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I cassaintegrati della Calabria stamattina davanti la sede del Consiglio regionale

REGGIO CALABRIA – I lavoratori cassintegrati della Calabria, si sono riuniti questa mattina davanti la sede del Consiglio regionale a Reggio Calabria, su iniziativa della Federazione regionale USB, per protestare contro il mancato pagamento delle spettanze da diversi mesi.

Un centinaio di lavoratori mobilità in deroga, stanno infatti protestando, assieme alla USB, poiché è da giugno dello scorso anno che non percepiscono quanto dovuto.

In un momento di grande difficoltà come questo che stiamo vivendo, le istituzioni (quelle della regione Calabria, in particolare) dovrebbero farsi carico di gestire le emergenze, assicurando quel sostegno minimo necessario a mantenere le famiglie.

Invece, la regione Calabria lancia proclami trionfalistici per aver recuperato risorse minime che bastano appena a pagare solo una parte degli arretrati.

Il grido di protesta raccolto dalla USB, come sempre al fianco di chi subisce torti ed in piazza con i lavoratori, ha avuto ottenuto il risultato che la Federazione USB è stata convocata dall’assessore al lavoro, Salerno ed invitata anche alla riunione con i capigruppo che si terrà questa stessa mattina alle 13,30 a Palazzo Campanella.

La USB, per l’idea di democrazia sindacale diretta che le appartiene, ha deciso che la delegazione sarà composta esclusivamente dai lavoratori, rinunciando ad essere presente all’incontro.

La voce dei lavoratori prima di tutto.

La USB protesta chiusura Simply di Cropari Marina (CZ)

Dopo la chiusura da parte della Carrefour dei supermercati di Cropani marina “la Torre “ … chiude anche la Simply, ritirato il marchio alla famiglia che gestiva il supermercato, ai licenziamenti degli undici lavoratori grazie alla “ottima “ gestione altri precari sul mercato.

Mentre i lavoratori aspettano questi “capitani coraggiosi” che affrontano i lavoratori sul tavolo delle trattative producono altri danni sulle spalle dei lavoratori, ancora oggi si negano, si rendono irreperibili, pensando di sfuggire al pagamento degli 11 lavoratori.

La USB, unitamente ai lavoratori oltre alle vie legali stanno organizzando nuove azioni sindacali dove ancora hanno credito negli altri supermercati che gestiscono, anche se hanno cambiato denominazione.

Dobbiamo affermare con i fatti che la democrazia nei luoghi di lavoro è un diritto indisponibile delle lavoratrici e dei lavoratori e non di chi pensa solo a sfruttare i lavoratori, se ne facciano una ragione padroni e altri sindacati!!

Quello che è accaduto alla azienda DI PIU’ distribuzione ha solo dell’inammissibile lavoratori svenduti con un accordo programmato con la sola cgil, senza un piano industriale di recupero dei lavoratori verso altri centri commerciali, pure i lavoratori in maternità buttati fuori dal circuito lavorativo.

Dopo inutili tentativi attraverso le autorità locali tutte “ sorde “ alle richieste di un tavolo per stabilire quando verranno pagate le spettanze dovute, si riparte con le lotte degli stessi lavoratori, a cui un’azienda senza scrupoli ha tolto lavoro e dignità, di famiglie che faticano a sfamare i propri figli.

La USB, lancia una sottoscrizione per sostenerli nella loro battaglia, – andremo a afre la questua – dando dimostrazione di riconoscersi nei valori dell’aiuto reciproco, della responsabilità di ognuno, del lavoro, della democrazia, dell’eguaglianza, dell’equità e della solidarietà. Insomma, i valori che dovrebbero ispirare le aziende che invece dimostrano di essere al pari delle peggiori imprese di capitale.

L’USB, nel sostenere incondizionatamente la lotta, rivolge un appello a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici della Calabria, alle associazioni, e a quanti, uomini e donne, lottano nella nostra regione per il diritto ad una vita ed un lavoro sicuri e dignitosi, affinché non facciano mancare la loro solidarietà e invita tutte e tutti a contribuire alla cassa di resistenza.



