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“Eppure adesso suono”. Barreca pubblica il secondo album

REGGIO CALABRIA – Dal il 17 giugno è fuori “Eppure adesso suono”, il secondo album del cantante calabrese BARRECA che dal 24 giugno torneremo a sentire in radio con il primo singo0lo estratto “Scirocco”.

Il disco è arricchito da incontri musicali importanti, collaborazioni caratterizzate da sintonia e complicità artistica: il cantautore Mauro Ermanno Giovanardi ha preso parte al brano “Ma anche d’amore”, in cui si cimenta assieme a Barreca nel ruolo di cantastorie. Torna inoltre la già collaudata collaborazione con il cantante Peppe Voltarelli in “Che fortuna!”,  dove gli artisti si dilettano in un duetto scanzonato e ironico.

Il cantante sceglie un verso della canzone di apertura “Verso me” come titolo dell’intero album: eppure, avverbio che va a rappresentare la volontà dell’artista di affermare il proprio punto di vista, nonostante le contraddizioni e la confusione; adesso, che indica l’impellenza e il momento preciso in cui Barreca decide di agire e di tornare sulle scene; infine suono, che sta a rappresentare l’azione e al contempo l’oggetto della passione del cantante, dare voce alle proprie storie e a quelle degli altri.

Il disco è arrangiato e prodotto da Riccardo Anastasi per l’etichetta Muziko, promoter Show Net di Ruggero Pegna. L’album, i cui testi e musica sono a cura di Benedetto Demaio, racchiude e concilia due diverse anime, che solo all’apparenza sembrano distanti: una ha carattere etnico e si esprime attraverso sonorità mediterranee, mentre l’altra ha tratti più sofisticati. Il risultato è un mix vincente che si presta alla perfezione all’espressione di riflessioni intime e personali.

«È un disco che segna un’apertura, quasi una finestra spalancata sul mondo dalla quale mi sono posto all’ascolto degli altri: ho accolto le loro voci intrecciandole con la mia. Ho parlato di situazioni e persone che appartengono all’attualità, che mi colpiscono molto, soprattutto in “Scirocco” e in “Mercurio”. Allo stesso tempo, ho continuato a scavare nel profondo, tirando fuori tutte le sfumature della mia sensibilità artistica… un percorso “Verso me” – racconta BARRECA – Questo disco è un po’ come un dialogo, tra me e la varia umanità: c’è dentro un nuovo sguardo, sicuramente curioso, che non teme di esplorare diversità e confini».

Questa la tracklist dell’album: “Verso me”, “Scirocco”, “Frana il cuore”, “La notte che cos’è?”, “Tanti saluti (nostalgia)”, “Che Fortuna!” special guest Peppe Voltarelli, “Un’altra volta”, “Ma Anche D’Amore” special guest Mauro Ermanno Giovanardi, “Mercurio” e “Ho trovato te”.

Il disco è disponibile al seguente link: https://lnk.to/Px94SXl8.

SU BARRECA

Domenico Barreca è nato nel 1986 a Taurianova (RC). È laureato in “Musica, Spettacolo e Tecnologia del Suono” presso il Politecnico di Vibo Valentia con una tesi di ricerca sulla “scuola genovese”; specializzato in canto pop, ha seguito corsi e seminari tenuti da vari professionisti del settore, e si è esibito a lungo anche con diversi gruppi musicali.

Dal 10 giugno online Spazio – Tempo, l’Ep d’esordio del calabrese Coriale

Si chiama SPAZIO – TEMPO il primo EP di Coriale, distribuito da Artist First e disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 10 giugno.

Prodotto da Marco Vialardi (Fedez, Matt Johnson, Maneskin, Pinguini Tattici Nuclerai, Irama, Annalisa), dallo stesso Francesco Coriale e NiceToMettyu, l’EP è stato anticipato il 13 Maggio da “Condizioni generali di contratto”, il primo singolo estratto.

«Spazio – Tempo è un viaggio di quindici minuti, è un giro sulle giostre, è un mazzo di carte da consultare in ogni momento dell’anno». Cinque tracce, un theremin, chitarre e sintetizzatori che guidano l’ascolto dalla prima all’ultima canzone, in cui si alternano riflessione e impeto.

