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Centenario Questura di Cosenza, alla cerimonia anche Franco Gabrielli

COSENZA – Il Capo della Polizia, prefetto Franco Gabrielli, ha presenziato alla cerimonia per la celebrazione del centenario della fondazione della Questura di Cosenza. «Una celebrazione – ha detto Gabrielli, affiancato dal Questore, Giovanna Petrocca – che ho apprezzato per il coinvolgimento delle comunità locali».

«Noi siamo servitori dello Stato – ha detto ancora il Capo della Polizia – sottoposti soltanto alla legge. E viviamo principalmente per le comunità a cui siamo stati assegnati e la cui sicurezza ci é affidata. Ecco perché è fondamentale aver messo al centro della giornata odierna le eccellenze di questo territorio, ricco di potenzialità, e i nostri caduti, come Nicola Calipari, che hanno dato la vita per portare a termine il loro compito».
Nicola Calipari, originario di Reggio Calabria, ucciso nel 2005 a Baghdad dopo la liberazione della giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena, fu negli anni ’80 dirigente della Squadra mobile di Cosenza.

Fonte e foto Ansa

A Commenda di Rende si ricorda il centenario della Battaglia di Caporetto

RENDE (CS) – Caporetto, fu vera disfatta? Di questo importante evento discuteranno mercoledì 8 novembre, alle ore 17.30 presso l’Auditorium Chiesa di Sant’Antonio in Commenda di Rende il prof. Giuseppe Ferraro, noto studioso della prima guerra mondiale, dottore di ricerca presso l’Università di San Marino con una relazione dal titolo “La guerra diventa totale: il 1917 un anno di svolta”, e il prof. Coriolano Martirano segretario perpetuo Accademia cosentina con una relazione dal titolo “Da una sconfitta nasce una vittoria”.

I due relatori saranno introdotti dai saluti del Generale Giovanni De Luca e dell’avvocato Marcello Manna, sindaco di Rende. I lavori saranno coordinati dal primo caporale Daniele Ottolenghi. L’iniziativa è organizzata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia sezione di Cosenza. 

Modernolatria, ai Bocs Art di Cosenza i cento anni dopo Boccioni

COSENZA – Venerdì 3 febbraio, alle ore 17.00, presso la Galleria Nazionale di Cosenza – Palazzo Arnone, si terrà l’inaugurazione della mostra Modernolatria, a cura di Melissa Acquesta, Gemma-Anaïs Principe e Valentina Tebala e con il coordinamento scientifico di Angela Acordon, direttore del Polo Museale della Calabria e Nella Mari, direttore della Galleria Nazionale di Cosenza.

Promossa dal Polo Museale della Calabria e dal Comune di Cosenza e dedicata, in occasione del centenario della sua morte, all’opera di Umberto Boccioni, la mostra cosentina vuole indagare il grande maestro futurista quale catalizzatore per stimoli e propulsioni estetiche contemporanee, e lo fa a partire dal suo stesso neologismo modernolatria, ovvero «adorazione del moderno».

Una chiara sintesi espressiva del culto futurista per il progresso tecnologico ed artistico, dove l’arte è intesa come strumento di ricerca verso la realtà circostante e il proprio tempo.

L’omaggio, che il Polo Museale della Calabria e il Comune di Cosenza vogliono dedicare a Boccioni, non ha connotazione commemorativa, né tanto meno vuole essere una retrospettiva sull’artista quanto piuttosto un focus su quanto è accaduto e accade 100 anni dopo.

Il tributo si estende in un discorso di continuità e suggestioni dinamiche che partono dall’artista reggino e si sviluppano in una mostra collettiva che include artisti nelle cui ricerche si ravvisano attitudini stilistiche e/o teoriche che testimoniano in qualche modo un’affinità, se non una spiccata eredità, con gli assunti e le problematiche boccioniane.

La mostra intende quindi esplorare i possibili sviluppi degli approcci e linguaggi dell’artista tradotti oggi, secondo una scelta curatoriale mirata a istituire connessioni e analogie o cortocircuiti talvolta interiori ed interpretativi, espliciti, finanche ironici, fra un grande artista storicizzato e gli artisti contemporanei esposti.

