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Solarino e Scarpati portano “Il misantropo” al Rendano

COSENZA – Sabato 2 febbraio, ore 20.30, per la “Rassegna l’AltroTeatro”, sul palco del Teatro Rendano, un altro classico della drammaturgia “Il Misantropo” di Molière con Giulio Scarpati e Valeria Solarino diretti da Nora Venturini. Il Misantropo è la storia di un uomo che vuole avere un incontro decisivo con la donna che ama e che alla fine di un’intera giornata non ci è ancora riuscito.”.

LA STORIA

Moderna è la coppia al centro della scena, un uomo e una donna opposti in tutto e che, malgrado questo, si desiderano. Alceste è un “indignato” eticamente inflessibile e un innamorato infelice. Célimène è una dama di società attratta dal suo contrario. Una coppia impossibile, al centro di un capolavoro che è insieme dramma e commedia. “Il Misantropo è la storia di un uomo che vuole avere un incontro decisivo con la donna che ama e che alla fine di un’intera giornata non ci è ancora riuscito” (Louis Jouvet).“Il commento del grande uomo di teatro francese – scrive la regista Venturini – coglie un elemento spesso messo in ombra, a favore del tema politico dell’uomo onesto e sincero in lotta contro la corruzione e l’ipocrisia della società. L’aspetto privato è altrettanto importante di quello sociale, perché ne evidenzia il fattore umano; e dalla corte del Re Sole lo porta dritto a noi”. Allora se Alceste è “nostro contemporaneo” nella sua indignazione impotente e donchisciottesca contro la falsità e la corruzione, sono “nostri contemporanei”, tragici e comici insieme, anche Alceste e Célimène come coppia sentimentalmentimpossibile.
Sono un uomo e una donna di oggi, con torti e ragioni equamente distribuiti, protervi nel non cedere alle richieste dell’altro, non disposti a rinunciare alle proprie scelte di vita, in perenne conflitto tra loro. Nei loro difetti possiamo a turno ritrovarci e riconoscerci; e ne ridiamo, guardandoci allo specchio.

“Delitto e Castigo”, stasera e domani al TAU Rubini e Lo Cascio

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Dopo lo straordinario successo della produzione musicale originale targata Teatro Auditorium Unical che ha visto contaminarsi sullo stesso palco Serena Brancale e Willie Peyote, magistralmente accompagnati dall’Orchestra del Conservatorio di Cosenza, diretta da Alfredo Biondo, continuano gli appuntamenti di prosa al Tau.

Appuntamento imperdibile quello che si terrà stasera e domani.
Arriva in esclusiva regionale: DELITTO/CASTIGO, regia di Sergio Rubini che ha curato l’adattamento teatrale con Carla Cavalluzzi, con lo stesso Rubini, Luigi lo Cascio, Roberto Salemi, Francesca Pasquini e G.U.P. Alcaro.

Due protagonisti di primo piano del teatro e del cinema italiano: Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio interpretano sotto una nuova luce il capolavoro di Dostoevskij, attraverso una lettura a due voci intensa e sublime.

Vertigine e disagio accompagnano il lettore di Delitto e Castigo. La vertigine di essere finiti dentro l’ossessione di una voce che individua nell’omicidio la propria e unica affermazione di esistenza. E quindi il delitto come specchio del proprio limite e orizzonte necessario da superare per l’autoaffermazione del sé. Un conflitto che crea una febbre, una scissione, uno sdoppiamento; un omicidio che produce un castigo, un’arma a doppio taglio. Come è la scrittura del romanzo, dove la realtà, attraverso il racconto in terza persona, è continuamente interrotta e aggredita dalla voce pensiero, in prima, del protagonista. Ed è proprio questa natura bitonale di Delitto e Castigo a suggerire la possibilità di portarlo in scena attraverso una lettura a due voci. Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio sono le due voci dell’opera e trascinano il pubblico nel racconto, facendo vivere in prima persona l’ossessione del protagonista.

