Archivi tag: primadicultura

Presentato a Soverato il cartellone della quarta edizione di Summer Arena

SOVERATO (CZ) – E’ stato presentato ufficialmente alla stampa il cartellone della IV edizione della Summer Arena Soverato. La città dell’ippocampo si prepara ancora una volta ad ospitare i grandi eventi dell’estate calabrese grazie al progetto targato Esse Emme Musica di Maurizio Senese.

 Nove gli imperdibili appuntamenti in programma

Si parte il 23 luglio con Francesco De Gregori, il 3 agosto sarà la volta di Salmo, seguito  l’11 agosto da Irama, il 17 agosto da Gemitaiz, il 20 agosto da Anastasio, il 22 da Fiorella Mannoia, per concludere il 24 agosto e il 7 settembre rispettivamente con Enrico Brignano e Pucci.

Tra le novità di quest’anno la collaborazione con l’associazione Publidema Eventi e comunicazione di Demetrio Mannino e l’associazione culturale Traiectorie con il suo direttore artistico Domenico Gatto, che porteranno inscena il 14 agosto in fuoriprogramma l’opera lirica Tosca di Giacomo Puccini che nel cast, oltre ad artisti di primo piano quali Paoletta Marrocu, Mikheil Sheshaberidze e Venteslav Anastassov nei panni dei protagonisti, vedrà anche due talenti calabresi: il reggino Giuseppe Zema e  il diamantese Massimiliano Silvestri. Completa il cast Antonio De Gobbi.

A illustrare i dettagli della kermesse sono stati il promoter Senese, il sindaco della città Ernesto Alecci, il segretario comunale Michela De Francesco, il presidente di Publidema Mannino, l’addetto stampa dell’associazione Traiectoriae Annunziato Gentiluomo, coordinati dalla giornalista Rossella Galati che aprirà gli appuntamenti dell’estate soveratese. 

«Quest’anno abbiamo ben 36 sponsor – ha sottolineato Senese –  il doppio rispetto allo scorso anno, tra cui 10 spa a livello nazionale e internazionale. Il nostro più grande sostenitore resta comunque il pubblico che viene a pagare il biglietto, in tre anni abbiamo avuto 80.000 paganti, di questi il 65% proveniente da ogni parte d’Italia». E intanto si pensa già all’edizione 2020: il 28 luglio del prossimo anno infatti arriveranno a Soverato Ficarra e Picone che celebreranno i 25 anni di carriera nelle più importanti città italiane, tra queste anche a Soverato.

Cortale, ritorna l’atteso appuntamento con Jazz & Vento

CORTALE (CZ) – Sono stati svelati i dettagli dell’edizione numero 16 per il festival Jazz & Vento a Cortale (Cz), uno degli appuntamenti più attesi dell’estate artistica calabrese, in un borgo noto per la sua fervente (e ricorrente) attività culturale.

La kermesse che si avvale della direzione artistica di Franco Suppa ed il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cortale, prevede il 5 agosto il trio Trace Elements guidato da Paolo di Sabatino al pianoforte con il portentoso Dominique Di Piazza al basso elettrico (spesso ammirato con John Mc Laughlin e Dennis Chambers) e Damien Schmitt alla batteria. Nella seconda parte della serata ancora un trio ma questa volte in una scintillante dimensione acustica e nessun leader evidente, visto lo straordinario curriculum che accomuna i tre partecipanti, ovvero Dado Moroni, Peter Erskine ed Eddie Gomez.