Modernolatria, allestita nella prestigiosa sede della Galleria Nazionale di Cosenza, che dell’artista ospita già una straordinaria collezione grafica, insieme al prestigioso pastello Gisella della Collezione Banca CARIME e alla scultura Forme uniche della continuità dello spazio proveniente dalla collezione Bilotti-Ruggi d’Aragona, è parte integrante del progetto BOCCIONI+100 che prevede anche la contaminazione scenografica e culturale di altri luoghi di interesse cittadino, in particolare il Castello Normanno Svevo, il Museo dei Brettii e degli Enotri e l’area di sperimentazione artistica dei BOCS Art, che accoglierà la sezione Boccioni in the BoCS.

Boccioni in the BoCS si compone di due interventi differenti ma legati fra loro e con le sedi espositive del territorio cosentino: il primo, statico, prevede una installazione site specific, già fruibile, che trasforma il modulo abitativo dei BoCS art in struttura allestitiva destinata ad ospitare un omaggio grafico dedicato all’opera di Umberto Boccioni; il secondo, dinamico, rivisita l’esperienza di residenza per gli artisti di Modernolatria in una forma di permanenza. Gli artisti coinvolti allestiranno i BOCS Art dell’Area 3, trasformandoli in veri e propri atelier dove sarà possibile conoscere il loro lavoro attraverso la forma dello studio-visit, in particolare meditare sulla genesi degli interventi di confronto/scontro con la poetica boccioniana.

Alla manifestazione interverranno Angela Acordon, direttore Polo Museale della Calabria; Mario Occhiuto, sindaco del Comune di Cosenza; Nella Mari, direttore della Galleria Nazionale di Cosenza; Giampaolo Calabrese, dirigente Settore Cultura del Comune di Cosenza; Melissa Acquesta, Gemma-Anais Principe e Valentina Tebala, curatrici del progetto.

Boccioni+100 Modernolatria+Boccioni in the BoCS 03.02.2017

Catanzaro, centenario della morte di Cesare Battisti

CATANZARO –  A cento anni dalla morte di Cesare Battisti, avvenuta nel luglio del 1916,  l’Amministrazione provinciale di Catanzaro, dal presidente Enzo Bruno, e la Fondazione Museo Storico del Trentino, col patrocinio della stessa Provincia di Catanzaro e della Provincia Autonoma di Trento e col supporto dell’Istituto del Nastro Azzurro e dell’Associazione Linking Calabria,  organizzano un incontro sul grande italiano divenuto un simbolo della Prima Guerra Mondiale, martedì 29 novembre 2016 alle ore 17,00 al Musmi – Museo Storico Militare di Catanzaro.
Nell’occasione, il Direttore Generale della Fondazione, prof. Giuseppe Ferrandi, partendo dall’ultima fotografia che ritrae Battisti ormai esanime sul patibolo, ripercorrerà la vita e le vicende dell’eroe trentino tra storia e recupero della memoria e sarà proiettato un video appositamente realizzato.
CONFERENZA BATTISTI
Cesare Battisti: fu politico, geografo, giornalista, irredentista. Pur facendo parte dell’impero austroungarico per nascita, si arruolò volontario nel regio esercito italiano, come Ufficiale degli Alpini, convinto assertore dell’italianità del Trentino. Preso prigioniero e condannato a morte per alto tradimento, in quanto deputato austriaco,  affrontò la morte con dignità e fierezza,  venendo successivamente decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.
Con questa iniziativa, svolta in sinergia tra il Musmi ed il Museo Storico del Trentino, si instaura  una collaborazione finalizzata al recupero della memoria storica attraverso scambi continui di mostre, esperienze,  ricerche,  studi.

Confermato per domani l’atteso concerto di Alex Britti a Paola

PAOLA (CS) – Confermato per domani, con inizio previsto alle 21.30, il concerto di Alex Britti in Piazza IV Novembre a Paola, in occasione delle annuali festività per il VI centenario della nascita del santo paolano, San Francesco. Il concerto, assolutamento gratuito, si svolgerà su un palcoscenico coperto e, pertanto, anche in caso di avverse condizioni meteo, si svolgerà regolarmente. La manifestazione, molto sentita, è stata organizzata dall’Amministrazione Comunale nell’ambito delle festività civili in onore del santo, di cui alcune reliquie sono custodite nella cappella barocca dell’antica Basilica del XVI secolo, meta di numerosi pellegrinaggi.

