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La commedia napoletana conquista il Tau, successo per “Ditegli sempre di sì”

RENDE (CS)- Applausi scroscianti per “Ditegli sempre di sì” ieri sera al TAU. La compagnia “Elledieffe” porta in scena uno dei primi successi dell’immenso Eduardo De Filippo. Cast di prim’ordine con regia di Roberto Andò.

Il paradosso Michele Murri

Trama avvincente con Michele Murri (Gianfelice Imparato) appena uscito dal manicomio di ritorno dalla sorella Teresa (Carolina Rosi). Quest’ultima, unica persona a conoscere la motivazione dell’assenza del fratello,  viene rassicurata dal medico sulla condizione dello stesso. Don Michele diventa il perno centrale in questa storia ambientata nel primo ‘900. E’ proprio lui a muovere tutta la narrazione, a creare fraintendimenti e a dare il tempo comico sulla scena. Trascina i personaggi nella sua realtà surreale, prendendo modi di dire e battute come vere, convincendoli delle sue stravaganze. Il dialogo è veloce, in quello che è un napoletano goliardico molto apprezzato dalla platea. Tra falsi matrimoni, morti apparenti e continui paradossi, il TAU ride di gusto e apprezza la commedia.

 

La coppia Imparato-Rosi conquista il pubblico

Va sottolineata la prova di Gianfelice Imparato. Attore di altissimo livello non solo a livello teatrale. Innumerevoli le sue apparizioni cinematografiche tra cui “Gomorra” (il Film) e “Il divo” di Sorrentino. Imparato, alias Don Michele Murri, sul palco è un maestro. Sfrutta a suo piacimento la poetica eduardiana con un’ironia tagliente a volte amara, tipicamente napoletana. Sarcasmo legato al mondo pagano, al popolo, che non disdegna una chiara contemporaneità nelle scene.  Anche Carolina Rosi, nel ruolo di Teresa, diventa di evidente importanza. Un tango, anzi, una “tarantella” di risate che nasconde l’amarezza di un segreto. Carolina Rosi interpreta queste due facce nel modo più tragicomico possibile e con la contrapposizione costante rivalsa-rassegnazione.

Minuti e minuti di applausi per la compagnia teatrale di Luca De Filippo, la quale prende i meriti di una stagione teatrale auspicabilmente da protagonista. Il Teatro Auditorium Unical conferma la propria qualità e il pubblico bruzio è pronto ad attendere questa sera la seconda di “Ditegli sempre di sì”.

“L’onore perduto di Katharina Blum”, successo per la prima stagionale del TAU

Rende (CS)- Fortissima risonanza quella ottenuta ieri, per la prima stagionale, al Teatro Auditorium Unical.“L’onore perduto di Katharina Blum”, con la regia di Francesco Però, apre nel migliore dei modi la stagione teatrale 2019/2020 del TAU.

Katharina Blum, l’occhio del ciclone

La vicenda si svolge in Germania. Katharina Blum, governante di una facoltosa famiglia negli anni ’70, conosce ed entra in intimità con il giovane Ludwig ad un ballo di carnevale. Quest’ultimo criminale, e ricercato dalla polizia. Ignara di ciò, Katharina, dopo aver trascorso la notte con il fuggitivo, gli offre una via di fuga attirando a sé tutto il polverone mediatico del caso. Infatti, il giornalista Tötges violerà la privacy di Katharina, manipolerà le informazioni  per ottenere la prima pagina del giornale per cui scrive, spedendo nell’oblio la giovane. Una storia struggente ispirata all’omonimo romanzo, vincitore del Nobel per la letteratura nel 1974, di Heinrich Böll. Katharina donna metodica e di principi, costretta a subire un’evoluzione. Una trasformazione dettata da un’ironia isterica e da una realtà a tratti surreale che sorprende il pubblico del TAU. Platea con il fiato sospeso fino alla fine per la risoluzione di questo enigmatico “giallo”.

