La porta magica al Marca

Catanzaro – L’arte di Savelli vista con gli occhi dei bambini. E’ stata inaugurata questa mattina al Museo Marca di Catanzaro la quinta edizione del progetto didattico “La Porta Magica. Scuola al Museo” ideato per i piccoli studenti della provincia di Catanzaro.

Quest’anno la mostra si è ispirata alle opere di Angelo Savelli, il Maestro del Bianco al quale il museo ha dedicato un’antologia inedita che ripercorrere tutte le fasi della sua arte.

Oltre 300 i bambini che hanno partecipato alla giornata inaugurale per ammirare le 600 opere da loro realizzate ed allestite all’interno del chiostro del museo. Targhe ricordo e riconoscimenti sono stati consegnati alle otto scuole partecipanti: l’Istituto comprensivo “Don Milani” di Lamezia Terme, l’Ic “Centro storico Mazzini”, l’Ic “Manzoni”, il Convitto “Galluppi”, l’Ic “Pascoli-Aldisio” e la scuola elementare e media dell’Ic “Casalinuovo” di Catanzaro e l’Ic “Maraziti” di Marcellinara. Hanno partecipato anche l’associazione catanzarese “Ottava Nota” ed  il Centro Padre Pino Puglisi Bosco di Bovalino.

Ospite d’eccezione della mostra il maestro Alessandro Mendini: l’architetto di fama internazionale ha infatti partecipato con il suo “Teatro degli Oggetti” al ciclo d’incontri organizzato dal Marca in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e Rai Educational.

“Le tante ed interessanti mostre di questo museo – ha affermato il maestro Mendini –  lo hanno reso un importante centro di ricerca in tutta Europa. Io ho avuto la fortuna di fare una mostra qui e di avere successivamente dei rapporti con la città. Venire qui è per me un grande piacere ed una opportunità speciale. Questa presenza di bambini nel museo fa capire che rapporto si può creare tra la creatività dell’infanzia e la creatività degli artisti”.

Le ragioni dell’iniziativa sono state illustrate nel corso di una breve conferenza alla quale hanno preso parte il Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, il direttore artistico del Marca Alberto Fiz e Carmela Porco, responsabile dei servizi educativi.

L’attività didattica è stata definita dal direttore artistico del Marca, Alberto Fiz, “il centro educativo permanente del museo”.

Il programma didattico è stato particolarmente articolato, partendo dalle lezioni in aula, per proseguire con visite guidate e veri e propri laboratori ai quali i ragazzi hanno lavorato dal vivo e sotto il controllo e l’indirizzo di personale altamente specializzato.

“I bambini delle prime tre classi delle scuole elementari – ha spiegato Carmela Porco – hanno utilizzato la carta, rigorosamente bianca, creando delle forme geometriche creando composizione astratte, mentre i bambini delle quarte e quinte classi hanno lavorato con la corda, uno degli elementi utilizzato da Angelo Savelli. Gli studenti delle scuole medie, invece, hanno lavorato sull’autoritratto di Savelli travestito da diavolo. I ragazzi hanno portato da casa una loro foto modificandola con dei colori incollatati sulla tela  e colorato con colore acrilico bianco, e utilizzando la spatola hanno ricreato quegli stessi effetti cromatici creati anche da Savelli. La fotografia viene quindi modificata attraverso un gioco, esprimendo le caratteristiche delle loro personalità. Di anno in anno ci rendiamo conto dell’importanza di questo progetto: i bambini che hanno partecipato negli altri anni ricordano ancora gli artisti e le opere, oltre che all’attività manuale. Questo è il vero successo: potere approcciarsi all’arte contemporanea attraverso il gioco, così i ragazzi si rendono conto che il museo non è un luogo in cui ci si annoia, ma un luogo in cui si scoprono cose nuove e artisti diversi”.