Il primo è semplicemente il pianista jazz per antonomasia: difatti in Italia non c’è nessuno che lo conosce e lo suona meglio di lui. Non per niente all’inizio di carriera, Dado è stato un pupillo di Ray Brown e Ron Carter, ovvero due icone del genere e non solo per la storica militanza nei gruppi di Oscar Peterson e Miles Davis. Da quel momento in poi Moroni ha sviluppato una carriera notevole anche negli Stati Uniti, dove è da sempre molto conosciuto ed apprezzato. Non ci sono superlativi, più che semplici aggettivi per contenere ciò che di vertiginoso hanno realizzato in carriera Peter Erskine ed Eddie Gomez: dai favolosi Weather Report a Bill Evans, Jaco Pastorius, Wayne Shorter, Steps Ahead, Yellowjackets, Kate Bush, Paul Bley, Herbie Hancock, Dizzy Gillespie, Gerry Mulligan, rappresentano solo qualcuno dei nomi dell’olimpo musicale con cui questi due eccelsi musicisti si sono trovati a collaborare, incidendo o esibendosi in degli happening rimasti nella storia della musica. Proprio per questo motivo il gruppo si chiama semplicemente EGM, giusto perché prende lo spunto dalle iniziali dei loro tre cognomi. Tenendo fede alla sua vocazione di esulare fuori dal giro dei soliti nomi, Jazz & Vento si concluderà il 6 agosto con l’esuberante formazione francese dei Dam’n’Co, al  suo debutto assoluto in Italia, che può vantare delle notevoli individualità nei nomi di Swaeli M’Bappè (basso) e Tom Ibarra (chitarra) che formano insieme a Damien Schmitt una poderosa sezione ritmica, per questo quintetto completato da Nicholas Vella e Michel Lecocq. Il repertorio sarà quanto mai variegato ed aperto alle mille influenze che arrivano dai quartieri di Parigi dove i membri vivono stabilmente: pezzi in cui si potrà cantare, ma anche ballare e danzare in cui ci sarà spazio per folgoranti improvvisazioni, nel pieno rispetto della seminale radice jazzistica. La cornice sarà quella di Piazza Cefaly, nel pieno centro storico ad ingresso gratuito ed inizio previsto per le ore 22, anche questa una tradizione del festival, riassunta dalle parole dell’Assessore alla Cultura di Cortale, Simona Papaleo: «Grande musica, grande jazz anche in questa edizione: si vuole dare continuità ad un evento culturale perché crediamo che la cultura debba essere il motore che porta al cambiamento. Siamo capaci, e lo dimostriamo, di fare cultura e di mostrare il volto buono della Calabria che può e deve affermare tutte le proprie potenzialità. Il festival è la prova che, se si vuole e ci si crede, la Calabria può veramente proporre offerte culturali di pregio e la presenza sempre maggiore di affluenza conferma l’apprezzamento della gente che torna nel nostro incontaminato centro storico sempre molto entusiasta».

A lei fa eco il direttore artistico Suppa: «Non è assolutamente facile, ma neanche poi così difficile, “pescare” nell’olimpo della musica. Questa sedicesima edizione sarà dedicata alle Corde e alle Percussioni, proprio come si faceva agli albori della storia della musica, con rispettivi super talenti  e campioni consolidati da almeno mezzo secolo. Per quanto mi riguarda, sono orgoglioso di dirigere il Festival ideato e voluto sin dal lontano 1998, sono altrettanto onorato e grato all’assessore alla cultura e all’amministrazione tutta per la fiducia e la stima  accordatami».

Come di consueto, le performance dei musicisti  in cartellone saranno precedute nella sera antecedente al programma  del festival, dal canto lirico propiziatorio, un rito appunto che aspira alla calma del Dio del vento nelle sere della festa del Jazz. La performance sarà a cura del direttore artistico e del suo staff con musicisti ed artisti del luogo. Tuti gli altri aggiornamenti sulla pagina facebook ufficiale dell’evento che sarà attiva a partire dalla prossima settimana.

Il mito dell’antica Atlantide rivive al Museo multimediale di Cosenza

COSENZA – Alla ricerca di Atlantide. Il mito dell’antica città perduta, menzionata da Platone, rivive in una straordinaria esperienza immersiva al Museo Multimediale della città di Cosenza, in piazza Bilotti.

L’appuntamento con questa nuova straordinaria mostra che racconta dell’isola leggendaria sommersa in fondo al mare, è fissato per sabato 13 luglio alle 17 alla presenza del sindaco Mario Occhiuto.

