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La carica delle Macs e gli impegni dell’amministrazione comunale

COSENZA – La piccola Anna Francesca da settembre frequenterà regolarmente la scuola dell’infanzia a Cosenza. Il sindaco Mario Occhiuto ha assunto un impegno preciso davanti ai genitori della bimba ed al gruppo delle mamme che ne hanno sostenuto la causa. Qualche settimana fa il caso era venuto a galla attraverso i social. Anna Francesca è affetta da una rara patologia. Per andare all’asilo ha bisogno di un assistente alla persona. Una problematiche che affligge in città decine di famiglie. Queste figure non sono presenti negli istituti cittadini: mancano le persone che abbiano una formazione adeguata e le risorse per affrontarne il costo. Per la verità nell’ultima parte dell’anno scolastico il Movimento Difesa dei Disabili, guidato da Gianfranco Cristiano, ha sottoscritto con i dirigenti scolastici del capoluogo bruzio, un protocollo di intesa che ha consentito a 52 giovani volontari, formati dallo stesso Cristiano, di assolvere gratuitamente a questa delicata ed importante funzione che consente di frequentare regolarmente gli Occhiuto e la piccola Anna 2istituti di istruzione anche a quei soggetti che necessitano di una assistenza dedicata. Quando i genitori di Anna Francesca hanno denunciato sui social che la loro figlia rischiava di non potersi iscrivere alla scuola dell’infanzia ha trovato la solidarietà delle Macs, le Mamme a Cosenza, un gruppo fondato da Antonella Mangano che si è allargato spontaneamente raggiungendo la soglia delle ottomila adesioni. Le Macs hanno organizzato una manifestazione pacifica a Palazzo dei Bruzi dove hanno incontrato Mario Occhiuto al quale hanno portato dei fiori. Il primo cittadino, accompagnato dal consigliere comunale Alessandra De Rosa, ha assicurato loro che il comune troverà nell’immediatezza una soluzione per garantire ad Anna Francesca ed agli altri bambini diversamente abili della città, il diritto di frequentare le scuole cittadine. «Anna Francesca è un simbolo dei diritti da tutelare, e lo era già diventata nei mesi addietro quando, poco prima che l’Amministrazione Occhiuto venisse sfiduciata, si stava procedendo all’iter per una manifestazione di interesse che le garantisse la frequentazione della scuola materna con un’assistente alla persona – è scritto in un comunicato diffuso da Palazzo dei Bruzi – Prima di incontrare le donne che sono arrivate all’appuntamento sorridenti insieme ai loro figli, Mario Occhiuto ha ricevuto proprio la mamma di Anna, Annarosa Bottalico, e una delle amministratrici delle Macs, Antonella Mangano, alla presenza dei consiglieri comunali Alessandra De Rosa e Marco Ambrogio che in precedenza avevano seguito la vicenda interloquendo per la sua risoluzione. Adesso si riprende laddove lo scorso febbraio l’Amministrazione era stata suo malgrado fermata. Gli uffici comunali del settore Educazione – prosegue la nota – si occuperanno di richiedere agli istituti scolastici il numero di assistenti alla persona di cui necessitano nelle varie aule, per rispondere alle specifiche esigenze di alunni “speciali” come Anna Francesca. Dopodiché, si pubblicherà una nuova manifestazione di interesse. L’iter degli uffici è stato così avviato, e il sindaco Mario Occhiuto lo ha annunciato di persona alle mamme cosentine munite di girasoli e di un lodevole spirito di cittadinanza attiva».

Arpacal al lavoro per la periodica campagna di balneazione estiva

CATANZARO – Giornate di super lavoro per i tecnici dei dipartimenti provinciali e della sede centrale dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria) per la periodica campagna di balneazione, che è nel pieno del suo calendario 2016. Il fenomeno maggiormente affrontato dai tecnici dell’Agenzia ambientale calabrese è quello della presenza massiccia di fenomeni di fioritura algale, ma anche alcune criticità provocate da sversamenti di scarichi a mare.

