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Cosenza, incomprensioni tra vicesindaco e Giunta. Il sindaco revoca la nomina alla Funaro

” L’ultima riunione di Giunta – dichiara il sindaco Franz Caruso – che abbiamo svolto nella giornata di ieri rappresenta uno spartiacque nella nostra esperienza amministrativa: è stato approvato il primo bilancio che si può effettivamente ascrivere alla responsabilità del nostro esecutivo. Dal momento dell’insediamento ad oggi abbiamo dovuto sopportare il peso di dover assumere un complesso di misure finalizzate al risanamento e alla fuoriuscita del Comune da una indescrivibile e pesante crisi finanziaria, ereditata dalla gestione del pregresso decennio. Il periodo trascorso dall’ elezioni ad oggi è stato caratterizzato da un percorso amministrativo arduo e difficile che ha segnato momenti di gratificazione e soddisfazione per il lavoro che collettivamente, come Giunta, abbiamo svolto, ma anche situazioni difficili dovute probabilmente ad incomprensioni o a posizionamenti che si  sono posti, di fatto, in contrasto con la volontà di affermare una netta discontinuità con l’amministrazione precedente.

L’assenza del vicesindaco Maria Pia Funaro  alla riunione di ieri  è stata la manifestazione più evidente di come ,ormai, da più tempo la stessa sta interpretando una funzione non coerente verso l’ impegno programmatico e la necessità di una intensa operatività amministrativa, che, soprattutto in questa fase, è richiesta ad ognuno di noi, per poter essere all’ altezza delle aspettative che i cittadini hanno riposto nel mandato elettorale che ci è stato affidato.

La revoca della nomina di  Maria Pia Funaro di componente della Giunta comunale, dunque, è dettata  unicamente da queste ragioni. L’impostazione che in questi mesi passati abbiamo dato alla nostra azione amministrativa richiede oggi un cambio di passo. È richiesta una accelerazione affinché si possa portare a compimento nell’ arco della consiliatura l’effettivo processo di riorganizzazione e cambiamento della città che abbiamo avviato. Appena dopo l’approvazione del bilancio preventivo da parte del Consiglio comunale, nei prossimi giorni, intendo aprire un confronto con tutte le forze della maggioranza consiliare con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza di una nuova fase ma soprattutto con l’intento di dover realizzare con efficacia la concretizzazione di un percorso finalizzato a cambiare il volto della città”.

Elisoccorso di Cosenza, servizio sospeso. Il sindaco al governatore Occhiuto: “ci dica la verità”

Il sindaco Franz Caruso ha inoltrato questa mattina, al Presidente della Regione Calabria e commissario ad acta alla sanità calabrese, Roberto Occhiuto, una richiesta di chiarimento sulla vicenda dell’Elisoccorso di Cosenza, balzata ieri pomeriggio agli onori della cronaca a seguito della denuncia del gruppo del PSI in Consiglio Comunale di Palazzo dei Bruzi.

“Il gruppo consiliare del Psi a Palazzo dei Bruzi – scrive il sindaco Franz Caruso al Presidente Roberto Occhiuto -ha sollevato la questione relativa alla sospensione, da circa dieci giorni, del servizio di elisoccorso a Cosenza. Notizia confermata, a stretto giro di posta, da alcuni organi di stampa che aggiungono alla già drammatica vicenda, ulteriori elementi di biasimo. Mi riferisco al fatto che, sempre a detta dei succitati articoli di stampa, gli operatori in servizio alla base sita a  Cannuzze di Zumpano, che ogni giorno rischiano la propria vita nel portare avanti la loro missione di salvarne altre, non sono neanche informati di quanto accade e si recano, da giorni, regolarmente ad espletare i turni loro assegnati aspettando invano, pare, l’arrivo del velivolo.

 Per come Lei potrà convenire con me, questa vicenda deve essere chiarita immediatamente e con certezza. Le chiedo, pertanto, nella mia qualità di Sindaco della città capoluogo di provincia, a cui è stato sottratto da dieci giorni un servizio essenziale per interventi di emergenza/urgenza salvavita, di sapere se ciò risulta vero o meno. Se la notizia dovesse essere veritiera Le chiedo, nella sua qualità di Presidente della Regione Calabria e di Commissario ad acta alla sanità regionale, di conoscerne le motivazioni ed il perché non è stata tempestivamente informata l’opinione pubblica e, soprattutto, gli operatori dell’elisoccorso in servizio alla base  di Cannuzze di Zumpano che risulterebbero mortificati nella loro dignità professionale oltre che umana.

Tanto ho ritenuto necessario sottoporre alla Sua attenzione, richiedendo risposte certe ed immediate a beneficio della collettività cosentina tutta, a garanzia ed a tutela del diritto alla salute dei cittadini che non possono vedersi privati di un servizio fondamentale qual è appunto l’elisoccorso”.