Il percorso espositivo si intitola appunto AtlantiS, la città sommersa” ed è realizzato dalla scenografa Antoinette Strauss, già ideatrice del successo La magia del Natale” dello scorso dicembre.

L’artista francese, stimolata ancora una volta dalla sua fantastica immaginazione, torna a far vivere una esperienza unica nel suo genere.

A Cosenza, AtlantiS, la città sommersa aprirà le sue porte ai più coraggiosi per offrire il privilegio di visitarla.

Si tratta di un viaggio che inizia dalla scoperta delle profondità, passando dentro una meravigliosa barriera corallina e arrivando fin dentro il miracolo dell’oceano che custodisce i segreti e i tesori che, anche i pirati più temerari, hanno cercato in tutti i sette mari, senza trovarli.

 

A Cerisano di scena il “Don Giovanni” di Mozart diretto da Katia Ricciarelli

CERISANO (CS) * Uno spettacolo che unisce qualità e tradizione affidati a Francesco Zingariello, in qualità di direttore d’orchestra, e a Katia Ricciarelli, questa volta nelle vesti di regista, che ha debuttato il 7 maggio scorso al teatro Stabile di Potenza con grande successo di pubblico e di critica e che nel prossimo autunno sarà protagonista di una tournée a Matera, capitale europea della cultura 2019, e nei teatri più prestigiosi di Puglia.

Il Don Giovanni di Mozart che andrà in scena il 13 e 14 luglio (ore 21) a Palazzo Sersale di Cerisano (Cs) rientra nell’ambito del cartellone di “Basilicata Opere in atto” della Camerata delle Arti di Matera.

«La forte collaborazione con il Comune di Cerisano – spiega il direttore artistico Francesco Zingariello – prosegue e conferma una unità di intenti che si concretizza in una offerta di grande valore. Il Don Giovanni viene proposto in forma semi scenica con cantanti e orchestra, senza coro ma con la voce recitante di Maria Grazia Zingariello, così come previsto nella nuova partitura che ho scritto con Giuseppe Laraia, pensata proprio per il meraviglioso scenario di Palazzo Sersale di Cerisano». In scena ci saranno i solisti dell’Opera Studio 2.0 accompagnati dall’Orchestra del Cerisano Opera Festival.

«Il Don Giovanni – aggiunge Zingariello – fa parte di un workshop sul teatro musicale di Mozart in corso in questi giorni proprio qui a Cerisano».

Il cast, che conta anche sul regista collaboratore, il maestro Enzo Di Matteo, è composto da: Don Giovanni – Eldar Akhmedov; Leporello – Cesare Filiberto Tenuta; Donna Anna – Laura Ulloa Hernandez; Donna Elvira – Antonella Orofino; Don Ottavio – Nicola Pisaniello; Zerlina- Elena Finelli; Masetto – Mattia Rossi; Commendatore – Gianluca Convertino; Voce recitante – Maria Grazia Zingariello.

Castrovillari festeggia i 90 anni del Gruppo Folklorico della Pro Loco

CASTROVILLARI (CS) – Si sono aperti ufficialmente oggi i festeggiamenti per i 90 anni del Gruppo Folklorico della Pro Loco di Castrovillari. Festeggiamenti che ripercorreranno, attraverso mostre fotografiche, di costume, di video, questi gloriosi 90 anni.

La storia verrà poi raccontata attraverso danze e canti della tradizione calabrese, con ilRaduno per Gruppi Folklorici di Bambini” , domenica 7 luglio con inizio alle ore 21.00 presso il Castello ragonese di Castrovillari.

In scena I Piccoli della Pro Loco di Castrovillari”, il Minifolk “I Castruviddari” e il Minifolk “Città di Castrovillari”.

PROGRAMMA

Sabato 6 luglio

ore 19.00 :   Inaugurazione Mostre:

– “Il giro del Mondo in …90 anni” Novanta immagini di artisti calabresi sui viaggi del Gruppo Folklorico in collaborazione con la Delegazione FAI Pollino.