TRAMA
Delitto e Castigo, l’opera più letta e conosciuta di Dostoevskij, racconta il tormento di Rodiòn Romànovic Raskòl’nikov, un giovane poverissimo e strozzato dai debiti, che uccide una vecchia e meschina usuraia. Nel romanzo è evidente il conflitto interiore del protagonista, che crea in lui una scissione; ne viviamo i lucidi ragionamenti, in cui si rifiuta di provare rimorso, per dimostrare a se stesso di appartenere alla categoria di quelli che lui definisce i
“napoleonici”, i grandi uomini, le menti superiori dalle idee rivoluzionarie, autorizzati a vivere e agire al di sopra della legge comune, perché tutte le loro azioni, anche quelle condannate dalla
morale, hanno come fine ultimo il bene collettivo. Tenta di convincersi che l’omicidio della vecchia usuraia, poiché ha liberato dal giogo molti poveri creditori e eliminato dalla faccia della
terra un essere maligno, non solo non è condannabile e non dovrebbe procurargli alcun pentimento, ma costituisce la dimostrazione stessa della sua appartenenza ad una categoria superiore. Dall’altro lato, però, viviamo il lento affiorare in lui della consapevolezza di non riuscire a sfuggire ai sensi di colpa e al terrore di essere scoperto: deve rassegnarsi, alla fine, di essere non già un grande uomo, ma un “pidocchio”, e, come tale, di meritare una punizione.

Fatti di Musica 2019, in arrivo We Will Rock You, il musical dei Queen

CATANZARO – Attesa anche in Calabria per l’imminente arrivo di We Will Rock You, lo spettacolo con i più grandi successi dei Queen e tra i musical più rappresentati al mondo, che sarà per la prima volta il 9 marzo al Teatro Politeama di Catanzaro e l’ 11 marzo al Teatro Cilea di Reggio Calabria, con inizio alle ore 21.

L’evento fa parte di “Fatti di Musica 2019”, il Festival del Live d’Autore ideato e organizzato in Calabria da Ruggero Pegna, giunto allo straordinario traguardo della 33esima edizione.

Oltre 8 milioni di spettatori, 2700 performance e 12 anni consecutivi di rappresentazioni solo a Londra: sono questi i numeri record di We Will Rock You, il musical che mette in scena 24 tra i maggiori successi dei Queen suonati dal vivo e riflette le performance live della storica band. Lo spettacolo è stato prodotto da Ben Elton in collaborazione con Roger Taylor e Brian May.

Questa produzione che toccherà le principali città italiane è stata concepita da Claudio Trotta per Barley Arts. La storia, i personaggi e le musiche originali, sono affidati alla Regia di Tim Luscombe, candidato al Lawrence Olivier Award, il più importante riconoscimento teatrale inglese, assegnato dalla The Society of London Theatre. Prestigiose tutte le firme: dalla Scenografia concepita da Colin Mayes, fino alle Coreografie curate da Gail Richardson e il disegno luci di Giancarlo Toscani. La Direzione Artistica è affidata a Valentina Ferrari, protagonista nel ruolo di ‘Killer Queen’, mentre Riccardo Di Paola è alla Direzione Musicale. La produzione esecutiva è di Cristina Trotta.

Lo show ha debuttato al Dominion Theatre di Londra il 12 maggio 2002 e il successo fu così eclatante da entrare nella Top 10 degli show più longevi nella storia del West End. Il musical ha debuttato in Italia nel 2009 all’Allianz Teatro di Milano, riscuotendo anche nel nostro Paese un grande successo di pubblico. A decretare una tale accoglienza la scelta, condivisa dagli stessi Queen, di mantenere le canzoni in inglese (tranne due) e di tradurre e riadattare solo i dialoghi. Per le nuove stagioni, il progetto artistico privilegerà l’attualizzazione e la contemporaneità della vicenda, attenta a sottolineare l’aspetto politico, attuale e visionario alla base del musical. Uno spettacolo unico nel suo genere che, con grande lungimiranza, ha ipotizzato, in un futuro distopico in cui il rock viene bandito e i suoi seguaci costretti a nascondersi, una società vittima della globalizzazione più totale e alla mercé di una multinazionale che controlla non solo la musica ma la vita dei singoli individui.

