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Presentazione “La Strettoia Della Nostalgia” Di Corrado Iannino

Catanzaro – Si terrà il prossimo venerdì 18 ottobre con inizio alle ore 17,30 presso la Casa delle culture della Provincia di Catanzaro, un incontro-dibattito in occasione della presentazione del volume di recentissima pubblicazione “La strettoia della nostalgia” dello storico Corrado Iannino, con fotografie di Carlo Elia, Sergio Ferraro, Bonaventura Zumpano.

Il libro è la ricostruzione di una sofferta vicenda urbanistica nella Catanzaro degli anni settanta del Novecento che, culminata nell’abbattimento del Palazzo Serravalle e di alcuni altri edifici che connotavano il corso cittadino, ha stravolto l’ambiente storico-architettonico del cuore della città.

L’incontro, che vedrà la partecipazione di numerosi intellettuali e tecnici, è organizzato dall’Amministrazione provinciale di Catanzaro, guidata dal Commissario straordinario Wanda Ferro, e gode anche del patrocinio degli Ordini provinciali degli architetti e degli ingegneri.

 

 

Unical, il prof. Nuccio Ordine ospite a “Che tempo che fa”

E’ stato invitato per presentare il suo ultimo fortunatissimo libro “L’utilità dell’inutile”. Il prof. Nuccio Ordine ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”.

E’ una notizia importante, anche per uno studioso del calibro di Nuccio Ordine, conosciuto e tradotto in tutto il mondo: “L’utilità dell’inutile”, l’ultimo libro che ha scritto per i tipi di Bompiani, sarà uno dei “pezzi forti” della puntata di sabato prossimo, 19 ottobre, di “Che tempo che fa”, il seguitissimo e prestigioso contenitore socio-culturale condotto da Fabio Fazio su Rai 3 (il programma inizia alle ore 20.10).

Il “faccia a faccia” con il noto conduttore televisivo conferma l’attenzione che l’agile ed efficace volume di Nuccio Ordine ha ricevuto immediatamente anche in Italia: la Bompiani, infatti, lo ha appena ristampato a distanza di sole tre settimane dalla pubblicazione e prima ancora dell’apparizione delle recensioni in preparazione su quotidiani nazionali e Tv.

Il successo de “L’utilità dell’inutile”, in verità, era annunciato. Dopo lo straordinario exploit in Francia nello scorso gennaio (il volume è balzato al 17 posto dei libri più venduti nella saggistica con tre edizioni in 9 mesi) e l’accoglienza dei grandi quotidiani europei (il direttore de ‘Le Monde des Livres’, Jean Birnbaum, gli ha dedicato il primo editoriale del 2013, mentre due articoli sono apparsi su ‘El Pais’, uno dei quali a firma di Fernando Savater), era scontato che il docente di Letteratura italiana dell’Università della Calabria, facesse centro anche nel nostro Paese.

Numeri e riscontri di tutto rispetto ai quali debbono aggiungersi le traduzioni del libro in catalano e castigliano (novembre 2013) e quelle in greco, coreano e brasiliano, programmate per il 2014 e il 2015.

Ma perché tanto interesse per “L’Utilità dell’inutile”? Le considerazioni che impegnano Nuccio Ordine nelle poco più di 250 pagine di cui si compone il libro, hanno certamente il loro peso. Ma è anche lo stile semplice e accessibile con cui l’autore si esprime a fare la differenza.

Attraverso le riflessioni di grandi filosofi e di celebri letterati (da Platone a Bruno, da Aristotele a Kant, fino a Kakuzo Okakura e García Márquez),  infatti, Ordine mostra come l’ossessione del possesso e il culto dell’utilità finiscano per inaridire lo spirito, mettendo in pericolo non solo le scuole e le università, l’arte e la creatività, ma anche alcuni valori fondamentali come la “dignitas hominis”, l’amore e la verità.

<In una società in cui l’utile (ciò che produce profitto) sembra dettare legge in ogni ambito della nostra vita – afferma Ordine – mi è sembrato opportuno ricordare che l’inutile (quei saperi che non producono guadagno) è molto più utile dei soldi. L’unica occasione che abbiamo, come esseri umani, di diventare migliori ce la forniscono l’istruzione, la ricerca scientifica, i classici, i musei, le biblioteche, gli archivi, gli scavi archeologici: e non è un caso che la scure dei governi e della crisi si abbatta purtroppo proprio su quelle cose ritenute inutili. Attraverso la parola dei classici, dall’antichità ai nostri giorni – spiega ancora Ordine – ho voluto mostrare l’utilità dell’inutile e l’inutilità dell’utile (quante cose “inutili” ci vengono imposte come ‘utili’?). La logica commerciale del profitto non solo sta progressivamente distruggendo l’istruzione (trasformando le scuole e le università in aziende e gli studenti in clienti), ma ha talmente inaridito lo spirito a tal punto da rendere disumana l’umanità>.

