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Il Crotone cade anche a Verona. Stroppa: «Meritavamo di più»

17ª giornata: Verona-Crotone 2-1

HELLAS VERONA: Silvestri; Ceccherini (1’st Dawidowicz), Magnani (19’st Gunter) Lovato; Faraoni, Tameze, Ilic, Dimarco; Zaccagni (30’st Colley), Barak; Kalinic (19’st Di Carmine). A disp: Berardi (GK), Pandur (GK), Udogie, Cetin, Ruegg, Danzi, Salcedo. All. Juric

CROTONE: Cordaz; Djidji, Golemic, Luperto; Molina (1’st Pedro Pereira), Eduardo (1’st Simy), Zanellato, Vulic, Reca; Messias, Riviere (32’st Dragus). A disp: Crespi (GK), Magallan, Cuomo, Rojas, Petriccione, Rispoli, Siligardi, Crociata, Mazzotta. All. Stroppa

ARBITRO: Massimi di Termoli

MARCATORI: 17’pt Kalinic (V), 25’pt Dimarco (V), 10’st Messias (C)

NOTE – AMMONITI: Ceccherini (V), Lovato (V), Djidji (C), Magnani (V), Reca (C), Pedro Pereira (C)

Un Crotone ancora a due facce non riesce ad andare a punti al Bentegodi nonostante un gran secondo tempo.

VERONA – Parte fortissimo la squadra di casa che aggredisce le fonti di gioco avversarie con un pressing a tutto campo e, tra il 17′ ed il 25′, passa due volte: prima il centrocampo dei gialloblù conquista palla, Barak serve Kalinic che lascia partire un destro imparabile da dentro l’area di rigore per l’1-0, poi Dimarco entra in area sulla sinistra dopo uno scambio con Zaccagni e con un gran tocco di sinistro la mette all’angolino basso per il raddoppio. Gli squali accusano colpo e rischiano di subire il ko: miracolo di superCordaz sul colpo di testa a botta sicura ravvicinato di Barak (37′). Messias prova a reagire con un’azione personale: si accentra dalla destra e lascia partire un gran rasoterra di sinistro ben parato dal portiere di casa: è il 45′ ed è l’ultima azione degna di nota della prima frazione.
Nel secondo tempo, come nel match contro la Roma, il copione cambia radicalmente e gli uomini di Stroppa, con Pereira al posto dell’acciaccato Molina e Simy per Eduardo (Messias arretra di qualche metro il suo raggio d’azione), giocano con maggiore convinzione e pericolosità. Al 55′ è il solito Junior Messias ad accorciare le distanze con una mezza rovesciata sotto porta a raccogliere la precisa assistenza di Pedro Pereira. Ancora il brasiliano si rende pericoloso al 69′ e al 73′ ma i suoi tentativi vengono neutralizzati dalla difesa scaligera e dall’estremo difensore Silvestri. Anche il Verona si affaccia di nuovo in attacco con il nuovo entrato Colley ma Cordaz (86′) e la traversa (92′) gli negano la gioia del gol, così il match termina sul 2-1.

Stroppa nel post-gara

Ecco il commento del tecnico rossoblù Giovanni Stroppa al termine della gara del Bentegodi: «I primi 20 minuti il Verona non ci ha fatto giocare e sicuramente potevamo fare meglio anche sui gol subiti. Il primo gol è stato un rimbalzo regalato, poi la gara si è messa in salita ma la squadra dopo la seconda rete ha reagito bene, ha retto il campo ed è salita alla distanza: sicuramente meritava di più. Ci manca un po’ di qualità in avanti però la squadra ha tenuto botta nei primi 25 minuti del secondo tempo ha fatto molto bene. Una buona reazione che dimostra come la squadra sia viva e che crede in quello che fa».