Nel grande cast: Alessandra Ferrari (Scaramouche), Claudio Zanelli (Britt), Loredana Fadda (Oz), Massimiliano Colonna (Pop), Salvo Vinci(Galileo), Valentina Ferrari (Killer Queen), Paolo Barillari (Khashoggi), i ballerini Flavio Tallini, Paolo Ciferri, Giammarco Capogna, Francesco Venezia, Beatrice Berdini, Jessica Falceri, Greta Disabato, Gloria Miele e, infine, la band con Riccardo Di Paola (tastiere), Antonio Torella(tastiere), Roberta Raschella (chitarre), Federica Pellegrinelli (chitarre), Alessandro Cassani (basso), Marco Parenti (batteria e percussioni).

«E’ uno spettacolo imperdibile e, qui in Calabria, credo irripetibile. Per chi ama i Queen sarà certamente emozionante ed indimenticabile! », sottolinea Ruggero Pegna.

Fatti di Musica 2019, dopo We Will Rock You, proseguirà con l’attesissimo concerto  dei Thegiornalisti, il 3 aprile al Palacalafiore di Reggio e ancora un musical, Peter Pan il musical di Edoardo Bennato il 25 aprile al Cilea di Reggio e il 27 aprile al Teatro Rendano di Cosenza.

Nel mezzo, anche alcuni appuntamenti con la comicità e i nuovi spettacoli di Beppe Grillo (12 marzo Teatro Politeama di Catanzaro, 13 marzo Teatro Cilea di Reggio, 14 marzo Teatro Garden di Rende) e Angela Finocchiaro (22 marzo Teatro Comunale di Catanzaro, 23 marzo Teatro Gentile di Cittanova).

I biglietti per assistere ai prossimi eventi sono disponibili nei punti Ticketone, online al sito www.ticketone.it. Per informazioni: 0968441888www.ruggeropegna.it. Il Festival Fatti di Musica è realizzato con la collaborazione della Regione Calabria, nel quadro dei grandi Festival Internazionali Storicizzati e, per gli eventi a Reggio Calabria, in sinergia con il Festival Alziamo il Sipario dell’Assessorato Comunale alla Cultura. Partner Ufficiale FebAuto, concessionaria FCA, insieme al festival a sostegno dell’ Associazione Famiglie SMA – Genitori per la Ricerca sull’Atrofia Muscolare Spinale.

Teatro Rossosimona, domenica 27 lo spettacolo “Pomice” al Piccolo Teatro Unical

RENDE (CS) – Un nuovo spettacolo firmato da Luigi Marino e prodotto da Teatro Rossosimona calcherà domenica 27 gennaio alle 21 il palcoscenico del Piccolo Teatro dell’Università della Calabria.

“Pomice”, racconto in musica e parole, prende ispirazione dall’opera dei poeti calabresi – fra i quali Franco Costabile, Fortunato Seminara e Lorenzo Calogero – per raccontare di una Calabria che cade a pezzi fra le scosse dei terremoti e sotto il peso dell’indifferenza, ma che sa anche resistere e ripartire da capo.

In scena con Marino, che ne firma anche la regia, la danzatrice e attrice Noemi Caruso e la violoncellista Alessandra Ciniglia.

La pièce attinge anche agli scritti di Vito Teti, Carlo Levi, Antonio Tabucchi, Krzysztof Kierslowski, e Wim Wenders per narrare della fatica di difendere “un appaesamento” e della “disavventura” del rimanere a tutti i costi.

Quella fra la compagnia Teatro Rossosimona e la coppia Luigi Marino/Noemi Caruso è una collaborazione collaudata che raccoglie i buoni risultati di “Iqbal. Un’altra storia piccina”, sulla vicenda del piccolo Iqbal Masih, con più di 20 repliche all’attivo, e “La guerra di Tadeusz”, una produzione italo-francese con la regia di Vincenzo Cirillo, e si inserisce fra le attività che Rossosimona rivolge a supporto della promozione di giovani autori e registi favorendo il ricambio generazionale.