– “Pacchiane”  Mostra di abiti nuziali tradizionali a cura di Salvatore La Polla e Rosaria Buonferrato.

– “Ricordi” Mostra di documenti, manifesti, oggetti, doni e premi legati ai momenti istituzionali del Gruppo a cura di Maurizio Campolongo

“Il gruppo in video” – Sala multimediale allestimento di Big Mama Lingt; Video di ArcaCommunication

“Il gruppo visto con gli occhi dei bambini” a cura di Tiziana La Vitola Mostra di disegni e foto realizzati dagli alunni delle:

Scuola primaria 1° Circolo Villaggio Scolastico , 1° Circolo Plesso Vittorio Squillaci, IstitutoVittorioVeneto, 2° Circolo SS.MEDICI Scuola secondaria Enrico De Nicola e Plesso Via Roma.

“Il Gruppo oggi” visto da Giuseppe Iazzolino e Stefano Ferrante.

“La Capra che suona” Esposizione di strumenti tradizionali a cura di Luigi Stabile e Stefano Ferrante.

“Momenti di gruppo” immagini dei momenti artistici e ludici del gruppo Pro Loco a cura di Gaetano Barletta.

– “Il tempo che passa” Esposizione delle foto dei calendari Pro Loco

 

Domenica  7 luglio:

Ore 21.00 :  Raduno per Gruppi Folklorici di Bambini.

Parteciperanno i Piccoli dei G.F. “Pro Loco di Castrovillari”, G.F. “I Castruviddari”, G.F.“Città di Castrovillari”.

Radicamenti 2019 a Mendicino, la presentazione in regione

CATANZARO – Lunedì prossimo, 8 luglio, alle ore 11, presso la Sala Oro della Cittadella regionale il presidente della Regione Mario Oliverio, l’assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano, il sindaco di Mendicino Antonio Palermo, il consigliere delegato Margherita Ricci e il direttore artistico Checco Pallone presenteranno ufficialmente alla stampa il programma di “Radicamenti 2019”, il festival della tradizione e cultura popolare organizzato dall’amministrazione comunale di Mendicino guidata dal sindaco Antonio Palermo.

Il festival è vincitore del bando regionale 2017-19, un bando triennale di cui si presenta l’ultima annualità. Radicamenti è l’evento culturale che da anni crea nuovi spazi di aggregazione e di socializzazione;

E’ un contenitore capace di coniugare fruizione artistica e al contempo ospitare una riflessione mirata sul ruolo che i Comuni sono in grado di esercitare ai fini dello sviluppo locale. Il programma prevede incontri culturali ed eventi artistici, arricchiti dai sapori della cucina locale di tradizione, nella suggestiva cornice del Centro storico mendicinese e un’intera giornata a Monte Cocuzzo, il sito naturalistico emblema di questo territorio.

«Siamo pronti a presentare il nuovo programma di eventi – dichiara il sindaco di Mendicino Antonio Palermo – che siamo certi porterà tanti visitatori nel nostro meraviglioso centro storico. Sarà una cartellone che consentirà di ascoltare musica di qualità, partecipare a dibattiti culturali e godere delle bellezze artistiche della nostra Mendicino. Infine, l’appuntamento al quale ormai centinaia di persone partecipano ogni anno, il concerto sulla vetta di Monte Cocuzzo: luogo simbolo del nostro territorio, palcoscenico inconsueto caratterizzato da una natura incontaminata».

Bohème, un successo esplosivo lo spettacolo condotto da Simona Ventura

ACRI (CS) – E’ stata una serata esplosiva e ricca di emozioni, intrisa di energia, colore,  grazie alla danza, alla musica, al talento espresso in “Bohème” l’attesissimo spettacolo della Art Show Dance Academy scritto e diretto da un giovane talento calabrese, Giuseppe Ferraro, che ne ha curato anche le coreografie, con il supporto della maestra Lucia Amodio, andato in scena domenica 30 giugno 2019 nell’Anfiteatro di Acri in provincia di Cosenza gremito in ogni ordine di posto da oltre 5000 persone. A rendere l’atmosfera ancora più magica e dare ulteriore valore al lavoro artistico di fine anno dell’accademia è stata la presenza della regina della televisione italiana, Simona Ventura che ha condotto, lo spettacolo insieme a Francesco Capodacqua con delle incursioni molto apprezzate, della madrina, la coreografa Alessandra Celentano e del padrino il coreografo Fabrizio Mainini.

