Archivi categoria: Cronaca

Fermato con 6kg di marijuana

CAULONIA (RC) – Un uomo di 36 anni, Vincenzo Simonetta, residente a Camaiore (Lucca) ma domiciliato a Caulonia, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A bordo dell’auto in uso a Simonetta i militari, durante un controllo, hanno trovato due sacchi contenenti marijuana già suddivisa in diverse confezioni di cellophane ciascuna del peso di 500 grammi, per un totale di 6 kg. La droga, che era nascosta all’interno del bagagliaio della vettura, è stata sottoposta a sequestro.

Nell’ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati, predisposti dal Gruppo carabinieri di Locri, sono stati controllate 308 persone e 175 veicoli.

Scoperta “centrale” per il confezionamento della droga

CROTONE – I carabinieri di Crotone hanno scoperto una “centrale” per il confezionamento di cocaina, per la quale hanno arrestato e posto ai domiciliari due giovani incensurati, Temisto Giungato, di 24 anni, e Serena Cristaldi Sicilia, di 19, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
La coppia è stata fermata ed identificata dai militari a bordo di un’auto dopo il tentativo di imboccare contromano un vicolo della città. Dopo la perquisizione veicolare sono state trovate nell’auto due dosi di cocaina. Successivamente la ragazza sottoposta ad un’ulteriore perquisizione è stata trovata in possesso di tre dosi nascoste nella biancheria intima.
Dopo aver controllato i domicili dei due senza trovare nulla, i carabinieri grazie al ritrovamento di un mazzo di chiavi hanno individuato un appartamento sfitto dove è stato trovato un bustone con 102 dosi di cocaina, e due “cipolle” contenenti altra sostanza pura. Sequestrati in totale 180 grammi di cocaina, bilancini e materiale per taglio e confezionamento.

Sequestrato capannone privo di autorizzazioni

PALUDI (CS) – Il Corpo Forestale di Rossano ha posto sotto sequestro in località “Gesinali”, nel  Comune di Paludi, una struttura edilizia di mq. 500 circa realizzata senza alcun titolo abilitativo privo di permesso a costruire. Oltre alla struttura in sequestro adibita ad attività riconnesse alla zootecnia per il ricovero di animali ovi-caprini, è stato sequestrato in via preventiva anche tutto il materiale e le attrezzature in uso. Per la tipologia dei lavori eseguiti, la struttura metallica realizzata per la quale la statica è assicurata in tutto da elementi in ferro, necessitava del deposito di progetto e autorizzazione statica da acquisire presso gli Uffici ex genio Civile. E’ stato quindi deferito all’Autorità Giudiziaria un quarantaquattrenne di Rossano per il reato continuato di cui al testo unico sull’edilizia.  L’attività posta in essere, rientra nella sfera di intensificazione dei controlli a tutela dell’ambiente e del territorio disposti dal Procuratore Capo della Repubblica di Castrovillari Eugeneo Facciolla. Inoltre nella giornata di ieri in località “Celadi” di Rossano è stata ritrovata una inferriata rubata da un terreno della zona ad un agricoltore che ne aveva fatto denuncia nei giorni scorsi. Sono stati deferiti all’autorità giudiziaria due uomini di Rossano per il reato di furto e minaccia.

Pregiudicato a passeggio con un coltello, denunciato dalla polizia

COSENZA – Gli agenti della squadra mobile di Cosenza, nel quadro dei servizi antirapina disposti dal questore Liguori, hanno denunciato in stato di libertà un giovane, B.G. di 24 anni, già noto alle forze dell’ordine, bloccato mentre, insieme ad un altro individuo gravato da specifici precedenti, si aggirava con fare sospetto nei pressi di un centro scommesse, già rapinato per due volte nell’arco dell’ultimo mese. Il ragazzo, a seguito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un coltello da cucina. Per questo B.G. è stato denunciato in base alla normativa sulle armi.

Rapina alle poste di Vibo, individuato uno dei presunti autori

PIZZO CALABRO – I carabinieri hanno fermato un giovane, Antonio Stella, di 27 anni, di Lamezia Terme, accusato di essere stato uno dei tre responsabili della rapina compiuta il primo dicembre scorso nell’agenzia di Poste italiane di Pizzo. I militari hanno eseguito un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia. All’identificazione di Stella i militari della Stazione di Pizzo sono giunti attraverso l’esame delle immagini riprese dalle telecamere del sistema di videosorveglianza. I militari hanno ricostruito, tra l’altro, il percorso seguito dai rapinatori per fuggire, prima a piedi e poi a bordo di un’automobile che avevano parcheggiato poco distante dall’ufficio postale. Stella, nel tentativo di rendere difficile il suo riconoscimento, si era anche rasato la barba che aveva il giorno della rapina. Nei pressi dell’abitazione del giovane, tra l’altro, i militari hanno trovato un paio di guanti che sarebbero stati indossati da Stella per compiere la rapina.