Proprio oggi il Dipartimento di Crotone dell’Arpacal, diretto dal dr. Francesco Russo, ha informato il Comune di Crotone, il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Crotone, e la locale Capitaneria di Porto che a seguito dell’intervento di ieri, richiesto dalla stessa Capitaneria, presso il punto di balneazione identificato come Lido Tricoli, sono state svolte le attività di campionamento di acque di balneazione. L’esito delle analisi di questi campioni, realizzati dal laboratorio bionaturalistico del Dipartimento di Catanzaro, diretto dalla dr.ssa Filomena Casaburi, hanno dato esito di un superamento della concentrazione per il parametro Escherichia Coli, riscontrato nel valore di 3000 UFC/100ml, quando il limite è di 500 UFC/100 ml. Il dipartimento di Crotone, quindi, ha invitato gli enti, per quanto di competenza, ad adottare i dovuti provvedimenti.

Sul fronte delle fioriture algali, e delle cause che ne provocano la massiccia presenza soprattutto sulle coste tirreniche, ha fornito spiegazioni ai cittadini, anche in riferimento ai fenomeni dei giorni scorsi verificatisi a Nicotera, in provincia di Vibo Valentia, la dr.ssa Angela Diano, direttore del Dipartimento provinciale Arpacal di Vibo Valentia.

«Le fioriture algali – spiega la dr.ssa Angela Diano, direttore del Dipartimento di Vibo valentia dell’Arpacal – sono fenomeni naturali dovuti alla crescita esponenziale di un numero di individui appartenenti alle classi delle Diatomee e dei Dinoflagellati marini che, in particolari condizioni, possono raggiungere concentrazioni di milioni di cellule per litro producendo evidenti alterazioni delle acque che possono presentare:schiume o muchi di colore marrone in colonna d’acqua in superficie o in sospensione, colorazioni anomale dell’acqua e mucillagini o pellicole brunastre sul substrato».

«Nel mare Adriatico – continua la Diano – questi fenomeni si sono presentati già dagli anni ottanta e sono stati ampiamente studiati, mentre nel mar Tirreno il fenomeno è stato descritto a partire dall’anno 2000, con un incremento negli ultimi anni  dovuto al mutamento degli equilibri trofici dell’ecosistema marino. (per approfondimenti: Quaderno dell’ICRAM “Le mucillagini nell’Adriatico e nel Tirreno”di Michele Giani, Daniela Berto, Michele Cornello, Gianfranco Sartoni ed Attilio Rinaldi Michele Giani, Daniela Berto, Michele Cornello, Gianfranco Sartoni, Dir. Resp. Folco Quilici)».

«La fase di degradazione cellulare è accompagnato, nell’ultimo stadio (putrefazione), anche da cattivi odori che possono dar luogo a errate interpretazioni del fenomeno. Ecco la necessità dello studio delle caratteristiche microbiologiche, biologiche e chimiche delle acque ed eventualmente anche di test di tossicità nei casi in cui l’analisi microscopica evidenzi la presenza di microalghe appartenenti alle specie potenzialmente tossiche».

«Le analisi condotte sul campione prelevato a Nicotera dalla Capitaneria di Porto il 12.07.2016 – conclude Diano – non hanno evidenziato inquinamento microbiologico, mentre è stata evidenziata un’intensa fioritura di Dinophicaee (Ord.Gymnodiniale) responsabile della colorazione delle acque».

Anche in Provincia di Reggio Calabria il fenomeno della fioritura algale si è verificato. 

«Questo fenomeno naturale – peraltro già verificatosi negli anni precedenti, in prevalenza nella zona di San Ferdinando – è stato favorito dalle particolari condizioni meteo-marine (mare molto caldo e calmo), correlato all’apporto di nutrienti dei principali corsi d’acqua della zona. Il Dipartimento Arpacal di Reggio Calabria, nell’ambito del controllo dei depuratori e degli scarichi, ha spesso verificato, di iniziativa o  congiuntamente alle forze dell’ordine, l’esistenza di reflui non conformi alla normativa vigente. Ovviamente l’immissione nei corpi idrici superficiali sia di reflui parzialmente depurati che di reflui abusivi comporta un apporto di nutrienti a mare, che determina, al verificarsi delle condizioni ambientali favorevoli, la crescita esponenziale delle popolazioni di microalghe che normalmente sono presenti in mare».

