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Cosenza, Mario Spagnuolo verso la nomina a Procuratore

CATANZARO – La quinta Commissione del Csm ha proposto al Plenum la nomina dell’attuale Procuratore di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, a Procuratore della Repubblica di Cosenza. La proposta è stata avanzata con il voto favorevole di cinque dei componenti della Commissione, mentre il sesto componente ha votato per Bruno Giordano, attuale Procuratore di Paola. La scelta definitiva toccherà ora al Plenum. Spagnuolo, assieme a Nicola Gratteri, è candidato a guidare anche la Procura di Catanzaro.

Cosenza, non mandano i figli a scuola. Denunciati otto genitori

COSENZA – I carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno denunciato alla Procura della Repubblica otto genitori, sei dei quali di nazionalità romena, con l’accusa di inosservanza dell’obbligo scolastico nei confronti dei figli minori. I controlli e le verifiche eseguite dai militari a partire dal mese di settembre dello scorso anno in alcuni istituti scolastici del capoluogo hanno appurato che alcuni giovani di età compresa tra i 12 e 16 anni, regolarmente iscritti ad un istituto scolastico cittadino, non frequentavano le lezioni senza fornire alcuna giustificazione. I carabinieri hanno riferito che dalle indagini è emerso che i genitori si disinteressavano completamente degli obblighi scolastici dei figli nonostante le numerose sollecitazioni da parte della Direzione didattica.

Rende, M5S presenta esposto in procura per il caso “Legnochimica”

RENDE (CS) – Questa mattina il Movimento 5 Stelle rendese ha presentato presso la Procura della Repubblica di Cosenza un esposto, riguardo la mancata bonifica dell’area ex Legnochimica. A presentare l’esposto, Domenico Miceli, portavoce dei grillini in seno al Comune di Rende e poi Nicola Morra e Laura Ferrara, rispettivamente portavoce al Senato ed europarlamentare. Ma non è questa la sola iniziativa prevista in tal senso: infatti, per il prossimo 29 febbraio dalle ore 11,00 i membri del Movimento, insieme a quelli dell’associazione Crocevia, scenderanno in piazza per protestare contro l’immobilismo del Comune di Rende, in materia di rifiuti, tra servizi assenti e Tari in aumento. Miceli ha sottolineato come i pentastellati più e più volte abbiano espresso richiesta all’Amministraziona Manna e alla Regione di attuare iniziative per la bonifica dell’area dell’ex Legnochimica, rimaste inascoltate. Pertanto, l’esposto si è reso necessario, per verificare le responsabilità degli Enti, cui Nicola Morra aggiunge anche il Governo centrale, viste le tre interrogazioni, tra Camera e Senato, rimaste inevase. “Le direttive europee parlano chiaro”, ha aggiunto la Ferrara, “chi inquina deve pagare. Anche a Rende questo principio deve valere e le istituzioni preposte se ne devono fare carico a tutti i livelli”.

 

 

Roggiano (cs) – Sequestrata discarica abusiva

 

unnamed (1)Deferito il proprietario di una ditta edile per smaltimento illecito. Continua, su disposizione del Comandante provinciale del Corpo forestale, Giuseppe Melfi, il controllo del territorio mirato all’attività di repressione delle discariche abusive ed al controllo dello smaltimento dei rifiuti. Nei giorni scorsi l’ennesimo sequestro ad opera degli uomini del Nipaf, Nucleo Investigativo del Corpo Forestale di Cosenza, che a Roggiano Gravina hanno posto i sigilli ad una area di circa mille metri quadri adibita a discarica aziendale da una ditta che opera nel campo dell’edilizia e che usava tale area per smaltire illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti costituiti principalmente da residui, fanghi  e scarti provenienti dalla lavorazione del marmo, , rifiuti ferrosi, rifiuti plastici provenienti da imballaggi nonché rifiuti provenienti da attività di demolizione edile, tutti miscelati tra loro. I rifiuti erano dislocati sull’area in cumuli, con un’altezza media di due metri Nel corso delle indagini è stato accertato che il titolare dell’impresa, un uomo del luogo di 68 anni attraverso i suoi dipendenti smaltiva, bruciandoli ingenti quantitativi di materiale plastico derivante da imballaggi. Per tale reato l’uomo dovrà rispondere del reato di discarica abusiva e combustione illecita di rifiuti. Il sequestro è stato convalidato dalla procura della Repubblica di Cosenza