Il teatro contemporane…amente

Singolare è il modo in cui vengono intersecati gli avvenimenti. In una scenografia studiata, aperta alla contemporaneità di più di una scena rappresentata, dialoghi apparentemente slegati si fondono. Da sottolineare l’accuratezza non solo nella ricerca del punto nevralgico in cui legare più scene sul palco ma, soprattutto, nel rappresentare in modo paritario dialogo diretto e indiretto negli stessi personaggi. Cifra stilistica altissima che raccorda non solo i dialoghi, ma tutto il ventaglio dei temi che fuoriesce dalle vicende. Omicidio politico, potere dei media, manipolazione di informazioni, impotenza di fronte alle forze dell’ordine, sono tutti temi che danno un peso culturale forte allo spettacolo.

Radonicich sommersa dagli applausi

L’adattamento di Letizia Russo diventa di fine fattura sotto la regia di Però. Tutta la “Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia” merita ogni lungo applauso ricevuto nella serata di ieri. Ad onor del vero va sottolineata la grande prova di Elena Radonicich nei panni di Katharina. La famosa attrice di fiction di rilievo nazionale, emoziona il TAU e detta, come un cocchiere, l’intreccio della storia per tutto lo spettacolo.

Un inizio di stagione importante e di buon auspicio per il TAU,  che stasera ospiterà l’ultima replica de “L’onore perduto di Katharina Blum”.

Scarda – Cardamone al Mood, una “Non Relazione” ad “Amsterdam”

 

RENDE (CS)- Successo di particolare rilevanza quello riscosso venerdì 8 dal connubio ScardaSantino Cardamone al Mood Social Club.

Volo diretto Petilia Policastro – Amsterdam

Quando vieni da realtà piccole come i paesi dell’entroterra calabrese, non è mai facile ritagliarti il tuo spazio nella “musica che conta”. Santino Cardamone, originario di Petilia Policastro, questo lo sa e venerdì ha dato prova di quanto può dare alla musica italiana. Noto ai più per la sua partecipazione nel 2015 a XFactor, Cardamone diverte e coinvolge il pubblico del Mood. Irriverente la sua “Amsterdam”, quasi un inno sporcato dal popolo. Canta “Sasha Grey”, ultimo singolo pubblicato,  canzone dal testo molto spinto ma dal ritornello travolgente. Il calabrese fa un’apertura di serata canonica, riscaldando la folla in attesa di Scarda. Va evidenziata anche la bravura dei sangiovannesi Antonio Veltri, al basso, e Giovanni Ferrarelli, alla batteria.Santino Cardamone

Non sarà un cantautore classico ma dà grande prova di innovazione e di una visione ibrida tra la forza calabrese, i testi non convenzionali e la voce di un outsider che può farcela. Ciliegina sulla torta la cover di “Don Raffaè” di De Andrè.

 

 Il “Tormentone” Scarda

Scarda nasce a Napoli ma vive a Vibo Valentia. Pubblica per MK Records il suo primo lavoro artistico “Piedi sul Cruscotto” nel 2014. Ricordato anche per la sua nomination ai David di Donatello 2014 come miglior canzone originale nel film “Smetto quando Voglio”. Scarda pubblica il suo ultimo album, “Tormentone”, nel 2018 sotto “Bianca Dischi”. Proprio con il “Tormentone Tour” arriva nella città rendese. Apre con “Bianca”, prende il pubblico per mano in un itinerario del sentimento e della quotidianità. Accompagnano il vibonese d’adozione Nicola Russu alla tastiera, Francesco De Palma al basso e il giovane Emanuele Fragolini alla batteria.Scarda Momento topico quando duetta, a sorpresa, con Cardamone in uno dei successi più iconici del cantautorato italiano: “Canzone dell’amore perduto” dell’indimenticabile Faber. Scarda sa comunicare immagini di forte immediatezza ma al contempo fa breccia nell’io dell’ascoltatore come una freccia silenziosa. Il graffio vocale è estremo ma il messaggio è quasi un morbido panneggio resistente al tatto e all’udito. Porta il mare a Rende con il suo ultimo singolo “Tropea”, brano che vanta oltre 150 mila ascolti su Spotify. Salsedine e granelli di sabbia nelle note percepite dal pubblico del Mood. Conclude con “Sorriso” e “Tramonto”, proprio come una piacevole giornata estiva.

