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Tragico impatto sulla SS 107. Una persona ha perso la vita

CELICO (CS) – Ancora un incidente mortale sulla strada statale 107. Il drammatico impatto, avvenuto all’altezza del viadotto Cannavino, ha visto coinvolte tre autovetture (una Clio, un’Audi Q5 e una Land Rover) con una persona di 26 anni Domenico Martino, di Spezzano della Sila, che viaggiava a bordo della Clio, che ha perso la vita mentre altre quattro persone sono rimaste ferite. Lo scontro tra le tre auto si è verificato vicino allo svincolo di Celico e al momento non è chiara l’esatta dinamica. Secondo quanto si è appreso la vittima sarebbe morta sul colpo solo il tragico impatto. Sul posto sono giunti gli agenti della Polizia Stradale di Via Popilia che, insieme a personale dei Vigilia del Fuoco, del 118 e dell’Anas, stanno cercando di chiarire i fatti. Al momento il tratto di strada risulta essere chiuso al traffico in entrambe le direzioni con le auto che vengono dirottate su percorsi alternativi sia verso Cosenza che per la Sila.

Minacce alla moglie, arrestato 38enne

CATANZARO – I carabinieri di Catanzaro hanno arrestato nel quartiere Lido e posto ai domiciliari un uomo di 38 anni, C.S.D., con l’accusa di avere messo in atto una serie di condotte improntate a violenza, minacce e molestie ai danni della moglie.

L’ultimo episodio risale allo scorso 31 dicembre, giorno in cui ha “bombardato” la donna, secondo quanto riferiscono i carabinieri, con chiamate, sms e messaggi vocali dal contenuto minaccioso e vessatorio, oltre che gravemente offensivo della dignità e del decoro della persona.

I contatti avrebbero avuto lo scopo di controllare i movimenti della donna. Chiamate e messaggi non hanno risparmiato neppure il figlio minore, utilizzato dall’uomo per avere informazioni sugli spostamenti e le frequentazioni della vittima. Durante alcune conversazioni il 38enne ha anche rivolto alla moglie minacce di morte.

L’arresto è stato eseguito per via dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica.

Incidente su Viale Marconi, ci sono feriti

COSENZA – In serata un incidente che ha visto coinvolte cinque auto è avvenuto su Viale Marconi, o più precisamente sulla statale 19 bis, nei pressi della sede Rai regionale.

Nell’impatto tre persone sarebbero rimaste ferite. Sfiorata però la tragedia: gli esiti della carambola avrebbero potuto essere piu gravi. Ancora da accertare la dinamica dell’incidente: secondo le prime ipotesi si tratterebbe di un tamponamento a catena al semaforo.

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine per i rilievi del caso, i vigili del fuoco e i sanitari del 118. Ingenti i danni ai veicoli e traffico in tilt.

Minaccia moglie e figlia, arrestato 57enne

CORIGLIANO-ROSSANO  (CS) – Nel corso della tarda serata di ieri, i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Rossano,unitamente agli agenti della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Corigliano Rossano, hanno tratto in arresto, per il reato di maltrattamenti in famiglia, S. P., rossanese classe 1962 già noto alle forze dell’ordine.
La vicenda nasce intorno alle 23,30 quando l’uomo inizia un litigio per futili motivi con la propria consorte all’interno dell’abitazione, nel centro storico di Rossano. La discussione, da quanto ricostruito dagli operanti grazie alla denuncia della donna ed alle informazioni raccolte da persone informate sui fatti, si sarebbe animata ulteriormente al diniego della donna di consegnare una somma di denaro all’uomo: a quel punto, lo stesso si sarebbe scagliato contro la moglie e contro la figlia che, nel frattempo era stata contattata telefonicamente dalla donna e si era recata presso l’abitazione per fornire aiuto. Agli improperi si sarebbero susseguite le minacce con un coltello e, con un ferro incandescente, l’uomo avrebbe causato delle ustioni sulla mano della consorte.
I carabinieri ed i poliziotti, giunti prontamente presso l’abitazione, hanno trovato le due donne lungo la strada che si erano allontanate dall’abitazione, mentre l’uomo è stato trovato all’interno del proprio appartamento. Alle due donne sono state fornite le cure del caso presso l’Ospedale di Rossano, mentre l’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari così per come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.

 

 

Finisce nel camino di casa e muore avvolta dalle fiamme

CASTROVILLARI (CS) Tragedia ieri sera alle porte di Castrovillari, a San Basile. Una donna di 75 anni è stata ritrovata dal figlio completamente avvolta dalle fiamme dopo che era caduta nel camino di casa.

