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Cosenza, la maggioranza dei consiglieri provinciali è contro Occhiuto

COSENZA – Nove consiglieri su 15 sono intervenuti questa mattina al Palazzo della Provincia di piazza XV marzo per prendere parte al consiglio provinciale convocato da Graziano di Natale in veste di consigliere anziano e quindi di presidente facente funzioni. Oltre a Di Natale erano presenti i consiglieri Iacucci, Figliuzzi, Nicoletti, Rizzo, Capalbo, Nociti, Pascarelli, Lucisano. Il fatto politico della giornata dunque, è che la maggioranza dei consiglieri hanno preso atto della decadenza di Mario Occhiuto da Presidente della Provincia di Cosenza. Quattro i punti all’ordine del giorno tra cui la presa d’atto della decadenza del Consigliere Lino Di Nardo, che sarà surrogato da Basilio Ferrari, come da ordinanza del Tribunale Di Cosenza. Discussa anche la comunicazione del Prefetto di Cosenza del 29 dicembre scorso in merito alla posizione del consigliere Lucisano, per il quale è stata votata la decadenza in virtù dello scioglimento consiglio provincialeanticipato del consiglio comunale di Rossano, nonostante lo stesso Lucisano sia stato rieletto nel civico consesso della città bizantina. Lucisano peraltro, presente alla seduta, si è astenuto. Votata anche la presa d’atto dell’ordinanza del Consiglio di Stato, quella de 7 luglio che, secondo l’interpretazione di Di Natale, gli conferisce i poteri di Presidente facente funzione. Il consiglio ha poi votato l’atto di indirizzo con il quale avviare le procedure per la indizione delle elezioni del nuovo presidente della provincia. La questione è stata affrontata sotto i due aspetti, politico e giuridico, come sottolineato nell’intervento del consigliere Franco Iacucci. La seduta si era aperta osservando un minuto di silenzio in memoria delle vittime della strage di Nizza. Un consiglio a microfoni spenti, per la mancanza dell’assistenza da parte del personale e per la mancanza dell’apporto della segreteria. Non vi è dubbio che il personale dell”amministrazione provinciale avverta il peso della diatriba. Dipendenti e cittadini subiscono il rallentamento delle attività e non possono più tollerare la mancanza di garanzia dei diritti fondamentali che minano il regolare corso di un’azione istituzionale efficiente.  «Sono contento – ha scritto Graziano Di Natale in una nota diffusa dopo la seduta del Consiglio Provinciale – perché si è fatto un passo in avanti per ristabilire le regole democratiche; voglio ringraziare tutti i consiglieri presenti perché hanno dimostrato di possedere la “schiena dritta” ed insieme a me stanno conducendo una battaglia di legalità. L’azzeramento di tutta la burocrazia in questa fase transitoria consente all’Ente di risparmiare tantissimo anche perché utilizzeremo il personale interno. Proprio sul punto stiamo da subito lavorando per pianificare la nuova dirigenza interna così da consentire alla Provincia il normale andamento amministrativo».

Fiorenza Gonzales

Cosenza, partita aperta per la presidenza del Consiglio

COSENZA – Meglio tardi che mai verrebbe da dire. C’è voluto più di un mese per condurre le verifiche sul voto amministrativo e procedere alla proclamazione degli eletti a Palazzo dei Bruzi. Nessuna sorpresa dall’Ufficio Centrale Elettorale, presieduto da Maurizio Pancaro. Adesso che la composizione del consiglio comunale è stata ufficializzata, entro la prossima settimana si procederà alla prima riunione dell’assise. Dopo la nomina dell’esecutivo, gli occhi saranno puntati sulla elezione del presidente del Consiglio. La carica, ricoperta nella passata consiliatura da Luca Morrone, è ambita da Francesco Spadafora, primo degli eletti con oltre novecento preferenze, esponente di Forza Italia. Ma il ruolo di guida dell’assise lo rivendica anche Michelangelo Spataro in ragione della lunga esperienza vantata tra i banchi del consiglio. Spataro peraltro è anche vicepresidente uscente. Non sarà facile trovare la quadratura del cerchio in seno alla maggioranza e non è escluso che dalla votazione possa venire fuori qualche sorpresa come il nome del giovane avvocato Giuseppe D’Ippolito. Con ogni probabilità l’opposizione sceglierà una donna per il ruolo di vicepresidente. Sarà quindi ballottaggio tra Francesca Cassano e Bianca Rende.

