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Crotone, abuso su minorenne. Cinquantatreenne in manette

CROTONE – Un uomo di 53 anni è stato arrestato dagli agenti della squadra Mobile di Crotone con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una ragazza di tredici anni. La vicenda è stata raccontata dalla vittima soltanto ad ottobre, quando dopo esser stata portata in ospedale si è scoperta la presenza di una gravidanza di circa cinque mesi. La giovane ha raccontato di essere stata più volte costretta ad avere rapporti sessuali con l’uomo e che in un’occasione lui le aveva messo le mani addosso inducendola a dirgli che avrebbe raccontato tutto alla madre. Le indagini sono state coordinate dal pm Riello e hanno dimostrato la fondatezza delle accuse da parte della tredicenne, inserita all’interno del protocollo viola, che ha il compito di garantire protezione e privacy alle vittime di violenze e abusi.
Il cinquantatreenne è stato rinchiuso nella casa circondariale. Le vicende sono state riportare ai giornalisti dal questore di Crotone, Claudio Sanfilippo, e dal capo della squadra Mobile, Fabio Zampaglione.Violenza

Immagini di repertorio

Un arresto per induzione alla schiavitù e alla prostituzione

ROSARNO (RC) – Un nigeriano di 42 anni, Sunday Omorodion, richiedente asilo politico e in regola con i permessi, è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Ps di Gioia Tauro. L’uomo avrebbe sequestrato, ridotto in schiavitù e costretto a prostituirsi una ragazza nigeriana di 19 anni.
L’indagine che ha portato all’arresto dell’uomo è partita a seguito di una segnalazione della Questura di Campobasso che indicava il luogo dove si trovava la giovane costretta prostituirsi con persone di colore da un uomo che si faceva chiamare “lo Zio” e da una donna indicata come Madame o Silvia. Gli agenti, una volta acquisiti gli elementi, hanno individuato l’appartamento e trovato la ragazza con altre tre donne verosimilmente dedite alla prostituzione. Con l’aiuto di un interprete la giovane ha detto di essere stata prelevata mentre si trovava a Vasto in un centro di accoglienza e condotta a Rosarno per essere costretta a prostituirsi e a versare il denaro all’uomo.

30 kg di marijuana sequestrati a Curinga

CURINGA (CZ) – Circa 30 kg. di marijuana sono stati rinvenuti da carabinieri in un bidone di plastica alle porte di Curinga, nel basso comprensorio lametino, in località Monaca. La sostanza è stata trovata all’interno di un casolare abbandonato, fra la fitta vegetazione ed in un uliveto incolto, sprovvisto di recinzione e, quindi, di facile accesso. Stando a quanto si è appreso, la marijuana, che ora è stata sequestrata, era suddivisa in 20 buste di cellophane sigillate. Le indagini hanno permesso di accertare che la sostanza stupefacente era destinata alla vendita sul mercato lametino ed avrebbe fruttato un valore di più di duecentomila euro. (Foto di repertorio) (f.c.)

Droga, arrestato un barista e denunciato un collaboratore scolastico in possesso di stupefacenti

SCALEA (CS) – I Carabinieri della Compagnia di Scalea nei giorni scorsi hanno attuato sul territorio un articolato servizio finalizzato alla repressione dello spaccio di stupefacenti nei comuni di Praia a Mare e Diamante, unitamente ai militari del nucleo cinofili del Gruppo Operativo Calabria di Vibo Valentia. I militari hanno attuato numerosi controlli sia nei pressi delle fermate degli autobus utilizzate quotidianamente dagli studenti, che in prossimità dei singoli Istituti scolastici.

In particolare a Praia a Mare i militari della locale Stazione hanno tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente un barista, classe ’79, trovato in possesso, al termine di una perquisizione personale e domiciliare, di numerose dosi di stupefacente. Complessivamente sono stati sequestrati circa 90 grammi di hashish e 60 grammi di marijuana, unitamente a materiale vario per il taglio e il confezionamento. L’uomo è stato ricondotto presso il proprio domicilio in attesa di direttissima.

Medesimo contesto a Diamante dove i militari dell’Aliquota radiomobile del N.O.R.M. hanno deferito in stato di libertà un collaboratore scolastico sorpreso mentre occultava in un pacchetto di caramelle quattro dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Tre i giovani segnalati alla Prefettura quali assuntori di stupefacente sorpresi nei pressi di alcuni edifici scolastici.

Sorpresi a bruciare cavi di rame, due le denunce

RENDE (CS) –  I carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e della Compagnia Carabinieri di Rende, ieri pomeriggio hanno deferito in stato di libertà un 56enne di Catanzaro e un 44enne cosentino, per il reato di ricettazione aggravata e combustione illecita di rifiuti. In particolare i militari hanno sorpreso i due uomini mentre bruciavano cavi di rame nelle vicinanze di alcune abitazioni in località Santa Rosa. Inoltre, durante la perquisizione del furgone in loro uso, sono stati rinvenuti circa 80 kg di cavi di rame di provenienza illecita. Il mezzo e i cavi di rame sono stati sequestrati. (Foto di repertorio).

