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Rapina poste Praia a Mare, fermato pluripregiudicato romano

SCALEA (CS) – Alle prime luci dell’alba odierne i Carabinieri della Compagnia di Scalea hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, per i reati di rapina aggravata, resistenza a pubblico ufficiale, minacce, porto e detenzione abusiva di armi e ricettazione un pluripregiudicato, originario di Roma, resosi responsabile, nel primo pomeriggio di ieri, unitamente ad altre 3 persone, della rapina al furgone portavalori della “Securtransport”.

Sono stati attimi concitati quelli che hanno visto il fermato odierno, e i suoi tre complici, entrare nei locali dell’ufficio postale ed aggredire dalle spalle le guardie particolari giurate della “Securtransport” che si accingevano a consegnare il plico contenente la somma di 80.000 euro da destinare allocale ufficio postale. I malviventi, a volto scoperto ed armati di pistola hanno immobilizzato le guardie giurate, disarmate e impossessatisi del plico contenente il denaro contante sono scappati a bordo di una utilitaria di colore scuro, facendo perdere le loro tracce.

Fuggendo per le vie che da Praia a Mare conducono ad Aieta, sono stati intercettati da una pattuglia dell’Arma Forestale, in servizio antincendio, che insospettiti dalla presenza della macchina in una strada sterrata hanno intimato l’alt all’autovettura.

I rapinatori, scesi dal veicolo, hanno puntato le pistole all’indirizzo dei Carabinieri Forestali, i quali non si sono fatti intimidire mettendo in fuga i malviventi che hanno cercato rifugio nella macchia mediterranea circostante. L’intervento sul posto di personale dell’Aliquota Operativa e Radiomobile della Compagnia scaleota ha poi permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro il plico contenente la somma di 80.000 euro e due pistole che i rapinatori hanno perso durante la fuga, all’interno dell’autovettura a bordo della quale i malviventi stavano scappando.

Immediatamente, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Paola, diretta dal dott. Pierpaolo Bruni, sono state avviate le ricerche con un notevole impiego di personale che hanno visto parte attiva, oltre ai Carabinieri della Compagnia di Scalea, anche quelle delle limitrofe Compagnie di Castrovillari, Paola, San Marco Argentano e Lagonegro.

Le attività di ricerca, iniziate solo dopo aver predisposto un’ accurata cinturazione della vasta zona interessata, si sono svolte anche con l’ausilio di un elicottero del 7^ Nucleo Elicotteri di Pontecagnano ed hanno visto i militari impiegati in una vasta opera di rastrellamento durata diverse ore, e protrattasi durante le ore notturne. Le ricerche non si sono però concluse e a notte inoltrata, lo sforzo profuso dai militari dell’Arma ha dato i primi frutti. È stato infatti individuato e bloccato uno dei quattro rapinatori che, ferito ad una gamba e con difficoltà motorie, si era nascosto in un canale di scolo delle acque piovane a ridosso di una cunetta, rendendo difficile se non quasi impossibile riuscire a localizzarlo. Il pregiudicato romano (cl. 56) è stato dunque dichiarato in stato di fermo di indiziato di delitto d’iniziativa e condotto presso l’ospedale civile di Paola, costantemente piantonato dai militari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per ricevere le cure del caso. Sono ancora in corso, dalle prime luci dell’alba, battute sull’area di interesse al fine di individuare gli altri correi.

 

Immagine di repertorio

Svuotavano conti correnti postali e libretti di deposito, arrestati dai carabinieri – VIDEO

REGGIO CALABRIA – I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 29 persone, accusate di far parte di due distinti gruppi criminali operanti principalmente nel territorio reggino e dediti al furto e alla illecita appropriazione di titoli, buoni fruttiferi, libretti postali e liquidità giacenti su conti correnti. Le indagini, avviate nel 2014 e coordinate dalla Procura, hanno documentato come gli arrestati sistematicamente circuivano e derubavano persone anziane o gravate da patologie invalidanti, appropriandosi di centinaia di migliaia di euro incassati con la complicità di direttori e dipendenti infedeli di alcuni uffici postali della provincia che, dietro compenso a percentuale, attestavano falsamente la paternità dei trasferimenti di denaro e permettevano, con le credenziali di accesso al sistema informatico di Poste Italiane, di riciclare il denaro su conti correnti intestati ad altri correi. Al vaglio dei carabinieri migliaia di operazioni illecite, eseguite in danno di 45 risparmiatori. Fra gli arrestati, due soggetti vicini alle cosche di ‘ndrangheta di Siderno e due ex direttori di uffici postali della provincia di Reggio Calabria.