Provincia, Di Natale: «Occhiuto ospite non gradito»

Di Natale discute con dirigente Gentile per OttoetrentaCOSENZA – Che l’aria nel palazzo della Provincia di Cosenza stia diventando irrespirabile lo si è capito chiaramente questa mattina quando, per disposizioni di un non meglio specificato dirigente, i giornalisti giunti nello storico palazzo di Piazza XV marzo per seguire una conferenza stampa convocata da Graziano Di Natale, sono rimasti alla porta, costretti ad attendere che dai piani alti giungesse l’autorizzazione per lo svolgimento dell’incontro fissato alle ore 11 nella Sala degli Stemmi. Un atteggiamento ostile che ha mandato su tutte le furie l’esponente del Pd. Appena ottenuto il via libera, Di Natale ha ribadito ai cronisti di essere lui, e non Occhiuto, ad avere titolo a ricoprire la carica di Presidente della Provincia «per come sostenuto – ha affermato – da ben tre sentenze. Quella del Tar che ha stabilito la decadenza di Mario Occhiuto e la non legittimità della successiva nomina di Franco Bruno a vicepresidente, quella del Consiglio di Stato che ha rigettato anche l’appello incidentale presentato da Occhiuto, e quella del Tribunale di Cosenza che ha dato ragione a Basilio Ferrari contro Lino Di Nardo, stabilendo che una norma statutaria non può derogare ad una legge nazionale. Quando Mario Occhiuto dice di essere fuori dalla sentenza del Consiglio di Stato dice una bugia – ha sottolineato Di Natale – I magistrati amministrativi, con la sentenza del Consiglio di Stato del 7 luglioDi Natale conferenza stampa per ottoetrenta scorso, hanno respinto anche l’appello incidentale con il quale Occhiuto chiedeva di restare al suo posto in base alle norme statutariee hanno confermato la sentenza del Tar Calabria, quella che dichiarava la decadenza di Mario Occhiuto. Le sentenze possono piacere o non piacere, possono essere commentate, ma vanno rispettate – ha tuonato l’esponente del Pd – E noi continueremo la nostra battaglia affinché sia ripristinata la legalità. Occhiuto – ha chiosato Graziano Di Natale – non è il presidente della Provincia, ma un ospite non gradito. Per questo, nel momento in cui mi sono recato nell’ufficio di presidenza e l’ho trovato occupato da lui e dal suo staff, ho chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, per ristabilire la legalità. Inoltre – ha concluso – ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica allegando tutta la documentazione relativa a questa vicenda, confidando che si intervenga prontamente per ristabilire la legalità».

Salvatore Bruno

Contratti Locali di Sicurezza, sottoscritta convenzione tra Comuni e Province

CATANZARO – E’ stata sottoscritta stamane, nella Sala Oro della Cittadella – informa un comunicato dell’Ufficio Stampa della Giunta -, la convenzione tra i Comuni e le Province beneficiari e la  Regione, con la quale si finanziano le operazioni nell’ambito dei cinque Contratti Locali di Sicurezza, uno per ciascuna provincia calabrese. I Contratti Locali di Sicurezza costituiscono uno strumento operativo di attuazione della strategia di sviluppo regionale e sono finalizzati ad obiettivi di miglioramento della legalità e della sicurezza su specifici ambiti territoriali che presentano maggiori criticità. Le risorse investite sono pari a 22.735.431,99 euro.