La scelta del Marca di istituire una sezione dedicata ai servizi educativi si basa sulla consapevolezza di riconoscere alla didattica museale il fondamentale compito di mettere in comunicazione il pubblico con il patrimonio storico-artistico trasformando il museo in un luogo vivo di promozione culturale, in grado diadattarsi alle esigenze specifiche delle diverse fasce di fruitori. Attraverso laboratori creativi, visite didattiche e incontri, vengono forniti gli strumenti di interpretazione e di lettura dei linguaggi figurativi e delle tecniche artistiche consentendo una rinnovata percezione dello spazio espositivo. Un’attenzione particolare è rivolta alla didattica dell’arte contemporanea con l’intento di costruire un rapporto con i più giovani e soprattutto con le scuole impiegando metodologie educative in linea con le più aggiornate ricerche del settore.

I progetti di didattica museale del Marca nascono con l’intento di offrire alla scuola uno spazio alternativo dove stimolare la fantasia dei bambini e dei ragazzi, basandosi sulle tecniche dell’educazione visiva. I laboratori si svolgono in due fasi: una visita didattica alla quale segue un approccio diretto alle tecniche artistiche con attività creative e multisensoriali. I laboratori incentrati sull’arte contemporanea sono costruiti specificatamente sulle esposizioni temporanee in corso ed aggiornati in base alla programmazione del museo. Le attività possono essere articolate in più moduli, partendo da un incontro propedeutico a scuola, per spostarsi poi negli spazi del museo; ladurata ed i contenuti sono studiati in rapporto all’età degli studenti. Tutti i laboratori sono condotti da operatori culturali specializzati e si concludono con una mostra degli elaborati prodotti da bambini e ragazzi con il coinvolgimento delle scuole aderenti. Le attività sono gratuite per gli insegnati e gli accompagnatori.

Avviato il confronto tra Regione e Partenariato istituzionale ed economico sulla Programmazione 2014-2020

Lamezia Terme (Cz) – La Regione – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha aperto il confronto con il Partenariato sulla programmazione dei fondi comunitari 2014-2020. Stamattina, presso la Fondazione Terina a Lamezia Terme, si è svolto l’incontro in cui sono stati presentati gli indirizzi per la definizione del documento di orientamento strategico che sarà alla base della programmazione delle risorse comunitarie nel nuovo periodo di utilizzo dei fondi Ue. L’incontro è stato presieduto dall’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini.

All’incontro sono intervenuti gli assessori al Lavoro, Nazzareno Salerno e all’Urbanistica, Alfonso Dattolo; le Autorità di gestione dei programmi operativi Fesr, Fse e Psr Paola Rizzo, Bruno Calvetta, Maurizio Nicolai e, naturalmente, gli esponenti del partenariato istituzionale, economico e sociale. Il Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria, Paola Rizzo, ha illustrato gli indirizzi strategici che mirano a identificare i metodi, le finalità e le direttrici delle politiche di sviluppo e coesione in Calabria nel periodo 2014-2020. Approccio comune dei fondi, concentrazione tematica, approccio territoriale rafforzato e condizionalità sono, come ha sottolineato Paola Rizzo, le linee guida del nuovo ciclo di programmazione. Un percorso di coinvolgimento, quello iniziato oggi, per il quale è stato già indicato un calendario di attività e di incontri per giungere in breve tempo, e con la collaborazione del partenariato, alla definizione del documento di orientamento alla nuova programmazione regionale unitaria. Quattro i tavoli tecnici tematici proposti dalla Regione: lavoro, competitività dei sistemi produttivi e innovazione; valorizzazione, gestione e tutela dell’ambiente; qualità della vita, inclusione sociale; istruzione, formazione e competenze.

Positiva la risposta dei rappresentanti del partenariato che, in attesa di analizzare nel dettaglio gli indirizzi presentati oggi, hanno dato piena disponibilità ad un dialogo aperto e costruttivo, esprimendo apprezzamento per l’apertura del confronto partenariale al quale la Regione intende conferire un peso sostanziale nella definizione dei documenti, coinvolgendo e mobilitando tutte le parti interessate a livello regionale in un clima di fattiva e concreta condivisione. Il prossimo incontro tra Regione e Partenariato è fissato per il 20 giugno, quando sarà presentata la proposta organizzativa con i criteri e le modalità di identificazione delle componenti partenariali.