 

Serata condita dal dj set di Fabio Nirta e coordinata in toto dai ragazzi di BE Alternative Eventi, ormai specialisti nello scovare le sonorità nuove del momento.

Claver Gold al Mood, l’ululato del “Lupo di Hokkaido” che risveglia il pubblico

Rende (CS) – Grande performance quella di Claver Gold, venerdì sera, per il primo live della stagione musicale del Mood Social Club. Underground, innovazione e al contempo old school sono stati i punti cardine della serata organizzata da BE Alternative Eventi.

Il rap di verità

L’opening della serata è affidato al dj set di Kerò, storico dj dell’interland cosentino, mai banale e non conforme alle sonorità abitué dell’ultimo periodo. A motori riscaldati prende il microfono TMHH, spalla di Claver Gold per tutto il concerto e nuova leva davvero interessante dal punto di vista artistico. Un rap riflessivo e con molta attenzione verso i testi. Nel 2014, esordisce con l’album “Roor Roulette” al pubblico hip-hop e continua la sua scalata artistica, nel 2018, con “Errare Umano”. In entrambi i lavori è presente come featuring Claver Gold. Quest’ultimo dà una botta d’asfalto al pubblico del Mood. Un’idea di rap puro: microfono, beat e rime che poco ha a che fare con il mondo dei denti d’oro e dell’autotune. Nessun elemento che faccia pensare o presagire altro se non alla musica. Ibrida i successi dei suoi album dando molto spazio alla sua ultima opera “Lupo di Hokkaido” senza dimenticare “Requiem” e altri successi di rilevante importanza.Il giusto spazio e il giusto tempo per ogni pezzo crea un’atmosfera alle volte romantica alle volte critica e graffiante. Un rap di pensiero, di ideale che viaggia sui beat di Mr. Gaz e si conclude con un pezzo leggendario del rap mondiale.

Il lupo come scelta di non essere

E’ verosimile che, come uomo prima che come artista, Claver Gold abbia fatto una scelta. Per restare in ambito animale, preliminarmente, più che un lupo solitario, ricorda molto un salmone che risale la corrente e sguiscia dalle mani dell’orso. Quanto detto però si ferma alla metafora della scelta astratta. In realtà Claver Gold è un vero e proprio predatore affamato di liriche e con una maniacale minuziosità nella stesura dei suoi testi.Le rivoluzioni partono dal basso, è vero, ma quella del rapper marchigiano più che rivoluzione musicale è una scelta di non essere, come i lupi alpha, leader di un branco.Sarebbe stato semplice conformarsi e fare una musica passeggera. Il live di Claver Gold è verità, purezza. Un pugno nello stomaco che, empaticamente, dà una lezione a noi fruitori della musica. La verità, soprattutto musicale, paga sempre. A maggior ragione se sei un “Lupo di Hokkaido” e vieni in Sila.

Grande encomio va mosso a BE Alternative Eventi che, come sempre, si è distinta nel panorama musicale locale portando una ventata di novità.

Claver Gold al Mood, il Lupo di Hokkaido arriva in Sila

Rende (CS)- Riparte la stagione del Mood Social Club, promossa da BE Alternative Eventi, con il solito timbro  innovativo. Ad esibirsi sul palco, stasera, sarà il rapper Claver Gold.