Tornando alla provincia di Vibo Valentia, infine, con una lettera inviata ai Sindaci dei Comuni costieri della provincia, e per conoscenza agli enti territoriali ed alla Prefettura, il direttore del Dipartimento provinciale di Vibo Valentia  dell’Arpacal, dr.ssa Angela Diano, ha posto all’attenzione il problema dei rifiuti che sono spiaggiati o che vengono ritrovati nell’alveo dei torrenti. Sempre in applicazione alla normativa in materia di acque di balneazione, che impone ai Comuni una serie di misure di gestione, «in considerazione dell’intensa attività condotta da questo Dipartimento su chiamate in emergenza per la presenza di rifiuti a mare, nella scorsa stagione balneare – scrive la dr.ssa Diano – si informa con la presente, che nell’ambito delle attività di controllo condotte nel mese corrente, l’ispezione visiva delle acque di balneazione del Vostro Comune ha rilevato sugli arenili e nelle aree di accesso alle spiagge rifiuti spiaggiati e rifiuti solidi urbani. Erano presenti anche vetro, plastica e pneumatici. Tanto si comunica affinché possiate provvedere con carattere di urgenza e per quanto di Vostra competenza, ai fini della tutela della salute e della salvaguardia dell’ambiente».

I centri di trapianto di reni di Reggio e Cosenza sono a rischio chiusura

COSENZA – Sarebbe il vanificarsi di 25 anni di lavoro e la cancellazione di una struttura che costituisce un’eccellenza della sanità regionale. Un macigno per i circa 160 pazienti calabresi in lista d’attesa.

La temuta chiusura del Centro Trapianti di Rene regionale, articolato nei due poli di Cosenza e Reggio Calabria, di cui si parla a causa del ridotto numero di donazioni, costituirebbe un grave danno per la cittadinanza e per coloro che, affetti da patologie renali, trovano nel Centro Trapianti di Cosenza un luogo dove operano medici e ricercatori altamente qualificati.

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Una decisione estrema paventata dal Direttore del Centro Trapianti nazionale Nanni Costa che, se portata a compimento, comporterebbe l’obbligo, per chi necessita di trapianto, di recarsi fuori regione per la durata dell’intero iter – dalla preparazione all’intervento – con grandi disagi per malati e familiari e un notevole aggravio di spesa per il bilancio sanitario regionale, cui si aggiunge la normativa che privilegia i residenti nella lista dei pazienti in attesa di trapianto.

A lanciare l’allarme è la Presidente dell’ASIT (Associazione Sud Italia Trapiantati) Rachele Celebre, affiancata dal Direttore dell’UOC di Nefrologia dell’Annunziata dott. Renzo Bonofiglio e dalla dott.ssa Rita Roberti, Dirigente Medico dell’U.O. Nefrologia e Dialisi dell’Asp di Cosenza e Coordinatore locale per le attività di donazione e trapianto dell’Azienda Sanitaria Provinciale, oltre che vicepresidente dell’Asit.

Un appello accorato, al quale si sono uniti il Presidente del CSV di Cosenza Giovanni Romeo, il  Segretario regionale dell’ANED Pasquale Scarmozzino e molti responsabili delle associazioni di volontariato che operano sul territorio calabrese, che ieri si sono riuniti presso l’hotel Europa di Rende per manifestare il proprio sostegno all’ASIT e a tutte le persone coinvolte a vario titolo dall’esecuzione dell’ordinanza.

Erano presenti e hanno contribuito al confronto anche il dott. Sebastiano Vaccarisi e il dott. Vincenzo Pellegrino, dello staff di Chirurgia epato-bilio-pancreatica ad indirizzo trapianti dell’A.O. di Cosenza, la dott.ssa Maria Vigna, Dirigente del reparto di Rianimazione, e la dott.ssa Teresa Papalia, Dirigente dell’U.O.C. Nefrologia, Dialisi e Trapianti.