Inchiesta sulle Coop: il Sindaco Mario Occhiuto ringrazia la Procura della Repubblica e la Questura di Cosenza

COSENZA – “A nome della città e dell’istituzione che rappresento, esprimo tutto il mio apprezzamento alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza e al questore Alfredo Anzalone per l’inchiesta giudiziaria che ha fatto emergere un clima di minacce e pressioni”.

Il sindaco Mario Occhiuto tiene a ringraziare la magistratura e le forze dell’ordine che hanno fatto luce su una serie di illegalità da parte di alcuni elementi delle Cooperative in relazione al rapporto lavorativo spesso non chiaro né lineare con il Comune di Cosenza.

“La vicenda delle Cooperative sociali – dichiara Occhiuto – ha condizionato di recente la tranquillità della macchina municipale, attraverso occupazioni e dimostranze oltre il limite del consentito, come attesta oggi l’inchiesta della Procura. Da parte nostra, mi sembra giusto ricordare che Palazzo dei Bruzi ha gestito questa vicenda nell’unico modo possibile, ovvero nel rispetto della legalità. Solo così, infatti, in futuro potremo continuare a garantire i servizi, tutelando i lavoratori onesti e salvaguardandone i posti occupazionali esistenti. Tant’è che – aggiunge il Sindaco – ancora prima della scadenza del contratto, avevamo deciso di dare seguito alla prosecuzione dei lavori delle Cooperative tramite una procedura di evidenza pubblica, chiedendo, per l’espletamento, il supporto della Prefettura e accorpando i servizi per evitare frazionamenti elusivi delle normative vigenti. In attesa che la Prefettura ci desse l’adesione richiesta, poi arrivata, abbiamo dato seguito alla prosecuzione dei lavori richiedendo le certificazioni antimafia. Tutto ciò – prosegue Mario Occhiuto – evidenzia come anche l’esito delle indagini abbia dato conferma della giustezza delle nostre procedure che, venendo a mancare, avrebbero messo a serio rischio sia i lavoratori sia lo stesso Ente. Purtroppo, mi duole constatare che i lavoratori sono spesso merce di scambio, strumentalizzati e usati da taluni per bieche battaglie politiche. E sono i lavoratori in primis a farne le spese, fidandosi di chi getta loro fumo negli occhi a causa di oscuri interessi personali. Spiace per il brutto risvolto assunto dalla vicenda, come pure il dovere rimarcare di avere avuto ragione quando in Consiglio comunale qualcuno mi accusava di essere bugiardo – conclude Occhiuto – E’ stato scorretto lucrare politicamente e umanamente, nella fattispecie, sulla natura del nuovo contratto come sulle certificazioni antimafia. Il mio auspicio è che i lavoratori onesti ritrovino la serenità riponendo fiducia nelle istituzioni che si spendono seriamente per il rispetto dei loro diritti”.

Da Napoli a Reggio: Cafiero de Raho nuovo Procuratore della Repubblica

REGGIO CALABRIA – ”Arrivo a Reggio con grande entusiasmo” con queste parole Federico Cafiero De Raho ha commentato la notizia della prorpia nomina a capo della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, da un anno senza vertice.

Cafiero de Raho – attualmente procuratore aggiunto a Napoli –  ha ottenuto la la maggioranza dal plenum del Csm con 12 voti a favore;  8 voti invece sono andati  al suo concorrente, Francesco Paolo Giordano, procuratore a Caltagirone. Prima del voto gli aggiunti di Reggio Nicola Gratteri e Michele Pristipino, avevano ritirato le candidature.

In merito alla candidatura di de Raho si è espresso il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti “Desidero formulare gli auguri di buon lavoro e dare il benvenuto al nuovo Procuratore capo di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho. Da parte nostra ci sarà massima collaborazione per supportare la sua azione volta a rafforzare la legalità sul territorio”.