Dalla Strada ai palchi

Classe ’86, non un novellino ma uno che con le rime ci lavora ormai da anni, Claver Gold è uno di quei rapper che, prima della musica, incontra il writing. Dai muri di Ascoli Piceno alle battle freestyle, il rapper  si fa spazio nella scena pubblicando album come “Mr. Nessuno” e “Melograno”. La sua scalata artistica più rilevante dal punto di vista del pubblico avviene, in maniera preponderante, con “Requiem” nel 2017. Album eclettico nel quale sono presenti tracce di assoluta bellezza artistica e di importante lustro per la scena hip-hop italiana. Da ricordare, all’interno dell’album, featuring di spessore come Egreen, Rancore, Murubutu e Ghemon. “Il meglio di me”, “Quando sei con lui” o “Balla coi lupi” sono pezzi di pregevole scrittura che segnano un forte limes positivo nella musica hip-hop. Ciò avviene soprattutto per l’avvento di sonorità molto più ricche di beat e meno di contenuti di cui è costellato quell’anno. Una visione di “Libertà” (per citare un altro pezzo) quella di Claver Gold. Il tour di “Requiem” registra diversi sold out per tutto il Bel Paese, a riconferma che il pubblico fosse già pronto all’underground prepotentemente poetico.

Il Lupo di Hokkaido o della Sila?

Quando si parla di lupi, nella zona Bruzia, il parallelismo è naturale. Non sarà il predatore silano ma, “Lupo di Hokkaido”, graffia e morde le orecchie provocando un dolce dolore dell’anima. Sonorità orientali per l’ultimo lavoro del rapper marchigiano, il quale, si trova in netto contrasto, per genere, con l’onda musicale del momento. Una scelta di coraggio che, finora, ha sempre premiato Claver Gold con un riscontro molto positivo.  “Calicanto”, “Ikigai”, “La tana del Lupo” e molte altre canzoni porteranno alto lo stendardo del rapper ed infuocheranno il pubblico del Mood pronto a cantare a perdifiato.

Be Alternative Eventi propone ancora una volta la novità artistica senza mai conformarsi in maniera piatta all’offerta già presente. Le porte del Mood apriranno alle 22, l’opening sarà affidato a Tmhh mentre il Pre& After all’ormai storico  Dj Kerò.

Cosenza Beer Fest, allo start l’XI edizione

COSENZA- Al via l’undicesima edizione del Cosenza Beer Fest evento ormai consolidato nel panorama della provincia bruzia.

BE ALTERNATIVE EVENTI e MK Eventi si pongono nuovamente al centro di un rinnovamento culturale in collaborazione con il Centro per la Salvaguardia del Centro Storico.

3,4 e 5 ottobre la Villa Vecchia di Cosenza sarà la cornice storica dell’evento ormai di rito d’inizio ottobre.

Una tre giorni piena di musica con artisti noti nel panorama calabrese e non solo. Giovedì romperà il ghiaccio Mama Marjas. Donna energica, pugliese, che vanta collaborazioni nel mondo reaggae e hip hop di tutto rispetto. Clementino, Ensi, 99 Posse e addirittura il fresco di pubblicazione Night Skynny. Vincitrice del premio Le strade di San Nicola come miglior artista pugliese, Mama Marjas sarà accompagnata dal producer Don Ciccio. L’open act sarà affidato agli Stop and Sound.Il Dj Set sarà del gruppo già noto al Cosenza Beer Fest, Mujina Crew. Il 4 toccherà ad Antonio Sorgentone and His Band. Vincitori di Italia’s Got Talent e Britain’s Got Talent 2019, il quartetto sarà introdotto dai The Horny Brothers. Questa volta toccherà a Fabio Nirta, uno dei producer e dj più incisivi nel territorio calabrese e nazionale, chiudere con il dj set di rito. Aperti da I Moti Rivoluzionari, i Villazuk saranno i chiudi-fila dell’undicesima edizione del Cosenza Beer Fest giorno 5. Successi come “Fiorecrì” e “Nun t’affissà” sono stati, per gli appassionati del genere e non, perni centrali di una generazione musicale attenta alle sonorità calabresi (per l’esattezza presilane). Kerò metterà la firma sull’ultimo dj set dell’evento.

