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Coronavirus, Casali del Manco conta un’altra vittima

“Altro dolore sulla nostra piccola grande comunità casalina: anche oggi questo tremendo virus sottrae all’affetto dei suoi cari e di noi tutti un altro nostro concittadino, che alloggiava presso Villa Marta, a Spezzano della Sila”. A scriverlo su Facebook è il Comune di Casali del Manco, annunciando la dipartita di Nicola Altimari dopo aver contratto il coronavirus. 

“Ci stringiamo al dolore della famiglia, consapevoli che qualsiasi parola non potrà mai colmare il vuoto prodotto da un distacco così improvviso e crudele. La convinzione, tuttavia, è che si può sconfiggere questa pandemia solo con la collaborazione di tutta la cittadinanza, rispettando ogni regola in ambito igienico-sanitario, per il bene nostro e di chi ci sta accanto”.

“Un sereno abbraccio a tutti voi, in modo particolare a quanti stanno sperimentando sulla propria pelle quanta sofferenza produce questo virus subdolo e meschino”, conclude la nota dell’amministrazione. 

Covid, grave emergenza all’Annunziata: Occhiuto chiede intervento dell’esercito. Lunedì scuole chiuse

“La situazione non è più sostenibile e richiede soluzioni immediate e non più rinviabili. Sono circa una cinquantina i pazienti positivi al covid ammassati nei locali del Pronto soccorso e nelle ambulanze. Occorre, pertanto, pensare seriamente all’intervento dell’esercito con l’allestimento di un ospedale da campo”.

Lo ha affermato il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, molto preoccupato per le condizioni in cui versa l’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, travolto dall’epidemia di Covid-19.

“I medici e gli infermieri – ha sottolineato Occhiuto in una dichiarazione -mi segnalano gravissime difficoltà. Ecco perché ritengo che sia importante l’intervento dell’esercito. Oppure – ha detto ancora Occhiuto – bisogna  ragionare sull’utilizzo dei locali dell’Inrca, struttura sanitaria che potrebbe rivelarsi utilissima in questa fase”.

Il Sindaco di Cosenza, dopo un confronto con il dirigente regionale Antonio Belcastro, ha annunciato di essere, inoltre, pronto, da lunedì prossimo, a chiudere le scuole per procedere alla loro sanificazione, in attesa che la Regione e le Asp si organizzino per processare i tamponi e consentire ai ragazzi della scuola primaria di riprendere le lezioni in presenza. Il Sindaco Occhiuto ha sottolineato che “non possono essere i ragazzi a pagare per le inefficienze di altri” e Belcastro ha rassicurato il primo cittadino sulla tempestività delle operazioni. “Le materne, elementari e le prime medie –ha annunciato Occhiuto – rimarranno chiuse per sei giorni. Resteranno aperti gli asili nido”.

Coronavirus, in Calabria nuova impennata di casi: +426

CATANZARO – In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 307.797 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 310.924 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 9119 (+ 426 rispetto a ieri), quelle negative 298.678.

Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Cosenza: CASI ATTIVI 2016 (96 in reparto; 2 in terapia intensiva, 1918 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 693 (633 guariti, 60 deceduti).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 984 (69 in reparto; 13 in terapia intensiva; 902 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 421 (377 guariti, 44 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 386 (28 in reparto; 358 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 179 (173 guariti, 6 deceduti). – Vibo Valentia: CASI ATTIVI 224 (13 ricoverati , 211 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 127 (119 guariti, 8 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 2.683 (92 in reparto; 6 in terapia intensiva; 2.585 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 1011 (973 guariti, 38 deceduti).

– Altra regione o stato estero: CASI ATTIVI 267 (267 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 128 (127 guariti, 1 deceduto). 

I casi confermati oggi sono così suddivisi:

Cosenza 109 , Catanzaro 71, Crotone 13, Vibo Valentia 32, Reggio Calabria 201. Altra Regione o stato estero 0.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 307.

Coronavirus, in Calabria +376 casi rispetto a ieri

CATANZARO – In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 304.484 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 307.611 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 8.693 (+376 rispetto a ieri), quelle negative 295.791.

Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Cosenza: CASI ATTIVI 1.907 ( 96 in reparto; 2 in terapia intensiva, 1809 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 693 (633 guariti, 60 deceduti).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 915 (70 in reparto; 11 in terapia intensiva; 834 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 419 (375 guariti, 44 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 373 (24 in reparto; 349 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 179 (173 guariti, 6 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 192 (12 ricoverati ,180 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 127 (119 guariti, 8 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 2.483 (84 in reparto; 5 in terapia intensiva; 2.394 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 1010 (973 guariti, 37 deceduti).

– Altra Regione o stato Estero: CASI ATTIVI 267 (267 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 128 (127 guariti, 1 deceduto).

I casi confermati oggi sono così suddivisi:

Cosenza 78 , Catanzaro 84, Crotone 35, Vibo Valentia 13, Reggio Calabria 166. Altra Regione o stato estero 0.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 159 .

