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Cosenza, dichiarazione congiunta di Roberto Occhiuto e Jole Santelli

COSENZA – «Dopo mesi di terrorismo politico, bugie costruite ad arte e pozzi avvelenati, abbiamo assistito all’ennesimo harakiri del Pd calabrese – Lo dichiarano i deputati Jole Santelli e Roberto Occhiuto, coordinatore e vice coordinatore regionale di Forza Italia – Il Ministero dell’Interno ha smentito la tesi di Guccione e ha polverizzato la falsa propaganda sulla presunta incompatibilità del Sindaco Occhiuto, con cui per tutta la campagna elettorale si è cercato di prendere in giro gli elettori, ai quali ora qualcuno dovrebbe chiedere scusa. Secondo i “giureconsulti” del Pd, il Viminale avrebbe certamente sposato le loro tesi e così hanno presentato un’interpellanza, che poi, consapevoli dell’inconsistenza delle loro idee, non hanno voluto discutere. Allora, per chiarezza nei confronti degli elettori, abbiamo chiesto noi al Ministero di rispondere. E anche il Governo amico della sinistra cosentina ha ribadito la tesi del Commissario Prefettizio Carbone che aveva escluso quanto sbandierato da chi, con ignoranza o malafede, aveva indotto a credere che sulle incompatibilità si potesse esprimere il Ministero dell’Interno. Ora, come prevede la legge, la parola è al Consiglio Comunale e l’arma brandita dal Pd, ormai totalmente spuntata, si è trasformata in un suicidio politico, peraltro annunciato».

Cosenza, i consiglieri provinciali del Pd: «A Occhiuto sono saltati i nervi»

COSENZA – Il Gruppo consiliare del Pd alla Provincia di Cosenza, composto da Pino Capalbo, Franco Iacucci, Graziano Di Natale, Giuseppe Rizzo e Ferdinando Nociti, replica alle accuse di Mario Occhiuto al Presidente della Regione Mario Oliverio. «La notizia dell’intervento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – è scritto in una nota -che, con provvedimento del 19 luglio scorso (Protocollo 12858),  ha chiarito definitivamente la vicenda riguardante la corretta procedura e la legittimità amministrativa inerente l’attività della Provincia di Cosenza, confermando che la guida della stessa spetta legittimamente al Consigliere Anziano fino alle elezioni del nuovo presidente, evidentemente ha fatto saltare i nervi all’ormai ex presidente dell’Ente Mario Occhiuto che si è scagliato violentemente, in segno di vendetta e ritorsione, contro il presidente della Regione Mario Oliverio accusandolo di ordire improbabili congiure e complotti. Tale atteggiamento, molto probabilmente favorito anche dall’aumento della temperatura di questi giorni, evidenzia una tendenza parossistica di Mario Occhiuto al vittimismo, un suo morboso attaccamento alle poltrone ed una concezione privatistica e distorta della cosa pubblica. E’ chiaro a tutti, infatti, che l’attuale primo cittadino di Cosenza ha deciso di giocare allo sfascio e di anteporre i propri interessi e le proprie ambizioni ad una corretta e virtuosa gestione delle istituzioni pubbliche. Di questo e altro dovrà rispondere direttamente ai cittadini della provincia di Cosenza che hanno occhi per vedere e sufficiente intelligenza per giudicare. Ad essi dovrà spiegare, per esempio, come mai sta tentando con ogni mezzo di bloccare un investimento di 160 milioni di euro destinati dalla Comunità Europea per la realizzazione della Metrotranvia Cosenza-Rende-Unical e perché sta ostacolando cocciutamente la costruzione del nuovo ospedale di Cosenza. Così come dovrà loro rendere conto delle strade dissestate, delle periferie abbandonate, della progressiva “cosentinizzazione” dell’Ente, della scarsa trasparenza amministrativa, della mortificazione continua inflitta costantemente ad un’istituzione ormai “sgovernata e allo sbando”, ridotta ad un semplice ufficio di rappresentanza adibito soltanto alla presentazione di libri e pubblicazioni degli “amici degli amici”. Per quanto ci riguarda – prosegue il comunicato – continueremo a lavorare e a vigilare collaborando con tutti quelli che vorranno darci una mano per ricondurre la Provincia di Cosenza al decoro, alla trasparenza e alla legittimità amministrativa e per garantire all’ente un governo prestigioso ed autorevole, pienamente legittimato e rispettoso delle normative previste dalla legge. All’ex presidente della Provincia Occhiuto, a cui ricordiamo che la sua candidatura fu fortemente voluta ed imposta dall’ex presidente della Regione Giuseppe Scopelliti di cui egli stesso condivise ed esaltò “senza se e senza ma” l’azione amministrativa che ha ridotto la Calabria e la città di Reggio ad un cumulo di macerie di cui oggi paghiamo le conseguenze nefaste e che il presidente Oliverio sta cercando, in ogni modo e con tutte le sue forze, di rimuovere attraverso una coraggiosa e appassionata azione di governo che sta mostrando i suoi frutti, vorremmo consigliare di essere più prudente e, soprattutto, più rispettoso nei confronti delle istituzioni democraticamente elette con larghissimo consenso da parte dei cittadini calabresi. Una credibilità non si ricostruisce tentando di far dimenticare le connivenze inconfessabili e gli errori macroscopici del passato o gettando fango su chi oggi lavora per recuperare colpevoli ritardi e croniche inefficienze e per ridare a questa nostra terra decoro, credibilità e prestigio, ma lavorando e costruendo giorno dopo giorno un clima improntato al massimo rispetto della legalità e dell’etica, condizione necessaria per innescare processi virtuosi finalizzati allo sviluppo e alla crescita dell’occupazione e alla promozione di iniziative rivolte ad assicurare a tutti i cittadini della Calabria e della provincia di Cosenza i diritti primari e costitutivi dello Stato sociale». 