LE TRACCE

L’EP si apre con una strumentale, Spazio – Tempo che dà il nome a tutto il progetto.
«Una strumentale molto ambient che introduce l’ascoltatore facendolo entrare in quello che è il mood di tutto l’ep. Anche se al suo interno ci sono poi brani molto diversi tra loro».

Seconda traccia è Condizioni generali di contratto, il singolo che ha preceduto l’uscita di questo EP.
«È una canzone di ribellione e amara, è voglia di rinascita, è desiderio di ascolto delle proprie esigenze. Parla della necessità di isolarsi in alcuni momenti, per vivere meglio e cogliere gli eventi quotidiani come un’opportunità e non come una corsa contro se stessi».

 La continua ricerca e sperimentazione di CORIALE è ben espressa in Binnajaah, brano molto diverso da tutti gli altri presenti nell’ep.
«Binnajaah è una parola araba, vuol dire “buona fortuna”. Questa canzone è nata traendo ispirazione dalla storia di Patrick Zaki. È un urlo, un vero e proprio sfogo, una denuncia contro ogni forma di schiavitù e di tortura. E lo fa attraverso la storia di un lungo e difficoltoso viaggio che affronta un migrante, ignaro del destino a cui andrà incontro. Perciò “buona fortuna”, un augurio, in questo caso, che può essere ironico o salvifico».

In SPAZIO – TEMPO è presente anche la versione acustica di Oceano Pacifico, brano con cui Coriale ha esordito nelle vesti di cantautore, lui che nasce come chitarrista elettrico ma ha sempre collaborato alla scrittura di brani di altri artisti.
«Oceano Pacifico prende vita in un periodo in cui mi chiedevo troppe cose; mi sono messo a scrivere questo brano che parte proprio da una serie di domande assurde. Però arriva un certo punto della vita in cui si preferiscono più queste domande assurde a quelle invadenti».

SPAZIO – TEMPO si chiude con Settembre, ultima canzone scritta due mesi fa.
«Racconta la storia di un amore tra due persone controtendenza, fuori da questa epoca. E vivono la loro storia tra l’innocenza e l’ingenuità senza lasciarsi travolgere dallo stress della quotidianità, fluttuanti nel loro Spazio – Tempo. Settembre è il tramonto e la nascita di cose nuove, è il sale sulla pelle che pizzica come la malinconia pizzica il cuore. È nata pensando all’estate, al mare che desidero fortemente in questi ultimi tempi».

Il mare che desidera Coriale è quello della sua Calabria. Lui, originario di Cotronei (Kr), oramai milanese d’adozione, continua a mantenere un forte legame con la sua terra. E lo fa anche in questo progetto discografico. SPAZIO – TEMPO infatti, porta un po’ di firme calabresi: a partire dalle canzoni dello stesso Francesco Coriale, fino al vocal recording a cura del calabrese NiceToMettyu (Matteo Costantino) nel Gastro Studio di Cotronei. A questo si aggiunge il mix e mastering di Pietro Ferraina (presso l’Easy Audio Mastering di Milano) anche lui calabrese d’origine.

Tutto l’EP, è frutto di un anno di lavoro in cui Coriale ha sperimentato suoni che pensava potessero essere lontani dalla sua musica; strada che ha capito potesse essere percorribile grazie soprattutto all’aiuto di Marco Vialardi.

 

Online “Il Migliore”: il brano d’esordio della cantautrice Katia Pugliese

Il Migliore è il primo singolo pop della cantautrice calabrese Katia Pugliese, già disponibile dal 7 Gennaio su tutte le principali piattaforme di streaming e download.

Il Migliore è un brano che riflette su quanto ognuno di noi sia concentrato nel perseguire i propri obiettivi, egoisticamente, dimenticandosi del resto del mondo e delle persone che ci stanno vicine. La sonorità è basicamente pop, con toni nostalgici e un beat attuale,modulata da chitarre elettriche e acustiche.

“Il testo nasce da un’incomprensione con una persona cara e dalla sofferenza che ha suscitato ad entrambe. Ho cominciato a ragionare su quanto, in generale, siamo così concentrati su noi stessi e sui nostri problemi da sottovalutare e dare per scontato le persone che abbiamo intorno; di quello che ci danno e di quanto insieme potremmo raggiungere obiettivi ancora più grandi rispetto a tutto ciò che risulta egoisticamente individualista”.

Il brano, scritto e arrangiato da Katia Pugliese, è stato poi arrangiato e musicato presso Pleiadi Studio.

