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[#SpecialeStradeDelPaesaggio] Intervista al disegnatore Daniele Bigliardo

In occasione de “Le Strade del Paesaggio” abbiamo avuto il piacere di incontrare Daniele Bigliardo.

Disegnatore di fumetti e scenografo, ci ha raccontato tantissimi aneddoti sulla sua carriera nel mondo dell’arte e del disegno. Dopo l’esordio nel teatro, al fianco di mostri sacri come Mario Martone ed Eduardo De Filippo, è approdato nella squadra della Sergio Bonelli Editore per i disegni delle storie di Dylan Dog. Da scenografo a “raccontatore per immagini”, Daniele Bigliardo è questo e molto altro.

Buona visione!

Intervista a cura di Miriam My Caruso

Riprese e Montaggio a cura di Daniele Mr. Ink Ferullo

Recensione Joker: una risata soffocata

Tra i film più attesi dell’anno, il Joker di Todd Phillips e Joaquin Phoenix è arrivato nelle sale.

Negli anni ho visto susseguirsi sullo schermo molteplici versioni di Joker, l’uomo con il viso dipinto di bianco acerrimo nemico di Batman. Tutte avevano in comune una malvagità innata ed estrema, giustificata dal cliché più comune nella storia del cinema: ”È folle”.

OLTRE LA FOLLIA CRIMINALE

Da Nicholson a Leto passando per Ledger e un’altra decina delle serie e lungometraggi animati, tutte le versioni avevano in comune quella follia criminale netta che appiattiva e classificava il personaggio come “cattivo” canonico, come nemesi dell’eroe, che non può esistere senza la sua controparte eroistica. Il Joker di Todd Phillips interpretato da Joaquin Phoenix (Her, Il Gladiatore) prende una strada completamente differente. Non racconta il criminale, racconta di come un uomo buono e ingenuo sia stato massacrato dalla vita e dalla società e costretto a diventare il simbolo involontario della classe disadattata e povera della città.

 

La città allora avrebbe potuto chiamarsi chiamarsi Gotham, New York, Milano o Tokyo. Non avrebbe fatto alcuna differenza così come la presenza del granitico Thomas Wayne. Un altro cognome non avrebbe intaccato l’evoluzione del personaggio. Questo perché, il film di Phillips, non è una storia su Batman, non è un cinecomic canonico con buoni e cattivi. Joker è una pellicola crudele che racconta il disagio di avere un disturbo psicologico, di un uomo buono che combatte da solo contro una società capitalistica dove perfino le emozioni sono riservate a coloro che riescono a riscattarle con violenza o denaro.

JOAQUIN PHOENIX E IL PESO DI UN’ICONA

Arthur Fleck si fa quindi luce in questa società oppressiva. Cerca nel suo piccolo di essere quell’uno che fa la differenza utilizzando come mantra le parole della madre Penny, interpretata da Frances Conroy (American Horror Story, The Aviator): “Sono nato per portare felicità e allegria a tutti”. Questa poderosa presa di posizione iniziale viene, però, cesellata con una violenza e potenza uguali e contrarie che lo costringono alla discesa in un oblio nichilista dove ogni speranza viene spazzata via, soprattutto quelle che vengono riscattate con sudore e dolore durante il film stesso.

Con tocchi delicati, si susseguono nelle scene le metafore e le citazioni che Todd inserisce senza renderle palesi, senza far distogliere mai la telecamera dal suo protagonista che splende di bravura. Joaquin è indiscutibile, carica sulle spalle il peso dei suoi predecessori e di un personaggio tutt’altro che semplice e lo canalizza in un corpo scenico ed espressivo che rappresenta in tutto e per tutto non solo il personaggio, ma anche ciò che sta subendo dalla società, e perfino la società stessa. Sulla carta e sullo schermo Joaquin Phoenix merita a pieno titolo il prossimo Oscar come miglior attore protagonista.

ISTANTANEE DI UN’ANIMA FERITA

Il film non perde in qualità neppure sul lato tecnico. Todd Phillips fa un salto di qualità rispetto ai suoi precedenti film comici e si lancia a capofitto in questa nuova avventura drammatica portando con sé anni di esperienza. Le riprese dei dettagli, gli zoom a seguire, i campi lunghi e i piani sequenza sono studiati in ogni tratto e la fotografia è sempre impeccabile. Le luci mettono in evidenza il lato peggiore della società. Illuminano od oscurano Arthur a seconda della scena e cambiano i mood dell’ambiente seguendo le vicende, da un sole luminoso a tinte calde iniziali fino alle luci al tungsteno sfarfallanti dei momenti più oscuri.

FAR LUCE SULLE OMBRE

Avrei voluto trovare delle pecche in questa pellicola, una base su cui poter esporre realisticamente una critica negativa ma, per la prima volta da quando i cinecomic sono ascesi all’Olimpo cinematografico, mi trovo in seria difficoltà nel farlo.