Diamante, rapina alle poste durante il passaggio del Giro. Bottino da 14mila euro

DIAMANTE (CS) – È di 14mila euro il bottino della rapina avvenuta all’ufficio postale di Diamante al momento del passaggio del Giro d’Italia. Due uomini, coperti da caschi integrali e mazze alle mani, sono entrati e hanno sfondato i vetri delle casse, arraffando tutto ciò che era contenuto all’interno dei cassetti. Nell’ufficio c’erano solo tre impiegate che, avendo intuito ciò che stava per accadere, si sono rifugiate nel retro riuscendo a dare l’allarme. Ai carabinieri della compagnia di Scalea, che stanno conducendo le indagini, hanno poi raccontato di aver sentito un motorino allontanarsi velocemente. 

Tentata rapina alle Poste, le urla delle persone mettono in fuga i malviventi

TROPEA (VV) –  «Non ti muovere o sparo». Non è il titolo di un film ma quanto avrebbe gridato stamane uno dei rapinatori che a volto scoperto si è introdotto nell’ufficio postale di Tropea. I due malviventi però, sarebbero subito scappati, senza bottino perché spaventati dalle urla dei presenti e dall’arrivo immediato dei carabinieri che sono stati allertati dai dipendenti dell’ufficio postale. Tanta è stata la paura, nessun ferito e nessuna conseguenza. Ora i militari sono sulle tracce dei rapinatori che, secondo le prime testimonianze sarebbero stati due. Al vaglio dei carabinieri anche le telecamere di videosorveglianza per identificare gli autori della tentata rapina. (Foto zoom24)

 

 

 

Preleva 116 mila euro da un conto postale con un documento falso

SPEZZANO ALBANESE (CS) – Una donna si presenta con un documento falso in un ufficio postale e ruba 116 mila euro. Il fatto è accaduto a Spezzano Albanese, piccolo centro in provincia di Cosenza. Ad accorgersi dell’accaduto sono stati i titolari del conto corrente postale, una coppia di coniugi quarantenni, che avevano depositato sul conto tutti i loro risparmi, e quando sono andati a prelevare del denaro hanno trovato l’amara sorpresa. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che indagano sul caso, la donna avrebbe prodotto un documento d’identità falso e spacciandosi per la titolare del conto ha richiesto, e ottenuto, l’emissione di tre assegni circolari per l’intera cifra depositata. Un caso simile era accaduto nella stessa filiale circa un anno fa. 

Corso Fera, tentata rapina davanti l’ufficio postale

COSENZA – Tentativo di rapina davanti l’ufficio postale di Corso Fera a Cosenza, da parte di un’isolata malfattrice bloccata dal tempestivo intervento dei carabinieri. La donna, 37 anni di nazionalità rumena, ha tentato di sottrarre la carta postamat ad una 40enne intenta a svolgere un’operazione allo sportello automatico. Allertati dal 112, i militari sono giunti in pochi secondi, bloccando la rapinatrice e conducendola poi in caserma. Dopo le formalità di rito è stata trattenuta in camera di sicurezza a disposizione della Procura, mentre il postamat è stato restituito alla legittima proprietaria. 

Rubava il contenuto dei pacchi, arrestato dipendente postale

LAMEZIA TERME (CZ) – Rubava pacchi e lettere non tracciabili per poi aprirle e appropriarsi del contenuto. Un dipendente del Centro meccanizzazione delle Poste di Lamezia Terme è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme. L’uomo è stato sorpreso dai militari, impegnati in un servizio di controllo del territorio, mentre, a bordo della propria auto, a non molta distanza dal Centro Meccanizzato dove presta servizio, utilizzando un coltello a serramanico, era intento a scartare pacchi e pacchetti, più di quaranta, sigillati e muniti di mittente, destinatario e timbro di annullo. Dai successivi accertamenti svolti dai militari è emerso che il dipendente delle Poste, durante i suoi turni di servizio allo smistamento, intercettava i pacchi per poi appropriarsene. La “refurtiva” è stata recuperata e sarà recapitata agli ignari destinatari.