 

Fatti di musica, Dirty Dancing si conferma successo mondiale

COSENZA – “Do you love me?” Yes, I do. E come potrebbe essere altrimenti per gli adorabili Baby & co.? Per la prima delle due serate calabresi, ieri sera al Teatro Rendano di Cosenza, Dirty Dancing si conferma un successo mondiale. Il musical che racconta de “il primo ballo… il primo amore… il momento più bella della tua vita”.

Versione ufficiale ed internazionale dello spettacolo originale “Dirty Dancing, The Classic Story on Stage” di Eleanor Bergstein, con la regia di Federico Bellone – primo appuntamento con lo spettacolo musicale dal vivo di “Fatti di Musica 2019”, il Festival del Live d’Autore ideato e organizzato in Calabria da Ruggero Pegna per Show Net srl, giunto al prestigioso traguardo della 33ª edizione -, non delude le attese e per i tanti che hanno affollato le poltroncine rosse del Rendano sono applausi e apprezzamenti.

Apprezzamenti per le coreografie travolgenti, per le corde vocali della cantante solista (Giulia Sol, alias Elizabeth), per la tenerezza di Baby (alias Vanessa Innoenti) – sempre pronta a dare una mano a chi ne ha bisogno -, per le scene un po’ hot e i muscoli scolpiti di Gianluca Briganti (più marmorei di quelli di Patrick Swayze del Johnny Castle cinematografico), per tutto il ricco cast di attori e ballerini, completato da Sara Cipollitti (Penny), Simone Pieroni (Dr. Jake Houseman), Mimmo Chianese (Max Kellerman), Serena De Giorgi (Lisa Houseman), Tiziana Lambo (Marjorie Houseman), Edoardo Piacente (Neil Kellerman), Lorenzo Belviso (Billy Kostecki), Renato Cortesi (Mr. Schumacher),  Russell Spellman (Tito Suarez), Davide Venier (Moe), Matteo SalaLynn Jamieson (capo balletto), Giulia SolaAnna ForiaChiara Allegro. Per il cast tecnico da ricordare invece le firme di Morris Faccin, regista associato, Gillian Bruce, coreografie, Roberto Comotti, scene, Valerio Tiberi, disegno luci, Armando Vertullo, audio, Matteo Luchinovich e Virginio Levrio, video e proiezioni, Marco Biesta e Marica D’Angelo, costumi.

Dirty Dancing è il titolo dei record

Dirty Dancing, the Classic Story on Stage” ha la capacità di conquistare e coinvolgere non solo gli habitué del genere, ma di avvicinare al teatro tutta una nuova ed eterogenea parte di pubblico. Anche “dal vivo”, la storia d’amore tra Johnny e Baby è raccontata da musiche e coreografie indimenticabili, fedelmente riprese dalla versione cinematografica.

D’altronde Dirty Dancing è già stato un successo planetario al cinema: un Golden Globe e un Oscar per il brano “(I’ve Had) The Time of My Life”, oltre 40 milioni di copie della colonna sonora vendute e, solo negli Stati Uniti, oltre 11 milioni di dvd e Blu-ray. In Paesi di consolidata tradizione di spettacoli musicali, come Inghilterra e Germania, ha ottenuto i più alti incassi nella storia del teatro europeo. In Italia, lo spettacolo ha debuttato nel 2014 al Teatro Nazionale di Milano, registrando il record d’incassi con oltre 115.000 presenze nei primi 3 mesi di rappresentazione. Ben 8.000 persone hanno assistito alla speciale rappresentazione all’Arena di Verona nell’agosto del 2015. Per il pubblico, la versione teatrale è oramai, come succede per il film, un classico da vedere e rivedere per vivere ogni volta tutte le emozioni e la magia di una storia senza tempo.

