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Discarica Celico, attivisti presilani in presidio per controllare i camion

SPEZZANO PICCOLO (CS) Gli attivisti del Comitato Ambientale Presilano sono in presidio allo svincolo di Spezzano della Sila della Statale 107, con lo scopo di intercettare i camion provenienti dalla Campania, per verificarne il contenuto. Come è noto da alcuni giorni sono ripresi i conferimenti nella discarica di Celico. La Miga, proprietaria dell’impianto ha reso noto che si tratta di residui non riciclabili della plastica provenienti dal circuito Corepla (Consorzio nazionale per la Raccolta) senza alcun rischio per la salute. Ma i cittadini dei comuni presilani non si fidano ed insistono per la chiusura definitiva dell’impianto. Sul posto per prevenire problemi di ordine pubblico si sono portati i carabinieri. Intanto l’assessore Regionale all’Ambiente Antonella Rizzo in una nota ha comunicato che l’Arpacal ha già effettuato nei giorni scorsi una attenta valutazione dell’impatto ambientale derivante dalla riapertura della discarica. Il monitoraggio proseguirà costantemente a garanzia della salute delle comunità.

Altri due oli calabresi premiati dal presidio Slow Food

CATANZARO La Calabria si conferma una Regione vivace e capace di produrre oli extravergini di oliva di qualità. Con il sacrificio, la passione e la professionalità si stanno ribaltando gli stereotipi che il mondo agricolo ha affibbiato ad un settore economico importante di cui, nel passato, gli agricoltori si sono resi corresponsabili

Con queste parole il Responsabile Regionale dei presidi Slow Food ha annunciato che altri due oli extravergine di oliva della Provincia di Catanzaro potranno entrare nel Presidio Nazionale dei Presidi Slow Food. Quello dell’Azienda Agricola Mariangela Costantino di San Pietro a Maide e dell’Azienda Agricola di Catanzaro Giuseppe di Tiriolo. Entrambi gli oli sono stati prodotti con olive della cultivar Carolea (conosciuta anche come Nicastrese o Catanzarese), una delle cultivar più importanti in Calabria.

Tutti gli oli aderenti al presidio dovranno applicare sulla bottiglia un collarino riportante l’etichetta narrante, con il simbolo stilizzato della Chiocciola Slow Food, che racconta non solo dell’olio ma anche dei produttori. E’ il modo dell’Associazione di dare ai produttori il giusto riconoscimento ai loro sacrifici e alla loro passione.

Con gli ultimi due salgono a cinque i presidi Slow Food di olio calabrese prodotti dalle aziende. Belle storie di successo che si spera possano essere da esempio per altri olivicoltori calabresi; gli ingredienti ci sono tutti: professionalità, oliveti secolari, passione e Slow Food da corollario che accompagna i produttori in questo percorso.

Il pecorino del Monte Poro presidio Slow Food Calabria. Indosserà l’etichetta narrante