La scheda

Katia Pugliese, nata e cresciuta in Calabria (è di Caria, nel vibonese), scrive poesia da quando ha 14 anni e nel 2013 pubblica la sua raccolta “Pensieri notturni sul piacere di sentire” (Thoth edizioni).

Nel 2019 arriva alla seconda fase di selezione del Tour Music Fest (11° edizione) con il suo inedito “Self-Celebration”.

Nel 2021 con l’inedito “Il Migliore” è tra i finalisti del concorso musicale “Scrivi con noi la tua prossima hit” per Zara Edizioni; finalista del “Premio Rivelazione Castello D’Oro” per il Festival Sete Sois Sete Luas; semifinalista del Premio Spazio d’Autore (San Gimignano).

Si esibisce al Kalabria Eco Festival (Polia) e al Radio Sonica Live Show (Roma) presentando i suoi singoli inediti in versione acustica con chitarra. Negli anni, la sua è stata un’evoluzione da interprete ed esecutrice a cantautrice.

Il filo conduttore dei suoi brani è l’interazione e la non interazione tra le persone: vite che si incrociano, che si intrecciano, che si scontrano, che si perdono nell’incontro con altre persone e quanto questo flusso ci faccia evolvere e cambiare.

“Scrivo fondamentalmente di quello che mi circonda; sensazioni, emozioni, avventure, desideri e fantasie, le quali spesso vedo riflettersi nelle vite degli altri. Cantare quello che scrivo è diventato ormai la mia forma di espressione, la mia valvola di sfogo, il canale di comunicazione per raggiungere più persone possibili e per cercare di suscitare un senso di solidarietà, alla ricerca di una felicità comune”.

 

Giacomo Runco alias 24carati lancia “Affogo”

COSENZA – “Affogo” è il nuovo singolo di 24carati (nuovo nome d’arte di Giacomo Runco), brano d’esordio con la distribuzione Artist First e la produzione Tape Lab Studio. La canzone è uno sfogo totalmente autobiografico, una relazione finita che sembra spaccare il petto talmente forte è il dolore.

Il brano sfrutta gli stili indie, pop e hardcore per legare batterie elettroniche, chitarre minimali e una voce graffiante che sostiene il brano per tutta la sua durata.

“Questa “love-hate story” è coincisa con un periodo in cui ero in forte crisi, non mi bastava più ciò che mostravo di me musicalmente perciò mi sono buttato a capofitto nella scrittura per esorcizzare il dolore e trovare una nuova strada finché non ho tirato fuori qualcosa che mi somigliasse.”

Giacomo Runco, in arte 24carati, cantautore e autore multiplatino è già attivo da molti anni nella scena musicale italiana. Dopo aver calcato le scene pop con il suo progetto Giacomo EVA (Amici, X-factor) ora si dedica ad un progetto totalmente nuovo, dal sound fresco e crudo, perfettamente in tema con il nuovo panorama musicale italiano.

https://24carati.lnk.to/Affogo

 

 

 

In arrivo “Cosa vuoi da me” il nuovo singolo di Chiara Morelli

COSENZA – Come ogni estate, anche in questa datata 2021, la cantautrice calabrese Chiara Morelli, lancia il suo pezzo che sa di freschezza e di serate sotto le stelle. Il pezzo è un viaggio nelle emozioni di un amore che fa fatica a trovare la sua giusta collocazione e che esalta però tutte le sfumature delle scelte e dei ricordi.

Lei, appena sedicenne, ma con alle spalle anni di esperienze su palchi e sale di incisione, presenta quest’anno il singolo “Cosa vuoi da me” che anticipa il nuovo lavoro discografico in uscita il prossimo autunno.

Il pezzo presto “on air” è stato scritto da Chiara Morelli con Adriano Deledda che insieme a lei ha firmato il testo e a Sauro Piana che ha collaborato alle musiche. Gli arrangiamenti sono stati curati da Shard.

Chiara, che studia al pianoforte e canto pop-rock al conservatorio, e che anno dopo anno sta affinando la sua personalità artistica, oltre alle sfumature della sua voce cristallina, si mostra spontanea, raffinata ed efficace, nelle immagini del videoclip visibile sul suo canale YouTube dalla mezzanotte del prossimo primo di agosto.

