giovane che comprenda bambini e ragazzi. Siamo fortemente convinti che partendo dalle nuove generazioni si può sperare di formare nuove coscienze dedite ad un rispetto dell’ambiente e della biodiversità in tutte le direzioni”. Per ogni singolo evento l’organizzazione, che in particolare fa riferimento ai soci Giuseppe Intrieri e Francesco Berardi, provvederà a rendere pubbliche le informazioni necessarie a chi intende partecipare ma altresì si vuole rassicurare il pubblico affermando che in eventi collettivi di questo tipo il gruppo verrà tenuto compatto e unito dalle nostre guide, le escursioni non sono singole ma sono di tutti, le esigenze di una persona riguardano quelle dell’intero gruppo e viceversa; il tutto sarò svolto nella massima sicurezza e nella massima tranquillità. Non da meno è il ricco calendario del cineforum con in programma numerosi film e documentari che fungeranno da utile spunto per dibattiti sull’ormai rapporto millenario tra Uomo e Natura: dai bellissimi film di Luc jacquet, a Grizzly Man di Werner Herzog  Nei mesi estivi poi, si andrà a realizzaere l’idea del “Cineforum sotto le stelle” . I due calendari delle scursioni e del cineforum sono scaricabili dalla pagina Facebook e dal sito dell’associazione www.lipurende.it.

 

Il 2015 del Corpo Forestale nel parco Nazionale del Pollino

Un impegno costante per la tutela dei nostri boschi, delle aree rurali e montane in generale. Dal report 2015 del Corpo Forestale dello Stato, risulta cresciuto l’impegno rivolto alla prevenzione dei danni contro il patrimonio tutelato dal Parco Nazionale del Pollino. L’attività realizza molte finalità, condivise con l’Ente con cui lavora in ottima sinergia. Gli uomini del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente con sede a Rotonda (PZ), attraverso i 20 Comandi Stazione dislocati nel territorio calabro-lucano sono stati impegnati, su più fronti. Anche nel 2015 gli incendi boschivi, hanno seguito l’andamento della stagione climatica. Infatti, il coordinamento delle operazioni di spegnimento, ha visto impegnati gli uomini del CFS in 69 incendi all’interno dell’area protetta (9 sul versante lucano e 60 in calabria), assieme alle indagini relative al reato connesso. Si è visto che gran parte degli eventi sono corpo forestale pollino 1stati concentrati in maggio, agosto e settembre, con una superficie boscata percorsa dalle fiamme, di circa 200 ettari di bosco, (la non boscata è stata di 328 ha). Tutte le aree sono state rilevate mediante apparecchi GPS e messe su SIT, a disposizione sia dell’Ente che dei Comuni, per il Catasto Incendi.  In materia Penale sono state denunciate 75 persone per vari reati ambientali, con 4 arresti e.16 sequestri relativi a 113 comunicazioni di reato nel 2015. I Forestali in servizio del Parco Nazionale del Pollino, durante 13.700 controlli effettuati, hanno controllato 4939 persone, ed hanno riguardato in particolare l’attività nell’area protetta, attività come il controllo coordinato del territorio ed attività in settori riguardanti i delitti contro il patrimonio, contro la fede pubblica, la persona, la pubblica amministrazione, le frodi in danno dell’unione europea.  Ovviamente si è lavorato su materie tipiche quali: gli inquinamenti, le discariche e i rifiuti, il benessere e la protezione degli animali, le utilizzazioni boschive, gli incendi già accennati e la protezione civile in genere (dissesti idrogeologici, frane, polizia fluviale) ma anche materie inconsuete per il CFS come la lotta alla diffusione delle sostanze stupefacenti, il contrasto all’immigrazione clandestina ed il codice della strada. Le sanzioni per le violazioni amministrative accertate ammontano a euro 136.000,00 circa. Come gli altri anni, il personale del CFS ha svolto i servizi disposti dal Comando Provinciale CFS di Cosenza ed altresì collaborato col Parco per informare e assistere gli escursionisti, intervenendo efficacemente in diverse operazioni di soccorso, controllato tutte le prescrizioni sulle autorizzazioni rilasciate dai Servizi Tecnici del Parco, effettuato con gli specialisti incaricati dal Parco, oltre centinaia di sopralluoghi per i danni da fauna selvatica subiti dagli agricoltori ed allevatori e verificato la regolare attività dei selecontrollori convenzionati con l’Ente per la riduzione dell’incidenza provocata dal cinghiale. Il CFS all’interno dell’area protetta si avvale anche di un reparto operativo a cavallo che oggi, grazie al Parco fruisce di una nuova sede a Frascineto; collabora al servizio “Meteomont”, con le stazioni di Campotenese e Rotonda per le previsioni meteo nazionali; è inserito come organo di Protezione Civile nel piano Neve predisposto per l’A3 SA-RC dalle Province e Prefetture di Cosenza. Il 2016 appena iniziato ha visto per il CFS del CTA i primi due arresti di bracconieri e l’inaugurazione dei nuovi locali demaniali del Comando Stazione CFS Parco di Civita, che prima era in affitto. E’ in programma a febbraio, anche l’apertura della nuova sede del demanio comunale di Cerchiara di Calabria.