Giornata d’apertura del 1° Torneo di Tennis CUS Cosenza

RENDE (CS) – Questa mattina sono iniziate presso le strutture del Cus Cosenza le fasi di qualificazione del Primo Torneo di Tennis amatoriale Unical. La partita d’apertura del torneo ha visto come protagoniste due studentesse straniere ospiti dell’università calabrese grazie ad un progetto formativo internazionale. Significativo è il numero di iscritti, 110 giocatori tra studenti e dipendenti dell’ateneo cosentino, che dimostra un forte interesse per l’attività sportive organizzate dal Cus e in particolare nei confronti del tennis, praticato a livello amatoriale da un sempre maggior numero di persone. A sfidarsi sui due campi, sistemati per l’occasione dalla Wuta Tennis Accademy, saranno ben 58 studenti, molti dei quali provenienti dalla Cina, Bielorussia, Tunisia e Spagna. Nelle giornate di sabato 8 e domenica 9, a partire dalle ore 10.00, continueranno le partite valide per la fase eliminatoria, giovedì 13 e venerdì 14, invece, si disputeranno le fasi finali al termine delle quali ci sarà la premiazione dei vincitori accompagnata da una festa per i numerosi partecipanti e per il pubblico.

Ad organizzare l’intera manifestazione sportiva è la Wuta Tennis Accademy, con il suo staff composto da Fabio Aloe, tecnico Nazionale e Internazionale FIT, coordinatore delle varie attività; Eugenio Panza responsabile del settore tecnico-amministrativo; Paolo Smeriglio Direttore Sportivo e Rafa Vegas istruttore FIT.

Il Maestro Aloe afferma che: “L’obiettivo è riuscire a creare un circolo tennis dell’Università della Calabria, imitando il modello americano, ormai diffuso in tutta Europa, nel quale storicamente lo sport e la cultura vadano di pari passo. L’intendo è quello di riuscire a coltivare il tennis anche a livello professionistico, in modo che lo studente possa grazie a delle normative specifiche, acquisire crediti formativi utili al percorso degli studi impegnandosi in un attività sportiva”.

Pubblicato sul Burc il bando di 13 milioni di euro per la costituzione dei Poli tecnico-professionali

Catanzaro – L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri nell’annunciare il bando pubblico per la costituzione dei  parla di “scuola calabrese che si avvicina sempre di più al mondo del lavoro”.

L’avviso, pubblicato oggi sul Burc, è dotato di 13 milioni di euro ed è consultabile sul sito www.regione.calabria.it. Le risorse – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – sono state concentrate sul settore strategico del turismo, intrecciato con l’agribusiness.

I termini di scadenza per la presentazione delle domande sono previsti per il 22 luglio prossimo. La finalità è quella di riorganizzare l’offerta di istruzione e formazione al fine di favorire lo sviluppo economico e la competitività.

Possono presentare la propria candidatura gli istituti tecnici e professionali presso i quali funzionano gli indirizzi correlati alle filiere turistica e dell’agricoltura. Ogni istituto potrà inoltrare la propria candidatura per un solo Polo. Possono inoltre aderire le università e gli enti di ricerca, le organizzazioni professionali (ordini e associazioni), gli enti locali e le associazioni di elevato profilo culturale, tecnico e scientifico. Il bando sarà illustrato in una conferenza stampa che si svolgerà il prossimo 18 giugno nella sede di Palazzo Alemanni a Catanzaro.

Per qualunque tipo di informazione è disponibile l’indirizzo email bandisettoreistruzione@regione.calabria.it.