Così giovane ma già con un percorso artistico alle spalle che l’ha vista calcare palchi prestigiosi e abitare sale di incisioni per pezzi che hanno avuto successo come quello della scorsa estate intitolato “L’Universo”, e “Non ho paura di niente” arrivato nell’ottobre 2020.  

Molte esperienze musicali importanti attendono Chiara Morelli nel prossimo inverno, sino alle porte di “Casa Sanremo” la prestigiosa vetrina per giovani artisti emergenti.

La musica e la voce di Chiara Morelli arrivano anche oltre oceano, ospite della Sj Tv in Brasile, che da anni ormai, segue il percorso artistico della cantautrice calabrese, mandando in onda i suoi videoclip, realizzando con lei interviste, in attesa di una tournée in Sudamerica.

Il brano “Cosa vuoi da me”, sicuro successo di questa estate, sarà ascoltabile e scaricabile dal 1° agosto 2021 su tutte le piattaforme digitali.

 

 

 

 

 

Fabio Curto presenta il nuovo disco di inediti “Rive volume II”

ACRI (Cs) – Uscirà mercoledì 23 giugno “RIVE VOLUME II” il nuovo album di inediti di FABIO CURTO, vincitore assoluto di Musicultura 2020, vincitore di The Voice of Italy nel 2015 e unico artista italiano selezionato per le finali dell’edizione 2021 del Festival Internazionale “New Wave” di Soči in Russia.

Il disco è stato preceduto da l singolo, rilasciato lunedì 14 giugno, “Hermann Hesse” https://song.link/i/1569472158

Dopo un periodo che lo ha visto rilasciare gradualmente nuovi brani e preparare il terreno a un’evoluzione stilistica e poetica, il cantautore e polistrumentista pubblica il suo secondo lavoro discografico, “Rive Volume II”. Il disco prosegue idealmente il percorso tracciato da “Rive Volume I”, approdando però ad atmosfere più luminose rispetto al precedente e consegnando 14 tappe di un viaggio semi acustico e particolarmente intimo all’interno di un folk dal respiro internazionale che l’artista ha già dimostrato di saper maneggiare, produrre e declinare coraggiosamente in italiano.

Un nuovo lavoro in cui non mancano importanti collaborazioni, da quella con Cisco e Fry nel singolo “La terra dei miei figli” che ha anticipato l’album, passando per Fio Zanotti che ha fornito il suo contributo nella produzione del brano “Puoi svegliarti felice” e, ancora, quella con i Modena City Ramblers presenti come featuring ne “Il mio cuore”, fino alla presenza di Angelo Branduardi che ha cantato insieme al cantautore calabrese nella versione speciale del brano “Madre Terra” che chiude il disco.

Performer dal grande talento, nato ad Acri (Cs), Fabio Curto è stato appena selezionato come unica voce italiana tra i 14 artisti che parteciperanno alle serate finali del Festival Internazionale “New Wave” di Soči in Russia, in programma dal 19 al 25 agosto prossimi e trasmesse in Eurovisione. Traguardo che si unisce alle molteplici esperienze internazionali di Fabio, raggiunte grazie a un’urgente e costante attività live che lo ha portato negli anni a esibirsi in contesti come il “Pizza Fest Toronto 2018” (Canada), l’“Italian National Ball 2018” (Australia), il “Festival Internazionale delle Arti” in Bielorussia, fino a piazze come il Teatro del Cremlino di Mosca.

TRACKLIST “RIVE VOLUME II”

01 Madre Terra

02 Il mio cuore (feat. M.C.R.)

03 Hermann Hesse

04 La giostra

05 Con gli occhi al cielo

06 Puoi svegliarti felice

07 L’altopiano

08 Aria

09 Sulla strada

10 La terra dei miei figli (feat. Cisco & Fry)

11 La tua parte migliore

12 Lucy

13 Song for Rebeca

14 Madre Terra (special edition feat. Angelo Branduardi)

 

