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Covid, la protesta dei sindaci cosentini. Sottoscritto documento per chiedere al Governo provvedimenti urgenti

COSENZA – E’ andato in scena questa mattina davanti l’ingresso del Pronto soccorso dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza la mobilitazione delle fasce tricolori della provincia di Cosenza. Tanti i sindaci cosentini che hanno risposto presente all’appello che nei giorni scorsi era stato loro rivolto dal Sindaco della città dei Bruzi Mario Occhiuto per richiamare l’attenzione sulla grave emergenza sanitaria sofferta dall’Ospedale hub di Cosenza e dal suo pronto soccorso, messi a dura prova dalle carenze di organico nel personale sanitario, dalla mancanza di posti letto e da un sistema sanitario vicino al collasso che rendono difficilissima la gestione della pandemia.

La manifestazione è stata aperta dal Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che ha subito esordito mettendo in evidenza le criticità dell’Ospedale dell’Annunziata, acuite dall’innalzamento dei contagi e dal propagarsi della nuova ondata pandemica.

“L’Ospedale Hub di Cosenza – ha sottolineato Occhiuto – dovrebbe avere 709 posti, mentre, invece, ne ha 450. In questi ultimi mesi 150 dei 450 posti letto sono stati adibiti a posti covid, anziché essere aggiuntivi, con il risultato che ci sono ammalati di altre patologie che oggi sono senza servizio sanitario. Abbiamo chiesto – ha aggiunto Occhiuto – di incrementare i posti letto per i reparti covid, ma non con posti sostitutivi. Devono essere posti aggiuntivi per come era stato previsto, così come devono essere aumentati i posti letto di terapia intensiva che dovevano essere garantiti e non sono stati realizzati in quest’anno”. Occhiuto è particolarmente esplicito: “abbiamo perso un anno e due mesi senza che sia stato fatto assolutamente nulla”. Il suo intervento è interrotto dagli applausi delle altre fasce tricolori quando il primo cittadino di Cosenza chiede a gran voce che venga incrementato il personale sanitario, manifestando grande sostegno ai medici in prima linea nell’azione di contrasto alla pandemia”.  E ancora un altro passaggio importanti dell’intervento del primo cittadino di Cosenza: “Un mese fa ho chiesto al commissario Mastrobuono di inviare una richiesta, come mi è stato chiesto dai vertici militari, al ministro Lorenzo Guerini per riaprire l’ospedale militare da campo dell’Esercito, ma non è stato ancora possibile farla. Quello che era prima l’Ospedale da campo sta ora funzionando come centro vaccinale, ma poteva continuare ad essere un ospedale con 40 posti letto e 4 di terapia intensiva, peraltro a due passi dalla terapia intensiva della città di Cosenza. Abbiamo chiesto anche di accelerare con le vaccinazioni. La mobilitazione di oggi – ha puntualizzato Occhiuto – ha questo scopo: chiedere ai più alti livelli governativi ed anche alla deputazione parlamentare calabrese, perché se ne faccia carico e li sostenga, di far si che chi ha potere per farlo assuma alcuni provvedimenti urgenti e non più differibili. Hanno fatto un piano di assunzione straordinario di migliaia di persone. Perché – si chiede Occhiuto – qualche decina di queste persone non viene ad esempio destinata al pronto soccorso dell’Annunziata?”.

Alla manifestazione di questa mattina è intervenuto anche il Sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi che è anche Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asp.

“Stiamo soffrendo da mesi in solitudine – ha detto Stasi – come soltanto i Sindaci, purtroppo, devono fare e sanno fare. In quest’anno abbiamo combattuto tutte le conseguenze dell’emergenza pandemica, che non sono soltanto quelle sanitarie, ma anche quelle economiche e sociali, praticamente a mani nude. C’era bisogno di un momento in cui unirci e la partecipazione di questa mattina è il segnale di come i sindaci della provincia di Cosenza sappiano stare uniti. Avevamo chiesto al Ministro Speranza, ancor prima che scoppiasse la pandemia, un piano straordinario di assunzioni di personale sanitario. Un anno dopo, nulla è accaduto e noi siamo qui ad avanzare le stesse rivendicazioni. Che i commissari – questo l’appello di Stasi – utilizzino i poteri speciali di cui dispongono per supportare l’erogazione di servizi sanitari nella provincia”.