Investito commissario di gara dello Slalom di Catanzaro. E’ grave

CATANZARO – Grave incidente a Catanzaro , poco prima dell’avvio della manifestazione automobilistica “Slalom città di Catanzaro”. Una Peugeot 106, estranea sia alla gara sia all’organizzazione della corsa,  ha investito un commissario di gara, G.C., di 55 anni, in Viale dei normanni mentre erano in corso le verifiche e l’allestimento della sfilata motoristica. La vittima è stato scaraventato al suolo per alcuni metri. Subito soccorso è stato portato nell’ospedale del capoluogo calabrese e sottoposto ad intervento chirurgico per le conseguenze di alcune lesioni interne subite. Le sue condizioni vengono definite gravi e la prognosi è riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto per gli accertamenti del caso sono intervenuti gli agenti della polizia stradale, che hanno anche acquisito alcuni filmati. La corsa, organizzata dall’Automobile Club di Catanzaro con la collaborazione del Comune, è stata rinviata di qualche ora, poi ha preso il via prevedendo però solo due giri invece che quattro.

Donna vittima di maltrattamenti, arrestato il marito

SCALEA – Dopo l’ennesima lite tra le mura domestiche, il marito la prende a calci e pugni, sbattendola fuori di casa. Lei, vestita soltanto di un accappatoio, chiama i carabinieri. L’episodio si è verificato a Scalea. I militari, guidati dal capitano Alberto Pinto, hanno soccorso la donna, 33 anni, vittima di maltrattamenti, accertando che le violenze si protraevano da diverso tempo. Il marito, un operaio edile rumeno di 43 anni, è stato arrestato. Secondo quanto si è appreso, anche qualche giorno prima l’uomo aveva picchiato la moglie, colpendola ripetutamente sul viso. La donna ha finalmente trovato il coraggio di denunciare gli abusi . Condotta al pronto soccorso dell’ospedale di Cetraro, i sanitari le hanno riscontrato ferite ed escoriazioni guaribili in venti giorni. L’uomo, arrestato con l’accusa di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia, è ora in attesa del rito direttissimo.

Muore presunto boss, funerali all’alba

VIBO VALENTIA – Funerali all’alba a Vibo Valentia, senza corteo funebre ed alla presenza dei familiari più intimi per motivi di ordine pubblico, per il presunto boss della ‘ndrangheta Carmelo Lo Bianco, morto a 75 anni nell’ospedale civile “Pugliese” di Catanzaro, dov’era ricoverato per problemi cardiaci. A disporre le prescrizioni per i funerali di Lo Bianco è stato il questore di Vibo Valentia, Filippo Bonfiglio. Lo scorso anno, su richiesta dell’avvocato Vincenzo Gennaro, suo legale di fiducia, i giudici avevano concesso a Lo Bianco, in considerazione delle sue precarie condizioni di salute, il beneficio degli arresti domiciliari. Il presunto boss stava scontando una condanna definitiva a dieci anni di reclusione per associazione mafiosa comminatagli a conclusione del processo denominato “Nuova alba”. Carmelo Lo Bianco era cugino ed omonimo di un altro esponente della cosca Lo Bianco, detto “Piccinni”, morto nel 2014 mentre era ricoverato nell’ospedale di Parma.

Muore dopo visita in pronto soccorso, due sanitari indagati

CASTROVILLARI – Il pm della procura di Castrovillari, Angela Contimisio, ha iscritto due persone sul registro degli indagati per la morte di Maria Francesca Bellizzi, 43 anni, deceduta lo scorso 7 dicembre nella sua abitazione dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso della città del Pollino. Si tratta di un medico ed un’infermiera in quel momento in servizio nel nosocomio cittadino. La donna si era recata in ospedale dopo avere accusato un malore, poi era tornata a casa, dov’è morta poco dopo. Nelle prossime ore il magistrato conferirà l’incarico al medico legale per l’effettuazione dell’autopsia sul corpo della vittima. La famiglia di Maria Francesca Bellizzi, ha nominato un legale, l’avvocato Andrea Garofalo, ed un proprio perito.

Prime condanne al processo Job Center

CATANZARO – Il gup distrettuale di Catanzaro ha comminato condanne per complessivi 90 anni di carcere agli imputati del processo ai pusher cosentini, scaturito dall’operazione “Job center”, condotta dalla Dda di Catanzaro nel settembre del 2015. Le condanne inflitte dal giudice per le udienze preliminari riguardano gli imputati che avevano scelto il rito abbreviato. La pena più severa, 13 anni e 4 mesi, ha riguardato Celestino Abbruzzese; 10 anni ad Anna Palmieri; 8 anni e 10 mesi a Marco Paura; 8 anni e 8 mesi a Gianluca Esposito Fortunato; 7 anni e 8 mesi ad Amos Zicaro; 8 anni a Giovanni Aloise; 5 anni e 1 mese a Giuseppina Perri; 10 anni e 8 mesi a Francesco Noblea; 8 anni e 10 mesi a Vincenzo Rose; 6 anni e 10 mesi a Francesco Mazzei; 2 anni a Candido Perri.