«Si tratta di risorse comunitarie importanti, salvate e portate a buon fine – ha detto il Presidente Oliverio nell’occasione – che la Regione mette a disposizione di un numero consistente di Comuni per realizzare opere in favore della sicurezza e della legalità. Regione: prima riunione giunta in nuova sede uffici a GermanetoAttraverso questi interventi, si rafforzano la vigilanza e il controllo del territorio, si migliora l’integrazione sociale, si realizzano spazi di aggregazione. A queste risorse – ha affermato ancora –  ne seguiranno altre. Infatti, nel Patto per la Calabria, sottoscritto con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, abbiamo inserito un capitolo ad hoc che riguarda la legalità e la sicurezza, perché riteniamo che su questo versante bisogna investire e mantenere alta l’asticella. Rendere più sicure le nostre città e i nostri territori è una delle condizioni per contrastare fenomeni di devianza, criminalità e illegalità diffusa e per migliorare le condizioni di sicurezza dei cittadini».

«Si tratta, ora, di accelerare le procedure per realizzare rapidamente gli interventi da parte degli enti beneficiari» – ha affermato il Presidente rivolto ai Sindaci e agli amministratori presenti, per i quali ha voluto sottolineare l’esigenza di creare sinergie sempre più forti, anche in relazione all’entrata nella fase operativa  della Programmazione 2014/2020.

Cosenza, la Provincia, il Pd, le poltrone contese e quelle desolatamente vuote

COSENZA – Che il Partito Democratico in Calabria sia allo sbando lo si capisce anche dalla superficialità e dal pressappochismo con cui viene gestita l’immagine e la comunicazione. Oggi il segretario regionale Ernesto Magorno ha convocato una conferenza stampa urgente nella sede democrat di Viale Trieste. Solo un’ora di preavviso. Un tempo risicato, evidentemente, persino per lo stesso Magorno, di cui fino alle 12,40 non vi era neppure l’ombra. Il povero Guglielmelli è rimasto solo a barcamenarsi con i (pochi) giornalisti giunti, bontà loro, puntuali all’appuntamento, nonostante il breve tempo per organizzarsi. Peccato che abbiano trovato una sala desolatamente vuota. In calce proponiamo l’intervista realizzata con l’unico dirigente del partito presente in sede all’ora concordata (Guglielmelli per l’appunto). La questione è quella che tiene banco in questi giorni: la poltrona contesa del Presidente della Provincia abilmente sottratta al Pd da Mario Occhiuto, prima con un atto sottoscritto in extremis con cui l’architetto ha assegnato la guida dell’Ente a Franco Bruno, ora approfittando di una norma statutaria votata all’unanimità dall’intero consiglio provinciale. Sul primo atto Tar e Consiglio di Stato si sono già espressi: l’atto di nomina di Franco Bruno non è valido perché varato quando Occhiuto era già decaduto da sindaco. La norma statutaria su cui si fonda il reinsediamento del sindaco di Cosenza sarebbe già stata oggetto di giudizio da parte del Tribunale che ne avrebbe sancito la non efficacia in virtù del principio della gerarchia delle fonti. Per dirla con semplicità, la Provincia non può emendare una legge nazionale. Il problema è che il Pd doveva pensarci prima. Adesso probabilmente, per riportare il consigliere anziano Graziano Di Natale al timone dell’Ente, dovrà intraprendere un nuovo procedimento dinanzi al Tar. Messi nel sacco per due volte consecutive nell’ambito della stessa questione. Anche questi risultati, oltre a quelli elettorali, rappresentano la cartina tornasole della sciatteria con cui a queste latitudini si conduce il Partito. Ma si sa, chi va a Roma perde la poltrona…

Franco Bruno scende in campo al fianco di Occhiuto: «Graziano Di Natale smentisce se stesso»

franco brunoCOSENZA – «Esprimo il mio supporto al Presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto e alle forze di maggioranza presenti in Consiglio Provinciale, condividendo la posizione espressa dallo stesso Presidente e supportata dall’attestazione del Segretario Generale in merito alla disciplina statutaria derivante dal combinato disposto dagli artt. 32, co. 2, e 37, co. 4 dello Statuto della Provincia di Cosenza in forza del quale non si considera decaduto dalla carica di Presidente della Provincia il sindaco rieletto nel prima consultazione successiva allo scioglimento anticipato dell’ente di primo livello». È quanto dichiarato dal Consigliere provinciale delegato Franco Bruno, che afferma trattarsi di una norma – non in contrasto con la Delrio, ma anzi frutto di una interpretazione costituzionalmente conforme della medesima legge – fortemente voluta e proposta da quello stesso Consigliere Di Natale che oggi la osteggia, nella qualità di membro della Commissione Statuto, poi votata all’unanimità dalla Commissione, dal Consiglio Provinciale e dalla Conferenza dei Sindaci.