 

Cosenza, il 28 luglio consiglio comunale

COSENZA – Convocato il Consiglio comunale di Cosenza. La data della riunione del civico consesso, la prima dopo il voto del 5 giugno scorso, è stata fissata per il 28 luglio alle ore 17. Il ritardo è stato determinato dal prolungarsi delle operazioni di verifica da parte dell’Ufficio Centrale Elettorale. Il punto centrale all’ordine del giorno è l’elezione del presidente del Consiglio. Un passaggio delicato per la maggioranza sul quale il sindaco sta lavorando di diplomazia. L’architetto si è reso conto che l’ipotesi Di Nardo non è più praticabile ed ha deciso di puntare le sue carte su Pierluigi Caputo, primo eletto della composizione civica “Mario Occhiuto Sindaco”. Una scelta che il primo cittadino ha lasciato intendere nel corso di una cena alla quale ha invitato tutti i consiglieri eletti nelle sue liste. Era però assente Francesco Spadafora, il quale rivendica la prestigiosa carica in forza delle oltre 900 preferenze conseguite. La convocazione del consiglio, decisa con quale giorno di anticipo rispetto alla scadenza imposta dalla legge, potrebbe essere il segnale che in seno al centrodestra si sia trovata una quadra per arrivare compatti in aula ed evitare sorprese. Impressione confermata anche dai volti distesi e dall’atmosfera tranquilla che si respira a Palazzo dei Bruzi. Questo l’Ordine del Giorno completo:

  • Insediamento del Consiglio – Esame della condizione degli eletti a norma del capo II – titolo III – parte I del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, emanato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 – Convalida del Sindaco e dei Consiglieri eletti sotto il profilo della insussistenza delle cause di ineleggibilità e delle condizioni di incompatibilità. Surrogazioni a norma del secondo comma dell’art. 64 e del primo comma dell’art. 45 del citato testo unico, e conseguenziali convalide – Giuramento del Sindaco (art. 50, comma 11, del t.u.o.e.l. n. 267/2000);
  • Elezione del Presidente del Consiglio comunale ai sensi dell’art. 19 dello Statuto e degli articoli 1, quarto comma, e 3 del Regolamento del Consiglio comunale;
  • Elezione dei due Vice Presidenti del Consiglio comunale;
  • Comunicazione della nomina dei componenti della Giunta (art. 46, comma 2, del t.u.o.e.l. n. 267/2000);
  • Elezione della Commissione Elettorale Comunale (articoli 12 e 13 del testo unico delle leggi per la disciplina dell’elettorato attivo e per la tenuta e la revisione delle liste elettorali, approvato con d.P.R. 20 marzo 1967, n. 223, e successive modificazioni introdotte dall’articolo 26 comma 3, della legge 24 novembre 2000, n. 340, dall’articolo 10  comma 3, della legge 21 dicembre 2005, n. 270  e dall’articolo 3-quinquies,  comma 2 del decreto-legge 3 gennaio 2006, n. 1, aggiunto dalla legge di conversione 27 gennaio 2006, n. 22);
  • Nomina di due Consiglieri comunali quali membri della Commissione per l’aggiornamento degli elenchi dei giudici popolari (art. 13 della legge 10 aprile 1951, n. 287, concernente il “Riordinamento dei giudizi di assise”).