Ultimo appuntamento domani, prima della pausa estiva, per “Artigianando”

Cosenza – Torna domani, sabato 8 giugno, prima della pausa estiva, la manifestazione “Artigianando”, promossa dall’Associazione culturale “Artes Mundi”, presieduta da Debora Falcone e con il patrocinio dell’Assessorato alla solidarietà e coesione sociale del Comune di Cosenza.

Location di questo nuovo appuntamento sarà l’isola pedonale di Corso Mazzini.

Vero e proprio mercatino dell’artigianato, la manifestazione si è imposta per un aspetto fondamentale: la creatività di chi espone, con un occhio particolare agli artigiani del riciclo. Anche domani “Artigianando” aprirà i battenti alle ore 10,00 e proseguirà per tutta la giornata. Obiettivo della manifestazione è la rivalutazione dell’artigianato, un settore che si sta riscoprendo anche in virtù della crisi che sta attraversando il Paese. Chi, fino a poco tempo fa, viveva la creatività manuale solo come un hobby o una passione nascosta, si è accorto che, col passare del tempo, sarebbe potuta diventare un lavoro. Nel corso della giornata di domani ogni artigiano-artista, attraverso i suoi manufatti e nel piccolo spazio espositivo che avrà a disposizione, racconterà anche la sua storia. Previsto, inoltre, un laboratorio solidale con alcuni ospiti delle case famiglia della città tenuto dagli stessi artigiani-artisti che, a rotazione, hanno insegnato alcune loro tecniche di lavorazione, sia nel laboratorio per ragazzi che in quello solidale. I segmenti dell’artigianato presenti nel mercatino variano dal riciclo creativo, al cuoio, dai bijoux ai gioielli in macramè.

Il gruppo di “Artigianando” che fa capo all’Associazione “Artes mundi”, saluterà, intorno alle 17,00, il pubblico, prima della pausa estiva, distribuendo abbracci gratis. La motivazione è quella di offrire un atto casuale di gentilezza disinteressata, visto il momento di crisi economica che il mondo e il Paese stanno attraversando.

Il Cosenza Calcio nelle prossime ore renderà noti i nominativi dei tecnici per il prossimo campionato

Il Cosenza Calcio prende atto con rammarico della decisione del signor Giuseppe Mangiarano per i motivi che egli ha esposto e gli augura le migliori fortune professionali. Con il signor Mangiarano si era già avviata una proficua attività per delineare tutte le strategie per la prossima stagione agonistica. Il Cosenza Calcio nelle prossime ore renderà noti i nominativi dei responsabili tecnici per il prossimo torneo e rassicura città e tifoseria sul progetto che puntava e punta ad un campionato di assoluto vertice nella stagione 2013-14.

“ScopriCosenza”: al via il terzo anno di attività con l’educational per i tour operator

Cosenza – Riparte, per il terzo anno consecutivo, l’attività di “ScopriCosenza”, il servizio di accoglienza turistica offerto dall’Amministrazione comunale per far apprezzare, attraverso i percorsi a bordo del bus scoperto, le eccellenze artistico-culturali che la città è in grado di offrire, con la sua storia e le sue tradizioni.

Per il battesimo ufficiale della nuova stagione estiva, l’Assessorato al turismo del Comune di Cosenza, in collaborazione con il Parco “Tommaso Campanella”, ha organizzato un educational tour che, questa mattina, ha visto la presenza congiunta degli operatori dell’informazione e dei tour operator del territorio.

Assente l’Assessore Luciano Vigna, perché fuori città, sul bus di “ScopriCosenza” è salita, insieme ai giornalisti e ai tour operator, l’Assessore alla comunicazione Rosaria Succurro. A fare da traghettatore, il cantastorie William Gatto, responsabile del Parco “Tommaso Campanella” che ha guidato gli ospiti nell’itinerario teatrale “La città di Telesio”, vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, alla riscoperta di miti e leggende e dei segreti custoditi nel prezioso scrigno della Cosenza storica.