Il concerto di Alex Britti rientra nel nuovo tour del musicista e cantautore romano, dal titolo “In nome dell’amore”, prodotto da Otr Live e realizzato con la collaborazione di “Fatti di Musica 2016”, la XXX edizione della rassegna del Migliore Live d’Autore diretta da Ruggero Pegna. Nel corso del concerto, Britti accompagnato dalla sua immancabile chitarra e dai suoi musicisti, eseguirà i suoi grandi successi e anche il brano “Perchè?”, dedicato al tema della violenza sulle donne.

«Lo sforzo che abbiamo profuso nell’organizzare le varie iniziative in programma – ha affermato il sindaco Basilio Ferrari – punta al coinvolgimento di tutta la popolazione, per far partecipare tutte le fasce di cittadini all’esperienza speciale che andremo a vivere in questo sesto centenario della nascita di San Francesco. Siamo anche pronti – ha detto il primo cittadino –  ad accogliere le migliaia di persone che arriveranno in Città, non solo da tutta la Calabria». 

«Tra le numerose iniziative – aggiunge il vice sindaco e assessore al Turismo e Spettacolo Francesco Sbano – con il concerto di Alex Britti abbiamo inteso proporre un evento musicale di assoluto prestigio e qualità e, in particolare, di grande impatto sulle fasce giovanili».

100 anni dalla nascita del grande Leone Socialista Giacomo Mancini

COSENZA – “Dalle lotte contadine a uomo di stato e di partito. Così ha praticato l’autonomia socialista Giacomo Mancini, che vedeva l’esigenza dei cittadini e dei cambiamenti italiani prioritaria al di là delle esigenze con i suoi alleati e delle collaborazioni politiche”. Lo ha detto l’ex premier Giuliano Amato, oggi giudice della Corte Costituzionale intervenendo a Cosenza in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita dell’ex segretario nazionale del Psi ed ex ministro calabrese. “Un’autonomia socialista tradizionale – ha aggiunto Amato – figlia del duello a sinistra, della differenza tra comunismo, socialismo e libertà, ma anche difesa dal conservatorismo che chi governa finisce sempre per avere una forza superiore a quella che merita, perché gli interessi premono su chi governa, specie sui partiti che governano. Questa sua autonomia – ha detto ancora l’ex premier – ha coperto tutti i versanti e gli ha creato degli avversari ma mai dei nemici. Ostile per istinto a quella che si chiama verticalizzazione Mancini 2della politica, Mancini capì che, con la morte dei partiti, sarebbe morta anche un’interazione tra cittadini e governanti che successivamente siamo stati capaci di ripristinare”. La cerimonia ospitata a Palazzo Arnoni dalla Fondazione “Giacomo Mancini” presieduta dal figlio Pietro ha inoltre fatto registrare l’intervento dell’ex ministro Claudio Signorile. “Oggi c’è un vuoto politico – ha denunciato Signorile – perché non c’è un legame tra i grandi problemi del paese e le grandi scelte e chi possa far diventare questo consenso che poi si traduce in politica. Per essere concreta la politica ha bisogno del consenso. Mancini ha avuto la capacità di collocare nell’alveo delle scelte nazionali questa traiettoria che gli ha consentito di tradurre in atti politici e concreti scelte determinanti, come quelle adottate sui vaccini quando ricopriva la carica di Ministro della sanità o come quelle assunte quando era titolare del dicastero ai lavori pubblici con la Legge Urbanistica e la Legge Ponte, pietre miliari che hanno portato ad una emancipazione del Paese sotto il profilo della civiltà”. Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, a Roma per impegni inderogabili ha voluto ricordare la figura di Giacomo Mancini “sempre ispirato – è scritto nel messaggio del governatore – a quella cultura alimentata da ideali democratici, etici e civili, all’attenzione verso i problemi del Paese e all’appassionata tensione verso le irrisolte contraddizioni del Mezzogiorno e le condizioni della sua Calabria. Una cultura riformista e di governo – prosegue Oliverio – che ha ancorato alla programmazione e alla politica del fare anche il suo impegno come sindaco di Cosenza, riuscendo ad imprimere alla sua città una spinta forte e decisiva verso il rinnovamento, arricchendola di opere importanti che hanno ridato prestigio alla sua storia e nuove prospettive di civiltà ai suoi cittadini. Molteplici sono state le tappe che ne hanno segnato l’impegno in tutti i settori della vita pubblica che di volta in volta lo hanno visto come protagonista: dallegarofani lotte meridionaliste degli anni Cinquanta all’attività di governo nei vari dicasteri da lui diretti, alla guida, come Segretario, del Partito Socialista Italiano. Come Ministro della Sanità, infatti, Mancini ripropose il modello di assistenza pubblica e gratuita, dotò il Sud e la Calabria di strutture ospedaliere degne di un Paese civile, riuscì a debellare la poliomelite attraverso l’uso del vaccino Sabin superando ritardi e resistenze di ogni genere. Come Ministro dei Lavori Pubblici affrontò, poi, con grande decisione i saccheggiatori dei suoli urbani dopo la frana e lo scandalo edilizio di Agrigento e fece approvare la legge Ponte dotando i comuni degli strumenti di pianificazione e varando una innovazione fondamentale come gli “standard urbanistici”. Presenti, oltre al nipote Giacomo Mancini jr che ha raccolto l’eredità politica dell’ex segretario nazionale del PSI, anche numerosi esponenti delle istituzioni. La cerimonia è stata introdotta dai saluti di Sergio Dragone, soggettista del docufilm “Il leone socialista” per la regia del compianto Giuseppe Petitto. Vi proponiamo un breve ma significativo estratto del suo intervento.