PD Cosenza: «Da Mario Occhiuto falsità inaccettabili»

COSENZA – È ormai una vera e propria bagarre a suon di dichiarazioni quella fra  il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e Mario Oliverio e il suo PD. L’ultima in ordine cronologico è quella del PD di Cosenza che di seguito riportiamo:

«Ormai con Mario Occhiuto siamo al capovolgimento della realtà. Le sue farneticazioni hanno raggiunto un livello di falsità inaccettabile. E’ Mario Occhiuto che non vuole rispettare la legge e le sentenze della magistratura, è Mario Occhiuto che agisce nell’illegalità certificata dal TAR Calabria rispetto alla circolare veloce, è sempre Mario Occhiuto che dopo aver approvato per ben tre volte il progetto dice no alla metrotramvia. Dimentica invece, il sindaco di Cosenza, che i suoi sodali hanno distrutto la Calabria negli ultimi 5 anni, fa finta di non ricordare che i compagni del suo partito hanno massacrato, con il suo sostegno, ogni comparto e settore della Regione Calabria, tace infine sulle vicende gravissime che stanno emergendo dalle inchieste della DDA di Reggio Calabria che riguardano il vice del suo vicesindaco.
I calabresi, sono persone intelligenti e conoscono i fatti e le persone che hanno dato alla Calabria il colpo “quasi definitivo”. Farebbe bene, infine, Mario Occhiuto a rispettare le leggi e a liberare le istituzioni da una occupazione abusiva che sta producendo, con il concorso di burocrati da egli stesso nominati, guasti irreparabili. Come Partito Democratico, diciamo al Presidente della Regione Calabria di continuare con la rivoluzione gentile messa in campo in questo primo anno di Governo regionale e, di continuare a bonificare i disastri ereditati dalla giunta Scopelliti».

Cosenza, Di Natale pronto a guidare l’ente Provincia

COSENZA – C’è una lettera a firma del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli affari regionali, on. Gianclaudio Bressa, che certifica la decadenza di Mario Occhiuto dalla carica di Presidente della Provincia di Cosenza. E’ indirizzata al segretario generale dell’Ente ed al Prefetto di Cosenza affinché, nel prendere atto della sentenza del Consiglio di Stato del 7 luglio scorso, consentano al consigliere provinciale anziano, Graziano Di Natale, di esercitare il ruolo di presidente facente funzioni. Lo stesso Di Natale, che ieri sera aveva anticipato la notizia agli organi di stampa, questa mattina ha convocato i giornalisti nello storico palazzo di Piazza XV Marzo per comunicare le novità. L’esponente del Pd, accompagnato dai consiglieri provinciali Nicoletti e Pascariello, ha annunciato di voler convocare egli stesso il consiglio provinciale, per poter approvare il bilancio entro la data del 31 luglio per come previsto dalla legge. «Non è una guerra personale contro Mario Occhiuto – ha aggiunto – Ma si tratta di una battaglia per la legalità e per condurre i responsabili istituzionali al rispetto delle sentenze». Nel frattempo però Mario Occhiuto, sulla base di una norma statutaria vigente, rimane saldamente ancorato alla poltrona di Presidente ed ha addirittura convocato i comizi elettorali per il rinnovo del consiglio provinciale, indicando come data del voto il 23 ottobre.