VIBO VALENTIA – Il formaggio pecorino del Monte Poro, al termine di una complessa procedura è stato riconosciuto Presidio dalla Fondazione Slow Food. Un riconoscimento al lavoro faticoso, scrupoloso e appassionato di un gruppo di piccoli allevatori che trasformano il latte con procedimenti che si tramandano fin dal 1500 e che rendono questo formaggio veramente unico. Nato dall’azione coordinata di Fausto Marino, Fiduciario della Condotta Slow Food di Vibo Valentia, di Silvio Greco, direttore scientifico dell’Istituito centrale per la ricerca applicata al mare e responsabile ambiente di Slow Food Italia, il Presidio è stato fortemente voluto dalla Fondazione Slow Food nelle persone di Piero Sardo, Presidente di Slow Food Italia e uno dei massimi esperti mondiali di formaggio e da Salvatore Ciociola funzionario dell’Associazione. Grande soddisfazione è stata espressa, naturalmente, dal responsabile regionale dei presidi calabresi, Alberto Carpino, che ha sottolineato come questo risultato, raggiunto grazie alle sinergie messe in campo tra allevatori e strutture tecniche dell’Associazione, premia e mette sotto tutela una delle produzioni più rappresentative calabresi, che era a rischio estinzione. L’allevatore e casaro Gabriele Crudo è l’artefice di questo meraviglioso successo ottenuto insieme a Leonardo Tropea e Sebastiano Caparra (solo trasformatore), con i quali ha dato vita dapprima alla Comunità del cibo del pecorino del Monte Poro e successivamente sono approdati al presidio. Il Pecorino del Monte Poro Presidio Slow Food è stato definito da Piero Sardo uno dei più buoni formaggi al mondo. È fatto con latte crudo proveniente dalle pecore di razza Comisana e Sarda e talvolta dalle pecore di “Malvizza” (una popolazione ovina autoctona poco produttiva e di difficile gestione ma che dà un latte di eccellente qualità), allevate allo stato brado per gran parte dell’anno. Il Monte Poro è un altopiano, a sud-ovest di Vibo Valentia, che fornisce eccellenti pascoli caratterizzati da una grande biodiversità di erbe che conferiscono al formaggio pecorino, unitamente ai trattamenti che subisce in crosta, caratteristiche aromatiche particolari: in certi casi si sentono la menta, il fiore selvatico e il sottobosco; in altre, il fieno secco a cui si aggiunge spesso anche un sentore animale. Il formaggio Pecorino del Monte Poro Presidio Slow Food ha affrontato recentemente la ribalta internazionale, avendo partecipato alla rassegna Cheese che si è tenuta nello scorso mese di settembre a Bra (CN). 370 mila visitatori, 300 espositori da 23 nazioni sono i numeri della prestigiosa kermesse. Tra gli stand, per la Calabria, non poteva mancare il neonato presidio del pecorino del Monte Poro e il Caciocavallo di Ciminà (RC) presidio Slow Food, rappresentato dall’allevatore Rocco Siciliano, che hanno ben figurato tra i 95 presidi nazionali di formaggio.

Il Pecorino del Monte Poro incarna tutte questa caratteristiche ed è per questo motivo che si è imposto all’attenzione della comunità Slow Food che ha inteso “premiare” questi giovani, coraggiosi, eroici produttori: piccoli allevatori con un centinaio di ovini ciascuno. Il Presidio coinvolge al momento due piccoli produttori artigianali e un trasformatore che lavorano il latte dei propri ovini e quello di alcuni allevatori vicini. Sono loro i due capisaldi sui quali si fonda nella fase di avvio il progetto del Presidio, il cui obiettivo è promuovere il pecorino anche al di fuori dell’area del Monte Poro perché diventi una risorsa per il futuro di questo territorio. In questo modo i produttori che oggi non possono accedere al mercato potranno farlo in futuro, trovando un mercato più attento e sensibile e, auspicabilmente, risorse e sostegno da parte delle istituzioni per realizzare laboratori e stagionature adeguate.

Da oggi i produttori del pecorino del Monte Poro presidio Slow Food potranno accompagnare il loro prodotto con “l’etichetta narrante”, un nuovo modo di fare comunicazione introdotto per la prima volta da Slow Food. L’etichetta narrante, (una contro-etichetta), accanto alle indicazioni previste dalla legge, fornisce informazioni precise sui produttori, sulle loro aziende, sulle varietà vegetali o le razze animali impiegate, sulle tecniche di coltivazione, allevamento e lavorazione, sul benessere animale, sui territori di provenienza.