Vietate temporaneamente le arrampicate nel Parco Nazionale del Pollino

hghIl Direttore del Parco Nazionale del Pollino, Gerardo Travaglio, con nota n. 10577 del 5 ottobre 2015, ha disposto temporaneamente il divieto di arrampicata sportiva e alpinismo nel territorio del Parco stesso, per la salvaguardia delle specie rupicole, vegetali e animali, che possono essere minacciate da tali attività sportive. Per questo motivo, le associazioni Altura – Calabria, LIPU Calabria e Stazione Ornitologica Calabrese, impegnate da tempo nella tutela dell’avifauna selvatica, hanno messo in evidenza, tramite loro rappresentanti, che il Parco Nazionale del Pollino, compreso nella zona ZPS (Zona di Protezione Speciale, ai sensi della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli”), ospita diverse specie di uccelli legate per la riproduzione alle pareti rocciose. Si tratta di esemplari, tra i quali l’avvoltoio grifone, l’Aquila reale, il Falco pellegrino, il Gufo reale, il Lanario e il Capovaccio, ormai rari nel settore meridionale della penisola, per difficoltà di nidificazione e riproduzione. La presenza umana, infatti può spaventare gli uccelli adulti che mancano di condurre le prede al nido, e anche i nidiacei più giovani che si vedono costretti a tentare l’involo dal nido prima del tempo, trovando la morte.

Un parco nazionale trova la sua ragione d’esistere nella tutela del patrimonio di biodiversità presente al suo interno, pertanto scalate e arrampicate, in quanto causa del fallimento della riproduzione di specie rupicole, necessitano di una regolamentazione, anche in base al Decreto del 17 Ottobre 2007 sui “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS)”. Non è però pensabile che tali attività sportive possano venire vietate in tutto il parco, pertanto la richiesta delle associazioni ambientaliste agli organi dell’Ente Parco è che alla nota del Direttore Travaglio faccia seguito un accordo tra enti e istituti interessati alle arrampicate ed escursioni, per redigere un provvedimento contentente l’elenco dei siti in cui svolgere tali attività sportive senza recar danno alle specie selvatiche rare.

 

Ritrovato uomo scomparso sul Pollino

COSENZA – Un turista romano di 52 anni, risultato disperso dalla serata di ieri nell’Alta Valle dell’Argentino, zona situata nel Parco Nazionale del Pollino, è stato salvato nella notte dal Soccorso alpino, con la collaborazione della Guardia di finanza e del Corpo forestale.pollino1
L’uomo, giunto in vacanza a Scalea e appassionato di ciclocross, era partito con la sua bicicletta dalla zona di Orsomarso per recarsi verso la località di Piano Novacco per poi, successivamente, riscendere attraverso la Valle dell’Argentino. Dalle ore 21 non si avevano più notizie dell’uomo: i parenti hanno così deciso di chiamare i soccorsi. Il disperso è stato in grado di fornire le coordinate del luogo nel quale si trovava, grazie all’utilizzo del suo cellulare.

Patrimonio naturalistico del Pollino: al via il progetto di promozione

th (13)Il progetto, promosso dal Comune di Sant’Agata Di Esaro, in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale del Pollino, il Corpo Forestale dello Stato, con i Comuni di S.Sosti, Sangineto, Belvedere Marittimo, Fagnano Castello, Grisolia, Verbicaro, Scalea, Morano Calabro, Mormanno, Lungro, Acquath (15)formosa, Orsomarso, Buonvicino, Mottafollone, Malvito, San Donato Di Ninea, Saracena, nasce dalla volontà di realizzare percorsi equestri nel territoriodel Parco Nazionale del Pollino a seguito della disponibilità di Sirio Fracassi, Responsabile Tecnico Nazionale della Commissione Sport Equestri del CSI (Centro Sportivo Italiano) e Quadro Tecnico del Circolo Equestre Le Cerque, con l’obiettivo di avvicinare gli appassionati al mondo del cavallo e della natura. Il Circolo Equestre Le Cerque, partner tecnico del progetto, nasce nel 2006 e nel 2014 conta già più di 200 sth (16)oci. Si trova tra le colline della Sabina a pochi chilometri dalla Riserva NaturaleNazzano-Tevere Farfa. Il progetto rientra tra gli eveth (14)nti eco-turistici di risonanza regionale, nazionale e internazionale, improntato alla promozione del patrimonio naturalistico calabrese. L’obiettivo finale è arrivare ad avere almeno 300 km di percorsi nella natura garantendo fino a 15 gg di soggiorno e interessando due Regioni (Basilicata e Calabria) e tre provincie (Cosenza-Potenza-Matera). Gli itinerari dovranno essere ben tabellati e potranno essere utilizzati anchea piedi o in bicicletta.
Per saperne di più:

