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Alarico-il Musical, lunedì conferenza stampa di presentazione

COSENZA – Si terrà lunedì 11 febbraio 2019, alle ore 11.00, presso la sede di Unindustria Calabria a Cosenza (via Guglielmo Tocci – 2/C), la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo “ALARICO – Il Musical”, ispirato al leggendario condottiero dei Visigoti. Un’opera pop rock ambiziosa, patrocinata dal Comune di Cosenza, alla sua prima assoluta, ideata da Mario Palermo, scritta e diretta da Attilio Palermo.

All’incontro prenderanno parte il sindaco Mario Occhiuto; l’autore e regista Attilio Palermo; l’ideatore e direttore coreografico Mario Palermo; il compositore Luigi Morrone. Interverrà, inoltre, il presidente di ANEC Calabria, Pino Citrigno.

«Alarico trova la sua forza nel mito. È su questo che poggia l’interesse verso di lui e verso il tesoro con lui sepolto – questo il pensiero di Mario Palermo – un’opera nata dopo attenti studi su fonti storiche ufficiali e aneddotica che hanno portato alla luce aspetti meno noti del re visigoto, e fatto riscoprire in lui un personaggio tutt’altro che “barbaro».

«In questo tempo di preparazione dello spettacolo – racconta il regista Attilio Palermo – una domanda è stata posta più e più volte: ‘Perché realizzare uno spettacolo su un barbaro invasore?’ Domanda che ha ricevuto, sempre e solo, la stessa univoca risposta: ‘Perché Alarico non era un barbaro invasore’».

L’opera mette in scena il racconto delle gesta e la prematura scomparsa del Re, fino alla sepoltura che secondo la tradizione sarebbe avvenuta nel punto di confluenza tra il Crati e il Busento. Aspetti che, se pure rilevanti, non prevalgono in assoluto sulla matrice culturale del musical, in cui semmai sono messi in luce alcuni elementi di riflessione nuovi, a partire dalla possibilità che il Re Visigoto abbia anticipato in qualche modo l’aspirazione di un’Europa unita e solidale.

La première di “ALARICO – Il Musical” si terrà il 15 febbraio 2019 alle ore 20.30 al Teatro Auditorium dell’Università della Calabria

 

“Winston vs Churchill”, viaggio storico e introspettivo al Tau con Battiston

COSENZA – Rievocazione storica degna di nota quella andata in scena al TAU nella serata di ieri con Giuseppe Battiston protagonista di “Winston vs Churchill”, spettacolo di Carlo G. Gabardini con la regia di Paola Rota.

Rappresentare un personaggio storico così influente di per sé è già un’impresa ardua. Se poi il tutto viene arricchito da forti elementi satirici e goliardici, la riuscita di un prodotto di qualità viene ancora di più compromessa.

Non è sicuramente il caso di “Winston vs Churchill”, spettacolo davvero di facile fruizione per il pubblico del TAU,  il quale riesce ad apprezzare la naturalezza e la potenza scenica di Giuseppe Battiston nei panni del primo ministro Britannico.

Una tela con pennellate di diverso colore che dipingono l’anima di Churchill. L’attore friulano riprende la parte mondana del primo ministro ma al contempo si sofferma su quella intima e politica. Un viaggio nella storia di un uomo che ha rivoluzionato la storia senza mai abbandonare i piaceri della vita.

Churchill cinico vs Winston umano

 In compagnia del suo sigaro e del suo bicchiere di Brandy, Churchill dialoga con l’infermiera Margaret, magistralmente interpretata da Maria Roveran. Satirico e ironico, inizialmente il carismatico politico tratta temi come la democrazia, i nazisti, la bigamia, i socialisti con una leggerezza tragicomica. Ironia pensata è quella di Battiston che con il suo viaggio introspettivo va oltre la semplice satira e la futile rappresentazione storica. Churchill è tormentato da continui flashback e ricordi che ritornano impetuosi nella sua mente. Politicamente è la battaglia dei Dardanelli, nella nota campagna di Gallipoli durante la prima guerra mondiale, che attanaglia l’animo di Churchill. Episodio chiave quest’ultimo per la sua disfatta politica ma soprattutto per la sua sconfitta umana data l’onerosa perdita di uomini. Il senso di colpa lo divora anche in un’accezione più intima: critico verso sé stesso per la scarsa presenza come padre. L’ormai acclarato  squilibrio mentale del primo ministro viene associato da Margaret al trauma post bellico del padre della stessa, quest’ultimo grande sostenitore di Churchill ma costretto a condannarlo sul letto di morte. L’infermiera si eleva a un ruolo fondamentale nella scena: con la sua bontà fa vibrare le corde più sensibili dell’animo di Winston, il quale forse non abbandonerà mai la speranza dell’immortalità.