 

 

 

 

Continua la protesta dei lavoratori ex Carrefour

CROPANI MARINA (CZ) – Ennesima giornata di protesta presso il Centro commerciale “La Torre” di Cropani Marina, dove gli 11 Ex Lavoratori del Carrefour, affiancati dall’USB, Unione Sindacale di Base, hanno protestato pacificamente sulle strade antistanti il Centro commerciale, distribuendo volantini.

Gli ex lavoratori da diversi mesi lamentano il mancato pagamento delle spettanze arretrate e cioè, non solo metà della tredicesima dell’anno 2012, l’intera quattordicesima, gli straordinari e le ferie non godute, ma anche metà stipendio di agosto 2013, ed i mesi di settembre e ottobre; in aggiunta a tutto ciò, i lavoratori, ingiustamente licenziati, è bene ricordarlo, non hanno avuto neanche il pagamento delle indennità di fine rapporto e del TFR.

La cosa più vergognosa è che gli ex datori di lavoro si rifiutano di intraprendere qualunque forma di dialogo con il sindacato USB e non degnano neanche di una risposta le lettere inviate dai legali dei lavoratori.
Gli stessi lavoratori, con le azioni di protesta che stanno intraprendendo, invitano tutte le forze politiche territoriali ad una decisa presa di posizione nei confronti dei padroni che da tempo svolgono i propri affari in quel lembo di terra che ha ben altri problemi d’affrontare quotidianamente e che non ha certamente bisogno di falsi imprenditori che giocano con la vita dei lavoratori.
Durante la pacifica protesta, non bastassero tutti i soprusi perpetrati nei confronti di questi 11 lavoratori, si sono registrati anche alcuni spiacevoli episodi, visto che i manifestanti sono stati attaccati duramente, e non solo in modo verbale, dalla proprietà del centro commerciale, preoccupata solo di difendere i propri interessi (visto che per solidarietà gran parte della popolazione di Cropani Marina sta boicottando il supermercato) e dimenticando che la protesta nasce dalla sofferenza di 11 famiglie che hanno già dovuto trascorrere un Natale senza serenità e che si accingono a fare altrettanto per il Capodanno.
Gli 11 ex lavoratori e la USB chiedono che la solidarietà venga anche dagli altri lavoratori del centro commerciale e del supermercato in particolare, dal momento che nella stessa situazione a breve potrebbero trovarsi anche loro.
Le manifestazioni andranno avanti anche nei prossimi giorni, con nuove forme di protesta anche eclatanti, e proseguiranno fin tanto che la proprietà non avrà il coraggio di affrontare la cosa pubblicamente versando a questi ex lavoratori tutte le spettanze dovute.

LSU/LPU: trattativa deludente con Scopelliti

Riceviamo e diffondiamo un comunicato stampa da parte dalla Federazione Calabria [Unione Sindacale di Base]:

CATANZARO – Si è tenuto stamattina a Catanzaro presso la sede della Presidenza della Giunta regionale, l’incontro tra la delegazione della USB e le altre organizzazioni sindacali con il governatore della Calabria Scopelliti reduce dagli incontri romani sulla questione dei precari calabresi.

La USB, che ha contestato preliminarmente il metodo utilizzato dalla regione in merito alle relazioni sindacali, sottolineando la grave assenza dei sindaci, ha preteso ed ottenuto che alcuni lavoratori fossero presenti alla riunione.

Quindi ha ribadito che gli impegni politici assunti debbono essere poi mantenuti, ricordando al governatore che, a seguito di una serie di manifestazioni messe in atto dai lavoratori assieme alla USB, lui si era impegnato ad attivare un tavolo tecnico nazionale per aprire un protocollo di stabilizzazione per gli LSU/LPU.

Invece, lo stesso governatore ha successivamente avocato a sé tutte le trattative romane, che forse hanno un solo scopo: provare a rimandare il problema LSU/LPU.

La USB non si è lasciata incantare dai numeri sciorinati dal governatore e dagli impegni generici che ha proposto al tavolo, pertanto ha avanzato precise richieste, prima fra tutte  la convocazione ufficiale entro pochi giorni del tavolo nazionale alla presenza dei Sindaci e delle OO.SS., che il governatore ha recepito.