“RIVE VOLUME II” GUIDA ALL’ASCOLTO

“Rive Volume II” è un album dove prevale la luce, sia essa malinconica sotto forma della ballad sia essa nelle forme più uptempo che l’album prende a tratti. Se in “Rive Volume I” a prevalere era un’atmosfera scura e metropolitana che ha dato all’album l’appellativo di dark blues, questo secondo capitolo è esplicitamente connotato dal forte legame con la natura e la terra nelle sue manifestazioni più semplici: il cantautore parla a cuore aperto di terra da toccare, da annusare chiudendo gli occhi, ma anche terra lontana e terra di guerra, amore e solitudine davanti ai tramonti che hanno sempre condizionato la sua vena creativa. Ciò che sempre prevale è la natura materna alla quale poter rivolgere le proprie suggestioni e le proprie riflessioni più segrete. L’intero lavoro sembra essere attraversato dal concetto “non sei da solo, qualche altra persona nel mondo capisce perfettamente ciò che stai pensando”, e questo dona a Rive Volume II una particolare intimità e una particolare dolcezza che funge da lume e da speranza quando arriva il buio. 

FABIO CURTO PARLA DEL SUO DISCO

Dopo il consenso ottenuto da “Domenica” (brano con il quale ha vinto Musicultura 2020) ho capito che la dimensione della mia musica che più arriva al cuore delle persone è quella acustica e che potevo dedicarle più spazio di quanto non avessi fatto negli ultimi anni. Ho riportato in vita vecchi ricordi d’infanzia e vecchie melodie che mi giravano in testa, ho parlato di storie e di suggestioni oneste e sincere, nude direi. Qualche anno fa pensavo fosse troppo azzardato rivolgersi al pubblico con un prodotto che non avesse in prevalenza elementi di modernità. Oggi, invece, penso solo a seguire la corrente che mi regala emozioni, senza pormi altri obbiettivi se non la speranza che questa mia musica venga recepita con la stessa onestà con la quale l’ho scritta e che sia d’aiuto e di sostegno anche agli altri. Un motivo di grande orgoglio in quest’album sono le collaborazioni artistiche con alcuni dei miei miti musicali e nate spontaneamente, senza pianificazione, da una grande stima reciproca che si è creata in questo ultimo anno.

 

Fuori il nuovo videoclip di N.a.i.p. “David chi?”

COSENZA – E’ uscito oggi il videoclip del nuovo singolo di N.A.I.P. “David chi?” (per Epic Records Italy / Sony Music Italy).

Il video che porta la firma del regista Mario Vitale, è stato girato interamente in Calabria tra Brancaleone e i Calanchi di Palizzi, due splendidi borghi dell’entroterra jonico reggino, immersi in una natura ancestrale e selvaggia.

Il racconto onirico e galattico di N.A.I.P. al centro delle immagini di “David chi”? parte da un luogo fortemente suggestivo e simbolico: la casa del confino di Cesare Pavese situata proprio nel cuore della città di Brancaleone.

Una dimora che oggi accoglie visitatori provenienti da tutto il mondo e che ospitò nel 1935 lo scrittore e poeta torinese che a seguito della sua attività antifascista venne mandato prima in carcere a Torino, poi a Roma e infine condannato al confino proprio in Calabria, a Brancaleone Calabro.

In quell’angolo incontaminato e ignoto del Regno d’Italia, Pavese trascorse sette mesi, un tempo bastevole per segnarne l’esistenza: la natura selvaggia di Brancaleone sarà illuminante per la sua opera letteraria: nel paesino ionico, inizia il suo diario, pubblicato poi col titolo Il Mestiere di vivere che lo accompagnerà fino a pochi giorni dal suicidio, nell’agosto del 1950 e sulle sponde del mare prenderà gli appunti che confluiranno ne Il carcere, il romanzo che più racconta dei suoi mesi di confino.

Un luogo ricco di fascinazione e simbolicamente denso di significati: il confino diventa infatti in “DAVID CHI?” metafora di reclusione, isolamento, solitudine dell’attuale periodo storico, un tempo sospeso e pandemico che ha fortemente influenzato la scrittura e la necessità del viaggio raccontato da N.A.I.P. nel brano, viaggio inteso come atto di libertà, come spazio di riappropriazione dell’immaginazione e della creatività artistica.

Ad accompagnare invece “l’arrivo su Marte”, sono i Calanchi di Palizzi, dei calcari marnosi frammisti di argille e Trubi, un paesaggio quasi lunare, nella costa sud orientale della Calabria dove troviamo David Guetta che sta facendo un dj set “e inizia il decollo” in pista.

Il brano uscito il 4 giugno per  (Epic Records Italy / Sony Music Italy) e prodotto da Stabber è un manifesto d’intenti electro dance.