Centenario nascita Mancini, disposto speciale annullo filatelico

Annullo filtelico ManciniCOSENZA – Il 21 aprile del 1916 nasceva a Cosenza Giacomo Mancini, leader politico, esponente del Psi, Ministro, definito lo “statista del fare”. Il centenario della nascita sarà celebrato con una serie di iniziative promosse dalla “Fondazione Giacomo Mancini”, presieduta dal figlio Pietro Mancini, già Sindaco di Cosenza, come fu pure il padre. Poste Italiane ha dedicato uno speciale annullo e delle cartoline filateliche con l’immagine di Giacomo Mancini durante un discorso pubblico. Uno stand di Poste Italiane sarà presente nella Galleria Nazionale in occasione di un convegno. Sarà possibile far bollare con lo speciale annullo la corrispondenza presentata direttamente e, successivamente, inviando richiesta al servizio filatelico della Filiale delle Poste di Cosenza. “Il bollo speciale – è scritto in una nota delle Poste – terminato il periodo di normale utilizzo, entrerà a far parte della collezione storico postale e sarà esposto presso il Museo storico delle Poste e delle Telecomunicazioni di Roma”.

Pino Gentile, ricordare la figura di Mancini nel centenario della nascita

giacomo mancini seniorREGGIO CALABRIA – «Chiedo alla Giunta regionale, al Consiglio, al Comune di Cosenza, di celebrare degnamente, il prossimo 21 aprile, il centenario della nascita di Giacomo Mancini, statista cosentino, il più grande uomo politico avuto dalla Calabria nel dopoguerra». E’ quanto afferma in una nota, Pino Gentile, vice presidente di Palazzo Campanella. «Sia coinvolta la Camera dei deputati – prosegue – e vengano organizzate manifestazioni nelle scuole di ogni ordine e grado perché la figura di Mancini va restituita pienamente a tutti i calabresi. Bisogna esaltare il suo autonomismo, il suo meridionalismo, il suo coraggio nel chiedere e nel pretendere soluzioni concrete per il Sud e la Calabria. Pochissimi sono stati gli uomini politici meridionali capaci di avere la leadership e il carisma di Mancini, la cui eredità va preservata e coltivata nel tempo tra le generazioni come un dono prezioso». 

