Tutti gli articoli di d.donnici

Castrovillari: verso la Casa del Welfare – la nota del Comitato Provinciale

Castrovillari (CS) – Il Comitato Provinciale INPS di Cosenza nella seduta del 16.5.2013 riunitosi su richiesta del Comune di Castrovillari, allargato alla presenza delle OO.SS. Provinciali e Territoriali CGIL, CISL, UIL, UGL, nelle persone rispettivamente di Nino Rubini, Gianluca Campolongo, Benedetto Martino, Giuseppe Brogni e il Vice Sindaco di Castrovillari Carlo Sangineti, ha discusso in merito alla proposta del Comune di Castrovillari di allocare diversi Uffici (INAIL, INPS ed altri che ruotano attorno al mondo del lavoro), in una struttura che a breve sarà nella disponibilità del Comune stesso, in particolare l’attuale Tribunale.

Rispetto a tale proposta, dopo la relazione del presidente e i vari interventi che si sono susseguiti, il Comitato Provinciale si è espresso favorevolmente e dà mandato al Presidente e al Direttore di avviare l’iter burocratico.

Le considerazioni che sono emerse nell’ambito della discussione riguardano l’importanza dello scopo sociale non trascurando il fattore economico ed il risparmio sui costi di gestione che potrà conseguirne.

Altro problema affrontato è quello del ripristino del Gabinetto diagnostico presso l’Agenzia di Castrovillari per dare una risposta migliore agli utenti del comprensorio sia rispetto alla lontananza del Gabinetto di Cosenza sia per il dispendio di risorse economiche che gli stessi devono affrontare, sia, infine, a sostegno di un territorio in cui molte comunità sono in via di spopolamento.

Su tali problematiche si è espresso favorevolmente il Direttore della Sede Provinciale e l’intero Comitato, che analizzeranno le azioni possibili previa valutazione delle risorse a disposizione.

A tal proposito il Vice Sindaco Carlo Sangineti ha reso noto che l’ASP è disponibile a condividere il Gabinetto diagnostico.

Concorso Canoro “Giovani Voci 2013” Nona Edizione

Reggio Calabria – Si terrà domenica 12 maggio alle ore 19.00, presso i locali dell’Oratorio “Don Bosco” siti a Gallico di Reggio Calabria in Via Anita Garibaldi 290, il primo raduno dei concorrenti del Concorso Canoro “Giovani Voci 2013”. L’incontro, al quale prenderanno parte gli iscritti all’attuale edizione accompagnati dai rispettivi genitori, rappresenterà anche l’occasione per comunicare tutti i particolari tecnico-organizzativi dell’evento, tra cui la suddivisione delle categorie e l’assegnazione provvisoria dei brani.

L’atteso evento musicale targato 2013, da poco entrato nel vivo con l’apertura delle iscrizioni, è previsto sabato 6 e domenica 7 luglio presso il Teatro Greco del Parco della Mondialità di Gallico (RC) ed è organizzato dall’Oratorio “Don Bosco” di Gallico, dal Movimento Giovanile Salesiano dello stesso oratorio e dalla A.S.D. Polisportiva Giovanile Salesiana “Aurora Gallico”, con la disponibilità dei Padri Missionari Saveriani che gestiscono il Parco della Mondialità.

Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del concorso www.giovanivoci.it

Pubblicato sul sito regionale il bando per selezionare una compagnia teatrale nell’ambito del progetto “I teatri del tempo presente”

Catanzaro – L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, commentando la pubblicazione sul sito www.regione.calabria.it/cultura del bando di 60 mila euro per selezionare una compagnia teatrale nell’ambito del progetto “I teatri del tempo presente”, ha sottolineato che  “anche in tempi di severa stretta economica che non ha consentito il finanziamento delle leggi del settore, la Regione Calabria non rinuncia ad investire sul teatro cogliendo le opportunità offerte dal Ministero dei Beni Culturali”. Le proposte – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – dovranno essere presentate entro 20 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, avvenuta oggi 3 maggio. Il progetto “Teatri del Tempo Presente” è basato sulla collaborazione tra il Ministero dei Beni Culturali e le 10 Regioni aderenti (Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lombardia,Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto) ed è rivolto alla produzione e alla circolazione  di spettacoli realizzati da giovani artisti con età inferiore ai 35 anni. Con il bando si intende individuare una compagnia per realizzare una nuova produzione teatrale o, in alternativa, mettere in scena una recente produzione poco diffusa. E’ poi prevista la presentazione di tutti gli spettacoli selezionati delle varie regioni che partecipano al progetto “Teatri del Tempo Presente” in appositi contesti.