 

Gusti e sapori di Calabria conquistano il Vinitaly. Oggi ultima giornata

VERONA – A cominciare da quella dedicati ai giudici del concorso Five Stars Wines. Provenienti da Cina, Ungheria, Giappone, Belgio e Stati Uniti, i 10 giudici hanno potuto riassaporare i vini calabresi che (bendati) avevano assaggiato e premiato durante il concorso, in un viaggio virtuale della regione, tra i vigneti affacciati sul mare e spinti alle spalle dagli Appennini. Manager di scuole di sommelier, importatori, giornalisti e formatori del settore hanno potuto conoscere meglio il panorama vitivinicolo calabrese, in un’occasione che la Regione Calabria ha saputo cogliere come vetrina privilegiata.

Nel padiglione Sol&Agrifood, sono stati invece buyers internazionali provenienti da Norvegia, Russia, Ucraina, Lettonia ed Azerbaijan ad assaggiare tante eccellenze calabresi, guidati dalla narrazione sulla loro provenienza e preparazione. Hanno cominciato da salami e nduja, accompagnati da pecorino crotonese DOP, pane bagnato con oli extravergine d’oliva e olive da mensa e, per concludere, con succo e panettone al bergamotto e Torrone di Bagnara IGP.

“Terra tra i due mari” è il titolo, invece, della degustazione a cura di Tommaso Caporale, giornalista enogastronomico, corrispondente dalla Calabria della testata Italia a Tavola, ed Alberto Giannattasio, presidente nazionale dell’International Sommelier Foundation (ISF). Sono stati raccontati ed assaggiati i vini di questo fazzoletto di terra calabrese bagnato dai due mari, dove si coltivano i vitigni del Greco Bianco, dello Zibibbo, del Mantonico e del Nerello, dai quali arrivano le Denominazioni Lamezia DOP, Scatigno DOP, Bivongi DOP e Val d’Amato IGP. “Una zona prolifica se si pensa che in tutta la Calabria ci sono 9 DOP e 10 IGP e 4 di queste sono proprio in questa piccola porzione di regione” ha detto Caporale.

Si è parlato anche di varietà di olivicolture a rischio estinzione. Un evento è stato, infatti, dedicato alla “Calabria al centro del Mediterraneo: peculiarità organolettiche degli Oli Extravergini Regionali”. Rosario Franco dell’Arsac-Regione Calabria ha spiegato: “Per la prima volta stiamo facendo un’analisi completa di tutte le 30 varietà di olio presenti in Calabria. Attraverso un progetto di tutela, stiamo piantando le varietà più a rischio in campi speciali. Il nostro obiettivo è tutelare queste varietà e, possibilmente, far sì che aumentino”. L’incontro è stato moderato da Alberto Grimelli, direttore di “TeatroNaturale”, settimanale online dedicato al mondo rurale, punto di riferimento per il settore olivicolo ed oleario. Hanno partecipato anche Carmelo Orlando (ARSAC) ed i docenti della Università Mediterranea di Reggio Calabria (Facoltà di Agraria), Serafino Cannavò e Lorenzo Abbenavoli.

E infine, il Cirò: dopo la celebrazione dei 50 anni dal riconoscimento della DOP, ieri alla presenza del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, una degustazione di Gaglioppo Rosato a cura di Raffaele Librandi (Presidente del Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini DOC Cirò e Melissa) e Gennaro Convertini (ARSAC – Regione Calabria). “Anche il Gaglioppo Rosato fa parte dell’Istituto del Vino Rosa Autoctono Italiano, che riunisce i sei distretti produttivi italiani in un’unica compagine e punta alla spinta non solo promozionale, ma anche culturale, dei territori vocati alla produzione di questa tipologia di vino” ha spiegato Convertini.

Gli appuntamenti si concludono oggi  mercoledì 10 aprile, alle 11.30 con quello sulla Cipolla Rossa di Tropea.

Oliverio al Vinitaly, «Eccellenze calabresi sempre più apprezzate all’estero»

VERONA – «Ben 73 cantine, più del doppio rispetto alle 34 che parteciparono all’edizione del 2014. Un risultato frutto della strategia da noi messa in campo a supporto alle cantine calabresi perché possano presentare i propri prodotti nel corso di questo imprescindibile appuntamento, tutte insieme, facendo rete e non disperdendosi».