Dal dibattito è emersa la necessità di una revisione delle reti delle Emergenze di Urgenza e delle Rianimazioni di tutto il territorio calabrese, attesi i risultati emersi dall’AUDIT del Centro Nazionale Trapianti, che ha constatato che, nell’anno 2015, a fronte di n. 222 decessi con lesioni cerebrali acute dichiarati, le donazioni  effettive sono state solo n. 18.

Rivolgiamo quindi, il nostro appello al Presidente della Regione, ai Direttori Generali delle Aziende Ospedaliere e delle Aziende Sanitarie Provinciali affinché ognuno, per la propria parte di competenza, metta in atto ogni opportuna azione volta a porre fine a questa scandalosa situazione e si avvii nel contempo una capillare campagna informativa a favore della donazione, che abbatta il muro delle opposizioni dei familiari, e la sensibilizzazione delle istituzioni e della cittadinanza sull’importanza del “diritto alla vita” di ogni cittadino.

A questo scopo è in corso l’organizzazione di un evento pubblico da tenersi a breve termine in contemporanea a Cosenza e Reggio Calabria.

Premiati dalla Camera di Commercio di Cosenza con L’Oro dei Bruzi i nove migliori oli della provincia

COSENZA – La Camera di Commercio di Cosenza ha attestato il valore e la qualità dell’eccellenza prodotta da nove imprenditori olivicoli della provincia di Cosenza con il premio L’Oro dei Bruzi, un riconoscimento tra i migliori 34 oli extravergini inclusi nella Selezione 2016, risultato di specifiche analisi effettuate sotto l’aspetto chimico e sensoriale, riferiti a tre specifiche categorie di gusto: fruttato leggero, fruttato medio e fruttato intenso.
Nel corso dell’iniziativa, presieduta dal presidente della Camera di Cosenza, Klaus Algieri, oltre la Selezione 2016 degli Oli Extravergini della provincia è stato presentato ai mass media anche il sito internet “L’Oro dei Bruzi”, con cui si promuoveranno le capacità produttive delle aziende olivicole della provincia. Il nuovo strumento mediatico conterrà anche i risultati delle attività svolte dal laboratorio Calab dell’azienda speciale Promocosenza.
«Continua l’opera di valorizzazione delle eccellenze dell’agroalimentare della nostra provincia – ha dichiarato il presidente Algieri -. L’enorme patrimonio di cultivar che caratterizzano la nostra olivicoltura e l’elevato grado di frammentazione delle produzioni di questo territorio devono diventare una risorsa ed essere tutelata in ogni ambito. L’olivicoltura, grazie alla ricerca e alle nuove tecnologie, può e deve saper valorizzare tutto ciò che l’oliva riesce a portarci in dono. Basti pensare che dal frutto dell’oliva si utilizza solo il 20%, mentre l’olio è una miniera naturale di molecole bioattive. Per questo, ci impegneremo a concentrare i futuri sforzi della ricerca su ciò che ancora non si riesce a utilizzare di questo singolare frutto».

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Il presidente Algieri auspica che, grazie alla ricerca e a progetti pilota, si imponga presto nel settore il concetto di multifunzionalità dell’impresa agricola, insieme a quello di bioeconomicità dell’agricoltura, affinché si possa parlare concretamente di opportunità per la filiera agricola e di diversificazione economica del frantoio.
«Nuove prospettive di sviluppo e guadagno – ha concluso il presidente Algieri – che possono ridare ottimismo ai produttori olivicoli, da offrire ritornando a progettare e a coltivare il futuro, guardando con sempre maggiore interesse a quella agricoltura che ha saputo dare reddito, oltre alla sostenibilità economica e responsabile del settore.»
Questo l’elenco delle nove aziende agricole premiate dalla Camera di Commercio di Cosenza. Per il fruttato intenso: Doria di Cassano allo Jonio; Ginostrini di Carpanzano; La Molazza di Corigliano Calabro. Per il fruttato  medio: Le Conche di Bisignano; Frantoio Oleario CON.OIL di Rossano Calabro; Consorzio Colline di Cosenza di Santa Sofia d’Epiro. Per il fruttato leggero: Leone di Donnici Inferiore di Cosenza; Chimenti di Montalto Uffugo; Gallo di Castrovillari.
Con la presentazione della Selezione 2016 degli Oli Extravergini e il premio L’Oro dei Bruzi, la Camera di Commercio di Cosenza continua nella sua opera di promozione e sostegno dell’economia di questa ricercata eccellenza agroalimentare del territorio, valorizzando e promuovendo la singolarità dei prodotti olivicoli della provincia su tutti i mercati.