Il Vice Presidente dell’Ordine dei giornalisti incontra i colleghi del Comune

Cosenza – Gradita visita, ieri al Comune di Cosenza, del Vice Presidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti Enrico Paissan.

Accompagnato da Emily Casciaro,  Paissan si è intrattenuto con i colleghi di Palazzo dei Bruzi: la Portavoce del Sindaco Iole Perito, i giornalisti dell’Ufficio Stampa Elena Scrivano, Annarita Callari e Giuseppe Di Donna, presente l’assessore alla Comunicazione Rosaria Succurro.

Si è parlato della situazione complessiva della stampa in Italia, delle nuove professioni che si vanno affermando in virtù del continuo progresso tecnologico, ma anche della grave crisi che investe, insieme al Paese, l’editoria, con conseguenze nefaste soprattutto per i più giovani.

A maggior ragione oggi, dunque –ha convenuto Paissan-  è importante applicare in ogni suo risvolto la Legge 150/2000 sulla comunicazione istituzionale, obiettivo che l’Ordine sta perseguendo con impegno sia per dare un giusto riconoscimento a quanti da anni lavorano in questo comparto, assicurando trasparenza e fornendo un servizio prezioso ai cittadini ed ai colleghi delle redazioni di giornali ed emittenti, sia per aprire prospettive di lavoro in un campo che necessita di continui innesti professionali di qualità.

Castrovillari/cultura. Dal 12 maggio al castello aragonese la rassegna d’arte contemporanea “rosa dei venti”

Castrovillari (Cs) – Un momento da non perdere per il messaggio che lancia. Dal 12 maggio, quando verrà inaugurata alle ore 18, al 12 giugno il Castello Aragonese di Castrovillari accoglierà, nei suoi spazi espositivi, la rassegna d’Arte contemporanea “Rosa dei Venti”.

 “L’esposizione – spiegano gli organizzatori- , caratterizzata dai contributi calabresi di Biffi, Clemente, Credidio, D’Amico, Diaco, De Marco, De Simone, Dzhumaeva, Ferraro, Guido Liguori, Paese, Palazzo, Prezio, Pugliese, Romeo, Spina, Stasi, Tridico, Veneruso, De Luca, mira a far incontrare persone con percorsi umani e culturali differenti, favorendo l’arricchimento reciproco e il confronto tra espressioni artistiche e linguistiche varie con la cultura locale, permettendo, così, al territorio di appropriarsi di espressioni artistiche inedite per esprimersi in modo nuovo e promuovere e facilitare il processo di comprensione dell’arte contemporanea.” L’appuntamento si tiene in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.

L’intervento critico è curato da Mario Vicino, storico dell’arte e membro della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, mentre l’allestimento della mostra è firmato da Ines Ferrante, coordinatrice delle attività culturali dell’Associazione Sifeum e presidente dell’Associazione Mystica Calabria la quale ricorda che “tutte le attività che si prefiggono di promuovere quei fenomeni artistici,che per valore etico e qualità culturale tipicizzano il nostro territorio, tra talenti ed eccellenze calabresi, sono da sempre all’attenzione dell’associazione Mystica Calabria”.  Il coordinamento artistico è affidato a Maria Credidio, presidente Ucai e ideatrice del progetto la quale spiega che “la Rosa dei Venti- Sud in Azione Invasioni Creative è una manifestazione di arte sociale; si tratta – afferma – di un momento importante di contatto tra l’arte e la gente del Sud.  L’arte non ha confini, e non si fa fermare da pregiudizi, anzi gli artisti che sono stati invitati  in questa prima edizione hanno voluto creare qualcosa che potesse rispondere a un desiderio che è profondamente umano: la bellezza.”

In occasione della manifestazione è stato organizzato anche un catalogo curato da Antonietta Meringola,  editrice di Apollo Edizioni.

Castrovillari. Accreditati ai dipendenti comunali, Lsu, Lpu e personale Asu il mese di marzo

Castrovillari (Cs) – “Lo stipendio di marzo 2013 è stato accreditato ai dipendenti comunali, Lsu, Lpu e personale Asu.” Lo ha reso noto la rappresentanza sindacale del Comune di Castrovillari, costituita da Raffaele Chiaramonte, Angela Donato, Alessandro Lanzara, Carmine Marini, Antonio Pandolfi, Giuseppe Rennis i quali avevano chiesto giorni fa “il coinvolgimento – precisano – del Prefetto e dichiarato lo stato di agitazione che ancora permane per il non pagamento del mese di aprile.”