All’intervento di Stasi ha poi fatto seguito quello del Presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci. “Quando i sindaci sono costretti a protestare – ha detto – è perché si è arrivati ad un punto di sopportazione che non è più possibile sostenere. La presenza qui oggi – ha aggiunto Iacucci – non è un atto d’accusa verso l’Ospedale di Cosenza. Siamo qui perché l’Hub di Cosenza è la punta più avanzata della sanità in provincia, ma il problema esiste anche negli spoke e in tutta la medicina del territorio. C’è una sottovalutazione da parte di chi dovrebbe intervenire, dei commissari, del Ministero della sanità e della Regione Calabria. Non si può consentire a nessuno che nell’unità di crisi regionale si affronti il problema della sanità nella provincia di Cosenza e non c’è una rappresentanza degli enti locali”.

Hanno preso, inoltre, la parola il parlamentare e sindaco di Diamante Ernesto Magorno, il sindaco di Acri Pino Capalbo (video), il sindaco di Paola Roberto Perrotta e il Presidente facente funzioni di Anci Calabria Francesco Candia

Subito dopo la manifestazione, i primi cittadini hanno sottoscritto un documento indirizzato al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al Ministro della salute Roberto Speranza, alla deputazione calabrese in Parlamento, ai consiglieri regionali della Calabria e al Presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, al Commissario Straordinario per la Sanità in Calabria Guido Longo, al Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera Isabella Mastrobuono e al Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale Vincenzo La Regina. Nel documento sono state specificate una serie di richieste di azioni urgenti per il contrasto alla pandemia e per la tutela del diritto alla salute nella provincia di Cosenza, attraverso il potenziamento e la migliore organizzazione dei servizi sanitari ospedalieri.

 
 

 

 

Emergenza sanitaria, domani la mobilitazione dei sindaci cosentini promossa da Mario Occhiuto

COSENZA – In programma per domani, sabato 17 aprile, la giornata di mobilitazione davanti al Pronto soccorso dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza per tenere desta l’attenzione sulla grave emergenza sanitaria che sta attanagliando la città di Cosenza e la sua provincia, ma anche per sollecitare risposte concrete per le gravi carenze esistenti nell’Ospedale dell’Annunziata e per manifestare sostegno ai medici e al personale sanitario impegnati in prima linea nel fronteggiare la pandemia. 

La mobilitazione ha chiamato a raccolta tutti i primi cittadini della provincia. Gli amministratori si ritroveranno, indossando la fascia tricolore, alle ore 10,00, su via Zara, in prossimità dell’ingresso del Pronto Soccorso.

La manifestazione intende richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e soprattutto, delle istituzioni, a partire dalla Regione Calabria, e delle autorità sanitarie, sulle gravi carenze di personale medico e paramedico e sulle condizioni in cui opera il personale sanitario in organico, costretto a turni massacranti per affrontare il nuovo picco della pandemia. Al centro della mobilitazione di sabato 17 aprile, anche il sottodimensionamento del Pronto soccorso, inadeguato a rispondere alle esigenze di un Ospedale hub che accoglie pazienti da tutta la provincia e la necessità di assumere, da parte delle autorità sanitarie preposte, decisioni forti e tempestive per incrementare i posti letto covid, evitando di sottrarli ad altri reparti, e per poter riattivare, allo scopo di decongestionare l’Annunziata, l’Ospedale militare da campo dell’Esercito.

Sindaci del cosentino ricevuti da Longo. Greco: «Vaccini a tutti e subito»

CATANZARO – «Vogliamo capire cosa si sta facendo con il piano vaccinale; perché non funziona la piattaforma di prenotazione; perché non riusciamo ad avere le dosi; perché nella provincia di Cosenza, a differenza di altre Asp, non si vaccina; perché la Calabria è ultima nelle classifiche nazionali». A ribadire le richieste contenute nella lettera trasmessa ieri al Presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì, al Commissario ad Acta per il Piano di Rientro della Spesa Sanitaria della Regione Calabria Guido Longo, al Direttore Generale Dipartimento Salute della Regione Calabria ed al Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 e sostenute dagli oltre 80 Sindaci della provincia di Cosenza in sit-in oggi davanti alla  Cittadella Regionale, a Catanzaro,  è il sindaco di Cariati Filomena Greco.