Platea del TAU in visibilio per la performance

Lo spettacolo diventa un piacevole incontro storico per il pubblico anche grazie alle analogie più volte esemplificate in scena. Una su tutte viene elargita attraverso la passione verso i gatti che porta Winston a trarre la conclusione che questi siano liberi ed indipendenti a differenza del genere umano. La forza intellettuale di Battiston, già nota anche attraverso il grande schermo, si fonde alla sottile comicità e al percorso storico per dar vita ad un’opera dal notevole spessore teatrale.

Da evidenziare i costumi, la scenografia, la scelta delle musiche, l’angelica voce di Maria Roveran  e i giochi di luci che hanno fatto da cornice ad un evento di ineccepibile qualità.

ANTONIO GUARASCIO

Art Fabrique di Stefania Sammarro protagonista a Milano Fashion Week.

MILANO – Anche quest’anno la Calabria sarà protagonista a Milano Fashion Week. Tanti gli eventi in programma che vedranno in prima linea alcune delle personalità calabresi da artisti, fotografi, e stilisti. Come ogni anno il progetto di Art Fabrique sarà presente a Mad Mood Milano, durante la Fashion Week, grazie alla fotografa Stefania Sammarro, referente in Calabria, di uno degli eventi più noti del fashion system milanese, che ancora una volta con il suo recruiting ha coinvolto diverse personalità del settore.

«Siamo orgogliosi di essere presenti nuovamente a Mad Mood e di portare una fetta di Calabria ancora una volta a Milano. Nel corso degli ultimi anni ci siamo spostati tanto e la nostra factory ha dato risultati grandiosi, non solo nel campo della moda ma anche in quello delle esposizioni e delle performance artistiche. Il nostro scopo è stato quello di creare una sorta di ponte tra l’elite calabrese e quella nazionale, ad oggi ci siamo riusciti». 

Quest’anno a sfilare saranno i bellissimi gioielli della calabrese Valeria Cataudella, già presente per #anotherfashion a Mad Mood di settembre 2018 e in esposizione presso lo showroom di Lecce. La partnership tra Mad Mood  di Marianna Miceli e il progetto di Art Fabrique di Stefania Sammarro, attraverso Ania Lilith Gallery,  ha trovato un riscontro positivo sia in Calabria che a livello nazionale. Punto di riferimento per i nuovi brand, ma soprattutto per le personalità del settore che vogliono andare oltre con una nuova forma di immagine e visione. Il format Mad Mood, nato per parlare della Puglia al mondo attraverso l’alfabeto della moda, ha varcato le frontiere nazionali, confermandosi una vetrina internazionale che valorizza l’estro e il gusto sartoriale della moda italiana. Ogni anno Mad Mood promuove designer italiani alle fashion week estere offrendo loro una passerella d’eccezione sotto i riflettori dei media e degli addetti al settore della moda internazionali.

La Calabria a Sanremo 2019. Il cantautore cosentino Giacomo Eva firma il brano di Francesco Renga

COSENZA – Continua il momento d’oro del calabrese Giacomo Eva dopo la positiva esperienza nel talent show Amici di Maria. Il giovane cantautore cosentino, dopo aver scritto per molti big della musica italiana, quest’ anno sarà al Festival di Sanremo in qualità di autore per Francesco Renga, in gara con il brano “Aspetto che torni”, scritto insieme a Tony Bungaro, Cesare Chiodo e lo stesso Renga.

Prosegue quindi il percorso artistico di successo per il talento calabrese che è già al lavoro in studio di registrazione per la realizzazione del suo primo album, con la collaborazione del suo nuovo producer Gianni Testa.

Giacomo Eva
Da sinistra il cantautore Giacomo Eva, il maestro orafo calabrese Michele Affidato, che anche quest’anno ha realizzato i tradizionali premi per il Gran Gala della stampa a Sanremo, e il produttore Gianni Testa.