 

Vaccini, Miceli (M5S), «Urge potenziare il presidio del centro storico»

RENDE (CS) – «Serve potenziare la struttura dell’U.O. Centro Vaccinazioni presente a Rende Centro storico. Un presidio fondamentale della sanità pubblica, di importanza strategica per il borgo antico rendese». A sostenerlo è Domenico Miceli, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Comune di Rende. «Anche questa struttura- si legge nella nota-  con il nuovo decreto ministeriale è stata presa d’assalto, come sta capitando a tutti gli altri centri vaccinazioni presenti sul territorio, con una richiesta di interventi massiva che non ha precedenti. Per questo motivo appare incomprensibile la strategia adottata dall’Asp di Cosenza di limitarne il personale, senza garantire le giuste presenze e sostituzioni necessarie in caso di ferie, malattie o aspettative. Colpa della mancata firma al famigerato decreto 50 del 2017, che crea disservizi sul territorio a svantaggio degli utenti e degli operatori sanitari». «Questa mattina – prosegue Miceli- l’utenza lamentava proprio questo e si chiedeva il perché di tale situazione per un centro d’eccellenza, com’è quello del borgo rendese nel territorio. Come MoVimento 5 Stelle crediamo sia necessario procedere al potenziamento dell’U.O. Centro Vaccinazioni presente a Rende Centro storico. E ci appelliamo a tutte le forze presenti in Consiglio e al sindaco in primis, affinché prenda posizione in merito e risolva questo problema che riguarda buona parte dei cittadini residenti e non. Sono questi i temi che la politica deve affrontare immediatamente. Le grandi opere, in assenza dei diritti minimi garantiti a tutta la popolazione, sono solo argomenti di una classe politica e amministrativa totalmente scollegata dalla realtà che non trova argomentazioni a sua difesa».

Rossano, presidio davanti all’ex tribunale

www.ansa.it
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ROSSANO (CS) – Ieri sera a distanza di tre anni dalla chiusura ed il successivo accorpamento a Castrovillari, ha avuto luogo un presidio davanti all’ex tribunale di Rossano. «Il presidio – ha detto uno dei promotori – è un tentativo di riunirci nuovamente e provare a riaccendere l’attenzione sulla chiusura del tribunale». Il gruppo d’Azione ed i cittadini chiedono di sapere la verità sulla chiusura ed al sindaco Stefano Mascaro è stato chiesto di farsi portavoce con il Consiglio superiore della Magistratura, al quale a maggio scorso furono inviati due dossier sulla vicenda. «Chiederò ai sindaci dei comuni limitrofi – ha detto il sindaco Mascaro – di unirci per sostenere la stessa causa e attraverso una delibera di giunta chiederò a che punto è la decisione del Csm sui dossier. Sarò con voi sempre per quello che mi compete».

Presidio ai laghi di Sibari in Diretta Tv su LaC

SIBARI (CS) – Martedì 28 giugno dalle 14 fino alle 16 si svolgerà un nuovo presidio presso i Laghi di Sibari con diretta dagli studi televisivi di LaC all’interno della trasmissione “I Fatti in Diretta” condotta da Pietro Comito. Torneremo nel punto ove si vuole fare il pozzo esplorativo orizzontale nella ricerca di idrocarburi  che partendo dalla terraferma dovrebbe raggiungere un presunto giacimento di gas a tre km dalla costa, arginando il divieto di ricerca e trivellazione al di sotto delle 12 miglia. Ma questa non è l’unica istanza di ricerca nella zona della sibaritide. Ve ne sono altre quattro lungo la fascia costiera dal confine con la Basilicata fino a Rossano per oltre 500 km quadrati di terreno interessato. Quello che si prospetta è una nuova Basilicata, ampiamente avvelenata e sfruttata dove oltre il 50% delle aziende agricole hanno chiuso i battenti. Nessuna prospettiva di sviluppo con gli idrocarburi, che arricchiscono solo le multinazionali. I rischi per l’economia uniti a quelli per l’ambiente e la salute ci vedono quindi compatti nel dire NO con esponenti del movimento No-triv  nazionale e locale, con i sindacati e con le associazioni. Dal presidio ne parliamo con Ferdinando Laghi, vicepresidente Di ISDE-Italia Medici per l’Ambiente. In studio con Marcello Nardi avvocato del Forum  Ambientalista, Gioconda Chiarella Presidente del Comitato ”NO Biomassa di Sorbo San Basile” e Flavio Stasi appena eletto nel consiglio comunale di Rossano, città sulla quale pende l’istanza “Solfara Mare” di circa 300 km2. In collegamento skipe vi sarà nuovamente il deputato del M5S Paolo Parentela che di recente ha  inviato una nota alla Regione Calabria  nella quale sollecita la stessa a rispondere circa lo status attuale delle 4 istanze di ricerca delle quali sembra che nessuno abbia la documentazione ma che di certo sono pubblicate sul BUIG (Bollettino Ufficiale Idrocarburi e Georisorse) di marzo 2016 e sul sito del MISE (Ministero delloSviluppoEconomico). Dalla Regione ancora nessuna risposta.