Per lo studioso di Bruno <non è possibile, in nome della crisi, espropriare le classi più deboli della loro dignità, sopprimere senza colpo ferire i posti di lavoro, i contributi per i disabili e gli ammalati. Basta leggere Il Mercante di Venezia di Shakespeare per capire cosa possa significare ridurre l’uomo a merce e tagliare la carne viva per pagare il debito. E tutto ciò avviene, mentre solo la corruzione costa all’Italia più di 150 miliardi all’anno. Non sarebbe meglio tagliare la carne viva dei corrotti anziché quella degli operai licenziati e degli ammalati?>.

Ordine è convinto che <proprio quei saperi considerati inutili sono l’unica forma di resistenza alla dittatura del profitto. Con i soldi tutto si può comprare: parlamentari, giudici, successo. L’unica cosa che con in soldi non si compra è il sapere: la cultura dell’inutile ci insegna che il sapere non si acquista ma si conquista con uno sforzo personale che nessuno può fare al nostro posto. La letteratura, l’arte, la musica, la ricerca scientifica di base – conclude Ordine – ci insegnano che l’umanità per diventare più umana ha bisogno di esaltare la gratuità e il disinteresse. Educare i giovani ai saperi inutili significa offrire loro una possibilità per diventare cittadini consapevoli, in grado di amare il bene comune, rinunciando agli egoismi e all’avidità che ormai dettano legge grazie al culto del profitto>.

Il Teatro dell’Acquario chiude il sipario. Intervista a Dora Ricca

L’irreparabile ha ormai raggiunto il suo unico e deludente obiettivo; l’inadempienza, l’immobilità e il disinteresse delle Istituzioni hanno bussato alla porta del Teatro dell’Acquario entrando in possesso dell’intera struttura, l’indolente apatia della Regione Calabria ha seminato lo sconforto tra Antonello Antonante, Dora Ricca, Maria Scalese e l’intera città di Cosenza.

Non sono bastate petizioni, conferenze, incontri, manifestazioni di solidarietà da parte degli enti locali; tutto purtroppo diventa irrimediabilmente nulla di fronte a delle Istituzioni che lanciano il sasso e tirano via la mano. Mesi di parole, interviste, articoli tramutatisi di colpo in assordante silenzio, in un’afasia che però ha lavorato di soppiatto alla stessa stregua delle talpe che scavano il terreno fino a far crollare anche le fondamenta dell’edificio più solido.

È così che ha lavorato la Regione Calabria, contentini, promesse strappate e mai concretizzate, possibilità abortite ancor prima del concepimento e poi sfociate, senza un benchè minimo preavviso, in una lettera firmata dal giudice che convalida lo sfratto del Teatro e di tutti coloro che ci lavorano.

Ebbene sì, l’Acquario deve abbandonare la sua umile dimora che, da 32 anni a questa parte, ha visto passare dalle sue seggiole rosse intere generazioni mentre Antonante e il resto del “team” sono considerati rei perché morosi nei confronti del proprietario dello stabile. Si parla di circa 43 mila euro soldi che i teatranti, a loro volta, avanzano dalla Regione. Ma allora di cosa stiamo parlando? Di un cane che si morde la coda ormai infetta e di un teatro che chiuderà il suo sipario e permetterà alla polvere di impadronirsi delle sue preziose “tavole”.

La parola a Dora Ricca scenografa/regista del Teatro dell’Acquario che, con molta incredulità, ci fa guardare l’accadimento attraverso i suoi occhi.

 

Dopo l’allarme lanciato quest’inverno, la petizione firmata e sottoscritta da molti, la solidarietà dilagante qual è stata la risposta delle Istituzioni?
C’è stata una grande risposta formale ma non sostanziale, infatti siamo qui con lo sfratto esecutivo.