Caos alla Provincia, Occhiuto scrive ai Ministri

«Il clima di confusione generato alla Provincia di Cosenza dalle reazioni scomposte del consigliere provinciale Graziano Di Natale, nei confronti di una sentenza che vorrebbe interpretare in molteplici modi, facendosi sponda anche attraverso illustri esponenti istituzionali colleghi di partito, rischia davvero di penalizzare il lavoro dell’amministrazione. Con disagi che, purtroppo, si ripercorreranno soprattutto sui cittadini della nostra grande Provincia». E’ quanto dichiara Mario Occhiuto, in relazione alle vicende relative alla guida dell’ente contestata, in questi giorni, da Di Natale (clicca qui per saperne di più). «Non si può sempre utilizzare la politica – ha dichiarato Occhiuto – per risolvere un fallimento elettorale. E mi pare invece che il Pd, di cui Di Natale è esponente, insieme al suo gruppo, stia utilizzando il solito metodo delle pressioni politiche per ribaltare l’esito elettorale. Che è stato chiaro e netto nella mia elezione a presidente della Provincia nel 2014, così come lo è stato nella mia elezione a sindaco di Cosenza, poche settimane fa. Ma noi ci oppporremo con tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione, a questi tentativi di usurpazione». Occhiuto, per chiarire e chiudere la vicenda ha quindi inviato una lettera al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al Ministro per gli Affari Regionali, Enrico Costa e, per conoscenza, al prefetto di Cosenza  Tomao. Occhiuto ha ricordato che lo Statuto dell’ente prevede (all’art. 32) che nei confronti del Presidente della Provincia si applichino le stesse disposizioni che riguardano i consiglieri, contemplate nell’art. 37, laddove si legge che “Non si considera cessato dalla carica il consigliere eletto o rieletto sindaco o consigliere in un comune della provincia. Non si considera altresì cessato dalla carica il consigliere decaduto a seguito dello scioglimento anticipato del Consiglio comunale di cui fa parte rieletto sindaco o consigliere in un comune della provincia nella prima consultazione utile”. Nella lettera si ribadisce, dunque, che lo Statuto provinciale prevede una condizione – affinché non si consideri decaduto dall’ente di secondo livello –  per il soggetto di primo livello, decaduto dell’ente di appartenenza per scioglimento anticipato del medesimo; e cioè la rielezione nella competizione elettorale immediatamente successiva allo scioglimento. Proprio come accaduto per Mario Occhiuto in qualità di sindaco rieletto a Cosenza, nella prima tornata utile dopo lo scioglimento anticipato.

Provincia di Cosenza, arriva la fine della disputa: la guida spetta a Graziano Di Natale

prov-csCOSENZA – Il consigliere anziano Graziano Di Natale deve assumere il ruolo di guida della Provincia di Cosenza. Lo dice la presidenza del Consiglio dei Ministri che, in risposta alle sollecitazioni avanzate da Di Natale, per il tramite del Ministero per gli Affari Regionali, ha chiarito la querelle che da diverse settimane stava tenendo banco nei vertici dello storico palazzo di piazza XV marzo.

Lo stesso Di Natale rende nota la notizia con un comunicato:

«Con provvedimento del 19/07/2016 protocollo 12858 notificatomi in data odierna, la Presidenza del Consiglio Dei Ministri è intervenuta al fine di ricondurre nei canoni della correttezza amministrativa e della legittimità amministrativa l’attività della  Provincia.

In particolare con atto indirizzato al Segretario Generale dell’Ente, al Ministero dell’Interno, al Prefetto di Cosenza ed al Consigliere Anziano Graziano Di Natale, si dispone di ricondurre l’attività amministrativa dell’Ente alla correttezza amministrativa confermando che la guida della Provincia di Cosenza spetta al Consigliere Anziano fino alle elezioni del nuovo presidente.

Con l’intervento della Presidenza del Consiglio dei Ministri si pone fine ad una telenovela che non appassionava più nessuno. D’altra parte non poteva essere diversamente stante le pronuncie del Tribunale Amministrativo e del Consiglio di Stato.

Chiedo a tutti di collaborare per ripristinare da subito la legittimità amministrativa e per condurre in maniera armoniosa la Provincia di Cosenza alle nuove elezioni del Presidente.

Non sono animato da nessuno spirito di vendetta o rivalsa ho condotto questa battaglia solo per far rispettare le sentenze dei giudici amministrativi e per garantire alla Provincia un governo legittimato ed in regola con i dettati normativi»

Domani ore 12 presso il Salone degli Stemmi conferenza stampa del consigliere anziano Presidente f.f. e dei consiglieri provinciali.