L’incontro con il Commissario Longo che ha ricevuto gli amministratori nella Sala Verde.

«Noi Sindaci – ha detto il Primo Cittadino – abbiamo messo a disposizione tutto e vogliamo ancora dare il nostro contributo, offrendo i dati reali relativi ai nostri territori. Il nostro obiettivo – ha proseguito – è che tutti i nostri cittadini vengano vaccinati per far sì che al più presto si esca da questa pandemia, una guerra che stiamo affrontando senza munizioni. Vogliamo delle risposte perché dobbiamo dare risposte ai nostri cittadini. Purtroppo i sindaci sono stati lasciati soli sui loro territori, con tutte le responsabilità sulle loro spalle e senza mezzi per poter garantire il diritto alla salute. Se non completiamo la campagna vaccinale il nostro futuro sarà sempre più a rischio».

«La piattaforma – ha continuato Filomena Greco – funziona solo se vengono caricati i vaccini e vorremmo sapere anche se sanno i numeri di quanti ultraottantenni ci sono nei singoli paesi della Provincia. Abbiamo paura di non poter riuscire ad aprire per l’estate e questo significa un ulteriore danno economico turistico e sociale per i nostri territori. Noi abbiamo bisogno di vaccinare tutti e il prima possibile. Capiamo le difficoltà, ci sono dappertutto, ma non capiamo perché qui in Calabria siamo così indietro». 

 

Vaccini, sindaci cosentini scrivono al Governo: “preoccupati per i richiami”

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Il sindaco di Corigliano-Rossano e presidente della Conferenza dei Sindaci della provincia di Cosenza Flavio Stasi, insieme a oltre 70 primi cittadini ha inviato una missiva ai vertici istituzionali del Governo, per richiedere un’accelerazione della campagna vaccinale e una maggiore attenzione verso il territorio e un maggior numero di dosi di vaccino visto che al momento coprono a malapena la metà del fabbisogno richiesto”.

“Gli amministratori hanno espresso profonda preoccupazione per le carenze di disponibilità di dosi vaccinali che non ha consentito e continua a non consentire la minima programmazione ai responsabili dei distretti i quali, in stretta collaborazione con i sindaci, hanno organizzato numerosi centri lungo il territorio. Una indisponibilità che, nelle ultime ore, è diventata drammatica ed inaccettabile. A fronte di questo comune sforzo istituzionale e civile, risulta beffarda e preoccupante la continua e sempre più grave indisponibilità di vaccini necessari a proteggere le fasce prioritarie delle nostre comunità”.

“A fronte di un fabbisogno settimanale rappresentato da parte dell’Azienda Sanitaria di circa 14 mila dosi, infatti – afferma Stasi – quasi interamente da dedicare alle seconde dosi, per la settimana in corso ci è stata prospettata la possibilità di disporre di poco più della metà delle dosi richieste. Significherebbe, di fatto, non solo paralizzare una campagna vaccinale già partita in ritardo, ma addirittura mettere a rischio l’efficacia delle seconde dosi. Per tali ragioni non possiamo non lanciare un inevitabile grido d’allarme e chiedere un intervento urgente e risolutivo da parte Vostra garantendo ed incrementando le quantità di vaccino necessarie per consentire alle strutture sanitarie territoriali di chiudere correttamente i cicli vaccinali già avviati ed approntare una programmazione efficiente. Senza tale intervento, il procrastinarsi delle condizioni di carenza ed incertezza attuali non garantirebbe alle nostre comunità la possibilità di accedere al diritto di vaccinarsi, facendo venir meno lo stesso diritto alla Salute, con tutto ciò che comporta”.