«Una norma – osserva Bruno – proposta da Graziano Di Natale al fine di meglio specificare la normativa della Legge Delrio».

Detto questo, Franco Bruno precisa che «la Sentenza del TAR Calabria – della quale il Consiglio di Stato ha al momento solo negato la sospensiva, ma non trattata nel merito – si occupa soltanto della nomina del Vice Presidente in quel preciso momento storico, ma da nessuna parte cita Di Natale quale reggente dell’Ente Provincia e anzi leggendone il testo il Consigliere anziano sembrerebbe essere Pino Capalbo. Del resto, a voler ragionare in punto di diritto né la Legge Delrio né lo Statuto della Provincia prevedono la figura del Consigliere anziano. Una figura che per essere ritrovata occorre risalire al vecchio regolamento, naturalmente non più in vigore, laddove era previsto che a presiedere la prima riunione del Consiglio neo-eletto doveva essere il Consigliere anziano. Ma stiamo parlando dell’epoca, preistorica, in cui non c’era ancora l’elezione diretta dei Sindaci e dei Presidenti di Provincia e comunque valeva esclusivamente per la prima seduta del Consiglio Provinciale. Nella denegata ipotesi di decadenza del Presidente della Provincia – continua Bruno – occorrerebbe quindi trovare all’interno del TUEL (Testo Unico Enti Locali) una similitudine che può rinvenirsi solo nella figura dell’Assessore Anziano delle vecchie Giunte, persona dunque di fiducia del Presidente e facente parte della maggioranza consiliare. Ma vi è di più. Per affidare l’incarico di Presidente f.f. la ricerca deve essere necessariamente circoscritta a Consiglieri Provinciali Sindaci, quindi giammai Graziano Di Natale che Sindaco non è. Gli unici Consiglieri che allo stato attuale potrebbero essere chiamati a farlo, dunque, secondo il Consigliere delegato Bruno sarebbero i due Sindaci Pasquale Lamboglia e Gianfranco Ramundo, espressione fiduciaria del Presidente Occhiuto e anche Sindaci.

È a tutti chiaro – conclude Franco Bruno – che il Consigliere Di Natale tenta di andare oltre la sentenza ai propri fini».

Dichiarazione Gratteri, Magorno: «La Calabria merita una classe dirigenziale onesta»

Ernesto-MagornoCATANZARO – «La Calabria merita una classe dirigente preparata, onesta e competitiva che metta al centro della gestione della Pubblica amministrazione il bene comune e gli interessi della comunità. Non possiamo che condividere quanto affermato da Nicola Gratteri, neo procuratore della Repubblica di Catanzaro». E’ quanto afferma il segretario regionale del Partito democratico, on. Ernesto Magorno. «Ma “cambiare” nel senso di “riformare” la macchina amministrativa nella sua complessità – continua Magorno – non è cosa semplice ma va fatta con decisione. La classe dirigente che incarna il cambiamento è quella che premia competenze ed intelligenze e combatte il decadentismo di idee, valori ed etica a favore di una gestione virtuosa della pubblica amministrazione. Una classe dirigente illuminata è quella che, in ogni settore, cerca di capire cosa non è andato per il verso giusto e come si possa rilanciare la propria azione politico-amministrativa. E’ una questione di responsabilità. In questa direzione molto è stato fatto. Basti pensare – dice ancora Magorno – ad uno degli obiettivi raggiunto dal presidente della Regione, Mario Oliverio, in questo anno e mezzo di legislatura: il rinnovamento dell’apparato burocratico, una assoluta novità per il nostro ente regionale. Molto è stato fatto, e molto altro deve essere realizzato nella direzione della costruzione di una classe dirigente all’altezza delle sfide che abbiamo davanti per fare della Calabria una regione al passo con l’Europa, capace di essere da traino ad un Paese che ha bisogno delle sue potenzialità per tornare grande: è necessario fare i conti con incrostazioni e sistemi centrati su improduttività e clientele assunti a consuetudine. Il Pd calabrese non abdica alla responsabilità di partito di governo: è pronto a fare la propria parte con coraggio per il cambiamento di cui la Calabria ha bisogno per guardare al futuro con fiducia, costruendo un percorso virtuoso capace di tirare fuori la nostra regione dalle secche del malaffare».