Cosenza Beer Fest

Musica, fiumi di birra e divertimento. Il Cosenza Beer Fest non sarà soltanto un evento di nicchia ma coinvolgerà tutto il territorio limitrofo. Servizio navetta attivo, su prenotazione, 24 ore prima, per Rende e per l’UniCal. Il motto sarà sempre “divertirsi ma responsabilmente”.

 

Ritorno al futuro, la magia degli Hooverphonic al Castello Svevo

COSENZA – Castello Svevo inebriato dagli Hooverphonic, ieri sera, in occasione del BE Alternative Festival.

Per la seconda serata del festival, che ha già visto ospiti Rancore e Nitro, BE Alternative Eventi ha portato sul palco cosentino una delle più importanti band europee dell’ultimo ventennio. Hooverphonic

“Mad about…Hooverphonic”

“Comfortably food”, questa è la metafora che ha utilizzato Alex Callier (leader della band) ieri, in conferenza stampa, per indicare l’obiettivo musicale degli Hooverphonic. “Non abbiamo bisogno di un’osteria francescana, bensì di una buona e normale osteria” afferma Alex, sottolineando che “[…] sta tutto nell’evolversi in qualcosa di nuovo rimanendo fedeli a sé stessi”. Personaggio eclettico, per utilizzare un attributo a lui caro, Alex anche durante il concerto non risparmia le metafore culinarie e i rimandi alle eccellenze del territorio calabrese. Concerto che ha unito le nuove sonorità portate dalla voce di Luka Cruysberghs, con gli evergreen come “Mad about you”, “Amalfi” o “Anger Never Dies”. Proprio su “Anger Never Dies”  Alex ha espresso un curioso parallelismo con Cenerentola. “Era stata scritta prima di incontrare la futura cantante della band e non aveva mai funzionato con nessuna delle precedenti. Nel 2009, con l’arrivo di Noémi Wolfs, è stata un successo. A volte le canzoni sono scritte per delle persone in particolare o per delle cantanti nello specifico […] come la scarpa di Cenerentola che calza solo al suo piede”.

Il prodigio Luka Cruysberghs

A questo proposito, sia Alex che Raymond, non nascondono l’entusiasmo provato per l’ingresso di Luka nella band. “Nel caso di Romantic– spiegano i due- “[…] avevamo il suono nella testa su come dovesse  essere realizzata. Quando l’ha cantata per la prima volta Luka […] ha espresso ciò che era nella nostra mente”. HooverphonicLa vincitrice di “The Voice 2017”, non solo ha dato prova sul palco di una maturità artistica già avanzata nonostante i soli diciotto anni, ma con molta umiltà ha manifestato la volontà di crescere ancora artisticamente. “Da queste esperienze-riferendosi a The Voice- impari facendo molta pratica”. Alex, riferendosi all’esperienza della giovane cantante, ha lasciato intendere un grande riferimento all’allenamento e alla dedizione verso questo.  “A The Voice […] è come uno sprint mentre, quando viaggi con una band come gli Hooverphonic, devi cantare per un’ora e quarantacinque minuti. […] Diventi un musicista di talento facendo molta pratica”.

Un concerto non privo di sorprese. Al di là della grande capacità degli Hooverphonic nell’incantare la platea presente nel Castello, va evidenziata la potente voce di Pieter Peirsman. Bassista e seconda voce della band, ha accompagnato magistralmente Luka nella realizzazione live dell’ultimo album, “Looking for Stars”. Da non dimenticare anche la performance dei Kinte, gruppo neo soul cosentino che ha aperto il  concerto. Contemporanei e dotati di buona duttilità musicale.

Una serata da ricordare, accompagnata dal warm up di Fabio Nirta e dalla splendida cornice del Castello Svevo.

(Foto di Andreina Morrone)

Hooverphonic ospiti del BE Alternative Festival il 25 luglio

Rende (CS)- Dalle fiandre nel territorio bruzio, gli Hooverphonic saranno ospiti della seconda serata del BE Alternative Festival al Castello Svevo di Cosenza il prossimo 25 luglio.