Oltre al sindaco di Corigliano-Rossano nella qualità di Presidente, hanno sottoscritto il documento gli altri membri del Comitato di rappresentanza: Giovanni Greco sindaco di Castrolibero, Virginia Mariotti, sindaco di San Marco Argentano e Domenico Lo Polito, sindaco di Castrovillari, Marcello Manna, sindaco di Rende.

 

 

Conte incontra i sindaci calabresi. Chiesta la fine dell’esperienza commissariale

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il Ministro della salute, Roberto Speranza, hanno incontrato questo pomeriggio a Palazzo Chigi una delegazione di sindaci della Regione Calabria. Fra loro i sindaci delle città capoluogo di provincia e quello di Corigliano Rossano, Flavio Stasi. Un’altra, più nutrita delegazione, è stata invece ricevuta al Ministero della Sanità. 

«Abbiamo sottoposto al premier Conte e al Ministro Speranza una serie di questioni ineludibili, a cominciare dalla necessità di mettere la parola fine al commissariamento della sanità in Calabria che dura da troppo tempo. Undici anni sono veramente tanti e non hanno portato nulla di buono», racconta il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. «Sul punto siamo stati rassicurati e, anche se l’emergenza in corso non potrà che essere gestita da un commissario, Conte e Speranza hanno assunto, in prospettiva, l’impegno di considerare l’esperienza commissariale assolutamente a termine. Anche rispetto alla necessità di ripianare il debito ingente accumulato durante la lunga fase del commissariamento della sanità calabrese, il governo ha assunto degli impegni che ci rassicurano. Un’altra richiesta che abbiamo avanzato con forza è stata quella di pervenire prima possibile ad una ripartizione più equa delle risorse finanziarie destinate alle varie regioni e di rivedere i criteri sui quali si fonda l’attuale ripartizione che genera una discriminazione a tutto svantaggio della Calabria. La spesa sostenuta dal governo per la sanità in Calabria è storicamente la più bassa di tutto il Paese. E questa iniqua ripartizione di risorse, che non riescono a garantire i livelli essenziali di assistenza, non fa altro che aggravare un quadro già abbondantemente compromesso da altri fattori, rispetto ai quali la Calabria è assolutamente carente: personale sanitario insufficiente, ospedali chiusi, indebitamento fuori controllo. Abbiamo offerto, infine, la nostra disponibilità come Sindaci a fornire supporto a chi si occupa di sanità sui territori per interagire, anche in questa delicatissima fase emergenziale, con una interlocuzione più diretta che ci metta anche al riparo da azioni che possono essere recepite come “invasioni di campo”.
Mi sono poi soffermato lungamente con il Presidente Conte sulla situazione in cui versa l’Ospedale di Cosenza e sulla gestione della sanità sul territorio ringraziandolo per la celerità con la quale il Dipartimento della Protezione civile nazionale ha risposto alla mia richiesta per l’allestimento dell’Ospedale da campo a supporto dell’Ospedale dell’Annunziata. Questo il resoconto di Occhiuto.
«404 sindaci dei comuni calabresi, di ogni estrazione politica, si sono ritrovati compatti a Roma per dialogare col governo, chiedere e ottenere tre cose: il superamento al più presto del commissariamento della sanità calabrese, le risorse economiche per sanare il debito, una piattaforma di concertazione permanente e la condivisione delle scelte che riguardano la sanità calabrese coi sindaci. Adesso, rientriamo nelle nostre città consapevoli che la sera fa un po’ meno paura. Nel momento forse peggiore per la nostra regione, i sindaci hanno dimostrato unità.

Nessuno provi a sporcare e strumentalizzare con beghe partitiche e polemiche politiche l’iniziativa di oggi. Nessuno provi a mettere cappelli.
I sindaci rappresentano i territori e i cittadini, tutti». Ha scritto su Facebook il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

Fase 2, sindaci del Tirreno cosentino scrivono a Santelli: «Incontro subito o costretti a chiudere spiagge»

COSENZA – I sindaci del Tirreno Cosentino hanno scritto alla Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, chiedendo un incontro urgente relativo alla fase 2 con particolare riferimento alla gestione delle spiagge.