L’Acquario questa volta sta per chiudere definitivamente il suo sipario ma durante una conferenza del 5 marzo, in cui si è cercato di mettere in ordine le idee, si è parlato di un bando pubblicato sul sito della Regione per imprese con attività storicizzata. Che fine ha fatto quest’opportunità?
Al bando abbiamo partecipato e lo abbiamo anche vinto, ma per i vincoli che aveva, non è stato possibile inserire il Teatro dell’Acquario, quel finanziamento è finalizzato esclusivamente al progetto GenerAzioni Giovani.

A pochi giorni dall’inizio della stagione di “Famiglie a Teatro” vi è pervenuta la lettera del giudice. Il 20 novembre vi sarà confermato lo sfratto esecutivo, avete già

Dora Ricca

pensato ad un modo per contrastare l’irreparabile oppure non c’è soluzione alcuna?
Stiamo valutando e acquisendo una serie di informazioni, certo pubblicizzeremo l’episodio, ritenendo il Teatro dell’Acquario un patrimonio delle città, della regione e del Teatro Italiano.

Fino alla data sopracitata continuerete a portare avanti le vostre produzioni fonte di crescita e apprendimento per l’intera città?
Sicuramente si,il nostro lavoro continua come prima, anche perchè portiamo sempre a compimento gli impegni presi.

Nella lettera si parla della vostra morosità nei confronti del proprietario dello stabile. Ma da quando e quanti soldi avanzate ancora dalla Regione Calabria?
La Regione ci deve i contributi dal 2011, per un totale di circa 90.000 euro.

Se potessi utilizzare il nostro giornale come tramite per rivolgere un appello cosa diresti alle inermi ed invisibili Istituzioni?
Non abbiamo bisogno di sfogarci, solo rimaniamo attoniti di fronte a tanta indifferenza e poca lungimiranza politica. Vorrei aggiungere, per chiarezza, che una politica distratta non ci ha consentito di partecipare per ben 4 anni ai bandi POR, dopo che per tanti anni abbiamo noi stimolato ed avviato tanti giovani al teatro.

Pochi mesi fa Antonello Antonante parlava di una stagione sospesa, di un foglio bianco da appendere all’entrata dell’Acquario con la speranza che un giorno si potesse riscrivere. Alla luce di tutti questi avvenimenti oggi che significato acquisisce il fatidico foglio bianco?
Una conferma del nostro ottimismo di fronte a questa assurda realtà.

Annabella Muraca

 

 

 

 

Commissione Cultura Ospita lo Scrittore Luca Le Piane e l’Editore Pasquale Falco

COSENZA – Adoperarsi in tutti i modi per promuovere lo studio della Costituzione nelle scuole.

Un’esigenza divenuta insopprimibile, anche in virtù di quella crisi di valori che sembra travolgere sempre di più la società e soprattutto i giovani cui un percorso di conoscenza e di approfondimento, orientato verso la cittadinanza attiva, potrebbe risultare utile e costruttivo nella loro formazione.

L’impegno lo ha assunto la Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Claudio Nigro. Lo spunto lo ha offerto un libro, “Cittadinanza e Costituzione. Per una pedagogia della solidarietà” pubblicato lo scorso anno, per le edizioni “Periferia” di Pasquale Falco, di cui è autore un ricercatore cosentino, Luca Le Piane, contrattista dell’Università della Basilicata.

Sia Le Piane che il suo editore Pasquale Falco sono stati ospiti della Commissione cultura del Comune di Cosenza per illustrare la loro proposta di avviare percorsi di cittadinanza attiva nelle scuole, attraverso approfondimenti mirati allo studio della Carta costituzionale, partendo proprio dal libro pubblicato un anno fa.

Alla seduta di commissione hanno preso parte oltre al Presidente Nigro, i consiglieri Mimmo Frammartino, Francesco Perri, Pierluigi Caputo e Cataldo Savastano.

“Il nostro obiettivo è aprire una finestra importante per affacciarci ad un nuovo impegno, quello di portare la Costituzione nelle scuole, dove non si studia più l’educazione civica – ha detto l’editore Pasquale Falco, fondatore nel 1977 della rivista  “Periferia”, da cui è poi scaturita, nel 1986, la casa editrice che porta lo stesso nome. “Ho fondato “Periferia” proprio per non essere periferico. Letterariamente combattiamo da anni la nostra battaglia che ha assunto – ha aggiunto Pasquale Falco – connotati ancora più drammatici ora che anche noi calabresi ci sentiamo, al pari degli altri, immigrati, trasportati anche noi, metaforicamente, su barconi per approdare ad una sorta di terra promessa che tale non si rivela.”