Così il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha inaugurato lo stand istituzionale al Vinitaly 2019, Salone internazionale dei vini e distillati, in programma a Verona da oggi a mercoledì 10.

«Dobbiamo proseguire in questa direzione, impegnandoci in una programmazione a lungo termine, dando certezze alle nostre aziende,  per una promozione rivolta ai mercati esteri, anche alla luce del sempre maggior interesse dei buyers esteri, non ultimi i mercati asiatici, nei confronti dei vini calabresi –  ha aggiunto il Presidente Oliverio – Per questo  la Regione Calabria coglie il Vinitaly, come occasione privilegiata per la promozione di tutte le eccellenze del paniere calabrese che ben si sposano con i vini della nostra terra».

Poco dopo il taglio del nastro, lo stand istituzionale è stato anche visitato dalla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha incontrato il Presidente Oliverio, scambiando con lui una stretta di mano ed alcune battute sulla tradizione vitivinicola calabrese.

Al fianco del Presidente Oliverio nel corso della kermesse scaligera il presidente del Consiglio Regionale  Nicola Irto ed il Consigliere Regionale con delega all’Agricoltura,  Mauro d’Acri.

Tanti gli appuntamenti in programma nella prima delle tre giornate veronesi. A cominciare dalla presentazione del secondo meeting internazionale della dieta Mediterranea a cura di Federico Quaranta, conduttore di “Linea Verde” su Rai Uno e di “Decanter” su Rai Radio Due con Francesco Mazzei, lo chef calabrese di fama internazionale che ha conquistato il Regno Unito. A loro è stato affidato l’evento dal titolo “Il vino marcatore identitario nella dieta mediterranea”, durante il quale Federico Quaranta ha esortato in modo appassionato il Presidente della Regione  a  proseguire nella sua azione di sostegno alla
promozione e di tutela delle eccellenze di Calabria in quanto uniche al mondo, «senza tralasciare  quell’ingrediente assolutamente tipico: la convivialità».

Lo chef star Mazzei, scelto nel 2019 dopo Lidia Bastianich nel 2018,  come ambasciatore calabrese della Dieta Mediterranea nel mondo ha dichiarato: “Della Calabria si sa davvero poco nelle cucine all’estero. Io mi impegno perché le sue eccellenze, buone e salutari, non manchino mai”.

Nel pomeriggio, è stato dato spazio al vitigno peculiare dell’area che va dal Pollino, alla Valle del Crati a quella del Savuto il “Magliocco dolce” con un evento sul patrimonio ampelografico e culturale della DOP “Terre di Cosenza”.
Nello spazio della Regione Calabria all’interno di Sol&Agrifood, il Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità che si svolge nell’ambito di Vinitaly, una serie di eventi di degustazione e narrazione delle eccellenze calabresi. Il primo è stato dedicato al bergamotto ed agli olii extravergini d’oliva Presidi Slow Food, protagonisti, questi ultimi, del Premio Ercole Olivario, riservato agli Olii Extravergini di Oliva del Mediterraneo che è stato vinto quest’anno dall’Oleificio Torchia  di Tiriolo (Cz). Un’eccellenza regionale, come conferma la presenza di ben 22 olii calabresi rappresentati quest’anno a Vinitaly. “La Regione Calabria sta definendo un piano di filiera per valorizzare la commercializzazione dell’olio e favorire un’efficace aggregazione del prodotto – ha commentato il Presidente Oliverio  – Le aziende stanno facendo un grande sforzo per la commercializzazione del nostro olio perché il valore aggiunto possa rimanere alle aziende calabresi ed incrementare il PIL della regione”.