Il viaggio è partito da Piazza dei Bruzi e, dopo aver attraversato Corso Telesio, ha conosciuto una prima sosta in Piazza Duomo. William Gatto ha raccontato la storia della città con profusione di aneddoti, miti e leggende: da Enotrio e Paucezio, figli del Re Italo, da cui, pare, tutto ebbe inizio, ad Alarico, re dei Visigoti, che la leggenda vuole sia stato seppellito nel letto del fiume Busento nel 410 dopo Cristo. Nella narrazione di Gatto entrano la descrizione della Cattedrale, il racconto della sua consacrazione nel 1222 ad opera di Federico II, la donazione della stauroteca alla città, le nozze di Luigi III d’Angiò con Margherita di Savoia, la peste a Cosenza dalla quale la città viene salvata dalla Madonna del Pilerio. Poi, il tempo di riprendere fiato per una breve visita al Temporary Store “Le Botteghe di Alarico” su Corso Telesio, la vecchia via degli orefici e ascoltare la responsabile elencare alcuni dei prodotti tipici del nostro territorio e descrivere alcuni gioielli realizzati al tombolo o i pizzi lavorati all’uncinetto. E il cantastorie riprende i fili del suo racconto, prima per ricordare, accanto all’omonima piazza, Aulo Giano Parrasio, cui venne intitolata l’Accademia Cosentina, per dirigersi poi verso la casa dove visse nell’ultimo periodo della sua esistenza, dopo il ritorno da Padova, il filosofo Bernardino Telesio, che di lì a poco sarebbe stato eletto Sindaco del sedìle dei nobili di Cosenza ed al quale anche Tommaso Campanella avrebbe reso omaggio.

La sosta nei luoghi abitati da Telesio è il preludio al coup de theatre riservato dal cantastorie agli ospiti. Dirigendosi a piedi proprio davanti alla statua di Telesio, in Piazza XV Marzo, per presentarlo ai visitatori ed indicare l’origine della sua pietra filosofale. Poi si risale sul bus per ammirare Cosenza da un’altra prospettiva, quella offerta da Portapiana e da Corso Vittorio Emanuele. L’ultima sosta è alla confluenza dei fiumi , all’ideale ricerca del tesoro di Alarico. Ed è qui che il cantastorie non può che declamare i versi di August Von Platen, tratti dalla ballata “La tomba nel Busento”. L’educational tour si chiude. Le emozioni suscitate lasciano ben sperare per il nuovo viatico dello “ScopriCosenza”. La città di Telesio attende i suoi turisti da ogni dove.

Dissesti idrogeologico: i consorzi di bonifica sono pronti

Catanzaro – In questi giorni si fa un gran parlare non dei rischi del dissesto idrogeologico ma, pare, solo dell’attività del commissario per la mitigazione del rischio idrogeologico che doveva gestire gli interventi (ben 220 milioni di euro tra risorse nazionali e regionali) a seguito dell’Accordo di Programma, sottoscritto con verbale del 11 gennaio 2012, tra la Regione Calabria e il Ministero dell’Ambiente e quello della Coesione Territoriale.  Al di là di interrogazioni, interventi pubblici con risposte e controrisposte – esordisce Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – proposte concrete non ne troviamo e il rischio è di perdere ulteriore tempo in schermaglie improduttive e sterili che hanno come effetto ulteriore perdita di tempo. Sappiamo bene –continua – cosa significa in Calabria la messa in sicurezza delle zone a rischio idrogeologico e Coldiretti Calabria, che ha a cuore il territorio, non può sottrarsi nel richiamare l’attenzione su una situazione di drammatica vulnerabilità. La tutela ed il risanamento idrogeologico del territorio –continua- costituiscono priorità strategiche per garantire alla Calabria condizioni indispensabili per la ripresa della crescita economica. Coldiretti avanza quindi una proposta: perché non chiamare nella collaborazione degli interventi con gli Enti Locali i Consorzi di Bonifica che stanno dando ottima prova di attività sul territorio per poter tempestivamente realizzare le azioni indicate negli accordi. Dopotutto, la legislazione nazionale, ma anche regionale, in particolare la L.R. 34/2002(Riordino delle funzioni) e L.R. 11/2003, riconosce ai Consorzi di Bonifica quali enti di autonomia funzionale a competenza territoriale, precise abilità e competenze in merito al dissesto idrogeologico. I consorzi enti di autogoverno degli agricoltori, hanno strutture tecniche, professionalità, capacità per dare una accelerata agli interventi con un sicuro risparmio ed efficacia realizzativa. E allora – è l’accorato appello di Molinaro – mi rivolgo alla Giunta Regionale, di mettere alla prova i Consorzi. Raccogliete questa sfida, o- conclude –il bilancio delle realizzazioni per la mitigazione del dissesto idrogeologico continuerà ad essere desolatamente magro e continuerà ad alimentare solo polemiche fini a se stesse che non sono più gradite dai calabresi.