«Quello del rinnovamento della classe dirigente calabrese – ha concluso Magorno – sarà uno dei grandi temi che sarà approfondito nell’assemblea regionale del 28 e 29 luglio, una vera e propria assise organizzativa con tutti i segretari di circolo».

Palazzo dei Bruzi, prima riunione di giunta

COSENZA – Priorità amministrative, attività da portare a compimento e nuove azioni a cui dare slancio in ogni ambito della gestione urbana: è durata due ore e mezza a Palazzo dei Bruzi la prima seduta di Giunta presieduta da Mario Occhiuto. Al tavolo, con il sindaco, presenti il vicesindaco e assessore alle relazioni istituzionali con l’Unione Europea, Jole Santelli, e tutti gli assessori dell’esecutivo tranne Vittorio Sgarbi. Ognuno ha esposto in merito alle proprie deleghe un dettagliato piano sullo stato delle cose. Dal welfare alla riqualificazione urbana, passando per la crescita economica, le pari opportunità, il turismo, i grandi eventi, la sostenibilità ambientale la manutenzione, eccetera, Occhiuto ha avuto con i suoi più stretti collaboratori di governo un approfondito confronto, stimolando l’impegno in avvio di consiliatura, secondo un energico lavoro di squadra e individuale per quanto attiene alle rispettive competenze.

Mario Occhiuto replica: «La legge è dalla mia parte, resterò al mio posto»

COSENZA – Arriva la risposta di Mario Occhiuto alla rivendicazione di Graziano Di Natale il quale, forte di un pronunciamento del Consiglio di Stato, ha chiesto di essere reintegrato alla presidenza della Provincia di Cosenza in qualità di consigliere anziano. «In relazione agli effetti del giudizio amministrativo, sulla legittimità della nomina a Vice Presidente in favore del Consigliere Provinciale Francesco Bruno dell’8 febbraio 2016 – scrive Occhiuto in una nota – si fa presente che i due provvedimenti giurisdizionali, nella specie sia la sentenza n. 386 TAR Catanzaro, che l’Ordinanza Cautelare del 7 luglio 2016 resa nell’ambito del proc. 4188/16 Consiglio di Stato, non vertono sulla questione e sugli effetti della mia avvenuta rielezione quale sindaco di Cosenza in data 5 giugno 2016, ma si limitano a decretare la nullità della suddetta nomina». Il presidente Occhiuto precisa che la sentenza del Consiglio di Stato nulla specifica in merito agli effetti della sua avvenuta rielezione a sindaco che, come da Statuto, lo riconferma anche alla guida dell’ente provinciale. «La situazione – prosegue il comunicato – è contemplata negli artt. 32 e 37 dello Statuto della Provincia di Cosenza, approvato all’unanimità con delibera consiliare n. 1 del 12-01-15 ed adottato dall’Assemblea dei Sindaci in data 01-09-15, tuttora in vigore senza alcuna modifica successiva e mai impugnato. Tali articoli prevedono che “non si considera decaduto il rieletto nella prima consultazione successiva allo scioglimento anticipato dell’ente di primo livello. Pertanto Mario Occhiuto – si conclude la nota – deve considerarsi il Presidente della Provincia di Cosenza, così come correttamente attestato nell’atto n. 23902 del 10 giugno 2016 a firma del Segretario Generale».