Un altro riconoscimento importante, infine, impreziosisce ulteriormente la partecipazione della Regione Calabria al Vinital 2019. Anche quest’anno tra i 100 vini italiani individuati da Wine Spectator,  presentati agli operatori nel corso dell’evento OperaWine la Calabria è presente con la cantina Ippolito.
E ancora la cantina Senatore con Unico Senator è stato premiato nel concorso 5 Star Wines di Vinitaly  con 93 punti, rientrando nella Top 10 su oltre 2000 vini provenienti da tutto il Mondo.
Ma i riconoscimenti al settore enologico calabrese non si fermano qui: Roberto Ceraudo, pioniere nel biologico in enologia, ha vinto l’importante Premio Angelo Betti – Benemeriti della Viticoltura – Gran medaglia di Cangrande.

Gli appuntamenti proseguono domani, lunedì 8 aprile, nella Sala Iris, con l’evento dedicato ai “50 anni del Cirò”, vino DOC dal 1969, a cura di Walter Speller e Giovanni Gagliardi. E ancora, presso lo stand istituzionale, alle 10, è in programma la presentazione del progetto “Palmenti, vino e archeologia in Calabria: l’area della Locride”, a cura del professor Attilio Scienza, docente di Viticoltura ed Enologia presso l’Università degli Studi di Milano, uno dei maggiori esperti mondiali di viticoltura, il giornalista Rai Massimo Proietto ed il docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Rocco Zappia. Nel pomeriggio, alle 17, si terrà invece un incontro sul “Turismo enogastronomico in Calabria”, a cura di Andrea Radic e Mattia Poggi, con “L’esempio delle terrazza sullo Stretto”.

Nello stand Regione Calabria del Salone Sol&Agrifood, infine, spazio alla narrazione ed alla degustazione sul pecorino crotonese DOP, sui fichi di Cosenza Dop e sul Torrone di Bagnara IGP.

La Regione vola al Vinitaly 2019, raddoppiate le cantine calabresi

VERONA – Più che raddoppiate le cantine calabresi che quest’anno partecipano al Vinitaly 2019, Salone internazionale dei vini e distillati, in programma a Verona da domenica 7 aprile a mercoledì 10.

Un appuntamento fisso per produttori, importatori, ristoratori, tecnici, giornalisti e opinion leader, che ogni anno si ritrovano in fiera per presentare i propri prodotti e conoscere le tendenze del mercato. Un evento che le cantine calabresi hanno imparato ad apprezzare sempre di più, passando dalle 32 del 2014 alle ben 73 di quest’anno.

Un aumento che si riflette anche sull’area istituzionale ed espositiva dedicata alla Regione Calabria, collocata nel Padiglione 12, sempre più grande ed accogliente, oltre che rappresentativa delle eccellenze vitivinicole e delle esigenze dei suoi protagonisti.

«Per la Calabria e per il suo settore enologico quello del Vinitaly è un appuntamento importante – ha affermato il Presidente della Regione Mario Oliverio – Le imprese di questo comparto hanno raggiunto un livello di altissima qualità e la Regione continua a fare la propria parte al loro fianco. La sinergia creata con le aziende già sta dando risultati in termini di ricaduta economica non solo nel settore agroalimentare ma anche in quello turistico. I nostri vini – ha aggiunto il Presidente – la cui eccellenza è riconosciuta a livello planetario, attraverso i canali più autorevoli, sono un volano in cui si esprime quel compendio di cultura, amore per le tradizioni e per l’ambiente che sono elementi identitari della Calabria. In questo ben si inserisce la presentazione a Vinitaly del secondo Meeting internazionale sulla Dieta Mediterranea».