Cosenza, arrestata coppia di ladri incubo di cittadini e commercianti in città

COSENZA – Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, 29 settembre 2023, personale della Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta da Mario Spagnuolo, nei confronti di un uomo e di una donna, conviventi, entrambi pregiudicati, responsabili, in concorso, di furto e danneggiamento aggravato, incendio e ricettazione, in danno di privati ed operatori commerciali del capoluogo.

I numerosi colpi messi a segno dalla coppia non solo hanno destato particolare allarme nella collettività, ma hanno causato ingenti danni, soprattutto ai soggetti colpiti dagli episodi incendiari, costringendo talvolta gli operatori commerciali a sospendere l’attività lavorativa per avviare costose riparazioni

In particolare, a seguito delle numerose denunce presentate in Questura, personale della
Squadra Mobile di Cosenza, coordinato e diretto dalla locale Procura della Repubblica, avviava una serie di attività che permetteva di ricostruire la dinamica dei vari eventi ma soprattutto di identificare gli autori dei reati.

Il lavoro certosino e scrupoloso degli investigatori, che non hanno trascurato alcun dettaglio, ha consentito di ricondurre gran parte degli eventi presi in esame, ad un’unica matrice criminale, valutato anche il modus operandi dei malfattori. Centinaia sono stati i fotogrammi, estrapolati dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza privati e di città, visionati ed analizzati dai poliziotti che in tutte le occasioni hanno riconosciuto la coppia all’atto di compiere il reato, in una circostanza, determinante è stato anche il contributo degli operatori della Polizia Scientifica.

Raccolti tutti gli elementi, è stato possibile attribuire ai due arrestati la responsabilità di ben 5 danneggiamenti, anche a mezzo incendio, e di 5 furti perpetrati dalla coppia in danno di privati e di esercizi commerciali con sede in città, avvenuti tra il mese di novembre del 2022 e lo scorso mese di luglio, il tutto compendiato in una corposa e dettagliata informativa finale consegnata alla Procura della Repubblica di Cosenza, che ha avanzato ed ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari il provvedimento della custodia cautelare in carcere.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto in carcere mentre alla donna il provvedimento è stato notificato presso la struttura carceraria dove si trova già ristretta, in quanto detenuta per altra causa.

Violenze sessuali su pazienti oncologici: arrestato infermiere all’ospedale ‘De Lellis-Ciaccio’

CATANZARO – La Guardia di Finanza di Catanzaro, al termine di un’indagine della Procura ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro a carico di un infermiere in servizio al Presidio Ospedaliero “De Lellis” della città capoluogo per violenza sessuale nei confronti di numerosi di pazienti oncologici.

Nel corso delle indagini, svolte dalle Fiamme Gialle, sono state sentite diverse testimonianze che hanno confermato la sussistenza dei comportamenti dell’indagato, che avrebbe abusato delle condizioni fisiche e psichiche dei pazienti, affetti da gravi malattie oncologiche, costringendoli a subire atti sessuali contro la loro volontà, nello svolgimento del proprio servizio.

Numerosi sono stati gli episodi che si sarebbero consumati nell’arco di circa un anno dentro le mura del presidio ospedaliero De Lellis Ciaccio di Catanzaro: infatti le risultanze investigative emerse hanno consentito di delineare un composito quadro contraddistinto da svariati episodi lesivi della sfera personale altrui.

Chiedeva 1000 euro al mese e in cambio offriva ‘protezione’: in arresto 37enne di Cosenza

ROMA – I carabinieri della Stazione Roma Prenestina hanno arrestato un 37enne originario di Cosenza, con precedenti, indiziato del reato di estorsione. L’uomo, da oltre un anno, vantando un fantomatico lungo curriculum criminale, a seguito di reiterate minacce e offerte di “protezione” a un’associazione culturale nei pressi di villa Gordiani, avrebbe ottenuto dal presidente della stessa, un 40enne anche lui di Cosenza, numerose somme di denaro, ancora in corso di quantificazione.

Le indagini sono scattate dopo la denuncia della vittima che ha raccontato di essere provato dalle continue richieste del 37enne, suo conoscente da anni. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, l’indagato avrebbe preteso 1.000 euro al mese per garantire l’incolumità dell’associazione, millantando rapporti con personaggi della criminalità in zona Torrevecchia.

Ieri mattina, indagato e vittima avevano concordato un incontro all’interno dello scalo ferroviario Roma Tiburtina per lo scambio di denaro: quando il 37enne ha intascato 200 euro in contanti e una carta PostePay ad acconto della “rata” mensile, i Carabinieri sono intervenuti bloccandolo. L’arresto è stato convalidato dal Tribunale che ha disposto per l’uomo il divieto di dimora nel comune di Roma, con immediato allontanamento.

Corigliano, morto Cosimo Costa: il commerciante vittima di un brutale pestaggio a giugno

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Ad oltre tre mesi dal brutale pestaggio a calci e pugni, si è spento in una clinica del Cosentino, Cosimo Costa, proprietario di un negozio di frutta e verdura allo Scalo di Corigliano. A luglio, i carabinieri arrestarono il presunto autore del pestaggio, S.L., pregiudicato 44enne coriglianese.