1915-2015 Centenario I guerra mondiale, a Pentone (Cz) incontro con Salvatore Bullotta

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Un momento dell’incontro

Pentone (Cz) – Un incontro per ricostruire criticamente la Grande Guerra, ricordare le sofferenze di chi l’ha vissuta, ma anche avere occhi diversi sul presente per riconoscere le stesse sofferenze nelle guerre di oggi e le stesse logiche di conflitto anche nelle comunità e provare a superarle, si è tenuto nei giorni scorsi presso la sala consiliare del Comune di Pentone. L’incontro con lo storico Salvatore Bullotta è stato organizzato dal gruppo di minoranza Rinascita per Pentone. Il capogruppo, Vincenzo Marino, che ha fortemente voluto ‘1915-2015 A cento anni dalla I guerra mondiale’, ha introdotto e moderato la serata. Sono intervenuti anche Michele Merante, sindaco del Comune di Pentone, e Saverio Capicotto, cerimoniere. Al convegno che, per la ricorrenza del 4 Novembre, ha previsto un momento per i 90 anni dalla costruzione del Monumento ai Caduti di Pentone, hanno fatto da contrappunto le poesie di Ungaretti, lette da Rita Paonessa.

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Da sx Vincenzo Marino, Salvatore Bullotta e Saverio Capicotto

Vincenzo Marino ha dato alcuni spunti per ricordare e attualizzare il centenario della prima guerra mondiale: tra gli altri, il numero enorme, ancora non meglio precisato, di vittime, le armi di distruzione di massa, il ruolo delle avanguardie, la posizione dell’Italia e la fine della Bella Epoque. «Oggi qualcuno dice che a ogni angolo del mondo c’è una polveriera pronta ad esplodere – ha concluso – che cosa abbiamo imparato dalla prima guerra mondiale? Anche la nostra comunità spesso diventa una polveriera».

Salvatore Bullotta ha fatto una ricostruzione articolata e appassionante, dalle cause remote e prossime del conflitto ai fenomeni che nelle conseguenze della Grande Guerra affondano le loro radici come il fascismo e il nazismo. Il suo quadro ha dato spazio anche alle storie e alle sofferenze dei singoli, che non volevano partire per la guerra, con la lettura di una lettera che restituisce la terribilità della vita di trincea. Il giovane storico ha fatto notare che l’identità nazionale non è qualcosa di naturale, ma viene costruita dalle élite. Si è soffermato anche sul rapporto degli italiani con le commemorazioni, considerate, negli anni passati, come occasioni per cadere nella retorica tipica del fascismo.

L’incontro ha dato rilievo anche alla storia locale con l’intervento di Saverio Capicotto sui 90 anni della costruzione del Monumento ai Caduti. Il sindaco Michele Merante è intervenuto con ricordi personali e riferimenti al contesto attuale.

 

 

 

 

Commemorato a Caanzaro centenario Grande guerra

CATANZARO – Anche il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha preso parte alla breve ma suggestiva cerimonia che si è tenuta questo pomeriggio al Parco della Biodiversità mediterranea in prossimità del Monumento dei caduti di Nassiriya per commemorare il centenario dell’inizio della Prima guerra mondiale. L’iniziativa è stata organizzata dal Comando militare Esercito “Calabria”, in coincidenza con il minuto di silenzio che il presidente della Repubblica ha osservato nella zona sacra di Monte San Michele a Gorizia. Il 24 maggio 1915 l’Italia entrò ufficialmente a fare parte del primo conflitto mondiale, all’indomani della dichiarazione di guerra all’Austria-Ungheria, datata 23 maggio 1915, forte della stipulazione di un patto di alleanza con la Triplice Intesa.IMG_8912
Il minuto di silenzio è stato preceduto dalla cerimonia dell’Alzabandiera, la deposizione di un omaggio floreale al Monumento dei caduti da parte del prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, l’esecuzione di una salva d’onore da parte del picchetto in armi del secondo Reggimento Aves “Sirio” di Lamezia Terme. Presenti, tra gli altri, anche il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e il vice presidente della Giunta regionale, Enzo Ciconte.