Una nuova alchimia tutta calabrese dunque, fra il promettente cantautore e l’esperto produttore, compositore e vocal coach, che guarda verso orizzonti musicali più grandi e lontani.

«L’amore per la musica è nato parallelo all’amore per le parole, mi piace leggere la poesia ad alta voce. Credo nel valore dei testi, credo che le parole giuste possano ancora cambiare il mondo ed essere emozioni per i cuori di chi ascolta. Scrivere è come vivere, voglio farlo bene», dichiara Eva, già volato a Sanremo, insieme agli altri artisti prodotti da Testa, fra cui Alessandro Floris (in Riviera per promuovere il primo album “Con le mani nel fango” e reduce dal successo dell’omonimo singolo).

 

Giacomo Runco, in arte Giacomo EVA, nasce a Cosenza il 12/06/1992. 

Metallo e Eva
Francesco Metallo e Giacomo Eva

Allievo dell’Accademia Musicale Caccini di San Fili diretta da Francesco Metallo, da tempo presidio di formazione artistica ben radicato nel panorama regionale, nel febbraio 2015 esordisce come autore al festival di Sanremo, firmando il brano “Io non lo so cos’è l’amore”, canzone cantata da Rakele nella sezione “Nuove Proposte”. Per quest’ultima ha anche scritto parte del suo primo album “Il diavolo è gentile”.

Sempre nel 2015 è stato autore nel disco dei Dear Jack, “Domani è un altro film seconda parte”, che si è aggiudicato il doppio disco di platino.

Ancora nello stesso anno ha partecipato alla nona edizione di XFactor Italia. Vince il prestigioso Premio Lunezia nel Luglio 2016 con un suo brano inedito e nel 2018 partecipa alla diciottesima edizione di Amici conquistando un banco da titolare nella più famosa scuola musicale della tv italiana. E adesso ancora Sanremo! Per una carriera che promette altre sorprese.

 

 

 

 

 

Biagio Izzo al Comunale di Catanzaro con lo spettacolo “I fiori del latte”

CATANZARO – Venerdì 8 febbraio 2019, alle ore 20,45, al Teatro Comunale di Catanzaro sesto appuntamento con la rassegna teatrale Vacantiandu, direzione artistica di Diego Ruiz, Nico Morelli e direzione amministrativa di Walter Vasta. Promosso dall’Associazione teatrale I Vacantusi di Lamezia Terme, Vacantiandu è uno dei progetti culturali con validità triennale finanziati dalla Regione Calabria con fondi PAC.

In scena, ospite della rassegna per la seconda annualità consecutiva, Biagio Izzo con il nuovo  spettacolo I fiori del latte di Eduardo Tartaglia  per la regia di Giuseppe Miale di Mauro.

La storia è ambientata in un moderno caseificio che, in linea con le nuove tendenze ecologiche, vuole realizzare prodotti rigorosamente genuini e naturali. L’azienda è di proprietà dei cugini Aniello e Costantino Scapece, due “vaccari” napoletani, anime semplici e pure che, alla vigilia dell’inaugurazione, fanno una scoperta sconvolgente che rischia di mandare in frantumi il loro sogno…

Una commedia divertente ma anche di forte denuncia sociale incentrata sul tema della terra dei fuochi.

Un tema ancora tristemente attuale al quale, solo sporadicamente, si dà visibilità mediatica. E questo spettacolo, alternando il registro comico a quello drammatico, vuole essere un modo per tenere desta l’attenzione su questa strage silenziosa.

Sul palco, insieme a Biagio Izzo, un cast di bravissimi attori Mario Porfito, Angela De Matteo, Stefano Jotti, Stefano Meglio, Ivan Senin.

International Music Award “Luciano Luciani”, premiati i vincitori

COSENZA – Entusiasmo, competenza e professionalità sono stati gli elementi caratterizzanti l’VIII^ edizione dell’International Music Award “Luciano Luciani” e che hanno portato un pubblico attento e appassionato al Teatro Auditorium Unical per il Gran Galà finale. Sul palco i vincitori delle diverse sezioni, condotto con classe e maestria da una impareggiabile Erminia Pietramale.