Alcune altre richieste avanzate da USB, hanno trovato accoglimento, come il pagamento degli arretrati, la cui autorizzazione è stata firmata oggi dal governatore e già nei prossimi giorni le somme saranno erogabili dai comuni e come la richiesta che già domani parta la comunicazione ai comuni della prosecuzione del rapporto di lavoro anche nel prossimo anno, in attesa che venga presentato il progetto, cosa che avverrà nel consiglio regionale del 20 o 21, anche per gli LPU, per come richiesto da USB per non lasciare indietro nessun lavoratore.

USB ha anche chiesto che, nelle more della stabilizzazione, i progetti, per come previsto dalla nuova normativa, siano rinnovati per un triennio.

In tutti i casi, il vero nodo per USB rimane appunto la stabilizzazione di tutti i lavoratori ed ha ampiamente illustrato al governatore come questa sia possibile a costo zero, utilizzando e storicizzando le somme sinora adoperate per i pagamenti dei progetti; inoltre, la USB ha richiesto anche che venga emanata una legge, come già fatto nel 2007 che prevedeva la stabilizzazione dei lavoratori negli enti inferiori a 5.000 abitanti, che, in questo caso, venga estesa a tutti i comuni.

Al termine dell’incontro USB non si ritiene per nulla soddisfatta dell’esito, per cui da domani promuoverà assemblee in tutti i comuni per decidere insieme ai lavoratori come continuare la lotta.

LSU/LPU: nessuna Ri-convocazione dopo il rinvio. Lunedì si riparte con le lotte in tutta la regione

COSENZA – Dopo il rinvio della riunione Roma del 21 u.s. a  data da destinarsi, da ieri si sono susseguite una serie di telefonate e di e-mail, tra il gabinetto del Vice Ministro della funzione pubblica Patroni Griffi, il presidente della regionale Calabria e la USB regionale, sola organizzazione sindacale interessata che, però, ancora oggi non hanno portato alla riconvocazione del tavolo per discutere della stabilizzazione di questi lavoratori.
Perché di questo la USB vuole sentir di parlarle – della stabilizzazione – e non di contentini come il pagamento di due mensilità per gli LSU/LPU, o aleatori impegni politici a cui ormai possono credere solo i “sindacati di stato”!
Dopo il rinvio si era parlato di riconvocare il tavolo per la prossima settimana, ma fino ad ora nulla è pervenuto.
Oggi i lavoratori in assemblea permanente nei vari comuni, hanno deciso di programmare altre giornate di lotta ed  iniziare un iter condiviso con sindaci ed utenza dei comuni calabresi per tutelare i servizi che vengono offerti alla cittadinanza.

La USB, a seguito di ciò, ha individuato per lunedì alcune azioni di lotta sindacale che verranno rese note nelle prossime ore al fine di sostenere la vertenza LSU/LPU per far capire a chi ha le orecchie coperte con il prosciutto, ossia il governo, che non pensi di sgonfiare la lotta con queste manovre perché 5.200 famiglie calabresi non si fermano certamente di fronte ad un rinvio.
La USB vuole sapere da subito quali risorse economiche si rendono necessarie nel patto di stabilità per partire con un piano di stabilizzazione di questi VENTENNALI lavoratori precari!
La mancata convocazione rappresenta un evidente pregiudizio nei confronti dei lavoratori LSU/LPU e della USB ed è un chiaro segno di quanto questo governo tema il confronto con la nostra organizzazione che, tra i lavoratori LSU/LPU, rappresenta di gran lunga l’organizzazione con maggiore esperienza e radicamento sul territorio.
Per questo motivo la USB intima e diffida la Presidenza del consiglio dei ministri  a comunicare l’avvio del procedimento e la data delle successive convocazioni, con riserva di organizzare le battaglie sindacali necessarie a supporto della vertenza.
Lunedì, dunque, si riparte con le lotte in tutta la regione.