Quello tra Art Show Dance Academy e Simona Ventura è un sodalizio nato lo scorso anno con “ Il più grande spettacolo dopo il Big Bang” successo indiscusso dell’estate 2018. Migliaia, dunque le persone che hanno gremito l’anfiteatro per assistere ad uno show attesissimo, apprezzato attraverso lunghi applausi che hanno scaldato ogni momento della lunga serata di inizio estate. Simona Ventura avvolgente, ironica e generosa con gli allievi e con  il pubblico ha condotto la serata con la sua naturale e consolidata professionalità, supportata da uno showman di livello come Francesco Capodacqua, che ha trascinato e coinvolto un  pubblico attento e divertito, attraverso gag e momenti di musica. Ma i veri protagonisti sono stati i 160 allievi dell’Art show dance Academy che attraverso 67 quadri coreografici hanno costruito uno spettacolo di oltre due ore e mezzo di grande effetto. Ben strutturate e mai banali le coreografie eseguite con grande coordinazione, sincronismo e buona tecnica da tutti gli allievi.

Bohème nasce dall’ispirazione del coreografo Giuseppe Ferraro in riferimento al movimento artistico francese. Il termine bohémien fu usato  per descrivere lo stile di vita  degli artisti, marginalizzati e impoveriti delle maggiori città europee. E i suoi allievi danzatori, definiti da Ferraro Stesso piccoli bohémien hanno regalato grande energia al pubblico, attraverso frammenti coreografici ispirati a Dorian grey, alla leggenda dei Qeen e alla favola della Bella addormentata nel bosco, solo per citarne alcuni. «Sono felice ed entusiasta di essere qui ad Acri stasera, C’è un’atmosfera magica e migliaia di persone rendono davvero unico questo momento. L’anno scorso ho immediatamente notato il livello eccellente del  lavoro dell’Art Show dance Academy diretta da Giuseppe Ferraro -– ha detto la Ventura durante le interviste con i giornalisti – Giuseppe ha una grande talento ed una immensa passione per la danza che trasferisce chiaramente ai suoi allievi. La Calabria è una terra meravigliosa ed è un immenso orgoglio per me essere qui» – ha concluso la conduttrice.  

Lo spettacolo  “Bohème” è stato supportato da un impeccabile squadra di maestranze: oltre 50 persone tra tecnici di palcoscenico e assistenti che hanno permesso la messa in scena di uno Show da ricordare.