 

Provincia nel caos, Di Natale scrive al Governo

COSENZA – «Questa mattina sono state trasmesse con prot. n. 30431 del 18/07/2016 alla Segreteria Generale dell’Ente e al Prefetto della Provincia di Cosenza  le delibere del Consiglio Provinciale del 15/07/2016 con cui si è preso atto della decadenza di Mario Occhiuto da Presidente della Provincia di Cosenza». Lo afferma in una nota Graziano Di Natale, consigliere provinciale anziano il quale, in virtù della sentenza emessa dal Consiglio di Stato lo scorso 7 luglio, ritiene di avere titolo ad esercitare le funzioni di Presidente. «Allo stesso tempo ho scritto una nota urgente, prot. 30356 del 18/07/2016,  al Ministro dell’Interno, al Ministro Degli Affari Regionali e delle Autonomie, al Sottosegretario Affari Regionali ed al Prefetto di Cosenza per adottare provvedimenti urgenti, per il ripristino della legalità persistentemente violata, in coerenza con l’esigenza di tutelare il corretto funzionamento degli uffici pubblici della Provincia di Cosenza e di garantire la regolarità  dell’azione amministrativa. Con il provvedimento di ricognizione della decadenza dei dirigenti esterni e dei collaboratori esterni – spiega Di Natale – firmato nei giorni scorsi, da un primo calcolo sommario effettuato  la Provincia di Cosenza risparmierà quasi un milione di euro annui. Ho chiesto inoltre al funzionario che gestisce il sito internet dell’Ente la pubblicazione integrale della Sentenza del Consiglio Di Stato del 7/7/2016 nonché la rimozione immediata della foto dell’ ex Presidente Occhiuto. Non è possibile – conclude il consigliere – essere così spavaldi e irrispettosi delle regole democratiche. Cosenza fa parte dell’Italia, non è una repubblica a se».

Il Pd avvia la campagna d’ascolto in vista del congresso

LAMEZIA TERME (CZ) – Il Pd ha avviato la campagna d’ascolto in tutte le province calabresi, con una serie di assemblee nei territori provinciali per preparare l’Assemblea Regionale del 29 e 30 luglio prossimi. L’intento è quello di aprire il dibattito sugli argomenti che saranno al centro dell’Assemblea regionale, a partire dalla ristrutturazione e riorganizzazione del Partito ad ogni livello ma anche dall’impegno fondamentale con il Referendum per le riforme costituzionali. Si parte da Catanzaro, con la consultazione dei dirigenti e dei segretari di circolo della Federazione provinciale guidata dal segretario Enzo Bruno. L’assemblea, molto partecipata che si è tenuta all’Hotel Lamezia, è stata aperta da Giovanni Puccio, responsabile dell’organizzazione regionale. Al tavolo della presidenza il segretario provinciale del Pd di Catanzaro, Enzo Bruno, tra i presenti la senatrice  Doris Lo Moro, il deputato Sebastiano Barbanti, i consiglieri regionali Arturo Bova, Tonino Scalzo ed Enzo Ciconte. Nelle sue conclusioni, il segretario regionale Ernesto Magorno si è detto soddisfatto della partecipazione e della discussione franca svolta all’interno dell’assemblea. «Una discussione vera, sentita, per una assunzione di responsabilità collettiva ed individuale – ha affermato il segretario regionale Magorno – poiché non possiamo continuare a guardare solo alle responsabilità di chi c’è stato prima di noi, ma anche a quelle che ci portiamo davanti. In questo Paese e in questa regione c’è una questione etica e morale aperta, lo dico da tempo. Non posso quindi che condividere quanto affermato dal procuratore Gratteri in questi giorni, così come spero che la magistratura continui ad indagare e a colpire ogni sistema di potere, così come sta facendo a Reggio Calabria. Se il degrado è così ampio – ha detto ancora – la responsabilità è anche delle connivenze di chi governava in quel determinato momento. Sarebbe giusto ricominciare a costruire quel grande partito di cui il Paese ha bisogno per combattere i grumi di potere, i sistemi forti che esistono anche a Catanzaro e che proprio dal Capoluogo condizionano la politica e l’amministrazione dell’intera regione». L’invito che il segretario rivolge a tutti, quindi, è quello di fare «una grande riflessione per costruire un partito di governo forte e responsabile che esca dalle beghe territoriali e dagli individualismi». Magorno riconosce, come già fatto in sede di direzione regionale, che «le elezioni sono andate male, c’è un problema con i territori, con gli iscritti e i simpatizzanti, con le periferie. Molto deve essere fatto per rientrare in sintonia con la gente, a partire dal confronto per spiegare fino in fondo le ragioni del referendum: la Calabria, assieme alla Campania e alla Sicilia, è la regione che ha raccolto più firme. Il Sud fa la sua parte, ma al Sud si registrano i principali problemi di un partito dove i notabili, quelli che raccolgono i voti, devono fare la loro parte per il rilancio e l’unità del Partito». Nel rinviare l’ulteriore approfondimento del confronto sui temi cruciali del Pd regionale e nazionale all’assemblea regionale, Magorno ha anticipato che il 29 e 30 luglio presenterà l’Esecutivo regionale che saranno proprio i dirigenti riuniti in quella sede ad approvare.