Questo film è delirante, divertente, commovente, socialmente e politicamente impegnato e mai una volta volgare o trash. Todd è riuscito in qualcosa in cui per anni nessun altro regista di cinecomic è riuscito:

RAPPRESENTARE UN PERSONAGGIO CONTROVERSO COME JOKER NON ATTRAVERSO LA VIOLENZA MA ATTRAVERSO LA SPERANZA.

Daniele Ferullo

[#SpecialeStradeDelPaesaggio] Intervista al fumettista Sio

A “Le Strade del Paesaggio” abbiamo incontrato il simpaticissimo Sio, papà dell’Uomo Scottecs.

Abbiamo fatto una piccola e divertente chiacchierata con il fumettista e youtuber. Simone Albrigi, questo il suo nome, ci ha raccontato qualcosa sui suoi personaggi no sense, sui Bòkemorp e sui progetti futuri. Ecco chi è l’autore di Scottecs Comics, dall’amore per Topolino fino alle collaborazioni importanti con Giorgio Vanni e gli Elio e Le Storie Tese.

Buona visione!

Intervista a cura di Miriam My Caruso

Riprese e Montaggio a cura di Daniele Mr. Ink Ferullo

 

[#SpecialeStradeDelPaesaggio] Intervista all’illustratore Luca Ralli

Al festival “Le Strade del Paesaggio” abbiamo incontrato l’illustratore Luca Ralli.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Luca Ralli. L’illustratore e animatore ci ha racontato dei suoi esordi, dell’amore per il fumetto e dei suoi progetti futuri. Come autore di diversi booktrailer e illustrazioni per l’editoria, Ralli conosce bene il mondo del disegno e ha lasciato qualche consiglio per tutti i giovani illustratori che si avvicinano a questo universo.

Buona visione!

Intervista a cura di Miriam My Caruso

Riprese e Montaggio a cura di Daniele Mr. Ink Ferullo

[#SpecialeStradeDelPaesaggio] Intervista allo sceneggiatore Giuseppe De Nardo

In occasione de “Le Strade del Paesaggio” abbiamo avuto il piacere di conoscere lo sceneggiatore partenopeo Giuseppe De Nardo.

Dall’esordio come disegnatore fino all’approdo alla Sergio Bonelli Editore in veste di sceneggiatore delle storie con protagonista l’Indagatore dell’incubo: chi è Giuseppe De Nardo? Lo abbiamo incontrato a “Le Strade del Paesaggio” e ci ha raccontato qualcosa della sua lunga carriera e della sua passione per l’arte. Infine, ha lasciato un piccolo consiglio spassionato per chi desidera approcciarsi al mondo della sceneggiatura.

Buona visione!

Intervista a cura di Miriam My Caruso

Riprese e Montaggio a cura di Daniele Mr. Ink Ferullo

[#SpecialeStradeDelPaesaggio] Intervista a RichardHTT

Durante il festival “Le Strade del Paesaggio” abbiamo avuto il piacere di incontrare l’eclettico e divertente RichardHTT.

Richard ci ha raccontato delle sue esperienze nel mondo dell’arte e di Youtube, della sua passione per i manga e di come questa ha stimolato la sua creatività in modi sempre più fantasiosi. Dopo i corti animati, le illustrazioni e il libro “Quel kiwi ti sta fissando”, quali sono i progetti futuri di Richard? Durante la nostra intervista ci ha svelato una piccola chicca.

Inoltre, conoscendo la smisurata fantasia creativa di RichardHTT, lo abbiamo sfidato in una challenge “aromatica”: basteranno un bastoncino in legno e del caffè per creare arte? Scopritelo in questo video, buona visione!

Intervista a cura di Daniele Icelo Pezzolla

Riprese e Montaggio a cura di Daniele Mr. Ink Ferullo

Once Upon a Time in Hollywood: la recensione dell’ultimo film di Tarantino

L’ultima fatica di Quentin Tarantino non si può certo definire una fatica.

Siamo abbastanza certi che il regista di Knoxville si sia divertito non poco nel girare questo film, che è un vero e proprio atto d’amore nei confronti del cinema e dei nomi che sono stati fondamentali nella sua formazione da regista.
Once Upon a Time in Hollywood può, a prima vista, sembrare un film poco tarantiniano, ed in effetti alcuni suoi tratti distintivi risultano diluiti o smorzati, come quei dialoghi incredibili a cui ci ha abituato. In realtà durante la visione ci si rende conto che lo stile di Tarantino è visibile in ogni inquadratura e in ogni sguardo degli attori.

LA TRAMA

Alla fine degli anni ‘50 Rick Dalton (Leonardo Di Caprio), protagonista della famosa serie tv Bounty Law, decide di provare la via del cinema. Purtroppo la sua carriera non riesce a decollare a causa dell’avvento della Nuova Hollywood, restando così impantanato in ruoli da cattivo in televisione. A fargli compagnia c’è Cliff Booth (Brad Pitt), suo amico e controfigura nelle scene pericolose. Booth è stato bandito dai set a causa di una rissa con Bruce Lee, oltre ad essere stato accusato dell’omicidio della moglie.