Rivive a Montalto il mito di Ruggiero Leoncavallo

MONTALTO UFFUGO (CS) – Nel dolce peregrinare da un luogo storico all’altro cui ci ha piacevolmente abituati la rassegna concertistica “I luoghi, la storia, la musica”, promossa dall’Associazione culturale “Polimnia”, la tappa di Montalto Uffugo per un omaggio a Ruggiero Leoncavallo, concepito dalla Presidente di “Polimnia”, Luigia Pastore, in previsione, il prossimo 9 agosto, del centenario della morte del celebre compositore e autore di pagine liriche indimenticabili, è sicuramente tra quelle da ricordare a futura memoria, non solo e non tanto per il tentativo, ampiamente riuscito, di riaccendere l’interesse attorno alla figura di Leoncavallo, quanto per per aver saputo organizzare una serata dalle mille emozioni che ha sapientemente coniugato musica, storia, architettura e buon cibo.
Si comincia da una visita al Museo Leoncavallo di cui è direttore Franco Pascale, un salernitano, ormai montaltese di adozione, che riversa nel museo dedicato all’autore de “I Pagliacci” passione, arte affabulatoria e capacità uniche di intrattenere i visitatori, ancorandoli alla sua brillante aneddotica nel descrivere documenti, cimeli e memorabilia legati al compositore: dalla bacchetta appartenuta a Leoncavallo, alla minuziosa descrizione del fatto di sangue accaduto a Montalto e che ispirò l’opera “I Pagliacci”, alle foto di scena scattate sul set montaltese del film omonimo di Giuseppe Fatigati, dal fotografo cosentino Giuseppe Malito e che meriterebbero un approfondimento a parte.
L’omaggio a Ruggiero Leoncavallo prosegue poi all’interno del chiostro di San Domenico con un concerto il cui humus è dato dalle romanze a arie leoncavalliane, anche se il programma è integrato da un repertorio coevo e che diventa ancora più accattivante quando spinge nella direzione di canzoni molto celebri ed inclini a strappare l’applauso. Il vero valore aggiunto diventano le esecuzioni, affidate all’esperienza di una maestra di canto come il soprano Maria Carmela Conti (per lei il tempo sembra essersi fermato) e alla verve giovanile di due autentici talenti del belcanto, i tenori Stefano e Andrea Tanzillo, non nuovi ai seguaci di “Polimnia”, ma in un crescendo artistico che merita più di una sottolineatura. E non solo per l’espressività e l’estensione vocale e per una timbrica che rivela apprezzabilissimi slanci di maturità, ma anche per un saper coniugare il gesto alla voce, tanto per ribadire che la presenza scenica nell’opera non può essere considerata un optional.
L’intesa tra il soprano Maria Carmela Conti e i due Tanzillo è sperimentata da tempo e in alcuni frangenti del concerto di Montalto fa affiorare punte di gradimento in chi ascolta, complice l’atmosfera unica di una serata da incorniciare. Segno che il percorso di valorizzazione dei giovani talenti del belcanto avviato da “Polimnia” sta dando i suoi frutti. E ad accorgersene sono anche le Amministrazioni comunali di volta in volta coinvolte da Polimnia: dal comune di Cosenza che ha patrocinato l’intera rassegna a quello di Montalto che ha accolto l’omaggio a Leoncavallo (alle diverse fasi della serata era presente il Sindaco Pietro Caracciolo). Nella serata montaltese era coinvolta anche la Camera di Commercio.


Nel corso del concerto al Chiostro di San Domenico, presentato da Rosa Cardillo, i cantanti sono stati accompagnati dall’ottimo pianista Giovanni Marsico le cui doti sono apparse subito in evidenza sin dall’apertura del concerto, affidata a “La meditation de thais” di Jules Massenet, divenuto ormai l’inno ufficiale di Polimnia.
Di Leoncavallo sono state eseguite: la romanza “Lasciati amar” (da Maria Carmela Conti e Andrea Tanzillo), la celeberrima “Mattinata”, con Stefano Tanzillo a strappare applausi a scena aperta, l’aria di Mimì “Musette svaria sulla bocca viva” da “La Bohème” (protagonista la Conti, eccellente il suo contributo), “O Colombina”, l’aria di Arlecchino da “I Pagliacci” (eseguita dal solo Andrea Tanzillo) e l’Intermezzo, sempre da “I Pagliacci”, eseguito al pianoforte, con tocco rigoroso e delicato, dal maestro Marsico.
Ancora applausi quando i due Tanzillo intonano “Ti voglio tanto bene” di Ernesto De Curtis e Domenico Furno. Il proscenio è poi ancora per Maria Carmela Conti che esegue “Tace il labbro” da “La vedova allegra” di Franz Lehàr.
Le richieste di bis si sprecano e a soddisfarle ci pensa una versione di “O surdato nnammurato” che tra i ritmati battimani del pubblico riporta sul palco i tre cantanti della serata che si congedano sorridenti e consapevoli di aver ben figurato. Ma non è finita qui.
Se il connubio musica e cibo ha un che di alchemico, lo ha ampiamente dimostrato il dopo concerto, nella magnifica dimora storica di Donna Letizia Chimenti, a Vaccarizzo di Montalto dove, complice il fiuto del Touring club di Cosenza, guidato dall’ottimo Raffaele Riga, il pubblico della serata si è radunato per una cena estiva magistralmente preparata dalle donne del borgo. Il trionfo di sapori ha contemplato i maccarruni di una volta, rigorosamente lavorati a mano e conditi con una salsa delicata, frutto delle conserve fatte in casa, cui hanno fatto da speciale seguito, una parmigiana bianca di zucchine di rara delicatezza, più altri prodotti dell’orto declinati nelle più diverse varianti. Compagni ideali, il vino di “Genuzzu” e la fisarmonica di padre Eraldo che ha deliziato i presenti per il resto della serata. Deliziose Anfitrioni, donna Letizia e Rosina Chimenti, perfette padrone di casa e guide insostituibili, quando, poco dopo la mezzanotte, hanno condotto gli ospiti alla scoperta, al piano terra della loro dimora storica, di una sorta di museo della civiltà contadina dove fanno ancora bella mostra di sé alcune antiche confezioni di miele, prodotto da Casa Chimenti per la celebre azienda Ambrosoli.