«Gentile Presidente – scrivono diciassette sindaci -, in prospettiva dell’ imminente apertura della stagione balneare 2020, caratterizzata quest’anno dall’Emergenza Covid-19, le problematiche da affrontare sono innumerevoli e molte responsabilità ricadono unicamente su noi Sindaci che continuiamo ad essere lasciati soli.
Le linee guida relative alla gestione delle spiagge libere affidata ai Sindaci, mettono in seria difficoltà gli enti comunali che non hanno risorse né economiche né umane per garantire quanto viene indicato.
Evitare gli assembramenti, far rispettare il distanziamento sociale nelle spiagge libere, significa dover istituire servizi di vigilanza che non potranno essere assicurati per l’impossibilità di far fronte ai costi.
Pertanto, Le chiediamo a riguardo un incontro urgente, altrimenti noi Sindaci del Tirreno Cosentino, non potendo offrire una stagione estiva sicura nell’interesse di tutti,  il prossimo 20 maggio  saremo costretti ad adottare specifiche ordinanze di divieto di fruizione delle spiagge libere».

Hanno firmato la lettera:

l Sindaco del Comune di Praia a Mare, Antonio Praticò;
Il Sindaco del Comune di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere;
Il Sindaco del Comune di Tortora, Pasquale Lamboglia;
Il Sindaco del Comune di Diamante, Ernesto Magorno;
Il Sindaco del Comune di Buonvicino, Angela Barbiero;
Il Sindaco del Comune di Sangineto, Michele Guardia;
Il Sindaco del Comune di Verbicaro, Francesco Silvestri;
Il Sindaco del Comune di Acquappesa, Francesco Tripicchio;
Il Sindaco del Comune di San Nicola Arcella, Barbara Mele;
Il Sindaco del Comune di Bonifati, Francesco Grosso;
Il Sindaco del Comune di Guardia Piemontese, Vincenzo Rocchetti;
Il Sindaco del Comune di Cetraro, Angelo Aita;
Il Sindaco del Comune di Maierà, Giacomo De Marco;
Il Sindaco del Comune di Santa Domenica Talao, Alfredo G. Lucchesi;
Il Sindaco del Comune di Papasidero, Fiorenzo Conte;
Il Sindaco del Comune di Paola, Roberto Perrotta;
Il Sindaco del Comune di Fuscaldo, Gianfranco Ramundo;

Sanità, i sindaci dell’Alto Ionio incontrano il generale Cotticelli

CATANZARO – I sindaci del distretto sanitario di Trebisacce hanno incontrato, a Catanzaro, il Gen. Saverio Cotticelli, Commissario per la sanità della Calabria.

All’incontro hanno partecipato i sindaci di Trebisacce, Albidona, Montegiordano, Plataci, Castroregio, Oriolo, San Lorenzo Bellizzi, in rappresentanza di tutti i primi cittadini dell’Alto Ionio, l’assessore alla Sanità del Comune di Trebisacce, Giuseppe Campanella, il Dott. Franco Laviola, quale soggetto attuatore del decreto 64/2018, e il dott. Leonardo Perretti primario dell’unità operativa di radiologia Spoke Castrovillari.

Il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, ha introdotto i temi del confronto, evidenziando le disastrose condizioni in cui versa le sanità nel territorio dell’Alto Ionio, emerse anche dalla conferenza dei sindaci che ha avuto luogo giorno 23 luglio a Trebisacce, e il costante declino di servizi che ha raggiunto l’apice di una parabola discendente nel momento della chiusura ingiustificata, come sentenziato dal Consiglio di Stato, dell’Ospedale G. Chidichimo di Trebisacce.

Numerose le problematiche prospettate al Commissario: dal necessario aumento del personale del Pronto Soccorso di Trebisacce e del 118, al ricambio immediato nei ruoli dei medici che hanno raggiunto la quiescenza ma ancora non sostituiti mediante attivazione delle graduatorie concorsuali già in essere, oppure ricorrendo ai medici specialisti ambulatoriali.

È stato sottolineato il bisogno del territorio all’autorizzazione del conferimento dell’incarico provvisorio e urgente dei medici specialisti mancanti in particolare quello di diabetologia presso l’ambulatorio di Trebisacce, e della presenza degli anestesisti nel Pronto Soccorso, in un numero non inferiore a tre unità, da reperire con l’utilizzo di quelli ambulatoriali o in mancanza, integrando con personale in forza in altri ospedali, nonché sostituire i medici in pensione al CIM.