Radio Monte Carlo è il media-partner del magnifico tour estivo degli Hooverphonic e, grazie a BE Alternative Eventi, Cosenza sarà la terz’ultima data italiana della band belga.

Cosenza in cerca di stelle

Il BE Alternative Festival apre le porte nazionali ad una delle band centro-europee più influenti degli ultimi 20 anni. Dopo un periodo di silenzio artistico, gli Hooverphonic tornano sulle scene con il nuovo album “Looking for stars”. 8 dischi d’oro, 5 dischi di platino e successi intramontabili come “Mad about you” (colonna sonora della Coppa UEFA 2000), “Anger Never Dies”, ”The night before”, fanno del gruppo belga una solida realtà musicale nel panorama europeo. La grande novità sarà la cantante della band, Luka Cruysberghs. HooverphonicQuest’ultima diventa la voce della band già nell’aprile 2018, dopo la vittoria della versione belga fiamminga di “The Voice”, con la squadra capitanata da Alex Callier (leader e fondatore degli Hooverphonic). “Looking for stars” è un disco che, per sonorità, ricorda ancora le VHS e gli scaldamuscoli ma, ovviamente, è un’opera del tutto innovativa. Parla della nuova società, di paradossi, di amore in un’accezione che si sveste di canoni sociali. Un viaggio sonoro attraverso il connubio esperienza-novità. Non c’è dubbio, gli Hooverphonic, daranno spettacolo ancora una volta con la grinta e la rabbia, che non muore mai, di sempre.

Per motivi personali e non imputabili all’organizzazione sarà purtroppo assente Giorgieness,  il progetto alt rock/pop della cantautrice Giorgia D’Eraclea. Ad aprire il live sarà la band cosentina neo soul Kinte. Alla consolle, per il warm up, ci sarà l’ormai affermato dj e producer Fabio Nirta. Un asse musicale che spacca in due l’Europa per un mix sonoro unico.

I concerti della seconda giornata avranno inizio alle ore 21.30. Sarà possibile accedere all’area dell’evento a partire dalle ore 20.30.

I biglietti sono ancora disponibili presso i punti prevendita attivi a Cosenza e Rende ed online su Inprimafila.net. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito www.blteventi.it e sulla pagina Facebook di Be Alternative Eventi. Durante le serate della manifestazione sarà attivo il servizio navetta pubblico con partenze da Piazza Prefettura.

 

 

Cuori a mille per Calcutta a Cosenza

Rende (CS)- Cosenza in un’atmosfera mozzafiato per il concerto di Calcutta, ospite della XXI edizione del Festival delle Invasioni.

Mazinga Eventi, MK Live e BE Alternative Eventi hanno regalato alla comunità cosentina un evento unico, nel quale a parlare è stata la musica di uno dei massimi cantautori indie-pop del nostro tempo.

“Una notte soltanto per viaggiare”

Piazza gremita di voci unite all’unisono per intonare le note di “Evergreen” e “Mainstream”. Calcutta esordisce con “Briciole”, pezzo dalla grande profondità e malinconia sentimentale contornato da metafore vicinissime al pubblico. Continua la sua scaletta con “Orgasmo”, “Kiwi” e “Cane” prima di arrivare a uno dei momenti clou della serata. Tira fuori dal cilindro una cover di “Si tu no vuelves” di Miguel Bosè.Calcutta Continua, nel visibilio generale, con “Gaetano”, “Del Verde”, “Nuda Nudissima” e altri pezzi di rilevanza importantissima nel panorama indie e non. Arricchisce la sua scaletta estiva con le sue due ultime uscite, “Due Punti” e “Sorriso (Milano Dateo)”.  Chiude con il canonico ultimo pezzo, “Albero”. Successo chiaro quello di Calcutta, manifestato dalla grande partecipazione del pubblico in piazza e dall’emozione creata nei volti.