Reggio Live Fest, a Piazza Castello attesi Max Gazzè, Levante e Carl Brave

 REGGIO CALABRIA – Dopo l’apertura internazionale all’Arena dello Stretto dei prossimi 20 e 21 luglio con stelle mondiali come Max Weinberg Alessandro Quarta con l’Orchestra Roma Sinfonietta, la sezione del Reggio Live Fest 2019  in programma nella splendida cornice di Piazza Castello sarà tutta dedicata alla grande nuova musica d’autore italiana.

Protagonisti attesissimi, non solo dal pubblico più giovane, saranno Max Gazzè con la sua super band il 26 luglio, Carl Brave il 6 agosto e Levante il 9 agosto.

I biglietti a prezzi popolari, come sottolinea il promoter Ruggero Pegna, sono disponibili nei punti Ticketone (Reggio: B’Art) e online su www.ticketone.it. Oltre a questi tre appuntamenti, sabato 27 luglio Piazza Castello ospiterà anche l’eccezionale Beatles Revolution, lo strepitoso concerto dei Beatbox, la tribute band del quartetto di Liverpool più famosa al mondo, con la Roma Philharmonic Orchestra diretta da Stefano Trasimeni. Per Levante e Beatles Revolution saranno disponibili solo posti a sedere numerati.

L’allestimento prevede un imponente palcoscenico coperto sistemato proprio a ridosso della facciata del Castello Aragonese. La piazza, come per eventi analoghi degli scorsi anni, nei giorni degli spettacoli sarà completamente chiusa da ogni via d’accesso e si potrà accedervi dalle ore 19.30 muniti del biglietto. All’interno saranno predisposti servizi igienici e punti ristoro. I concerti inizieranno alle ore 21.30.

I tre concerti si preannunciano tra gli appuntamenti musicali più attesi dell’estate calabrese, visto il successo dei singoli artisti, tra i più bravi e originali del panorama italiano.

Dopo La favola di Adamo ed Eva, tour del ventennale, e il successo di Alchemaya, Max Gazzè torna con “On the road”, un grande concerto con il suo intero repertorio, dagli inizi agli ultimi successi. Insieme a lui, in questo nuovo viaggio, i suoi musicisti di sempre: Giorgio Baldi (chitarre), Cristiano Micalizzi (batteria), Clemente Ferrari (tastiere) e il trombonista Max Dedo con una particolarissima sezione di fiati.