IL COMMENTO

Once Upon a Time in Hollywood si ricollega al famoso fatto di cronaca dell’eccidio di Cielo Drive ad opera di Charles Manson, in cui persero la vita l’attrice Sharon Tate (nel film interpretata da Margot Robbie) e quattro suoi amici. Tarantino, all’interno del suo mondo di finzione, ci offre una personale reinterpretazione della vicenda, che trova il suo culmine nelle fasi finali del film, un po’ come fece con Bastardi senza gloria. Un finale che lascia un segno di malinconia, ma che fa sorridere con il cuore. Il cinema riesce a darci speranza, ed è questo che si respira alla fine della visione della pellicola. Attraverso un Di Caprio formidabile, un Brad Pitt raramente così in forma, una Margot Robbie bellissima (e somigliantissima a Sharon Tate) e dei colossi come Al Pacino e Bruce Dern, non ci viene raccontata una storia, ci viene fatta vivere nei loro sguardi, ci viene detto che il cinema è più vivo che mai.

once upon a time in hollywood

Non è semplice apprezzare a pieno questo film, bisogna accogliere quel brivido che solo l’arte genuina di un autore come Tarantino può trasmettere, un cinema con cui racconta se stesso senza voler accontentare nessuno. Dalla pellicola traspare la sua formazione cinematografica, quella con cui il regista è cresciuto ed ha sviluppato la sua sensibilità artistica, una Hollywood vista attraverso gli occhi di un ragazzo che ha vissuto quel periodo storico da spettatore. Questa è la Hollywood che Tarantino sognava, vista attraverso la sua personale favola cinematografica. 

once upon a time in hollywood

Le citazioni si sprecano, sia a livello narrativo che puramente visivo, come alcune scelte di montaggio tipiche degli anni ‘60, oppure il citare nomi come Antonio Margheriti e Sergio Corbucci.

Un altro dei punti di forza del cinema di Tarantino è la sua capacità di confezionare tante scene memorabili, nonostante il ritmo non decolli mai, se non appunto nel finale. Anche in questo caso ci sono almeno 4 o 5 scene che si piantano in testa di prepotenza. Insomma, stiamo parlando di una pellicola veramente straordinaria, uno di quei film che verranno ricordati nel tempo, come tanti del buon Quentin.

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COMPARTO TECNICO

Sul lato registico abbiamo la solita magnificenza a cui Tarantino ci ha abituati. Una serie di piani sequenza strepitosi, il suo solito indugiare sui dettagli degli oggetti mentre i dialoghi proseguono, una fotografia abbagliante, la sua straordinaria direzione degli attori, che vengono lasciati liberi di bucare lo schermo, le sue inquadrature dei piedi (citando Jules di Pulp Fiction: “Io sono un maestro di piedi inquadrati”), le musiche fantastiche e sopra le righe.

IN CONCLUSIONE

Once Upon a Time in Hollywood è uno dei film migliori di Tarantino, una di quelle pellicole che trasmettono amore per la settima arte e ci ricordano che anche noi dovremmo amare questo tipo di cinema, un cinema che non si nasconde dietro alla retorica o all’azione gratuita.

Un cinema che disseta e rigenera come una sorgente nel deserto. Un cinema migliore. Grazie Quentin.

Antonio Vaccaro

Emmy Awards 2019, tutti i vincitori dei premi della tv. Delusione GoT

Notte di stelle a Los Angeles dove al Microsoft Theater si è svolta la cerimonia di assegnazione degli Emmy Awards, i premi più prestigiosi della televisione americana.

Un’edizione numero 71 ricca di sorprese e di assegnazioni molto eterogenee questa notte al teatro losangelino. Grande curiosità alla vigilia per Game of Thrones, reduce da un’ultima stagione a tratti disastrosa che, a fronte delle 32 nomination, ha portato a casa solo 2 premi, seppur molto ambiti. Si tratta di quello per la Miglior Serie Drama e per il Miglior Attore Non Protagonista a Peter Dinklage, riconoscimento ottenuto per la quarta volta. Giusti i riconoscimenti per la miniserie Chernobyl e per le serie comedy Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisel. Quanto alle emittenti, in questa edizione degli Emmy Awards a imporsi è stata soprattutto HBO che su 137 candidature ha acciuffato 34 premi, seguita da due piattaforme streaming. Netflix e Prime Video hanno, infatti, portato a casa rispettivamente 27 e 15 statuette.

Ma vediamo nel dettaglio tutte le categorie principali e i vincitori.