Furto alle poste di Via Popilia a Cosenza, divelto il bancomat (FOTO)

COSENZA – IMG-20170426-WA0025Con l’ausilio di un escavatore di grandi dimensioni hanno completamente divelto la porta blindata dell’ufficio postale su cui era collocato lo sportello bancomat. Teatro del furto la filiale di Via Popilia a Cosenza. Il colpo è riuscito solo parzialmente, perché i malviventi, le forze dell’ordine ipotizzano fossero almeno in due, non sono riusciti a portare via per intero il contenitore delle banconote, ma hanno ugualmente arraffato i soldi che vi erano custoditi. Non è chiaro se il denaro sia stato macchiato dall’inchiostro indelebile presente all’interno dei dispositivi proprio come deterrente per i ladri. Le poste non hanno ancora quantificato l’ammontare del bottino. L’escavatore era stato rubato da un cantiere edile operante nelle immediate vicinanze dell’ufficio postale rapinato e poi abbandonato sul posto insieme ai detriti provocati dallo squarcio praticato nella saracinesca. Divelta anche la panchina posta sul marciapiede. Una tecnica spettacolare e senza dubbio molto rumorosa, soprattutto se praticata prima dell’alba. I malfattori, secondo la ricostruzione effettuata dagli agenti della polizia di stato, sono entrati in azione poco dopo le quattro di questa mattina. Un’azione fulminea forse ripresa dalle telecamere di videosorveglianza. La centrale operativa della questura è stata allertata da una telefonata giunta al 113. Sono in corso indagini serrate per cercare di individuare i responsabili. Salvatore Bruno

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Somme bloccate indebitamente, le Poste devono risarcire il comune di Cosenza

COSENZA – Il Tribunale di Cosenza, con sentenza n.716 dell’11 aprile, ha condannato Poste Italiane S.P.A. a risarcire al Comune di Cosenza la somma di un milione e 709.237,70 euro, oltre gli interessi, al termine di un contenzioso sorto in seguito alla condotta di Poste Italiane che,   sostituendosi illegalmente al Tesoriere comunale (Banca Carime), aveva trattenuto, in modo indebito, nelle proprie casse, somme di denaro di pertinenza  della Pubblica Amministrazione. A darne notizia, l’Avvocatura comunale, attraverso l’avvocato Agostino Rosselli che ha sostenuto, davanti al Tribunale, le ragioni del Comune di Cosenza. Oltre alla condanna di Poste Italiane al risarcimento del danno al Comune di Cosenza, il Tribunale ha dichiarato la risoluzione di n. 9 contratti di conto bancoposta aperti dal Comune per agevolare i pagamenti da parte dei contribuenti sparsi nel territorio nazionale. “Il Comune di Cosenza – spiega l’Avvocato Agostino Rosselli – aveva chiesto al Tribunale:

1) di dichiarare che non sono ammesse procedure di esecuzione e di espropriazione forzata nei confronti del Comune di Cosenza presso le Poste Italiane s.p.a. soggetto diverso dal tesoriere comunale (Banca Carime spa) e che gli atti esecutivi intrapresi presso le Poste Italiane s.p.a. non determinano vincoli sui conti correnti postali intestati al Comune di Cosenza;

2) di dichiarare risolti, per colpa di Poste Italiane S.P.A. i contratti di conti correnti postali intestati al Comune di Cosenza;

3) di condannare Poste Italiane S.P.A. alla restituzione,in favore del Comune di Cosenza, di tutte le somme indebitamente vincolate, maggiorate degli interessi legali e della rivalutazione monetaria;

4) di condannare, infine, Poste Italiane  al risarcimento dei danni conseguenti alla mancata utilizzazione da parte della P.A. delle somme indebitamente vincolate.

Il Tribunale di Cosenza, accogliendo la difesa del Comune, applicando in modo corretto le disposizioni inderogabili di cui all’art. 159 del d.lgs. 267/2000, secondo cui gli atti esecutivi eventualmente intrapresi nei confronti di soggetto diverso dal tesoriere dell’ente locale sono del tutto inidonei a determinare vincoli sui beni oggetto delle procedure esecutive, ha censurato i comportamenti delle Poste Italiane affermandone l’illegittimità, la contrarietà a norma di legge ed ai doveri di correttezza e buona fede che dovrebbero improntare i rapporti tra le parti.

Svuota il conto corrente postale di una coppia di anziani. Circa 60mila euro il bottino sottratto

CARERI (RC) – I carabinieri hanno denunciato in stato di libertà a Careri un ex dipendente di Poste italiane accusato di avere “svuotato” il conto corrente di una coppia di anziani impossessandosi illecitamente di circa 60 mila euro. Le indagini che hanno portato alla denuncia sono state avviate dopo che i due anziani vittime del furto hanno presentato una denuncia. Gli accertamenti dei carabinieri hanno consentito di appurare che dal conto corrente erano stati effettuati ingenti prelievi di denaro. Dall’utilizzo delle carte di credito abbinate al conto i carabinieri sono riusciti a risalire all’identità dell’utilizzatore che, non pensando di essere scoperto, tra i tanti acquisti effettuati, aveva prenotato una camera d’albergo in una città siciliana, tramite un sito internet, fornendo all’atto della prenotazione le sue generalità e la sua utenza telefonica.