Lo stand istituzionale della Regione Calabria di Vinitaly sarà inaugurato dal Presidente Oliverio domenica alle ore 13. Tanti saranno gli appuntamenti in programma nella tre giorni veronese. A cominciare dalla presentazione del secondo meeting internazionale della dieta Mediterranea a cura di Federico Quaranta, conduttore di “Linea Verde” su Rai Uno e di “Decanter” su Rai Radio Due, e di Francesco Mazzei, chef calabrese di fama internazionale. Evento dal titolo “Il vino marcatore identitario nella dieta mediterranea”, che avrà luogo domenica alle 14. Lunedì alle 15, invece, nella Sala Iris, si terrà l’evento dedicato ai “50 anni del Cirò”, vino DOC dal 1969, a cura di Walter Speller e Giovanni Gagliardi. E ancora, presso lo stand istituzionale, lunedì alle 10, è in programma la presentazione del progetto “Palmenti, vino e archeologia in Calabria: l’area della Locride”, a cura del professor Attilio Scienza, docente di Viticoltura ed Enologia presso l’Università degli Studi di Milano, uno dei maggiori esperti mondiali di viticoltura, il giornalista Rai Massimo Proietto ed il docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Rocco Zappia. Nel pomeriggio, alle 17, si terrà invece un incontro sul “Turismo enogastronomico in Calabria”, a cura di Andrea Radic e Mattia Poggi, con “L’esempio delle terrazza sullo Stretto”. Ma nel corso della kermesse, si parlerà anche di “Magliocco dolce” e del patrimonio ampelografico e culturale della DOP Terre di Cosenza, della “Terra tra i due mari” e del “Ciró nel progetto Rosautoctono”.Nel padiglione 12, invece, è collocato lo stand della Regione Calabria di Sol&Agrifood, il Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità che si svolge all’interno di Vinitaly, che ospiterà eventi di degustazione e narrazione su tante eccellenze calabresi, tra le quali bergamotto, pecorino crotonese DOP, fichi di Cosenza Dop, Torrone di Bagnara IGP, cipolla rossa di Tropea IGP, oli extravergine d’oliva e olive da mensa, salami e nduja.

Colpaccio del Pescara allo Scida. Rabbia Crotone

Crotone – Pescara 0-2

CROTONE: Cordaz; Golemic, Spolli, Vaisanen; Sampirisi, Zanellato, Benali, Barberis (46’ Molina), Milić (46’ Firenze); Pettinari, Machach (64’ Simy). A disp.: Festa (GK), Figliuzzi (GK), Curado, Cuomo, Gomelt, Kargbo, Marchizza, Valietti, Mraz. All. Stroppa

PESCARA: Fiorillo; Ciofani, Scognamiglio, Campagnaro, Balzano; Memushaj, Crecco (81’ Bruno), Brugman; Marras (87’ Sottil); Monachello, Mancuso. A disp: Kastrati (GK), Pinto, Capone, Bettella, Gravillon, Perrotta, Melegoni, Antonucci, Bellini, Del Sole. All. Pillon. 

Arbitro: Rapuano di Rimini

Marcatori: 9’ Monachello (P), 16’ Campagnaro (P)

Note: Al minuto 30’ allontanato dalla panchina mister Stroppa. Ammoniti: 23’ Pettinari (C), 37’ Balzano (P), 53’ Fiorillo (P), 55’ Mancuso (P), 63’ Spolli (C), 81’ Marras (P)

Termina con una sconfitta per gli squali il posticipo della 24a giornata della Serie BKT contro il Pescara.

Pronti via e Pettinari si ritrova la palla del possibile vantaggio, ma il suo colpo di testa termina di poco alto sulla traversa. Sono così gli ospiti a portarsi in vantaggio al 9’ con Monachello, che va via sul filo del fuorigioco e a tu per tu con Cordaz non sbaglia. Gli uomini di Stroppa reagiscono subito e colpiscono un palo con Barberis su invito dalla sinistra di Machach. 

Ma al 16’ gli abruzzesi raddoppiano con Campagnaro: corner dalla sinistra, colpo di tacco del difensore argentino deviato da Zanellato e palla che assume una strana traiettoria e termina alle spalle dell’incolpevole Cordaz. Il Crotone non demorde e crea diverse occasioni per pareggiare ma per ben due volte l’arbitro non assegna il rigore ai padroni di casa per i falli subiti da Pettinari (21’) e Spolli (30’). Sul finire del primo tempo è Machach a rendersi pericoloso ma la sua conclusione è deviata in angolo.