Al terzo posto del Concorso internazionale Pianistico un ex aequo, Kim Seolh (Corea del Sud) e Vasyl Kotys (Ucraina). Premiati dal presidente del Rotary Club Cosenza-Rende Nord Pierluigi Fava e dal direttore della HUB BBC Angelo Muto, delle filiali di Cosenza e Rende. I due vincitori si sono esibiti rispettivamente ne lo studio trascendentale n 12 e la Campanella, entrambi di F. Listz.

 

Secondo posto per un giovane musicista italiano, Giulio De Padova, che si è esibito con lo studio trascendentale n 11. Entusiasta nel premiare il giovane concertista l’assessore alla pianificazione territoriale e urbanistica della Regione Calabria, Francesco Rossi, ha sottolineato l’importanza di supportare attività così ben organizzate e di evidente successo a livello internazionale, che mettono in risalto una terra, la Calabria, che riesce ad emergere anche per movimento culturale e creazione di nuove opportunità.

Straordinaria la performance del primo classificato: Elia Cecino, 17 Anni di Treviso, che incanta letteralmente il pubblico! Il premio, una borsa di studio di 3000 euro e una tournée di 10 concerti in Italia, di cui 3 in Calabria, viene consegnato dal Magnifico Rettore dell’Università, il prof. Mirocle Crisci.

Il Campus, lo ricordiamo, ha ospitato per un’intera settimana le numerose audizioni dei concorrenti del Concorso Nazionale nei teatri del CAMS (Centro Arte Musica e Spettacolo).  I teatri dell’UNICAL sono sicuramente il frutto del suo lavoro decennale e della sua volontà di dotare l’Università di strutture che oggi sono un fiore all’occhiello dell’ateneo.  Il Rettore Crisci nel suo discorso ha ringraziato il presidente del Music Award Luciano Luciani, il M° Paolo Luciani, da sempre impegnato per la crescita e diffusione della musica nel territorio calabrese. Sul palco anche il Direttore del Conservatorio “S. Giacomantonio” il M° Giorgio Feroleto, che ha ospitato le fasi eliminatorie del Concorso internazionale nella Casa della Musica di Cosenza, mettendo a disposizione numerose aule del Conservatorio, così come ha fatto la Dirigente Scolastica Loredana Giannicola, ospitandoli nelle aule del Liceo Musicale Lucrezia della Valle.

Soddisfazione per il lavoro svolto e l’alta qualità dei musicisti in gara è stata espressa dalla giuria tecnica.  Il presidente il M° Roberto Cappello ha elogiato l’organizzazione del concorso e il TAU, sottolineando l’importanza delle collaborazioni fra i diversi attori del territorio che contribuiscono alla crescita culturale.

Il PREMIO SPECIALE MARIO RUSSO è stato assegnato al giovanissimo pianista Giò Luis Palopoli che ha suonato 2 brani tratti dai 12 piccoli pezzi.

Oltre la borsa di studio Mario Russo, il giovane Palopoli ha anche incassato il primo premio assoluto della sezione pianoforte. Successivamente l’esibizione dei vincitori delle Borse di studio del Concorso Nazionale Musicale. Per la sezione archi la borsa di studio è andata al giovanissimo Luigi Ricioppoli che a soli 11 anni ha letteralmente catturato il pubblico presente con il suo virtuosismo e la bellezza di un suono raffinato e curato. La sezione Musica da camera ha visto premiato un quartetto di flauti: Alessandra Bennardo, Irene Chianello, Lina Arabia, Gaia Cesario.

Sara de Bonis, altra flautista, riceve la borsa di studio per la Sezione fiati.

 

Nella sezione dedicata ai Licei Musicali questi i vincitori:

1 Premio Assoluto – Sezione Solista: Pecora Manuel – Violoncello – L.M. LUCREZIA DELLA VALLE

1 Premio Assoluto – Sezione Musica Da Camera: Ensemble sax – L. M. GARGALLO SIRACUSA

1 Premio Assoluto – Sezione Orchestra: L. M. GARGALLO SIRACUSA

1 Premio Assoluto Solisti Pianoforte: Chiara NocitoL. M. DI BELVEDERE

 

I vincitori assoluti delle scuole medie sono stati:

1 Premio Assoluto Solisti: Grandinetti Greta, pianoforte, 2^ MEDIA I.C CERISANO

1 Premio Assoluto Musica Da Camera: Ensemble di clarinetti – I.C. Montalto-Taverna

 

Al M° Daniele Luzzi, docente di Clarinetto curatore della performance dei clarinettisti dell’IC di Montalto-Taverna è stata assegnata una targa in memoria del M° Antonio Arcuri, recentemente scomparso, per la passione per il clarinetto e la dedizione verso i suoi alunni.