Castrovillari/salute. La richiesta di un incontro alla regione da parte del Tavolo Permanente per la Sanità

Castrovillari (Cs) – Sempre a tutela della salute. Il Tavolo permanente per la Sanità, composto dalla Conferenza dei Sindaci del Pollino e della Valle dell’Esaro, dal Comitato Territoriale delle Associazioni, dalle Rappresentanze Politico – Istituzionali, e dalle organizzazioni sindacali, ha chiesto, come preannunciato nell’incontro del 27 maggio scorso a Castrovillari, un incontro urgente al Commissario per la sanità, Giuseppe Scopelliti, al fine di individuare le modalità di risoluzione immediata delle gravi problematiche riguardanti la sanità nella zona.

Una necessità che è stata rappresentata in un documento articolato redatto dal Tavolo Permanente e che precisa: “Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Scarpelli, ed il Commissario regionale all’attuazione del piano di rientro, Scopelliti, più volte sollecitati a prendere provvedimenti per evitare il continuo depauperamento dei servizi erogati dal nostro Ospedale, non hanno inteso dare risposte esaustive e, lo stesso Scopelliti, non ha ritenuto opportuno riscontrare la richiesta di incontro inoltrata dal Sindaco Lo Polito in qualità di Presidente del Comitato Territoriale.

Rimane il dramma – recita il documento congiunto – di una sanità che non risponde alle reali esigenze dei cittadini costretti ad emigrare presso altre Regioni per vedere soddisfatto il proprio bisogno di salute; da qui l’aumento dei costi in termini di mobilità passiva che peggiora ulteriormente la situazione economica della Sanità del nostro territorio.

A tutt’oggi la legge 18 del 2010, il decreto 106 del 2011 ed il decreto 103 del 2012 riferito proprio all’Ospedale Spoke di Castrovillari, non hanno trovato attuazione. Decreti sottoscritti dallo stesso Scopelliti, per il piano di rientro, che non trovano riscontro nella realtà dei fatti; infatti proprio secondo il decreto 103 del 2012, lo Spoke di Castrovillari ha in dotazione 223 posti letto dei quali solo 114 sono attivi.

La carenza di personale medico e sanitario – afferma il Tavolo Permanente- risulta essere la causa principale della inefficienza di alcuni servizi con il rischio che altri reparti nei prossimi mesi siano interessati dagli stessi problemi. L’istituito del Tavolo territoriale permanente per la sanità, per la soluzione immediata delle enormi criticità rilevate, ritiene necessario: l’integrazione dell’organico del Pronto Soccorso che risulta già al collasso; infetti 10 medici previsti e necessari ne ha in servizio solo 5 unità a tempo pieno i quali non riescono, malgrado l’assoluto impegno a far fronte adeguatamente ad una media di 56 accessi giornalieri; l’attivazione immediata dell’OBI (oservazione breve intensiva) in Pronto soccorso; l’immediato potenziamento dell’organico nella divisione di Ortopedia, che dispone di 2 soli medici, pena l’inaccettabile chiusura del reparto; l’aumento dell’organico di Broncopneumologia, che ha attualmente in servizio solo 3 medici; l’apertura della seconda ala del reparto di Medicina Generale che pur avendo a disposizione 30 p.l, ne ha disponibili solo 17 ordinari e 2 in D.H; l’attivazione dei 30 posti letto previsti di Chirurgia generale (ne sono attivi solo 20), con l’apertura immediata delle sale operatorie “inaugurate” circa un anno fa ma mai entrate realmente in funzione (l’unica funzionante è condivisa fra tutti i reparti dell’area chirurgica); rendere pienamente operante il reparto di Emodinamica che attualmente funziona solo per interventi programmati ed attivare il tournover del personale di tutte le qualifiche.