Nella ripresa Stroppa, allontanato dalla panchina per proteste al 30’, manda in campo dall’inizio Firenze e Molina per Barberis e Milic.

I rossoblù cercano in tutti i modi di trovare il gol del pari ma Fiorillo salva i suoi in più di un’occasione. Dopo 4 minuti di recupero termina la sfida, con il Crotone che r crimini giustamente contro l’arbitraggio. Prossimo impegno per gli squali sabato in casa del Brescia.

L’amarezza del presidente Vrenna

«Oggi si è toccato il fondo. Hanno deciso che in questa categoria siamo scomodi perché non è la prima volta che subiamo torti arbitrali clamorosi. Ho parlato con l’arbitro e la sua giustificazione è stata che sul fallo di Spolli c’era la regola del vantaggio. Sono rimasto basito. E sono amareggiato perchè ho l’impressione che non vogliono il Crotone in questa categoria». E’ quanto dichiarato nel post-gara dal presidente rossoblù Gianni Vrenna contestando la direzione di gara. Vrenna ha poi aggiunto: «Prepareremo un dossier e lo invieremo a chi di competenza».

Crotone poco incisivo, allo Scida passa il Verona

Crotone – Verona 1-2

CROTONE: Festa; Cuomo, Sampirisi (28’ st Budimir), Marchizza; Faraoni, Rohden, Benali, Firenze, Martella (1’ st Stoian); Nalini, Simy (20’ st Spinelli). A disp.: Cordaz (GK), Figliuzzi (GK), Golemic, Crociata, Molina, Zanellato, Vaisanen, Aristoteles. All. Stroppa

VERONA: Silvestri; Almici, Marrone, Caracciolo, Crescenzi; Henderson, Colombatto, Dawidovicz; Matos (34’ st Lee), Tupta (24’ st Cissé), Laribi (16’ st Ragusa). A disp.: Ferrari (GK), Tozzo (GK), Eguelfi, Gustafsson, Balkovec, Zaccagni, Calvano, Kumbulla, Danzi. All. Grosso

Arbitro: Sacchi di Macerata

MARCATORI: 14’ Henderson (V), 12’ st Colombatto (V), 40’ st Firenze (C)

Ammoniti: Caracciolo, Almici e Lee (V), Faraoni e Benali (C)

La gara

Dopo Cosenza, il Verona si rivela sempre più “fatal” alle squadrea calabresi. La squadra di Grosso raccoglie tre punti anche a Crotone e vola in testa alla classifica superando il Cittadella. 

Veneti in vantaggio al 14′ – prima rete della 4ª giornata di Serie B – con Henderson con un diagonale vincente su assist di Laribi. Il raddoppio arrivo a inizio ripresa su un’azione di rapido contropiede. Azione di contropiede innescata da Silvestri: Tupta lanciato in profondità colpisce prima il palo, poi serve Colombatto che, complice un velo di Laribi, ha il tempo di controllare il pallone e freddare di sinistro Festa in solitaria.

I rossoblà riaprono la partita a cinque minuti dal termine con il gran gol di Firenze che di sinistro a giro preciso insacca la palla sotto l’incrocio. Il Crotone spinge allora alla ricerca del pareggio: al minuto 44 ancora uno scatenato Firenze pesca in area Budimir: il colpo di testa del croato è però controllato in tuffo da Silvestri. La reazione del Crotone si rivela tardiva e per gli uominidi Stroppa arriva la seconda sconfitta in campionato.