Una settimana impegnativa che ha portato le città di Rende e Cosenza alla ribalta internazionale per l’importanza di un concorso che anno dopo anno accresce la sua fama e il suo prestigio. Il sipario appena calato su questa edizione lascia solo il tempo di riprendere fiato allo staff dell’ICAMS. Il presidente Paolo Luciani è già all’opera per preparare la nona edizione con il direttore artistico Paolo Manfredi e il comitato culturale ICAMS Fabio Donato, Eugenio Prete e Claudia Pochini. Soddisfatti della riuscita dell’evento appena concluso, pare abbiano già in serbo nuove sorprese. Non resta che attendere.

Al Tau arriva Giuseppe Battiston in “Winston vs Churchill”

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Dopo lo straordinario successo di Delitto/Castigo che ha registrato un doppio sold out, grazie alla magistrale prova registica e attoriale di Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio, proseguono gli appuntamenti della stagione di prosa e musica 2018-2019 “Meridiano Sud” del Teatro Auditorium Unical. Il prossimo 5-6 febbraio in scena uno dei più talentuosi e carismatici attori del teatro e del cinema italiano: Giuseppe Battiston, che metterà in scena “Winston vs Churchill”: regia di Paola Rota, di Carlo G. Gabardini e con Maria Roveran.

È possibile che un uomo da solo riesca a cambiare il mondo?

Un uomo fatto come gli altri, con un corpo uguale agli altri, le cui giornate sono costituite da un numero di ore che è lo stesso di quelle degli altri. Cosa lo rende capace di cambiare il corso della storia, di intervenire sul fluire degli eventi modificandoli? Cosa gli permette di non impantanarsi nella poderosa macchina del potere e della politica, di non soccombere agli ingranaggi? La capacità di leggere la realtà? Il contesto? Il coraggio? La forza intellettuale? Queste domande ci guidano nell’interesse per un uomo sicuramente non qualunque, un uomo, un politico che è un’icona, quasi una maschera: Winston Churchill per certi versi è il Novecento, è l’Europa, forse è colui che, grazie alle sue scelte politiche, ha salvato l’umanità dall’autodistruzione durante il bellicoso trentennio che va dal 1915 al 1945.

Churchill incarna il primato della politica e umanamente è un eccesso in tutto: tracanna whisky, urla, sbraita, si lamenta, ma senza mai arrendersi, fuma sigari senza sosta, tossisce, detta ad alta voce bevendo champagne, si ammala, comanda ma ascolta, è risoluto ma ammira chi è in grado di cambiare idea, spesso lavora sdraiato nel letto, conosce il mondo ma anche i problemi dei singoli, ha atteggiamenti e espressioni tranchant, e battute che sembrano tweets: “Gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre”

Giuseppe Battiston incontra la figura di Churchill, la porta in scena, la reinventa, indaga il mistero dell’uomo attraverso la magia del teatro, senza mai perdere il potente senso dell’ironia “Meglio fare le notizie che riceverle, meglio essere un attore che un critico”.

Di tutto questo parla il testo di Carlo G. Gabardini, che mostra Churchill in un presente onirico in cui l’intera sua esistenza è compresente e finisce per parlare a noi e di noi oggi con una precisione disarmante.

Al Carnevale di Castrovillari omaggio a “Tersicore”, dea della danza

CASTROVILLARI (CS) – In attesa dell’incoronazione di “Re Carnevale”, in programma giovedì 28  febbraio, tanti sono gli appuntamenti che si svolgeranno in città e che fanno parte del nutrito e variegato cartellone della 61^  Edizione del Carnevale di Castrovillari e Festival Internazionale del Folklore in programma dal 24 febbraio al 5 marzo 2019.