Una polaroid che fotografa la fragilità sociale, artistica, umana di questo tempo, in cui la vicinanza fra le persone, il rito di aggregazione che si compie durante una performance sonora, sembra essere ancora un eco lontanissimo.

Questo è il viaggio cosmico ma estremamente terrestre che ci regala N.A.I.P. nel suo nuovo brano. L’arte come connessione di corpi, idee, nuovi suoni e N.A.I.P. ce la dona sotto forma di brano da ascoltare, da ballare, da spremere e bere e oggi anche da guardare.

Online “2020 DC” del compositore polistrumentista Gianfranco De Franco

RENDE (CS) – È in uscita sulle principali piattaforme digitali “2020 DC” il nuovo singolo di Gianfranco De Franco che segna l’esordio con la INRI Classic. Una traccia che anticipa il nuovo album da solista con l’etichetta indipendente nota per l’esplorazione di esperienze e contaminazioni innovative nella musica classica.

“2020 DC” è la fotografia sonora, tanto personale quanto universale, del momento in cui i nostri respiri, ormai legati all’assenza di confini, hanno cambiato totalmente ritmo, tra affanno e incredulità.

L’intero percorso sonoro è accompagnato da una leggerezza malinconica che genera una timbrica trascendentale tra l’acustico e l’elettronico, dalle caratteristiche intime, a tratti caotiche, governate da ritmiche statiche e protettive.

Gli strumenti di De Franco, in “2020 DC” cercano di dar suono alla dimensione sospesa in cui ci siamo trovati, attraverso la sperimentazione di stili e generi diversi, carattere distintivo dell’artista.

«Il brano è il risultato di una spinta emotiva, un voler proteggere me stesso e gli altri da un momento difficile per tutti, pieno di punti interrogativi molto forti – commenta Gianfranco De Franco –. Ho cercato di tradurre tutte queste paure, queste incertezze in musica. Da lì è partito questo nuovo percorso che si sintetizza con il primo singolo “2020 DC”, un pezzo composto da trenta tracce. È come se avessi creato una sorta di orchestra, cosa che rispecchia molto il mio percorso da solista. Utilizzare più strumenti è un gioco e una sfida anche per me stesso, un modo per avere vicino a me tanti piccoli amici invisibili in un momento di grande distanza sociale».

Gianfranco De Franco, polistrumentista, musicologo e musicoterapeuta, ha suonato e suona in diversi festival internazionali, da Londra a Dublino, dall’Argentina a Mosca. Il suo genere esplora stili di musica sperimentale ed ambient lambendo new age, metal industrial e musica contemporanea. Compone musiche per il teatro lavorando stabilmente con Saverio La Ruina, Dario De Luca (Scena Verticale) e Giancarlo Cauteruccio (Teatro Studio Krypton). Autore e compositore di performance e site specific. Collabora con vari artisti e vari progetti musicali. “Cu a capu vasciata” (MkRecords/Rubettino/Etnoworld) e “Imago” (IcarusFactory-IRD) sono i suoi due dischi da solista. Ha ricevuto due menzioni speciali per “Los Angeles Music Award 2013” e per “Artist in Music Awards 2014”. “2020 DC” è il singolo d’esordio con la INRI Classic.

Per ascoltare 2020DC

Multilink  https://GianfrancoDeFranco.lnk.to/2020DC

“In ogni parte di Me”: consensi per il primo singolo del coriglianese Francesco Gilberti

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Ci sono passioni con cui nasci e che coltivi nel tempo. E’ il caso del cantante coriglianese Francesco Gilberti che intona canzoni ormai dalla tenera età di quattro anni. Crescendo non sono mancate le partecipazioni a diversi concorsi canori dove sono arrivati finali e allori. Ben due tributi sono giunti anche nei talent show di Costa Crociera. E quando una passione è vera si sfodera ovunque così come in occasioni di feste pubbliche o private e in diversi contesti e location. Esibizioni apprezzate in ogni dove che accrescono la stima e la fama nei confronti del buon Francesco. Il tempo forgia e arricchisce l’esperienza di Gilberti tanto che nelle ultime settimane ha presentato il suo primo singolo assoluto.