Stasera seconda e ultima tappa a Reggio Calabria

E per chi se lo fosse perso, preceduto da ben due autoarticolati di scenografie, lo spettacolo replicherà stasera al Teatro Cilea di Reggio Calabria.

«E’ la prima volta – afferma Ruggero Pegna – che la produzione originale di questo musical arriva in Calabria, con il suo grande allestimento. Per chi ama il Musical ed ha amato il film, questo è uno spettacolo imperdibile e credo, qui, irripetibile!».

I biglietti per assistere a Dirty Dancing sono ancora disponibili nei punti Ticketone, online al sito www.ticketone.it e dalle ore 18 dei gironi di spettacolo presso il botteghino dei Teatri. Per informazioni, in particolare sullo sconto gruppi del 15% per comitive di almeno venti persone, contattare lo 0968441888 o visitare il sito www.ruggeropegna.it.

PHOTOGALLERY DI GAIA TROMBINO

 

 

Al via oggi l’International Music Award Luciano Luciani

COSENZA – Entra nel vivo l’International Music Award Luciano Luciani! Da oggi 24 gennaio partono le prove per selezioni dei partecipanti al Concorso Nazionale Musicale Luciano Luciani, riservato a strumentisti ad arco, strumentisti a fiato, musica da camera e pianoforte.

Quattro differenti giurie composte da docenti del Conservatorio di Musica, docenti del Liceo Musicale e delle scuole medie ad indirizzo musicale saranno chiamate a valutare le centinaia di musicisti, suddivisi in sei categorie per fasce d’età, che si avvicenderanno sul palco del PTU Piccolo Teatro Unical, pronti ad eseguire i brani scelti per il concorso.

Fra i nomi altisonanti del panorama concertistico nazionale ed internazionale che valuteranno le diverse esecuzioni in questa ottava edizione, l’International Music Award ha l’onore di ospitare il M° Roberto Cappello, in qualità anche di Presidente di Giuria del Concorso Internazionale. Concertista di fama mondiale, uno dei pochi italiani a cui è stato assegnato il Primo Premio al prestigioso Concorso Internazionale Ferruccio Busoni, apprezzato e fine musicista le tournée del M° Cappello toccano tutti i continenti.

Con lui nella Giuria Pianoforte Nazionale il M° Paolo Manfredi, M° Angelo Guido, M° Elina Cherchesova, M° Paolo Luciani. La giuria strumenti ad arco è composta dal M° Mauro Tortorelli, M° Eugenio Prete, M° Fausto Castiglione. In giuria per gli strumenti a fiato il M° Josè Daniel Cirigliano, M° Claudia Pochini, M° Giuseppe Campana mentre la quarta giuria per la Musica da Camera vedrà impegnati il M° Mauro Tortorelli, M° Eugenio Prete, M° Angela Meluso, M° Claudia Pochini. All’interno della categoria Pianoforte anche il PREMIO SPECIALE MARIO RUSSO, riservato ai concorrenti che eseguiranno almeno un brano dell’artista cosentino tratto dall’opera “12 piccoli pezzi”.

Al vincitore di ciascuna categoria sarà conferita una borsa di studio in denaro mentre al Vincitore Assoluto del Concorso Nazionale Musicale verrà assegnato un Concerto Premio da svolgersi nell’ambito della rassegna concertistica “La Città della Musica” organizzata dal Centro Studi Musicali G. Verdi di Rossano (CS).

Giornate impegnative per lo staff dell’ICAMS, composto dai M° Fabio Donato, M° Claudia Pochini, M° Eugenio Prete che affiancano il Presidente Paolo Luciani e il direttore Artistico Paolo Manfredi, che lavorano alacremente affinché tutto suoni armonicamente e trattandosi di maestri di musica non potrà che essere così.