Tabularasa sbarca a Gioia Tauro con l’ex ministro greco Panagiotis Lafazanis

GIOIA TAURO (RC) – Sabato 16 luglio sul lungomare di Gioia Tauro, a partire dalle ore 21, evento speciale nell’ambito della rassegna Tabularasa. Panagiotis Lafazanis, ex ministro greco all’Energia del governo Tsipras e attuale leader della formazione politica Unità Popolare, sarà protagonista della serata sul tema “Dopo Brexit, Grexit?”. Sul palco del lungomare di Gioia Tauro saranno presenti, oltre all’ex ministro Lafazanis, il sindaco Giuseppe Pedà e l’assessore alla Cultura Francesco Toscano. In caso di maltempo l’evento di Gioia Tauro si terrà, sempre alla stessa ora, a Palazzo Baldari.

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Panagiotis Lafazanis è un ex ministro greco ora leader di Unità Popolare. Fu membro del Partito Comunista di Grecia fino alla fondazione del Synaspismos nel 1992, in cui fu membro della segreteria politica. Fu per la prima volta eletto come Membro del Parlamento Ellenico per il collegio Pireo B alle elezioni legislative del 2000. Fu rieletto alle elezioni legislative del 2004, del 2009 (con Syriza), del maggio 2012, del giugno 2012 e del gennaio 2015. Durante la legislatura del 2012-2014 fu il portavoce parlamentare di Syriza e membro della Commissione speciale permanente sulle Istituzioni e la Trasparenza. Dopo le elezioni legislative del gennaio 2015, fu nominato ministro della Ricostruzione della Produzione, dell’Ambiente e dell’Energia del Governo Tsipras il 27 gennaio. Fu il leader della Piattaforma Sinistra ed è stato coinvolto in diverse dispute con il più moderato Alexis Tsipras riguardo alla permanenza della Grecia nell’euro sulla quale Lafazanis è contrario.L’11 luglio 2015 si ribellò contro la coalizione Syriza/Anel astenendosi dal voto sulle misure di austerità per il nuovo piano di salvataggio dell’Eurozona. Nel rimpasto di governo del 17 luglio 2015, Lafazanis fu rimosso dal suo ruolo da Ministro dell’Energia e sostituito con Panos Skourletis, Ministro del Lavoro e della Solidarietà Sociale. Sarà l’unico Ministro ad essere esautorato. È leader del partito Unità Popolare, fondato il 21 agosto 2015 dalla scissione dell’ala sinistra di Syriza che chiede l’uscita dall’euro.
L’edizione 2016 di Tabularasa conferma il consenso ottenuto finora, ampliando la propria offerta anche oltre i confini della città di Reggio Calabria, mantenendo altissima la qualità degli eventi e la varietà dell’offerta culturale.

Morano Calabro, conferita la cittadinanza onoraria a Santo Pascual Vitola

VitolaMORANO CALABRO (CS) – Il Consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria a Santo Pascual Vitola per essersi distinto con la sua opera professionale nel campo medico e umanitario; e per aver contribuito a dare risalto alla città di Morano Calabro in Brasile e nel mondo . Il  riconoscimento è stato attribuito con votazione unanime e consegnato brevi manu dal sindaco Nicolò De Bartolo all’illustre concittadino. Dopo la relazione del Sindaco e gli interventi dei consiglieri di maggioranza e di minoranza tutti favorevoli all’assegnazione della cittadinanza e prodighi di complimenti al neoconcittadino, autorizzati dall’assise, si sono avvicendati all’emiciclo; il vicepresidente del Centro Calabrese do Rio Grande do Sul, Carmine Motta, che ha depositato progetti di collaborazione ammanniti dalla comunità moranese di Porto Alegre e consegnato a De Bartolo le insegne odonomastiche riportanti i nomi di concittadini onorati con l’intitolazione di strade dal Municipio portoalegrense, e il sindaco di Cassano Jonio, Gianni Papasso, invitato a ritirare un cartello viario riguardante un suo conterraneo affermatosi nell’imprenditoria. «Posso affermare – ha detto Vitola – che la missione di medico, di tutela della salute e della qualità della vita, di restituzione della speranza è esattamente quello che sempre volli fare. Dedico queste conquiste a tutti i moranesi che con me hanno condiviso questa fantastica, entusiasmante stagione; in maniera particolare a mio padre Leonardo e a mia madre Angelina. Entrambi portavano nel cuore una sola ed unica volontà: vincere. Perché nulla avevano, fecero tutto».