Cosenza, tende davanti al Pronto Soccorso per accogliere pazienti Covid in attesa di ricovero

COSENZA – Il Comune di Cosenza ha allestito due tende davanti al Pronto Soccorso dell’Ospedale per accogliere i pazienti in attesa di ricovero.

«Mi rendo conto che – scrive il sindaco Mario Occhiata – non è il momento delle polemiche, ma quello di lavorare in modo sinergico e costruttivo. E infatti, dopo il sopralluogo che ho effettuato ieri in Ospedale e dopo un proficuo scambio di opinioni sia con il commissario straordinario Panizzoli che con il direttore sanitario facente funzioni, Francesco Zinno, abbiamo fatto montare questa mattina dalla Protezione civile comunale le due tende destinate alla prima accoglienza dei pazienti in attesa del triage al Pronto soccorso e dell’eventuale ricovero nei reparti. Resta, però, il fatto che oggi, rispetto a ieri, sono aumentati i pazienti in attesa nella sezione Covid del Pronto soccorso. Ieri erano 20, oggi sono circa 30 e molti di loro sono le stesse persone che avevo già visto stazionare ieri quando mi sono recato nella struttura ospedaliera. E’ una situazione tragica alla quale bisogna porre rimedio al più presto e senza indugi».

«Il Comune sta facendo la sua parte – prosegue il sindaco -. Nelle ultime settimane abbiamo messo a disposizione gli spazi comunali di via degli Stadi per l’USCA (l’Unità Speciale di Continuità Assistenziale), abbiamo lanciato il progetto di un servizio a supporto dei medici di medicina generale per mettere a loro disposizione auto in sicurezza e dispositivi di protezione individuale e ieri ho firmato l’ordinanza contingibile ed urgente con la quale ho intimato al legale rappresentante pro tempore dell’Azienda Ospedaliera, di provvedere, immediatamente, al reclutamento, a tempo determinato, di nuovo personale sanitario».

Infine: «Noi ce la stiamo mettendo tutta, ma l’ordinanza deve essere rispettata perché è un provvedimento che vuole rispondere in maniera efficace alle carenze di personale sanitario, ma che tiene in debita considerazione anche lo stress psico-fisico cui il personale in organico è sottoposto, a causa degli enormi carichi di lavoro di questo particolare e difficilissimo momento. Ora, chi è deputato a dare seguito alla mia ordinanza provveda con fatti concludenti e con solerzia, evitando ogni tipo di insabbiamento per inerzia amministrativa».

Coronavirus, in Calabria ancora nuovi positivi sopra quota 400

CATANZARO – Il bollettino regionale del 10 novembre:

In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 301.133 soggetti per un totale di tamponi eseguiti pari a 304.240 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 8.317 (+409 rispetto a ieri), quelle negative 292.816.

Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Cosenza: CASI ATTIVI 1.832 (100 in reparto; 3 in terapia intensiva, 1.729 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 690 (633 guariti, 57 deceduti).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 860 (70 in reparto; 11 in terapia intensiva; 779 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 390 (347 guariti, 43 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 338 (24 in reparto; 314 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 179 (173 guariti, 6 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 179 (8 ricoverati ,171 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 127 (119 guariti, 8 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 2.371 (81 in reparto; 5 in terapia intensiva; 2.285 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 956 (920 guariti, 36 deceduti).

– Altra Regione o stato estero: CASI ATTIVI 267 (267 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 128 (127 guariti, 1 deceduto). 

I casi confermati oggi sono così suddivisi:

Cosenza 110, Catanzaro 44, Crotone 34, Vibo Valentia 19, Reggio Calabria 202. Altra Regione o stato estero 0.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 206. 

Ordinanza Spirlì: incremento di 234 posti letto Covid più 10 di terapia intensiva

CATANZARO – Il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, ha firmato oggi l’ordinanza n. 85 che prevede la conversione di posti letto di area medica in posti letto Covid-19.Il provvedimento prevede un incremento pari a 234 posti letto Covid più altri 10 di terapia intensiva.

L’ORDINANZA

L’ordinanza nasce anche in seguito alla presa d’atto «dell’inerzia del commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario nell’attuazione delle misure e degli interventi ricadenti in capo alla sua esclusiva competenza». Nello specifico, il provvedimento – fortemente voluto dal presidente Spirlì – dispone: che nell’area nord della regione, per le strutture di Rogliano, Rossano Corigliano-Rossano e Paola-Cetraro, sia realizzata una riconversione di 74 posti letto di degenza ordinaria e l’attivazione di 10 posti letto di terapia intensiva, Covid-19 dedicati; che nell’area sud, per la struttura di Gioia Tauro, sia realizzata la riconversione dei posti letto attraverso la previsione di 40 posti letto Covid-19; che nell’area centro, per la struttura di Soveria Mannelli, sia realizzata una riconversione di 20 posti letto Covid; la riqualificazione e adeguamento della struttura “Villa Bianca” – già sede del Policlinico universitario di Catanzaro – per la realizzazione di 100 posti letto Covid.Spirlì ordina, inoltre, che le Aziende sanitarie e ospedaliere cui afferiscono tali strutture avviino, entro 5 giorni dalla pubblicazione del provvedimento, «le procedure per l’adeguata sistemazione dei plessi ospedalieri da convertire in ospedali Covid-19» e che degli adempimenti posti in essere «si debba dare tempestiva informazione all’Unità di crisi regionale». In caso di inadempienza nei termini stabiliti, «si procederà all’adozione di provvedimenti sostitutivi regionali, sotto il coordinamento della Protezione civile».