Scena Verticale, sul palco del Rendano “Il Vangelo secondo Antonio”

COSENZA – Protagonista del prossimo appuntamento della “Rassegna L’AltroTeatro” lo spettacolo pluripremiato scritto diretto e e interpretato da Dario De Luca “Il Vangelo secondo Antonio”. Domenica 27 gennaio, alle ore 18.30, la compagnia calabrese Scena Verticale porterà, sul palco del Teatro Rendano, una piece che affronta il dramma dell’Alzheimer.

LA STORIA

Don Antonio (interpretatao da Dario De Luca) un parroco di una piccola comunità, vicario generale del vescovo, si ammala di Alzheimer. Al suo fianco la sorella (nei suoi panni Matilde Piana), devota perpetua dal carattere rude e un giovane e candido diacono ( interpretato da Davide Fasano). La malattia colpirà la mente brillante di questo sacerdote e nulla sarà più come prima: i congiunti si muoveranno a tentoni in un terreno per loro sconosciuto, con rabbia, insofferenza e shock. Don Antonio, entrato nella nebbia, inizierà a perdere tutti i riferimenti della sua vita ma allaccerà un rapporto nuovo e singolare con Cristo che porterà avanti anche quando, alla fine, si sarà dimenticato della malattia stessa. Dimenticare di dimenticarsi può essere comunque un punto di arrivo, un ultimo approdo verso la propria interiorità. Perché il racconto della malattia, condito dell’involontaria comicità che si porta dietro, è anche il pretesto per riflettere sulla fede e sul senso religioso che ognuno di noi, volente o nolente, ha dentro di se. In Italia il tabù della demenza è ancora un macigno, un qualcosa che si nasconde dietro giri di parole. A più di 100 anni dalla scoperta del morbo si fa fatica ad abituarsi all’idea che tanto non c’è cura, che tanto non ci sono vere e proprie terapie. In Italia i malati sono più di un milione. A tutti loro e alle loro famiglie questo spettacolo è dedicato.

Imperdibile “Dirty Dancing”, domani al Rendano e il 24 al Cilea di Reggio

COSENZA – Preceduto da ben due autoarticolati di scenografie, arriva domani sera in prima assoluta in Calabria al Teatro Rendano di Cosenza e giovedì in replica al Teatro Cilea di Reggio il Musical originale “Dirty Dancing, The Classic Story on Stage” di Eleanor Bergstein, con la regia di Federico Bellone, primo appuntamento con lo spettacolo musicale dal vivo di “Fatti di Musica 2019”, il Festival del Live d’Autore ideato e organizzato in Calabria da Ruggero Pegna per Show Net srl, giunto al prestigioso traguardo della 33esima edizione.

Questa firmata da Bellone è la versione ufficiale ed internazionale dello spettacolo, adottata per i debutti in Inghilterra, Germania, Spagna, Austria, Monte Carlo, Messico, Belgio, Lussemburgo e presto in Francia.

Tra le firme del Musical dei Record, anche quelle di Morris Faccin, regista associato, Gillian Bruce, coreografie, Roberto Comotti, scene,Valerio Tiberi, disegno luci, Armando Vertullo, audio, Matteo Luchinovich e Virginio Levrio, video e proiezioni, Marco Biesta eMarica D’Angelo, costumi.

Nel ricco cast di diciotto elementi tra attori e ballerini, Gianluca Briganti nel ruolo di Johnny Castle, Vanessa Innocenti, in quello di Baby, Sara Cipollitti (Penny), Simone Pieroni (Dr. Jake Houseman), Mimmo Chianese (Max Kellerman), Serena De Giorgi (Lisa Houseman),Tiziana Lambo (Marjorie Houseman), Edoardo Piacente (Neil Kellerman), Lorenzo Belviso (Billy Kostecki), Renato Cortesi (Mr. Schumacher),  Russell Spellman (Tito Suarez). Completano il cast Davide Venier, Matteo Sala, Lynn Jamieson (capo balletto), Giulia Sola, Anna Foria, Chiara Allegro

La colonna sonora comprende, oltre all’iconico brano vincitore di un Premio Oscar e di un Golden Globe, “I’ve Had – The Time Of My Life”, hit indimenticabili come “Hungry Eyes”, “Do You Love Me?”, “Hey! Baby” e “In the Still of the Night”, per un totale di ben 28 brani nel primo atto e altri 21 nel secondo!