Droga in casa, arrestato dai carabinieri

COSENZA – I carabinieri della Compagnia di Cosenza, hanno tratto in arresto B.E., classe ’94, pregiudicato, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nello specifico, i militari eseguivano un controllo presso la sua abitazione e , a seguito della perquisizione domiciliare, lo stesso veniva trovato in possesso di 75 grammi di eroina lasciati senza accortezza alcuna sopra il lavabo della cucina. Nel medesimo controllo i carabinieri scovavano materiale per il taglio ed il confezionamento della sostanza stupefacente, bilancino di precisione, alcuni appunti verosimilmente utilizzati per rendicontare l’attività di spaccio e 150 euro in contanti. Arrestato, veniva tradotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari in attesa di rito direttissimo

 

Fiamme in galleria, tragedia sfiorata

REGGIO CALABRIA – Poteva essere una carneficina ma per fortuna tutti i dispositivi di sicurezza della galleria Costa Viola, da poco ristrutturata, hanno funzionato a dovere. Se l’autocarro avesse preso fuoco in un vecchio tunnel privo delle vie di fuga, probabilmente si sarebbe verificata una tragedia. L’autoarticolato ha preso fuoco, per cause in corso d’accertamento, mentre attraversava, in direzione nord, la galleria, tra gli svincoli di Scilla e Santa Trada. Sul posto si sono recate alcune squadre dei vigili del fuoco, con tre autobotti ed un carro bombole, insieme a personale dell’Anas. Il conducente ė riuscito a mettersi in salvo scendendo precipitosamente dal camion. Per i mezzi pesanti l’Anas ha istituito l’uscita obbligatoria sulla strada statale 106 ‘jonica’, in direzione Catanzaro, con rientro sulla strada statale 280 “Dei due mari”. Il forte calore ha distrutto la motrice del mezzo pesante e mandato in tilt l’impianto di illuminazione della galleria. Danneggiato anche l’intonaco dell’area di sosta dove l’autista è riuscito a fermare il Tir. Non si sono verificati danni alle auto in quel momento in transito. Una donna, rimasta intossicata dal fumo, è stata soccorsa dalle ambulanze giunte sul posto. Ha funzionato perfettamente anche l’impianto antincendio.  In questo momento la galleria non è agibile. Gravi i disagi per la circolazione con deviazioni indicate sul posto. Dalle ore 23 riapertura del traffico con doppio senso di circolazione nella carreggiata sud nel tratto interessato sia per i mezzi pesanti che per quelli leggeri. Tale soluzione si è resa necessaria per procedere alla verifica di staticità della galleria in questione. La situazione è monitorata costantemente dalla Prefettura, in rapporto costante con le forze dell’ordine e con l’Anas. (Foto di repertorio).

 

Camion in fiamme, autostrada bloccata

SCILLA (RC) – Un autocarro ha preso fuoco lungo la Salerno-Reggio Calabria all’interno della galleria “Costa Viola”, in direzione nord, all’altezza del chilometro 420, tra gli svincoli di Santa Trada e Scilla, nel reggino. Per questo la circolazione è bloccata con notevoli disagi. Non si hanno notizie di eventuali feriti. sul posto il personale Anas, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco. (Foto di repertorio)

Deteneva arma clandestina, Patitucci condannato dal tribunale

COSENZA – Francesco Patitucci, ritenuto elemento di spicco della cosca Lanzino-Ruà è stato condannato dal Tribunale di Cosenza alla pena di 2 anni e 8 mesi per detenzione illegale di arma clandestina. L’uomo era stato trovato in possesso dell’arma nel corso di un controllo operato nello scorso mese di febbraio, nel momento in cui era sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di dimora. La Procura aveva chiesto la condanna a 3 anni e 8 mesi.

Uccise la figlia a Cosenza, nuova perizia disposta dal giudice

COSENZA – Tre consulenti nominati dal Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Cosenza, Francesco Greco, dovranno valutare se Giovanna Leonetti, la biologa accusata di aver ucciso la figlia di appena sette mesi lo scorso 20 febbraio, fosse o meno capace di intendere e di volere nel momento in cui ha compiuto l’omicidio della piccola, soffocandola con un cuscino in casa della zia. I consulenti nominati sono i professori Sertore, Ricci e Petrini. Il giudice ha disposto la perizia per confutare quelle depositate dalla Procura e dal collegio difensivo. In particolare l’accusa, sostenuta dall’aggiunto Marisa Manzini e dal sostituto Domenico Frascino, aveva incaricato il professor Mastronardi secondo il quale, al momento dell’omicidio, la capacità di intendere e di volere della Leonetti era “grandemente scemata” ma non al punto da renderla totalmente incapace al contrario di quanto sostenuto dal professor Sebastiano De Giorgi, consulente della difesa rappresentata dagli avvocati Marcello Manna e Pierluigi Pugliese. La donna, dopo un lungo periodo di degenza nell’ospedale di Cosenza, adesso si trova agli arresti domiciliari in una clinica pugliese. Il processo è stato aggiornato al prossimo 21 dicembre.