MIGLIOR SERIE DRAMMATICA

Better Call Saul
Bodyguard
Game of Thrones
KillingEve
Ozark 
Pose
Succession 
This Is Us

MIGLIOR SERIE COMEDY

Barry
Fleabag
The Good Place
The Marvelous Mrs Maisel
Russian Doll
Schitt’s Creek
Veep

MIGLIOR MINISERIE

Chernobyl 
Escape at Dannemora
Fosse/Verdon
Sharp Objects
When They See Us

MIGLIOR FILM TV

Black Mirror: Bandersnatch
Brexit
Deadwood: Il film
King Lear
My Dinner with Hervé

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA

Jason Bateman, Ozark
Sterling K Brown, This Is Us
Kit Harington, Game of Thrones
Bob Odenkirk, Better Call Saul
Billy Porter, Pose
Milo Ventimiglia, This Is Us

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA

Emilia Clarke, Game of Thrones
Jodie Comer, Killing Eve
Viola Davis, Le regole del delitto perfetto
Laura Linney, Ozark
Mandy Moore, This Is Us
Sandra Oh, Killing Eve
Robin Wright, House of Cards

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY

Anthony Anderson, Black-ish
Don Cheadle, Black Monday
Ted Danson, The Good Place
Michael Douglas, The Kominsky Method
Bill Hader, Barry
Eugene Levy, Schitt’s Creek

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY

Christina Applegate, Dead to Me
Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel
Julia Louis-Dreyfus, Veep
Natasha Lyonne, Russian Doll
Catherine O’Hara, Schitt’s Creek
Phoebe Waller-Bridge, Fleabag

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV

Mahershala Ali, True Detective
Benicio Del Toro, Escape at Dannemora
Hugh Grant, A Very English Scandal
Jared Harris, Chernobyl
Jharrel Jerome, When They See Us
Sam Rockwell, Fosse/Verdon

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV

Amy Adams, Sharp Objects
Patricia Arquette, Escape at Dannemora
Aunjanue Ellis, When They See Us
Joey King, The Act
Niecy Nash, When They See Us
Michelle Williams, Fosse/Verdon

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA

Jonathan Banks, Better Call Saul
Giancarlo Esposito, Better Call Saul
Alfie Allen, Game of Thrones
Nikolaj Coster-Waldau, Game of Thrones
Peter Dinklage, Game of Thrones
Micheal Kelly, House of Cards
Chris Sullivan, This Is Us

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA

Lena Headey, Game of Thrones
Sophie Turner, Game of Thrones
Maisie Williams, Game of Thrones
Gwendoline Christie, Game of Thrones
Fiona Shaw, Killing Eve
Julia Garner, Ozark

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY

Stephen Root, Barry
Henry Winkler, Barry
Anthony Carrigan, Barry
Alan Arkin, The Kominsky Method
Tony Shalhoub, The Marvelous Mrs Maisel
Tony Hale, Veep

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY

Sarah Goldberg, Barry
Sian Clifford, Fleabag
Olivia Coleman, Fleabag
Betty Gilpin, Glow
Kate McKinnon, Saturday Night Live
Alex Borstein, The Marvelous Mrs Maisel
Marin Hinke, The Marvelous Mrs Maisel
Anna Chlumsky, Veep

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV

Ben Whishaw, A Very English Scandal
Asante Blackk, When They See Us
Paul Dano, Escape at Dannemora
John Leguizamo, When They See Us
Stellan Skarsgård, Chernobyl
Michael K Williams, When They See Us

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV

Patricia Arquette, The Act
Marsha Stephanie Blake, When They See Us
Patricia Clarkson, Sharp Objects
Vera Farmiga, When They See Us
Margaret Qualley, Fosse/Verdon
Emily Watson, Chernobyl

MIGLIOR REGIA PER UNA SERIE DRAMMATICA

Jason Bateman, Ozark (Reparations)
David Benioff & D.B. Weiss, Game of Thrones (The Iron Throne)
David Nutter, Game of Thrones (The Last of The Starks)
Miguel Sapochnik, Game of Thrones (The Long Night)
Diana Reid, The Handmaid’s Tale (Holly)
Lisa Brühlmann, Killing Eve (Desperate Times)
Adam McKay, Succession (Celebration)

MIGLIOR REGIA PER UNA SERIE COMEDY

Daniel Palladino, The Marvelous Mrs. Maisel (We’re Going to the Catskills!)
Amy Sherman-Palladino, The Marvelous Mrs. Maisel (All Alone)
Mark Cendrowski, The Big Bang Theory (The Stockholm Syndrome)
Bill Hader, Barry (ronny/lily)
Alec Berg, Barry (The Audition)
Harry Bradbeer, Fleabag (Episode 1)

MIGLIOR REGIA PER UNA MINISERIE O FILM TV

Johan Renck, Chernobyl
Ben Stiller, Escape at Dannemora
Jessica Yu, Fosse/Verdon (Glory)
Thomas Kail, Fosse/Verdon (Who’s Got the Pain)
Stephen Frears, A Very English Scandal
Ava DuVernay, When They See Us