«Insulti dei tifosi veronesi», l’assessore De Cicco non ci sta

COSENZA – «Ho letto il comunicato stampa del Sindaco di Verona, Federico Sboarina. Difronte ad insulti quali “nero africano” “terone” “sporche bestie” “simmie” (lo scrivo in dialetto veneto) ed altri improperi di cui ho riscontri nei messaggi privati che i tifosi e cittadini veronesi mi hanno inviato, io purtroppo non conosco altri termini da usare per definirli, se non quelli di “razzista”». E’ quanto scrive l’assessore di Palazzo dei Bruzi Francesco De Cicco sul suo profilo facebook dopo essere stato preso di mira – pare- da alcuni tifosi veronesi
«Sono termini razzisti e offensivi, lontani mille miglia dal senso di sportività e rispetto delle persone.
Se il calcio non è più quello di una volta, è anche colpa di questi atteggiamenti che invece di essere stigmatizzati, vengono addirittura difesi con un comunicato stampa diffuso da una Istituzione della Repubblica Italiana, rappresentata dal Tricolore che ci unisce sotto un’unica comunità, da Nord a Sud. Quel Sud ricco della gloriosa civilità greco-romana, che ha creato l’Italia e arricchito tutti gli italiani. La storia è storia». 

«Il campo era praticabile fino alle 16.30, – prosegue ancora De Cicco- divenuto poi misteriosamente impraticabile alle 18. Prima ancora di saper giocare a pallone, bisogna essere sportivi, giocando le partite sul campo senza cercare sotterfugi per ottenere vittorie a tavolino. Prendete lezione da due squadre del Sud, Lecce e Salernitana, che ieri hanno dimostrato di volersi sfidare sul campo, anche se impraticabile.
Un Sindaco prima ancora di essere un amministratore, deve essere un buon padre di famiglia e sgridare i suoi ragazzi se questi sbagliano.  Federico Sboarina ha perso questa occasione».

 

 

Non si gioca Cosenza – H. Verona. Occhiuto: «Decisione arbitro inspiegabile»

COSENZA – Nulla da fare. Dopo ore di attesa, di riunioni e di vari sopralluoghi, è ufficiale la notizia che la gara Cosenza – Hellas Verona, valida per la seconda giornata del campionato di Serie B, non sarà disputata a causa della decisione assunta dal Direttore di gara che non ha ritenuto praticabile il terreno di gioco del San Vito – Marulla in alcune zone del manto erboso, rizollato due notti fa. (foto: F. Farina)

Il comunicato della Società

«La Società Cosenza Calcio – si legge nella nota -, in merito alla mancata disputa della gara con l’Hellas Verona, è amareggiata, unitamente ai propri tifosi, agli addetti ai lavori e a tutti coloro che si erano adoperati per la riuscita di un evento che dove essere storico per la città e per tutta la Provincia. La Società aveva ricevuto ampie assicurazioni dai tecnici inviati dalla Lega sulla tenuta del terreno di gioco che, a detta degli esperti, era idoneo allo svolgimento della gara. La decisione del direttore di gara di impedire la disputa della partita ci ha pertanto assolutamente colto di sorpresa e ha privato la squadra della possibilità di scendere in campo di fronte al nostro appassionato pubblico. In ogni caso ci sentiamo in dovere di chiedere scusa ai nostri tifosi per i disagi subiti».

Occhiuto non ci sta

«La partita Cosenza-Hellas Verona per decisione dell’arbitro, proprio a ridosso del fischio di inizio, non è stata inspiegabilmente disputata nonostante il fatto che gli ispettori della Lega, i tecnici e i giornalisti presenti avessero appurato che le condizioni del terreno di gioco non fossero così ostative e, anzi, di gran lunga migliori rispetto al campo di Ascoli dove il Cosenza ha esordito la settimana scorsa nel campionato di serie B». E’ il primo commento del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. «Noi come amministrazione comunale – prosegue il Sindaco – ce l’abbiamo messa tutta, i rappresentanti della Lega del resto ce ne hanno dato atto con decine di ispezioni durante tutta la fase dei recenti interventi realizzati, affermando che si stava procedendo nel migliore dei modi. Per non parlare poi del parere favorevole della Commissione provinciale di vigilanza.Sono davvero amareggiato, mi dispiace molto per i cosentini e mi rammarico di dover conoscere insieme ai miei cittadini questo aspetto del calcio che purtroppo non onora i principi dello sport ma rimanda a manovre fosche che non ci appartengono. Certamente chiederemo conto di quanto accaduto nelle sedi opportune perché la città di Cosenza merita rispetto».