Una scena terribile, sulle cui cause al momento stanno indagando i carabinieri di Saracena. Secondo una prima frammentaria ricostruzione dei fatti, pare che la donna si sia sentita male e abbia perso i sensi.

Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco e dei sanitari del 118 dell’ospedale di Castrovillari, ma per la donna non c’è stato nulla da fare.

Un altro incidente a Rende, auto si capovolge, tre persone ferite

RENDE (CS) – Altro terribile incidente stamane sempre a Rende, in contrada Santa Rosa, nei pressi di un distributore di benzina. Due le vetture coinvolte nell’impatto, una Ford e una Panda la quale, dopo lo scontro si è capovolta.

Tre le persone rimaste ferite e soccorse dai sanitari del 118 giunti immediatamente sul posto, ma non sono in pericolo di vita. Immediato anche l’intervento dei Vigili del Fuoco e della polizia municipale per i rilievi e stabilire adesso le cause che hanno provocato l’incidente

 

La ‘ndrangheta calabrese radicata nella Tuscia, blitz stamane a Viterbo

VITERBO – Un vero e proprio sodalizio criminale quello che da tempo era ben radicato nella Tuscia. Stamane una maxi operazione dei carabinieri ha portato all’arresto di 13 persone ( due ai domiciliari), accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Secondo gli investigatori pare che al vertice di tale sodalizio vi fosse un capo della ‘ndrangheta calabrese, Giuseppe Trovato, coadiuvato da un albanese. I due accusati, attivi nel controllo del territorio viterbese, prevalentemente sulle attività economiche e produttive, secondo le indagini non avrebbero esitato a compiere delle vere e proprie azioni di stampo mafioso.

Oltre a diverse intimidazioni a danno di titolari di esercizi commerciali nella città di Viterbo, il sodalizio criminale non avrebbe neppure risparmiato le forze dell’ordine. A due carabinieri del posto sarebbero infatti state incendiate le vetture.

Rende, zona industriale, violento scontro tra due vetture

RENDE (CS) – Terribile impatto, senza conseguenze gravi, stamane nella zona industriale di Rende dove due vetture si sono scontrate frontalmente, pare a causa della forte velocità.

Sul posto immediati i soccorsi. I sanitari del 118 hanno trasportato i conducenti delle vetture in ospedale e, secondo quanto si è appreso, non avrebbero riportato ferite gravi.

In corso di accertamento le cause che avrebbero provocato il violento scontro.

Giovane ingegnere trovato senza vita all’Unical. Il cordoglio dell’Ateneo

RENDE (CS) – Tragedia all’Università della Calabria dove questa sera, intorno alle 22,00, è stato ritrovato il corpo di un ragazzo, pare morto suicida, nei locali del cubo 39c, del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Gestionale (DIMEG). Da quanto si è appreso il ragazzo si sarebbe impiccato in un’aula, dove avrebbe lasciato anche un biglietto d’addio.

31 anni e originario di Oppido (RC), era un ricercatore di ingegneria meccanica e già appartenente al Reparto Corse Unical. Sul posto è intervenuta la polizia per avviare le indagini e per i rilievi del caso.

Il cordoglio del Rettore per la scomparsa del giovane ingegnere

«La notizia della tragica morte del nostro giovane ingegnere, ci ha sconvolto e addolorato». Così il rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, commenta la notizia del suicidio del ragazzo di 30 anni, che si è tolto la vita la notte scorsa, nel laboratorio del progetto “Materia” dell’Unical. «Siamo attoniti di fronte a questa tragedia straziante e inaspettata – dice ancora – e a nome di tutta la comunità accademica vorrei stringermi alla famiglia, ai colleghi e agli amici di questo giovane, che era davvero molto amato e stimato da tutti».

Sentimenti di cordoglio sono stati espressi anche dal Direttore del Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale, Leonardo Pagnotta, con il quale il giovane si era laureato e continuava a collaborare.

Sissy al direttore del carcere: «Fatti gravi sulle mie colleghe»

VENEZIA – C’è una nuova, inquietante, ombra sul caso di Sissy Trovato Mazza. E’ infatti spuntata una lettera scritta in stampatello dalla ragazza che avvalorerebbe la tesi secondo la quale l’agente penitenziaria di origini calabresi in servizio nel carcere femminile di Venezia, morta il 12 gennaio dopo due anni di agonia, potrebbe non essersi suicidata, come sostengono gli stessi familiari.

In un foglio vergato a mano e indirizzato alla direzione del penitenziario si legge: «La sottoscritta informa che negli ultimi giorni sono stata avvicinata da molte detenute che hanno raccontato fatti gravi che riguardano le mie colleghe».

Nelle foto momenti del funerale di Sissy Trovato Mazza che ha avuto luogo due giorni fa nel Duomo di Taurianova (Rc):