MIGLIOR SCENEGGIATURA PER UNA SERIE DRAMA

Jesse Armstrong, Succession (Nobody is Ever Missing)
Peter Gould & Thomas Schanuz, Better Call Saul (Winner)
Jed Mercurio, Bodyguard (Episode 1)
David Benioff & D.B. Weiss, Game of Thrones (The Iron Throne)
Bruce Miller & Kira Snyder, The Handmaid’s Tale (Holly)
Emerald Fennell, Killing Eve (Nice and Neat)

MIGLIOR SCENEGGIATURA PER UNA SERIE COMEDY

Phoebe Waller-Bridge, Fleabag (Episode 1)
Alec Berg & Bill Hader, Barry (ronny/lily)
Josh Siegal & Dylan Morgan, The Good Place (Janet(s))
Maya Erskine, Anna Konkle & Stacy Osei-Kufour, PEN15 (Anna Ishii-Peters)
Natasha Lyonne, Leslye Headland & Amy Poehler, Russian Doll (Nothing in This World is Easy)
Allison Silverman, Russian Doll (A Warm Body)
Davide Mandel, Veep (Veep)

MIGLIOR SCENEGGIATURA PER UNA MINISERIE O FILM TV

AvaDuVernay & Michael Starrbury, When They See Us (Part Four)
Russell T Davies, A Very English Scandal
Joel Fields & Steven Levenson, Fosse/verdon (Providence)
Brett Johnson & Michael Tolkin, Escape at Dannemora (Part 7)
Brett Johnson, Michael Tolkin &amp. Jerry Stahl, Escape at Dannemora (Part 6)
Craig Mazin, Chernobyl

 

 

Le Strade del Paesaggio, inaugurata la XIII edizione del Festival del Fumetto

Ha tagliato ieri i nastri di partenza il Festival del fumetto e del gioco Le Strade del Paesaggio, con un inizio suggestivo per la tredicesima edizione al Chiostro di San Domenico.

Il tradizionale evento dedicato al fumetto e al gioco, che quest’anno si presenta al pubblico con un affiche originale realizzata da Andrea Scoppetta, rievocativa in chiave post moderna dei bronzi di Riace, simbolo della Calabria in tutto il mondo, sarà strutturato in due imponenti sezioni divise tra il suggestivo Chiostro di San Domenico e il Castello Svevo della città bruzia.
Nella giornata di ieri sono state inaugurate le mostre, le residenze d’artista e si svolgerà la cerimonia del premio Andrea Pazienza. Negli spazi del Bocs Museum, importante luogo dedicato all’arte contemporanea, sono infatti allestite varie mostre: una personale di Giampiero Casertano, disegnatore che nel corso della sua carriera ha realizzato numerose storie di Dylan Dog; Pink una collettiva di autrici donne, tra cui Grazia La Padula, Margo tram, Barbara Baldi, Simona Binni, Nicoz Balboa e l’artista siriana Diala Brisly, che mette insieme le matite “rosa” più interessanti del panorama contemporaneo, capaci si cogliere l’evoluzione del tratto e del colore e coniugarlo ai grandi temi dell’arte contemporanea, tra di loro. Un’altra mostra sarà dedicata ai supereroi, dalle grandi produzioni Marvel fino a Dc Comics, da Batman a Superman, attraverso le opere di autori quali Goran Parlov, Luca Maresca, Pasquale Qualano e molti altri.

Da oggi sabato 21 e domenica 22 settembre, il Castello Svevo sarà attrezzato per un’immensa area dedicata al fumetto e soprattutto al gioco in ogni sua versione, dando risalto al digitale e alle innovazioni tecnologiche.
Una grande area sarà dedicata ai videogames, con oltre 50 postazioni dove sarà possibile cimentarsi con capolavori del videogioco tra cui Fortnite, Overwatch e Apex e diverse Nintendo Switch. Tra le console presenti anche la Play Station 4 e la XBox One, oltre ai tanti computer retro e supporti per la realtà virtuale tra cui l’Oculus Rift S e il Sony VR4.
Il castello ospiterà anche una mostra dedicata ai supereroi che permetterà al pubblico di entrare nel mondo di personaggi come Tony Stark, visitando il suo laboratorio, partecipare al centro di tiro con Winter Soldier, stare seduti sul trono di Black Panther, o visitare la prigione di Harley Queen.
Lo spazio sarà arricchito anche da giochi virtuali e da tantissime attività in programma grazie alla presenza di un gruppo di cosplayer che anima gli eventi nerd e i festival di tutta Italia e aiuterà il pubblico a vivere una vera esperienza immersiva nel mondo degli Avengers.
Molto ricca anche la sezione dedicata ai giochi da tavolo, organizzata insieme all’associazione Master of Comics, con la collaborazione di Giochi Uniti. Nello spazio ludico sarà presente anche la Lega Pokèmon Cosenza con una serie di attività.
Atteso l’incontro di sabato 21 alle 18.00 con Sio, mitologico inventore di Scottecs, presentato, intervistato, moderato e messo in mezzo da Stefano “S3Keno” Piccoli.