Attentato a Nizza, Mario Oliverio annulla le manifestazioni in segno di cordoglio

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CATANZARO – In segno di cordoglio per quanto è avvenuto nel corso della notte scorsa a Nizza, il Presidente della Regione Mario Oliverio ha annullato tutte le manifestazioni previste per oggi in Calabria, compreso il sopralluogo a Ferramonti di Tarsia e all’area su cui dovrà sorgere il cimitero dei migranti

Unical, il gruppo UnIdea tira le somme sul consiglio degli studenti e sul bando tasse e contributi

NicolettiRENDE (CS) – Il gruppo universitario “Unidea” tira le somme dopo poco più di un mese dalle elezioni studentesche. Il senatore accademico Gerardo Nicoletti si è espresso dopo gli ultimi eventi legati alla rappresentanza studentesca. “Unidea” è il gruppo che ha scelto di non votare il nuovo presidente del Consiglio studentesco, Tulino. In segno di protesta, inoltre, gli “aventiniani” hanno vergato il foglio della votazione con alcuni vocaboli emblematici: didattica, formazione, campus, sicurezza. «Si tratta di una provocazione», dichiara Nicoletti, «utile a ricordare le linee guida che il Consiglio dovrebbe seguire e gli argomenti che dovrebbe affrontare. . Il Consiglio ha l’obbligo morale e statutario, appunto, di avanzare proposte ai dipartimenti e al Senato accademico in merito alla organizzazione della didattica e alla sua qualità. Inoltre, deve esprimere pareri sui servizi e sul diritto allo studio». Per aumentare il peso specifico della rappresentanza studentesca all’interno degli organi di ateneo, stando alle parole di Nicoletti, bisognerebbe investire sulla formazione. «Sarebbe auspicabile attivare corsi di lingua inglese e visite nelle altre università italiane e straniere. Dai componenti della compagine di “Unidea” va comunque un augurio di buon lavoro al presidente Tulino». In Senato, la prima  vittoria porta la firma sia di Nicoletti che di Diego Mazzitelli  e riguarda gli studenti disabili. «È stata riconosciuta finalmente la concessione di esonero dal pagamento della rata universitaria agli studenti con percentuale di handicap superiore al 66%, problematica in discussione da anni sulla quale finalmente si è posta la parola fine, a seguito di un’istanza presentata dai due rappresentanti agli organi preposti ed al rettore. Altre novità riguardano il nuovo “bando di concorso unico per l’assegnazione dei benefici dei servizi del diritto allo studio” la cui approvazione è ancora in corso: l’Unical dal prossimo anno rivedrà i requisiti economici per partecipare al concorso di borsa di studi: sale la soglia dell’Isee-dsu fino a 23.000 euro e quella relativi ai patrimoni da 40.000 a 50.000 euro. In questo modo verrà data la possibilità di partecipare al bando di borsa di studio a circa i due terzi degli studenti iscritti, se meritevoli, e a tutti i nuovi immatricolati con reddito universitario inferiore a 23.000 euro. Tale traguardo sarà frutto di una sinergia tra organi di ateneo e rappresentanza studentesca, con un fondamentale apporto dovuto al lavoro svolto in questi anni dal rappresentante al Coruc, Fernando Militerno, che proprio nell’ultimo periodo ha chiesto con forza l’utilizzo di questi parametri economici ». Le altre novità riguardano l’assegnazione degli alloggi prima dell’inizio dei corsi, sconti maggiori sul secondo figlio iscritto all’Unical ed inoltre dopo anni viene eliminata la compilazione del modello TC per la determinazione della rata. Infatti dal prossimo anno per la richiesta di borsa di studio e per i calcolo della seconda rata basterà solo presentare ai CAF o enti autorizzati richiesta di determinazione dell’ISEEDSU, nel primo caso entro fine luglio (è stato proposto in senato 12 agosto per dare maggiore tempo agli studenti) , nel secondo entro ottobre. Continua Nicoletti: «Nell’ultimo senato in via preliminare è stata discussa la problematica degli appelli straordinari, che meglio verrà affrontata nelle prossime riunioni; invece la proposta di inserire in tutte le giunte di dipartimento un componente che rappresenti gli studenti passa sotto forma di nota di indirizzo a tutti i dipartimenti. » Nei prossimi incontri verrà inoltre discusso il tema della sicurezza in sinergia con gli altri rappresentanti degli studenti in senato accademico, «non bisogna creare inutili allarmismi, la situazione riguardante la sicurezza del nostro ateneo, sollevata a seguito di episodi sporadici e di discutibile veridicità, può e deve essere migliorata con intelligenza, ma certamente ad oggi non rappresenta l’unica priorità per gli studenti. Le problematiche da affrontare sono ancora moltissime, ma sono convinto che in maniera propositiva si riuscirà a tracciare una linea direttrice che veda lo studente al centro dell’Unical. Il nostro ateneo merita una grossa crescita in termini di ricerca, servizi agli studenti e collegamento con mondo del lavoro e sta a noi rappresentanti negli organi collegiali proporre uno spostamento di rotta in questa direzione».