 

 

Sulla situazione si era speso, con diverse azioni ed interventi il Sindaco, come registrato nelle varie  assemblee con il personale; ed  in seguito alle iniziative della RSU e dipendenti il Consiglio Comunale nella recente seduta del 29 aprile aveva votato all’unanimità anche un ordine del giorno di solidarietà, “prendendo impegno – ricorda la RSU- per far istanza alla BNL, curatrice della Cassa dell’Ente, di definire a breve la procedura di aumento dell’anticipazione di cassa di cui al decreto legge 35/2013, riservandosi di revisionare la convenzione che ha il Comune con la stessa, previa verifica giudiziale dell’entità delle operazioni contabili.” Inoltre l’ordine del giorno assumeva l’onere di chiedere al Prefetto di convocare al più presto le parti per una soluzione immediata del problema, “che oggi– sottolineano i rappresentanti sindacali- in parte arriva”,  e all’ANCI di avviare un intervento governativo per ottenere il rispetto della normativa dettata dal decreto legge 35 in materia di aumento dell’anticipazione di cassa.

 

Riparte a Cosenza la stagione delle grandi opere pubbliche. I primi giorni di maggio l’avvio del cantiere per il restyling di piazza Bilotti e di tutto il centro cittadino

Cosenza – Ricomincia dalla firma messa nero su bianco questa mattina nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, la stagione delle grandi opere pubbliche a Cosenza, cioè dalla firma sul contratto di concessione con la quale l’Amministrazione comunale e l’Associazione temporanea d’impresa vincitrice della gara d’appalto hanno, di fatto, dato il via ai lavori per la realizzazione del progetto di rifacimento di piazza Bilotti e del restyling di tutto il centro cittadino.

Per l’esattezza la riqualificazione e la rifunzionalizzazione ricreativo-culturale di piazza Carlo Bilotti insieme alla realizzazione di un parcheggio interrato con all’interno un museo. E tutto attorno il rifacimento del conglomerato bituminoso, così come dei marciapiedi (ricostruiti in granito silano, con il preciso intento di adoperare materiali locali) che vanno da piazza Loreto fino alle traverse di corso Mazzini, risalendo ancora per via Simonetta e giungendo quasi all’ingresso autostradale dove, nell’incrocio con viale della Repubblica, si creerà una rotatoria: sarà l’intero cuore della città ad essere interessato da un’attività di ristrutturazione che entro 540 giorni (il tempo previsto per il completamento dei lavori) vedrà stravolgere in meglio l’urbanistica del capoluogo. Qualche dato: 3.500 mq di pista ciclabile larga in alcuni tratti un metro e mezzo e in altri due metri e mezzo, arredo urbano, 126 pali di illuminazione, 250 alberi, percorsi per i non vedenti.

Già dalla prossima settimana, principio del mese di maggio, la città vedrà la nascita di piccoli cantieri, suddivisi fra i marciapiedi (quelli da piazza Loreto a scendere verso sud), quindi il cantiere di piazza Bilotti e di corso Mazzini. Solo per ultima sarà effettuata la pavimentazione dell’intero centro urbano.

L’investimento globale per realizzare l’intervento è previsto in euro 15.755.000,00. Le ditte vincitrici dell’appalto, costituitesi in Ati, hanno il diritto di incamerare, per una durata della concessione di 28 anni, i proventi derivanti dalla gestione funzionale e dallo sfruttamento economico del parcheggio a rotazione, così come dalle attività degli altri esercizi sulla piazza (museo, manifestazioni, eventi, ecc). Pertanto, non ci saranno altre gare per la concessione di gestione.

Insieme al rifacimento della piazza centrale, teatro di aggregazione e futuri eventi, è previsto il restyling di tutta la zona, con un’illuminazione più efficiente, più verde e piste ciclabili.

28 aprile giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro

“I dati delle morti sul lavoro degli ultimi tre anni in Italia sono tragici. Serve una maggiore sensibilizzazione dei datori di lavoro sul fronte della prevenzione e delle formazione”.

Intervento di Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering

Il 28 Aprile è diventato da anni un giorno importante che unisce i lavoratori di tutto il pianeta. Dagli Stati Uniti all’Africa, dall’Europa all’Asia. Perché tutti celebreranno la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro. E per chi opera attivamente su questo fronte, si tratta di un’ulteriore preziosa occasione per riflettere e per far riflettere.