È stata segnalata l’urgenza dell’acquisto della strumentazione idonea per gli esami di risonanza aperta, per limitare l’esodo sanitario verso altre regioni e i relativi costi, e di due ambulanze medicalizzate.

Particolare attenzione è stata rivolta alla necessità della nomina di un nuovo medico per il CIM di Trebisacce, in funzione dell’imminente quiescenza di chi attualmente ricopre tale importante ruolo, ad oggi unico medico in servizio.

«Sulla base delle nostre argomentazioni e degli atti esistenti – ha dichiarato il sindaco Franco Mundoil Commissario Cotticelli ha già disposto e autorizzato tutto ciò che abbiano richiesto, permettendoci di valutare questo incontro come estremamente positivo. É stato inoltre immediatamente disposto l’appalto per le sale operatorie di Trebisacce. Un grande risultato è stato raggiunto anche per i comuni montani, dato che la richiesta di attivazione delle procedure finalizzate a garantire la presenza del medico di base tutti i giorni per almeno tre ore consecutive è stata accettata. Altro importante risultato ottenuto è l’aumento delle ore degli ausiliari socio-sanitari che lavorano nei vari ospedali e l’autorizzazione per l’estate di tre postazioni di 118, collocate nei comuni di Cassano-Sibari, Roseto e Oriolo, con volontari, potenziando così la rete delle emergenze-urgenze. Con risolutezza, infine abbiamo chiesto la riconversione del reparto di lunga degenza dell’ospedale di Trebisacce in reparto di Medicina, in modo che quest’ultimo possa essere anche di supporto al Pronto Soccorso, nonché chiesto ed ottenuto l’autorizzazione per sostituire i medici prossimi Alla pensione al CIM di Trebisacce. Oggi abbiano fatto un buon lavoro nell’interesse dell’intero comprensorio, portando avanti una visione generale dei problemi e bandendo ogni forma di campanilismo. Quando lavoriamo insieme raggiungiamo importanti traguardi. Possiamo ritenerci soddisfatti e attendere con speranza l’attuazione di quanto previsto. Un sentito ringraziamento da tutti noi primi cittadini va al Commissario Cotticelli che ha dimostrato grande apertura e attenzione ai temi da noi proposti, e disponibilità concreta ad affrontare con fare costruttivo e risolvere i tanti problemi che la sanità vive nel territorio dell’Alto Ionio».

Ballottaggi in Calabria, ecco i sindaci eletti

RENDE ( CS) – Gli esiti dei ballottaggi nei quattro centri calabresi ( tre in provincia di Cosenza e uno in provincia di Reggio Calabria) hanno portato a tre riconferme.

La prima a Rende, dove il sindaco uscente Marcello Manna ha sconfitto il suo antagonista Sandro Principe. Manna si attesta al 57%  con 9200 preferenze. Principe nonostante abbia quasi raddoppiato i voti del 26 maggio si ferma al 47%.

Anche a Montalto Uffugo c’è la riconferma dell’ex sindaco. Il turno ballottaggio va  a Pietro Caracciolo che si impone col 63,7% su Ugo Gravina, che si ferma invece al 36,3%.

A Gioia Tauro c’è la terza riconferma, quella di Aldo Alessio, che chiude al 58% contro il 42% del suo avversario Raffaele D’Agostino.

IL PRIMO SINDACO DI CORIGLIANO ROSSANO E’ FLAVIO STASI

Il giovane Stasi guiderà il popoloso comune cosentino, dopo la fusione dell’ottobre 2017, arrivando al 72% dei voti. Un tripudio contro il 27.4% del generale Giuseppe Graziano

 

 

 

 

 

La città delle donne, WWW incontra i candidati a sindaco di Rende

RENDE (CS) – Per una città dei diritti e delle donne. Questo il titolo della partecipata iniziativa organizzata, presso un locale di Rende, da “What Woman Want la Calabria vista dalle donne per discutere, con i candidati e la candidata a sindaco, nel merito delle proposte elaborate e avanzate dalla stessa associazione per il futuro governo della città.