Grande attesa in particolare tra i più giovani anche per Carl Brave che, dopo la pubblicazione di Notti Brave e la prima parte del tour sold out in tutte le date, sarà al Reggio Live Fest il 6 agosto.  Rapper e cantautore romano istrionico e versatile, con il suo stile sta tracciando nuove coordinate nella canzone pop italiana. Nel 2017 ha pubblicato “Polaroid” in coppia con Franco126, con un nuovo sound fresco e coinvolgente scaturito dall’abile produzione di Brave, che ha composto tutte le basi presenti nel disco. La sua prolifica capacità compositiva è sfociata in “Notti Brave”, entrato direttamente al primo posto di tutte le classifiche, trainato dal singolo “Fotografia” interpretato insieme a Fabri Fibra e Francesca Michielin. Le quindici tracce dell’album vedono altre collaborazioni eccellenti come Coez, Franco126, Emis Killa, Federica Abbate, Gemitaiz, Giorgio Poi, Pretty Solero, Frah Quintale, B e Ugo Borghetti. Un caleidoscopio di generi e sfumature che, dal pop all’indie, al rap, fa il paio con l’instancabile verve di Carl Brave. Il brano “Posso”, inciso anche con Max Gazzè, è tra i più radiodiffusi e di maggior successo di sempre.

Si annuncia davvero unico, anche il live di Levante, cantautrice originale e amatissima anche a livello internazionale, uscita con il nuovo album. «In questo disco – afferma la cantautrice – ci sono tutte le parole che avrei voluto dire nell’ultimo periodo. Ho scritto la verità, nient’altro che la verità, lo giuro. Come sempre. Un lavoro bellissimo, come volevo. Una musica che fosse bellissima per me.». Si tratta del suo quarto album in studio, dopo “Nel caos di stanze stupefacenti”, “Abbi cura di te” e “Manuale distruzione”.

 

Miss Italia, a Rende la seconda selezione provinciale

RENDE (CS) – Martedì 2 luglio, alle 21, negli spazi del Gran Caffè Tabù di Rende, è in programma la seconda selezione provinciale di Miss Italia Calabria 2019, la kermesse organizzata per il quinto anno consecutivo dalla CarliFashionAgency di Linda Suriano e Carmelo Ambrogio. La prima classificata della tappa rendese riceverà non a caso la fascia di Miss “Gran Caffè Tabù” e si qualificherà per le finali regionali.

Le concorrenti che ambiscono al titolo, valutate come di consueto da una giuria di esperti, provengono da tutta la Calabria.

La selezione è condotta dall’attrice Larissa Volpentesta e alterna alle sfilate delle aspiranti reginette diversi momenti musicali e d’intrattenimento. Lo dimostra la presenza del corpo di ballo, guidato dalla coreografa Lia Molinaro e composto da Antonio Affortunato, Maria Francesca Guido, Matilde Ciraulo, Noemi Ruffolo, Alessia Mazzei, Francesca Carolei, Maria Prete e Valeria Maurizi. Non meno importante lo spazio dedicato al “video sociale”, proiettato, nel corso della serata, sulla scia del lavoro tracciato dalla patron Patrizia Mirigliani. Il tema dell’edizione 2019 è la lotta contro la violenza sulle donne, scelta fortemente supportata dall’agente regionale Linda Suriano e pure evidenziata dall’entrata in “scarpe rosse” da parte delle ragazze. Sulla pagina Facebook “Miss Italia Calabria” è, inoltre, possibile seguire la diretta integrale della manifestazione, resa successivamente disponibile sul canale 10 del digitale terrestre (Teleuropa Network).

Entusiasta l’esclusivista del concorso, Linda Suriano

«Miss Italia quest’anno festeggia 80 anni. È un importante anniversario, una storia di bellezza che va avanti dal 1939 – ha detto Suriano -. Allora la kermesse prendeva il nome di “5mila lire per un sorriso”, nel tempo si è evoluta ma ha cercato sempre di premiare la “ragazza della porta accanto”. Da Gina Lollobrigida a Sofia Loren, tantissime sono state le Miss che hanno avuto fortuna sia al cinema sia in televisione. Ecco perché mi auguro che quest’anno la vincitrice possa essere una calabrese: il concorso è un grande trampolino di lancio per realizzare i propri sogni nel cassetto ed entrare nel mondo dello spettacolo».