Cominciando con i dati delle morti sul lavoro che sono i più precisi punti di riferimento per la narrazione di un’emergenza che, nel nostro Paese, sembra essere ancora distante dall’essere risolta.

Negli ultimi tre anni – dal 2010 al 2012 – sono state 1588 le vittime del lavoro; in un dramma che va da Nord a Sud del Paese. Per la precisione sono state 509 le vittime del lavoro nel 2012, 553 nel 2011 e 526 nel 2010.

Nell’ultimo anno il decremento è stato pari all’8 per cento. Ma si tratta di una flessione apparente che deve necessariamente fare i conti con la diminuzione dell’occupazione e con l’incremento della cassa integrazione.

Intanto i settori maggiormente colpiti e le cause che conducono al decesso i lavoratori sono sempre tragicamente le stesse: agricoltura e costruzioni in primo piano. Caduta dall’alto e ribaltamento di un veicolo o mezzo in movimento le situazioni più rischiose.

In tre anni nel settore agricolo hanno perso la vita 580 lavoratori pari al 36,5 per cento del totale (179 nel 2012, 219 nel 2011, 182 nel 2010).

Mentre in edilizia la diminuzione costante dei casi di morte – dai 148 del 2010 ai 122 del 2011 ai 120 del 2012 – non può che far pensare alla crisi del settore: meno cantieri aperti, quindi anche meno vittime.

Risultato: in tre anni il 24,6 per cento delle morti sul lavoro è stato registrato proprio in edilizia. E la medesima considerazione può essere fatta nell’andamento del numero di decessi per caduta dall’alto rilevati soprattutto nelle costruzioni. Erano 146 nel 2010, sono passati a 135 nel 2011 per arrivare a 125 nel 2012. Nel triennio è deceduto per caduta dall’alto il 25,6 per cento dei lavoratori. I dati rimangono inquietanti nonostante le riduzioni in termini numerici e sconfortano ancor più perché nelle nostre elaborazioni, in base alle informazioni disponibili, il lavoratore non aveva indossato dispositivi di protezione individuale adeguati.

Il trattore invece è il mezzo killer per eccellenza quando si parla di morte dovuta al ribaltamento di un veicolo in movimento. In molti casi si tratta di macchine agricole piuttosto datate e non a norma. La percentuale di morti sul lavoro per il ribaltamento di un mezzo o veicolo in movimento tra il 2010 e il 2012 è stata del 20 per cento.

Nella narrazione geografica dell’emergenza, poi, si scopre una piaga senza confini. Perché se l’area in cui l’incidenza della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa nell’arco del triennio è stata più elevata nel Sud del Paese (indice pari a 26,9 contro una media nazionale di 23,1), il risultato peggiore nella graduatoria regionale del ‘rischio’ spetta all’Abruzzo (48,4), seguito dal Trentino Alto Adige (48,1) e dalla Valle D’Aosta (46,9).

Gli indici di incidenza dovrebbero indirizzare le politiche nazionali e regionali ad adottare ulteriori provvedimenti soprattutto nelle zone che presentano valori elevati. Numericamente il maggior numero di vittime dal 2010 al 2012 viene registrato in Lombardia (215 morti bianche), seguita dall’Emilia Romagna (144) e dal Veneto (142). Mentre sul fronte provinciale la maglia nera per numero di decessi spetta a Brescia con 54 incidenti mortali, seguita da Roma (46), Bolzano (44), Torino (35) e Milano (33).

Le province con l’indice di mortalità più alto rispetto alla popolazione lavorativa sono: Benevento, che fornisce il dato più sconfortante (81,4); Belluno (75,7); Nuoro (69,7); Chieti (69,5) e Bolzano (61).


La poca esperienza e la precarietà, che costringe i giovani lavoratori a cambiare spesso occupazione senza venire adeguatamente formati e informati sui rischi connessi, sono elementi che contribuiscono a produrre condizioni gravose per la salute e per la sicurezza di ragazzi e ragazze.Mentre è il popolo dai capelli grigi ad avere la peggio; perché l’indice di incidenza più elevato in rapporto agli occupati, vale a dire la fascia d’età più coinvolta dal dramma è quella degli ultrasessantacinquenni (indice pari a 284,7 – ovvero 2,9 casi di infortunio mortale ogni diecimila occupati). In termini numerici invece è la fascia che va dai 45 ai 54 anni quella più colpita con 375 vittime in tre anni. Tragico anche il bilancio delle morti tra i giovani: 69 i decessi rilevati nel triennio tra i 15 e 24 anni.