E ricorda le esternazioni di Mons.Giancarlo Maria Bregantini, già Vescovo di Locri-Gerace ed attualmente Vescovo di Campobasso che alla domanda come si fa ad uscire fuori da questo mondo infettato di mafia, rispondeva: “Con la Costituzione!”.

E un altro ricordo Pasquale Falco lo rispolvera richiamando alla memoria la figura di Saverio Montalto, primo autore in Italia a scrivere un romanzo sulla mafia. Il suo “La famiglia Montalbano” venne scritto 20 anni prima del “Giorno della civetta” di Leonardo Sciascia che custodiva nel suo cassetto il romanzo di Montalto.

Poi è Luca Le Piane a raccontare del suo libro “Cittadinanza e Costituzione. Per una pedagogia della solidarietà” che ha visto la luce dopo alcuni anni di ricerca accademica all’Università della Basilicata. L’obiettivo del volume è quello di sensibilizzare gli studenti, le loro famiglie e gli insegnanti alla comprensione dei principi fondamentali contenuti nella Carta costituzionale, “faro luminoso – ha detto Le Piane – nel percorso di ciascun cittadino attivo e solidale.”

“E’ questa – ha aggiunto il giovane ricercatore – la strada maestra per costruire la società del futuro, fondata sulla comunità multiculturale e sull’esaltazione delle differenze che devono essere percepite come risorse e non come limite.”

Nel corso dell’incontro è intervenuto il consigliere Mimmo Frammartino che dopo aver ricordato il contributo importantissimo dato da Pasquale Falco allo sviluppo dell’editoria in Calabria, ha sottolineato che “le istituzioni non possono restare indifferenti e distratte rispetto all’appello di diffondere il più possibile la Costituzione nelle scuole.”

Dello stesso avviso il Presidente della Commissione Claudio Nigro che ha accolto la proposta di Falco e Le Piane, facendosi carico di coinvolgere le altre istituzioni competenti, a partire dall’Ufficio Scolastico Provinciale.

L’Assessore De Rose a Napoli per ricordare l’opera di Antonio Serra

COSENZA – In occasione del IV centenario della pubblicazione del “Breve Trattato” di Antonio Serra (economista e figlio illustre di Cosenza) dato alle stampe nel 1613, l’Università degli Studi Federico II di Napoli, con il patrocinio del Comune di Napoli  e della Fondazione dell’Istituto Banco di Napoli, ha promosso nel capoluogo campano un convegno internazionale di studi per ricordare l’opera dell’economista cosentino del XVI secolo.

Al termine del convegno, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Cosenza, Geppino De Rose, dell’Assessore alla cultura del Comune di Napoli, Gaetano Daniele e del Presidente della Fondazione, Prof. Adriano Giannola,  è stata scoperta una targa commemorativa per ricordare il valore e l’impegno scientifico e civile di Antonio Serra.

L’Assessore Geppino De Rose, nel sottolineare la figura e l’importanza di uno dei figli più illustri della città di Cosenza, “colpevolmente, e spesso, dimenticato dalla sua stessa terra” ha annunciato nell’occasione che il Sindaco Mario Occhiuto e la sua Giunta intendono avviare azioni di rilancio e valorizzazione della centralità del pensiero serriano nell’ambito dell’elaborazione economica contemporanea, così come, d’altra parte, avviene già in molti Paesi europei.

Il Comune di Napoli e il Comune di Cosenza avvieranno, pertanto, nelle prossime settimane un’azione di studio congiunto delle possibili iniziative da intraprendere per la valorizzazione della figura di Antonio Serra.

Al convegno hanno partecipato studiosi provenienti da tutto il mondo.

 

Riccardo Sinigallia apre l’Urban acoustic theater

CASTROVILLARI (CS) – Il teatro dell’Urban cafè diventa live set per la musica d’autore e brinda alla nuova esperienza attrattiva della città con la nuova linea di produzione delle cantine Ferrocinto.
“Urban acoustic theater”  ospiterà per la prima serata, il 18 ottobre alle ore 22.30, Riccardo Sinigallia (voce, chitarra e tastiere) ex dei Tiromancino, accompagnato da Laura Arzilli (voce e basso) per un live set tutto da gustare. La nuova proposta musicale del capoluogo del Pollino arriva da Stefania Monaco e Raffele Chiodi che hanno intenzione di far diventare l’Urban cafè – a due passi dal centro città – polo attrattivo della proposta artistica della città di Castrovillari. Lei operatrice culturale già protagonista dell’estate romana negli anni passati e di recente impegnata nella “Putìa” di Civitanova 2013, lui gestore dell’Urban cafè, divenuto in poco tempo il luogo più cool della città castrovillarese.
Accanto alla musica le eccellenze del territorio. Da qui la scelta del welcome drink della prima serata affidato alla nuova linea di produzione di Ferrocinto che accoglierà gli spettatori del concerto di Sinigallia con il rosè frizzante prodotto con un blend di vitigni autoctoni calabresi (magliocco, aglianico e greco nero), annata 2012. Un vino frizzante rosato IGP Calabria che la cantina campoverde sta lanciando come nuova idea produttiva per una terra che del vino ha fatto una produzione identitaria.