Anche per questa XIII edizione il Festival collabora con Epicos per l’organizzazione del Cosplay Contest 2019.

Quest’anno la sfida si svolgerà il 22 settembre alle 15:30 presso il Castello Svevo e vedrà la partecipazione di ospiti speciali che si esibiranno e premieranno i vincitori.
Tra gli ospiti anche lo youtuber Richardhtt che incontrerà il pubblico e presenterà il suo nuovo libro edito da Mondadori.
Spazio anche ai kids con numerose attività, tra cui un laboratorio di maschere dedicate a Minecraft. Nel giardino del Castello saranno collocate tantissime postazioni dedicate agli artisti indipendenti, un laboratorio di Action Figures, tornei di larp e Radio festival che trasmetterà in diretta interviste e musica.
A coinvolgere ulteriormente gli spettatori un GDR live ispirato al Commissario Mascherpa, poliziesco a fumetti ambientato in Calabria: il pubblico dovrà risolvere un misterioso delitto avvalendosi delle ultime tecnologie messe a disposizione dalla scientifica della Polizia Di Stato.

Il Festival Le Strade del Paesaggio, a cura di Cluster Società Cooperativa, è un progetto a valere sul PAC Calabria 2014/2020 (Az.1 tip.B), con il patrocinio del Comune di Cosenza e il sostegno della Camera di Commercio di Cosenza.

PROGRAMMA

 
21 SETTEMBRE CASTELLO SVEVO

dalle 10.00
GIOCHI DA TAVOLO Sessioni di gioco e tornei di: Deadland, Carcassonne, Coloni di Catan, Bicchieri Sprint, Mimiq, Fantascatt, Express, Dubito, Assal- to al Castello, Kingsburg The Dice Game, Drop It

GDR Il Commissario Mascherpa Ispirato all’omonimo fumetto edito da Polizia Moderna in collaborazione con Polizia Scientifica di Cosenza con la partecipazione di:Francesco Aiello, attore; Daniele Bigliardo, disegnatore del fumetto

LARP Rievocazione storica ispirata alla cultura normanna e vichinga a cura di Norman Wolves Cosenza

AREA VIDEOGAMES Free Play dei maggiori titoli in uscita, tra cui Mortal Kombat 11, Fortinite e PES 2020. Nell’area inoltre postazioni dotate di visori Sony PlayStation VR e Oculus Rift

ore 17.00 Tornei di PES 2020 e Fortnite
POKEMON Attività e tornei al Gioco di Carte Collezionabili Pokémon e Premier Challenge su Nintendo 3DS con Pokémon UltraSole e Pokémon UltraLuna.
ARTIST ALLEY Green Moon Artists, Pasquale Grispino, Roberto Megna, MP Caricature & Ritratti, Gaspare Orrico, Rita Pizzonia, Federico Pugliese, Marco Campanella & more.
Make up e moda a cura di Moema Academy L’esercito dei bronzi a cura di Circo dei Tatuatori di Napoli

RESIDENZE D’ARTISTA, dalle ore 16.00
disegni live con Daniele Bigliardo, Diala Brisly, Giancarlo Caracuzzo, Giò Quasirosso, Andrea Scoppetta, Luca Ralli

ATELIER D’ARTISTA, dalle ore 17.00
L’arte del disegno incontra l’industria tradizionale. Tre artiste, Grazia La Padula, Simona Binni e La Tram si lasceranno ispirare dai prodotti e dalla storia delle aziende con cui entreranno in relazione elaborando disegni e bozzetti per nuove confezioni, fantasie di tessuti, maglie, tappeti oppure per realizzare prodotti dal design innovativo

AREA KIDS ore 16.00 Laboratorio di Fumetto: disegna i supereroi!
ore 17.00/19.00 Le Mascotte Minnie & Topolino ITruccabimbi Photo Booth: Crea il tuo personaggio!
Spazio Baby (4/10anni) Un’intera area dedicata ai bambini, con: Baby Dance, giochi tematici a squadre, giochi di movimento. Laboratori Crea la Tua Maschera, Cornice di Pasta e Vasetto di sale colorato a tema Avengers/Comics/Disney. A fine laboratorio tutti i bambini porteranno a casa un gadget in ricordo!

AREA MOSTRE E COSPLAY Esposizione delle auto realizzate dal reparto corse dell’Unical, veri e propri modelli all’avanguardia che ti permetteranno, attraverso dei simulatori, di vivere il brivido della gara! Real Avengers Experience Ambientazioni e scenari ispirati ai supereroi che ti porteranno direttamente nel mondo degli Avengers!