A introdurre i lavori la delegata regionale dell’ associazione Bianca Rende, consigliere comunale della città d’oltre Campagnano: tre anni fa è nato questo laboratorio a Cosenza e ora vogliamo riproporlo in Rende per suggerire delle idee affinché la città diventi, dal nostro punto di vista, più inclusiva e con una elevata qualità dei servizi. Una città che sia a misura di donna e delle famiglie, comunque formate, e che possa predisporre le opportune misure di prevenzione e contrasto alla violenza di genere.

Con il supporto di alcune slide le attiviste dell’associazione: Eniva Mungo, Antonella Veltri, Silvana Gallucci hanno esposto le proposte di WWW.  Pari opportunità, coesione sociale e diritto a una città felice i temi principali a cui ha fatto da sfondo la promozione e la valorizzazione delle  donne nella vita politica e amministrativa della città, con un invito esplicito, al prossimo primo cittadino, di affidare la delega all’inclusione sociale ad una donna.
Il primo intervento è stato quello del candidato a sindaco per la Lega, Sergio Scalfari: il nostro partito si presenta per la prima volta alle elezioni amministrative di Rende e tra le nostre priorità c’è la proposta di legge sul femminicidio per cancellare ogni sconto di pena. A seguire Mimmo Talarico della coalizione Rendepiù, il quale ha ricordato gli articoli della Costituzione che disciplinano le pari opportunità per tutti i cittadini ed ha ricordato che, ad oggi, il consiglio regionale calabrese non si è determinato sulla legge elettorale in merito alla differenza di genere ed ha concluso: immagino un consiglio comunale ed un esecutivo che sappiano andare oltre alle quote di rappresentanza di genere previste dalle norme, e che soprattutto inverino nella pratica amministrativa il metodo del gender auditing, della valutazione secondo un’ottica di genere e di rispetto e tutela delle pari opportunità in tutti gli aspetti della vita della città. Il sindaco Marcello Manna ha ricordato tutte le donne che hanno fatto parte della sua squadra amministrativa ed i progetti messi in atto a favore dell’inclusione sociale e dei portatori di handicap sebbene ancora ci sia molto da fare ha chiosato. L’unica donna candidata a sindaco, Eleonora Cafiero, per il Movimento Noi, ha affrontato i temi dell’inclusione sociale sottolineando l’importanza di abbassare il tasso di disoccupazione, ha portato ad esempio la Cittadella della Vita realizzata a Monza sull’esempio olandese e ha rimarcato un ruolo della donna ancora troppo mortificato evidenziando quanto sia di fondamentale importanza riuscire a mettere in atto politiche che possano permettere di conciliare i tempi di vita e di lavoro. Massimiliano De Rose, candidato per la coalizione Open Politica Aperta, ha ricordato che oltre il 50% dei candidati al consiglio comunale della coalizione a suo supporto sono delle donne e una delle lista ne ha addirittura il 70%, perché il nostro obiettivo è quello che la politica sia il più possibile rappresentativa della società che raffigura ha asserito. Assenti gli altri candidati a sindaco per impegni pregressi, Francesco Tenuta per il Psi, Domenico Miceli per il M5S, Sandro Principe per la coalizione riformista (coalizione rappresentata dall’avvocata Francesca Straticò) mentre Sergio Tursi Prato per La federazione civica rendese ha raggiunto la manifestazione per un saluto.
Dopo i candidati a sindaco è stata la volta delle donne di WWW impegnate in questa tornata elettorale: Maria Rosaria Bernaudo, candidata nella coalizione di Open Politica Aperta a supporto di Massimiliano De Rose ha evidenziato la grande partecipazione femminile in questa campagna elettorale e ha sottolineato come all’interno della nostra associazione siamo trasversali ma trasparenti nel perseguire le battaglie a favore delle donne,inoltre ha invitato tutti i convenuti nell’utilizzare la doppia preferenza di genere. A intervenire poi Paola Giuliani, candidata nella coalizione a supporto di Marcello Manna e madre di un bambino diversamente abile: la società non ci aiuta e molte sono le cose che dobbiamo realizzare non solo per quanto riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche, mi sono candidata per perseguire le tematiche e combattere le battaglie che mi stanno a cuore.
Infine Marina Simonetti, candidata al consiglio nella coalizione a supporto di Mimmo Talarico: molte delle tematiche di WWW le ho portate all’interno della coalizione di cui faccio parte;  i temi della città inclusiva e delle pari opportunità non sono un recinto ma un paradigma attraverso cui pensare, progettare e mettere in campo le politiche di una città che voglia davvero dirsi moderna. Mi auguro (e invito tutti a dare) un voto all’insegna della dell’innovazione: un voto alle donne.