Perché, poi, l’Ospedale Spoke di Castrovillari possa risultare tale, ed assolvere alle proprie funzioni, è necessario – ritengono i Componenti del Tavolo – , pertanto, che non chiudano i reparti esistenti a causa del depauperamento della dotazione organica ma che questa venga ulteriormente implementata, quale condizione irrinunciabile di “sopravvivenza” dei servizi e dei cittadini. Queste, solo alcune delle criticità, le più gravi certamente, del nostro ospedale il quale, in quanto Spoke, è di riferimento per l’intero territorio che consta di una popolazione di più di 100mila abitanti. La chiusura dei presidi di Mormanno, Lungro e San Marco Argentano, in attesa di una loro “seria” riconversione, impongono la messa a regime dell’Ospedale di Castrovillari per la necessaria sicurezza dei cittadini e per un diritto essenziale e garantito dalla nostra Costituzione qual è il diritto alla salute. A tal fine si richiamano gli Organismi dirigenziali preposti a dare attuazione all’accordo sottoscritto in ottobre 2012 dall’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Cosenza con le organizzazioni sindacali della Dirigenza Medica.

Per queste motivazioni associate all’inefficienza dei servizi sul territorio, fortemente penalizzato per una mancata perequazione del personale e l’assenza totale di programmazione, questo Tavolo Territoriale Permanente -si legge nel documento- attiverà tutte le iniziative possibili per la salvaguardia e la tutela dei cittadini, verso coloro che saranno individuati come responsabili del declino della Sanità Calabrese”.

Effettuati questa settimana pagamenti per 268 milioni dalla Ragioneria generale della Regione

Catanzaro – La Ragioneria generale della Regione Calabria – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha effettuato nel corso della settimana pagamenti per un totale di 268 milioni.

L’importo più consistente, pari a 250 milioni, è stato liquidato a favore del comparto sanitario. Si tratta della quota a destinazione indistinta del Servizio sanitario regionale a favore delle Aziende sanitarie e ospedaliere relative al mese di maggio 2013. Nel dettaglio sono stati erogati circa 12 milioni e 700 mila euro all’Azienda ospedaliera di Catanzaro, 14 milioni e 200 mila euro a quella di Cosenza, 4 milioni e 200 mila euro all’Azienda Mater Domini di Catanzaro e 12 milioni e 300 mila euro all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria; all’Asp di Catanzaro sono stati, invece, destinati 37 milioni, oltre 76 milioni e mezzo all’Asp di Cosenza, circa 21 milioni a quella di Crotone; quasi 54 milioni all’Asp di Reggio Calabria e circa 17 milioni a quella di Vibo Valentia.

Inoltre, su disposizione del Dipartimento lavoro e formazione, la Ragioneria ha effettuato un pagamento di circa 6 milioni di euro a favore delle Residenze sanitarie assistenziali e Case protette. La somma di 7,4 milioni è stata, poi, liquidata per il pagamento delle Royalties ai comuni di Crotone, Isola Capo Rizzuto, Cirò Marina, Strongoli, Crucoli, Cirò, Cutro e Melissa. Infine, sono stati destinati al Por Fesr 2007-2013 circa s 4,6 milioni di euro su richiesta dei Dipartimenti lavori pubblici e attività produttive.