“In ogni parte di Me”  è il titolo del brano pop, composto ed arrangiato dal musicista acrese Angelo Capalbo mentre il testo è stato realizzato dal cantautore e insegnante Ruggiero Ricci, già scopritore di giovani talenti. Non sono mancati ovviamente suggerimenti e consigli di Gilberti per un componimento arricchito, smussato e perfezionato dalla triade di musicisti prima di inciderlo. Singolo a cui faranno seguito altri inediti, nei prossimi mesi, con la presentazione dell’intero album fissata a dicembre. «Per me- afferma Francesco Gilberti- è un sogno coltivato sin da piccolo che si realizza. Poter incidere un mio singolo è frutto di tanta passione ma anche di tanti anni di sacrifici. Amore per la musica e sacrifici ripagati con l’affetto e la stima della gente. Nelle riprese del video ho voluto fortemente inserire i posti del mio paese e delle mie origini: dal mare al castello passando ad altri scorci unici e caratteristici del territorio. Vorrei ringraziare i miei compagni d’avventura il musicista Capalbo e il cantautore Ricci per il supporto e l’impegno con cui mi hanno accompagnato. Brano che dal suo lancio sembra aver fatto breccia e che spero possano condividerlo in tanti sul web. Singolo e video che- conclude Francesco Gilberti- dedico non solo alla mia città di Corigliano- Rossano ma anche alla mia famiglia e a chi ha sempre creduto in me».

Intanto, il video ufficiale “In ogni parte di Me” spopola su tutti i digital store, su youtube (https://www.youtube.com/watch?v=wsMKnsbdyR8), dove il contatore computa già oltre seimila visualizzazioni, e senza includere gli altri social. Brano a breve in radio ma già trasmesso anche da diverse web radio sparse per il mondo e che sarà una grande attrattiva anche per tutti gli calabresi e italiani sparsi in ogni angolo del pianeta. 

                                                                                      C. Fiorent.    

Afonia: dai musicisti Emanuele Via e Danilo Guido un inno contro il silenzio caduto sull’arte

ACRI (CS) – Cosa accadrebbe se un giorno ti svegliassi senza poter più emettere neppure un suono, impotente davanti all’inesorabile silenzio?

È l’afonia. Un oblio improvviso. E tu non puoi farci niente. Questa stessa afonia ferma ora la nota del musicista, la penna del poeta, la voce dell’attore, la mano dell’artigiano, il passo della ballerina. Si immobilizza così il mondo dell’arte, sfuma il sogno dell’artista.

«Non si può più urlare, mai. Non si può fuggire, forse. Non ci si può più esprimere. O invece sì?», recita il testo-presentazione di Emilia Bifano.

Afonia è il brano dalle note calde e struggenti composto dai musicisti Emanuele Via e Danilo Guido. 

Un modo concreto per rompere il muro di silenzio che spesso colpisce il mondo dell’arte. Una sensazione di stallo che oggi è amplificata dal difficile periodo storico che stiamo vivendo.

La cornice è quella di Acri, cittadina  della provincia di Cosenza, raccontata dalle immagini realizzate dal torinese Giorgio Blanco con l’acrese Denis Mancuso. In questo luogo Emanuele, Danilo e gli artisti che animano il video di “Afonia” sono cresciuti, vivono o hanno vissuto.

Ad Acri, come in molti paesi e borghi d’Italia, il silenzio spesso si mescola all’implacabile spettro della dimenticanza e con esso cresce il rischio di perdere per sempre tutta la bellezza di un luogo e della sua cultura. La musica racconta storie e crea costantemente mondi, a volte più vividi e confortanti di quello reale. Come si legge ancora nel testo di Emilia Bifano. 

I protagonisti

Per Afonia, al piano siede Emanuele Via, pianista degli Eugenio in Via di Gioia e co-fondatore, con quattro musicisti classici, del collettivo strumentale Emanuele Via e Charlie T, che ha pubblicato un sorprendente disco d’esordio dedicato agli alberi. A suonare il sax è Danilo Guido, uno dei più interessanti sassofonisti europei. Maestro di Emanuele in adolescenza, dopo il Diploma al Conservatorio si avvicina al jazz e collabora con numerosi artisti (tra gli altri Antonella Ruggero e Geoff Westley). Con diverse pubblicazioni da solista all’attivo, Danilo vive tuttora ad Acri, luogo a cui anche Emanuele, torinese d’adozione, resta profondamente legato.

Il video, di Giorgio Blanco e Denis Mancuso (con Ghost production e mixing di Fabio Arciglione) è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Acri.