RADIO FESTIVAL incontri, interviste e musica in giardino scopri il programma completo sul sito www.lestradedelpaesaggio.com

SUL TETTO DEL CASTELLO Laboratori di disegno dal vero a cura della Scuola Del Fumetto Body Painting con Sonia Key e Giancarlo Caracuzzo Spazio Selfie con i Ladri di Luce
Disegna la città, spazio dedicato alla pittura sul terrazzo più bello di Cosenza

AREA PALCO ore 18.00 S (er )IO, ma non troppo Stefano “S3keno” Piccoli intervista Sio evento realizzato in collaborazione con ARF Festival

ore 19.30 Aperitivo disegnato in giardino illustrazioni live e bevande colorate con Amaro Silano
Live Set Rocco Riccelli live trumpet & dj set

22 SETTEMBRE CASTELLO SVEVO

dalle ore 10.00
GIOCHI DA TAVOLO Sessioni di gioco e tornei di: Deadland, Carcassonne, Coloni di Catan, Bicchieri Sprint, Mimiq, Fantascatt, Express, Dubito, Assal- to al Castello, Kingsburg The Dice Game, Drop It
GDR Il Commissario Mascherpa Ispirato all’omonimo fumetto edito da Polizia Moderna in collaborazione con Polizia Scientifica di Cosenza con la partecipazione di:Francesco Aiello, attore; Daniele Bigliardo, disegnatore del fumetto

LARP Rievocazione storica a cura di Norman Wolves Cosenza

AREA COSPLAY
ore 11.00 Inizio attività e formazione squadre ore 11.30 Pictionary al buio
ore 12.00 Memo Nerd
ore 13:00 Caccia al tesoro
ore 14:00 Gara dei selfie / Disegno creativo ore 17:00 Quiz
ore 18:00 Killer Karaoke

AREA VIDEOGAMES Free Play dei maggiori titoli in uscita, tra cui Mortal Kombat 11, Fortinite e PES 2020. Nell’area inoltre postazioni dotate di visori Sony PlayStation VR e Oculus Rift ore 11.00 Torneo di Mortal Kombat ore 16:00 Free Play di Fortnite

POKEMON Attività e tornei al Gioco di Carte Collezionabili Pokémon e Premier Challenge su Nintendo 3DS con Pokémon UltraSole e Pokémon UltraLuna. 10:00 Midseason Showdown videogioco 16:00 Torneo del gioco di carte collezionabili

ARTIST ALLEY Green Moon Artists, Pasquale Grispino, Roberto Megna, MP Caricature & Ritratti, Gaspare Orrico, Rita Pizzonia, Federico Pugliese, Marco Campanella & more.
Make up e moda a cura di Moema Academy
L’esercito dei bronzi a cura di Circo dei Tatuatori di Napoli
RESIDENZE D’ARTISTA dalle ore 16.00 Luca Ralli, Giò Quasirosso, Andrea Scoppetta, Diala Brisly Ancient Echoes con Stefania Binetti e Silvia Terrieri
ATELIER D’ARTISTA dalle ore 17.00 L’arte del disegno incontra l’industria tradizionale. Tre artiste, Grazia La Padula, Simona Binni e La Tram si lasceranno ispirare dai prodotti e dalla storia delle aziende con cui entreranno in relazione elaborando disegni e bozzetti per nuove confezioni, fantasie di tessuti, maglie, tappeti oppure per realizzare prodotti dal design innovativo.

AREA KIDS ore 10.30/12.30 Le Mascotte Minnie & Topolino Truccabimbi; Photo Booth: Crea il tuo personaggio!
ore 16.00 Laboratorio: realizza la tua maschera di Minecraft!
ore 17.00/19.00 Spazio Baby (4/10anni) Un’intera area dedicata ai bambini, con: Baby Dance, giochi tematici a squadre, giochi di movimento. Laboratori Crea la Tua Maschera, Cornice di Pasta e Vasetto di sale colorato a tema Avengers/Comics/Disney. A fine laboratorio tutti i bambini porteranno a casa un gadget in ricordo!
dalle 17.15 Sfilata con Costumi di scena, Baby Dance

AREA MOSTRE E COSPLAY
Esposizione delle auto realizzate dal reparto corse dell’Unical, veri e propri modelli all’avanguardia che ti permetteranno, attraverso dei simulatori, di vivere il brivido della gara!
Real Avengers experience

Ambientazioni e scenari ispirati ai supereroi che ti porteranno direttamente nel mondo degli Avengers!

RADIO FESTIVAL incontri, interviste e musica in giardino

SUL TETTO DEL CASTELLO Laboratori di disegno dal vero a cura della Scuola Del Fumetto; Body Painting con Sonia Key e Andrea Scoppetta ; Spazio Selfie con i Ladri di Luce; Disegna la città, spazio dedicato alla pittura sul terrazzo più bello di Cosenza

AREA PALCO ore 15.00

COSPLAY CONTEST, a cura di Epicos
ore 18.00 incontro con RichardHTT
ore 19.30 Performance musicali di Gasp Winx, ColdMy & more.
ore 20.00 Aperitivo disegnato in giardino e illustrazioni live

[#NerdReview] IT – Capitolo Due, tra romanzo e grottesco

Vedere IT al cinema è d’obbligo per chiunque abbia vissuto negli anni ‘90 o sia fan di King.