Dirty Dancing è il titolo dei record: un successo planetario al cinema, un Golden Globe e un Oscar per il brano “(I’ve Had) The Time of My Life”, oltre 40 milioni di copie della colonna sonora vendute e, solo negli Stati Uniti, oltre 11 milioni di dvd e Blu-ray. In Paesi di consolidata tradizione di spettacoli musicali, come Inghilterra e Germania, ha ottenuto i più alti incassi nella storia del teatro europeo. In Italia, lo spettacolo ha debuttato nel 2014 al Teatro Nazionale di Milano, registrando il record d’incassi con oltre 115.000 presenze nei primi 3 mesi di rappresentazione. Ben 8.000 persone hanno assistito alla speciale rappresentazione all’Arena di Verona nell’agosto del 2015. Per il pubblico, la versione teatrale è oramai, come succede per il film, un classico da vedere e rivedere per vivere ogni volta tutte le emozioni e la magia di una storia senza tempo.

“Dirty Dancing, the Classic Story on Stage” ha la capacità di conquistare e coinvolgere non solo gli habitué del genere, ma di avvicinare al teatro tutta una nuova ed eterogenea parte di pubblico. Anche “dal vivo”, la storia d’amore tra Johnny e Baby è raccontata da musiche e coreografie indimenticabili, fedelmente riprese dalla versione cinematografica.

«E’ la prima volta – afferma Ruggero Pegnache la produzione originale di questo musical arriva in Calabria, con il suo grande allestimento. Per chi ama il Musical ed ha amato il film, questo è uno spettacolo imperdibile e credo, qui, irripetibile»

I biglietti per assistere a Dirty Dancing sono ancora disponibili nei punti Ticketone, online al sito www.ticketone.it e dalle ore 18 dei gironi di spettacolo presso il botteghino dei Teatri. Per informazioni, in particolare sullo sconto gruppi del 15% per comitive di almeno venti persone, contattare lo 0968441888 o visitare il sito www.ruggeropegna.it.

Il festival Fatti di Musica di Ruggero Pegna è realizzato con la collaborazione della Regione Calabria, nel quadro dei grandi Festival Internazionali Storicizzati e, per gli eventi a Reggio Calabria, in sinergia con il Festival Alziamo il Sipario dell’Assessorato comunale alla Cultura.

“Mi piace”, Cirilli in scena al Garden. «Felice di tornare in Calabria, terra dei legami profondi»

RENDE (CS) – Cresce l’attesa per il nuovo show, dal titolo quantomeno curioso, “Mi piace”, che Gabriele Cirilli porterà mercoledì sera al teatro Garden di Rende, per la regia di Claudio Insegno. Lo spettacolo, inserito nel cartellone di Rende Teatro Festival, ha quindi già nel titolo più di un invitante biglietto da visita. E’ il mood della messa in scena, legato al nostro rapporto con l’oramai inseparabile telefonino (grande protagonista sul palco) e il mondo della comunicazione 2.0 che sta influenzando e cambiando la vita e le abitudini di qualsiasi essere umano.

Il rapporto con la Calabria, terra di amici

Una rappresentazione che Cirilli è felicissimo di portare in Calabria, terra con la quale ha rapporto molto profondo. «All’Università ho studiato con tanti calabresi che sento ancora ma la cosa che mi preme soprattutto dire è che tutte le volte che sono venuto purtroppo e per fortuna c’è stato calore. Purtroppo perché poi mi innamoro sempre più della Calabria, per fortuna perché lo spettacolo è andato bene. E poi non solo in Calabria si mangia bene ma abruzzesi e calabresi sono molto simili, testardi e orgogliosi. Ma se ti fai un amico calabrese sarà tuo amico per la vita».