Il Vintage Moderno

Concerto degno di nota che viene arricchito dalle bellissime scenografie digitali. Dodò dell’Albero Azzurro con il violino, antenne Rai, richiami al VHS, video dell’artista stesso e richiami nonsense tipici di Edro sono le esilaranti immagini proiettate sul palco. Un “Mainstream” diventato “Evergreen” per sonorità e approccio alla musica da parte dell’artista. Calcutta si esibisce sul palco adiacente al Teatro Rendano con la mano destra ingessata, quest’ultima impreziosita da inserti luminosi e paillettes. CalcuttaIndossa la maglia del Boca Junior che, per i più nostalgici, ricorda quell’eleganza calcistica di Riquélme, Maradona o Veròn. La stessa eleganza che non ti aspetteresti mai a primo impatto da Calcutta. Un sentimento vintage che riprende modelli musicali molto più alti. Il latinense, ormai, rappresenta l’inizio di un’inversione artistica di spinta culturale totalmente nuova e indipendente e una conferma nel panorama musicale italiano.

Ottima performance anche per il giovane cantautore, classe ’95, Giuseppe Bartolini. Apre e chiude la serata il solito e inimitabile dj set di Fabio Nirta.

 

Calcutta ospite della XXI edizione del Festival delle Invasioni di Cosenza

Rende (CS)- Il prossimo 20 luglio nella suggestiva Piazza XV marzo nel centro storico di Cosenza, in occasione del Festival delle Invasioni,  si esibirà uno dei pezzi da novanta dell’indie-pop italiano: Calcutta.

Forte di un tour di successo nelle più grandi città italiane, Calcutta approda a Cosenza grazie alla collaborazione tra Mazinga Eventi, Mk Live e Be Alternative Eventi.

Il Mainstream di Calcutta

Il cantautorato indie è uno dei nuovi generi che sta imperversando, in questo momento musicale,  nelle cuffie degli ascoltatori italiani. Proprio per riservare il meritato spazio a questo genere ,in occasione della ventunesima edizione del Festival delle Invasioni, la scelta è ricaduta su uno dei massimi esponenti dell’indie italiano. Calcutta vanta tre album, due dei quali già disco d’oro. Nel 2015 “Mainstream” si pone al centro non di un nuovo genere, bensì di un nuovo movimento musicale. Un nuovo modo di fare musica che vede l’album del cantautore di Latina come perno centrale di questo sentimento di “Indipendenza musicale”. Nel 2016 arriva la consacrazione con il singolo “Oroscopo”, certificato “Oro”. Subiranno la stessa buona sorte “Cosa mi manchi a fare”, “Gaetano” e “Frosinone”.

Un disco e un tour Evergreen

Tra 2017 e 2018 vengono pubblicati “Orgasmo”, “Paracetamolo” e “Pesto”, canzoni dalla grande innovazioni testuale e anticipatori dell’ultimo album “Evergreen”.calcutta E’ proprio con “Evergreen” che Calcutta unisce musicalmente tutta la penisola italiana. La realtà pop è completamente stravolta. Calcutta è di nuovo il motore silenzioso di una musica ormai non più “di nicchia” e, purtroppo o per fortuna, non più “indie”. Dopo il successo dell’album pubblica il suo ultimo pezzo “Sorriso (Milano Dateo)”, il quale, si conferma ancora una volta come nuova concezione romantico-malinconica della musica italiana.  Calcutta attraversa tutta l’Italia con il suo “Evergreen- è un tour di Calcutta”  e, finalmente, anche il popolo cosentino potrà godere della voce non convenzionale di “Edro” (appellativo dato dai fan). Sarà compito di Giuseppe Bartolini, cantautore italiano classe ’95, aprire la serata del 20 luglio. Il warm up sarà affidato, invece, al dj e producer Fabio Nirta.

Il concerto di Calcutta avrà inizio alle ore 21.30. I biglietti sono ancora disponibili online su TicketOne e Inprimafila e nei punti prevendita fisici. Maggiori informazioni sono presenti sul sito www.blteventi.it.