SPIRLÌ: «CALABRIA NON PUÒ PIÙ ASPETTARE»

«La Calabria – spiega Spirlì – non poteva più aspettare: la lentezza e l’inadeguatezza dei commissari di Governo, e il mancato controllo da parte degli organi superiori, non potevano dettare i tempi e il passo al contrasto al Covid 19 in Calabria». «Ho preso questa decisione – dice ancora il presidente ff – perché la ritengo l’unica da assumere in momenti come questo. Non possiamo permetterci il tempo delle riunioni, dei confronti e delle proposte: la gente ha bisogno di certezze. Le preoccupazioni e le ansie aumentano quando i rappresentanti del popolo dimostrano incertezze e dubbi. Credo che 234 posti di degenza ordinaria e 10 posti in terapia intensiva, che si sommano a quelli che in questi giorni – grazie alla precedente ordinanza – le Asp e le Aziende ospedaliere hanno attivato, possano essere già un numero tranquillizzante. Questo è il primo passo di un nuovo sentiero. Noi non molliamo, saremo a fianco dei calabresi a prescindere dalle appartenenze politiche e partitiche e al di là degli attacchi mediatici». «Lavoriamo e non perdiamo tempo in pettegolezzi da social o in strane scritture di stampa provocatrice. Mi auguro – conclude Spirlì – che nei calabresi possa crescere la fiducia in chi li rappresenta, perché noi non indietreggiamo davanti a nessuno. Adesso, però, la cosa più importante è che, con il nostro comportamento controllato e misurato, e utilizzando sempre tutti i dispositivi di sicurezza che ci sono indicati dalle autorità sanitarie (mascherine, distanziamento, detersione costante delle mani), i calabresi restino uniti perché solo insieme ce la faremo».

Cdm rinvia elezioni regionali fra febbraio e aprile

CATANZARO – Il Consiglio dei ministri ha deciso il rinvio, causa emergenza Covid, delle elezioni Regionali in Calabria. La tornata elettorale, necessaria dopo la morte della presidente Jole Santelli, è prevista quindi tra il 10 febbraio e il 15 aprile 2021.

La norma sul rinvio delle elezioni sarà inserita nel decreto Calabria sul commissariamento della sanità. Le elezioni si sarebbero dovute tenere entro 60 giorni dal congedo del Consiglio regionale, previsto per domani. 

Coronavirus, in Calabria superati i 400 nuovi casi giornalieri

CATANZARO – Sono 442 i nuovi contagi da Covid-19 nel bollettino regionale del 9 novembre. 

In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 298.062 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 301.158 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 7.908 (+443 rispetto a ieri), quelle negative 290.154.

Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute.Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Cosenza: CASI ATTIVI 1.723 (97 in reparto; 3 in terapia intensiva, 1623 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 689 (633 guariti, 56 deceduti).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 817 (60 in reparto; 8 in terapia intensiva; 749 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 389 (347 guariti, 42 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 304 (20 in reparto; 284 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 179 (173 guariti, 6 deceduti).-

Vibo Valentia: CASI ATTIVI 161 (9 ricoverati ,152 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 126 (119 guariti, 7 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 2.173 (70 in reparto; 5 in terapia intensiva; 2.098 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 952 (920 guariti, 32 deceduti).

– Altra Regione o stato estero: CASI ATTIVI 267 (267 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 128 (127 guariti, 1 deceduto).

I casi confermati oggi sono così suddivisi:

Cosenza 199, Catanzaro 18, Crotone 48, Vibo Valentia 5, Reggio Calabria 173. Altra Regione o stato estero 0.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 418.

Deputati M5S Calabria chiedono la revoca di Zuccatelli

CATANZARO – «Dopo un sofferto confronto istituzionale durato un’intera giornata, a seguito della bufera che ha travolto il generale Saverio Cotticelli, non possiamo che prendere le distanze dalla nomina di Giuseppe Zuccatelli come commissario straordinario della sanità calabrese che ha creato grande imbarazzo tra noi portavoce del Movimento 5 Stelle». E’ quanto si legge in una nota che porta la firma, rispettivamente, dell’europarlamentare, dei parlamentari e dei consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle Granato, Auddino, Abate, Scutellà, Barbuto, Sapia, Melicchio, Corrado, Ferrara, Marasco, Giorno, Anselmo, Santoro, Gioè, che definiscono la nomina di Zuccatelli «inopportuna» e «un’inaccettabile beffa per i cittadini» e auspicano che il ministro alla Salute Roberto Speranza ed il premier Giuseppe Conte «accolgano la nostra proposta di revoca della nomina di Zuccatelli con effetto immediato».