IT lo avevamo già visto attraverso Tim Curry guidato da Tommy Lee Wallace nella miniserie televisiva e lo rivediamo ora con Bill Skarsgård guidato da Andrés Muschietti. Le due interpretazioni sono entrambe eccellenti, ma il tema principale dal romanzo kinghiano non era “solo” l’entità.

TRA IL ROMANZO E LA MINISERIE

Muschietti in questo secondo capitolo punta in alto, si pone l’obiettivo di superare tutti gli altri registi che hanno provato a trasporre i diversi libri di King. Cerca di restare fedele al testo modernizzando l’opera, come prima di lui fece Wallace, ma non ha abbastanza forza o esperienza per riuscire in una prova così difficile. Se nel primo capitolo era più o meno riuscito a raccontare la vita dei giovani Perdenti attraverso le tribolazioni, le paure e le sconfitte, in questo secondo non riesce a dirigere al meglio la loro versione adulta, trascurando inevitabilmente le potenzialità di attori come James McAvoy e Jessica Chastain.

Sin da subito, scopriamo con violenza che sono passati 27 anni e che IT è tornato a mietere vittime attraverso una scena cruda e attuale di omofobia. Già qui la prima differenza rispetto alla miniserie da cui Muschietti si distacca, oltre che per scelte registiche, anche di sceneggiatura. Ne cita determinate scene topiche riprendendo alcune inquadrature ma cercando piuttosto una somiglianza con il romanzo che con la serie. La storia prosegue raccontando la vita dei Perdenti da adulti e mostrando che quelle paure presenti nel primo film, affrontate ma non sconfitte completamente, riecheggiano nella vita quotidiana senza che i protagonisti lo sappiano.

LE DUE FACCE DI IT: TERRORE E GROTTESCO

Tutti i Perdenti, tranne Mike che è rimasto a Derry, sono andati avanti dimenticando la cittadina del Maine ma, dopo la chiamata dell’amico, mantengono la promessa fatta 27 anni prima. Il film prosegue con una serie di flashback alternati che cercano di mimare la struttura del romanzo di King, ma solo pochi sono veramente riusciti poiché alcuni sono troppo lunghi rispetto ad altri talmente corti che si fa difficoltà a seguirli.

Il ritmo della pellicola è altalenante e passa da frenetico caos a noiosa lentezza. Se nel primo atto troviamo momenti orrorifici e splatter con Pennywise scanditi molto bene, nel secondo si rallenta fino alla noia con sezioni a volte ridondanti che culminano in un terzo atto quasi esasperante in cui la fine sembra non giungere mai.

Tutta la pellicola è costellata da jumpscare e sono questi forse gli unici inserti paurosi che ha permesso Muschietti nel film. Molto spesso, infatti, le scene, anche di orrore, sono estremizzate fino al grottesco e non riescono a spaventare il pubblico. Lo stesso IT, anche se interpretato molto bene da Skarsgård, il più delle volte è un vero e proprio “clown” che riesce a far ridere anche nei momenti peggiori. Non proprio quello che ci si aspetterebbe da un essere capace di soggiogare le menti attraverso la paura!

LA TECNICA SUPERA LA NARRAZIONE

Tuttavia, nonostante le note narrative negative, questo secondo capitolo è girato bene. La fotografia riesce a mettere nella giusta luce i momenti attraverso contrasti tonali o saturazioni. La colonna sonora resta a Benjamin Wallfisch che prosegue con il tema e il mood del capitolo 1, mostrando la sua capacità di compositore nel non far prevedere l’imminente jumpscare o la presenza di mostri sullo schermo. Gli effetti speciali sono di buona fattura, ma non riescono ad adeguarsi alle luci dell’atmosfera come invece era stato per il primo capitolo. Questo è sicuramente uno dei motivi per cui la pellicola non riesce a essere paurosa quanto dovrebbe.

Il resto del cast, oltre agli attori citati in precedenza, riesce a emozionare soprattutto grazie a Bill Hader (Richie)  e James Ransone (Eddie) che restituiscono dei personaggi di spessore psicologico ed emotivo capaci di far ridere, coinvolgere ed empatizzare sia nelle gag di gruppo che nelle scene soliste.

 

È ORA DI GALLEGGIARE

IT – Capitolo 2 è una degna conclusione di questo reboot. Il finale, differente da quello imbarazzante della miniserie, dà soddisfazione nonostante arranchi nel raggiungere il climax. È un film godibile che mette davanti alla paura di fare delle scelte, di crescere e di sopravvivere al proprio passato. Meritava un ritmo che potesse far esprimere ogni singolo personaggio nella sua interezza e non un’altalena tra caos e calma.

Daniele Ferullo