Protesta Vigili del Fuoco organizzata dal CONAPO (Foto)

IMG_20160713_105745ROMA – Ieri a Roma hanno protestato i vigili del fuoco davanti al Ministero dell’Economia. Tra le delegazioni regionali provenienti da tutta Italia, anche quella calabrese. Il sit-in è stato organizzato dal sindacato autonomo CONAPO per chiedere equiparazione economica e pensionistica agli altri Corpi dello Stato. Una protesta silenziosa e pacifica quella di ieri, organizzata da tempo, ma fatta con il lutto al braccio per le vittime dell’incidente ferroviario avvenuto in Puglia, e in segno di vicinanza ai familiari e ai colleghi pugliesi. Carenza di personale, età media elevata e minore retribuzione rispetto ai colleghi degli altri Corpi, i problemi denunciati.

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Legambiente, appello dei cittadini di Cassano contro l’inquinamento dei canali di scolo

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Legambiente Calabria ha accolto l’appello di alcuni cittadini di contrada Prainetta, nel comune di Cassano allo Ionio, in merito ad un presunto inquinamento ambientale nei canali di scolo. Secondo quanto riferito dai cittadini, il sito è abbandonato da tempo all’incuria, diventando terra di nessuno dove chiunque può scaricare qualunque cosa. «I fossi di scolo – affermano i cittadini – sono diventati discariche a cielo aperto dove pare che alcune strutture li utilizzino per scaricare le acque di un canile. I fossi sono completamente coperti da arbusti e sterpaglie e parte dei loro argini sono anche franati, creando disagi alla viabilità. Sono molto visibili i liquami fognari che fanno capolino tra l’erba che ne ostruisce il passaggio, lasciando queste acque stagnanti a pochi metri dalle case».

I cittadini temono per la loro salute e per le piantagioni che costeggiano l’area. Legambiente chiede al Sindaco del Comune di Cassano allo Ionio di fare chiarezza sul rispetto delle norme ambientali da parte del canile ed invita anche i Vigili Urbani e/o il Corpo Forestale ad effettuare le verifiche del caso per comprendere le modalità di smaltimento dei reflui da parte del canile stesso prima di finire nei fossi.  

Un appello anche alla Regione affinché stanzi delle somme che consentano al Consorzio di Bonifica di procedere alla pulizia e alla manutenzione dei fossi.