USB: l’incontro con l’Assessore Salerno

Continuano gli atteggiamenti assurdi della Cgil, una organizzazione “sindacale” che ormai sembra sempre di più orientata a contrastare la USB, anziché tutelare i lavoratori, anche se questo è tanto tempo che, a nostro avviso, la Cgil ha smesso di farlo.
La telenovela è continuata l’altra sera in occasione dell’incontro con l’assessore Salerno che ha convocato i sindacati per esporre le possibili soluzioni per la “collocazione” dei lavoratori rientranti nella L.R. 28/2008 e L.R. 8/2010 attualmente assegnati a Calabria Lavoro e Calabria Etica.
Tutte le OO.SS. erano preoccupate per le sorti dei lavoratori, tranne la Cgil, preoccupata, invece, solo dalla presenza di USB.
Infatti, temendo, come spesso succede, il confronto con noi, puntuale ha posto il veto alla presenza di USB al tavolo chiedendo, tra lo sconcerto generale, tavoli separati!

Ma, non contenta di ciò, all’uscita raccontava agli sconcertati lavoratori in attesa, che l’iniziativa dell’esclusione era stata presa dall’assessorato!!!
In tutti i casi, non è l’atteggiamento della Cgil che ci preoccupa e del quale dovrebbero preoccuparsi soprattutto i suoi iscritti, quanto la discussione che si è sviluppata al tavolo e le prospettive future dei lavoratori interessati.
La lunga e esaustiva trattativa si è conclusa a tarda ora, ha comunque prodotto qualche apprezzabile risultato.

In particolare:
•    Le pendenze economiche verranno saldate per un quota parte subito quindi prima delle festività di Natale e la restante parte (minima) i primi di gennaio;
•    si avrà un unico contratto ed un unico ente erogatore;
•    il rapporto di lavoro a partire da gennaio 2014 che noi avevamo chiesto a 36 mesi a 24 ore si farà sicuramente a 24 mesi ma la forma sarà valutata insieme alle sigle sindacali tutte, nei giorni a venire;
•    si formeranno dei punti di informazione regionali che saranno ubicati nelle principali città – capoluoghi di provincia – che impegneranno all’incirca 160 unità dei 320 in servizio, la restante parte verrà impegnata nei vari dipartimenti regionali;
La USB ha altresì proposto che i lavoratori, finiti i due anni a 24 ore, passino poi a tempo indeterminato e quindi ad orario completo.
Si è preso atto comunque che l’assessorato al lavoro sta lavorando e lavorerà anche in simbiosi con i sindacati TUTTI, malgrado le pretese di qualche sigla, alla soluzione del PRECARIATO Calabrese.

Precari Lsu-Lpu protestano a Villa San Giovanni

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Centinaia di lavoratori precari stanno manifestando a Villa San Giovanni gridando la loro rabbia per un futuro negato.

Da oltre 10 anni questi lavoratori Lsu-Lpu permettono agli enti locali di mandare avanti la macchina comunale, garantendo quei servizi che, senza il loro apporto, sarebbe impossibile erogare. Eppure, malgrado tutto questo sia notorio, malgrado le iniziative fatte assieme alla federazione Usb Calabria, il diritto a vedere riconosciuto questo ruolo viene costantemente negato. Piu’ volte, infatti, il governo centrale e quello regionale hanno promesso, senza mai mantenerla, la convocazione di un tavolo tecnico nazionale. Non solo, questi lavoratori non godono di nessun diritto e la regione Calabria non versa loro alcun contributo: veri e propri lavoratori pubblici in nero.

La manifestazione, ancora in corso, sta provocando numerosi disagi alla viabilita’, ma i lavoratori, stanchi di essere presi in giro ed umiliati da un comportamento inqualificabile da parte delle istituzioni, sono decisi e determinati ad andare avanti. Intanto pochi minuti fa, e’ giunta la notizia della convocazione da parte del Prefetto, della Federazione Usb che andra’ all’incontro con una delegazione di lavoratori. I lavoratori, pero’, non molleranno il presidio davanti la stazione di Villa San Giovanni, fino al raggiungimento di risultati concreti.

Il 10 dicembre sciopero generale degli Lsu-Lpu

CATANZARO – Per il 10 dicembre prossimo la confederazione regionale dell’Unione sindacale di base (Usb) ha proclamato lo sciopero generale dei lavoratori Lsu-Lpu della Calabria. L’Usb ha anche deciso di organizzare manifestazioni ad oltranza con modalità che verranno stabilite dagli stessi lavoratori nelle assemblee che si svolgeranno in questi giorni.