Una spiegazione alla morte che potrebbe essere adattata anche alle vittime straniere del lavoro e pari all’11,9 del totale dei decessi sul lavoro tra il 2010 e il 2012. Romeni, albanesi e marocchini i lavoratori più colpiti.

Sono infine 44 le donne che hanno perso la vita nel nostro Paese nel periodo di tempo considerato dall’Osservatorio Vega Engineering, pari al 2,8 per cento del totale.

Questo lo sconfortante riepilogo di un triennio che ha visto quasi 1600 vite spezzate sul lavoro. L’unico auspicio è che il prossimo Governo adotti, sin da subito, azioni concrete e diverse dai suoi predecessori come quella di prevedere la detassazione degli utili sui costi sostenuti dalle aziende in materia di sicurezza come dovrebbe fare ogni paese civile in cui si muore troppo per lavoro. Tali incentivi costituirebbero sì un costo per lo Stato, ma comunque si tratterebbe di un investimento minore rispetto ai costi che la collettività sostiene a causa delle morti bianche.

Convocazione assemblea soci Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”.

Cosenza – Si svolgerà lunedì 29 aprile, con inizio alle ore 17,00, nella sala stampa dell’aula magna dell’Università, l’Assemblea dei Soci dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, convocata dal Presidente, Aldo Bonifati, per discutere su tre punti all’ordine del giorno: comunicazioni del Presidente, chiusura bilancio anno 2012, programma attività anno 2013.

L’assemblea dei soci viene convocata dopo una riunione del Comitato direttivo, nel corso della quale si è preso atto, anzitutto, del riconoscimento giuridico dell’Associazione, da parte della Prefettura di Cosenza, quale soggetto “no-profit”, che potrà contribuire ad accrescere le sue funzioni in base alle finalità ed obiettivi stabiliti nello Statuto. In particolare l’Associazione potrà accedere ai fondi europei, previa presentazione di appositi progetti, e di poter ricevere il contributo del cinque per mille.

Il Comitato direttivo dell’Associazione è composto da: Aldo Bonifati (presidente), Dario Antoniozzi, Walter Pellegrini (vice presidente), Giovanni Latorre, Giuseppe Frega, Franco Crispini, Laura Luchi, Pietro Brandmayr, Massimiliano Filice, Giuseppe Nano, Ferdinando Tarzia.

Proprio il Comitato direttivo, nell’approvare il bilancio 2012, ha proposto alcune iniziative da realizzare nel corso dell’anno, quali: una ricerca più approfondita sui laureati dell’Università della Calabria, ricostruendo le loro carriere professionali per premiare le figure d’eccellenza nell’ambito di manifestazioni pubbliche e coinvolgerli in attività seminariali destinati agli studenti iscritti all’Università; la festa dell’Università della Calabria da celebrare ogni anno in coincidenza dell’emanazione della legge istitutiva fissata al 12 marzo 1968; la stipula di rapporti di gemellaggio con associazioni ed università a livello nazionale ed internazionale; incontri con i laureati “Honoris Causa” dell’Università della Calabria per conferire loro la pergamena di socio onorario dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”; creare condizioni di assistenza e sostegno agli studenti meritevoli dell’Ateneo attraverso la promozione di master e corsi specializzati.

Un programma che verrà arricchito da altre idee e proposte che verranno memorizzate nell’ambito della riunione dell’assemblea dei soci che al momento sono all’incirca una quarantina con l’adesione, tra gli altri, della Fondazione Carical e dell’Associazione degli Industriali di Cosenza.

L’auspicio è che a questo progetto aderiscano in primo luogo la Provincia di Cosenza, i Comuni di Cosenza, Rende, seguiti da tutti gli altri sparsi sul territorio calabrese, nonché vari soggetti appartenenti al mondo imprenditoriale calabrese per un effettivo rapporto sinergico di valorizzazione e promozione culturale, economico e sociale della società calabrese con al centro il cuore e l’intelligenza delle persone.

L’Associazione ha la propria sede su Piazza Vermicelli – Università della Calabria- e può essere contattata attraverso l’email: associazioneamiciunical@gmail.com; con telefono 0984/494288 -347/7123091 – 0981/38570 – 335/5757780. Ulteriori informazioni si possono attingere sul sito: www.amiciunical.it