Sul corpo di Costa sarà eseguito l’esame autoptico per accertare se il decesso possa essere legato alle conseguenze dell’aggressione subita nella notte tra l’8 e il 9 giugno scorsi a poche centinaia di metri dalla sua attività. Dopo un primo ricovero all’ospedale Annunziata di Cosenza, e venti giorni di coma, l’uomo si era ripreso. Quella notte si presentò al Pronto Soccorso dell’ospedale di Corigliano, dichiarando di essere caduto.

Bimbo di un anno morto all’Annunziata: la Procura di Cosenza apre un’indagine

COSENZA – La Procura della Repubblica di Cosenza ha aperto un fascicolo di indagine sulla morte del piccolo di 15 mesi, di Cassano allo Ionio, Domenico Di Cicco deceduto all’Annunziata di Cosenza lo scorso 12 settembre, per le conseguenze di una gastroenterite. Disposto il sequestro delle cartelle cliniche e anche dell’esame autoptico al fine di accertare le cause della morte e valutare se vi siano eventuali responsabilità. Intanto il fratellino di 5 mesi è ancora ricoverato in gravi condizioni di salute all’ospedale Bambino Gesù di Roma.

I due fratellini, il 12 settembre scorso, erano arrivati in ospedale a Cosenza con febbre alta e in condizioni molto critiche. Dai primi accertamenti sanitari, il decesso del piccolo potrebbe essere di origine batterica: tra le ipotesi, l’ingerimento di acqua da un pozzo di proprietà della famiglia.

Dramma a Verbicaro, trovato il cadavere di un anziano nella sua casa: era morto da diversi giorni

VERBICARO (CS) – È stato trovato senza vita nella sua abitazione a Verbicaro, C.E., di 76 anni, che viveva da solo. L’anziano potrebbe essere deceduto nel fine settimana per cause naturali. A dare l’allarme è stato un familiare che non riusciva a mettersi in contatto con lui ed è partito l’intervento dei Vigili del Fuoco i quali, hanno aperto la porta d’ingresso e trovato l’uomo senza vita. I funerali dell’uomo si terranno oggi alle ore 16.30, presso la Chiesa del Sacro Cuore di Verbicaro.

Gratteri nominato procuratore della Repubblica di Napoli

Nicola Gratteri, classe 1958, di Gerace (RC), é il nuovo procuratore della Repubblica di Napoli. L’attuale capo dei pm di Catanzaro, incarico che detiene dall’aprile 2016, è stato nominato alla guida della Procura più grande d’Italia a maggioranza dal Plenum del Csm.

Il posto di procuratore di Napoli era scoperto da quasi un anno e mezzo, da quando cioè Giovanni Melillo lo aveva lasciato per assumere l’incarico di capo della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.

Gratteri ha ottenuto 19 voti, a differenza degli 8 andati alla procuratrice aggiunta di Napoli Rosa Volpe, che per un anno ha diretto, in qualità di “reggente”, la Procura partenopea, e i 5 per il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato.
A favore di Gratteri hanno votato il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, il Pg della Cassazione Luigi Salvato, i laici di centro-destra, il laico di Italia Viva Ernesto Carbone, i consiglieri di Magistratura Indipendente, l’indipendente Andrea Mirenda e il togato di Unicost Antonino Laganà, mentre il resto del gruppo ha sostenuto Amato. Determinante per la prevalenza sugli altri candidati l’ampia e profonda esperienza maturata da Gratteri nel contrasto ai fenomeni di criminalità organizzata, nella sua dimensione nazionale e transnazionale, che con centinaia di rogatorie lo ha portato a instaurare rapporti con procure di tutto il mondo . Un impegno che anche portato alla cattura di circa 140 latitanti, alcuni dei quali inseriti nella lista dei 30 più pericolosi.
    Nel corso del dibattito che ha preceduto il voto non non sono mancate critiche al modo di Gratteri di interpretare il ruolo di procuratore, critiche espresse da chi ha sostenuto gli altri candidati, ed metodo con cui intende operare alla procura di Napoli, illustrato in occasione della sua audizione al Csm.

Paziente morto in ospedale dopo un esame con mezzo di contrasto. Asp avvia le indagini

L’uomo è morto all’ospedale di Soverato per grave evento avverso durante l’esecuzione di una indagine diagnostica con mezzo di contrasto

CATANZARO – L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro comunica che oggi, nel reparto di radiologia dell’ospedale di Soverato, si è verificato un grave evento avverso durante l’esecuzione di una indagine diagnostica con mezzo di contrasto.
Il paziente colpito dall’evento avverso ha avuto un grave shock anafilattico ed è stato curato immediatamente dai rianimatori, che lo hanno sottoposto a tutte le tecniche salvavita del caso.
A seguito di due arresti cardiaci, pur trattati con massaggio cardiaco e defibrillatore, purtroppo il paziente è deceduto alle ore 13.45 circa.
L’Azienda sanitaria ha avviato le indagini interne e la salma è a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

È quanto si legge in una nota dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.