 

 

 

 

Il San Vito Marulla è pronto. Occhiuto «Abbiamo fatto un miracolo» (FOTO)

COSENZA – Continui sopralluoghi per valutare lo stato dei lavori, complimentandosi con le maestranze che nelle ultime 48 ore hanno lavorato anche di notte per la posa del manto erboso e un in bocca al lupo inviato sui social a mister Braglia e alla squadra che si accingono ad affrontare la prima gara casalinga del campionato di serie B.

Il sindaco Mario Occhiuto, dopo che nel corso della settimana aveva seguito costantemente lo stato dei lavori di adeguamento dello stadio “San Vito-Gigi Marulla”, necessari per poter giocare sul terreno di casa, annuncia oggi che possono dirsi  praticamente conclusi.

«Nei giorni scorsi avevo ribadito a mister Braglia – dichiara il primo cittadino – che anche l’Amministrazione comunale rispetta gli impegni presi e che siamo fiduciosi che la squadra darà il massimo. Si può dire che è stato fatto un miracolo nella corsa contro il tempo per il reperimento delle risorse, i progetti, le procedure di evidenza pubblica, l’assegnazione dei lavori, l’esecuzione delle opere. Tutto in poco più di un mese. Ringrazio veramente di cuore coloro che si sono impegnati, lavorando giorno e notte, a partire dall’assessore Carmine Vizza che ha coordinato le operazioni sempre sul posto, il dirigente del settore Infrastrutture Francesco Converso e gli ingegneri Pietro Filice, Antonio Reda e Manuel Micieli».

Un sentito ringraziamento, poi, Occhiuto ha tenuto a rivolgerlo a tutti i tecnici e agli operai delle ditte assegnatarie degli interventi, ovvero Al.It srl di Michele Aloia, ESARO Srl, SD Sport, Dielle Impianti srl, Costruzioni Spadafora sas, Coop Semper Maurizio Morelli, Franco Fuoco.

«Quest’anno – sottolinea il Sindaco – avremo il terreno di gioco migliore della serie B, fermo restando che nelle prossime settimane andremo avanti con ulteriori lavori di finiture e tinteggiatura delle curve e degli esterni. In attesa della costruzione del nuovo stadio che, in quanto a opera architettonica, sarà il più bello e funzionale d’Europa. La città di Cosenza e i suoi tifosi meritano questo impegno. Adesso siamo pronti ad accogliere il Verona: forza lupi!».

 

Vinitaly, ad Orlando Sculli il premio “Benemeriti della Vitivinicoltura Italiana”

VERONA – Per aver contribuito e sostenuto il progresso qualitativo dell’enologia italiana, in particolare con studi sui vitigni autoctoni e sui palmenti della Locride, il professor Orlando Sculli ha ricevuto il premio “Benemeriti della Vitivinicoltura Italiana” con la Medaglia di Cangrande, che dal 1973 viene riconosciuto su base regionale a personalità che si sono distinte per aver valorizzato e promosso la cultura vitivinicola della propria regione.

Durante la 52esima edizione dell’expo veronese, il professor Sculli ha ricevuto dal presidente della regione Calabria Mario Oliverio il premio istituito nel 1973 e dal 2016 intitolato ad Angelo Betti, ideatore di Vinitaly negli anni Sessanta. Nato a Ferruzzano (Reggio Calabria) l’11 maggio 1946, Sculli si è laureato in Lettere Classiche all’Università di Messina. Ha insegnato materie letterarie all’Istituto Magistrale di Locri, ma ha sempre coltivato la sua passione per la viticoltura calabrese. f.d.