L’evento è organizzato dalla Pro Loco cittadina. E il Carnevale di Castrovillari è anche danza con la manifestazione “Scuole di danza a confronto” XXV edizione. E alla  manifestazione ideata da Carlo Catucci e Gerardo Bonifati, direttore artistico della Pro Loco, in collaborazione con la UISP, Comitato Territoriale di Castrovillari, ben tre le serate dedicate alla Dea “Tersicore”. Si parte lunedì 25 febbraio alle ore 20,30 al Teatro Sybaris con i “Musical” per poi proseguire martedì  (26 Febbraio) e mercoledì (27 Febbraio) con le tradizionali serate di danza. L’obiettivo di queste serate, è quello di coinvolgere concretamente i giovani in una gara di amicizia, di impegno professionale e di sana competizione in un clima di cordialità e di allegria.

Paolo Caiazzo a Morano in “Non mi chiamo Tonino”

MORANO CALABRO (CS) – Non si chiama Tonino e ci tiene a precisarlo Paolo Caiazzo, il Tonino Cardamone del programma comico di Rai2, Made in Sud, che domenica 3 febbraio, alle 18.30 presso l’Auditorium “Massimo Troisi” di Morano Calabro porterà in scena il suo celebre spettacolo, per il quale è già tutto sold out.

Il protagonista è un uomo comune marchiato dalla società come “mente poco attendibile” e da questo si costruisce il giusto alibi per poter parlare, spesso in maniera tagliente, del mondo dei sani. In “Non mi chiamo Tonino”, Caiazzo scruta ed analizza comportamenti, manie e fatti di cronaca in maniera lucida evidenziandone gli aspetti poco razionali e giungendo alla conclusione che “il mondo è pieno di piccole e grandi follie, ma allora i matti quali sono?”.

Nato a San Giorgio a Cremano, stessa cittadina che diete i natali a Massimo Troisi, Paolo Caiazzo vanta partecipazioni a noti programmi tv come “Quelli che il calcio”, “Bulldozer”, “Zelig” e “Colorado Cafè Live” e da anni dirige il Premio dedicato proprio all’autore de Il Postino  – anello di congiunzione tra il comico e la compagnia moranese – cui hanno partecipato nomi come Lino Banfi e Nino Frassica.

Delitto e Castigo, il viaggio dell’anima di Rubini e Lo Cascio

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – E’ una rilettura assai fedele del celebre romanzo di Dostoevskij quella portata in scena ieri sera al Teatro Auditorium dell’Università della Calabria, da Sergio Rubini, che ne ha curato anche la regia e l’adattamento, e da Luigi Lo Cascio.

Due mostri sacri del cinema e del teatro italiano che insieme incarnano visceralmente e in maniera autentica i protagonisti di uno dei capolavori indiscussi della letteratura russa, Delitto e Castigo.

Un’opera indubbiamente non tra le più semplici da rappresentare teatralmente, ma per certi versi riadattata e portata in scena con piglio e abilità, genio e turbamento.

Un susseguirsi di emozioni, vibranti e intense hanno fatto da cornice alla storia di Rodiòn Romànovic Raskòl’niko, il  giovane poverissimo e strozzato dai debiti, incarnato magistralmente da Lo Cascio, che uccide una vecchia e meschina usuraia. Un personaggio quello dell’attore e regista palermitano attorno al quale ruotano inquietudini, tormenti, pentimento e castigo, condizioni dell’animo umano che si scaraventano con prepotenza anche a distanza di oltre 150 anni nell’esistenzialismo dell’uomo moderno, fragile, nevrotico, emotivamente instabile. Accanto a Lo Cascio le figure narranti di Sergio Rubini, metamorfosi raffinate e brillanti di personalità portate quasi all’estremo, espresse con quel rigore e quella ricercatezza a cui l’attore e regista ha da sempre abituato il suo pubblico.

Uno spettacolo intriso di ossessioni e disagi, paure e conflitti tipici del romanzo di Dostoevskij che hanno trovato nella trasposizione teatrale firmata da Rubini, che andrà in scena anche questa sera, grandi apprezzamenti.

Intanto il Tau, reduce dai successi degli appuntamenti della rassegna “Meridiano Sud” delle scorse settimane, dopo Delitto e Castigo si appresta ad accogliere un altro straordinario spettacolo in programma i prossimi 5 e 6 febbraio con Giuseppe Battiston in “Winston vs Churchill.

Raffaella Aquino

Fonte foto: pagina facebook Teatro Auditorium Unical