Noi e lo smartphone

Leit motiv dello show è come detto il nostro rapporto, ormai invasivo, con lo smartphone, i social, la tecnologia. Da qui nasce l’idea, da qui parte un messaggio per tutti. «L’espediente è molto semplice. Partirò – spiega Cirilli – facendo sul palcoscenico un backup telefonico e quindi, trasferendo dati, foto, video e file privati da un cellulare a un altro, racconterà la mia vita al pubblico. Ogni video, immagine, applicazione saranno spunto per un monologo, una canzone, uno sketch. inoltre lo spettacolo non è solo un one man show: con me sul palco ci sarà un ballerino e cantante molto bravo, Umberto Noto». «Si, il tema è decisamente attuale, un tema per tutti. Possono venire a teatro dai bambini agli anziani, dalla casalinga all’avvocato. E’ un patchwork di comicità veramente potente e sono soddisfatto del successo che sta avendo in giro per l’Italia».

30 anni di carriera e non sentirli

Lo spettacolo è anche l’occasione per celebrare i primi 30 anni di carriera di Cirilli. Come si immagina fra altri 30 anni l’apprezzato cabarettista abruzzese? «Mi vedo sempre quello che sono adesso, pieno di valori tradizionali. Non voglio più di quello che mi è dovuto. Io mi accontenterei tra trenta anni di poter dire di aver fatto magari 60 anni di carriera (ride) con onestà e sempre con l’affetto del pubblico». Intanto adesso potremo vederlo anche nel musical “La Famiglia Addams” che il 25 gennaio sarà di scena a Catanzaro. «E’ un musical fantastico, comico, veramente eccezionale – spiega soddisfatto – . Fa davvero tanto divertire, altrettanto potente come “Mi paice”, come mi testimonia il pubblico che viene a salutarmi sia dopo uno spettacolo che l’altro. A Catanzaro ci torno poi con grande piacere dopo tanti anni. Ci andai a fare il mio primo spettacolo, “Io e Tatiana”, nel 2001, e da allora non ci sono più tornato. Ma non vedo l’ora di tornare anche a Rende, dove sono stato sempre accolto da tanto affetto». «La rivalità Cosenza – Catanzaro? La conosco, per questo porto due cose diverse (scherza), poi il prossimo cambiamo».

E la tv? «Diciamo che vorrei fare delle cose di qualità e belle, com’è stato per Tale e Quale Show. Ho rifiutato un po’ di cose, quando arriverà la proposta giusta e di qualità, magari anche da altre reti, la valuterò».

 

 

 

 

 

Rossano, Bonisoli sfoglia il Codex (LE FOTO)

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Come ormai noto, nel corso della sua visita in Calabria dei giorni scorsi, il ministro per i Beni e le Attività culturali, Alberto Bonisoli, è stato anche a Rossano Calabro, dove ha visionato il Codex Purpureus Rossanensis, il manoscritto greco del VI secolo conservato nel Museo Diocesiano e del Codex di Rossano. Bonisoli ha quindi sfogliato il preziosissimo testo alla presenza dell’arcivescovo della diocesi di Rossano – Cariati, Giuseppe Satriano, del vice direttore del Museo, Cecilia Perri, del commissario prefettizio del comune di Corigliano – Rossano, Domenico Bagnato, e del parroco. don Pino Straface.

«Il Vescovo di Rossano, che ringrazio per la preziosa ospitalità – ha detto Bonisoli – mi ha riferito che sono il primo ministro a sfogliare una pagina di questo delicatissimo manoscritto. Sono onorato ed emozionato. Questo Codex deve farci riflettere sul potenziale che la cultura può avere in questo territorio. Mi vengono in mente due riflessioni. La prima è che i beni devono essere protetti il più possibile perché sono un patrimonio ereditato dai nostri avi e che lasceremo alle generazioni future. Nel Mezzogiorno, poi, questo patrimonio è immenso e molto articolato. La seconda è che la cultura, soprattutto in Calabria e in generale nel Mezzogiorno, può essere un modo per creare occasioni di occupazione».

Foto di Aragon Delre