L’esperienza che i due operatori hanno acquisito nel tempo fuori regione oggi vuole diventare «patrimonio condiviso della città» – hanno dichiarato nel lanciare questa nuova iniziativa che da venerdì prossimo partirà con performance di artisti diversi nel genere e nella provenienza – «per fare di Castrovillari un polo culturale variegato e intenso, emozionante e affascinante».

Letture ad alta voce per i bambini del vibonese

VIBO VALENTIA – Prosegue al Sistema Bibliotecario Vibonese l’iniziativa “Lettura ad alta voce”, un avviamento alla lettura per bambini dai sei mesi agli otto anni. Attivo già dallo scorso anno, il progetto – promosso dalla Mediateca dello stesso Sistema Bibliotecario – continua ad essere un punto di riferimento per i genitori che vogliano garantire ai propri figli un’esperienza culturale e sociale di qualità, a stretto contatto con i libri.

Gli incontri si svolgono ogni giovedì alle 17:30, in una sala appositamente allestita all’interno del Sistema Bibliotecario: tra scaffali traboccanti di fiabe, colori e disegni, i bambini si relazionano con l’attività della lettura venendo seguiti dalle volontarie della Mediateca: Luciana Cordì e Katia Rosi. Esiste anche la possibilità di prendere in prestito libri e materiale multimediale, affinché i giovani lettori possano continuare la fruizione anche a casa.
Dopo la lettura di una fiaba, con tanto di domande e interventi del giovane uditorio, si passa alle attività ludiche e ricreative come la pittura e il collage. Le proposte sono tante, sebbene la lettura rimanga sempre al primo posto; il tutto mentre le mamme e i papà assistono, tenendo a bada i più vivaci o socializzando tra loro.
E proprio i genitori si dimostrano entusiasti e soddisfatti. Tutti d’accordo nel ritenere “Lettura ad alta voce” un’iniziativa valida e utile, un’idea di quelle che servirebbero in quantità al territorio vibonese – purtroppo da tempo incapace di fornire proposte formative e ricreative adeguate. Durante l’ora al Sistema Bibliotecario, i genitori hanno l’occasione di osservare i propri figli nel rapporto con altri bambini, in un momento di aggregazione particolarmente coinvolgente e gratificante per grandi e piccoli. I ragazzini socializzano tra di loro, mostrando lati della propria personalità che possono emergere nei momenti di rapporto con la comunità. Molti genitori, poi, scelgono di portare con sé anche i bambini più piccoli, data la capacità di stimolo garantita da un ambiente così vivace. L’iniziativa è considerata ottimamente gestita, e in molti apprezzano che uno spazio tanto interessante – sia storicamente che architettonicamente – come quello di Palazzo santa Chiara venga popolato anche dai giovanissimi.
Le volontarie Luciana e Katia si dimostrano altrettanto felici di poter stare a contatto con i bambini, fornendo al contempo un utile servizio alla comunità. Lo spazio e i materiali permettono tante attività, ma non ci si pongono limiti e si considera la possibilità di avviare anche altri laboratori e accogliere sempre più entusiasti piccoli lettori.
“Lettura ad alta voce” è una di quelle iniziative che riportano l’ottimismo nel panorama culturale del vibonese, un’idea dalla grande portata che merita attenzione e riconoscimento. L’esempio andrebbe seguito e imitato all’interno della stessa città, nonché nel territorio, per risollevare le sorti di una comunità che troppo spesso mette da parte la cultura e la partecipazione sociale.