 

 

 

Occhiuto indice le elezioni del Consiglio Provinciale

COSENZA – Mario Occhiuto raccoglie la sfida lanciata da Graziano Di Natale. Il consigliere provinciale anziano, a margine del Consiglio da lui stesso convocato. «Se davvero ritiene di essere legittimamente in carica, firmi un atto da presidente». Detto fatto. Occhiuto ha vergato il decreto con cui ha indetto per il 23 ottobre prossimo, le elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Cosenza. «Le operazioni di voto si svolgeranno dalle 8 alle 20 di domenica 23 ottobre, nella sede del Palazzo della Provincia, in piazza XV Marzo, presso il seggio elettorale, e presso le eventuali sottosezioni ubicate nelle sale appositamente allestite – recita un comunicato – I consiglieri provinciali – prosegue la nota – secondo i dettami della legge 56 del 2014, restano in carica solo due anni, contro i quattro del Presidente della Provincia. Il consiglio attualmente in carica era stato eletto il 12 e 13 ottobre del 2014, quindi in scadenza naturale nel prossimo mese di ottobre. Il corpo elettorale sarà costituito da sindaci e consiglieri, in carica alla data del 23 ottobre, dei Comuni ricadenti nel territorio provinciale di Cosenza. La presentazione della candidatura e delle liste, le operazioni di votazione e quelle di scrutinio, avverranno come previsto dalla citata legge, dalle circolari 32 e 35 del Ministero dell’Interno – Dipartimento affari territoriali e dal “Manuale operativo per la elezione di secondo grado”, adottato con delibera di giunta 174 del 25 luglio del 2014». Appresa la notizia Graziano Di Natale annuncia un esposto al Prefetto: «La nota dell’ex Presidente Occhiuto, secondo la quale avrebbe firmato un decreto per indire le elezioni, oltre ad essere un atto senza alcuna valenza giuridica, perché proveniente da soggetto senza alcun titolo, rappresenta anche un reato che non esiteremo a denunciare alla magistratura competente. Occhiuto non è nessuno se non un soggetto che le tenta tutte per rimanere a galla non capendo che sta facendo la figura di chi tenta in tutti i modi di arrampicarsi sugli specchi. Si faccia poi consigliare bene senza fare figuracce! Infatti le elezioni per il rinnovo dei consigli provinciali in scadenza per fine del mandato biennale deve tenersi entro 90 giorni dalla scadenza per fine mandato (12 ottobre 2016) e cioè entro il 10 gennaio 2017 ai sensi dell’art. 1 comma 79 lettera b) della legge 56/2014 come modificata dall’art. 1 comma 9 ter lettera a) del d.lgs 30/12/2015 n.210 convertito dalla legge 25/02/2016 n. 21. Il tutto tenendo conto dello svolgimento dello svolgimento del referendum confermativo sulla legge di revisione costituzionale, non escludendo un provvedimento legislativo di proroga del termine. Grazie a Dio Occhiuto non è il Ministro competente ma solo un soggetto che dovrebbe avere il buon senso di mettersi da parte. Al Prefetto di Cosenza chiedo di intervenire per una questione di ordine pubblico anche perché tale notizia è falsa ed infondata».