 

Pollino. Nel Parco nazionale taglio abusivo e sequestro formulario trasporto rifiuti

Nei giorni scorsi vi sono state due operazioni di Polizia Giudiziaria Parco del Pollino, controlli del Corpo forestale dello Statoeffettuate dal personale dei Comandi Stazione di Grisolia (CS) e Sant’Agata di Esaro (CS) dipendenti dal Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Rotonda.
Il personale di Grisolia ha rinvenuto un taglio abusivo in località “Bocca Grande” in terreni di proprietà del Comune di Grisolia (CS). I responsabili sono risultati ignoti, si è quindi provveduto a effettuare i rilievi tecnici per quantificare i danni. Quarantadue le piante di faggio, ontano ed acero recise, oltre ad altre 20 sradicate e troncate. Il tutto è stato comunicato all’A.G. competente ed è stato effettuato il sequestro dell’area e delle piante di cui sopra. L’area di che trattasi ricade in zona 1 del Parco Nazionale del Pollino, sottoposta a vincolo idrogeologico e sito ZPS denominato “Pollino – Orsomarso”.
Nel Comune di San Sosti, il Comando Stazione di Sant’Agata di Esaro, in seguito a diversi pedinamenti, ha fermato e controllato un autocarro adibito al trasporto di rifiuti ferrosi, condotto da un cittadino di nazionalità romena.
Effettuati i controlli del caso, sono stati verificati varie difformità e falsificazioni sul formulario di trasporto, pertanto lo stesso è stato posto sotto sequestro.
Il conducente e il titolare della ditta sono stati deferiti all’A.G. competente.
Nel solo mese di febbraio, nell’ambito dei controlli sull’anagrafe equina, sono state riscontrate dal Comando Stazione di Viggianello (PZ) violazioni alle norme che impongono l’apposizione del microchip sui cavalli detenuti, per complessivi 33000 €.

Fermati due cacciatori nel Parco del Pollino

 ACQUASPASA (Cs) – Il Corpo Forestale dello Stato ha condotto un’operazione antibracconaggio  nel Parco Nazionale del Pollino, che ha portato al deferimento di due cacciatori. Gli uomini dei Comandi Stazione di Laino, Mormanno e Papasidero, dopo un lungo appostamento hanno proceduto in località “Acquaspasa” (CS) al controllo di un veicolo fuoristrada occupato da due uomini. All’interno dell’abitacolo vi erano due fucili, uno  calibro 12 e l’altro calibro  20 con relativo munizionamento in seguito posti sotto sequestro dal personale Forestale intervenuto. All’interno del cassone dell’autovettura è stato rinvenuto un trasportino contenente quattro cani di razza idonea per l’attività venatoria. I due uomini dovranno rispondere di introduzione di armi e munizioni da caccia all’interno di una area protetta.

Verrà inaugurata domani, 16 giugno, l’Area Faunistica per Rapaci di Acquaformosa (CS)

ACQUAFORMOSA (CS), 15 GIU 2012 – ”Conoscere, comunicare e sensibilizzare”. Ecco i primi tre capisaldi per la formazione di una coscienza comune e per la tutela degli ecosistemi e delle specie che ne fanno parte.

Attraverso l’Area Faunistica per Rapaci di Acquaformosa, che si inaugura il 16 giugno 2012, il Parco Nazionale del Pollino, grazie anche alla collaborazione ed al supporto dell’Amministrazione Comunale di Acquaformosa, intende offrire al territorio un sostegno alle proprie attività istituzionali, in ossequio alle disposizioni internazionali e nazionali concernenti la conservazione della biodiversità.

Si potranno, infatti, effettuare visite guidate lungo il sentiero didattico che conduce alle voliere: un percorso verso la scoperta della biologia degli animali selvatici ed un faccia a faccia con specie misconosciute, o magari solo avvistate con il naso all’insù.

Nell’area al momento sono stabulati poiane, gheppi, civette, un falco pecchiaiolo, un falco di palude, un falco pellegrino, un nibbio reale ed un corvo imperiale – che per svariati motivi (ferite, traumi, abitudine all’uomo, etc.) non possono essere più liberati in natura, gli irrecuperabili. In assenza di queste strutture gli esemplari non avrebbero alcuna possibilità di sopravvivenza. La presenza sul territorio di tale realtà permetterà di svolgere una continua azione di sensibilizzazione rivolta a cittadini di tutte le classi di età, soprattutto bambini e categorie svantaggiate, dando l’opportunità di avere un contatto reale e ravvicinato con la fauna selvatica e un’idea delle minacce a cui essa è sottoposta”.

FONTE: ASCA