Francesco Corigliano

All’Ospedale di Vibo Valentia l’iniziativa “Un libro per ogni nato”

L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri avvierà lunedì 14 ottobre 2013 alle ore 10.30 a Vibo Valentia presso l’ospedale “Iazzolino”, la prima consegna ufficiale dei libri illustrati relativi all’iniziativa “un libro per ogni nato”. Si tratta di progetto  pilota nazionale, promosso dalla Regione Calabria.
Insieme all’Assessore Caligiuri – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ci sara’ anche il Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Maria Bernardo,  accompagnata dal referente aziendale sanitario Michele Comito, dal primario di Pediatria Caterina Procopio e dal direttore sanitario Livia Barberio.
Per un anno intero, ai genitori verrà consegnato nei punti nascita il libro appositamente predisposto dalla Regione Calabria scritto da Sandro Natalini e illustrato da Maria Sole Macchia che ha come titolo “Quando arriva la felicita’”. “Fare nascere i bambini e le bambine della nostra regione con un libro in mano e’ un gesto di speranza verso il futuro – ha affermato l’Assessore Caligiuri – analoga cerimonia si svolgerà anche nelle altre aziende sanitarie della Calabria”.

Altomonte: prorogata fino al 19 ottobre la mostra di Ferlinghetti

Dopo l’enorme successo di pubblico e di critica viene prorogata – fino al 19 ottobre –   la mostra di Ferlinghetti, allestita presso il  Convento dei Domenicani di Altomonte.   Il progetto nato da un’idea dell’associazione “Angoli Corsari” e di Lawrence Ferlinghetti,  contempla la messa in atto di un’operazione culturale di elevato profilo associata alla valorizzazione delle coste del Mediterraneo tramite la produzione artistica di questo illustre esponente della cultura mondiale.

La mostra presenta una rivisitazione in chiave moderna e irriverente, del mito del passaggio di Ulisse tra i due mostri di Scilla e Cariddi. Ferlinghetti ha realizzato dodici opere a china che ha sviluppato, in sette dipinti ad acrilico su carta di riso e carta di cotone. Negli studi a china, il “moderno Omero” parla a quello antico: lo ricalca e lo nasconde, usa i versi del poeta di ieri come paesaggio-sfondo di un viaggio per mare raccontato dal pittore di oggi. Il viaggio di Ulisse, simbolo di un desiderio estremo di conoscenza, è espresso con ancora più potenza nei disegni realizzati ad acrilico che grazie all’utilizzo di colori accesi e pastosi acquistano consistenza materica.

Le opere garantiscono inoltre la promozione delle coste italiane a livello internazionale, grazie alla voce autorevole di Lawrence Ferlinghetti, viene attuata un’esaltazione dell’eredità culturale e della ricchezza paesaggistica del Meditterraneo.

Il sindaco di Altomonte Gianpietro Coppola esprime la sua soddisfazione per aver ospitato una mostra  di valenza internazionale, che ha già  “raccolto” numerosi articoli apparsi sulla stampa nazionale in occasione dell’anteprima mondiale, realizzata nel mese di agosto del 2012 a Rocca Imperiale (CS), nel mese di dicembre 2012 a Reggio Calabria e nel periodo di maggio-giugno al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Fotografia di scena, corso di Angelo Maggio al Teatro Morelli

Foto di Angelo Maggio

COSENZA – Restano pochi giorni per iscriversi al corso-laboratorio ‘Fotografare il teatro’. Il corso rientra tra i percorsi formativi del progetto targato Scena Verticale. Sarà tenuto da Angelo Maggio, specializzato in Fotografia di scena.

Presso il teatro Morelli di Cosenza, tutti i mercoledì dal 16 ottobre al 27 novembre, dalle ore 18.00 alle ore 21.00, i partecipanti impareranno uso delle attrezzature e linguaggio fotografico della fotografia di scena. Per immagini di qualità destinate alla pubblicizzazione di spettacoli teatrali.

Il corso è aperto a principianti, che acquisiranno anche le nozioni di base, e a quanti sono «già in possesso di “cultura fotografica”» che affronteranno solo i temi legati alla fotografia di scena. I partecipanti potranno fare anche un tirocinio: guidati dal docente, avranno la possibilità di fotografare gli spettacoli della rassegna autunnale del teatro Morelli, ‘More Fridays’.

 

Scadenza iscrizione:

14 Ottore 2013

 

Quota di iscrizione:

50 €

 

Come iscriversi: 

attraverso l’apposita scheda che può essere richiesta via mail a info@progettomore.it

 

Per maggiori info:
Tel. 3498853332
E-mail info@progettomore.it

 

Chi è Angelo Maggio

 

Evento fb [con foto di Angelo Maggio]