Discarica di Celico, presidio dei manifestanti nel comune presilano

CELICO (CS) – Alcuni attivisti del Comitato ambientale presilano hanno occupato simbolicamente e pacificamente il Municipio di Celico per protestare contro l’utilizzo della discarica allocata nel territorio comunale. All’interno degli uffici dell’ente le attività non sono state interrotte. I manifestanti, che hanno esposto alcuni striscioni all’ingresso dell’edificio, lamentano “i gravissimi disagi provocati dagli impianti per la lavorazione e lo smaltimento dei rifiuti localizzati in luoghi non idonei”. Inoltre chiedono l’apertura di un tavolo “nel quale – spiegano gli animatori del comitato – l’impegno preso dal dirigente generale della Regione Domenico Pallaria, nelle riunioni alla cittadella regionale, relativo alla decisione di non includere l’impianto di Celico nel nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti e di non inviare nello stesso impianto rifiuti appartenenti al circuito pubblico, venga apposto su documenti ufficiali e sottoscritto dal Governatore Mario Oliverio”.

I lavoratori delle Terme Luigiane tornano a manifestare

GUARDIA PIEMONTESE (CS) – I lavoratori delle Terme Luigiane, su iniziativa delle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL, effettueranno mercoledì 27 gennaio, con inizio alle ore 9,30, una manifestazione con presidio per far sentire il loro disagio e le preoccupazioni che vivono in questi giorni circa il loro stato occupazionale legato all’apertura delle Terme Luigiane per la stagione 2016 che di solito accade agli inizi del mese di maggio.

La manifestazione avrà luogo all’inizio nell’area della rotonda antistante il Bar “Lo Scoglio” sulla SS 18 per proseguire con una marcia sulla stessa strada in direzione Salerno, fino al bivio di Intavolata, sperando che nel frattempo i due Sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese abbiano concordato, così come è stato chiesto loro dalle Organizzazioni Sindacali, con apposita lettera ufficiale, una seduta congiunta pubblica dei due Consigli comunali da tenersi nella stessa mattinata per un confronto serrato e decisivo sulla vertenza in atto.

Nella lettera inviata dalle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL al Prefetto e al Questore di Cosenza, come al Comando dei Carabinieri di Guardia e ai due Sindaci, Maritato e Rocchetti, si parla di una manifestazione- presidio e la richiesta della convocazione dei due Consigli comunali ha lo scopo di trovare le sinergie per abbreviare e trovare, anche attraverso tale manifestazione, dei percorsi idonei a scongiurare all’unisono il pericolo della chiusura delle Terme per un periodo indefinito.

Presidio degli ex stagisti della Regione

CATANZARO – Gli ex stagisti della Regione, costituitisi nel comitato organizzato denominato ”Coordinamento meritocrazia 110 Cgil”, supportati dal sindacato, hanno presidiato l’ingresso dell’assessorato regionale al Lavoro a Catanzaro. La richiesta dei lavoratori, hanno spiegato i sindacalisti, è stata quella di trovare col tempo “una soluzione definitiva a questa situazione, prima attraverso l’occupazione, anche temporanea, e poi con una definitiva stabilizzazione”.