Mendicino, il candidato Gervasi incontra i sindaci delle Serre

MENDICINO (CS) – Prosegue la competizione elettorale a Mendicino per l’elezione del nuovo sindaco e del consiglio comunale. Fitta e variegata l’agenda di incontri del candidato a sindaco Francesco Gervasi che proprio in questi giorni sta incontrando i sindaci dei comuni vicini. Precisa Gervasi «da candidato a Sindaco di Mendicino ritengo assolutamente necessario questo confronto con i nostri vicini di casa».

Dagli incontri tenutisi con il sindaco di Dipignano, Cerisano e Marano Principato è emersa l’esigenza di fare rete, di intensificare la collaborazione nell’erogazione di diversi servizi, ma anche la necessità di pensare a grandi progetti di mobilità che mettano davvero in rete le Serre Cosentine. Dai primi incontri interlocutori tante le idee programmatiche per il rilancio del territorio in sinergia con i comuni limitrofi.

Pare sia emerso durante il confronto, la comune intenzione di ottimizzare le infrastrutture viarie con l’ipotesi di una tangenziale delle serre cosentine per migliorare il sistema di collegamento tra i vari territori.

«L’efficienza della infrastruttura viaria» ribadisce Francesco Gervasi, in corsa per la candidatura a sindaco di Mendicino, «è componente essenziale del più complesso sistema territoriale, valutata anche nell’ottica di miglioramento della qualità di vita dei cittadini mendicinesi e dei vicini di casa».

 Nei prossimi giorni Il candidato Gervasi incontrerà gli altri sindaci, ma anche tanti rappresentanti di associazioni di categoria, del mondo produttivo e associativo.

L’esigenza di rispondere alle pretese dei cittadini, delle famiglie, delle imprese, degli artigiani e dei giovani e tra le priorità dell’attuale consigliere provinciale Gervasi «reputo fondamentale il lavoro interlocutorio di questi giorni, che rappresenta una fase di consultazione necessaria e costante». Dal mondo delle associazioni, soprattutto quelle a tutela dei cittadini emerge forte malcontento per la mancanza di dialogo istituzionale, che ha colpito il territorio mendicinese in questi anni; «le associazioni di categoria-  prosegue Gervasi – «costituiscono anello di congiunzione fondamentale tra cittadinanza e amministratori, il mio intento principale è quello di creare un dialogo stabile, nel principale obiettivo di rispondere tempestivamente alle esigenze della comunità».

«Voglio fin da subito” – dice Francesco Gervasi – «dare un segnale diverso, di sicurezza e di piena collaborazione e sostegno per chi ogni giorno con coraggio e dedizione decide di aprire il proprio negozio tra le mille difficoltà quotidiane. Per dare nuova dignità e nuove opportunità al nostro paese, bisogna ripartire dai cittadini, da chi ci vive, da chi ci lavora e ci investe, ecco perché è, sarà fondamentale per me prima di tutto ascoltare».

                                                                                                                                                  Continueranno anche gli incontri pubblici del candidato a sindaco Gervasi protagonista insieme alla sua quadra dei prossimi confronti che si terranno Giovedì 23 Maggio 2019 ore 19.30 presso la villetta di Via Verdi (di fronte struttura sportiva A.S.D. Fralè) e la prevista chiusura della campagna elettorale nella storica piazza al centro del paese Venerdi 24 Maggio 2019 ore 19.30.